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SCIPPO DI STATO! - Museo del Piave

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17marzo 2012 • alto livenza - pordenoneA.N.A. Vigonovo nel 70° <strong>del</strong> GalileaUn inno inedito sul Battaglione Gemona1.Va sul mar la bella navenella notte tempestosava solcando silenziosaflutti infidi da violar.Da l’elleniche contradeporta in seno i vittoriosili riporta ormai gloriosinella patria, al casolarRit. Battaglion Gemonastuol di puri eroisia gloria a Voi!2.Quasi spinta dal desionella notte va la navementre sciogliesi soavedolce un sogno in tutti i cuor.V’è una culla che li aspettanella casa ancor lontanav’è una madre che li chiamav’è la sposa, vi è l’amor. Rit.3.Primavera appena nataha profuso e lauro e fioriper gli alpin che vincitoriha l’Italia da onorar.Già protende lor le braccia<strong>del</strong> Friuli l’amata terrada qui mossero alla guerraqui la madre attende ancor. Rit.4.Ma un fragor di tuono erompescuote l’aria, corre il mare:sul vascel già l’onde amaresi rinserrano fatal.Fugge un pianto via nel ventodi aspettanti madri e spose:date viole date rosea quei prodi e ai vivi ancor. Rit.5.Il “Gemona” che da fortesulle balze insanguinategià domò perigli e morteper la patria e per l’onor.Sta sul mar riconciliatoscolta vigile e sicurasta con fede imperiturasalutante il Tricolor. Rit.FONTANAFREDDA. Il fatto è noto: 28 marzo1942, un siluro inglese <strong>del</strong> Proteus affonda una <strong>del</strong>ledodici navi <strong>del</strong>la Marina Militare, la motonave Galilea,durante il ritorno dalla Grecia. Quasi mille giovani alpiniin gran parte <strong>del</strong> battaglione Gemona <strong>del</strong>l’Ottavoreggimento perdono la vita. L’ANA Vigonovo ricordadue coscritti <strong>del</strong> ’21 qui imbarcati, Angelo Fracas chescompare in mare, e Giovanni Castelletto che riesce asalvarsi. Ottavio Pes rientra sulla Crispi, in convogliodietro la Galilea.Una tragedia cheintensamente colpisceparenti eamici che vivononelle nostre zone,paesi di origine ditanti <strong>del</strong>l’Ottavo.Molti degli alpininon furono mairecuperati mentrei corpi di altrifurono trasportatidalle onde sullecoste <strong>del</strong>la Grecia.Il dolore di queigiorni vive ancora oggi nel ricordo deifigli.Riccardo Tomè ricorda il papà Zefferino:«Mio padre non era sulla Galilea, ma inquegli anni a Casarsa si conoscevano tutti,ed era normale che molti suoi amici fosseroalpini <strong>del</strong> Gemona. A seguito <strong>del</strong>lanotizia <strong>del</strong>la tragedia decise, con l’aiuto<strong>del</strong>l’amico di famiglia Albano Bianchet,organista cieco <strong>del</strong>la parrocchia di Casarsa,di comporre una marcia-inno chericordasse l’accaduto. Compose ancheuna marcia sullo stesso stile dedicata allaDivisione Julia. Mio padre consideravail componimento, che intitolò Battaglion Gemona,un atto di affetto per i ragazzi che non tornarono più,un’espressione di cordoglio per le tante famiglie di Casarsa.Mandò testo e musica a Roma, all’EIAR EnteItaliano Audizioni Radiofoniche, la radio di allora. Idirigenti <strong>del</strong>l’epoca gli risposero subito, lasciando peròintendere che già molte, fin troppe, erano le manifestazionie le espressioni di cordoglio per l’accaduto. Poisilenzio. Evidentemente il regime non gradiva che sicantasse e si divulgasse l’epopea di una sconfitta, perchécosì era avvertito l’affondamento <strong>del</strong>la Galilea:nessuna sottolineatura di notizie infauste per il popoloitaliano. L’inno ebbe quindi una limitata diffusione locale,presto dimenticato con il trascorrere <strong>del</strong> tempo econ i problemi <strong>del</strong>la ricostruzione. Ho ritrovato tra lecarte di papà questo spartito e l’ho mostrato agli alpinidi Casarsa, e al maestro Carlo Mattioni di Fontanafreddache, con la collaborazione <strong>del</strong> direttore di coro alpinoOlinto Contardo di Spilimbergo, ha armonizzatola