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Europa Sperare nell'avvenire dovrebbe essere un diritto di ogni ...

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10 S P O R TPoschiavo - 1º marzo 2012 No. 9Pronti, attenti e via!Foto ricordo per «li animi dal 30», ottant’anni fa sugli sci si andava vestiti così!Domenica 26 febbraio, sullenevi della sciovia Sfazù-Zarera,app<strong>un</strong>tamento con la <strong>di</strong>scesa<strong>di</strong> slalom gigante facile. Si trattadella prima e<strong>di</strong>zione dellagara <strong>di</strong> sci per bambini C<strong>un</strong> l’afo l’ava o C<strong>un</strong> al ziu o la zia. Nonostanteil vento capriccioso,durante la giornata ci sono statidegli sprazzi <strong>di</strong> sole che hannoMANIFESTAZIONE SUGLI SCI ORGANIZZATA DALLA PRO INFANZIA SAN CARLOC<strong>un</strong> l’af o l’ava o C<strong>un</strong> al ziu o la zia sciare è <strong>un</strong>o spassopermesso il normale svolgimentodel programma. Infine <strong>un</strong>gruppo <strong>di</strong> «barbi» denominati«li animi dal 30» ha fatto riviverel’attrezzatura e la tecnicadello sci in voga <strong>un</strong>’ottantina <strong>di</strong>anni fa nella nostra Valle.<strong>di</strong> LARA BONINCHI LOPEScollaboratrice de «Il Grigione Italiano»Una gara per bambini aperta a concorrentidell’annata 2003 e più giovani,la novità era che, per affrontarela <strong>di</strong>scesa, si poteva contare sull’accompagnamentoda parte del nonnoo della nonna o dello zio o della zia.Un’avventura insolita, che ha vistoprotagonisti molti bambini con irispettivi accompagnatori. Ness<strong>un</strong>apaura per lo slalom gigante facile,infatti alle spalle la sorveglianza deirispettivi familiari dava <strong>un</strong>a certasicurezza anche ai più piccoli.L<strong>un</strong>go il tracciato preparato sumisura per i giovani concorrenti, facevanocapolino le sagome variopintedei personaggi del cartone animato«L’era glaciale» create e allestiteappositamente da alc<strong>un</strong>i genitoridella Pro Infanzia per l’occasione.Altro percorso invece previsto perla <strong>di</strong>scesa dei «barbi» e posizionatolateralmente a quello riservato aibambini con dei pali e delle ban<strong>di</strong>erinealla moda <strong>di</strong> ottant’anni fa.La giornata ha preso il via con l’arrivoda Sfazù <strong>di</strong> <strong>un</strong> gruppo <strong>di</strong> «barbi»chiamati «li animi dal 30» checon la vecchia attrezzatura da sci efasciati nei loro nostalgici vestiti colorcarta <strong>di</strong> zucchero, hanno riportatoalla mente gli anni ruggenti sullenevi in Val Poschiavo.Il pubblico presente si è <strong>di</strong>vertitoguardando sia i più piccoli che «lianimi dal 30». Questi ultimi naturalmentecon <strong>un</strong> paio <strong>di</strong> sci <strong>di</strong> legnoai pie<strong>di</strong> e con l’ausilio <strong>di</strong> <strong>un</strong> solol<strong>un</strong>go palo, hanno affrontato <strong>di</strong>verseperipezie per riuscire a mantenerel’equilibrio durante la <strong>di</strong>scesa.M<strong>un</strong>iti <strong>di</strong> vecchi zaini, fiasco <strong>di</strong>vino, formaggio e «brasciadela» perle sospirate pause, «i barbi» hannoaffrontato l’ardua <strong>di</strong>scesa a Zarera. Aparte qualche brusco movimento chefaceva temere il peggio, se la sonocavata egregiamente e hanno potutoarrivare sani e salvi al traguardo.Tra la gente c’è chi ha ricordatol’attrezzatura dei «barbi», chi la conoscebene perché ne ha fatto usodurante l’infanzia e chi invece datempo l’ha <strong>di</strong>menticata in soffitta trala vecchia roba e qualche ragnatela.Non è mancata certo l’occasioneper rispolverare quei tipici vocabolidel <strong>di</strong>aletto poschiavino che stannocadendo in <strong>di</strong>suso con il mutare delleabitu<strong>di</strong>ni e il trascorrere del tempo.