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VAi n°378 Sci di fondo 12 Un weekend sulle Dolomiti Nei due sensi lo storico tracciato della Dobbiaco Cortina di Ylenia Battistello Il primo weekend del mese di febbraio 2010 è andata in scena la 33esima edizione della famosa granfondo delle Dolomiti, ma questa volta con una novità: la marathon di 42 chilometri di domenica è ritornata sui passi della tecnica classica, mentre il giorno prima la prova a skating ha conosciuto un percorso inverso, da Cortina d’Ampezzo a Dobbiaco. Sono ben 33 le candeline che gli or- ganizzatori hanno spento la prima domenica di febbraio per festeggiare questo evento, un numero considerevole a dimostrazione del fatto che non è certo un appuntamento come gli altri e che la Dobbiaco-Cortina ha un valore sportivo che non si perde nel tempo. Per festeggiare l’importante traguardo il comitato organizzatore ha deciso di introdurre una novità. Infatti la gara “marathon” della domenica con partenza dall’aeroporto di Dobbiaco e arrivo nel cuore di Cortina d’Ampezzo, è ritornata alle origini e si è svolta in tecnica classica. Ma questa non è l’unica novità, perché anche la più giovane gara del sabato, quella di 30 chilometri nata nel 2007, ha subito un radicale cambiamento: oltre a svolgersi in tecnica libera, ha visto il senso di direzione invertito rispetto alla tradizione. Questo è stato quindi il Classifiche Combinata 1. Kargruber Reinhard 3:20:26.3; 2. Gabrielli Roberto 3:24:22.3; 3. Tanara Francesco 3:25:26.9; 4. Crestani Marco 3:26:28.5; 5. Riccardi Alessandro 3:30:46.2; 6. Cagnati Filippo 3:31:49.8; 7. Benamati Michele 3:32:23.7; 8. Zambelli Silvio 3:32:58.0; 9. Bergmeister Martin 3:33:26.0; 10. Crovetti Massimo 3:35:01.8; 11. Ferrari Giuliano 3:35:50.5; 12. Zampieri Stefano 3:37:15.8; 13. Barp Toni 3:37:43.1; 14. Bonelli Giovanni 3:38:34.9; 15. Larger Bruno 3:39:48.9; 16. De Martin Umberto 3:39:54.0; 17. Fontana Ivano 3:40:18.5; 18. Crovetti Francesco 3:40:23.0; 19. Ciprian Stefano 3:40:33.4; 20. Demattio Diego 3:40:47.5; 21. Girardi Ettore 3:43:19.4; 22. Sommavilla Paolo 3:43:29.9; 23. Da Col Manuel 3:43:44.3; 24. Alverà Willi 3:44:03.4; 25. Corrias Massimo 3:44:51.1; 26. Sommavilla Roberto 3:47:05.8; 27. Frassinelli Walter 3:47:26.7; 28. Schwingshackl Heinrich 3:48:46.4; 29. Concini Mario 3:49:08.5; 30. Covi Mariano 3:50:07.3. programma del weekend: sabato 6 febbraio la 30 chilometri a skating, con partenza da Cortina d’Ampezzo (Fiames) e arrivo a Dobbiaco, nel nuovo stadio del fondo; domenica 7 febbraio la tradizionale marathon di 42 chilometri in tecnica classica, da Dobbiaco al centro di Cortina. E non solo… Lo storico tracciato tra Cortina d’Ampezzo e Dobbiaco è stato teatro della prima tappa italiana del Tour de Ski 2010: infatti i fondisti di Coppa del Mondo si sono sfidati il 6 gennaio in una gara di 35 chilometri a tecnica libera con partenza ad handicap, mentre le donne hanno affrontato un tracciato ridotto a 16 chilometri. Per tutti
