11.07.2015 Views

Il cambiamento ha bisogno del “noi” - CSV Marche

Il cambiamento ha bisogno del “noi” - CSV Marche

Il cambiamento ha bisogno del “noi” - CSV Marche

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

struttura, dai 100 ai 200, invece, ivolontari che gravitano ognianno attorno all’organizzazione.Particolarmente “intensa” è statainfine la tappa al “Maestral”, unistituto statale di previdenza socialeche accoglie bambini senzale adeguate cure parentali. Oltread una grande struttura, che accoglie62 bambini (di cui 56 in sistemazionepermanente e 6presso il centro diurno) l’istitutosi avvale anche di 8 appartamenti.I responsabili sono consapevoliche per il bene dei minori sarebbemeglio fornir loro un’atmosferapiù ristretta e familiare(come quella, ad esempio, che<strong>ha</strong>nno avuto modo di vederepresso il Ceis di Ancona) e chequesta consapevolezza stia prendendopiede in Croazia, maprima di riuscire a chiudere strutturecosì grandi a favore di piccoliappartamenti ci sarà ancora<strong>bisogno</strong> di tempo e denaro. Vent’annifa infatti, il numero deibambini accolti in queste grandistrutture era quasi il doppio,mentre ora si sta lavorando nellaprevenzione e nel supporto allefigure genitoriali.Alla fine di quest’esperienza,possiamo dire di aver conosciutopiù da vicino la struttura di questeorganizzazioni non-profit, latipologia di servizi erogati e laloro modalità di entrare in relazionecon l’utenza. <strong>Il</strong> tutto, integratoe sovrapposto allemodalità organizzative di provenienza,costituisce di certo unbagaglio importante per i nostrivolontari. Non meno rilevante èpoi la rete che si è venuta acreare tra organizzazioni croatee associazioni anconetane attivenelle medesime aree. L’aspettativaè che questo scambio costituiscail trampolino di lancio perproduttive collaborazioni future.PENSIERI IN LIBERTÀ“Ci siamo trovati immersi in una vorticosa serie di bellissimiincontri, meeting, conferenze. Abbiamo conosciutoesperienze che ci <strong>ha</strong>nno toccato le già sensibili corde<strong>del</strong>l’emotività. Ed abbiamo conosciuto tante belle e bravepersone. Insomma un bilancio positivo per un’esperienzabella e ben gestita”. (Federica Schiavoni e GiovanniSabatino - Ceis Ancona)“Mi <strong>ha</strong>nno colpito i tanti giovani che si dedicano al volontariato,la loro motivazione ed il loro entusiasmo. Nelsettore <strong>del</strong>l’<strong>ha</strong>ndicap in particolare, il volontariato mi èsembrato più ‘indietro’ rispetto a noi; sembra quasi assenteo per lo più agli albori. Perciò mi <strong>ha</strong> fatto piaceresapere che, a seguito <strong>del</strong>la loro visita in Italia, prendendoin parte spunto dalla realtà <strong>del</strong>la Carovana e <strong>del</strong> Gasph,<strong>ha</strong>nno coinvolto alcuni volontari per fare animazione all’internodi un centro diurno per ragazzi disabili”. (NicolaMagnanelli - La Carovana Ancona)“L’occasione di conoscere differenti forme di volontariatoin un paese diverso dal nostro è stata un’esperienzainteressante e allo stesso tempo unica. Ciauguriamo di poter allacciare un rapporto continuativocon le associazioni croate simili alla nostra fino ad arrivarea condividere, perché no, anche un campo vacanzainsieme”. (Loriana Bugari e Mauro Giorgi – GasphFalconara)“L’esperienza Croata <strong>ha</strong> evidenziato come la nascita <strong>del</strong>volontariato in Italia abbia percorsi storico-politici moltodiversi rispetto alla Croazia. In Italia sono nate associazioniche <strong>ha</strong>nno svolto attività dove lo stato era assentee si sono ramificate in modo autonomo. In Croazia invece,il volontariato si è affiancato alle strutture pubblicheper rafforzarle laddove si evidenziavano servizicarenti, ma senza rimanere troppo indipendenti con lapropria attività. Questo da un lato permette di non avereuna miriade di associazioni che fanno la stessa cosa,come in Italia, disperdendo il denaro, ma al contrarionon permette di avere autonomia nello svolgimento<strong>del</strong>la propria opera volontaristica perché questa, nellamaggior parte dei casi, implementa le preesistenti strutturestatali”. (Alberto Caporalini - Croce Gialla Ancona)“Ciò che portiamo più nel cuore è la calda ospitalitàda parte <strong>del</strong> Centro ‘Mi’ e di tutti gli operatori <strong>del</strong>le numerosestrutture che abbiamo visitato. E’ stato moltostimolante incontrare gli operatori <strong>del</strong>l’associazione‘Menta’, nata pochi mesi fa, che opera nell’ambito <strong>del</strong>lasalute mentale e poterci confrontare sulla diversa modalitàdi operare in questo settore. A Spalato la pratica<strong>del</strong>l’ auto mutuo aiuto non <strong>ha</strong> ancora preso campo ec’è molto interesse per la nostra associazione da partedegli operatori che lavorano nel settore <strong>del</strong>la psichiatria.Da parte nostra, stiamo già lavorando a nuove ideeal fine di intensificare la conoscenza e stendere le basiper una futura collaborazione”. (Monica Anastasi eSonia Ballanti - Ama Ancona)Volontariato <strong>Marche</strong> 23

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!