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Corso sperimentale di Matematica per l'Economia e la Finanza

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ISTITUTO DI METODIQUANTITATIVI<strong>Corso</strong> <strong>s<strong>per</strong>imentale</strong> <strong>di</strong> <strong>Matematica</strong><strong>per</strong> l’Economia e <strong>la</strong> <strong>Finanza</strong>Modelli <strong>di</strong>namici e applicazioni economico/finanziarieIntroduzione.I modelli <strong>di</strong>namici sono, normalmente, utilizzati <strong>per</strong> stu<strong>di</strong>are fenomeni che si evolvono nel tempo. Possiamopensare in grande, come al moto dei pianeti, o in piccolo come all’evoluzione <strong>di</strong> una popo<strong>la</strong>zione <strong>di</strong> batteriin una capsu<strong>la</strong> da <strong>la</strong>boratorio. Nel campo delle “scienze sociali” (economia, scienze politiche…) possiamoconsiderare l’andamento dei prezzi del<strong>la</strong> benzina o il numero <strong>di</strong> elettori <strong>di</strong> un partito. Ma gli esempipossono essere molto più numerosi e vari, interessando altre <strong>di</strong>scipline come <strong>la</strong> sociologia o <strong>la</strong> chimica o <strong>la</strong>meteorologia.Per descrivere e stu<strong>di</strong>are questi fenomeni si fa ricorso a “modelli matematici”, cioè rappresentazioniartificiali, necessariamente semplificate, del<strong>la</strong> realtà, che consentano, <strong>per</strong>ò, delle “buone” (cioè atten<strong>di</strong>bili)previsioni.Presupposto <strong>per</strong> poter usare il linguaggio matematico è, ovviamente, l’esistenza <strong>di</strong> grandezze misurabili inmodo oggettivo (il numero <strong>di</strong> in<strong>di</strong>vidui <strong>di</strong> una popo<strong>la</strong>zione, il prezzo <strong>di</strong> un bene, il saldo <strong>di</strong> un contocorrente, l’in<strong>di</strong>ce dei prezzi al consumo…). Queste verranno chiamate variabili <strong>di</strong> stato e l’insieme dei lorovalori descrive il sistema in un determinato momento. Compito del modello <strong>di</strong>namico è descriverel’evoluzione, il cambiamento nel tempo, <strong>di</strong> queste variabili.Per ragioni <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne pratico, restringeremo <strong>la</strong> nostra analisi a fenomeni <strong>per</strong> i quali il tempo possa essereconsiderato una grandezza <strong>di</strong>screta, cioè assuma solo valori multipli interi <strong>di</strong> una data unità <strong>di</strong> misura(giorno, mese, trimestre, anno…) a seconda del fenomeno specifico. In questo modo potremo sempreconsiderare il tempo attraverso una variabile che assume solo valori interi e non nulli:partico<strong>la</strong>re, l’istante iniziale sarà convenzionalmente rappresentato con .E’ opportuno osservare come <strong>la</strong> scelta <strong>di</strong> un tempo <strong>di</strong>screto non sia affatto un limite al<strong>la</strong> rappresentazione.Molti fenomeni, soprattutto nell’ambito delle scienze economico/aziendali, non hanno una naturacontinua. Pensiamo ai sal<strong>di</strong> <strong>di</strong> un conto corrente, normalmente calco<strong>la</strong>ti trimestralmente, oppure ai valori<strong>di</strong> bi<strong>la</strong>ncio, prodotti con cadenza annuale (trimestrale <strong>per</strong> le società quotate), ma anche ai prezzi dei beni,rilevati a scadenze precise.In


ISTITUTO DI METODIQUANTITATIVIEquazioni alle <strong>di</strong>fferenze.Nozioni <strong>di</strong> base.Le equazioni alle <strong>di</strong>fferenze consentono <strong>di</strong> formalizzare problemi <strong>di</strong> natura molto <strong>di</strong>versa, che spazianodal<strong>la</strong> biologia, al<strong>la</strong> me<strong>di</strong>cina, all’economia ed al<strong>la</strong> finanza.Cosa hanno in comune il numero <strong>di</strong> in<strong>di</strong>vidui <strong>di</strong> una popo<strong>la</strong>zione <strong>di</strong> conigli, <strong>la</strong> quantità <strong>di</strong> pescatonell’Adriatico, i sal<strong>di</strong> <strong>di</strong> un libretto <strong>di</strong> risparmio, l’ammortamento <strong>di</strong> un mutuo, i prezzi <strong>di</strong> un mercatoconcorrenziale? Apparentemente nul<strong>la</strong>! Almeno da un punto <strong>di</strong> vista “fisico”. Riguardano <strong>di</strong>scipline <strong>di</strong>verse,ma che con<strong>di</strong>vidono, tutte, l’uso del<strong>la</strong> matematica <strong>per</strong> formalizzare i problemi.In estrema sintesi, un’equazione alle <strong>di</strong>fferenze è una “rego<strong>la</strong>” <strong>per</strong> definire una sequenza <strong>di</strong> numeri. Ilsignificato <strong>di</strong> questi valori <strong>di</strong>pende dall’utilizzatore del modello. Possiamo procedere, attraverso il seguenteesempio, a costruire il nostro primo sistema <strong>di</strong>namico.Esempio [saldo <strong>di</strong> un libretto <strong>di</strong> risparmio]:Un capitale iniziale <strong>di</strong> 100,00€ è depositato in un libretto postale il primo gennaio 2010. Poste Italianegarantisce interessi annui pari al 5,00% del capitale in giacenza. Gli interessi sono capitalizzati una voltal’anno 1 . Interessa conoscere i sal<strong>di</strong> del libretto ad ogni 1 gennaio.Il meccanismo descritto ammette una semplice rappresentazione matematica:S0= € 100,00 Saldo inizialeS1= € 105,00 Saldo dopo un annoS2= € 110,25 Saldo dopo due anniS3= € 115,76 Saldo dopo tre anniCapitale 100Interessi 100x0,05Capitale 105Interessi 105x0,05Capitale 110,25Interessi 110,25x0,05Ogni anno si aggiungono al saldo dell’anno precedente gli interessi maturati. Possiamo scrivere questare<strong>la</strong>zione analiticamente:1 Significa che ad una scadenza definita contrattualmente (solitamente il 31 <strong>di</strong>cembre), gli interessi vengono calco<strong>la</strong>tisul capitale in giacenza ed “accre<strong>di</strong>tati” sul libretto. Dal primo gennaio, gli interessi saranno considerati parte delcapitale e, il 31 <strong>di</strong>cembre successivo, concorreranno al calcolo dei nuovi interessi.


