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Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o - vita parrocchiale<br />
DAL CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE<br />
30 maggio 2008<br />
1° PUNTO:<br />
Considerazioni sulla seduta del 29.02.08<br />
Quanto emerso nella precedente riunione va un po’ ripreso<br />
e riconsiderato. Il parroco esprime alcune riflessioni,<br />
contrappuntate dagli <strong>in</strong>terventi dei consiglieri di ambo i<br />
sessi.<br />
Perché la gente non viene più a Messa? Le motivazioni<br />
espresse l’ altra volta non erano tutte pert<strong>in</strong>en-<br />
a)<br />
ti; per es., l’argomento dei canti pare piuttosto pretestuoso.<br />
La scarsa varietà a suo tempo lamentata era una realtà<br />
legata al fatto che f<strong>in</strong>o a poco tempo fa non c’era un<br />
libretto.<br />
E’ bene <strong>in</strong>trodurre canti nuovi, ma è anche giusto valorizzare<br />
ciò che c’è: bisogna trovare un giusto equilibrio tra la<br />
tradizione e l’<strong>in</strong>troduzione graduale di novità, anche perché<br />
alcuni fra i canti già conosciuti sono gli unici che<br />
fanno riferimento esplicito ad alcune circostanze.<br />
Il problema è dato anche dal tempo - che non c’è, visto<br />
che le Messe sono attaccate l’una all’altra - per le prove.<br />
Dall’assemblea si osserva che quando quest’estate si celebrerà<br />
la Messa alle 10.30, si potrà <strong>in</strong>iziare a <strong>in</strong>segnare<br />
qualcosa di nuovo, 15 m<strong>in</strong>uti prima.<br />
I ragazzi devono avere il tempo di imparare i canti: è un<br />
lavoro che si potrà fare anche prima degli <strong>in</strong>contri di catechismo,<br />
come preghiera <strong>in</strong>iziale.<br />
I segni per animare la Messa che non vengono capiti<br />
(o visti come ulteriore motivo di prolungamento<br />
b)<br />
dei tempi) e le prediche lunghe.<br />
Il problema è dunque la durata? Dalla relazione sul CPP<br />
pubblicata sul precedente numero de “La vecchia Pieve”<br />
esce un’immag<strong>in</strong>e della gente di <strong>Coccaglio</strong> che, secondo il<br />
parroco, non corrisponde alla verità: è possibile che ci sia<br />
chi, per non partecipare a <strong>Coccaglio</strong> a celebrazioni ritenute<br />
troppo lunghe, si prende la briga di farlo fuori paese,<br />
totalizzando con il viaggio di andata e ritorno un dispendio<br />
di tempo comunque maggiore?<br />
Un membro del Consiglio rileva, <strong>in</strong>oltre, che almeno una<br />
volta alla settimana si può dedicare un’ora a Cristo senza<br />
guardare l’orologio; se no, non chiamiamoci cristiani.<br />
Si era parlato di poca accoglienza, distanza tra gente<br />
c) e altare, della percezione di poca serenità <strong>in</strong> presbiterio:<br />
sono atteggiamenti su cui si sta provando a lavorare.<br />
A tale proposito, il parroco rileva che i preti hanno un<br />
compito educativo: la riflessione è importante; si possono<br />
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equilibrare i tempi, ma la brevità non deve diventare<br />
un’ossessione. I fedeli che amano il Signore non guardano<br />
l’orologio a Messa, anche se i celebranti è bene lo tengano<br />
sott’occhio, per amore dei fedeli.<br />
Da parte dell’assemblea viene anche rilevato che il problema<br />
non è solo la durata <strong>in</strong> sé della riflessione: dipende<br />
dall’argomento e dalla necessità di chiarimenti richiesti<br />
dall’argomento stesso: il parlare per dire qualcosa pesa<br />
assai meno del girare attorno ad un argomento senza arrivare<br />
al “sodo”.<br />
Un altro dei consiglieri laici: perché si va a Messa, cosa si<br />
cerca, cosa può dire la Parola di Dio, oggi, proprio a me?<br />
A volte la gente cerca predicatori che dicano ciò che crede<br />
di non trovare nella propria comunità e perciò va a Messa<br />
altrove. Bisogna <strong>in</strong>oltre tenere conto dei tempi di attenzione.<br />
Ilaici dovrebbero essere disponibili a coadiuvare di più<br />
dal punto di vista liturgico.<br />
Un consigliere: è importante co<strong>in</strong>volgere anche a livello<br />
emotivo; quando si percepisce una partecipazione comune,<br />
la celebrazione si attiva, si crea l’atmosfera giusta, si<br />
percepisce l’accoglienza.<br />
Il parroco prende spunto dall’<strong>in</strong>tervento riportato più<br />
sopra: cosa cerca la persona quando va a Messa? Bisogna<br />
pensare che si è a Messa al term<strong>in</strong>e di una settimana: lavoro,<br />
vita familiare, impegni vari; le persone spesso sono travolte<br />
da stanchezza, fatica, tensioni e preoccupazioni: <strong>in</strong><br />
chiesa hanno bisogno di trovare l’<strong>in</strong>contro con il Signore<br />
che ti viene accanto e ti accompagna. Questa Presenza è<br />
ciò che si deve cercare di far percepire, quest’<strong>in</strong>contro è<br />
quanto occorre favorire al massimo, con celebrazioni<br />
dignitose e, per quanto possibile, co<strong>in</strong>volgenti.<br />
È poi molto importante la preparazione della predica: su<br />
questo punto, la responsabilità è esclusivamente dei preti<br />
che devono sapersi valutare con onestà.<br />
Per i genitori che si sentono <strong>in</strong> imbarazzo a motivo dei<br />
bimbi che piangono o si muovono si propone la possibilità<br />
di usare anche a questo scopo la penitenzieria, nella<br />
quale già funziona l’altoparlante: è così possibile partecipare<br />
alla Messa, senza sentirsi costretti ad uscire di chiesa.<br />
2° PUNTO:<br />
Per educarsi alla Messa<br />
Domenica 6 aprile il parroco ha predicato a tutte le<br />
Messe, per riprendere alcuni punti emersi dalla precedente<br />
seduta del CPP, per spiegare il perché vengano proposti