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Storia di co<strong>per</strong>tinageostazionari e l’altra al lancio del cargo europeo ATV (AutomatedTransfer Vehicle) verso la Stazione Spaziale Internazionale,sono <strong>per</strong>ò poco ottimizzate. Ariane 5 ha una capacitàdi lancio che può essere garantita so<strong>lo</strong> eccezionalmente,da un singo<strong>lo</strong> satellite, e ha <strong>qui</strong>ndi bisogno di trovare un mixdi un satellite grande e uno più picco<strong>lo</strong> da lanciare insiemenel<strong>lo</strong> stesso <strong>per</strong>iodo. Se da un lato è stata proprio l’evoluzionedella massa dei satelliti a favorire la presenza di Ariane 5sul mercato, di contro questo sistema di gemellaggio in qualchemodo ne condanna la sua esistenza economica. È semprepiù difficile trovare compagni di viaggio disponibili nellastessa data di lancio, con la conseguenza di una diminuzionedelle quote di mercato aggredibili. Di sostituzione <strong>per</strong> anzianitàparlerei, invece, <strong>per</strong> il Soyuz. Di anni di servizio ne hamolti alle spalle, deriva dal<strong>lo</strong> stesso veico<strong>lo</strong> usato <strong>per</strong> le primemissioni umane nel<strong>lo</strong> spazio da Gagarin in poi. Agli inizidegli anni 2000 ha avuto un’evoluzione commerciale che,<strong>per</strong> quanto riguarda i lanci da Kourou, è prevedibile che siconcluda nel 2018/2020.In questa situazione si comprende l’arrivo di VEGA, macome si spiega la scelta di lanciare il Soyuz da Kourou?Aprire la base europea a uno storico concorrente comeil vettore russo non potrebbe creare problemi di ac<strong>qui</strong>sizionedi fette di mercato <strong>per</strong> gli altri vettori europei?Ci sono diversi aspetti, non solamente economici, che hannoportato nei primi anni 2000 alla decisione di lanciareSoyuz da Kourou. Lanciare da una base europea garantivauna flessibilità maggiore nelle procedure governative statunitensiITAR (International Traffic in Arms Regulations),cioè nella possibilità di utilizzare componentistica americananei satelliti che poi non venivano trasferiti in Russia <strong>per</strong> illancio. Un altro elemento era dato dalla maggior <strong>per</strong>formanceottenibile dalla posizione equatoriale di Kourou rispettoal cosmodromo di Baikonur. Con Soyuz l’Europa può fornireuna maggiore offerta di servizi di lancio anche se utilizzatecno<strong>lo</strong>gie non sviluppate in Europa, si tratta <strong>qui</strong>ndi di undiscorso prevalentemente di natura commerciale che puntadiritto alla con<strong>qui</strong>sta di nuovi clienti.Una con<strong>qui</strong>sta che passa soprattutto <strong>per</strong> il lanciatore VE-GA. La riscossa europea <strong>per</strong> l’a<strong>per</strong>tura di nuovi mercatie accessi al<strong>lo</strong> spazio è comunque iniziata il 13 febbraio2012 con il <strong>per</strong>fetto vo<strong>lo</strong> di qualifica di VEGA.VEGA ha a<strong>per</strong>to una nuova strada e completa la capacitàeuropea di accesso al<strong>lo</strong> spazio fornendo uno strumento economicoe tecnicamente valido <strong>per</strong> il lancio di satelliti scientificie di osservazione della terra <strong>per</strong> le orbite basse, dai 200km ai 1000 km. VEGA è dimensionato <strong>per</strong> mettere in orbita7Enrico Saggese (a destra), presidente dell’Agenzia SpazialeItaliana (ASI), e Jean-Jacques Dordain (a sinistra), direttoregenerale dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), nel Centro diControll<strong>lo</strong> Jupiter di Kourou, subito dopo il lancio2012Numero 1SPACEMAG

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