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Storia di co<strong>per</strong>tinacializzare un lanciatore di satelliti sono ingenti e le competenzeda sviluppare richiedono uno o più decenni di sforzi.In questo settore la domanda influenza fortemente l’offertapoiché a dominare il mercato internazionale è la domandaistituzionale, che nell’ultimo decennio ha rappresentatoquasi il 70 % del mercato. I governi dei pochi paesi che posseggonouna autonoma capacità di lancio di satelliti ed unasignificativa politica spaziale continuano a investire ingentirisorse economiche in R&S delle tecno<strong>lo</strong>gie di lancio <strong>per</strong>garantirsi, anche in futuro, un accesso sicuro e indipendenteal<strong>lo</strong> spazio.Attualmente, al di là delle attività di sviluppo di nuovi lanciatori,vengono realizzate attività di:• sviluppo tecno<strong>lo</strong>gico (game changing), attività fortementeinnovative <strong>per</strong> definire e sviluppare tecno<strong>lo</strong>gie e prodotti,soprattutto nel campo della propulsione, che consentanodi ridurre drasticamente il costo di esercizio dei sistemi dilancio (includendo il vettore, la base e le o<strong>per</strong>azioni di lancio);• accompagnamento alla produzione ai vettori esistenti (includendoi necessari controlli a campione, il trattamentodelle obsolescenze e l’eventuale introduzione di nuovi apparati),attività invece mirate a mantenere e <strong>per</strong>fezionarele <strong>lo</strong>ro condizioni di o<strong>per</strong>atività.Tuttavia, come testimoniato anche dalle recenti dichiarazionidelle autorità statunitensi, c’è ancora un “dis<strong>per</strong>ato bisognodi breakthrough tecno<strong>lo</strong>gici” <strong>per</strong> un accesso al<strong>lo</strong> spaziomeno rischioso e meno costoso <strong>per</strong> gli utilizzatori, soprattuttonel caso di missioni scientifiche. Un’analisi completadel settore è un esercizio estremamente delicato e complesso<strong>per</strong> diverse ragioni:• la difficoltà, anche <strong>per</strong> motivi di carattere strategico/militare,di re<strong>per</strong>ire informazioni affidabili e complete (e.g. ilreale stato di avanzamento del<strong>lo</strong> sviluppo di nuovi sistemi,i costi del servizio di lancio, ecc.) su tutti i vettori di lanciomondiali, inclusi quelli di paesi che stanno cercando di affacciarsie posizionarsi in tale settore;• la diversa tipo<strong>lo</strong>gia delle orbite: Low Earh Orbit (LEO),Sun Synchronous Orbit (SSO), Medium Earth Orbit(MEO), Geosynchronous Transfer Orbit (GTO), GeostationaryEarth Orbit (GEO), missioni interplanetarie, ecc.,con la conseguente difficoltà di comparare le prestazioni;• l’articolazione del settore dei vettori di lancio, che includeex missili balistici, piccoli vettori (della classe di VEGA -fino a circa 2 tonnellate in LEO), lanciatori piccoli-medi(fino a circa due-tre tonnellate in GTO), lanciatori pesanti(da quattro a dieci tonnellate in GTO);• la disponibilità di basi lancio in diversi paesi e l’intenzionedi realizzarne di nuove <strong>per</strong> garantirsi l’accesso al<strong>lo</strong> spazioo migliorare le attuali capacità di lancio, avvicinandosiall’equatore (e.g. Russia);• gli impatti generati dalla scelta NASA di abbandonare <strong>lo</strong>Space Shuttle (STS) a favore del nuovo sistema di lancioabitato Space Launch System (SLS) e la competizione <strong>per</strong>i sistemi di lancio commerciali;• le conseguenze delle <strong>per</strong>dite ormai strutturali di Arianespace,l’o<strong>per</strong>atore che fornisce i servizi di lancio <strong>per</strong> Ariane5 ed ora anche quelli di VEGA e Soyuz, e le future scelteche l’ESA sarà chiamata a fare <strong>per</strong> il post Ariane 5.Rimandando un’analisi esaustiva dell’intero settore dei lanciatoriad uno o più futuri articoli su Spacemag, esaminiamoin maniera schematica <strong>lo</strong> scenario nei principali paesiche hanno capacità di lancio di satelliti ed, in particolare, iconcorrenti del sistema VEGA. Gli Stati Uniti, forti di una292012Numero 1SPACEMAG

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