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Marzo - La Piazza Castel Madama

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Film27di <strong>La</strong>vinia GrelliAnima Nera è un coraggioso atto di denuncia, di orrore, ma anche di amoreSabato 3 marzo, alle ore 10,00 a Tivoli pressoil cinema Giuseppetti, è stato proiettato ilfilm “Anima nera” di Raffaele Verzillo, nell’ambitodel Progetto Cinema, che da anni,vede coinvolte alcune scuole di Tivoli e delterritorio.<strong>La</strong> proiezione era indirizzata a insegnanti,genitori e alunni delle scuole secondariesuperiori con lo scopo di avviare un dibattitoe una riflessione sul tema scabroso e scomododella pedofilia. Il film, già presentato allaMostra del Cinema di Roma e all’Università“<strong>La</strong> Sapienza”, nasce dalla collaborazionedel regista con Pier Francesco Corona, chenoi tutti conosciamo e di cui abbiamo giàavuto modo di apprezzare il talento creativoda lui tenacemente coltivato.Dall’amicizia professionale tra i due, cherisale al 1995, scaturisce Scripta, che iniziaa proporre progetti per il cinema, la televisionee il teatro. Ben presto altre professionalità,provenienti sia dall’ambito creativo,che da quello produttivo, condividono il progettoampliando e potenziando il gruppo.Anima Nera è un coraggioso atto di denuncia,di orrore, ma anche di amore.Il protagonista, Enrico Russo, amministracondomini, vive un matrimonio apparentementefelice, conduce una vita tranquilla,ordinaria e rispettata.Solo la moglie, come spesso succede, conoscee copre il terribile segreto della bestiache è in lui, del mostroche violenta e massacrabambini. A cercare diarrestare il suo scempiotroviamo un magistrato,un poliziotto e una psichiatra,che con atteggiamentidiversi, affrontanoinutilmente l’indagine,forse perché ètroppo difficile individuareil male che si nascondenella normalità.Sarà lo stesso protagonista, Enrico, a condurliverso la soluzione del caso, dopo l’incontrocon Andrea, sette anni, in cui si rivede bambinoe rivive le violenze subite.Emotivamente vicino al piccolo, vorrebbesalvarlo, ma il suo istinto bestiale è andatotroppo oltre ed Andrea sarà la sua ultimavittima, l’ultimo sacrificio per giungere allaliberazione.Il film si basa su una ricerca seria e rigorosa,non rischia la banalità e guida gli spettatoriverso le due opzioni della punizioneestrema e del perdono che spesso sono antitetiche,ma risolte nel film in modo convincente.<strong>La</strong> denuncia non è solo nei confronti dei“mostri”, ma anche di una famiglia spessodistratta, di una scuola incapace di cogliere isegnali che i bambini lanciano, di una societàindifferente.Il cast del film, formato da attori giovanicome il protagonista, Antonio Friello; la psichiatra,Giada Desideri; il commissario, LucaWard; il giudice, Domenico Fortunato e glialtri, ha lavorato come l’intero staff senzaalcun compenso.Questo è il grosso problema dei registi emergenti,che pur essendo apprezzati, nonriescono ad entrare nella distribuzione.Auguriamo a Pier Francesco in particolare eal regista di riuscire a trovare i canali giustiper proporsi al grande pubblico.

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