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Europa Sperare nell'avvenire dovrebbe essere un diritto di ogni ...

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18 V I T A D I C O M U N I T ÀPoschiavo - 1º marzo 2012 No. 9La riforma della Sacra Liturgiaè il primo documento delConcilio Vaticano II, il vent<strong>un</strong>esimoe ultimo della serie,aperto l’11 ottobre 1962 e concluso,dopo quattro sessioni, il7 <strong>di</strong>cembre 1965. L’ann<strong>un</strong>ciodell’in<strong>di</strong>zione è stato dato daGiovanni XXIII il 25 gennaio1959, a soli tre mesi dallasua elezione (28 ottobre 1958);<strong>un</strong>a mossa a sorpresa, «a cielsereno», perché ness<strong>un</strong>o potevaprevedere che quel bonaccioneConta<strong>di</strong>no bergamascosarebbe arrivato a tanto.L’apertura del Concilio è avvenutal’11 ottobre 1962. Allasua morte, avvenuta il 3 gi<strong>un</strong>go1963, il Concilio fu portatoegregiamente a termine daPaolo VI. Vi hanno partecipatocirca 2’500 fra car<strong>di</strong>nali,patriarchi e vescovi <strong>di</strong> tutto ilmondo.<strong>di</strong> REMO TOSIOcollaboratore de «Il Grigione Italiano»«Venerabili Fratelli, la MadreChiesa si rallegra perché, per <strong>un</strong>dono speciale della Divina Provvidenza,è ormai sorto il giorno tantodesiderato nel quale qui, presso il sepolcro<strong>di</strong> san Pietro, auspice la VergineMadre <strong>di</strong> Dio, <strong>di</strong> cui oggi si celebracon gioia la <strong>di</strong>gnità materna, iniziasolennemente il Concilio EcumenicoVaticano II».Questo è il <strong>di</strong>scorso del PapaBuono, all’apertura del <strong>di</strong>battimentoconciliare, avvenuta giovedì 11ottobre 1962. È stato l’inizio <strong>di</strong> <strong>un</strong>cambiamento ra<strong>di</strong>cale della liturgia.Un alito progressista grandementee felicemente accolto dai cattolici,specialmente quelli che hanno conosciutola santa Messa in latino, chesi celebrava prima del Concilio. LaCostituzione sulla Sacra Liturgia, SacrosanctumConcilium, porta la datadel 4 <strong>di</strong>cembre 1963, a poco più <strong>di</strong> <strong>un</strong>anno dall’apertura del Concilio.Le cinque conferenze sulla riformaliturgica conciliare, tenute da donBattista Rinal<strong>di</strong> da <strong>di</strong>cembre a finefebbraio 2012 nel Vecchio Monastero,sono state stimolanti a causa dell’argomento<strong>di</strong> grande interesse per tuttii fedeli cattolici, nonché affascinantiper le dettagliate delucidazioni. DonBattista Rinal<strong>di</strong> è ori<strong>un</strong>do <strong>di</strong> Baruffini,è stato parroco in varie localitàdella Valtellina e dal 2008 è <strong>di</strong>rettoredell’Ufficio per la Catechesi e perl’ecumenismo della Diocesi <strong>di</strong> Como.CINQUE CONFERENZE DI DON BATTISTA RINALDICostituzione conciliare sulla Sacra Liturgia: Sacrosanctum ConciliumSan Pietro a Roma, 11 ottobre 1962: apertura del Concilio Vaticano IIHa conseguito la laurea in pedagogiaall’Università Cattolica <strong>di</strong> Milano eil dottorato in Sacra Teologia. Se volessicitare tutti gli argomenti trattatidurante le cinque conferenze, nonbasterebbe <strong>un</strong> solo articolo <strong>di</strong> giornale.Mi limiterò a riportare quanto haattirato la mia attenzione, con i mieirispettivi commenti.Mi ha colpito la prima frase citatanel documento della Costituzionesulla Sacra Liturgia, che ne racchiudein poche parole la motivazione:«Il sacro Concilio si propone <strong>di</strong> farcrescere <strong>ogni</strong> giorno più la vita cristianatra i fedeli; <strong>di</strong> meglio adattarealle esigenze del nostro tempo quelleistituzioni che sono soggette a mutamenti;<strong>di</strong> favorire ciò che può contribuireall’<strong>un</strong>ione <strong>di</strong> tutti i credenti inCristo; <strong>di</strong> rinvigorire ciò che giova achiamare tutti nel seno della Chiesa.Ritiene quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> doversi occupare inmodo speciale anche della riforma edella promozione della liturgia».Nella riforma generale della liturgianon è cambiata quella parte checoncerne