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S c id i fo n d o - Rivista Vai

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glia di andare a bere qualcosa.<br />

Finché è la testa a digerire, è raro che si riescano<br />

a realizzare i propri des<strong>id</strong>eri nel tempo.<br />

Per riuscirci, è però necessario che anche<br />

l’inconscio intervenga. “Quest’ultimo influenza<br />

le nostre azioni in misura molto più<br />

marcata di quello conscio. E questo avviene<br />

nel giro di pochi secondi!”, illustra l’esperta<br />

di psicologia nella motivazione. L’istinto si fa<br />

immediatamente vivo quando, ad esempio,<br />

ci proponiamo di fare jogging tre volte la<br />

settimana. Quando la pancia si pone negativamente<br />

di fronte a questo proposito, lo<br />

stesso naufragherà. E non basta convincersi<br />

che lo sport sia sano e mantenga magri. Un<br />

controllo durevole dei risultati non può aver<br />

luogo con il mero impulso dell’intelletto. Ma<br />

come si induce quindi il sistema di controllo<br />

inconscio a partecipare? Innanzitutto è indispensabile<br />

imparare a coordinare i due sistemi.<br />

Quella che, nel linguaggio scientifico,<br />

viene chiamata autoregolazione.<br />

Per raggiungere ciò occorre costruirsi un<br />

obiettivo di approccio o motto personale<br />

che sia in sintonia con il nostro inconscio. Un<br />

obiettivo di questo tipo può consistere in un<br />

motto di saggezza generico del tipo “Goditi<br />

la vita” o “ No risk, no fun”: “La maggior parte<br />

anziché definire questo motto personale<br />

si prefigge un obiettivo comportamentale o<br />

di riuscita”, afferma Maja Storch. Come per<br />

esempio: “D’ora in poi andrò a lavorare in bicicletta”<br />

oppure “ Voglio allenare la mia <strong>fo</strong>rza<br />

due volte la settimana”. Un proposito di<br />

questo tipo da solo non può essere realizzato<br />

durevolmente se non è affiancato da un<br />

approccio motivante.<br />

Si pone allora la domanda: che cosa dice la<br />

pancia in merito all’intenzione di andare a<br />

lavorare in bicicletta? Come valuta pro e<br />

contro su una scala da 1 a 100? L’aspetto positivo<br />

è che si rimane in <strong>fo</strong>rma e ci si può concedere<br />

di tanto in tanto un delizioso dessert.<br />

A ciò il subconscio reagisce con un sentimento<br />

positivo e il giudizio attribuito potrebbe<br />

aggirarsi attorno ai 50 punti. L’ago della bilancia<br />

si sposta verso i valori negativi se si<br />

cons<strong>id</strong>era di doversi alzare prima, di dover<br />

pedalare in salita, arrivare in ufficio sudati e<br />

non potersi fare la doccia.<br />

Qui la pancia valuta i contro<br />

con un punteggio pari a<br />

80. Gli aspetti negativi prevalgono<br />

chiaramente e l’inconscio<br />

non è di conseguenza<br />

d’accordo con questo<br />

programma.<br />

Sicuramente un ingrediente<br />

<strong>fo</strong>ndamentale per la riuscita<br />

di un programma fitness<br />

consiste in una buona<br />

dose di volontà e nel prefiggersi<br />

degli obiettivi chiari<br />

e precisi. Infatti cercare di<br />

fare attività fisica senza<br />

avere un obiettivo reale e<br />

concreto diventa molto più<br />

difficile, bisogna essere <strong>fo</strong>r-<br />

Consigli e trucchetti per tenere duro<br />

- Prima di iniziare ad allenarvi ricordate di<br />

sottoporvi ad una visita da un medico sportivo.<br />

- Non allenatevi senza un programma preciso:<br />

chi, senza gu<strong>id</strong>a, inizia a correre a perdifiato<br />

sulla pista finlandese oppure ad esercitarsi<br />

in palestra, spesso soccombe sotto il<br />

peso delle proprie ambizioni e rischia di<br />

danneggiare il fisico. Fatevi consigliare da<br />

un esperto.<br />

- Non prefiggetevi traguardi troppo ambiziosi:<br />

risulta demotivante. Piccoli successi,<br />

invece, fungono da stimolo. Scendete una<br />

fermata prima dall’autobus e continuate a<br />

piedi fino al posto di lavoro.<br />

- Usate sempre le scale anziché l’ascensore.<br />

- Aderite a una società sportiva oppure allenatevi<br />

con il vostro migliore amico.<br />

