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SETTEMBRE ANNO 1 N°7 2014

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Baccalà con pelle<br />

croccante su crema di ceci<br />

di Ornella Mirelli<br />

N<br />

oto già ai Vichinghi,<br />

che lo utilizzavano<br />

nei loro lunghi viaggi<br />

in mare grazie alla<br />

sua conservabilità, il baccalà giunge<br />

in Italia al tempo delle Repubbliche<br />

Marinare. Fu il nobile Piero<br />

Querini, capitano di mare della<br />

Repubblica di San Marco, a portarlo<br />

con sé nel 1432, tornando in<br />

patria dopo aver fatto naufragio<br />

contro uno scoglio nell’arcipelago<br />

delle Lofoten, nella Norvegia del<br />

nord. A salvare lui e il suo equipaggio<br />

fu una tribù locale, e fu<br />

presso questi autoctoni che Piero<br />

Querini apprese la tecnica di conservazione<br />

dei merluzzi, che essi<br />

essiccavano al sole artico e poi<br />

salavano per poterli consumare<br />

anche in inverno.<br />

Tuttavia nessuno parve accorgersi<br />

di questo prodotto almeno fino<br />

al 1563, quando il Concilio di<br />

Trento ribadì e ampliò le pratiche<br />

penitenziarie, con particolare riferimento<br />

al “mangiare di magro”.<br />

L’osservanza di queste prescrizioni<br />

si scontrava con una disponibilità<br />

di pesce fresco che, per<br />

quantità e costi, era esclusivo appannaggio<br />

delle classi più abbienti.<br />

Il baccalà faceva allo scopo, e fu<br />

Bartolomeo Scappi, ‘chef’ secreto<br />

di papa Pio V, a sancire l’ingresso<br />

delle “Merluccie secche” nella cucina<br />

italiana: nella sua Opera riporta<br />

ricette di umidi aromatizzati in<br />

vario modo e di piatti fritti.<br />

La ricetta che presentiamo questo<br />

mese è stata creata da Max Mariola,<br />

celebre chef di Gambero Rosso<br />

Channel, che preferisce definirsi “un<br />

cuoco in divenire” e che ama reinterpretare<br />

i piatti della cucina regionale,<br />

sempre con semplicità di gusto<br />

e linearità di preparazione.<br />

Baccalà con pelle croccante su<br />

crema di ceci, olio al prezzemolo<br />

e pomodoro saltato.<br />

Ingredienti:<br />

ingredienti per 4 persone:<br />

800 gr di baccalà già ammollato<br />

500 gr di cecii<br />

1 mazzetto di prezzemolo<br />

olio extravergine q.b.<br />

12 pomodori datterini o piccadilly<br />

1 carota<br />

1 cipolla<br />

1 costa di sedano<br />

aglio<br />

Prendete la pelle del baccalà, separata<br />

dalla polpa il giorno precedente,<br />

pulitela bene dalla polpa<br />

residua e fatela essiccare in forno.<br />

Dopo aver tenuto a bagno i ceci<br />

per una notte, lessateli nella pentola<br />

a pressione con aglio, cipolla,<br />

sedano e carota, per circa 20 minuti,<br />

quindi frullateli riducendoli a<br />

crema. Potete anche cuocerli alla<br />

maniera tradizionale per almeno<br />

due ore, e comunque finché non<br />

saranno abbastanza teneri.<br />

Lessate il baccalà in acqua bollente<br />

per circa 10 minuti, e nel frat-<br />

tempo tagliate i pomodori in piccoli<br />

pezzi, condendoli con aglio,<br />

olio e sale.<br />

Friggete la pelle del baccalà in<br />

olio ben caldo e assemblate il<br />

piatto, mettendo prima la crema<br />

di ceci a specchio nel piatto, poi<br />

il baccalà, un filo d’olio aromatizzato<br />

al prezzemolo(*), la dadolata<br />

di pomodori e infine la pelle<br />

croccante.<br />

(*) Olio al prezzemolo: Tritare il<br />

prezzemolo e lasciarlo in infusione<br />

nell’olio per almeno 24 ore.<br />

Continua la collaborazione<br />

di Orizzonte Magazine con<br />

Ammodomio, uno fra i più<br />

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con Orizzonte Magazine.<br />

Ammodomio è all’indirizzo<br />

www.ammodomio.blogspot.it<br />

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Orizzonte Magazine • 47

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