EOLOGOGL’Editoriale<strong>del</strong> PresidenteRoberto TroncarelliPresidente <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>dei</strong><strong>Geologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>Dopo i primi 6 mesi da Presidente <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>dei</strong> <strong>Geologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>, condotti semprecon il piede premuto a fondo sull’acceleratore, vorrei fare con voi il punto <strong>del</strong>lasituazione ed un primo consuntivo. Ho voluto coinvolgere il gruppo che mi onoro dipresiedere in tutte le attività ed occasioni che consentissero un miglioramento <strong>del</strong>laconsiderazione, <strong>del</strong> prestigio e <strong>del</strong>la visibilità <strong>del</strong>la nostra categoria, nelle sedi piùdiversificate, sia percorrendo canali prettamente professionali (tavoli tecnici, gruppi dilavoro ministeriali, commissioni regionali) sia sensibilizzando sulle nostre problematicheed aspettative tutti i contatti politici che ci hanno prestato ascolto e che siamo riusciti acoinvolgere e ad interessare. Devo dire che in questa azione sono stato coraggiosamentesostenuto dai consiglieri e qualche volta sopportato di mala voglia (come quando hochiesto, e ottenuto, di dedicare due domeniche alla sistemazione e riordino <strong>del</strong>l’archivio!).Tutti noi consiglieri abbiamo profuso il massimo <strong>del</strong>l’impegno e <strong>del</strong> tempo, in misuradiversa e compatibilmente con le esigenze personali, sottraendoli ai propri impegniprivati ed alle attività lavorative, consentendo di essere sempre sul “pezzo”, presentie rappresentati in ogni occasione, ufficiale e non, strettamente attinente con la nostraprofessione o meno, ma sempre a far sentire la nostra voce e la nostra opinione in ognicontesto che siamo riusciti ad utilizzare quale cassa di risonanza.Stiamo affrontando la <strong>del</strong>icata questione <strong>del</strong>l’APC, e abbiamo proposto ed ottenuto lanomina, nella omonima commissione nazionale, <strong>del</strong> nostro tesoriere Gianluigi Giannella,la presenza <strong>del</strong> quale ci garantirà di portare avanti una politica volta soprat<strong>tutto</strong> allamodifica <strong>del</strong>l’attuale regolamento che riteniamo bisognoso di una seria e responsabilerevisione. Di recente siamo poi entrati a far parte di un gruppo di lavoro presso laRegione <strong>Lazio</strong>, che si propone di rivedere la vecchia Legge Regionale 4/85, la cuiapplicazione da parte <strong>dei</strong> Geni Civili, soprat<strong>tutto</strong> per quanto afferisce le fasi di istruttoriaed approvazione <strong>dei</strong> progetti depositati, sta determinando non pochi problemi ai tecniciprogettisti in generale ed ai geologi in particolare.Vi sollecito ancora una volta ad accedere all’area iscritti e ad indicare con esattezza vostrirecapiti, soprat<strong>tutto</strong> l’email, senza i quali ci è impossibile tenervi aggiornati, comunicarvinotizie, eventi, dati, informazioni ed instaurare, più in generale, un rapporto di interfacciareciproca, basilare per una crescita <strong>del</strong> rispetto e <strong>del</strong>la considerazione da entrambe leparti. Quanto sopra descrive l’abnegazione e la convinzione con le quali il Consigliosta tentando di far fronte alle opportunità di crescita che si presentano; ma quello chesi rileva ai fini <strong>dei</strong> risultati ottenuti è che fondamentale è stato l’appoggio che abbiamoricevuto da voi iscritti, da una base statisticamente e numericamente rilevante, che ciha dato una spinta ed un entusiasmo senza i quali alcun obiettivo sarebbe perseguibilee nessun risultato, tra quelli ottenuti, sarebbe stato raggiunto. L’appoggio cui ho fattocenno si è concretizzato e manifestato con la nutrita ed assidua partecipazione da partedi moltissimi di voi a tutti i corsi che abbiamo organizzato, alla costante presenza insede alle riunioni <strong>del</strong>le varie commissioni, spesso composte anche da iscritti esternial Consiglio, con la enorme mole di email, richieste e