PROGETTILa Cocolla in un progetto legato al bicentenario <strong>del</strong> Santissimo CrocifissoTra fede e tradizioniL’arte sacra come occasionedi riscoperta culturale <strong>del</strong> territorioSimona Mengasciniufficiostampa.mc@csv.marche.itUn evento come il bicentenario <strong>del</strong> “prodigioso scoprimento”<strong>del</strong> Crocifisso, collocato nell’omonimoSantuario di Mogliano, in provincia di Macerata, èdiventata l’occasione per la riscoperta e la valorizzazionedegli usi, <strong>del</strong>la storia, <strong>del</strong>le tradizioni di tutto un territorio.Al raggiungimento di questi obiettivi <strong>ha</strong> dato un contributofondamentale il progetto finanziato dal Csv “Sulle vie <strong>del</strong>latradizione e <strong>del</strong>la fede”, di cui il Gruppo folkloristico LaCocolla onlus, è stata associazionecapofila. La Cocollaè stata protagonistaanche <strong>del</strong> ricco programmadi eventi, cominciatia novembre 2008 eterminati il 9 giugno 2009,giorno esatto <strong>del</strong>la ricorrenza,che <strong>ha</strong>nno coinvoltotutta la cittadinanzanel bicentenario. <strong>Il</strong> fattoche si ricorda affonda leradici nella devozione popolaree nella fede dei moglianesi: il 9 giugno 1809 due pastorelliritrovarono, completamente scoperto, un anticoaffresco di Cristo che si erge dalla tomba con a lato dueangeli, che era stato protetto da un telo fissato a una tavola.A seguito <strong>del</strong>lo scoprimento, giudicato “prodigioso”,si verificarono miracoli e grazie che attirarono un vastomovimento di pellegrini verso la chiesa (divenuta nel frattempoSantuario) che conteneva il dipinto.Alla realizzazione <strong>del</strong> progetto <strong>ha</strong>nno partecipato attivamenteanche l’Avis, l’Unitalsi, l’Avulss, la Provincia italiana<strong>del</strong>l’Istituto dei preti <strong>del</strong> Santissimo Sacramento (con l’impegnoin primo piano <strong>del</strong> rettore <strong>del</strong> Santuario, padrePaolo Polci), l’arcidiocesi di Fermo, l’Agesci, l’associazionecorale “Don Fernando Morresi”, l’associazione dei Carabinieriin congedo, la Confraternita <strong>del</strong> Santissimo Sacramentoe l’associazione culturale e teatrale “Ephedra”.“Tre sono stati i momenti principali <strong>del</strong>le celebrazioni –racconta Romano Alfredo Kafel, responsabile <strong>del</strong> progetto– la cerimonia di inaugurazione avvenuta il 9 novembre <strong>del</strong>2008, quando alla presenza <strong>del</strong>l’arcivescovo <strong>del</strong>la diocesidi Fermo, mons. Luigi Conti, è stato presentato il logo <strong>del</strong>lamanifestazione; il 24 maggio 2009, giorno <strong>del</strong>l’Ascensione,preceduto dalla spettacolare infiorata, e infine il 9 giugno,giorno esatto <strong>del</strong> Bicentenario <strong>del</strong> prodigioso scoprimento,che è stato ricordato da una solenne celebrazionepresieduta dal cardinale Silvano Piovanelli, arcivescovoemerito di Firenze”.Un volumecon la storiadegli eventi<strong>Il</strong> terreno culturale <strong>del</strong> bicentenario è stato preparato conuna pubblicazione curata da Anna Luchetti, e finanziata dalCsv, “Le vie <strong>del</strong>la fede”. Si tratta di un elegante libretto, diffusoin quattromila copie, in cui viene spiegata la storia <strong>del</strong>Crocifisso di Mogliano edove, oltre al Santuario,sono presentati i luoghi diculto situati lungo le vie<strong>del</strong>la fede nelle valli <strong>del</strong> Potenza,<strong>del</strong> Chienti e <strong>del</strong>Tenna: le Abbazie di Rambona,Fiastra e San Firmano,la Basilica di San Nicola,Santa Maria al Chienti, laMadonna <strong>del</strong>l’Ambro e laMadonna <strong>del</strong> Pianto. Tutta lamanifestazione <strong>del</strong> bicentenariosi è poi caratterizzata per la riconoscibilità <strong>del</strong> logo inpoliestere, con le misure di un metro per sessanta centimetri,posto accanto a diversi segnali stradali. A realizzarloè stata Eleonora Scagnoli di Sarnano, giovane allieva <strong>del</strong>l’Accademia<strong>del</strong>le Belle arti di Macerata, che <strong>ha</strong> vinto ilconcorso indetto appositamente e il relativo premio di 500euro. Tra gli eventi di avvicinamento al bicentenario da segnalare,il 14 marzo, l’incontro degli studenti moglianesicon i ragazzi disabili <strong>del</strong>la Lega <strong>del</strong> Filo d’Oro che poi sonostati gli interpreti di uno spettacolo messo in scena al TeatroApollo “<strong>Il</strong> Circo”. In primavera ci sono state due serate,proposte da Viviana De Marco, di “Incontro con Dante”,un viaggio nelle tre cantiche con canzoni e musiche medievali;tra maggio e giugno quattro maestri di musica,Paolo Peretti, Licio Cernetti, Umberto Pompei, GiorgioContigiani, <strong>ha</strong>nno organizzato spettacoli e concerti mentrela compagnia teatrale “Ephedra” e la compagnia “Lucaroni”<strong>ha</strong>nno allestito alcuni spettacoli. Non sono mancati anche26 Volontariato <strong>Marche</strong>
