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Athlon n. 1/2 2012 - Fijlkam

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attività *******Kin anno sempre più difficile:le avversarie si allenanonon per figurarequali comparse, ma pervincere e le nostre 2 atletesono gli esempi da seguire,analizzare, con cuiconfrontarsi. CarlottaVilla, che portava bassaidai. è uscita al 1° turnocon l’avversaria svedeseche ha avuto dalla suaai fini del risultato, oltread un modo di muoversi“orientaleggiante”, unapotenza che ha espressomeglio della nostraatleta. Per la Squadra,ho sofferto sin dal giovedì perché ero conscia che eravamocapitate in una poule difficilissima con Spagna, Germania,Turchia. Abbiamo portato nel primo autorevole confrontochatanjara, per giocarci il tutto per tutto:le avversarie hannoavuto un fuori tempo ed uno sbilanciamento, 4 ad 1 perle nostre! Poi, tutto in discesa: 5-0, e 5-0 parimenti in finalecon la Germania. La qualità vincente delle nostre ragazze? Ilfatto che nessuna si sentisse inferiore alle altre, ma ognunaSi torna in Italia con un bel carico di medaglie....Zuanon, Lallo, Perfetto, Di Desiderio, Semeraro, bravura e simpatiaprotagonista. La squadra è data da un insieme di personalitàforti, espressive: se un elemento segue solo “a ruota” gli altri,lì il team diventa perdente. La forte personalità agonistica diTerryana è stata per la squadra un valore aggiunto. Le spagnolehanno dato prova di essere potenti e reattive, ma ilnostro tasso tecnico è stato indubbiamente superiore. A talilivelli è importante mantenere gli opportuni equilibri all’internodel team. Tra le ragazze deve regnare armonia, serenità.Il lavoro del tecnico si svolge e continua anche al di fuoridei quadrati di gara: con le nostre atlete in albergo abbiamovisto le riprese di gara, le abbiamo analizzate e commentate,hanno discusso tra di loroe con me, risolvendosi iltutto in un clima di grandearmonia che si è riflessopoi positivamente sullaprestazione e sul risultatofinale. ll lavoro del Tecnicova oltre il discorso, purfondamentale, dei “carichi”anche perché le classidi età che seguiamo nonsono seniores, non sonopertanto sempre capacidi elaborare in positivo lerisultanze, anche negative,dei quadrati di gara.La parola d’ordine è stata– e continuerà ad essere –una sola: serenità!...”E’ quindi il Professor GiuseppePellicone, tra gliindubbi protagonisti anchedi questo evento, aconcludere i discorsi :”Mipiace sottolineare il prestigiointernazionale che arride all’ Italia, grazie all’intelligentelavoro profuso dalla <strong>Fijlkam</strong>. Tutti ci riservano attenzioni,premure, manifestazioni addirittura di affetto, e molti Gennaio/Febbraio <strong>2012</strong> - ATHLON19

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