ISTITUTO DI METODIQUANTITATIVILa prima equazione prende il nome <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zione iniziale ed esprime il primo valore del<strong>la</strong> sequenza <strong>di</strong>numeri, <strong>la</strong> seconda equazione è <strong>la</strong> prima equazione alle <strong>di</strong>fferenze che incontriamo.Osservazioni:• I valori del<strong>la</strong> tabel<strong>la</strong> sono coerenti con le formule descritte, che potrebbero essere efficacementeusate nel<strong>la</strong> costruzione del modello in Excel;• La “variabile” t assume solo valori interi e non negativi, infatti i sal<strong>di</strong> sono rilevati solo con cadenzaannuale, a partire dall’istante 0.Esercizio [L’astrattezza del<strong>la</strong> matematica]:Nel <strong>per</strong>iodo estivo del 2009 <strong>la</strong> tem<strong>per</strong>atura me<strong>di</strong>a a Città del Messico è stata circa 100° (Fahrenheit,ovviamente). Un noto ambientalista al<strong>la</strong>rmista ha stimato che, <strong>per</strong> l’inquinamento atmosferico, si registreràun aumento del 5% del<strong>la</strong> tem<strong>per</strong>atura ogni anno. Calco<strong>la</strong>re le tem<strong>per</strong>ature previste <strong>per</strong> i prossimi anni.Il nostro obiettivo è quello <strong>di</strong> “formu<strong>la</strong>re e risolvere” equazioni alle <strong>di</strong>fferenze. Tuttavia occorre anteporrealcune precisazioni, a partire dal concetto stesso <strong>di</strong> soluzione <strong>di</strong> una equazione alle <strong>di</strong>fferenze. Una voltaesplicitata <strong>la</strong> con<strong>di</strong>zione iniziale, infatti, è sempre possibile calco<strong>la</strong>re <strong>la</strong> sequenza .Possiamo chiamare questo elenco <strong>di</strong> valori soluzione <strong>per</strong> enumerazione. Vale forse <strong>la</strong> pena <strong>di</strong> osservareche, nel nostro esempio, se non <strong>di</strong>sponessimo dello stato iniziale del nostro libretto <strong>di</strong> risparmio, nonpotremmo nemmeno calco<strong>la</strong>re i sal<strong>di</strong> successivi. Insomma, l’equazione alle <strong>di</strong>fferenze, da so<strong>la</strong>, è inutile,non consente nessuna previsione.Risulta comunque impossibile ottenere <strong>di</strong>rettamenteessere interessante ricavare dall’equazione alle <strong>di</strong>fferenze una formu<strong>la</strong> del tipo, senza enumerazione. Per questo motivo puòche trasformi<strong>di</strong>rettamente in , senza passare dai 132 valori che lo precedono. Anche questa funzionemerita <strong>di</strong> essere definita soluzione dell’equazione alle <strong>di</strong>fferenze. Parleremo, in questo caso, <strong>di</strong> soluzione informa chiusa.Osservazione:Purtroppo, non tutte le equazioni alle <strong>di</strong>fferenze ammettono una soluzione in forma chiusa.Variabile <strong>di</strong> statoLegge del motoUsando l’esempio introdotto possiamo dedurre quale sia <strong>la</strong> forma generale <strong>di</strong> una equazione alle<strong>di</strong>fferenze:Come detto nell’introduzione, <strong>la</strong> variabile <strong>di</strong> stato descrive il sistema in un determinato istante <strong>di</strong> tempo,mentre <strong>la</strong> legge del moto è <strong>la</strong> rego<strong>la</strong> con <strong>la</strong> quale il sistema evolve nello stato successivo. Benché l’esempiointrodotto fosse partico<strong>la</strong>rmente semplice, non occorre molta fantasia <strong>per</strong> capire che, in generale, il


ISTITUTO DI METODIQUANTITATIVIprossimo stato del nostro sistema può <strong>di</strong>pendere non solo dal precedente, ma da un numero <strong>di</strong> statiprecedenti. In questo caso si par<strong>la</strong> <strong>di</strong> equazione alle <strong>di</strong>fferenze <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne k. Anche <strong>la</strong> forma analitica del<strong>la</strong>funzione f caratterizza l’equazione. In partico<strong>la</strong>re, quando f è lineare 2 parleremo <strong>di</strong> una equazione alle<strong>di</strong>fferenze lineare, altrimenti <strong>di</strong> equazioni alle <strong>di</strong>fferenze non lineari. La <strong>di</strong>stinzione è molto importante,<strong>per</strong>ché, come vedremo, le equazioni lineari hanno una soluzione in forma chiusa, mentre quelle non linearitendono a creare dei problemi.A titolo <strong>di</strong> esempio, possiamo considerare le due equazioni alle <strong>di</strong>fferenze:1. ;2. .La prima è un’equazione alle <strong>di</strong>fferenze del primo or<strong>di</strong>ne (compare solo nel membro <strong>di</strong> destra), ma nonlineare (infatti, svolgendo il prodotto compare una potenza). La seconda è un’equazione alle <strong>di</strong>fferenze delsecondo or<strong>di</strong>ne (assieme a , compare anche ) lineare 3 .Come abbiamo già evidenziato, <strong>per</strong> poter cercare una soluzione, è necessario anche esplicitare unacon<strong>di</strong>zione iniziale. Nel caso <strong>di</strong> equazioni alle <strong>di</strong>fferenze <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne, <strong>per</strong>ò, non è sufficiente il solo valoredel<strong>la</strong> variabile <strong>di</strong> stato in t=0, . Risulta necessario specificare i primi valori delle variabili <strong>di</strong> stato,in<strong>di</strong>spensabili <strong>per</strong> calco<strong>la</strong>re ilPer concludere questa sezione preliminare, ritorniamo all’esempio del conto corrente postale, <strong>per</strong> trovareanche <strong>la</strong> soluzione in forma chiusa.Esempio [saldo <strong>di</strong> un libretto <strong>di</strong> risparmio] – Soluzione in forma chiusa:E’ evidente che si tratti <strong>di</strong> una equazione alle <strong>di</strong>fferenze lineare del primo or<strong>di</strong>ne. Ripren<strong>di</strong>amo l’espressioneanalitica:Ogni saldo del conto deve obbe<strong>di</strong>re al<strong>la</strong> legge descritta, quin<strong>di</strong>:2 Una funzione è detta lineare quando è ad<strong>di</strong>tiva ed omogenea, cioè:• (ad<strong>di</strong>tiva)• (omogenea)Tuttavia, nel caso <strong>di</strong> funzioni <strong>di</strong> una variabile reale le funzioni lineari sono solo del tipo. Con abuso <strong>di</strong>linguaggio, ma in modo abbastanza frequente, si definiscono lineari anche le funzioni, benché nonsod<strong>di</strong>sfino le due proprietà.3 Per riconoscere se un’equazione alle <strong>di</strong>fferenze è lineare, è sufficiente verificare che tutte le variabili <strong>di</strong> stato nelmembro <strong>di</strong> destra compaiano con esponente 1.


ISTITUTO DI METODIQUANTITATIVIEd infine, ricordando che , otteniamo .Modelli lineari: Crescita esponenziale e In<strong>di</strong>ce dei Prezzi al Consumo.L’in<strong>di</strong>ce dei prezzi al consumo (CPI, con acronimo anglosassone) è una grandezza impiegata daglieconomisti come misura del costo del<strong>la</strong> vita e dell’inf<strong>la</strong>zione. In Italia l’Istat provvede ad e<strong>la</strong>borare questoin<strong>di</strong>ce a partire da un paniere <strong>di</strong> beni. Viene definito un anno base, come riferimento <strong>per</strong> tutti i prezzisuccessivi e, fatto cento l’in<strong>di</strong>ce <strong>per</strong> questa annualità, si stima il tasso <strong>di</strong> crescita annuo dei prezzi.Per non essere tacciati <strong>di</strong> provincialismo e <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> dati pre-e<strong>la</strong>borati, possiamo fare riferimentoall’e<strong>la</strong>borazione (equivalente) del Bureau of Labor Statistics (L’Istat statunitense), che prende comeriferimento l’in<strong>di</strong>ce e<strong>la</strong>borato <strong>per</strong> gli anni 1983/1984 e, approssimativamente, ha stimato 4 una crescitame<strong>di</strong>a annua del CPI pari al 3,2% annuo.Possiamo facilmente impostare il sistema <strong>di</strong>namico corrispondente. La legge del moto sarà:Con proce<strong>di</strong>mento analogo a quanto fatto nel<strong>la</strong> sezione precedente avremoL’ultima formu<strong>la</strong> è <strong>la</strong> soluzione in forma chiusa dell’equazione alle <strong>di</strong>fferenze del nostro modello. Notiamoche è possibile calco<strong>la</strong>re il CPI in un qualsiasi anno successivo a quello <strong>di</strong> riferimento, .4 I valori del CPI calco<strong>la</strong>bili con l’ipotesi <strong>di</strong> una crescita costante del 3,2% annuo non sono molto <strong>di</strong>versi da quellirilevati empiricamente, cioè veri.


