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Nicola Leone - 9 Maggio - fareonline.it

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Lo stesso avvenne con la legge 639/1996: il decreto convert<strong>it</strong>o da questa legge era il dodicesimo diuna serie iniziata già a dicembre 1994.Bisogna ricordare, per completezza, che innovazioni alla struttura della responsabil<strong>it</strong>àamministrativa erano già state apportate dalla legge n. 142/1990 (Riforma degli enti locali: art. 58),dal d.l. 152 del 13 maggio 1991 (convert<strong>it</strong>o con l. 203/1191, ist<strong>it</strong>utivo di sezioni giurisdizionali inCampania, Puglia e Calabria) e dal d.l. 324 del 27 agosto 1993 (convert<strong>it</strong>o con l. 423 del 1993,riguardante le regioni e gli enti san<strong>it</strong>ari).L’oblio della responsabil<strong>it</strong>à contabile.Con la riforma cade nell’oblio il giudizio di conto, funzione cui pure è intestato l’Ist<strong>it</strong>uto.Le ragioni sono le più varie: da un lato la stessa regionalizzazione della Corte, fatta con lim<strong>it</strong>ateforze e spesso con magistrati giovani vinc<strong>it</strong>ori di concorso e la mancanza, in periferia di personaleesperto nella specifica materia; dall’altro lato l’esplosione di “tangentopoli” che ha fatto orientarel’azione della Corte verso il perseguimento del danno erariale, trascurando la materia – invero poco“allettante” – dei conti e dei giudizi sugli agenti contabili.Si esamina l’incremento dell’attiv<strong>it</strong>à della Corte dei conti in sede di giurisdizione amministrativocontabilecon riferimento alla regionalizzazione dell’Ist<strong>it</strong>uto.Si deve osservare che a segu<strong>it</strong>o dell’attribuzione alla Corte, con la riforma degli enti locali del 1990(l. 142/1990), di tutte le ipotesi di responsabil<strong>it</strong>à amministrativa a carico di amministratori edipendenti di enti locali e, poi, della successiva regionalizzazione, della Corte stessa, si è avuto unenorme aumento dei fascicoli aperti dalle procure regionali per fatti dannosi dell’erario.Si pensi che già in Sardegna, prima della riforma (in Sardegna, come detto sopra, esisteva già – dal1982 – una sezione giurisdizionale con la relativa procura regionale) si aprivano circa 1.700fascicoli l’anno, contro circa 10.000 aperti presso la Procura generale per tutt’Italia escluse,appunto, Sardegna e Sicilia e nella mia esperienza di Procuratore regionale della Calabria, a diversianni dalla riforma e, quindi, in una s<strong>it</strong>uazione ormai assestata, la procura apriva da 1.700 fino adoltre 3.000 fascicoli l’anno.Il tramonto del giudizio di conto: ragioni e necess<strong>it</strong>à di riv<strong>it</strong>alizzazione dello stesso,ma in modo mirato.Ho detto sopra del “tramonto” del giudizio di conto. Nella procura calabrese ho avuto modo diinstaurare giudizi di conto, non come fatto generalizzato, ma in relazione a fattispecie di ren<strong>it</strong>enza

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