l’arrivo nel nuovo stadio del fondo di Dobbiaco, inaugurato proprio in questa occasione. E tra gli eventi collaterali della granfondo di sci nordico c’è stato anche un originale concorso di pupazzi di neve organizzato dallo scultore Andrea Gaspari. E così, allo scopo di abbellire e movimentare ulteriormente il Corso Italia, si è scatenata la fantasia artistica dei concorrenti ampezzani e ospiti. Il 6 febbraio 2010 si è tenuta la quarta edizione della 30 chilometri a tecnica libera che ha visto al via più di 800 fondisti, a dimostrazione del successo della formula “week end”. Su tutti ha trionfato Luca De Manincor, fondista in forze alle Fiamme Oro di Moena, nato a Tesero e cresciuto sulle nevi della Val di Fiemme, davanti all’amico Giuliano Braus dell’Unione Sportiva Cornacci, secondo classificato, e al bergamasco Sergio Bonaldi, medaglia di bronzo e autore di una gara altalenante. Infatti dopo l’avvio da Fiames, a pochi chilometri da Cortina d’Ampezzo, Bonaldi si Classifiche Tecnica Libera 1. De Manincor Luca 1:19:58.8; 2. Braus Giuliano 1:19:59.3; 3. Bonaldi Sergio 1:19:59.5; 4. De Zolt Ponte Roberto 1:20:41.3; 5. De Bertolis Bruno 1:21:03.7; 6. Hackhofer Daniel 1:22:46.6; 7. Pezzo Giovanni 1:24:28.5; 8. Redolf Federico 1:24:34.5; 9. Bianchi Eugenio 1:24:35.1; 10. Degasperi Alessandro 1:24:36.1; 11. Pozzi Nicola 1:25:02.9; 12. Tonet Davide 1:25:05.7; 13. Zanotti Mirko 1:25:11.8; 14. Cagnati Filippo 1:25:12.1; 15. Tanara Francesco 1:25:15.1; 16. Soppelsa Eugenio 1:25:42.3; 17. Gabrielli Roberto 1:25:47.7; 18. Sommavilla Paolo 1:26:11.1; 19. Da Col Manuel 1:26:19.1; 20. Kargruber Reinhard 1:27:10.6; 21. Carrara Stefano 1:27:17.3; 22. Masiero Guido 1:27:26.6; 23. Parolari Nicola 1:27:32.9; 24. Riccardi Alessandro 1:27:54.2; 25. Venediktov Mikhail 1:27:58.6; 26. Benetti Francesco 1:27:59.0; 27. Ceola Mattia 1:27:59.4; 28. Zanotti Nico 1:28:06.1; 29. Mich Francesco 1:28:59.3; 30. Obojes Markus 1:29:05.9. Tecnica Classica 1. Cattaneo Marco 1:43:57.2; 2. Laugaland Audun 1:45:44.7; 3. Haugsbo Andrè 1:45:44.8; 4. Debertolis Ivan 1:49:05.5; 5. Giacomelli Moreno 1:50:14.7; 6. Zorzi Daniele 1:53:14.7; 7. Kargruber Reinhard 1:53:15.7; 8. Suutari Vesa-Pekka 1:55:24.9; 9. Cagnati Emanuele 1:55:26.3; 10. Crestani Marco 1:56:27.9; 11. Gabrielli Roberto 1:58:34.6; 12. Merlini Francesco 1:58:35.1; 13. Tanara Francesco 2:00:11.8; 14. Facchini Paolo 2:00:29.4; 15. Degiampietro Gianfranco 2:00:32.0; 16. Antoniacomi Olivo 2:00:34.6; 17. Hesse Georg 2:00:35.3; 18. Valleferro Mauro 2:01:38.7; 19. Sucht Jiri 2:02:16.5; 20. Benamati Michele 2:02:22.7; 21. De Monte Andrea 2:02:23.2; 22. Zambelli Silvio 2:02:26.2; 23. Alverà Giuseppe 2:02:28.1; 24. Dimai Sandro 2:02:47.0; 25. Cordella Andrea 2:02:49.7; 26. Riccardi Alessandro 2:02:52.0; 27. Nicolodi Gregorio 2:02:57.5; 28. Cagnati Luca 2:03:10.0; 29. Cardini Remo 2:03:13.8; 30. Bergmeister Martin 2:03:25.9. è ritrovato in fuga con una coppia di pretendenti alla vittoria, Bruno De Bertolis delle Fiamme Gialle e il carabiniere Florian Kostner, ma il ritmo dei due lo ha messo in crisi sulle prime rampe di Ospitale. E così in testa con cambi regolari si sono messi a spingere Kostner e De Bertolis. Il gardenese soffre il ritmo di Bruno De Bertolis e, prima del Passo di Cimabanche, si stacca di 20 secondi dal leader della corsa. I tre fondisti seppur separati tra loro da qualche centinaio di metri, vantano un distacco dagli inseguitori di quasi due minuti, ma il terzetto non ha fatto i conti con le differenti condizioni del percorso nella seconda parte del tracciato. Infatti, nel versante bolzanino, la neve è molto più lenta, tanto che De Bertolis in alcuni tratti fatica persino a far scivolare lo sci, e Kostner arranca faticosamente. Nelle retrovie i due ragazzi di Tesero si fanno sotto, e via via superano prima Bonaldi, che si accoda, poi