«B<strong>un</strong>et o al lupo» per <strong>di</strong>re il cappello,«loden o caput» per il cappotto,«traüsi» per i pantaloni, «scerch» perle ciaspole e la «bosca» per il palo <strong>di</strong>sostegno e così via <strong>di</strong>cendo.Ma ritorniamo alla vera gara <strong>di</strong> sciper bambini che è stata sud<strong>di</strong>visa indue parti. Inizialmente hanno gareggiato<strong>un</strong>a quin<strong>di</strong>cina <strong>di</strong> concorrentied in seguitoaltri quin<strong>di</strong>cicon i rispettiviaccompagnatori.Quale intermezzoc’è stata la<strong>di</strong>scesa riservataai «barbi». Le con<strong>di</strong>zionidella nevehanno permesso<strong>di</strong> arrivare al terminedella corsa e<strong>di</strong> trascorrere <strong>un</strong>agiornata in lietacompagnia.Una gara davverosingolareche ha visto sullapista <strong>di</strong> Sfazù-Zarera moltegenerazioni aconfronto cimentarsiattraversoquesto sport invernale.Nonni enonne, zii e zie,hanno sostenutocon piacere e affiatamentoi piùpiccoli impegnatie concentratiper la <strong>di</strong>vertentecompetizione.La Pro InfanziaSan Carlo, cogliel’occasioneper ringraziarein modo particolaregli sponsorche hanno permessola manifestazione:BancaRaiffeisen ValPoschiavo, RistoranteSfazù, RistoranteZarera,Lorena negozioCrai San Carlo, Caseificio San Carlo,Macelleria Edoardo Lar<strong>di</strong>, PanetteriaCrameri e Ristorante Foppoli.Galleria fotografica e videoda questa sera suwww.ilgrigioneitaliano.chGara sci «C<strong>un</strong> l’af o la zia»(Tempo X = 70 secon<strong>di</strong>)Nome e Cognome Anno Accomp. Tempo1 Jasmin Heis 2008 Af Othmar 75.52 Luca Rastelli 2006 Franco 62.03 Nicolas Heis 2006 Ava Lucina 52.04 Eleonora Lanfranchi 2006 Ziu Oreste 49.05 Elena Luminati 2006 Zia Cristina 48.56 Asia Tomasi 2006 Af Michele 47.07 Olinda Rossi 2007 Ziu Fabio 43.08 Giulia Lanfranchi 2005 Zia Daria 41.09 Mauro Visinoni 2004 Zia Anita 40.510 Joelle Bra<strong>un</strong> 2006 Orlando 39.010 Samuel Crameri 2008 Zia Marina 101.010 Maica Marchesi 2003 Josias 39.011 Lorenzo Crameri 2006 Af Roberto 38.011 Elisa Crameri 2006 Af Dino 38.012 Serena Branchi 2005 Ziu Francesco 37.512 Diana Compagnoni 2007 Af Pierino 37.513 Amadeus Zala 2005 Zia Anita 36.013 Tjago Pinto 2004 Almerindo 36.013 Manuele Tuena 2006 Zia Anna 36.014 Giovanni Rada 2006 Zio Antonio 35.015 Romina Micheletti 2006 Ziu Sandro 34.516 Annalisa Crameri 2006 Zio Ilario 34.016 Michea Crameri 2005 Zio Paolo 34.016 Alessia Micheletti 2004 Ziu Sandro 34.017 Mirko Visinoni 2003 Zia Anita 32.018 Elisabetta Crameri 2004 Zio Marco 30.019 Sara Crameri 2008 Zia Marina 110.519 Giampaolo Rossi 2005 Ziu Fabio 29.5Gara da «li animi dal 30»1 Barba Roca Moreno Crameri 43.52 Barba Mariel Marcus Crameri 46.53 Barba Pieru Franco Luminati 50.54 Barba Rubert Aronne Crameri 53.55 Amia Sofia Angela Crameri 55.56 Barba Luis Luca Luminati 55.57 Barba Carlu Arno Fanconi 57.58 Barba Agüstin Br<strong>un</strong>o Crameri 63.59 Barba Giüsep Giustino Crameri 65.510 Barba Anselmu Josias Luminati 67.511 Barba Toni Quinto Crameri 89.5Applausi scroscianti per le nostre «ballerine» sul ghiaccioCom’è consuetu<strong>di</strong>ne da qualcheanno a questa parte, lastagione de<strong>di</strong>cata al pattinaggioartistico si chiude con <strong>un</strong>ospettacolo aperto al pubblico.Per la prima volta la decisionenon è caduta sul solito saggio,bensì si è preferito p<strong>un</strong>tare su<strong>un</strong>a rappresentazione fiabescaall’interno della quale sonostate integrate le figure esercitatedurante gli allenamenti.Un nuovo tassello qualitativo ècosì stato posato a riprova deigran<strong>di</strong> miglioramenti compiutidalle nostre pattinatrici sottola guida <strong>di</strong> Dora Lardelli e RomanaDum. Presente alla rappresentazioneanche la campionessaDiana Pedretti e treatlete della scuola <strong>di</strong> pattinaggioartistico <strong>di</strong> St. Moritz.