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IV - SISTEMA SUOLO E SOTTOSUOLO - Comune di Montale

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<strong>IV</strong> R2 - LA DIFESA DEL <strong>SUOLO</strong><strong>IV</strong>.R2.1 PRESCRIZIONI RELAT<strong>IV</strong>E ALLA FRAGILITA’ GEOMORFOLOGICAPTC <strong>di</strong> PistoiaPer quanto attiene le situazioni <strong>di</strong> fragilità geomorfologica, il Piano riconosce ed identifica learee interessate, in maggiore o minor misura, da <strong>di</strong>namiche morfologiche. Tali in<strong>di</strong>cazionicostituiscono le basi conoscitive per la caratterizzazione <strong>di</strong> dettaglio delle situazioni <strong>di</strong> pericolositàgeomorfologica del territorio che dovrà essere effettuata in fase <strong>di</strong> elaborazione dei PianiStrutturali e degli altri Strumenti Urbanistici comunali.Nelle sue Norme Attuative il PTC <strong>di</strong>sciplina tali aree attraverso prescrizioni e <strong>di</strong>rettive, rivolte aiComuni ed ai soggetti pubblici sott’or<strong>di</strong>nati e competenti per materia, finalizzata a ridurre e/olimitare l’accentuarsi delle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> fragilità accertate.In particolare:• nelle aree interessate da frane attive o quiescenti definite e delimitate secondo i criteriin<strong>di</strong>cati nei Piani Strutturali, potranno essere ammessi dagli stessi strumenti urbanisticiesclusivamente:o Opere <strong>di</strong> bonifica e consolidamento, compresi gli interventi per la regimazionedelle acque e quelli necessari per garantire la pubblica incolumità.o Interventi <strong>di</strong> manutenzione straor<strong>di</strong>naria degli e<strong>di</strong>fici esistenti.ooInterventi volti alla riduzione della vulnerabilità dei manufatti esistenti.Altri interventi su e<strong>di</strong>lizia esistente o infrastrutture solo a seguito <strong>di</strong> opere chegarantiscano la loro messa in sicurezza.• Nelle aree interessate da frane stabilizzate o potenzialmente franose per crollo, perscalzamento al piede, e per presenza <strong>di</strong> coperture detritiche eluvio-colluviali su versantigli interventi previsti dai Piani Strutturali e dagli strumenti urbanistici comunali potrannoessere realizzati solo a con<strong>di</strong>zione che venga condotto uno stu<strong>di</strong>o geologico egeomorfologico <strong>di</strong> dettaglio mirato alla verifica della effettiva stabilità del versante primae dopo la realizzazione degli interventi. Questa verifica, estesa ad un intornosignificativo dell’area <strong>di</strong> intervento, deve essere condotta me<strong>di</strong>ante l’accertamento<strong>di</strong>retto degli spessori delle coltri detritiche, dei loro parametri geotecnici e della presenza<strong>di</strong> falde acquifere.PTC <strong>di</strong> PratoPur essendo ancora nelle fasi conclusive <strong>di</strong> elaborazione e dunque non essendo presenti vere eproprie Norme Tecniche Attuative approvate, sono altresì note <strong>di</strong>chiarazioni <strong>di</strong> intento, conformiperaltro alla L.R. 5/95, che in<strong>di</strong>viduano alcuni no<strong>di</strong> <strong>di</strong> prioritaria importanza relativi alla <strong>di</strong>fesa delsuolo, che si traducono in:1. rapporto tra valori pedologici dei suoli2. utilizzo dei suoli3. conservazione del suolo e stabilità dei versanti4. occupazione <strong>di</strong> suolo attraverso la sua urbanizzazione5. impermeabilizzazione del suoloPer quanto riguarda il primo punto il PTC <strong>di</strong> Prato intende innanzitutto affrontare la questionedell’ eventuale <strong>di</strong>ssesto a cui potrebbero essere sottoposti i terreni in seguito alla messa in atto oal rinnovo <strong>di</strong> colture esistenti, attraverso un’in<strong>di</strong>viduazione dei suoli potenzialmenteautosostentantisi e <strong>di</strong> quelli potenzialmente <strong>di</strong>ssestabili, a cui applicare <strong>di</strong>fferenti tipologie <strong>di</strong>interventi, peraltro non ancora espressamente definiti.36

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