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Il cambiamento ha bisogno del “noi” - CSV Marche

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voro sono stati acquistatiquattordici asini utilizzatidai membri <strong>del</strong>l’associazioneper varie attività checoinvolgono ragazzi, adulti,disabili e persone con problemipsichici. Gli asinelli,l’ultima nata è una femminuccia,sono utilizzati soprattuttoper attività di tipoludico-ricreativo e aggregativo:il prendersi cura ed entrarein relazione conl’animale attiva <strong>del</strong>le reazionifisiche e psichiche avolte sorprendenti che aiutanole persone con difficoltà particolari, o molto introverse,ad aprirsi e migliorare le relazioni con gli altri. NellaFattoria di Prospero si fanno corsi di formazione con gli animali(“Asinando”) quattro, cinque volte l’anno a seconda<strong>del</strong>le richieste e si lavora da settembre a luglio: ad occuparsidegli asini, oltre ai volontari di Farsi prossimo, sonogli ospiti <strong>del</strong>la comunità di accoglienza “La Speranza” che èsituata accanto al maneggio.Convinta <strong>del</strong> valore terapeutico degli animali è anche NicolettaCella, psicoterapeuta e responsabile culturale dizona <strong>del</strong>l’Avulss di San Ginesio, che pure <strong>ha</strong> organizzatoun corso di onoterapia. La volontaria sta allevando direttamentenella sua casa, tre asine, “che sono un ottimo tramite– spiega - per migliorare le proprie capacità di relazione”.Per la Cella l’onoterapia non è consigliabile solo per queisoggetti con particolari problemi di disagio o disabilità, maper tutte le persone che <strong>ha</strong>nno <strong>bisogno</strong> di rilassamento odi sviluppare doti di pazienza e ascolto. “Di solito – dicel’esperta – si comincia con il prendersi cura <strong>del</strong>l’animale eimparando a leggere le sue risposte. Gli asini in particolaresi comportano come se prendessero tempo per ascoltare eaiutano le persone ad allentare i ritmi e a prendere consapevolezzadi tutti gli aspetti <strong>del</strong>la relazione, compreso il rispetto”.Beneficidagli amicia 4 zampe<strong>Il</strong> “Pet village” invece è una consolidata esperienza consede a Marzocca di Senigallia. Ha al suo attivo diversipercorsi di terapia, collaborazioni con l’ospedale pediatrico“Salesi” di Ancona, l’associazione Patronesse<strong>del</strong> Salesi, cooperative sociali, la Lega <strong>del</strong> filo d’oro diOsimo, enti locali. “Siamo particolarmente impegnaticon la pet therapy attraverso i cani e gestiamouna fattoria sociale” – ci dice Lorenzo Pergolini,responsabile <strong>del</strong> Village.E le associazioni di volontariato, speciequelle che lavorano in ambito socio – sanitario,promuovono attività nelle quali coinvolgonola professionalità dei pet terapisti.“ Arci solidarietà e l’associazione NuoviAmici di Macerata, gli Amici <strong>del</strong> piccoloprincipe e Marco vive di Ancona, ad esempio,<strong>ha</strong>nno promosso progetti molto interessanti.Per ogni realtà individuiamo unpercorso su misura che faccia sentire megliochi viene in contatto con i nostri animali’.Ad Osimo infine, opera l’associazione<strong>Il</strong> naso di Carlotta che <strong>ha</strong> fatto <strong>del</strong> rapportouomo–animale il perno su cui ruotano tuttele attività. Luca Zamparini, il presidente,parla anzitutto <strong>del</strong>la “bella esperienza conl’associazione di volontariato A piene manialla Roller House, un centro per disabili, dove abbiamosperimentato attività ludiche e psicologichecon l’aiuto di cani. Un’esperienza positiva che avràseguito, perché quei lunedì pomeriggio, quando arrivavanogli amici a quattro zampe, erano tra i giornipiù attesi”. La pet-therapy insomma, trova semprepiù ospitalità anche nelle scuole, nelle case di riposo,nei centri diurni. E si scopre che, per star meglio,c’è anche <strong>bisogno</strong> di tornare all’essenziale.*<strong>ha</strong>nno collaborato Monica Cerioni e Simona MengasciniVolontariato <strong>Marche</strong> 13

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