- Pianificate nella vostra agenda orari fissi<br />

da dedicare allo sport. In questo modo l’attività<br />

fisica diventerà parte integrante della<br />

vostra vita.<br />

- Mettete a punto tempestivamente strategie<br />

di contrattacco per situazioni che potrebbero<br />

indurvi ad abbandonare l’allenamento.<br />

Pensate a un programma alternativo<br />

nel caso in cui un temporale vi impedisca<br />

di allenarvi all’aperto.<br />

temente motivati e credere nell’efficacia<br />

dell’attività sportiva prescelta. Inoltre bisogna<br />

avere pazienza: se i chili di troppo superano<br />

il numero di 5, non si può pensare di vedere<br />

immediatamente dei risultati semplicemente<br />

dopo una corsetta. Per questo la costanza<br />

è un altro fattore <strong>fo</strong>ndamentale per<br />

raggiungere questo genere di risultati. L’attività<br />

fisica raggiunge a pieno la sua efficacia<br />

se praticata con determinazione e costanza.<br />

Attenzione poi a non “fingere” di fare<br />

sport: le palestre sono piene di gente che<br />

chiacchiera e torna a casa senza nemmeno<br />

una goccia di sudore sulla fronte. O dire di<br />

andare a correre al parco per poi invece passeggiare<br />

godendosi il panorama, è un’altra<br />

di quelle bugie che raccontiamo prima di<br />

- Scegliete uno sport che vi diverta. La corsa<br />

o il walking non devono per <strong>fo</strong>rza essere la<br />

disciplina giusta per voi solo perché la praticano<br />

gli altri. Sperimentate anche attività<br />

sportive meno note.<br />

- Cercate diverse attività sportive divertenti,<br />

in modo da poter variare e allenarvi secondo<br />

i principi delle più recenti scoperte<br />

scientifiche. Più è variato l’allenamento,<br />

meglio è.<br />

- Non trinceratevi dietro a un libro o al televisore<br />

se siete di luna storta, ma indossate le<br />

vostre scarpe da ginnastica e uscite a fare<br />

una passeggiata all’aperto. Dopo pochi minuti<br />

vi accorgerete che il vostro umore sarà<br />

già migliorato.<br />

- Indossate il vostro abbigliamento sportivo<br />

anche quando tornate stanchi e spossati dal<br />

lavoro e non avete voglia di allenarvi. Spesso<br />

aiuta a darsi una mossa.<br />

- Premiatevi, se ce l’avete fatta. Concedetevi<br />

una buona cena dopo l’allenamento o<br />

soddisfate un des<strong>id</strong>erio particolare.<br />

- Acquistate l’abbigliamento giusto. Anche<br />

quando piove o nevica è possibile praticare<br />

sport, ad esempio indossando una giacca e<br />

dei guanti o un paio di pantaloni <strong>id</strong>rorepellenti<br />

e traspiranti.<br />

tutto a noi stessi.<br />

Niente bugie, dunque, solo determinazione<br />

e tanta volontà. Ma perché non cercare di<br />

rendere la fatica un momento di divertimento?<br />

In questo modo si potranno mettere<br />

in ev<strong>id</strong>enza tutti gli aspetti positivi dello<br />

sport!<br />

A questo punto infatti l’interessato esamina<br />

di nuovo l’approccio in termini di inconscio.<br />

Se quest’ultimo è d’accordo, ossia gli attribuisce<br />

un punteggio alto nella scala di valutazione<br />

degli aspetti positivi, allora si potrà<br />

iniziare a pensare a quali attività posseggono<br />

determinate caratteristiche e potrebbero<br />

risultare divertenti. Importante è anche scegliere<br />

l’attività fisica che fa per noi, in base<br />

alle nostre esigenze ma soprattutto ai nostri<br />

gusti. Forse ci si accorge di<br />

preferire ballare o nuotare<br />

regolarmente e andare in<br />

bicicletta solo durante il fine<br />

settimana.<br />

Questo tipo di autoregolazione<br />

funziona in ogni ambito,<br />

non solo per l’attività<br />

fisica, e secondo Maja<br />

Storch, è praticamente<br />

quasi sempre infallibile.<br />

Non si lavora meglio se si fa<br />

un lavoro che piace? E così<br />

è se si sceglie uno sport che<br />

piace! “Si ha infatti la benedizione<br />

dell’inconscio,<br />

che si premurerà di difendere<br />

il traguardo auspicato<br />

da qualunque attacco”.<br />

VAi<br />

n°378<br />

Psicologia 29

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