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Pubblicato il Notiziario 28 - Associazione culturale Monti del Tezio

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Il <strong>Tezio</strong>ospite a CorcianoFrancesco Brozzetti24Il lusinghiero successo ottenuto con la nostramostra fotografica “Il <strong>Tezio</strong> e dintorni”, svoltasi<strong>il</strong> novembre passato, nei saloni <strong>del</strong> CERP<strong>del</strong>la Provincia di Perugia, ci aveva un po’montato la testa, tanto che avevamo appuntocominciato a sognare mostre itineranti in tutto<strong>il</strong> nostro territorio ed avevamo quindi preso subitocontatto con le autorità locali di Corcianoed Umbertide, luoghi questi vicini e toccatidal nostro tema.Quando poi da Corciano ci è giunta confermadi un loro interessamento e che addirittura ciospitavano nella Sala <strong>del</strong> Consiglio Comunale,nel corso <strong>del</strong>la manifestazione “Corciano Primavera<strong>del</strong>l’artigianato”, siamo rimasti senzaparole.Parole che poi non abbiamo trovato nemmenoin seguito, quando ci siamo resi conto <strong>del</strong>laportata di tale invito.Abbiamo così trascorso dieci giorni nel pittorescosalone <strong>del</strong> Consiglio, parlando di foto, dipaesaggi, di angoli nascosti e magici <strong>del</strong> nostroterritorio, di escursioni, di iniziative culturali,di <strong>Associazione</strong>, insomma!Si, la nostra <strong>Associazione</strong> ne è alla fine risultatala reale ed indiscussa protagonista.Le nostre foto hanno richiamato l’interesse ditanti, turisti occasionali ed anche, anzi soprattutto,di visitatori locali che hanno appuntoscoperto angoli che non conoscevano o cheavevano sottovalutato.E nella Sala si è spesso sentito <strong>il</strong> suono sommessodi voci incuriosite, meravigliate, ma soprattuttodesiderose di scoprire, a loro volta,l’esatta ubicazione di certi angoli per andarepoi a riscoprirli da soli o in compagnia di amicie fam<strong>il</strong>iari, o anche con noi, certo, con noi<strong>del</strong>l’<strong>Associazione</strong>.“Guarda quell’albero solitario!”“Ma no, quel panorama morbido e sinuoso”“E poi non noti quel simpatico angolo di muroantico?”“E quelle pietre?”“E quella stradina incerta tra i campi?!”Erano queste e sim<strong>il</strong>i le frasi più sentite.Ed erano così intensi gli sguardi puntati sulleimmagini, i visi protesi in avanti con gli occhisocchiusi, quasi a voler carpire ogni sfumatura,che non credevamo ai nostri occhi.Quando eravamo partiti, in sordina, timidamente,con la paura di un sonoro “flop”, nonavremmo mai creduto a ciò, ed anche ora, chetutto è finito, ripensandoci, abbiamo un attimodi esitazione:“ma è stato tutto vero oppure era solo un sogno?Il sogno di due vecchi fotografi appassionatidi foto ed anche, anzi soprattutto, <strong>del</strong>lapropria terra.”

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