ISTITUTO DI METODIQUANTITATIVIOsservazione:La sequenza dei CPI, scritta nel<strong>la</strong> formu<strong>la</strong>“esponenziale” 5 .manifesta chiaramente <strong>la</strong> propria naturaIl modello appena affrontato può essere generalizzato, considerando una qualsiasi quantità che aumenti <strong>di</strong>una <strong>per</strong>centuale costante <strong>per</strong> intervallo <strong>di</strong> tempo. Possiamo fissare, <strong>per</strong> como<strong>di</strong>tà, e avereun’equazione alle <strong>di</strong>fferenze del primo or<strong>di</strong>ne lineare del tipo<strong>per</strong>ed ottenere come soluzione in forma chiusa .5 Una funzione esponenziale è del tipo , con <strong>la</strong> base numero reale positivo <strong>di</strong>verso da 1 costante el’esponente variabile.


ISTITUTO DI METODIQUANTITATIVIAnalogamente si può immaginare che una quantità decresca <strong>di</strong> una <strong>per</strong>centuale costante <strong>per</strong> intervallo <strong>di</strong>tempo. Con <strong>la</strong> stessa notazione del modello precedente, avremo:e <strong>la</strong> soluzione in forma chiusa .Modelli lineari affini: Un semplice piano <strong>di</strong> accumulo.Come abbiamo detto un’equazione alle <strong>di</strong>fferenze del primo or<strong>di</strong>ne è lineare solo se del<strong>la</strong> forma .Tuttavia sono molto simili, matematicamente, delle forme del tipoche abbiamo definito lineari affini.versamento costante <strong>di</strong>. Questa semplice o<strong>per</strong>azione cambia <strong>la</strong> legge del moto del nostromodello. Infatti, senzanecessità <strong>di</strong>Il capitale più gli interessi Il nuovo versamentoripetere icalcoli iniziali, il saldo delprossimo anno sarà:<strong>per</strong><strong>per</strong>Il caso che vogliamo stu<strong>di</strong>are è quello <strong>di</strong> un semplice piano <strong>di</strong> accumulo. Riprendendo l’esempio del nostrolibretto postale, abbiamo a <strong>di</strong>sposizione uno strumento finanziario che remunera annualmente il capitaledepositato ad un tasso del 5%. Nel nostro primo investimento abbiamo “conferito” capitale una so<strong>la</strong> volta,all’inizio, ed abbiamo guardato crescere i sal<strong>di</strong>. Con il Piano <strong>di</strong> Accumulo, invece, a scadenze prefissate (<strong>per</strong>como<strong>di</strong>tà coincidenti con l’accre<strong>di</strong>to degli interessi, preve<strong>di</strong>amo <strong>di</strong> integrare il nostro risparmio con unAnche in questo caso, conoscendo il versamento iniziale, siamo in grado <strong>di</strong> calco<strong>la</strong>re, <strong>per</strong> enumerazione, isal<strong>di</strong> successivi:E’ interessante anche cercare una possibile soluzione in forma chiusa.


ISTITUTO DI METODIQUANTITATIVIOsservazione:La formu<strong>la</strong> appena ricavata appare meno chiara delle precedenti a causa dell’ultima parentesi. Tuttavia èopportuno ricordare cheFinalmente, <strong>la</strong> soluzione in forma chiusa è:L’espressione appena ricavata consente alcune valutazioni sull’o<strong>per</strong>azione finanziaria intrapresa. E’possibile, ad esempio, chiedersi dopo quanti anni avremo raddoppiato il capitale iniziale. <strong>Matematica</strong>menteil problema equivale al<strong>la</strong> soluzione del<strong>la</strong> <strong>di</strong>sequazioneSenza indugiare, <strong>per</strong> brevità, nel<strong>la</strong> soluzione <strong>di</strong> una <strong>di</strong>sequazione esponenziale, si ottiene che dopo 6 anni ilcapitale risulta più che raddoppiato.Esercizio:Un piano <strong>di</strong> accumulo prevede versamenti mensili <strong>di</strong>in un prodotto finanziario che garantisce unren<strong>di</strong>mento netto del mensile. Non è previsto nessun versamento iniziale. Dopo avere scrittol’equazione alle <strong>di</strong>fferenze che governa il sistema ed averne trovato <strong>la</strong> soluzione in forma chiusa,determinare dopo quanti mesi il piano <strong>di</strong> investimento su<strong>per</strong>i il valore <strong>di</strong> 10.000,00€.Soluzione generale <strong>per</strong> le equazioni alle <strong>di</strong>fferenze del primo or<strong>di</strong>ne lineari(affini).La soluzione dell’esercizio precedente suggerisce l’opportunità <strong>di</strong> sviluppare una soluzione in forma chiusa<strong>per</strong> una qualsiasi equazione del<strong>la</strong> forma<strong>per</strong>con positivo (crescita) o negativo (decrescita) e .Seguendo passaggi simili a quelli già svolti avremo:


ISTITUTO DI METODIQUANTITATIVIIl modello matematico, così sviluppato, si adatta ad una varietà <strong>di</strong> problemi, non solo economici.Esercizio:Il Dottor Casa decide <strong>di</strong> somministrare ad un paziente un antibiotico in dosi costanti <strong>di</strong> 200 milligrammi ogni12 ore. Il me<strong>di</strong>cinale viene smaltito dall’organismo e <strong>la</strong> dose in circolo nel sangue si riduce del 40% ogni 12ore. Costruire l’equazione alle <strong>di</strong>fferenze che rappresenta l’ammontare <strong>di</strong> antibiotico nel sangue delpaziente ogni 12 ore, risolvere il modello e calco<strong>la</strong>re il dosaggio dopo 48 ore <strong>di</strong> cura.Ammortamento <strong>di</strong> un debito.Ammortizzare un debito significa semplicemente ripagarlo. In un mondo capitalistico il tempo è denaro,quin<strong>di</strong> <strong>per</strong> restituire in futuro un capitale prestato oggi, dovremo riconoscere al nostro cre<strong>di</strong>tore anche uninteresse (una sorta <strong>di</strong> premio <strong>per</strong> <strong>la</strong> pazienza). Uno dei meto<strong>di</strong> (matematici) più frequenti <strong>per</strong> ripagare idebiti (mutui, prestiti <strong>per</strong>sonali, rateizzazioni <strong>di</strong> pagamenti, ma anche, con qualche picco<strong>la</strong> <strong>di</strong>fferenza,leasing) è noto come “ammortamento al<strong>la</strong> francese”. La pratica consiste nel pagare, a scadenze fisse, unasomma <strong>di</strong> denaro costante che restituisce parte del capitale prestato e paga una quota degli interessimaturati nel frattempo. Ad ogni pagamento, quin<strong>di</strong>, il debito si sarà ridotto, ma rimarrà, comunque, unaquota <strong>di</strong> capitale sul<strong>la</strong> quale matureranno nuovi interessi. Dopo ogni pagamento, il debito residuo( sarà il debito pregresso , aumentato degli interessi (in ragione <strong>di</strong> una <strong>per</strong>centuale )dovuti <strong>per</strong> il <strong>per</strong>iodo <strong>di</strong> tempo trascorso e <strong>di</strong>minuito del<strong>la</strong> ratacorrisposta. Quin<strong>di</strong>Esempio [Ammortamento <strong>di</strong> un debito]Un mutuo prima casa <strong>di</strong>deve essere restituito me<strong>di</strong>ante il pagamento <strong>di</strong> rate annue <strong>di</strong>importo 7.967,90€. Il tasso <strong>di</strong> interesse annuo concordato è<strong>di</strong>fferenze del debito residuo e <strong>la</strong> soluzione in forma chiusa.. Scrivere l’equazione alleOvviamente avremoche ricade nel modello appena sviluppato in modo generale. Possiamo quin<strong>di</strong> ricavare, senza ulterioripassaggi, che <strong>la</strong> soluzione sarà


