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Il debito pubblico italiano dall'Unita' - Banca d'Italia

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stato evidente in periodi in cui la raccolta è risultata più difficoltosa e nei periodi di alte aspettative<br />

inflazionistiche.<br />

L’andamento della componente monete e depositi riflette, oltre all’evoluzione del circolante, anche<br />

il ruolo svolto dalla raccolta postale. Quest’ultima rappresenta una quota particolarmente<br />

significativa tra il 1931 e il 1943.<br />

L’andamento della componente relativa ai prestiti riflette l’evoluzione dei finanziamenti erogati<br />

dalle istituzioni finanziarie monetarie e di quelli erogati direttamente dalla banca centrale. Questi<br />

ultimi, particolarmente significativi nel secondo dopoguerra, si annullano in connessione con la<br />

partecipazione dell’Italia all’Unione monetaria europea.<br />

Figura 8<br />

180<br />

160<br />

Debito delle Amministrazioni pubbliche - Composizione per sottosettori<br />

(in percentuale del PIL)<br />

I guerra<br />

mondiale<br />

crisi<br />

del 29<br />

II guerra<br />

mondiale<br />

Maastricht<br />

circolazi<br />

one<br />

dell'euro<br />

140<br />

120<br />

100<br />

80<br />

60<br />

40<br />

20<br />

0<br />

1861<br />

1871<br />

1881<br />

1891<br />

1901<br />

1911<br />

1921<br />

1931<br />

1941<br />

1951<br />

1961<br />

1971<br />

1981<br />

1991<br />

2001<br />

Amm. Centrali Amm. Locali Enti di previdenza<br />

4.3 La composizione per sottosettori<br />

Mentre la quota del <strong>debito</strong> degli Enti di previdenza rimane sempre marginale, il peso del <strong>debito</strong><br />

delle Amministrazioni locali non è trascurabile 46 . Esso è particolarmente significativo dall’unità<br />

fino alla prima guerra mondiale, dalla metà degli anni venti a quella degli anni trenta e a partire<br />

dalla metà degli anni sessanta (fig. 8). In quest’ultimo periodo ciò riflette, fra l’altro, l’andamento<br />

46<br />

cfr. anche Fiorentino (2003).<br />

23

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