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SCIPPO DI STATO! - Museo del Piave

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19marzo 2012 • italiaIl Prossimo librodi Oreste SteccanellaBANCHE & BANKEDocumenti probatori sull’evoluzione bancaria avvenutanegli ultimi venti anni che hanno condizionatol’attività dei funzionari <strong>del</strong>la bancaed impiegati di base!Finalmente ora, in base a quanto accaduto, si ècapito che il pesce puzza sempre dalla testaO’ pesce fète d’a capa!E mentre gli impiegati che stavano dietro il bancone hanno dovuto assorbirsile lamentele e le proteste degli investitori, i funzionari che stavanoai vertici <strong>del</strong>le banche, proprio quelli che avevano iniettato nel mercatoi titoli tossici, sono stati premiati con laute liquidazioni e con riconoscimentipolitici di alto vertice.Invece avrebbero potuto essere chiamati a rispondere per imperizia, negligenzae colpa grave per i gravi danni che hanno causato alle aziendee agli investitori traditi.-----------*Esposti presentati alla Procura di Milano in data 19/05/05 IN PUNTO:Se è stato violato l’obbligo di vigilanza ed il reato di favoreggiamento.Articoli e testate di giornali che notificano al pubblico il grave disagio ela drammaticità <strong>del</strong>la situazione <strong>del</strong> mondo economico e finanziario chesegna il preludio di quanto sta accadendo in questo momento.Autore ed editore: Steccanella OresteDE<strong>DI</strong>CA DEL PROF: MAURIZIO VINCENZINI docente alla Sapienzadi Roma alla facoltà di tecnica bancaria, consulente Consob e Bancad’Italia:“All’amico Oreste Steccanella con tanta stima per la sua chiara professionalitàche accompagna tutti i suoi pensieri”RASSEGNA STAMPASTECCANELLA, L’UOMO CHE FA TREMARE LE BANCHE - La Tribuna di TrevisoSE NON CI FOSSE BISOGNEREBBE CREARLO - La StampaBRUSCO INCASSA DALLA BANCA 2 MILIAR<strong>DI</strong> E 700 MILIONI PER I DANNI SUBITI“Gli sopravviene una specie di “brezza di primavera”, si reca al night, incontra una bellissimabrasiliana, riceve una specie di folgorazione e và con lei in Brasile”. - da intervista di Forzato<strong>del</strong> Il Sole24OREHA SALVATO ALCUNE MIGLIAIA <strong>DI</strong> POSTI <strong>DI</strong> LAVORO - Famiglia CristianaHA SALVATO NEL VENETO CIRCA 2.500 POSTI <strong>DI</strong> LAVORO - Alternativa di RomaPERDERE LA BORSA E LA VITA“Berin in punto di morte l’imprenditore fa richiamare il proprio commercialista, Oreste Steccanella,divenuto in Italia il punto di riferimento <strong>del</strong>le vittime degli illeciti bancari. La bancaoffre 700.000 lire per danni, Berin non accetta e poco dopo muore”. - LiberoSBANCATA LA B.N.L., PAGHERA’ 10MILIAR<strong>DI</strong> <strong>DI</strong> LIRE <strong>DI</strong> DANNI - La TribunaCRISI? C’è CHI RISORGE! EVITATO IL FALLIMENTO“Il commercialista ha interpellato decine e decine di operatori, sia in Italia che all’estero, liha fatti sfilare lungo i 7.600 metri quadrati <strong>del</strong>l’azienda, e poi li ha condotti a tavolino perconvincerli <strong>del</strong>la bontà <strong>del</strong>l’affare. Ottenuta una proroga dalla data fissata per il fallimento, ilprofessionista ha potuto concludere con un operatore che si è convinto di finanziare ed entrarecome socio”. - Il GazzettinoSCANDALO CIRIO: L’INCHIESTA E’ PARTITA DA STECCANELLA - TrevisosetteSTECCANELLA CONTINUA A SALVARE CENTINAIA <strong>DI</strong> AZIENDE - TrevisosetteQUASI 400 CASI PER IL COMMERCIALISTA ANTIBANCHE - MonzaBANCHE A PALAZZO <strong>DI</strong> GIUSTIZIA: Trecento cause pendenti! - Il GiornoSE NON CI FOSSE BISOGNEREBBE CREARLO!