<strong>di</strong> ANTONIO PLATZSAGGIO DI PATTINAGGIO ARTISTICO A LE PRESE«Pinocchio e gli altri» strappano applausi convintiLe con<strong>di</strong>zioni atmosferiche, caratterizzateda <strong>un</strong> costante vento<strong>di</strong> favonio, non hanno giocato infavore delle giovani pattinatrici chesabato scorso si sono esibite nellarivisitazione sul ghiaccio dellafavola <strong>di</strong> Pinocchio. L’irregolaritàdella scorrevolezza del ghiaccio hapiù volte messo in <strong>di</strong>fficoltà le ragazze,che però non si sono lasciatescoraggiare e hanno presentato <strong>un</strong>ospettacolo che ha sod<strong>di</strong>sfatto il numerosopubblico accorso presso lapista <strong>di</strong> Le Prese.Neppure il tempo <strong>di</strong> conoscerei protagonisti che già le ragazzesfrecciavano volteggiando sullafredda superficie, ogn<strong>un</strong>a concentratasul proprio ruolo. Già dalleprime evoluzioni è stato palese,almeno per coloro che da anni seguonol’evolversi <strong>di</strong> questa offertatargata HCP, che il grado d’abilitàdelle ragazze è in continuo aumento.Le figure base, quelle che poi incombinazione <strong>di</strong>vengono la massimaespressione <strong>di</strong> questo genere <strong>di</strong>sport, vengono ormai eseguite conpalese <strong>di</strong>sinvoltura e completa ricercadella perfezione armonica e,qua e là, s’iniziano già a vedere leprime trottole, i primi salti e le primecombinazioni. Uno spettacoloche ness<strong>un</strong>o avrebbe mai immaginatopotesse andare in scena sullapista in riva al lago.Contrariamente a quanto offertodurante le e<strong>di</strong>zioni precedenti, latalentuosa atleta <strong>di</strong> livello nazionaleDiana Pedretti non si è esibitain <strong>un</strong> programma suo, ma haintegrato le sue capacità a quelledelle nostre ragazze rendendo lospettacolo artisticamente ancorapiù avvincente. Per le atlete valposchiavine,è facile immaginare,che l’aver potuto pattinare a fianco<strong>di</strong> <strong>un</strong>a delle gran<strong>di</strong> speranze elvetichedella <strong>di</strong>sciplina sia stato,oltre che <strong>un</strong> onore, anche motivod’orgoglio e <strong>un</strong>’ulteriore spinta acontinuare sulla strada imboccata.A coronamento <strong>di</strong> questa giornata<strong>di</strong> grande pattinaggio, tre giovanipattinatrici inserite nei ranghidella Scuola <strong>di</strong> pattinaggio artistico<strong>di</strong> St. Moritz si sono esibite in<strong>un</strong> programma corto dagli alti contenutitecnici.Per il giovane settore dell’HCPoschiavo de<strong>di</strong>cato al pattinaggioartistico, lo spettacolo <strong>di</strong> sabato vaconsiderato come <strong>un</strong>a pietra miliareche si spera possa portare buonifrutti. Al momento non è infattiancora ben definito come si proseguiràil prossimo anno, ma la speranzaè <strong>di</strong> riuscire a far crescere ulteriormentel’interesse verso questaattività sportiva che affina la coor<strong>di</strong>nazionedei movimenti, richiedegran<strong>di</strong> doti <strong>di</strong> concentrazione e ambiscealla ricerca della perfezione.Ma per il momento non vi è necessità<strong>di</strong> guardare tanto avanti,l’importante è che le pattinatriciche si sono esibite sabato possanoancora godersi i nostri complimentiper quanto hanno saputo donarci.Un ultimo app<strong>un</strong>to, infine, variservato a tutii coloro che si sonoimpegnati affinché si potesse gi<strong>un</strong>gerealla messa in scena <strong>di</strong> «Pinocchioe gli altri», in particolarele due allenatrici Dora Lardelli eRomana Dum, il responsabile delsettore Carlo Sala, tutti coloro cheLa grossa balena si mangia in <strong>un</strong> sol boccone Pinocchio e mastro GeppettoPinocchio nel Paese dei balocchi si è trasformato in <strong>un</strong> asinohanno realizzato le magnifiche coreografiee gli stupen<strong>di</strong> costumi echi in <strong>un</strong> modo o nell’altro ha permessonon solo l’organizzazione<strong>di</strong> questo evento, bensì dell’interaofferta.Galleria fotografica e videoda venerdì pomeriggio suwww.ilgrigioneitaliano.ch

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