ISTITUTO DI METODIQUANTITATIVIOsservazione:Se provassimo, con l’ausilio <strong>di</strong> una calco<strong>la</strong>trice, a calco<strong>la</strong>renullo. Cosa significa? Quanto varrebbe ?troveremmo un risultato (praticamente)Disporre <strong>di</strong> un modello generale <strong>per</strong>mette alcune valutazioni ulteriori.Esempio:Un debito <strong>di</strong> 1.000,00€ deve essere ripagato in 20 rate mensili <strong>di</strong> importo costante. Il tasso <strong>di</strong> interessemensile concordato è . Calco<strong>la</strong>re l’importo del<strong>la</strong> rata da corrispondere.Poiché è nota <strong>la</strong> funzione che definisce il debito residuo:La richiesta è che. Quin<strong>di</strong> si chiede <strong>di</strong> risolvere una (facile) equazione <strong>di</strong> primo grado:dal<strong>la</strong> quale si ottiene, con un po’ <strong>di</strong> approssimazioneEsercizio [Il <strong>di</strong>lemma <strong>di</strong> Mastrotta]:Un materasso del valore commerciale <strong>di</strong> 850,00€ è acquistato a rate. Si pianifica <strong>di</strong> pagare 36 rate mensili <strong>di</strong>importo costante, riconoscendo al ven<strong>di</strong>tore un tasso <strong>di</strong> interesse mensile . Scrivere e risolvere ilmodello <strong>di</strong>namico che rappresenta i debiti residui. Calco<strong>la</strong>re l’importo del<strong>la</strong> rata.Equazioni alle <strong>di</strong>fferenze del secondo or<strong>di</strong>ne.Possiamo ora considerare il caso <strong>di</strong> equazioni alle <strong>di</strong>fferenze lineari del secondo or<strong>di</strong>ne. La forma generale èIn questo caso non è più sufficiente, <strong>per</strong> l’enumerazione delle soluzioni, una so<strong>la</strong> con<strong>di</strong>zione iniziale. Infatti,data <strong>la</strong> so<strong>la</strong> non ci sarebbe modo <strong>di</strong> conoscere . Sono evidentemente necessarie due con<strong>di</strong>zioni, omeglio i primi due valori del<strong>la</strong> sequenza <strong>di</strong> numeri.Forse il primo <strong>di</strong> questi problemi è stato proposto e risolto nel 1202 dal matematico italiano Fibonacci.Esempio [I conigli <strong>di</strong> Fibonacci]Un agricoltore acquista una coppia <strong>di</strong> conigli (uno maschio e l’altro femmina), <strong>per</strong> avviare il proprioallevamento. Gli animali sono troppo giovani <strong>per</strong> procreare imme<strong>di</strong>atamente, ma saranno in grado <strong>di</strong> farlotrascorso un mese. La partico<strong>la</strong>re razza prescelta garantisce che ogni coppia <strong>di</strong> conigli è in grado <strong>di</strong> generareuna coppia (maschio+femmina) ogni mese a partire dal secondo. Supponendo che i conigli non muoiano,vogliamo sa<strong>per</strong>e quante coppie <strong>di</strong> conigli saranno presenti dopomesi.Applicando le regole <strong>di</strong> natalità descritte, possiamo ottenere <strong>la</strong> successione delle coppie:0 0


ISTITUTO DI METODIQUANTITATIVI0 01 1+ 0 01 1+ 2 2+ 0 03 3+ 1 1+ 4 4+ 2 2+ 0 0Le nuove coppie nate saranno in grado <strong>di</strong> produrre conigli solo dopo un mese. Numericamente, <strong>la</strong>consistenza dell’allevamento sarà, mese dopo mese:Questa soluzione è nota come successione <strong>di</strong> Fibonacci e può essere generata dall’equazione alle <strong>di</strong>fferenze<strong>per</strong>fissandocome soluzioni iniziali.E’ interessante cercare <strong>di</strong> ottenere anche una soluzione in forma chiusa dell’equazione. In questo casoadottiamo un metodo anche detto “<strong>per</strong> tentativi ed errori”. Cerchiamo una p<strong>la</strong>usibile soluzione, <strong>la</strong>sostituiamo nell’equazione alle <strong>di</strong>fferenze e ve<strong>di</strong>amo a cosa ci porta.Per le equazioni lineari del primo or<strong>di</strong>ne abbiamo già visto che <strong>la</strong> soluzione è <strong>di</strong> tipo esponenziale. Proviamodunque una forma simile nel caso dei conigli e ve<strong>di</strong>amo cosa possiamo ottenere. L’ipotesi è dunqueconcostante da determinare. Se <strong>la</strong> nostra ipotesi è corretta, allora dovremmo avere ancheSupponendo , <strong>per</strong> ovvie ragioni e semplificando <strong>per</strong> , fattore comune e positivo tra i tre adden<strong>di</strong>,l’equazione precedente risulta equivalente al<strong>la</strong> equazione <strong>di</strong> secondo gradoIl polinomio nel membro <strong>di</strong> sinistra è detto polinomio caratteristico dell’equazione alle <strong>di</strong>fferenze.L’uguaglianza è vera <strong>per</strong>


ISTITUTO DI METODIQUANTITATIVILa soluzioneè nota come sezione aurea.Abbiamo quin<strong>di</strong> trovato due soluzioni possibili soluzioni del<strong>la</strong> nostra equazione alle <strong>di</strong>fferenzeIn realtà ne abbiamo trovate infinite. Infatti possiamo <strong>di</strong>mostrare che anche una qualsiasi combinazionelineare delle due soluzioni (una somma con dei coefficienti) è ancora una soluzione.Consideriamo , <strong>per</strong> qualsiasi, almeno <strong>per</strong> il momento. Dobbiamo verificare chesod<strong>di</strong>sfa l’equazione alle <strong>di</strong>fferenze, ovvero:Raccogliendo a fattore comune si ottienecome volevasi <strong>di</strong>mostrare.Il proce<strong>di</strong>mento svolto fino a questo punto ha <strong>per</strong>messo <strong>di</strong> determinare una generica soluzionedell’equazione alle <strong>di</strong>fferenze. Per concludere il problema del nostro agricoltore occorre determinare ivalori dei parametri. Per farlo possiamo ricorrere alle con<strong>di</strong>zioni iniziali:Che si riduce al sistemaCon soluzione (unica!)Finalmente, quin<strong>di</strong>, il numero <strong>di</strong> conigli dopomesi saràIl fatto più impressionante <strong>di</strong> questa formu<strong>la</strong> è, provare <strong>per</strong> credere, che, nonostante i valori irrazionali, irisultati che si ottengono sono sempre interi!Osservazione:Senza voler proseguire nei calcoli, conviene comunque ricordare che ogni equazione alle <strong>di</strong>fferenze lineare<strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne può essere risolta con il metodo descritto. Il polinomio caratteristico sarà <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne , comesaranno i parametri in<strong>di</strong>pendenti da determinare. Per le equazioni non lineari, invece, i meto<strong>di</strong> analitici <strong>per</strong>


ISTITUTO DI METODIQUANTITATIVI<strong>la</strong> soluzione sono scarsi e si possono trovare soluzioni in forma chiusa solo <strong>per</strong> casi partico<strong>la</strong>ri.