“Mai frase è forse calzata più a pennello per il commercialista antibanche Oreste Steccanella.Dal suo “approdo” sulla “piazza brianzola”, si è alzato un nuovo orizzonte!” - MonzaTREVISO HA UN NUOVO CAVALIERE <strong>DI</strong> MALTA“Il Dott. Oreste Steccanella è stato insignito di questa onorificenza che si aggiunge a quellagià acquisita di Cavaliere di Gran Croce conseguita nel 1981 assieme Eduardo De Filippoed al noto Angelo Licheri (quello che tentò di salvare Alfredino caduto nel pozzo e che hacommosso l’intera nazione dopo un incontro personale con il Papa” - AlternativaBANCHE TREMATE. A GALLARATE ARRIVA IL LORO PALA<strong>DI</strong>NO - La PrealpinaCOOPERATIVE: SONO ROSSE E VANNO IN ROSSO“Cosa è accaduto? Di tutto... : Steccanella ha “radiografato” i bilanci (<strong>del</strong>le cooperative) daiquali si ipotizzano i reati di truffa aggravata a danno <strong>del</strong>lo stato, falso in bilancio, ect. ect.Il commercialista Steccanella (esperto in aziende in crisi) ha salvato nel veneto qualche migliaiodi posti di lavoro, asserisce a conclusione <strong>del</strong>la perizia: “Si potrebbe anche ritenereche la gestione sia stata orchestrata per appropriarsi dei fondi Cee e <strong>del</strong> Ministero <strong>del</strong>l’Agricoltura”.Quanto periziato ha causato la rottura <strong>del</strong>l’equilibrio politico in Italia!” - FamigliaCristianaL’ANGELO CHE FA TREMARE LE BANCHE - Chiara di VimercateDE<strong>DI</strong>CA DEL PROF. MAURIZIO VICENZINI – Docente alla “LA SAPIENZA” diRoma“All’amico Oreste Steccanella con tanta stima per la sua chiara professionalità, che unisce aduna profonda spiritualità che accompagna tutti i suoi pensieri”.Aria nuova alla federazioneitaliana calabresiAlla neonata Federazione ItalianaCalabresi si respira aria nuova, forieradi grandi cose.Finalmente la Federazione attuale èl’unica riconosciuta dalla Regione Calabria,senza frange e senza “controfigure”.Una sola Federazione, un solo presidente– il prof. Italo Richichi, uomo digrande spessore – una sola linea operativa:quella approvata e concordata coni dirigenti con i dirigenti <strong>del</strong>le RegioneCalabria, Zoccali ed Agliano,proprio in occasione <strong>del</strong>la visita – unanno fa – <strong>del</strong> governatore Giuseppe Scopelliti.Il cambiamento ha dato lustro ancheall’Associazione Culturale Calabro-Brianzola di Albavilla (Como) il cui presidente,Vincenzo Versace, è stato elettopresidente <strong>del</strong> Collegio dei Sindaci <strong>del</strong>lanuova Federazione. Una scelta azzeccata:calabrese doc, uomo, come si dice,“tutto d’un pezzo”, onorerà sicuramentela sua nuova carica con la stessa serietàe la stessa abnegazione con le quali daanni porta avanti il suo ruolo di presidente<strong>del</strong>l’Associazione.Tornando alla nuova Federazione, ilprocesso di unificazione di tutti i circolicalabresi è iniziato alla fine <strong>del</strong>la scorsaestate quando, nel corso di una riunioneal’Hotel Michelangelo di Milano, i dirigenti<strong>del</strong>la Regione Calabria, Zoccalied Agliano, hanno fissato le tappe tecnicheper dare il via al nuovo organismo:l’iscrizione dei Circoli all’albo <strong>del</strong>la RegioneCalabria e i termini per l’adesionedegli stessi alla Federazione Unitaria.Responsabilità comuninell’articolo 18In seguito, il 18 dicembre scorso all’HotelVittoria di Milano è stato formalizzatol’incontro per l’Assemblea <strong>del</strong>iberante,con la partecipazione <strong>del</strong>la DelegazioneIstituzionale Calabrese.I presidentidi 35 Associazionie Circolida diverse regionid’Italia hannovotato a ricoprirela carica più alta<strong>del</strong>la federazione,Italo Zichichi,figura idealee capace di realizzarequantoespressamentedesiderato dallostesso governatore<strong>del</strong>la RegioneCalabria. E ilnuovo presidentenon ha <strong>del</strong>uso:ha subito dato ilvia