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Traduzione di Loux - Dipartimento di Filosofia

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essere possibilmente vera quando è vera in qualche mondo possibile. E, ovviamente,possiamo estendere questo resoconto fino a includere le proprietà modalidell’impossibilità o della contingenza proposizionale. Dire che una proposizione èimpossibile è attribuirle la proprietà <strong>di</strong> non essere possibilmente vera o <strong>di</strong> esserenecessariamente falsa; e una proposizione ha quella proprietà quando non è vera inalcun mondo possibile o quando è falsa in ogni mondo possibile. E <strong>di</strong>re che unaproposizione è contingentemente vera o falsa significa attribuirle una proprietà che laproposizione ha quando è vera/falsa nel mondo attuale ma c’è qualche altro mondopossibile in cui è falsa/vera.Una <strong>di</strong>versa nozione <strong>di</strong> modalità […] è quella adottata quando parliamo <strong>di</strong> ciòche è essenziale o accidentale per un oggetto. La modalità qui in uso è chiamatamodalità de re. Mentre l’attribuzione <strong>di</strong> una modalità de <strong>di</strong>cto è l’attribuzione dellaproprietà della verità/falsità necessaria, della verità/falsità possibile o dellaverità/falsità contingente a una proposizione considerata come un tutto, l’attribuzione<strong>di</strong> una modalità de re specifica lo stato modale dell’esemplificazione <strong>di</strong> un qualcheattributo da parte <strong>di</strong> una cosa. Quando <strong>di</strong>co che Giorgio Napolitano è necessariamenteo essenzialmente una persona, ma solo contingentemente o accidentalmente ilPresidente della Repubblica, sto attribuendo modalità de re. Non sto parlando <strong>di</strong>proposizioni. Sto parlando <strong>di</strong> un particolare essere umano, e sto <strong>di</strong>stinguendo lo statomodale della sua esemplificazione <strong>di</strong> due <strong>di</strong>verse proprietà o attributi. Sto <strong>di</strong>cendoche ha una <strong>di</strong> queste proprietà essenzialmente o necessariamente e l’altraaccidentalmente o contingentemente. Per <strong>di</strong>rlo in altro modo, sto attribuendo certeproprietà modali a un certo oggetto non-proposizionale, Giorgio Napolitano. Stoattribuendo a lui la proprietà modale <strong>di</strong> esemplificare necessariamente oessenzialmente la proprietà <strong>di</strong> essere una persona e la proprietà modale <strong>di</strong>esemplificare contingentemente o accidentalmente la proprietà <strong>di</strong> essere Presidentedella Repubblica Italiana.Possiamo mettere in evidenza la <strong>di</strong>fferenza fra le modalità de <strong>di</strong>cto e de re sesupponiamo che Stephen Hawking stia pensando al numero due. Il numero due haessenzialmente o necessariamente la proprietà <strong>di</strong> essere un numero pari. Diconseguenza, la seguente attribuzione <strong>di</strong> modalità de re è vera:(1) La cosa a cui Stephen Hawking sta pensando è necessariamente un numeropariL’attribuzione corrispondente <strong>di</strong> modalità de <strong>di</strong>cto(2) Necessariamente la cosa a cui Stephen Hawking sta pensando è un numeropariè, tuttavia, falsa: (1) ci <strong>di</strong>ce che un certo oggetto, quello a cui Hawking sta orapensando, è essenzialmente o necessariamente un numero pari, e poiché quell’oggettoè il numero due, (1) è vero. (2), d’altra parte, ci <strong>di</strong>ce che una certa proposizione, cioè

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