suggerimenti che giungonoquotidianamente all’<strong>Ordine</strong>, talora anche animose nei toni, ma sempre comunquetestimoni di un interessamento alla vita ordinistica ed alle nostre questioni professionali,che mai in passato si era registrato così forte e partecipato. Evidentemente anche voi,come me, state percependo che siamo in un momento <strong>del</strong>icato che potrebbe consentirci,se affrontato con spirito coeso e senso di appartenenza, di spiccare il balzo decisivo versoun livello di uguale dignità professionale rispetto ad altre categorie tecniche, rispettoalle quali, non so bene perché, ancora ci rapportiamo con una sorta di ingiustificatasudditanza. L’alternativa è continuare a vivacchiare in un limbo nel quale ognuno di noicura il proprio orticello, che non durerà: il destino è di vedersi ridurre progressivamentegli spazi professionali, fino ad essere fagocitati da nuove specializzazioni professionali,“forti” e preparate che ci relegheranno ai margini. Però io sono ottimista: la vostrapartecipazione, che spero sempre più assidua e convinta a tutte le attività che l’<strong>Ordine</strong>continuerà a mettere in cantiere, mi rende fiducioso; e sono fermamente convinto cheprima o poi riusciremo a raggiungere quella “massa critica”, sia quantitativamente chequalitativamente, attraverso la quale consolidare le attuali posizioni e ritagliarne dinuove. Mi riferisco, ad esempio, alla nostra presenza nei tavoli in cui si legifera in materiadi “governance” e pianificazione <strong>del</strong> territorio, dai quali ancora e purtroppo siamo spessoed inspiegabilmente esclusi.7PROFESSIONEGEOLOGO
NTC 08, AMMASSI ROCCIOSIE FRONTI DI SCAVO: UNNUOVO “PARADIGMA”?Giovanni De CateriniGeologo, TEAS S.r.l.giovanni.decaterini@teasweb.comPaolo ZaffiroGeologo TEAS S.r.l.paolo.zaffiro@gmail.comPietro ZizzariGeologo, Regione <strong>Lazio</strong> – Area Difesa <strong>del</strong> Suolopzizzari@regione.lazio.itL’epistemologo e fisico Thomas SamuelKuhn, nel suo fondamentale lavoro“La struttura <strong>del</strong>le rivoluzioni scientifiche”(1962), sostiene che la scienza nonprogredisce gradualmente verso untraguardo assoluto di verità ma è soggettaa rivoluzioni periodiche che Egli chiama“slittamenti di paradigma”. Con iltermine paradigma, Kuhn indica l’insiemedi teorie, leggi, strumenti, metodi elinguaggi che definiscono una tradizione diricerca nell’ambito <strong>del</strong> quale le teorie sonoaccettate universalmente. Il paradigmapuò essere definito anche come il mo<strong>del</strong>lodi riferimento che si afferma perché piùefficace a spiegare o interpretare certifenomeni (la parola deriva dal grecoantico para-dèigma, che significa appuntoesemplare). Quando un paradigma siafferma e diventa dominante pren<strong>dei</strong>l via una fase definita come “scienzanormale”, durante la quale la comunitàscientifica si adopera alla validazione <strong>del</strong>paradigma stesso, che diventa pratica,consuetudine e conformismo, le scuole lotrasferiscono ai neofiti e a tutti coloro chene usano le applicazioni. Quando peròemergono anomalie o nascono nuovecontaminazioni o anche si affaccianonuovi strumenti tecnologici (computere software) che mettono in dubbio ilparadigma, quest’ultimo, per usare unametafora propria degli argomenti chetrattiamo, comincia a deformarsi fino agiungere a repentino cedimento; a questopunto, sempre secondo Kuhn, comincia lafase <strong>del</strong> “momento rivoluzionario”. Talefase è un fondamentale cardine non solo<strong>del</strong>la speculazione scientifica ma anche<strong>del</strong>la crescita sociale “quando cambiano iparadigmi” dice Kuhn “cambia il mondo stesso[…] il fatto ancor più importante è che durantele rivoluzioni, gli scienziati vedono cose nuove ediverse anche guardando nella stessa direzione incui avevano guardato prima”.Le Nuove Norme Tecniche <strong>del</strong>leCostruzioni (da questo momento NTC08), costituiscono, come direbbe Kuhn,una rivoluzione di paradigma?8NTC 08: rivoluzione e continuitàDal 1 Luglio 2009 le NTC 08 sonoentrate in vigore sul territorio nazionale.Come spesso accade negli