IL NOTIZIARIO - Comune di Bienno

LA FESTA DI EMIGRANTI
E INVALIDI APPRODA
A BERZO INFERIORE
Pareva archiviata solo ieri
l’annuale festa di Emigranti
e Invalidi che già si è svolta
la nuova del 2008, per la verità
in anticipo di un mese rispetto
alla tradizionale data dell’ultima
domenica di ottobre. Infatti
l’Associazione Emigranti – Invalidi
e Caduti sul Lavoro di Bienno e
Valgrigna presieduta da Giovanni
Fanti ha anticipato la giornata
al 28 settembre scorso. Altra novità
è stata lo svolgimento della S.
Messa e del pranzo sociale in quel
di Berzo Inferiore in quanto giustamente,
essendo l’Associazione
rappresentativa di tutta la Val
Grigna, è stato deciso di coinvolgere
anche gli altri paesi. Unico
punto fisso il ritrovo e la commemorazione
presso il Monumento
di Bienno in via Aldo Moro. Puntuale
la presenza dei Sindaci di
Prestine, Bienno e Berzo Inferiore,
del Presidente di Gente Camuna
Nicola Stivala e di Enrico Tarsia.
I convenuti davanti al monumento,
fra cui tanti emigranti in pensione,
hanno onorato e ricordato
gli Emigranti e Invalidi scomparsi.
Vale la pena accennare alla
bella omelia del Parroco di Berzo
Inferiore mons. Mario Rebuffoni.
Lo spunto è venuto dal Vangelo
domenicale, quello della
parabola del padrone che ordina
ai due figli di recarsi al lavoro.
Sappiamo che uno di essi si rifiutò
a parole ma poi eseguì l’ordine
mentre l’altro ubbidì, sempre
a parole, ma poi trasgredì l’ordine
paterno. Tutto ciò per dire che
Dio ci giudicherà per ciò che si è
e non per ciò che si appare, una
lezione che salva quanti, spesso,
agli occhi degli uomini sono ritenuti
ultimi o indegni. Il trasferimento
del concetto sulla povertà
ed emarginazione legate all’emigrazione
di oggi a questo punto
è stato naturale.
Al termine della celebrazione religiosa
tutti i convenuti si sono recati
presso il tendone adibito a locale
mensa della Pro Loco di Berzo
Inferiore dove al cibo si sono accompagnati
canti e balli. Un’altra
giornata dunque con tema l’emigrazione
, vale la pena ricordare
che nella Valle Camonica, se nel
quinquennio 1940-45 gli emigranti
erano il 2,5% della popolazione
residente, nel periodo 1946-50 si
passò già all’8’19%, nel periodo
1951-55 all’8,99% per giungere
all’11,23% nel 1956-60. Una crescita
esponenziale che la dice tutta
su questo fenomeno che ha interessato
tanti camuni portandoli
a lavorare e metter su famiglia
all’estero. Essi hanno contribuito
alla buona immagine che gli italiani
si sono fatti nel mondo. Ma
a proposito di ciò vale la pena ricordare
le parole che Paolo VI
Associazionismo
Gli emigranti
hanno contribuito
alla buona
immagine
degli italiani
nel mondo.
I sindaci della Valgrigna davanti al monumento
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