attività internazionaleIl Kodokan di Tokyo a Lignano: assiemeai Kata promossa anche l’Italiadi Enzo de Denaro - foto di Claudio PagnuttiJUdine, 16 marzo <strong>2012</strong>. Giacomo De Cerce, Claudio Fontana,Daniele Mainenti, Pierluca Padovan, Fabio Parnigonisono i nomi dei magnifici cinque, neo diplomati dal Kodokandi Tokio con la valutazione “Jukutatsu”, corrispondentea eccellente. È accaduto a Lignano Sabbiadoro altermine del 2° EJU Kodokan Kata Seminar cui hanno partecipato268 esperti di kata di 18 nazioni che, al terminedel seminario, si sono presentati di fronte alla commissionepresieduta da Haruki Uemura, 61 anni, oro olimpico(1976) e mondiale (1975), oggi presidente del KodokanTokio e della federazione judo giapponese. Soltanto 127hanno ottenuto valutazione positiva, 81 Shutoku (buono),35 Seijuku (molto buono) ed 11 Jukutatsu (eccellente) edi questi, appena più della metà sono gli italiani: 64, con38 Shutoku, 22 Seijuku ed i cinque, già citati, Jukutatsu. Ilruolo del kata nel judo dunque, è molto importante. Loconfermano anche i dati numerici di partecipazione e diinteresse oltre che le opinioni di personaggi di rilievo assolutoquali Haruki Uemura, Sergey Soloveychik e FrancoCapelletti. «Mi auguro che la competizione di kata possaun giorno approdare anche alle Olimpiadi – ha detto HarukiUemura – ma dobbiamo impegnarci molto per diffonderlosempre più in tutto ilmondo. Il ruolo dell’Italiain questo momento – haaggiunto - è particolarmenteimportante, perchéil judo qui è molto popolare,ci sono ottimi atleti eproprio qui, a Pordenone,si terranno in settembre icampionati del mondo dikata». Uemura inoltre, haevidenziato l’importanzadel kata paragonandoloalla grammatica, che solodopo averla imparata sipuò procedere ai passisuccessivi, che per il judosono randori (pratica libera)e shiai (combattimento).«L’Italia è un esempiodell’applicazione di questafilosofia positiva – ha dettoil presidente EJU SergeySoloveychik – in quantosi è molto impegnata neikata e nei master, e se qui a Lignano siamo in 250 per iprossimi appuntamenti sarà possibile puntare l’obiettivosulla presenza di 400 specialisti». Franco Capelletti ponel’accento invece, su quel 90% di praticanti che frequentala palestra e non ha l’esigenza o la possibilità di gareggiare.«Tutti i paesi ormai stanno manifestando grande interesseper lo studio e la pratica dei kata. –ha detto FrancoCapelletti, Vicepresidente Eju e <strong>Fijlkam</strong> – Una strada, quellaintrapresa sui kata, che il Giappone ha condiviso conl’Europa ed è costituita dalla federazione e dai club, ovverola semplificazione dell’insegnamento. Nel 2000 il MaestroToshiro Daigo venne a Roma per dare uniformità allediverse interpretazioni sul kata, e mise tutti d’accordo nelfare riferimento unico al kata del Kodokan. Oggi possiamodire che il Seminario a Lignano è stato un altro importantepasso in questa direzione. Il Friuli non è stato preso caso –ha concluso - perché proprio in Friuli ci sono motivazionimolto forti». Oltre la quantità di esperti che ha fatto diventarestretto il nuovissimo tatami da 900 metri quadratimesso a disposizione dal Dlf Yama Arashi Udine e Getur, èstata la qualità dei partecipanti a costituire una piacevolesorpresa: “I risultati delle dimostrazioni sono stati mol- Haruki Uemura (il primo a destra) presiede la giuria del KodokanGennaio/Febbraio <strong>2012</strong> - ATHLON3judo - kodokan
Jattività internazionaleto buoni per l’Italia – ha commentato con soddisfazioneil Consigliere Federale Stefano Stefanel – e non solo perquanto riguarda i docenti federali che hanno incontrato ilriconoscimento di valore da parte del Kodokan, ma ancheperché sono state molte le coppie che si sono sottoposteall’esame superandolo.“kime”, ovvero la decisione“katame”, ovvero controllo4 ATHLON - Gennaio/Febbraio <strong>2012</strong>