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PROGETTO OPUSCOLO EMERGENZA VIA VENTOTENE ROMA Di ...

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Melaina sono state coinvolte dall’evento soltanto marginalmente. Tuttavia, l’importanza e<br />

l’impegno affidato alla fase progettuale, meritano un sintetico resoconto.<br />

Uno degli aspetti organizzativi, fondamentali nella progettazione di un intervento<br />

nell’emergenza, si sofferma su una pluralità di aspetti caratterizzanti la specifica comunità<br />

interessata, quel che sinteticamente potremmo definire la cultura locale di un target di<br />

intervento psicologico. Questo comprende un attento monitoraggio delle risorse, istituzionali e<br />

non, presenti ed utili sul territorio, delle strutture di riferimento aggregativo e dell’importante<br />

ruolo che queste giocano nell’esistenza normale di una particolare collettività. Si comincia in tal<br />

modo a disegnare un profilo di caratterizzazione culturale, in senso ampio, di un contesto<br />

sociale ed è sulla base di queste informazioni che l’efficacia di un intervento può realizzarsi<br />

concretamente. Non si deve tralasciare l’importante funzione di un lavoro che deve essere<br />

inserito in una rete di coordinamento e di integrazione con quelle risorse. Nel lungo periodo<br />

infatti l’emergenza, in senso stretto naturalmente, rientra e la funzione di invio e di raccordo<br />

graduale alle risorse presenti e a quelle attivate sul territorio, diviene un obiettivo primario di<br />

chiusura dell’intervento sull’emergenza.<br />

Il progetto di intervento per le scuole nasce da questa attività, che potremmo definire di<br />

“ricognizione del quartiere”, seguendo un itinerario concentrico di rilevamento, il cui centro<br />

partiva dalla zona di impatto, per poi interessarsi alle zone marginali.<br />

Si è provveduto quindi, tempestivamente, a raccogliere la domanda e i bisogni della<br />

popolazione coinvolta dall’evento.<br />

Si è naturalmente dato ascolto ed attenzione anche alle esigenze e alle problematiche che i<br />

maestri, gli insegnanti e gli operatori psicopedagogici (nel caso delle scuole materne, degli asili<br />

e dei nidi), avevano ed incontravano nell’interazione con bambini coinvolti, a diversi gradi di<br />

implicazione, nell’esperienza traumatica. Questo aspetto dell’intervento è stato pensato come<br />

“sostegno” per gli operatori della scuola, offrendo loro informazione, formazione ed<br />

affiancamento nello svolgimento del loro ruolo istituzionale, nel caso che l’emergenza in atto lo<br />

avesse richiesto; tale specifico intervento assolve ad un’importante funzione di contenimento<br />

indiretto, sia sui ragazzi che sui più bimbi più piccoli.<br />

Abbiamo considerato come la scuola rappresenti un fondamentale riferimento nella vita dei<br />

bambini e dei ragazzi e di come l’opportunità di un sostegno e di un contenimento competente<br />

in queste sedi, favorisse un processo di normalizzazione, una rassicurazione e un aiuto<br />

concreto.<br />

Spesso, infatti, le reazioni dei più piccoli di fronte ad un evento traumatico sono minimizzate o<br />

negate e si crea un’incomprensione e una difficoltà ad accogliere il disagio in modo<br />

appropriato, a quelle che sono le percezioni e il linguaggio infantile.<br />

Un aspetto importante della proposta rivolta agli insegnanti è stato anche quello di offrire loro<br />

uno spazio in cui poter esprimere il proprio disagio e le proprie ansie personali, manifestatesi<br />

a seguito dell’evento; ma anche e soprattutto supportare loro nel gestire, affrontare e<br />

superare quel senso di inadeguatezza a svolgere il proprio ruolo professionale, in situazioni<br />

così critiche e delicate. Nella bozza del progetto globale della SIPEM si prevede, nel caso in<br />

cui l’emergenza coinvolga anche le scuole, gruppi di incontro di informazione e formazione,<br />

condotti da professionisti della SIPEM e dell’EMDR assieme ad alcune figure significative<br />

presenti sul territorio e nella scuola. Gli incontri possono essere destinati allo staff docente così<br />

come ai genitori, ai ragazzi e ai bambini. In occasione dei predetti incontri la SIPEM e l’EMDR<br />

offre specifiche linee guida ad uso degli insegnanti e dei genitori, che fungono da primo veicolo<br />

informativo, seppur sintetico, e fornisce indicazioni utili di comportamento verso i bambini e di<br />

sensibilizzazione al riconoscimento delle eventuali espressioni di disagio.<br />

RIQUADRO di Don Gaetano<br />

VOLONTARIATO: NEL SEGNO DELLA GRATUITA’ E DELL’AMORE<br />

A cura di Don Gaetano della Parrocchia SS. Redentore<br />

Non pensavo che un evento del genere facesse riaffiorare in seno<br />

alla mia comunità tanta vitalità e tante convinzioni. A parte il<br />

sensazionalismo, ci siamo trovati a condividere gli stessi ideali,

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