a una serie di incontri per tracciarele linee programmatiche <strong>del</strong> lavoro <strong>del</strong>progetto Calabria e <strong>del</strong>la “Nuova Calabresità”<strong>del</strong>la neonata Federazione.L’esecutivo è stato votato il 12 febbraioscorso e risulta così composto:Presidente: Italo ZichichiVicepresidenti: Nicolas Gallizzi e GregorioTolomeoSegretario: Stefano ScunciaTesoriere: Francesco TrimboliConsiglieri: Sostene Codispoti, DinoMorabito, Luigi Patrone e Gerardo Gat-Spesso ritorniamo, con rabbia, aglianni <strong>del</strong>l’economia facile. Per eccessodi buonismo, a colpi di walfare e di unsindacalismo portato a livello di governo,si consumava il dissesto sociale, moraleed economico <strong>del</strong>l’Italia. Tutto inizia circa40 anni fa. Il Sindacato italiano si ègiovato <strong>del</strong> silenzio <strong>del</strong>la casta politicaper elaborare contratti dove si trovavanocoperture sulle più eccentriche richieste.Sembrava che il fine di accordi fossefavorire lo sperpero per incrementare leschiere di fannulloni. E nessuno notavache la pacchia era avviata alla fine.Questa resa condizionata dei governi difronte alle piazze, ha incoraggiato le piùarroganti richieste sindacali, tanto da rendereimpossibile un lavoro produttivo,costringendo gli imprenditori a <strong>del</strong>ocalizzarela produzione in Paesi più convenienti.Con doppie conseguenze: la creazionedi enorme spesa statale senza uncorrispettivo di entrate. Un esempio pertutti: le ondate di insegnanti allo sbaraglionella scuola, senza la professionalitàadatta, ma con la solenne ipocrisia che uninsegnamento efficace era dipendente dalnumero dei docenti da pagare.Non dimentichiamo le grandi operepubbliche inutili, giustificate in nome<strong>del</strong>l’occupazione, poi lasciate ai varivandalismi. Il clientelismo elettorale esigevaqueste spese inutili. Tanto a pagareeravamo noi. Così sono sorti Ospedali,centri sportivi, strade che non portanoda alcuna parte. Miraggi e abbagli per lapropaganda. In quegli anni di follie, parlaredi austerità o contenimento di speseera come bestemmiare. Meglio un postofisso per tutti in nome <strong>del</strong> principio chetutti debbono lavorare, anche quelli chefingevano di farlo solo per lo stipendio.Ancor oggi questa “cultura” <strong>del</strong> lavoroimperversa; specialmente nella CGIL<strong>del</strong>la Camusso e divide il PD tra innovatori<strong>del</strong> rapporto di lavoro e conservatoridegli arcaismi ideologici <strong>del</strong> posto fisso,in nome <strong>del</strong>l’art. 18 <strong>del</strong>lo Statuto deiLavoratori. La permanenza di tabù suquesti punti è di ostacolo al rilancio <strong>del</strong>laproduzione. In queste condizioni di precarietàproduttiva impensabile che unimprenditore assuma personale sottoi vincoli <strong>del</strong>l’articolo 18 che complicail principio <strong>del</strong>la produttività. Il ricorsoalla magistratura per licenziamentodi chi è inadempiente agli obblighi chesi è assunto o alle regole <strong>del</strong> lavoro perreiterati assenteismi, intralci alla produzione,adesione a scioperi improvvisi,ecc., per effetto <strong>del</strong>la protezione <strong>del</strong>l’art.18, è un assurdità. La cassa integrazioneprolunga a dismisura i danni al bilancio.Se leggiamo le sentenze sui conflitti dilavoro, vediamo che sono quasi sempre afavore <strong>del</strong> licenziato, anche se si tratta diviolazioni gravissime. E’ raro che vengaaccolta la posizione <strong>del</strong> datore di lavoroper un arcaico pregiudizio ideologico.Così, il congegno <strong>del</strong> posto e lavoro fisso,oggi, con le trasformazioni dei <strong>del</strong>icatirapporti tra chi lavora e chi investe peressere concorrenziale, non