Kostner, che decide di ritirarsi, e a pochi chilometri dal traguardo risucchiano anche De Bertolis, in crisi totale tanto da essere superato anche da Roberto De Zolt, quarto all’arrivo. L’entrata nello stadio del fondo di Dobbiaco è tutta per De Manincor che batte allo sprint l’amico di tanti allenamenti Giuliano Braus. “Voglio dedicare questa giornata a Riccardo De Martin Pinter, era un amico e ci ha lasciato” ha commentato il vincitore al termine della competizione, dedicando la vittoria al giovane fondista bellunese scomparso pochi giorni fa. Tra le donne successo di Clara Bettega, anche lei abitante di Val di Fiemme e maestra di sci a Passo Lavazè. Per il secondo posto si è dovuto ricorrere al fotofinish tra Eugenia Bitchougova e l’austriaca Andreas Reithmayr, quest’ultima terza per soli due decimi. Tra i favoriti di domenica c’è stato chi non ha deluso le attese. Il fondista delle Fiamme Oro Marco Cattaneo non ha avuto rivali, nemmeno nella coppia di norvegesi Audun Laugaland e Andre Haugsbo con i quali ha dettato il ritmo di gara nei primi chilometri del tracciato. “Oggi ero particolarmente in forma e avevo due sci che andavano da soli” ha commentato Cattaneo al termine della gara “e devo ringraziare Zanetel per gli sci che mi ha preparato”. Alle sue spalle i due norvegesi che sulla loro strada hanno trovato un Marco Cattaneosuperlativo: “Oggi Marco era davvero imb a t t i b i l e , troppo forte” hanno commentato i due scandinavi al termine della gara. Cattaneo negli ulti- mi 100 metri di Corso Italia innevato per l’occasione, è stato accolto da una ovazione che il numeroso pubblico di Cortina ha voluto riservargli. Alle sue spalle, dopo 1’47” , lo sprint dei due norvegesi con la vittoria di Laugaland su Haugsbo. Tutti i concorrenti del podio hanno sciato con sci senza sciolina di tenuta, e quindi hanno percorso i 42 chilometri del tracciato con il double pouling, ovvero spinta di braccia senza soluzione di continuità. Ritirato a metà gara, a Fiames, Florian Kostner, il carabiniere della Val Gardena, che puntava a salire sul podio, è stato ostacolato da un paio di sci lenti. I trentini Ivan Debertolis e Moreno Giacomelli hanno chiuso soddisfatti al quarto e quinto posto. Ma se l’arrivo di Cattaneo ha trovato una ovazione, quello di Veronica De Martin Pinter è stato emozionante e ricco di significati, in quel gesto che la vincitrice ha voluto dedicare, puntando il dito verso l’alto, in memoria del fratello recentemente scomparso. Secondo gradino del podio per la russa naturalizzata italiana Eugenia Bitchougova che ha patito la partecipazione alla gara del sabato in tecnica libera, ma che le è valsa la vittoria nella combinata. Terza classificata Saskia Santer che, nonostante abbia abbandonato i panni della fondista professionista (correva fino a tre stagioni fa con le Fiamme Oro), ha dimostrato di poter dire ancora la sua. Peccato per la sua caduta in discesa, con lussazione del pollice destro, a pochi chilometri dal traguardo. Nella classifica combinata maschile, invece, troviamo la vittoria di Kargruber Reinhard. Al via 600 fondisti, molti amatori e frequentatori del circuito delle granfondo e anche alcuni volti noti come Paolo Barilla e Matteo Marzotto, affezionati concorrenti della Dobbiaco Cortina, soprattutto in questa “nuova” versione in tecnica classica. VAi n°378 Sci di fondo 13
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