ISTITUTO DI METODIQUANTITATIVIEsercizi proposti.Esercizio 1. Ogni anno una colonia <strong>di</strong> conigli cresce, <strong>per</strong> effetto del<strong>la</strong> natalità, del 3% (tasso <strong>di</strong> natalità)del<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione esistente. Nello stesso tempo, tuttavia, <strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione <strong>di</strong>minuisce del 1,5% (tasso<strong>di</strong> mortalità) del<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione esistente, <strong>per</strong> effetto dei decessi (spontanei e <strong>per</strong> macel<strong>la</strong>zione).Sapendo che <strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione attuale è <strong>di</strong> 300 conigli, quale sarà <strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione tra n anni? Traquanti anni avrà su<strong>per</strong>ato <strong>la</strong> soglia <strong>di</strong> 1.000 conigli?Esercizio 2. Un impiegato riesce a risparmiare 100,00€ al mese che deposita in un conto vinco<strong>la</strong>to chegarantisce un tasso <strong>di</strong> interesse dello 0,30% al mese.a. Calco<strong>la</strong>re il saldo del conto vinco<strong>la</strong>to dopo n mesi, supponendo che non vengano effettuatiprelievi.b. Dopo quanti mesi l’impiegato sarà in grado <strong>di</strong> acquistare l’ultimo modello <strong>di</strong> Home Theaterdel valore <strong>di</strong> 20.000,00€, comprensivo <strong>di</strong> abbonamento alle <strong>di</strong>rette del<strong>la</strong> ProPatria Calcio?Esercizio 3. Una famiglia necessita <strong>di</strong> un mutuo prima casa <strong>per</strong> un valore complessivo <strong>di</strong> 120.000,00€.L’Istituto <strong>di</strong> Cre<strong>di</strong>to erogante propone un piano <strong>di</strong> rimborso con rata mensile fissa ed interessimensili pari al 0,50% del debito residuo. Calco<strong>la</strong>re il numero <strong>di</strong> anni necessari <strong>per</strong> ripagarecompletamente il debito.Esercizio 4. Un Comune contrae un debito <strong>di</strong> 500.000,00€ <strong>per</strong> l’ammodernamento del<strong>la</strong> rete fognaria.Cassa deposito e prestiti propone un tasso <strong>di</strong> interesse semestrale pari al 2,47% ed un rimborso arate semestrali costanti. Calco<strong>la</strong>re l’importo del<strong>la</strong> rata affinché il rimborso avvenga in 30 anni.Esercizio 5. Sia<strong>la</strong> soluzione del problema <strong>di</strong> Fibonacci. Dimostrare 6 che6 Suggerimento: <strong>di</strong>videre l’equazione alle <strong>di</strong>fferenze <strong>per</strong> e supporre che il limite esista positivo.


ISTITUTO DI METODIQUANTITATIVIEquilibrio <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong>namico <strong>di</strong>screto del primo or<strong>di</strong>ne.Come detto, non sempre siamo in grado <strong>di</strong> trovare una soluzione in forma chiusa del<strong>la</strong> nostra equazionealle <strong>di</strong>fferenze. In molte occasioni, tuttavia, questo non è un limite. L’interesse <strong>per</strong> <strong>la</strong> soluzione può esserelegato a conoscere l’evoluzione del sistema, al fine <strong>di</strong> prevedere se, prima o poi, si verificherà unasituazione <strong>di</strong> equilibrio.Partiamo con <strong>la</strong> descrizione matematica del concetto <strong>di</strong> equilibrio <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong>namico (<strong>di</strong>screto). Comenel linguaggio comune, equilibrio significa “assenza <strong>di</strong> moto”. Un sistema <strong>di</strong>namico è dunque in equilibrioquando non vi è evoluzione. Nel caso delle nostre equazioni alle <strong>di</strong>fferenze l’equilibrio può esserecaratterizzato dal<strong>la</strong> con<strong>di</strong>zione:Poiché <strong>la</strong> legge del moto ci garantisce che, l’equazione descritta <strong>di</strong>ventaPoiché <strong>la</strong> variabile è <strong>la</strong> medesima a destra e sinistra dell’uguale, possiamo anche omettere l’in<strong>di</strong>cericerca degli equilibri si riduce, quin<strong>di</strong>, al<strong>la</strong> risoluzione <strong>di</strong> una semplice (?) equazione.. LaEsempio.Consideriamo l’equazione alle <strong>di</strong>fferenze non linearesistema.. Cerchiamo gli equilibri delDobbiamo risolvere l’equazione 7Ovvero l’equazione <strong>di</strong> secondo grado , che ha soluzioni e .Osservazione:Cosa succederebbe se <strong>la</strong> con<strong>di</strong>zione iniziale fosse ?L’interesse <strong>per</strong> lo stu<strong>di</strong>o degli equilibri <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong>namico è connesso al comportamento delle soluzionigenerali del sistema stesso.Esempio [Evoluzione <strong>di</strong> una popo<strong>la</strong>zione]Ripren<strong>di</strong>amo il realistico esempio dell’esercizio 1. I nostri conigli crescono secondo il sistema7 Come detto, eliminiamo l’in<strong>di</strong>ce!


ISTITUTO DI METODIQUANTITATIVINe conosciamo <strong>la</strong> soluzione in forma chiusa, essendo il sistema <strong>di</strong>namico lineare:Ora possiamo anche trovare l’equilibrio del sistema <strong>di</strong>namico… sorprendentemente, l’unica soluzione è.Proviamo a chiederci cosa succederà al passare del tempo, quanti conigli affolleranno il nostro allevamento<strong>la</strong>sciando passare le stagioni? <strong>Matematica</strong>mente il problema può essere risolto andando a “sbirciare” nelfuturo con l’o<strong>per</strong>azioneRisultato preve<strong>di</strong>bile, <strong>per</strong> le note doti dei conigli! La popo<strong>la</strong>zione tenderà ad esplodere, se nonintervengono meccanismi esterni.L’equilibrio del sistema descritto, pur facile da determinare, non dà gran<strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfazioni (<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione è inequilibrio solo se non ci sono in<strong>di</strong>vidui … eventualmente contati come coppie …). Ogni soluzione (in formachiusa), cioè in<strong>di</strong>pendentemente dal valore , inevitabilmente produrrà una colonia <strong>di</strong> proporzionisterminate! In situazioni <strong>di</strong> questo genere si par<strong>la</strong> <strong>di</strong> equilibrio instabile. Il contrario <strong>di</strong> questa situazione èdefinito attrattore. Un equilibriodel<strong>la</strong> con<strong>di</strong>zione iniziale, <strong>la</strong> soluzione del sistema converge a :<strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong>namico è un attrattore globale quando <strong>per</strong> ogni valoreLa con<strong>di</strong>zione può essere mitigata, definendo un attrattore locale, quando solo <strong>per</strong> alcuni valori <strong>di</strong><strong>la</strong> con<strong>di</strong>zione descritta dal limite.valeOsservazioni:1. Un sistema <strong>di</strong>namico può non possedere equilibri (ad esempio )2. Se un sistema <strong>di</strong>namico possiede un attrattore globale, questo è unico. (Perché?)3. Se un sistema <strong>di</strong>namico possiede più <strong>di</strong> un equilibrio, nessuno sarà un attrattore globale. (Perché?)Esempio [Ancora sui conigli]Forti del<strong>la</strong> capacità dei bianchi ro<strong>di</strong>tori <strong>di</strong> crescere a <strong>di</strong>smisura, possiamo allora avviare un fiorentecommercio <strong>di</strong> conigli da compagnia (o da tavo<strong>la</strong>). Programmiamo <strong>di</strong> rifornire il nostro cliente principale <strong>di</strong>15 conigli adulti ogni mese (ovvero con <strong>la</strong> stessa frequenza delle natalità/decessi già rappresentati).Vogliamo verificare l’equilibrio del sistema, trovarne <strong>la</strong> soluzione e verificare <strong>la</strong> stabilità del sistema.Il sistema che governa l’evoluzione sarà ora