l’istituzione <strong>di</strong>vina, la Parola<strong>di</strong> Dio e il Sacrificio eucaristicoistituito <strong>di</strong>rettamente da Cristo, che èla base della sostanza. Hanno subitovariazioni <strong>un</strong>icamente quelle partiche non erano più idonee al corsodei tempi, allo scopo <strong>di</strong> renderle piùcomprensibili al popolo cristiano,affinché possa partecipare alla liturgiacon maggiore pienezza. Una sanatra<strong>di</strong>zione e contemporaneamente <strong>un</strong>legittimo progresso.Nella celebrazione liturgica la sacraScrittura ha <strong>un</strong>’importanza fondamentale;da essa si traggono leletture, sulle quali fanno riferimentol’omelia e i canti. Nella riforma consigliaresono stati più largamente apertii tesori della Bibbia, affinché in <strong>un</strong>determinato numero <strong>di</strong> anni si possaleggere ai fedeli la parte maggiore delINCONTRI PER GENITORI, INSEGNANTI, CATECHISTI ED EDUCATORI«Come sopravvivere con <strong>un</strong> adolescente»Gli adolescenti <strong>di</strong> oggi non sono solo, né soprattutto,quei ragazzi che fanno parlare <strong>di</strong> sé per le trasgressioni<strong>di</strong> cui sono protagonisti. Gli adolescenti sono molto <strong>di</strong>più e molto meglio. Stare con loro significa andare oltrel’apparente spavalderia per arrivare a scoprire quellefragilità che si portano dentro e che rivelano solo se accostatiin modo empatico e <strong>di</strong>screto. Ma come accostarli?Come arrivare a non deludere i loro bis<strong>ogni</strong> e le loroattese, soprattutto quando vengono espressi in modoprovocatorio, polemico e <strong>di</strong>fficilmente comprensibile?Chi sono? Cosa vogliono? Come sopravvivere con figliadolescenti? Gli psicologi Don Lorenzo Ferraroli e SimoneZagheni, offriranno <strong>un</strong>a risposta a questi e moltialtri interrogativi, prendendo sp<strong>un</strong>to oltre che dallaformazione professionale, dall’ascolto dei tanti ragazzi,giovani e adolescenti, che hanno avvicinato nel corsodella loro esperienza e con i quali hanno con<strong>di</strong>visoprogetti, s<strong>ogni</strong>, gioie e delusioni. Infatti, a partire damercoledì 7 marzo, le Parrocchie del Decanato dellaVal Poschiavo, propongono <strong>un</strong> percorso <strong>di</strong> formazionesud<strong>di</strong>viso in quattro serate per genitori, insegnanti, catechistied educatori sul tema dell’adolescenza organizzatoin collaborazione con il Cospes <strong>di</strong> Arese e coor<strong>di</strong>natodal Dr. Don Lorenzo Ferraroli. Salesiano psicologoe psicoterapeuta, svolge la sua attività in <strong>un</strong> Centro perragazzi in <strong>di</strong>fficoltà. Da anni <strong>di</strong>rige il Centro <strong>di</strong> OrientamentoScolastico Professionale e Sociale – COSPES– <strong>di</strong> Arese ed è docente invitato per Pedagogia socialeall’Università Pontificia Salesiana <strong>di</strong> Roma dove tiene ilcorso <strong>di</strong> Psicopedagogia della Rieducazione dei Minori.È esperto del mondo giovanile, organizza corsi e convegnisulle <strong>di</strong>namiche relazionali e sul <strong>di</strong>sadattamentogiovanile. È consulente in <strong>di</strong>verse scuole secondarie <strong>di</strong>primo e <strong>di</strong> secondo grado. Oltre a scrivere articoli suriviste specializzate è coautore <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse pubblicazioni.Il percorso <strong>di</strong> formazione che le nostre Parrocchiedesiderano offrire, risponde anzitutto all’invito rivoltocidal nostro Vescovo Vitus Huonder nell’ultima letterapastorale inviata alla Diocesi, nella quale esprimeval’auspicio che le <strong>di</strong>verse com<strong>un</strong>ità si impegnasseroad affrontare e sviluppare i <strong>di</strong>versi temi riguardanti ilmatrimonio, la famiglia e l’educazione all’affettivitàdei figli. In tal senso le iniziative pastorali sino ad oraproposte: il Corso Teen Star, sull’educazione affettivadegli adolescenti, conclusosi il 19 febbraio scorso, gliincontri mensili delle giovani coppie presso la Curazia<strong>di</strong> Prada, strutturati su <strong>un</strong> modello tipo cineforum, – ilprossimo il 25 marzo alle ore 16.30 – e l’incontro <strong>di</strong>tutte le famiglie e dei giovani con il Vescovo programmatoper sabato 17 marzo alle ore 14.00 in Convento epoi, a Campocologno, alle ore 17.00 per la S. Messa. Daultimo gli incontri sul tema «Come sopravvivere con<strong>un</strong> adolescente» che prenderanno avvio presso il centroparrocchiale <strong>di</strong> Poschiavo con il seguente calendario,sempre alle ore 20.30:– mercoledì 7 marzo: Adolescenti: Chi sono e cosa vogliono– Dr. Lorenzo Ferraroli– mercoledì 28 marzo: Adolescenti in gruppo – Dr. SimoneZagheni– mercoledì 18 aprile: Adolescenti in famiglia e inChiesa – Dr. Lorenzo Ferraroli– mercoledì 9 maggio: Adolescenti a scuola e nel tempolibero – Dr. Simone ZagheniDurante queste serate scopriremo come gli adolescentipercorrono le tappe della crescita con stati d’animoche oscillano tra l’entusiasmo e lo scoraggiamento.Soffrono per l’insicurezza che accompagna la loro età,cercano l’amicizia, godono nello stare insieme ai coetaneie avvertono il desiderio <strong>di</strong> rendersi autonomi dagliadulti e in specie dalla famiglia <strong>di</strong> origine. In questafase, hanno bisogno <strong>di</strong> educatori pazienti e <strong>di</strong>sponibili,che li aiutino a rior<strong>di</strong>nare il loro mondo interiore e gliinsegnamenti ricevuti, secondo <strong>un</strong>a progressiva scelta<strong>di</strong> libertà e responsabilità. Un’occasione d<strong>un</strong>que danon perdere per approfon<strong>di</strong>re le nostre conoscenze e ilnostro desiderio <strong>di</strong> aiutare a crescere i nostri giovani.Data la ricchezza del programma e l’attualità del temanon mi resta che rivolgere a tutti gli interessati <strong>un</strong> calorosoinvito.Don Davide Redaellisuo contenuto. Il Concilio ha anchestabilito che nelle celebrazioni liturgichesi usi la lingua in<strong>di</strong>gena, abbandonandoil latino. Con questa riformala santa Messa ha ass<strong>un</strong>to <strong>un</strong> ruolomolto più vicino ai fedeli che vi assistono;a mio avviso l’abbandono dellatino ha contribuito a capire megliola grandezza e l’importanza <strong>di</strong> questosolenne rito.Chi come me ha vissuto (ma potrei<strong>di</strong>re anche sopravvissuto) quel che ritengoil brutto periodo del latinorum,allorquando durante la santa Messa ilsacerdote guardava da <strong>un</strong>’altra partee celebrava per conto suo, mentre ifedeli leggevano il proprio Messalenella lingua locale o recitavano ilsanto Rosario, ha accolto la riformaconciliare a braccia aperte, tirando<strong>un</strong> sospiro <strong>di</strong> sollievo. Secondo laNuova liturgia i fedeli non assistonopiù passivamente alla santa Messacome era prima, non marcano soltantopresenza, come ancora oggi moltipurtroppo credono erroneamente,ma la celebrano <strong>un</strong>itamente al sacerdote,il quale svolge in primo luogoil ruolo <strong>di</strong> <strong>di</strong>rigente della liturgia,grazie all’altare rivolto ai fedeli. Noncapisco perché alc<strong>un</strong>i sacerdoti si rifiutanoancora oggi <strong>di</strong> celebrare rivoltial popolo, è questa <strong>un</strong>a grave mancanza<strong>di</strong> sensibilità verso i fedeli.Nella f<strong>un</strong>zione sacramentale ilparroco ovviamente non è <strong>un</strong>o <strong>di</strong>noi, nel senso spirituale, perché ineffetti è l’<strong>un</strong>to del Signore; è <strong>un</strong> apostolodell’apostolo, è il messaggerodel Vangelo. È fraternamente vicinoai fedeli, dei quali ha il compito <strong>di</strong>assisterli spiritualmente. Ma durantela santa Messa guida e con<strong>di</strong>videcon i fedeli, che celebrano con lui lagrandezza della Parola e del Sacrificioeucaristico, attuando l’opera <strong>di</strong>redenzione.Per meglio capire la liturgia nel misterodella Chiesa, riporto l’articolo 2della Costituzione sulla Sacra liturgia:«La liturgia infatti, me<strong>di</strong>ante laquale, specialmente nel <strong>di</strong>vino sacrificiodell’eucaristia, si attua l’operadella nostra redenzione, contribuiscein sommo grado a che i fedeli