2007 - 04 - Ex Allievi di Padre Arturo D'Onofrio

Pensieri di Padre Arturo
Gesù Luce della nostra anima
Riflessioni:
"Mentre si avvicinava a Gerico, un cieco era seduto a mendicare
lungo la strada. Sentendo passare la gente, domandò
cosa accadesse. Gli risposero: Passa Gesù il Nazareno! Allora
incominciò a gridare: Gesù, Figlio di Davide, abbi
pietà di me! Quelli che camminavano avanti lo sgridavano
perché tacesse, ma egli continuava ancora più forte: Figlio
di Davide, abbi pietà di me!
Gesù allora si fermò e ordinò che glielo conducessero.
Quando gli fu vicino, gli domandò: Che cosa vuoi che io
faccia per te? Egli rispose: Signore, che io riabbia la vista!
E Gesù gli disse: Abbi di nuovo la vista! La tua fede ti ha salvato. Subito ci vide
di nuovo e cominciò a seguirlo lodando Dio".
(Dal Vangelo secondo Luca 18,35-43)
Quel cieco prima aveva domandato pietà. Poi domanda la luce. La sua
fede è tanto grande che Gesù non fa come in casi analoghi: non lo tocca,
non fa nessun gesto.
Pronuncia solo una parola onnipotente:
Abbi di nuovo la vista! La tua fede ti ha salvato.
La fede è la nostra luce. Chi è senza fede è un povero cieco, molto più
infelice del cieco di Gerico. Quanti poveri ciechi, oggi nel mondo.
Non vedono e non vogliono vedere. Non c'è cecità maggiore di chi
chiude gli occhi dinanzi alla luce della fede.
Che cosa, noi credenti, facciamo per costoro?: Il Concilio Vaticano II
ha richiamato il laicato al dovere dell'apostolato. Ciascuno di noi deve
rendere testimonianza a Cristo nel proprio ambiente, nella propria professione.
Come credenti avvertiamo l'esigenza di essere testimoni di Cristo,
luce del mondo, con l'esempio della propria vita?
Dal Libro di Padre Arturo “Brevi riflessioni sul Sacro Cuore di Gesù”
redenzione - 3