ISTITUTO DI METODIQUANTITATIVIAnche in questo caso, ne abbiamo già sviluppato <strong>la</strong> soluzione:L’equilibrio èda cuisimpatici conigli.Possiamo ora verificare se l’equilibrio sia ancora instabile o un attrattore:t⎛t1,015 − 1 ⎞lim xt= lim ⎜1,015 × 300 − 15 × ⎟ = −∞!!!x →∞ x →∞⎝0,015 ⎠Siamo dunque destinati a vedere fallire i nostri sogni <strong>di</strong> ricchezza.Lo stu<strong>di</strong>o del<strong>la</strong> stabilità degli equilibri può, dunque, prevenire scelte economicamente avventate.<strong>Matematica</strong>mente esistono meto<strong>di</strong> “c<strong>la</strong>ssici”, basati su con<strong>di</strong>zione analitiche richieste al<strong>la</strong> legge del moto<strong>per</strong> garantire <strong>la</strong> stabilità degli equilibri e meto<strong>di</strong> “moderni”, che utilizzano anche con<strong>di</strong>zioni grafiche,attraverso i <strong>di</strong>agrammi <strong>di</strong> fase.Stabilità dei sistemi <strong>di</strong>namici: <strong>di</strong>agrammi <strong>di</strong> fase.Un <strong>di</strong>agramma <strong>di</strong> fase è il grafico del<strong>la</strong> funzione f che abbiamo chiamato legge del moto. Sull’asse delleascisse rappresentiamo l’”oggi”, ovvero xt, sull’asse delle or<strong>di</strong>nate il “domani, ovvero xt + 1.Esempio:Rappresentiamo il <strong>di</strong>agramma <strong>di</strong> fase dell’equazione alle <strong>di</strong>fferenzex12t + 1 = xt+1La funzione <strong>di</strong> cui cerchiamo il grafico è f ( x ) = x + 1 : una retta crescente. La con<strong>di</strong>zione che definisce21l’equilibrio, x = x + 1 , può essere letta come con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> intersezione tra il grafico <strong>di</strong> f e quello del<strong>la</strong>2bisettrice del primo e terzo quadrante.Il <strong>di</strong>agramma <strong>di</strong> fase consente anche <strong>di</strong> “visualizzare” l’evoluzione del sistema. Sull’asse delle ascissepossiamo infatti in<strong>di</strong>viduare il valore dal<strong>la</strong> con<strong>di</strong>zione iniziale x0= − 1 e “risalire” fino al grafico <strong>di</strong> f .Troveremo così <strong>la</strong> coppia , ovvero , (oggi, domani). Poiché il domani <strong>di</strong> oggi è l’oggi <strong>di</strong>1domani, <strong>la</strong> coppia successiva saràsfruttando ancora <strong>la</strong> bisettrice.… grazie alle proprietà <strong>di</strong> simmetria, possiamo “muoverci”


ISTITUTO DI METODIQUANTITATIVIAppare abbastanza evidente che, partendo dal<strong>la</strong> con<strong>di</strong>zione iniziale, l’evoluzione del sistema porterà versol’equilibrioAbbiamo finalmente trovato un equilibrio stabile, un attrattore. Provando con altri valoriiniziali, otterremo “<strong>per</strong>corsi” simili, tutti convergenti aEsercizio:. L’equilibrio è un attrattore globale.Ricavare <strong>la</strong> soluzione generale dell’esempio precedente e calco<strong>la</strong>re il .Esercizio:Costruire il <strong>di</strong>agramma <strong>di</strong> fase dell’esempio dei conigli e stu<strong>di</strong>are <strong>la</strong> stabilità dell’equilibrio.Appoggiandoci allo stu<strong>di</strong>o del <strong>di</strong>agramma <strong>di</strong> fase, si intuisce che <strong>la</strong> stabilità dell’equilibrio è connessa al<strong>la</strong>pendenza del grafico del<strong>la</strong> legge del moto. Meglio, al<strong>la</strong> pendenza del<strong>la</strong> legge del moto rispetto a quel<strong>la</strong> del<strong>la</strong>bisettrice. Vale infatti il seguenteTeorema: Se è un equilibrio <strong>per</strong> il sistema <strong>di</strong>namico e se allora è unattrattore (almeno) locale.Osservazione:Con sistemi lineari <strong>la</strong> valutazione è più semplice: basta considerare il coefficiente ango<strong>la</strong>re!Equilibrio in un mercato concorrenziale.Equilibrio staticoUn mercato si <strong>di</strong>ce in equilibrio quando <strong>la</strong> domanda uguaglia l’offerta del bene venduto. Per semplicitàassumiamo che nel mercato sia venduto un unico bene in<strong>di</strong>fferenziato: Caffè.La variabile che influenza principalmente tanto <strong>la</strong> domanda quanto l’offerta è il prezzo del bene. Il prezzo <strong>di</strong>equilibrio è tale da garantire l’uguaglianza tra quantità domandata e quantità offerta. Normalmente,all’aumentare del prezzo <strong>di</strong>minuisce <strong>la</strong> domanda (funzione decrescente) ed aumenta l’offerta (funzionecrescente). La forma funzionale più semplice <strong>per</strong> le due funzioni è lineare affine:dove è <strong>la</strong> quantità (domandata o offerta), il prezzo e sono parametri. Ineconomia si definisce poi il concetto <strong>di</strong> domanda potenziale, ovvero <strong>la</strong> quantità <strong>di</strong> caffè che sarebbedomandata (e consumata) se il bene fosse gratuito ( ).Osservazione:• Il grafico delle due funzioni, dal punto <strong>di</strong> vista economico, esiste solo nel primo quadrante.• Tutti i valori dei parametri sono rilevabili empiricamente.La con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> equilibrio statico, come detto, richiede


ISTITUTO DI METODIQUANTITATIVIOvvero l’intersezione tra le due rette.Esempio:Siano <strong>la</strong> domanda e l’offerta <strong>di</strong> caffè rego<strong>la</strong>te dalle funzioni:eTroviamo l’equilibrio <strong>di</strong> mercato. Anche senza ricorrere al grafico, possiamo ricavareda cuie <strong>la</strong> quantità <strong>di</strong> equilibrio saràQualsiasi prezzo <strong>di</strong>verso da 15€ <strong>la</strong>scerebbe del<strong>la</strong> domanda insod<strong>di</strong>sfatta o dell’offerta in eccesso.Esercizio:Verificare che il prezzo <strong>di</strong> equilibrio, in un modello con domanda e offerta lineari, è .Equilibrio <strong>di</strong>namico.Purtroppo i mercati non sono “naturalmente” in equilibrio, ma esistono processi <strong>di</strong> aggiustamento che, neltempo, possono condurre verso l’equilibrio. Il problema più ovvio è che produttori e consumatori nonassumono le decisioni contemporaneamente. Il caffè <strong>di</strong>sponibile nel mercato oggi, infatti, è stato piantatoun anno fa. Se il consumatore decide quanto caffè acquistare in base al prezzo <strong>di</strong> oggi ( ), il produttore hadovuto decidere un anno prima quanto caffè produrre e offrire oggi, quin<strong>di</strong> in base a delle previsioni suiprezzi (). Una parte interessante dell’economia stu<strong>di</strong>a come queste aspettative si formino. L’idea piùelementare è che siano semplicemente i prezzi dell’anno prima:definisce l’equilibrio <strong>di</strong>venta. Ecco allora che l’equazione cheUn sistema <strong>di</strong>namico.Esempio:Riprendendo i dati dell’esempio statico, avremo:Da cui si ottiene l’equazione alle <strong>di</strong>fferenze