esprimanonella loro vita e manifestinoagli altri il mistero <strong>di</strong> Cristo e la genuinanatura della vera Chiesa. Questaha infatti la caratteristica <strong>di</strong> <strong>essere</strong>nello stesso tempo umana e <strong>di</strong>vina,visibile ma dotata <strong>di</strong> realtà invisibili,fervente nell’azione e de<strong>di</strong>ta allacontemplazione, presente nel mondoe tuttavia pellegrina; tutto questo inmodo tale, però, che ciò che in essa èumano sia or<strong>di</strong>nato e subor<strong>di</strong>nato al<strong>di</strong>vino, il visibile all’invisibile, l’azionealla contemplazione, la realtà presentealla città futura, verso la qualesiamo incamminati».La Costituzione conciliare sullaSacra Liturgia comprende anche larevisione <strong>di</strong> altri riti sacramentali,come per esempio: battesimo, cresima,penitenza, <strong>un</strong>zione degli infermi,matrimonio, f<strong>un</strong>erale ecc.Nel quarantesimo anniversariodella revisione della Sacra Liturgia,4 <strong>di</strong>cembre 2003, Giovanni Paolo II,nel 26º del suo pontificato, ha <strong>di</strong>vulgato<strong>un</strong>a Lettera apostolica, nellaquale <strong>di</strong>ce fra l’altro: «Davvero, nellaCostituzione sulla sacra Liturgia, primizia<strong>di</strong> quella grande grazia <strong>di</strong> cuila Chiesa ha beneficiato nel secoloXX, il Concilio Vaticano II, lo SpiritoSanto ha parlato alla Chiesa, noncessando <strong>di</strong> guidare i <strong>di</strong>scepoli delSignore “alla verità tutta intera” (Gv16,13). Fare memoria del quarantesimoanniversario <strong>di</strong> quell’eventocostituisce <strong>un</strong>a felice occasione perriscoprire le tematiche <strong>di</strong> fondo delrinnovamento liturgico voluto daiPadri del Concilio, verificarne inqualche modo la ricezione e gettarelo sguardo verso il futuro». E ancora:«Col passare del tempo, alla lucedei frutti che essa ha portato, si vedesempre più chiaramente l’importanzadella Sacrosanctum Concilium. Inessa vengono luminosamente delineatii principi che fondano la prassiliturgica della Chiesa e ne ispiranoil sano rinnovamento nel corsodel tempo. La Liturgia viene collocatadai Padri conciliari nell’orizzontedella storia della salvezza, il cui fineè la redenzione umana e la perfettaglorificazione <strong>di</strong> Dio. La redenzioneha il suo prelu<strong>di</strong>o nelle mirabili gesta<strong>di</strong>vine dell’Antico Testamento edè stata portata a compimento da CristoSignore, specialmente per mezzodel Mistero pasquale della sua beatapassione, risurrezione dalla morte egloriosa ascensione. Essa tuttavia habisogno <strong>di</strong> <strong>essere</strong> non solo ann<strong>un</strong>ciatama attuata, ed è ciò che avvieneper mezzo del Sacrificio e dei Sacramenti,sui quali si impernia tuttala vita liturgica. Cristo si rende inmodo speciale presente nelle azioniliturgiche, associando a sé la Chiesa.Ogni celebrazione liturgica è,pertanto, opera <strong>di</strong> Cristo Sacerdote edel suo Corpo mistico, culto pubblicointegrale, nel quale si partecipa,pregustandola, alla Liturgia dellaGerusalemme celeste. Per questo laLiturgia è il culmine verso cui tendel’azione della Chiesa e, insieme,la fonte da cui promana tutta la suavirtù».GIORNATA MONDIALE DI PREGHIERADalla Malaysia<strong>un</strong> appello alla giustiziaSi ripete l’annuale app<strong>un</strong>tamento ecumenicoorganizzato dalle donne, ma rivolto a tutti, per<strong>un</strong>a celebrazione liturgica svolta sulla base <strong>di</strong><strong>un</strong> testo elaborato in <strong>un</strong>o dei paesi partecipanti.Anche in Valposchiavo e in Val Bregaglia èorganizzato <strong>un</strong> incontro. La Svizzera aderiscealla Giornata mon<strong>di</strong>ale <strong>di</strong> preghiera da 75 annie l’evento è stato festeggiato l’estate scorsa a Bienne.Ogni primo venerdì <strong>di</strong> marzo si celebra la Giornata mon<strong>di</strong>ale <strong>di</strong> preghierain più <strong>di</strong> 170 nazioni, regioni e isole del mondo. Anno dopo anno, sono donnecristiane <strong>di</strong> <strong>un</strong> paese <strong>di</strong>verso