gli appuntamenti più originali, come l’arrampicata sul campanile<strong>del</strong> Santuario con le mani o la “Passeggiata ecologica”<strong>del</strong> primo maggio.<strong>Il</strong> cloucon l’Ascensionee l’infiorata<strong>Il</strong> clou <strong>del</strong> bicentenario si è toccato il 23 e 24 maggio conl’Ascensione e l’infiorata. <strong>Il</strong> 23 sono stati preparati i quadrivegetali, oltre una ventina, lungo la strada in salita che conduceal Santuario. <strong>Il</strong> primo <strong>del</strong>la serie rappresentava naturalmenteil logo <strong>del</strong> centenario poi seguivano tutti gli altri,offrendo uno straordinario colpo d’occhio. Nella serata sisono esibiti i gruppi folk e la Cocolla, non poteva esserealtrimenti, è stata una <strong>del</strong>le formazioni protagoniste. <strong>Il</strong>giorno seguente si è svolta la solenne processione eucaristica,guidata da mons. Conti. All’evento erano presenti irappresentanti <strong>del</strong>le istituzioni comunali, provinciali e regionali;l’arcivescovo <strong>ha</strong> percorso a piedi la via <strong>del</strong>l’infioratafino a giungere al santuario e nel corso <strong>del</strong>la giornataun annullo postale <strong>ha</strong> ricordato il Bicentenario. Prima <strong>del</strong>laconclusione <strong>del</strong>le celebrazioni, avvenuta il 9 giugno e conun carattere più religioso,ci sono statealtre iniziative: significativala “Giornatadi fraternità” <strong>del</strong> 31maggio, durante laquale sono statiospitati a Moglianoun gruppo di disabili<strong>del</strong> Santo Stefano.Nel corso <strong>del</strong>progetto è statoanche attivato unpercorso musealeinaugurato all’iniziodi maggio all’interno<strong>del</strong> Santuario,con oggetti sacri(ostensori, calici,pianete) degli ultimidue secoli: unaparte <strong>del</strong>l’esposizioneera riservataalle fotografie dei soldati <strong>del</strong>la prima e seconda guerramondiale, portate al Santuario dalle mamme dei militariper chiedere la grazia <strong>del</strong> ritorno a casa dei figli e agli exvoto dei pellegrini che <strong>ha</strong>nno visitato il Santissimo Crocifissodopo il prodigioso scoprimento.LA STORIA DEL PRODIGIOSO “SCOPRIMENTO”La storia <strong>del</strong> Crocifisso comincia nei pressi di una fontanapubblica di Mogliano, detta <strong>del</strong> Calcaticcio, dove sorgevauna piccola edicola in cui era dipinto un Cristo che si ergedalla tomba con a lato due angeli che reggono alcuni strumenti<strong>del</strong>la Passione. L’affresco risale probabilmente al ‘400;nel 1639 l’edicola <strong>del</strong> Crocifisso fu ceduta alla confraternita<strong>del</strong>la Pietà che decise di costruire lì vicino una chiesa e collocarel’immagine nell’edificio. La chiesa fu terminata nel1663 ma dopo il terremoto <strong>del</strong> 1795 e altre calamità fu quasiabbandonata e nel 1807 fu messa all’asta. Gli acquirenti cominciarononell’anno successivo la demolizione, ma gli abitanti<strong>del</strong>la zona si opposero e i lavori furono bloccati. Unmuratore mise, a protezione, una tavola sopra l’immagine esotto bollò con alcuni chiodi una coperta: dopo nove mesi,il 9 giugno 1809, due giovani pastori andarono a sbirciarel’affresco dalle finestre <strong>del</strong>la chiesa chiusa. I ragazzi videroche l’immagine era completamente “scoperta” e che il telobollato era ripiegato sopra la tavola. Dopo l’evento accorseroalla chiesa molti fe<strong>del</strong>i e le cronache <strong>del</strong>l’epoca parlanodi guarigioni istantanee e miracolose. Nel 1811 Eugeniodi Beau<strong>ha</strong>rnais, viceré d’Italia durante l’occupazione francese,decretò la riedificazione <strong>del</strong>la chiesa e la sua trasformazionein Santuario. All’interno <strong>del</strong>l’edificio sacro è ancheconservata una statua in pietra <strong>del</strong>la Madonna di Loreto,proveniente probabilmente dall’ospedale dei Cavalieri diMalta situato a Mogliano vicino alla chiesa dei Santi Filippoe Giacomo. Questo particolare testimonia come la città erainserita in una di quelle “vie <strong>del</strong>la Fede” <strong>del</strong>le <strong>Marche</strong>, percorsedai pellegrini diretti sia al Crocifisso di Mogliano cheal Santuario di Loreto.Volontariato <strong>Marche</strong> 27