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Bilancio Consolidato 2009 – Relazione sulla gestione<br />

SVILUPPO DEL QUADRO LEGISLATIVO DEL SETTORE TELEVISIVO<br />

Le principali nov<strong>it</strong>à relative allo scenario normativo in Italia intervenute nel corso del 2009 sono<br />

così sintetizzabili:<br />

Schema di Decreto Legislativo 17 Dicembre 2009.<br />

In attuazione delle Direttiva 2007/65/CE il legislatore <strong>it</strong>aliano ha dato delega (legge 88/2009) al<br />

Governo di procedere attraverso opportune modifiche al Testo Unico 177/05. Il Governo ha<br />

approvato uno schema di Decreto Legislativo che ha ottenuto in data 04/2/2010 il parere<br />

pos<strong>it</strong>ivo delle Commissioni parlamentari. Il decreto è in corso di pubblicazione.<br />

Le principali nov<strong>it</strong>à del provvedimento sono individuabili in:<br />

- tutela dei minori; con l’introduzione di un sistema di classificazione di contenuti ad accesso<br />

condizionato, la riconferma del divieto di trasmissione dei programmi vietati ai minori di 18 anni<br />

dalle 07.00 alle 23.00, la definizione di accorgimenti tecnici idonei ad escludere la visione da<br />

parte dei minori.<br />

- quote europee; la materia viene allineata alle regole defin<strong>it</strong>e dalla Direttiva (50% della<br />

programmazione destinata ad opere Europee, 10% dell’investimento destinato ad opere di<br />

Produttori Indipendenti).<br />

- pubblic<strong>it</strong>à; con la definizione di regole che rendono meno rigida la collocazione delle<br />

interruzioni pubblic<strong>it</strong>arie, la riduzione progressiva degli affollamenti pubblic<strong>it</strong>ari a pagamento<br />

con a regime (31/12/2012) un affollamento orario del 12%, l’introduzione della possibil<strong>it</strong>à di<br />

inserire prodotti (Product Placement) in alcune categorie di programmi secondo una serie di<br />

regole dettagliate.<br />

Delibera n. 181/09/Cons.<br />

L’Autor<strong>it</strong>à per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) ha ulteriormente specificato i cr<strong>it</strong>eri di<br />

conversione alla tecnologia dig<strong>it</strong>ale delle reti esistenti, in modo volto ad ampliare il dividendo<br />

dig<strong>it</strong>ale, che sarà cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o da almeno 5 multiplex destinati ad essere messi a gara, così dando<br />

riscontro, come afferma la stessa autor<strong>it</strong>à, ai rilievi mossi in sede comun<strong>it</strong>aria. Successivamente<br />

con delibera 427/09/Cons l’Agcom ha avviato la consultazione pubblica su uno schema di “Procedure<br />

per l’assegnazione delle frequenze disponibili”, al momento non ancora conclusasi con la<br />

defin<strong>it</strong>iva approvazione del provvedimento. Benché gli effetti non siano allo stato prevedibili<br />

con precisione, è comunque previsto che il gruppo <strong>Mediaset</strong> potrà partecipare all’assegnazione<br />

di due multiplex dei cinque messi a bando e che nessun soggetto all’es<strong>it</strong>o della stessa potrà detenere<br />

più di cinque mux (in tecnica dvb-t), l’attiv<strong>it</strong>à posta in essere dall’Autor<strong>it</strong>à è volta ad eliminare<br />

un importante fattore di incertezza, rappresentato dal possibile prosieguo in sede giurisdizionale<br />

della procedura di infrazione comun<strong>it</strong>aria, con le conseguenti ricadute sulle norme<br />

interne che regolano modal<strong>it</strong>à e tempi dello sw<strong>it</strong>ch off.<br />

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