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Il cambiamento ha bisogno del “noi” - CSV Marche

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<strong>del</strong>le rilevazioni statistiche cheattualmente sono di 4-5 anni in mododa monitorare in pochi mesi ilpatrimonio di informazioniepidemiologiche.“<strong>Il</strong> Registro, pienamente operativo trameno di un anno, consentirà diapprofondire lo studio <strong>del</strong>lepatologie e di realizzare – conclu<strong>del</strong>’assessore Amagliani – efficaciinterventi di diagnosi precoce e dicura <strong>del</strong>le malattie neoplastiche, checostituiscono una <strong>del</strong>le principalicause di decesso <strong>del</strong>la popolazione”.Oltre al Registro dei tumori <strong>del</strong>laProvincia di Macerata (Rt-Mc), c’è ilRegistro di mortalità <strong>del</strong>la Provincia diMacerata (Rm-Mc), il Registro dei tumoriInfantili <strong>del</strong>le <strong>Marche</strong> (Rti-<strong>Marche</strong>) e il Registro dei mesoteliomi<strong>del</strong>le <strong>Marche</strong> (Rm-<strong>Marche</strong>),complessivamente definiti Registri diPatologia, che operano ed <strong>ha</strong>nno sedepresso il Dipartimento di ScienzeIgienistiche e Sanitarie-Ambientali <strong>del</strong>l’Università degliStudi di Camerino www.unicam.it/tumori.In particolare, il Rti-<strong>Marche</strong> è stato attivato nel 1998, comenaturale estensione <strong>del</strong>l’attività di registrazione di unparticolare gruppo di Tumori dall’ambito provinciale aquello regionale. Le attività <strong>del</strong> Registro prevedono ilmonitoraggio, lo studio <strong>del</strong>la diffusione e la ricerca <strong>del</strong>lepossibili cause <strong>del</strong>le patologie neoplastiche nei bambini(0-14 anni) <strong>del</strong>la regione <strong>Marche</strong>. <strong>Il</strong> Rm-<strong>Marche</strong> è statoattivato invece, nel 1999 per iniziativa <strong>del</strong>l’Assessoreregionale alla sanità.Reazionipositivedalle AdvPer Ludovica Teodori, presidente <strong>del</strong>lo Iom, Istituto oncologicomarchigiano - sezione di Ascoli Piceno “E’innegabile l’importanza <strong>del</strong> registro ed effettivamentedoveva essere fatto prima. Sapere il tipo di patologie piùdiffuse ed avere un quadro generale dei pazienti ci serveper capire ed essere preparati per le evenienze” . “Stannoaumentando i tumori al seno e se dobbiamo fare previsionie aumenti <strong>del</strong> personale – spiega Teodori - è importanteavere dati più precisi. Noi siamo un’associazione chesostiene i malati a casa e le donne operate al seno. <strong>Il</strong>Registro regionale tumori ci sarà utile per orientare i tipidi intervento. A volte non abbiamo dei dati precisi e quindinon possiamo fare progetti mirati”. “Al momento, ad esempio– continua - stiamo preparando un progettodenominato ‘Come togliere dalla mente il tumore’, cheprevede il lavoro di una psicologa. L’intento è di migliorarela vita <strong>del</strong> paziente e <strong>del</strong> familiare. Inoltre, siccome facciamogià parte <strong>del</strong>la Fom -Federazione oncologica<strong>del</strong>le <strong>Marche</strong>, potremmolavorare insieme ed avereuna modulistica ugualevisto che già abbiamo unarete che funziona”. “<strong>Il</strong>Registro – conclude la presidente<strong>del</strong>lo Iom - è poiimportante come strumentodi ricerca per vedere comevariano le patologie in baseal territorio, per prevederedove insistono <strong>del</strong>lesituazioni critiche a livelloambientale correlate allepatologie e quindiintervenire”.Della stessa opinione ancheKeti Palloni, psicologa<strong>del</strong>l’Ant - Associazione nazionaletumori sezione diPorto Sant’Elpidio: “Pensosia positivo avere unacasistica per attivare poi interventi mirati. Se sul territorioabbiamo dei dati specifici possiamo orientare meglio leforze: se, ad esempio, ci sono molti lungoviventi o guaritipossiamo fare dei progetti per questo. L’idea è davverobuona l’importante è che si concretizzi in una azionebenfatta, perché purtroppo ci sono organizzazioni chefanno leva sulla sensibilità <strong>del</strong>le persone solamente perraccogliere fondi e questi dati non devono servirci per unalettura emotiva, ma per una buona azione di sostengo aimalati”.“A livello regionale già stavamo assistendo ad una volontàdi mettere insieme le informazioni che abbiamo – spiegaMaurizio Passarini <strong>del</strong>l’Ambalt di Ancona, Associazionemarchigiana bambini affetti da leucemia e tumori - Pensosia importante sapere come si evolvono i tumori negli anni.Anche perché, di solito, gli scambi di dati avvengono solodurante i congressi”.“In fondo - aggiunge Franca Pulita <strong>del</strong>l’Artis di Ancona, Associazioneper la ricerca sulla terapia infermieristica e disupporto - non dovrebbe essere molto difficile realizzareun Registro regionale dei tumori, le oncologie posseggonotutti i dati, basta condividerli. Un registro permette diconoscere la malattia, dove si sviluppa, in che territorio edi che tipo è, per poi affrontarla e indirizzare le spesesanitarie pubbliche”.“In questa direzione collaboriamo anche noi da tempo conla Regione per attivare una serie di iniziative – concludeFrancesco Cecchini, direttore sanitario Iopra - Istituto oncologicopesarese ‘Raffaele Antoniello’ - All’inizio<strong>del</strong>l’anno, ad esempio, abbiamo informato tutti i pazienti<strong>del</strong>l’oncologia di Pesaro che <strong>ha</strong>nno fatto la chemioterapia<strong>del</strong>la possibilità di ricevere dalla Regione i rimborsi sugliacquisti di protesti tricologiche. <strong>Il</strong> Registro regionale deiTumori è senz’altro uno strumento importante, occorreperò sapere bene come vengono trattati i dati per unaragione di privacy”.Volontariato <strong>Marche</strong> 15

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