che elaborano il testo della celebrazione peroffrirlo a tutti i popoli della terra.Questo movimento ecumenico della base cristiana femminile è quello esistenteda maggior tempo nonché il più <strong>di</strong>ffuso. Venne creato più <strong>di</strong> 100 annifa grazie all’iniziativa <strong>di</strong> donne coraggiose e l<strong>un</strong>gimiranti. La Giornata mon<strong>di</strong>ale<strong>di</strong> preghiera per l’anno 2012 proviene dalla Malaysia, la cui liturgia èstata redatta da donne malaysiane <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse confessioni e denominazionicristiane.La Malaysia, monarchia costituzionale, è <strong>un</strong>o stato federale, situatonell’Asia sudorientale. Comprende due parti, la Malaysia peninsulare e laMalaysia orientale, <strong>di</strong>stanti 600 km l’<strong>un</strong>a dall’altra e separate dal Mar CineseMeri<strong>di</strong>onale. Pressoché 28 milioni <strong>di</strong> abitanti vivono nella multiculturaleMalaysia. Accanto alla popolazione autoctona malese e ad altri piccoli gruppiin<strong>di</strong>geni vi è molta gente con ascendenti cinesi, in<strong>di</strong>ani o anche europei.I turisti sono attratti dalle isole tropicali e dai li<strong>di</strong> <strong>di</strong> sogno: questa risorsaeconomica è in espansione.L’islam, nel quale si riconosce il 60% della popolazione, è religione <strong>di</strong>stato. A lato delle <strong>di</strong>verse forme <strong>di</strong> bud<strong>di</strong>smo vi sono l’induismo e il cristianesimo,che si avvicina al 7% e si ritrova in tutti i gruppi etnici.Le donne malaysiane scrivono che apprezzano la pace. La convivenzapacifica <strong>di</strong> persone dalle culture e religioni così <strong>di</strong>fferenti, provenienti dasvariati popoli, rappresenta <strong>un</strong>a sfida notevole, che oggi sembra realizzarsiin Malaysia. Le feste tra<strong>di</strong>zionali dei vari gruppi etnici ad esempio sonorispettate e con<strong>di</strong>vise dagli altri. Le redattrici den<strong>un</strong>ciano però coraggiosamenteaspetti negativi come la violenza contro le donne, lo sfruttamento deilavoratori forestieri, la corruzione e la censura. La pace è autentica soltantose la giustizia garantisce <strong>un</strong>’esistenza rispettosa della <strong>di</strong>gnità umana.Il tema «la giustizia prevalga», tratto dal Salmo 82 e illustrato con la paraboladella vedova insistente (Luca 18), viene proposto dalle donne malaysianeper manifestare il loro desiderio che sia tradotto nei fatti ov<strong>un</strong>que nelmondo. Anche in Svizzera il loro anelito a meglio conoscersi reciprocamentedarà nuovo slancio alla ricerca <strong>di</strong> <strong>un</strong>a riuscita integrazione tra le varie culture,e alla lotta a favore della giustizia, da perseguire instancabilmente,attraverso la preghiera e l’azione.«Informarsi per pregare – pregare per agire» è il motto che anima le promotricidella Giornata mon<strong>di</strong>ale <strong>di</strong> preghiera. In Svizzera si sono ritrovatecon grande costanza durante gli ultimi 75 anni in oltre 1000 luoghi per prepararee celebrare la Giornata mon<strong>di</strong>ale <strong>di</strong> preghiera. Nello scorso mese <strong>di</strong>agosto si è svolto a Bienne <strong>un</strong> imponente giubileo per festeggiare la ricorrenza,con ospiti dai paesi limitrofi, dalla Serbia in partenariato <strong>di</strong> preghiera,dalla Francia e dall’Egitto, paesi delle liturgie per il 2013 e il 2014, nonchécon le due delegate europee Jean Hacket e Corinna Harbig. La presenza <strong>di</strong> EileenKing, la segretaria del Comitato internazionale della Giornata mon<strong>di</strong>ale<strong>di</strong> preghiera, venuta appositamente da New York, ha rappresentato <strong>un</strong> onoreparticolare per le responsabili svizzere.Venerdì 2 marzo 2012; i luoghi delle celebrazioni nelle nostre valli sono:– Val Poschiavo: Chiesa cattolica romana <strong>di</strong> San Vittore, ore 15.30.– Val Bregaglia: Chiesa riformata <strong>di</strong> Soglio, ore 17.00.www.ilgrigioneitaliano.ch

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