11.07.2015 Views

Il cambiamento ha bisogno del “noi” - CSV Marche

Il cambiamento ha bisogno del “noi” - CSV Marche

Il cambiamento ha bisogno del “noi” - CSV Marche

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

EDITORIALEVolontariato<strong>Marche</strong><strong>Il</strong> <strong>cambiamento</strong> <strong>ha</strong><strong>bisogno</strong> <strong>del</strong> “noi”<strong>Il</strong> volontariato sta correndo seri pericoli. La crisi economicaaggrava il rischio di scivolare verso un mo<strong>del</strong>lo in cuiil benessere è direttamente connesso alla possibilità diesercitare l’attività lavorativa: diritti garantiti solo a coloroche <strong>ha</strong>nno un lavoro, mentre tutti quelli che sono al difuori perdono ogni cittadinanza. Di questo mo<strong>del</strong>lo abbiamogià alcuni esempi: taglio dei fondi per il sociale, politichesempre più stringenti per allontanare dal nostropaese “il diverso”. E’ un mo<strong>del</strong>lo che si sta già realizzando,traghettando risorse dal sociale all’economia. Chi non accettaquesta condizione è escluso da qualsiasi forma di assistenza.Invece l’obiettivo principale <strong>del</strong> volontariato deveessere quello di garantire maggiore qualità <strong>del</strong>la vita allepersone e alle famiglie, in un contesto di diritti garantiti.<strong>Il</strong> <strong>cambiamento</strong> e la speranza <strong>ha</strong>nno <strong>bisogno</strong> <strong>del</strong> “noi”,questa è la grande scommessa. Ognuno con il suo ruolo ele sue competenze, con la sua partecipazione. <strong>Il</strong> volontariatoè sempre più presente come forma, a volte unica, disoccorso e aiuto a tanti bisogni, valorizzarne l’importanzasignifica fornire alla società uno strumento forte di cui avvalersi.La nostra regione rappresenta esperienze moltiforti di volontariato ed in questo un ruolo fondamentale èrappresentato dal contributo che, quotidianamente, vieneportato dalle varie sedi <strong>del</strong> Csv.L’obiettivo <strong>del</strong>la solidarietà che ci lega sono strumenti percostruire una società più giusta, che includa gli ultimi. Lasolidarietà non è valore, è il prerequisito per costruire valori.Tutti noi qui siamo legati dalla stessa passione per costruiresolidarietà, che per me comincia dalla giustiziasociale. Ma se chiediamo alle istituzioni di fare la loroparte, dobbiamo anche noi essere coerenti dentro di noi.In questo senso c’è una parola forte che ci lega tutti: l’etica.Ne parlano tutti e dobbiamo ridefinirla con chiarezza.<strong>Il</strong> volontariato ne è un’espressione. L’etica è la ricerca <strong>del</strong>l’autenticamenteumano, è la responsabilità, la corresponsabilitàdegli uni verso gli altri, il prendersi cura <strong>del</strong>lesituazioni più fragili. <strong>Il</strong> Centro di servizio per il volontariato<strong>del</strong>le <strong>Marche</strong> promuove informazione. Abbiamo <strong>bisogno</strong>infatti, di un grande investimento culturale. E’ importantissimoconoscere perché ciò è garanzia <strong>del</strong>la dignità <strong>del</strong>l’uomo.E’ un <strong>bisogno</strong> <strong>del</strong>la persona, per vivere, percrescere, per non dover dipendere. La mancanza di questaopportunità non ci rende liberi e la solitudine costituisceun penoso stadio di frustrazione e sbandamento.<strong>Il</strong> volontariato per combattere la solitudine. Siamo in pienaestate e non è improbabile che quando scorrerete quest’articolovi sarà capitato di leggere anche che un anzianoè stato trovato nella sua abitazione, già morto da qualchegiorno. Si, perché si può morire nel pieno centro di unacittà, soli, senza nessun parente, amico, conoscente, vicinodi casa che si accorga che non ci sei più. E’ successo loscorso anno ad Ancona, ed anche l’anno prima. La si puòprendere alla larga, interrogandosi sui servizi sociali, sullevarie reti di solidarietà, ma la domanda vera, quella che dafastidio è: e io cosa centro con un fatto così, con una solitudinecosì tremenda?La risposta è che deve crescere una cultura <strong>del</strong>la responsabilità.La realtà di ciò che succede non è soltanto quella“tutt’intorno a noi” (come dice la pubblicità), ma è occasionecontinua per domandarsene il significato ed essereprotagonisti. Questa funzione è personale e non è in alcunmodo <strong>del</strong>egabile alle istituzioni. Se pensassimo che loStato, da solo, possa farsi carico di questa preoccupazionee risponderne, saremmo fuori strada. Le opere di volontariatonascono proprio con questo slancio, per continuarea guardare la realtà in modo adeguato, affrontando i bisogniche manifestano i desideri di cui è fatto l’uomo, immaginandoe creando strutture operative in cui chi vi siimpegna tenta di dire una sola cosa: “io c’entro”.Gilberto MontebelliVice presidente Avm Anconagibo51@alice.itVolontariato <strong>Marche</strong> 3

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!