Lezioni alternative che hanno un loro perchéLetizia De SantisAnche a noi studenti piace certe volte calarci nelle vesti deiprofessori : parte assistere alle lezioni è qualcosa di quotidianoed abituale, che ci qualifica e ci educa, ma nonsempre ci permette di mostrare i nostri interessi. Quando infatti siprende il posto alla cattedra tutto cambia. Questa considerazionepotrebbe farla chi ha raggiunto una laurea magistrale e ha definitivamenteterminato la propria carriera da studente, oppure chi haappena vissuto i giorni dell’autogestione del proprio liceo. In questocaso si parla proprio di autogestione. Questo semplice nomecomune viene spesso confuso con altri termini usati in manieradel tutto impropria, sia da studenti sia da professori: l’autogestionenon è un’assemblea, non è quell’atto illegale definito “occupazione”né tantomeno è una perdita di tempo, una vacanza. Autogestioneè il momento in cui i ragazzi possono aprire le proprieconoscenze e mettere il naso fuori dalla solita classe, trasmetterele proprie passioni a chi ancora è davanti ad un bivio e aspettasolo qualcuno che gli indichi la strada, imparare a dare un piccoloaiuto che contribuisca a rendere grande un progetto. Quale progetto?L’informazione e il confronto.Gli studenti della mia scuola, il Liceo Scientifico Leonardo Da Vincidi Casalecchio di Reno (Bologna), hanno tentato, nelle giornatedel 3 e 5 febbraio 2015, di raggiungere r quegli ambiziosi obiettiviche termine una vera e seria “autogestione” si deve porre.Qualsiasi studente o studentessa che ha una passione, un interesse,un passatempo da condividere oppure un dubbio e quindinecessita di un confronto con altri ragazzi, può prendere parte aquesto progetto e mettersi in gioco proponendo un gruppo di lavoro,anche con l’aiuto di compagni o di esterni. Nell’ultima autogestionela nutrita presenza di interventi da parte di relatori esterniinvitati a scuola si è rivelato un elemento vincente, tanto da fornireagli studenti approcci molto utili ed efficaci per la loro formazionedi futuri cittadini e un’ informazione sui temi di attualità,ampliando così il loro bagaglio culturale. Il desiderio di chi proponeun tema durante l’autogestione è di appassionare altri ragazziscatenando la loro curiosità, condividendo insieme lezionialternative. D’altronde corrisponde a ciò che un professorecerca ogni giorno di trasmettere alle proprie classi: la curiosità,ingrediente fondamentale per imparare.È sempre emozionante scorrere la lista dei gruppi di lavoro propostidagli studenti e rendersi conto della varietà di tematicheche ogni giorno vengono proposte: dalle inspiegabili crudeltàche oggi riempiono i giornali e che ci fanno riflettere, alla storiadel genere musicale rock. Dalla Pubblica Assistenza di SassoMarconi che insegna le manovre del Primo Soccorso, al temadella criminalità organizzata del nostro paese che tutti chiamano“mafia”.Il Presidio di Libera del liceo, di cui faccio parte, ha sviluppatoquest’ultima tematica proponendo un percorso formativo, scanditoin tappe. Grazie alla visione di alcuni film importanti, tra cui“I Cento passi” e “La mafia uccide solo d’estate”, e la presenzadi un giornalista, ospite speciale che ha intrattenuto ragazzi diogni età, ognuno ha avuto la possibilità di intervenire a modoproprio. Il giornalista Federico Lacche ha conquistato l’attenzionedi una quarantina di studenti parlando delle stragi di mafiadegli anni Novanta e le loro successive ripercussioni sullo statoitaliano. Avere davanti a sé qualcuno che ha vissuto durante glianni dello stragismo mafioso è stato di grande aiuto poichénessun libro o sito internet avrebbe mai potuto riportare leemozioni e le paure di quei momenti. “Il tema della mafia è qualcosadi veramente delicato, ma siamo comunque orgogliosioggi di poterlo approfondire con voi con delicatezza e solo graziea testimoni audaci” spiega Lacche. Un ostacolo è stato infattisuperato rispetto a “ieri”: quello che “La mafia non esiste”.I nostri genitori a scuola non avevano la possibilità di parlare dicriminalità organizzata perché nessuno sapeva niente o meglionessuno doveva sapere. Ma l’ignoranza è ciò che i potenti cercanodi inculcare nei deboli per poterli meglio controllare. Alloraconfrontiamoci, divulghiamo l’informazione e contrastiamoquesto pensiero omertoso affinché l’ignoranza possa esseresconfitta. La proposta, il confronto, la volontà del mettersi ingioco e tentare di esprimere il proprio pensiero... la scuola dioggi fortunatamente offre tutte queste possibilità; ed offre anchela possibilità di scegliere le tematiche che più appassionano noigiovani, proprio grazie ai giorni dell’autogestione.Liceo Da VinciCasalecchio di Reno (Bologna)4 16febbraio2015 asud’europajunior
Volontariato: un'esperienza che fa crescere!Maria Benfante, Giulia Conti, Alessia D’Angelo,Il centro Padre Nostro, gestito dalla Parrocchia di San Gaetano,venne fondato da Padre Pino Puglisi nel quartiere diBrancaccio. Il suo obiettivo era quello di sottrarre i bambinialla strada e alla realtà che li circondava. Tramite la scuola abbiamosaputo di questo centro a cui collaborano ex alunni di questoistituto o alunni ancora frequentanti.Adesso questo progetto di Padre Pino Puglisi consiste in un’attivitàdi doposcuola, dove si cerca di dare un metodo di studio, edattività per bambini, come giochi didattici ed educativi. Anche noivalido esempio. Per noi significa entrare in questa nuova realtàe, senza sconvolgerla, modificarla. Nel nostro centro i bambinitrovano affetto e attenzioni che all’interno delle loro famiglie nonsempre trovano.Quello che noi facciamo è insegnare loro a camminare con ipropri passi, il nostro obiettivo principale è quello di “levarli dallastrada” insegnando loro il valore dello studio. Invitiamo tutti apartecipare per capire meglio ciò che è il volontariato, un’esperienzaunica e utile per la nostra crescita.facciamo parte di questo progetto di volontariato, facciamo ciò perfar capire ai bambini che per essere forti non si deve per forza essere“predatori” del quartiere, e Padre Puglisi fornisce di questo unLiceo delle Scienze Umane e Linguistico"DANILO DOLCI" (Palermo)16febbraio2015 asud’europajunior 5
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