VAS - Provincia di Cosenza
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Piano Faunistico Venatorio <strong>Provincia</strong>le (PFVP) della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong><br />
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adozione <strong>di</strong> misure <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a della fauna selvatica durante le operazioni <strong>di</strong> sfalcio e <strong>di</strong><br />
raccolta dei foraggi, <strong>di</strong> mietitura dei cereali (adozione <strong>di</strong> barre <strong>di</strong> involo, taglio ad iniziare dal<br />
centro dell’appezzamento);<br />
interventi <strong>di</strong> gestione della vegetazione e del livello delle acque in specchi d’acqua naturali<br />
od artificiali non utilizzati a fini venatori;<br />
prevenzione dell’interramento <strong>di</strong> specchi d’acqua e <strong>di</strong> acquitrini nonché mantenimento e<br />
ripristino <strong>di</strong> prati umi<strong>di</strong>;<br />
pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> fasce permanenti <strong>di</strong> vegetazione erbacea od arbustiva (20 - 30 m) come<br />
separazione tra aree coltivate intensivamente e bacini idrici naturali od artificiali;<br />
interventi <strong>di</strong> rimozione <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> inquinamento dai rifiuti or<strong>di</strong>nari o speciali;<br />
altri progetti da sottoporre al giu<strong>di</strong>zio della <strong>Provincia</strong>.<br />
OS.5: Pianificazione delle immissioni <strong>di</strong> fauna selvatica<br />
Nel paragrafo 3.12 della Pianificazione Faunistica Preliminare sono ampiamente descritti i piani <strong>di</strong><br />
immissione <strong>di</strong> fauna selvatica e dei relativi criteri per la programmazione e l’attuazione dei<br />
ripopolamenti.<br />
Dopo una premessa metodologica sulla <strong>di</strong>fferenza che corre tra introduzioni, reintroduzioni e<br />
ripopolamenti, sono identificate le strategie operative che gli A.T.C. dovranno adottare nell’ambito<br />
dei loro piani <strong>di</strong> immissione:<br />
a. in<strong>di</strong>viduazione delle aree idonee alla immissione sulla base delle caratteristiche <strong>di</strong> idoneità<br />
e vocazionalità per le <strong>di</strong>verse specie;<br />
b. adozione delle metodologie <strong>di</strong> rilascio più idonee per le singole specie;<br />
c. sospensione <strong>di</strong> qualsiasi forma <strong>di</strong> ripopolamento in data successiva al 31 luglio, per<br />
consentire un sufficiente ambientamento degli animali prima dell’inizio dell’attività <strong>di</strong><br />
allenamento dei cani;<br />
d. qualificazione del ruolo delle zone <strong>di</strong> ripopolamento e cattura (nel caso <strong>di</strong> loro istituzione),<br />
quali elementi portanti per la produzione <strong>di</strong> selvaggina <strong>di</strong> alta qualità, da utilizzare<br />
soprattutto per progetti <strong>di</strong> reintroduzione;<br />
e. istituzione <strong>di</strong> aree vincolate all’esercizio venatorio a tempo determinato e per superfici non<br />
molto estese, tenuto conto <strong>di</strong> quanto previsto tra i compiti del Comitato <strong>di</strong> gestione degli<br />
A.T.C., che determinano il quantitativo <strong>di</strong> selvaggina da immettere, il numero <strong>di</strong> capi<br />
prelevabili, prevedendo eventuali limitazioni nel prelievo venatorio. In altri termini creazione<br />
<strong>di</strong> aree <strong>di</strong> rispetto, in cui sia possibile consentire l’inse<strong>di</strong>amento e la riproduzione <strong>di</strong> nuclei<br />
<strong>di</strong> selvaggina <strong>di</strong> interesse venatorio in aree strettamente collegate agli A.T.C. La loro<br />
istituzione e <strong>di</strong>stribuzione sul territorio sarà legata ad un tempo sufficiente a consentire un<br />
efficace inse<strong>di</strong>amento della popolazione, per poter poi usufruire della produzione ottenuta;<br />
Maggio 2010 Rapporto Ambientale pag. 31 <strong>di</strong> 243