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Il debito pubblico italiano dall'Unita' - Banca d'Italia

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Con riferimento alla prima componente, tuttavia, non sono al momento disponibili serie storiche di<br />

lungo periodo che consentano di distinguere l’impatto del fabbisogno primario da quello dei<br />

pagamenti per interessi 51 . I dati disponibili evidenziano i rilevanti fabbisogni registrati prima e<br />

durante le due guerre mondiali. Disavanzi persistentemente elevati sono evidenti anche negli anni<br />

settanta e ottanta del secolo scorso. Di particolare intensità è la drastica riduzione del <strong>debito</strong><br />

connessa con la cancellazione dei debiti seguiti alla prima guerra mondiale.<br />

Figura 11 52<br />

150<br />

I guerra<br />

mondiale<br />

crisi<br />

del 29<br />

Crescita del prodotto<br />

(valori percentuali)<br />

II guerra<br />

mondiale<br />

Maastricht<br />

circolazio<br />

ne<br />

dell'euro<br />

130<br />

110<br />

90<br />

70<br />

50<br />

30<br />

10<br />

-10<br />

-30<br />

-50<br />

1900<br />

1910<br />

1920<br />

1930<br />

1940<br />

1950<br />

1960<br />

1970<br />

1980<br />

1990<br />

2000<br />

PIL nominale<br />

PIL reale<br />

<strong>Il</strong> contributo derivante da eccezionali livelli di inflazione è evidenziato dal confronto fra le figure 10<br />

e 11. Tale fenomeno è stato particolarmente rilevante nel corso della prima e della seconda guerra<br />

mondiale e durante gli anni settanta e i primi anni ottanta. Da quest’ultimo periodo, tuttavia,<br />

l’elevata inflazione non è stata sufficiente a controbilanciare l’accumulazione di <strong>debito</strong> derivante<br />

dai disavanzi, anche in connessione con elevati tassi di interesse.<br />

51<br />

52<br />

Per una scomposizione che per gli anni più recenti consideri separatamente gli effetti dell’indebitamento netto<br />

primario, del divario tra onere medio del <strong>debito</strong> e tasso di crescita del PIL e della componente residuale (che riflette<br />

il divario fra l’indebitamento netto e il fabbisogno e la differenza fra quest’ultimo e la variazione del <strong>debito</strong>), cfr.<br />

<strong>Banca</strong> d’Italia (2008), Bollettino economico, n. 52.<br />

Per la ricostruzione dei tassi di crescita del PIL reale è stato utilizzato Maddison (1991) e dal 1971 le serie storiche<br />

pubblicate dall’Istat.<br />

27

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