marcia, adattandola ad esecuzione corista in quattrovoci»Un cenno sugli autori <strong>del</strong>l’inno. Albano Bianchet comparecitato cent’anni fa, il 28 aprile 1912, sul manifesto<strong>del</strong>l’inaugurazione <strong>del</strong>l’organo <strong>del</strong>la chiesa di Zoppola:“Seguivano quindi, [...] nel pomeriggio <strong>del</strong>la primagiornata, le esecuzioni <strong>del</strong>le Scholae cantorum [...] ebrani organistici di Albano Bianchet e Vittorio Miot”.Zefferino Tomè (1905 – 1979) laureato in giurisprudenzae fondatore <strong>del</strong> CLN fu partigiano nelle file <strong>del</strong>laBrigata Osoppo. Eletto al Senato per la I e II legislaturadal 1948 al 1958,fu promotore perla costituzione<strong>del</strong>la Provincia diPordenone. E’ statomembro <strong>del</strong>laRappresentanzaall’Assembleaunica <strong>del</strong>le ComunitàEuropeenel 1958. Grandeamico di Pier PaoloPasolini, conlui fondò il MovimentoPopolareper l’AutonomiaRegionale <strong>del</strong> Friuli; fu primo sindaco diCasarsa, primo presidente <strong>del</strong> Mediocredito,presidente <strong>del</strong>l’Ospedale civile diPordenone, sindaco di San Vito. StefanoPolzot, suo biografo, lo descrive come“uomo <strong>del</strong> parlar chiaro che ha fatto <strong>del</strong>lacoerenza il metodo <strong>del</strong>l’impegno in politica”.Battaglion Gemona è una canzonemarcia,il cui testo (riportato a lato) evocal’immane tragedia con metafore <strong>del</strong>icate,ma di struggente significato.Il Presidente Corrado Perona ha rievocatoa Chions il 14 marzo 2010 la tragedia<strong>del</strong> Galilea: «Ho ascoltato anni fa la storia<strong>del</strong> siluramento <strong>del</strong>la nave dalla viva voce <strong>del</strong> sergenteMaccagno, un reduce <strong>del</strong>la mia zona. Il suo è stato unracconto sconvolgente. Da allora non ho voluto leggerealcuna testimonianza: credo che nessuna sarebbestata più drammatica né avrebbe potuto aggiungerenulla per dare l’idea di quella notte».Il maestro Carlo Mattioni, direttore <strong>del</strong>la Coralrisultive,corale polifonica <strong>del</strong> Comune di Fontanafredda, fainterpretare magistralmente al suo gruppo BattaglionGemona. Già ha eseguito il brano in due occasioni:nella celebrazione al Sauc-Piancavallo in memoria diPietro Maset, capitano degli alpini e comandante <strong>del</strong>la5ª Brigata Osoppo, e nel Chorus Day 2011 di Fontanafredda.Ha chiesto al direttivo sezionale di potereseguire il canto in occasione <strong>del</strong>la commemorazionesolenne a Chions il 4 marzo 2012, durante il Settantesimoanniversario <strong>del</strong>l’affondamento. Non sono ungrande appassionato di cori, ma ascoltare BattaglionGemona, aiuta a non dimenticare, a sentirsi orgogliosidi questa terra friulana e di questo Corpo degli Alpini.Francesco PillonIl cinema a 3 euro!!!SACILE.“Viaggio in Italia” è una rassegna di cinema d’autore pensataper il grande pubblico, dedicata all’Italia e agli italiani. La formulaquesta volta si arricchisce e propone 5 spettacoli nei mercoledì ad uncosto di soli 3 euro! L’apertura è il giorno 22 febbraio con la straordinariapresenza <strong>del</strong>lo scrittore-regista Ivan Cotroneo che presenterà il suofilm la Kriptonyte nella Borsa. Prosegue con grande successo la formula<strong>del</strong> Cinema al Mercoledì voluta dall’Amministrazione Comunale con lacollaborazione di Cinemazero e di un gruppo di appassionati che comeobiettivo ha quello di riportare le persone al cinema con proposte qualificatee facilmente accessibili; momenti di crescita culturale, di incontro,di confronto su grandi temi sociali.Caso Caneva.Unica certezza ladiffamazioneCANEVA. La notizia ha riempitoper giorni le pagine dei quotidiani.Arresti domiciliari dal 6 febbraioper Gianni Biz, illustre e stimatopresidente <strong>del</strong> G.S Caneva, patròn<strong>del</strong> giro <strong>del</strong> Friuli per professionisti,organizzatore <strong>del</strong> Gran Gala<strong>del</strong> ciclismo, accusato di favoreggiamentoalla prostituzione.Giro <strong>del</strong> Friuli che è poi statosospeso in quanto il caso che havoluto che questa vicenda, i cuifatti risalgono a qualche anno fa,scoppiasse a meno di un mesedalla gara, impedendone lo svolgimento...La cronaca locale è spessomonotona e pure le venditedei giornali sembrano sentireil peso <strong>del</strong>la crisi. Ma quandofinalmente capita la ghiottanotizia a sfondo sessuale levendite decollano e chi indaga,abituato a vivere nei meandridi grigi uffici, viene illuminatoda fama e notorietà.Gli ingredienti ci sono tutti:un manager di successo, laragazza straniera, imprenditorie sponsor di un mitologicoNordest. Non vogliamo entrarenel merito di una questioneche non conosciamoe di cui fino ad ora hanno parlatosolo gli accusatori. Conosciamoperò molte altre storie simili, dovealla prostituta di turno viene datoascolto e credibilità, certamente dipiù rispetto a chi in anni di impegnoe sacrifici è riuscito a otteneresuccesso frutto di duro lavoro,capacità e qualità umane. Troppevolte abbiamo visto un granello disabbia trasformato in una montagnamediatica. Salvo poi vederela montagna partorire un topolino.Sembra che nel nostro sgangheratoPaese il prezzo da pagare dopoil successo sia l’infamia. Illustriesempi non mancano.Diceva il capo <strong>del</strong>la protezionecivile Guido Bertolaso, al culmine<strong>del</strong>la sua popolarità, dopoessere egregiamente intervenutonel terremoto de L’Aquila: “Sonotutto il giorno sotto i riflettori, miaspetto da un momento all’altroche qualcuno mi infili una bustinadi droga nella tasca a mia insaputa,per essere poi rovinato…”. Nongli infilarono la bustina di droga,ma finì nei giornali per via di unamassaggiatrice… Si trattò di massaggiper la schiena dolorante o dialtro? Questo più o meno era il dilemma.Chissenefrega sarebbe dadire. Ma i giornali, e non solo, sene fregarono eccome! Non parliamopoi di Berlusconi nel periodoin cui è stato premier… Stessaregola. Tanto successo uguale altrettantacalunnia, naturalmentea sfondo sessuale… E che diredi Strauss-Kahn, all’epoca (era ilmaggio <strong>del</strong>l’anno scorso) direttore<strong>del</strong> Fondo Monetario Europeo,probabile candidato a diventareil nuovo presidente <strong>del</strong>la Repubblicafrancese? Arrestato per averviolentato una cameriera, una storiarivelatasi un tranello. Classicoesempio di come la parola di unaputtana possa essere consideratapiù <strong>del</strong>la carriera di un uomo disettant’anni.Se poi tutto si sgonfia come un palloncinobucato, poco importa. Chivoleva colpire, c’è riuscito. L’armasessuale troppo spesso viene usatada chi vuol fare <strong>del</strong> male. Quellicitati sono solo esempi, ma il mondosembra ormai girare così.Com’è possibile che certe signorineche fanno <strong>del</strong>l’immoralitàla propria regola di vita quandoparlano siano ascoltate come unoracolo? Com’è possibile che riescanoad innescare una valangache spesso è destinata a sciogliersicome la neve sotto il chiaro sole<strong>del</strong>la verità, che emerge ahimèdopo che il danno è stato fatto?Auguriamo al manager GianniBiz, abituato a guadagnare meritatevittorie nel duro mondo <strong>del</strong>lacompetizione sportiva e che giàsta combattendo un’importantebattaglia per la sua salute, di averedai giornali, dai quali c’è statauna valanga di diffamazione documentata,con notizie gonfiate, avolte false ed inventate, di avere lospazio per raccontare la sua verità.Auguriamo a un uomo che in quasisettant’anni di vita si è guadagnatofama e rispetto in virtù di lavoro esacrificio, facendo conoscere in 49anni di attività ciclistica il nome diCaneva in Italia e nel mondo graziead un successo dietro l’altro,con titoli nazionali e mondiali, chele sue parole possano essere valutatealmeno quanto quella di una“signorina così così” .A.B.

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