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Storia di co<strong>per</strong>tina34zio, configurato come contributo nazionale, che in VEGAè preponderante. Tale politica è pienamente condivisa dallaDifesa Italiana <strong>per</strong>ché ha una valenza strategica fondamentale<strong>per</strong> la credibilità del<strong>lo</strong> strumento difesa europeo. Nonsempre <strong>per</strong> la Difesa è possibile ricorrere al mercato a<strong>per</strong>todei servizi di lancio, in quanto ciò non sempre è consentitodalle limitazioni imposte dalle licenze di esportazioni dicomponenti satellitari sottoposti a restrizioni ITAR, o dallaimpossibilità di garantire i servizi di sicurezza necessari <strong>per</strong>controllare i satelliti militari nelle fasi che precedono il lancioquando cioè il satellite stesso viene trasferito nelle basi dilancio <strong>per</strong> l’integrazione sul vettore.La Difesa italiana guarda <strong>qui</strong>ndi con estremo interesse allacapacità italiana ed europea di lancio, <strong>per</strong> la sua valenzastrategica, <strong>per</strong> le tecno<strong>lo</strong>gie associate e <strong>per</strong>ché tale capacitàderiva/evolve da capacità industriali alle quali anche la difesa,attraverso i programmimilitari, ha contribuitocon finanziamenti. Neè un esempio il programmaita<strong>lo</strong>-francese FSAFASTER 30 <strong>per</strong> un missilei<strong>per</strong>sonico antiaereo/antimissiledi corto raggionel quale la società AVIOha progettato e prodottoin serie il booster completodel missile con tecno<strong>lo</strong>gieal<strong>lo</strong> stato dell’arte.L’involucro realizzato conla tecno<strong>lo</strong>gia del filamentwinding (fibra di carbonioavvolta) è realizzatoin resina epossidica preimpregnataed integratastrutturalmente con alettedi metal<strong>lo</strong>/fibra di carbonioin grado di resistereagli elevati carichi termico-strutturaliindottidalla ve<strong>lo</strong>cità i<strong>per</strong>sonicadel missile (Mach 4.5).Tecno<strong>lo</strong>gie dualiUna reale convergenza,di là dalle ana<strong>lo</strong>gie trasistemi di difesa aerea evettori di lancio, si presentadal punto di vistatecno<strong>lo</strong>gico nel settoredei vettori di lancio spazialie dei sistemi missilisticiintercontinentali ditipo balistico (ICBM), inpossesso delle potenze nucleari. La capacità di realizzare unvettore di lancio deriva dalla capacità di produrre il propellente,i motori, la struttura aerodinamica, l’involucro motore,gli isolamenti, il sistema di thrust-vectoring, gli ugelli diuscita, i meccanismi di attivazione degli stadi, i sistemi distrap-on dei boosters, i meccanismi di separazione, il softwaredi vo<strong>lo</strong> e le capacità di condurre test di integrazione di sistemadi failure analysis e il supporto a terra e le basi di lancio:queste capacità, sopra sintetizzate, sono assolutamente ana<strong>lo</strong>ghea quelle necessarie a sviluppare un ICBM. Si può ritenereche un missile del genere, tranne la testata bellica, e<strong>qui</strong>valgaa un lanciatore spaziale la cui orbita intercetta la terra.Le tecno<strong>lo</strong>gie di control<strong>lo</strong> e guida che a prima vista potrebberopresentare le maggiori diversità fra lanciatori e missili,hanno nei moderni lanciatori un livel<strong>lo</strong> di accuratezza taleda poter consentire il rilascio di un carico nucleare con adeguataprecisione (1) . L’unica complessità tecno<strong>lo</strong>gicadel settore missilistico rispetto ai vettori di lancioè relativa alle tecno<strong>lo</strong>gie di rientro in atmosfera,fase di vo<strong>lo</strong> che si presenta so<strong>lo</strong> <strong>per</strong> sistemi ditipo ICBM.Per valutare l’ingegneria dei sistemi di lancio occorrepartire dall’equazione del moto dei rocketsche mostra i parametri chiave del progetto e il <strong>lo</strong>roimpatto sull’affidabilità del lancio. L’equazionemostra che l’incremento di ve<strong>lo</strong>cità impartita adun pay<strong>lo</strong>ad da uno stadio del lanciatore deriva dallarelazione: Delta V = g* Isp* ln(M).La relazione lega Delta V la variazione di ve<strong>lo</strong>cità,g la costante gravitazionale (9.8 metri <strong>per</strong> secondo<strong>per</strong> secondo), l’impulso specifico e il <strong>lo</strong>garitmodel rapporto di massa. La quantità M, è il rapportodi massa del razzo a pieno carico di combustibilee senza combustibile. L’impulso specifico,denominato. Isp è la misura della prestazione delmotore in secondi. Per avere migliori prestazionipossiamo agire sull’impulso specifico oppure sulrapporto di massa . Oggi i migliori motori possonoraggiungere impulsi specifici nell’intorno dei450 secondi e questo è probabilmente il meglioSPACEMAGNumero 1 2012

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