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Athlon n. 1/2 2012 - Fijlkam

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Jattività internazionaleParigi Grand Slaml’impresa di Antonio Ciano!di Enzo De Denaro - foto di Carlos Ferreirajudo - parigi grand slamÈ brillato l’argentodi Antonio Cianonel Palais Omnisportsdi Bercy a Parigi.E se con questorisultato il trentennecampione napoletano,ha compiutoun importantebalzo in avanti nellaWorld RankingList, e quindi versole Olimpiadi diLondra, per lui si ètrattato anche dellaprima volta sul podiodel prestigiosotorneo, oltre chedella prima medagliain una gara diGrand Slam. L’ultimoatleta azzurroad essere salito sulpodio prima di AntonioCiano, è statoPino Maddaloni chenell’edizione 2006 conquistò la medaglia d’oro negli 81kg. Stessa categoria di peso dunque, gli 81 kg, ma anchelo stesso Pino Maddaloni, che in questo caso ha accompagnatoAntonio Ciano nella sua splendida cavalcata pariginada coach azzurro. «Siamo i più forti – ha detto perentorioMaddaloni – ed il judo italiano è di alto livello. Antonioè in crescita ed in questo eccezionale palcoscenico che èParigi ha saputo dimostrare un valore assoluto». La gara diAntonio Ciano non è stata semplice, nemmeno per un attimo,a partire dal tunisino Abdelaziz Ben Ammar, superatoal primo turno grazie ad un waza ari di immobilizzazioneche ha dato maggiore consistenza al vantaggio di duesanzioni ad una con il quale l’azzurro stava conducendo.È stata poi la volta del belga Joachim Bottieau, dal qualeCiano era stato sconfitto soltanto una settimana primanella World Cup a Tbilisi, per l’accesso alla semifinale. Bottieauera partito dai preliminari ed aveva già superato treavversari, l’ultimo dei quali un “certo” Burton (Gbr).Bottieau ha affrontato il match con determinazione, maCiano ha tenuto testa con autorevolezza mettendo a segnouno yuko al secondo minuto, poi amministrato nonCiano affronta a viso aperto il Campione Olimpico Bischofsenza patemi. È stato poi il turno di Artem Vasylenko,ucraino che nel maggio 2011 in occasione del Grand Prixa Baku fulminò Ciano in 30 secondi, ma l’aria di Parigi sembraproprio aver ridato ad Antonio quello spunto e quellareattività che l’hanno reso speciale e, soprattutto, indisponibilea concedere il ben che minimo regalo a chiunque.Anzi… intorno al quarto minuto di una sfida nervosa edequilibrata, i piedi del campione napoletano si sono incrociatirapidissimi e prima ancora che Vasylenko abbiapotuto rendersi conto di dove quei piedi andavano a finire,si è ritrovato a terra, fulminato a sua volta dall’uchimata di Antonio. Ed è stata la semifinale, la certezza diavere già conquistato una medaglia nel tempio del judo,nel Palais Omnisports di Bercy a Parigi. Ed ora, sotto a chitocca, dev’essere stato il pensiero di Antonio Ciano. Ed ètoccato a Keita Nagashima, giapponese ventitreenne affacciatosida un anno soltanto sulla scena internazionale,ma che ha già saputo mettere assieme un primo posto nelGrand Prix a Qingdao ed un terzo nel Grand Slam a Tokio2011. Una battaglia, una vera battaglia sul tatami per ottolunghissimi minuti.10 ATHLON - Gennaio/Febbraio <strong>2012</strong>

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