ISTITUTO DI METODIQUANTITATIVILa forma lineare <strong>di</strong>pende dal<strong>la</strong> forma iniziale delle funzioni <strong>di</strong> domanda e offerta.Ecco quin<strong>di</strong> definito il meccanismo <strong>di</strong> aggiustamento dei prezzi. Ogni anno, <strong>per</strong> effetto del<strong>la</strong> legge del<strong>la</strong>domanda e dell’offerta, i prezzi si aggiornano e, <strong>di</strong> conseguenza, le quantità domandate e offerte.Supponiamo che . Per questo prezzo, i coltivatori <strong>di</strong> caffè sono <strong>di</strong>sposti a produrre solo 2 unità. Ladomanda resterebbe insod<strong>di</strong>sfatta (potenzialmente si consumerebbero 26 unità) e, <strong>di</strong> conseguenza, i clientisarebbero <strong>di</strong>sposti a pagare prezzi più elevati, esattamente 12 euro ( ). Ecco fissato ! Conquesto prezzo, <strong>per</strong>ò, viene programmata una produzione eccessiva rispetto al<strong>la</strong> domanda: 14 unitàprodotte contro le 6 domandate. L’eccesso <strong>di</strong> offerta produce una <strong>di</strong>minuzione dei prezzi…Possiamo sia scrivere <strong>la</strong> soluzione in forma chiusa, sia cercare l’equilibrio e <strong>la</strong> sua stabilità. Lasciando <strong>la</strong>prima parte come esercizio, ci concentriamo sul<strong>la</strong> seconda. L’equilibrio è dato dal<strong>la</strong> con<strong>di</strong>zione:Risolvendo si ottiene ! Lo stesso equilibrio statico. Sia graficamente, sia in base al teorema, sievidenzia che l’equilibrio è sicuramente stabile, ovvero possiamo aspettarci che i prezzi del mercato siavvicinino a 15€.Esercizio:1. Dopo avere trovato, nell’esempio precedente, <strong>la</strong> soluzione in forma chiusa, determinare dopoquanto tempo i prezzi saranno maggiori <strong>di</strong> 14€.2. E’ possibile che, trascorso il tempo ricavato al punto 1., i prezzi <strong>di</strong>ventino maggiori <strong>di</strong> 17€? E minori<strong>di</strong> 12€? Perché?Osservazione:Un tempo infinito è chiaramente inconcepibile. Nel<strong>la</strong> teoria economica, tuttavia, tale situazione è spessorappresentata come “Lungo Periodo”, un orizzonte temporale che trascende una singo<strong>la</strong> generazione e nelquale è possibile immaginare che anche il nostro mercato del caffè sia in equilibrio.Esercizi proposti.Esercizio 1. Rappresentare il <strong>di</strong>agramma <strong>di</strong> fase del sistema <strong>di</strong>namico, in<strong>di</strong>viduarne gliequilibri e rappresentare <strong>la</strong> stabilità dell’equilibrio rispetto al<strong>la</strong> soluzione con dato iniziale .Esercizio 2. Dato il sistema <strong>di</strong>namico, trovare gli eventuali equilibri e dedurne <strong>la</strong>stabilità.Esercizio 3. In una provincia del<strong>la</strong> Liguria <strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione <strong>di</strong> cinghiali ha un tasso <strong>di</strong> natalità del 12%annuo, mentre <strong>la</strong> mortalità naturale dell’8%. Ogni anno 100 nuovi capi si introducono dalle zonelimitrofe. L’assessorato alle Politiche agricole intende autorizzare <strong>la</strong> caccia fino all’abbattimento <strong>di</strong>una <strong>per</strong>centuale k dei cinghiali ogni anno. Calco<strong>la</strong>re il valore minimo <strong>di</strong> k affinché il sistema abbiaun equilibrio stabile.Esercizio 4. In un mercato <strong>la</strong> domanda è , mentre l’offerta .


ISTITUTO DI METODIQUANTITATIVIa. Determinare l’equilibrio statico del mercato.b. Verificare <strong>la</strong> stabilità dell’equilibrio.Esercizio 5. Dimostrare che nel modello <strong>di</strong> mercato concorrenziale, l’equilibrio statico è stabile se e solose


ISTITUTO DI METODIQUANTITATIVISistemi lineari <strong>di</strong> equazioni alle <strong>di</strong>fferenze.Finora abbiamo immaginato che il nostro modello potesse essere composto da un’unica equazione. Accadespesso, <strong>per</strong>ò, che una so<strong>la</strong> equazione non sia sufficiente a rappresentare <strong>la</strong> complessità <strong>di</strong> un sistema. Siricorre quin<strong>di</strong> a sistemi <strong>di</strong> equazioni, ovvero a gruppi <strong>di</strong> equazioni alle <strong>di</strong>fferenze che devono essere risoltisimultaneamente. Il seguente schema rappresenta un generico sistema <strong>di</strong> equazioni alle <strong>di</strong>fferenze delprimo or<strong>di</strong>ne:Notiamo che ora le variabili <strong>di</strong> stato sono n e l’evoluzione <strong>di</strong> ognuna, potenzialmente, <strong>di</strong>pende dallo statoprecedente anche delle altre.Nel<strong>la</strong> forma più semplice, tutte le leggi del moto sono lineari. In questo caso il sistema può essere scritto informa matriciale, utilizzando strumenti dell’algebra delle matrici. Innanzitutto definiamo il vettore <strong>di</strong> stato. Raccogliendo in una matrice tutti i coefficienti delle “x” nelle leggi del moto possiamo costruireuna matrice e, analogamente, un vettore dei termini noti . Il sistema <strong>di</strong>equazioni alle <strong>di</strong>fferenze <strong>di</strong>venta alloraMolto simile, almeno nel<strong>la</strong> forma, ad una singo<strong>la</strong> equazione alle <strong>di</strong>fferenze.Osservazione:Quando il vettoreè il vettore nullo, il sistema si <strong>di</strong>ce omogeneo.Per questo tipo <strong>di</strong> sistema <strong>di</strong>namico si pongo (con un maggiore grado <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà) gli stessi problemiincontrati finora:1. Trovare le soluzioni <strong>per</strong> enumerazione;2. Trovare una soluzione in forma chiusa;3. Trovare eventuali equilibri;4. Stu<strong>di</strong>are <strong>la</strong> stabilità degli equilibri.Non vogliamo approfon<strong>di</strong>re questi problemi, quanto introdurre alcuni dei modelli che si stu<strong>di</strong>anonell’economia con dei sistemi <strong>di</strong>namici lineari.


ISTITUTO DI METODIQUANTITATIVIAnalisi <strong>di</strong> mercato.Accade molto spesso che più concorrenti offrano un prodotto “omogeneo” al<strong>la</strong> propria cliente<strong>la</strong>. Pensiamoad esempio ai servizi <strong>di</strong> telefonia mobile, ma anche al “prodotto” su<strong>per</strong>mercato. In questi casi è quasifisiologico che vi siano delle “migrazioni” <strong>di</strong> clienti da una marca all’altra, variando, nel tempo, le quote <strong>di</strong>mercato tra i concorrenti.Esempio [I clienti <strong>di</strong> un su<strong>per</strong>mercato]Un noto marchio <strong>di</strong> su<strong>per</strong>mercati ha a<strong>per</strong>to un nuovo punto ven<strong>di</strong>ta in grado <strong>di</strong> servire le popo<strong>la</strong>zioni <strong>di</strong>Busto Arsizio e Castel<strong>la</strong>nza. Il numero <strong>di</strong> utenti è supposto costante e pari a 100. Sul territorio esiste unconcorrente e il mercato risulta equamente ripartito tra i due centri (50 al Su<strong>per</strong>mercato X e 50 alSu<strong>per</strong>mercato Y). Il Su<strong>per</strong>mercato X intende <strong>la</strong>nciare una nuova campagna <strong>di</strong> marketing, grazie al<strong>la</strong> qualeritiene <strong>di</strong> poter fidelizzare l’80% dei propri clienti ed attrarre il 40% dei clienti del concorrente.Vogliamo rappresentare l’evoluzione del<strong>la</strong> cliente<strong>la</strong>. In<strong>di</strong>chiamo conpunti ven<strong>di</strong>ta al mese t. La sintetica descrizione del problema ci <strong>di</strong>ce, innanzitutto, cheOsservazione:E’ importante notare che ogni mese, data l’ipotesi <strong>di</strong> costanza dei clienti.il numero dei clienti dei duePossiamo scrivere le equazioni che governano il moto dei clienti, notando che il numero dei clienti <strong>di</strong> X<strong>di</strong>pende anche da quelli <strong>di</strong> Y. Per farlo premettiamo una semplice considerazione: se l’80% dei clienti <strong>di</strong> Xresta fedele al marchio, significa che il 20% passerà, inevitabilmente, a servirsi da Y. Analogamente, il 40%<strong>di</strong> clienti <strong>di</strong> Y che cambia su<strong>per</strong>mercato, significa che il 60% resterà invece fedele. Quin<strong>di</strong>Possiamo anche scrivere <strong>la</strong> forma matriciale del problema:Osservazione:1. La matrice dei coefficienti è, solitamente, chiamata matrice <strong>di</strong> transizione.2. La somma dei coefficienti nelle colonne del<strong>la</strong> matrice dei coefficienti è pari a 1. Perché? E’ un caso?A questo punto, l’o<strong>per</strong>azione più semplice è enumerare le soluzioni del sistema <strong>di</strong>namico. Come nel casouni<strong>di</strong>mensionale, partiremo daAvremo