aggiornamenti<strong>del</strong>le normative tecniche, l’acceleratoreall’introduzione è stato l’evento catastrofico<strong>del</strong> sisma che ha colpito la città de L’Aquila.Tale legislazione costituisceconcettualmente una radicale novitàprincipalmente perché:1. ha unito nello stesso corpusnormativo l’ingegneria <strong>del</strong>le strutture e lageotecnica;2. ha introdotto il metodo semiprobabilisticoagli stati limite per le verifichedi sicurezza <strong>del</strong>le opere geotecniche;3. ha rinnovato il sistema per lavalutazione <strong>del</strong>la pericolosità sismica di unsito;4. ha proposto specifiche normedi progettazione e verifica <strong>del</strong>le opere e<strong>dei</strong> sistemi geotecnici soggetti ad azionisismiche.Ma la meccanica <strong>del</strong>le rocce, disciplina cheinquadra il problema tecnico di un frontedi scavo in roccia (sia che esso sia eseguitoper l’attività estrattiva o per lo scavo difondazione di un edificio), come si inseriscein questo paradigma?+La meccanica <strong>del</strong>le rocce: unaquestione da geologi o da ingegneri?La meccanica <strong>del</strong>le rocce, che costituisceun “paradigma” nella fase di “scienzanormale”, come <strong>del</strong> resto la disciplina <strong>del</strong>lageologia applicata, è una materia giovane,entrata ufficialmente nel mondo scientificocon il primo libro scritto dal ProfessorLeopold Müller: “Fels Mechanische” nel1953. Il padre <strong>del</strong> metodo austriaco perla progettazione <strong>del</strong>la gallerie, è famosoin Italia per essere stato consulente diparte <strong>del</strong>la SADE (Società Adriatica DiElettricità), la società che costruì la diga<strong>del</strong> Vajont. Müller ebbe l’incarico divalutare se dal Monte Toc potesse staccarsila frana, evento che purtroppo accad<strong>del</strong>asciando sulla montagna la sua in<strong>del</strong>ebile“firma”, visto che la nicchia di distacco hauna marcata forma ad M 1 . Il Professoreha fondato, nel 1962, l’International Societyfor Rock Mechanics (ISRM) <strong>del</strong>la quale,col titolo di ingegnere, è stato presidenteper 8 anni. In realtà Müller era anchegeologo, come testimoniano molte <strong>del</strong>lesue pubblicazioni.La meccanica <strong>del</strong>le rocce, nonostantesia snobbata dalle scienze geologiche(quanti dipartimenti lo hanno comeinsegnamento?) è una materia che sta nelmezzo tra la disciplina geologica e quellaingegneristica. I metodi di caratterizzazionedegli ammassi rocciosi sono fondatisulla sistematica interpretazione etrasformazione quantitativa di osservazioniche appartengono alle Scienze <strong>del</strong>laTerra, tradotti in termini matematici perle specifiche esigenze <strong>del</strong>le applicazioniingegneristiche.Se entriamo nell’ambito filologico diammasso roccioso, Leopold Müller lodefinisce “come una massa più o meno anisotropa,formata da una moltitudine di corpi rocciosi legatitra loro in differente grado”. Da tale definizionesi evince che lo studio di un ammassoroccioso non può prescindere dalla doppiaosservazione geologica e ingegneristica.Spendiamo di seguito qualche paragrafoper inquadrare i punti salienti che sonoalla base <strong>del</strong> “Paradigma” <strong>del</strong>la meccanica<strong>del</strong>le rocce.1 In realtà e per dovere di cronaca,la scoperta <strong>del</strong>la frana e la comprensione<strong>del</strong> fenomeno fu opera <strong>del</strong> giovanegeologo Edoardo Semenza, poi diventatoun importante accademico. Si raccomandala lettura <strong>del</strong> suo libro (Semenza, 2001)per avere una visione storica e tecnica diquanto accaduto, <strong>del</strong>la storia <strong>del</strong>la geologiae per ricordare che ciò che accadde nonsolo era poco prevedibile, per il livello <strong>del</strong>lacultura geologico – geotecnica <strong>del</strong>l’epoca,ma anche che la frana <strong>del</strong> Vajont è statafunesta madre <strong>del</strong>la meccanica <strong>del</strong>le rocceessendo stata oggetto di infiniti studi daparte di quasi tutti i servizi geologici acominciare dal USGS statunitense.