ha alcun senso.Ma la CGIL, malgrado che la societàsia cambiata, è ideologicamente insensibilealla flessibilità nel lavoro. Probabilmente,non firmerà l’abolizione <strong>del</strong>l’art.18 e non contribuirà a trovare soluzionidiverse sulla licenziabilità garantita dasussidi alla disoccupazione.Non trascuriamo la funzione pedagogicache avrebbe sulla società la fine<strong>del</strong>l’art.18. Nato per tutelare il diritto <strong>del</strong>posto di lavoro di chi ce l’ha, ha immessole molte illusioni sul posto fisso, comelavoro obbligato anche quando questonon c’è. C’è la licenziabilità per giustacausa che è una vertenza da accertareall’interno <strong>del</strong>l’azienda e non essere portataal giudice <strong>del</strong> lavoro, salvo gravissimeeccezioni. L’art 18 <strong>del</strong>lo statuto deilavoratori non difende la produzione, mato.Sono stati, inoltre, eletti all’unanilità ilCollegio dei Probiviri con presidenteGiusy Vazzana e il Collegio dei Sindacicon presidenteVincenzo Versace(nella foto).Il programma dilavoro illustratoe concordato hamolti obiettivi,tra i quali vale lapena di sottolineareil progettosulla Dieta MediterraneaCalabrese,patrimonioimmateriale<strong>del</strong>l’umanità.Sono state istituiteinoltre le seguenticommissioni dilavoro con relativipresidenti:1) Dieta Mediterranea(Marino Corica)2) Eventi (Giuseppe Lazzaro)3) Cultura (Cataldo Russo)Già in occasione <strong>del</strong>la Bit, Borsa Internazionale<strong>del</strong> Turismo (Fiera di Milano,16-19 Febbraio) si è fatto il punto suirisultati <strong>del</strong> lavoro appena avviato e chefa ben sperare per l’appuntamento conExpo 2015, quando soprattutto la DietaMediterranea potrà avere la sua più altavisibilità a livello mondiale.Anna Fiumecongela solo benefici di chi li ha acquisiti.Lasciamo da parte “il privato” e diamouna occhiata a quello che è il posto pubblicostatale dove c’è l’inamovibilità dallasede. La licenziabilità è quasi inconsistente,anche di fronte a comportamentiche sfiorano il reato o l’abbandono <strong>del</strong>posto. Quanti sono i dipendenti pubblicilicenziati in 70 anni di tutela sindacale ecostituzionale?Poter licenziare chi non ha voglia di lavorareè un diritto <strong>del</strong> datore di lavoroa vantaggio <strong>del</strong> lavoro stesso e di chivuol lavorare in maniera produttiva.In aggiunta, Bersani, con quelli che loseguono ancora nel PD, ha oscurato latrattativa facendo intravvedere un disimpegno<strong>del</strong> PD a modificare l’art.18 senzaaccordo tra le parti.Strapazzare a colpi di demagogia laproduzione significa aprire la porta alladisoccupazione. Quando si è disoccupatinon si parla più di art.18, ma di un altroproblema: quello di essere riassunti il piùpresto possibile.Se le regole <strong>del</strong>la concorrenza fosseroquelle quelle <strong>del</strong>la carità <strong>del</strong> conventofrancescano, sarebbe facile essere moltopiù larghi di idee sul lavoro e sui fannulloni.Qualsiasi condizione <strong>del</strong> lavoro dovrebbenascere dalla seria volontà di lavoraree dalla motivazione nel proprio compitoche viene premiato se meritevole. Ilprogetto di organizzazione, selezione edeventuale rigetto di persone inadeguateal compito, sono competenze <strong>del</strong>l’impresa,che deve operare in vista <strong>del</strong> beneaziendale e <strong>del</strong>l’interesse di tutti.Solo se l’imprenditore non ha la spada diDamocle <strong>del</strong>l’art.18 si sentirà sereno diassumere. Ugualmente la fine di questogiogo farà tornare imprenditori stranieri,ora spaventati dai facili ricorsi alla Magistraturaper le possibili vertenze <strong>del</strong>lavoro.Valentino Venturelli

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