ISTITUTO DI METODIQUANTITATIVINon ci soffermiamo certo sul<strong>la</strong> costruzione <strong>di</strong> una soluzione in forma chiusa (che comunque sarebbepossibile). Ci interessiamo, piuttosto al<strong>la</strong> ricerca <strong>di</strong> un equilibrio. Infatti, i risultati dei primi due mesi<strong>la</strong>sciano <strong>la</strong> curiosità se <strong>la</strong> campagna <strong>di</strong> marketing avviata abbia, in qualche modo, avviato <strong>la</strong> “fine” delSu<strong>per</strong>mercato Y.Anche in questo caso, equilibrio significa assenza <strong>di</strong> evoluzione, ovvero:Dove cambia solo il fatto che le variabili sono ora dei vettori. L’equazione sarà:Come nel caso uni<strong>di</strong>mensionale possiamo omettere l’in<strong>di</strong>ce t. L’equazione è ora da risolvere con le regoledell’algebra lineare. Avremo, quin<strong>di</strong>Dove il membro <strong>di</strong> destra è un vettore nullo (con tutte le componenti uguali a zero). Nel caso specificoPer le regole dell’algebra matriciale, possiamo scrivereDove <strong>la</strong> seconda matrice è nota come matrice identità I.Il sistema ha infinite soluzioni del tipoOvvero, possiamo dare qualsiasi valore al<strong>la</strong> x e <strong>la</strong> y sarà metà <strong>di</strong> x. Cosa significa? E’ forse un errore? Inrealtà è una fortuna! Infatti una semplice soluzione del sistema precedente sarebbe stata x=y=0 ericor<strong>di</strong>amo l’insod<strong>di</strong>sfazione <strong>per</strong> tale tipo <strong>di</strong> equilibrio nel problema dei conigli. Ma ora i possibili equilibrisono troppi! Dimentichiamo tuttavia un vincolo che era presente nel nostro modello: il numero totale deiclienti. L’equilibrio è quello che garantisce x+y=100. Quin<strong>di</strong>Cioè, con un po’ <strong>di</strong> approssimazione:questo equilibrio.. Omettiamo anche lo stu<strong>di</strong>o del<strong>la</strong> stabilità <strong>di</strong>


ISTITUTO DI METODIQUANTITATIVIOsservazione:La richiesta che, nel<strong>la</strong> matrice <strong>di</strong> transizione, <strong>la</strong> somma degli elementi <strong>di</strong> ogni colonna sia 1 garantiscel’esistenza <strong>di</strong> equilibri <strong>di</strong>versi da quello nullo. Potete immaginare <strong>per</strong>ché?Previsioni elettorali.Immaginiamo una repubblica par<strong>la</strong>mentare <strong>per</strong>fettamente bipo<strong>la</strong>re. Il partito X è al governo e quello Yall’opposizione. L’azione politica <strong>di</strong> entrambi determina, ovviamente, lo spostamento delle preferenze dauno schieramento all’altro. Il governo X o<strong>per</strong>a in modo da garantire <strong>la</strong> fedeltà del 60% del proprioelettorato e convincere il 10% degli elettori <strong>di</strong> Y del<strong>la</strong> bontà delle proprie idee. Le elezioni si svolgono ognilustro e gli elettori sono in numero costante (600). Alle ultime elezioni X ha ottenuto 600 voti. Il partito Yavrà mai <strong>la</strong> possibilità <strong>di</strong> governare?Per rispondere al quesito è necessario impostare il sistema <strong>di</strong>namico che rappresenta <strong>la</strong> composizione deglielettori ad ogni tornata elettorale:Possiamo quin<strong>di</strong> immaginare l’evoluzione dei votanti e osservare che, già il mandato successivo saràappannaggio del partito Y con 600 voti e, supponendo nul<strong>la</strong> cambi nelle preferenze degli elettori, <strong>la</strong>situazione <strong>per</strong> X non migliorerà nelle tornate successive.Esercizio:Calco<strong>la</strong>re l’equilibrio del sistema descritto.Esercizi proposti.Esercizio 1. Tre o<strong>per</strong>atori concorrenti <strong>di</strong> telefonia mobile competono in un mercato del valorecomplessivo <strong>di</strong> 100 milioni <strong>di</strong> euro. Da analisi <strong>di</strong> mercato, si ottiene <strong>la</strong> matrice <strong>di</strong> transizione. Inizialmente le quote <strong>di</strong> mercato sono , espresse in milioni <strong>di</strong> euro <strong>di</strong>fatturato.a. Quale <strong>per</strong>centuale, ogni anno passa dall’o<strong>per</strong>atore 2 all’o<strong>per</strong>atore 1?b. Calco<strong>la</strong>re le quote <strong>di</strong> mercato dopo 3 anni.c. Determinare, se esiste, l’equilibrio <strong>di</strong> mercato.Esercizio 2. [Un modello <strong>di</strong> parco-macchine] Una società <strong>di</strong> NCC (Noleggio con conducente) <strong>di</strong>spone <strong>di</strong>25 veicoli in servizio. E’ stato rilevato che ogni settimana il 5% del<strong>la</strong> flotta in servizio deve esserefermata <strong>per</strong> riparazioni. Il 90% dei veicoli che si trovano in riparazione dovrà su<strong>per</strong>are un col<strong>la</strong>udo<strong>la</strong> settimana successiva prima <strong>di</strong> essere reintegrato nel servizio, il 5% richiede una ulterioresettimana in officina ed il restante 5% deve essere tolto dal servizio. Infine, dei veicoli in col<strong>la</strong>udodopo <strong>la</strong> manutenzione, il 95% è rimesso in servizio dopo una settimana ed il 5% deve essere reinviatoal<strong>la</strong> manutenzione. Ipotizzando che <strong>la</strong> società inizi <strong>la</strong> propria attività con tutti i veicoli inservizio,


ISTITUTO DI METODIQUANTITATIVIa. Scrivere le equazioni che governano l’evoluzione del sistema;b. Determinare il numero <strong>di</strong> veicoli in servizio dopo tre settimane;c. Calco<strong>la</strong>re un eventuale equilibrio del sistema;d. Supponendo che <strong>la</strong> società programmi l’acquisto <strong>di</strong> 2 nuovi veicoli ogni settimana, comeverranno mo<strong>di</strong>ficate le equazioni del sistema? E <strong>la</strong> soluzione <strong>di</strong> equilibrio?Esercizio 3. In un mercato con due concorrenti <strong>la</strong> transizione dei clienti è governata dal sistema<strong>di</strong>namicoa. Determinare le quote <strong>di</strong> mercato dopo tre <strong>per</strong>io<strong>di</strong>, nell’ipotesi che ;b. Calco<strong>la</strong>re l’eventuale equilibrio del sistema.Bibliografia:• W. Briggs, Ants, Bikes, & Clocks, Problem solvings for undergraduates, SIAM, Phi<strong>la</strong>delphia, US, 2005.• G.I. Bischi, R. Carini, L. Gar<strong>di</strong>ni, P. Tenti, Sulle orme del caos, Comportamenti complessi in modellimatematici semplici, Bruno Mondadori, Mi<strong>la</strong>no, 2004.

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