ISTITUTO DI METODIQUANTITATIVIEquazioni alle <strong>di</strong>fferenze.Nozioni <strong>di</strong> base.Le equazioni alle <strong>di</strong>fferenze consentono <strong>di</strong> formalizzare problemi <strong>di</strong> natura molto <strong>di</strong>versa, che spazianodal<strong>la</strong> biologia, al<strong>la</strong> me<strong>di</strong>cina, all’economia ed al<strong>la</strong> finanza.Cosa hanno in comune il numero <strong>di</strong> in<strong>di</strong>vidui <strong>di</strong> una popo<strong>la</strong>zione <strong>di</strong> conigli, <strong>la</strong> quantità <strong>di</strong> pescatonell’Adriatico, i sal<strong>di</strong> <strong>di</strong> un libretto <strong>di</strong> risparmio, l’ammortamento <strong>di</strong> un mutuo, i prezzi <strong>di</strong> un mercatoconcorrenziale? Apparentemente nul<strong>la</strong>! Almeno da un punto <strong>di</strong> vista “fisico”. Riguardano <strong>di</strong>scipline <strong>di</strong>verse,ma che con<strong>di</strong>vidono, tutte, l’uso del<strong>la</strong> matematica <strong>per</strong> formalizzare i problemi.In estrema sintesi, un’equazione alle <strong>di</strong>fferenze è una “rego<strong>la</strong>” <strong>per</strong> definire una sequenza <strong>di</strong> numeri. Ilsignificato <strong>di</strong> questi valori <strong>di</strong>pende dall’utilizzatore del modello. Possiamo procedere, attraverso il seguenteesempio, a costruire il nostro primo sistema <strong>di</strong>namico.Esempio [saldo <strong>di</strong> un libretto <strong>di</strong> risparmio]:Un capitale iniziale <strong>di</strong> 100,00€ è depositato in un libretto postale il primo gennaio 2010. Poste Italianegarantisce interessi annui pari al 5,00% del capitale in giacenza. Gli interessi sono capitalizzati una voltal’anno 1 . Interessa conoscere i sal<strong>di</strong> del libretto ad ogni 1 gennaio.Il meccanismo descritto ammette una semplice rappresentazione matematica:S0= € 100,00 Saldo inizialeS1= € 105,00 Saldo dopo un annoS2= € 110,25 Saldo dopo due anniS3= € 115,76 Saldo dopo tre anniCapitale 100Interessi 100x0,05Capitale 105Interessi 105x0,05Capitale 110,25Interessi 110,25x0,05Ogni anno si aggiungono al saldo dell’anno precedente gli interessi maturati. Possiamo scrivere questare<strong>la</strong>zione analiticamente:1 Significa che ad una scadenza definita contrattualmente (solitamente il 31 <strong>di</strong>cembre), gli interessi vengono calco<strong>la</strong>tisul capitale in giacenza ed “accre<strong>di</strong>tati” sul libretto. Dal primo gennaio, gli interessi saranno considerati parte delcapitale e, il 31 <strong>di</strong>cembre successivo, concorreranno al calcolo dei nuovi interessi.
ISTITUTO DI METODIQUANTITATIVILa prima equazione prende il nome <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zione iniziale ed esprime il primo valore del<strong>la</strong> sequenza <strong>di</strong>numeri, <strong>la</strong> seconda equazione è <strong>la</strong> prima equazione alle <strong>di</strong>fferenze che incontriamo.Osservazioni:• I valori del<strong>la</strong> tabel<strong>la</strong> sono coerenti con le formule descritte, che potrebbero essere efficacementeusate nel<strong>la</strong> costruzione del modello in Excel;• La “variabile” t assume solo valori interi e non negativi, infatti i sal<strong>di</strong> sono rilevati solo con cadenzaannuale, a partire dall’istante 0.Esercizio [L’astrattezza del<strong>la</strong> matematica]:Nel <strong>per</strong>iodo estivo del 2009 <strong>la</strong> tem<strong>per</strong>atura me<strong>di</strong>a a Città del Messico è stata circa 100° (Fahrenheit,ovviamente). Un noto ambientalista al<strong>la</strong>rmista ha stimato che, <strong>per</strong> l’inquinamento atmosferico, si registreràun aumento del 5% del<strong>la</strong> tem<strong>per</strong>atura ogni anno. Calco<strong>la</strong>re le tem<strong>per</strong>ature previste <strong>per</strong> i prossimi anni.Il nostro obiettivo è quello <strong>di</strong> “formu<strong>la</strong>re e risolvere” equazioni alle <strong>di</strong>fferenze. Tuttavia occorre anteporrealcune precisazioni, a partire dal concetto stesso <strong>di</strong> soluzione <strong>di</strong> una equazione alle <strong>di</strong>fferenze. Una voltaesplicitata <strong>la</strong> con<strong>di</strong>zione iniziale, infatti, è sempre possibile calco<strong>la</strong>re <strong>la</strong> sequenza .Possiamo chiamare questo elenco <strong>di</strong> valori soluzione <strong>per</strong> enumerazione. Vale forse <strong>la</strong> pena <strong>di</strong> osservareche, nel nostro esempio, se non <strong>di</strong>sponessimo dello stato iniziale del nostro libretto <strong>di</strong> risparmio, nonpotremmo nemmeno calco<strong>la</strong>re i sal<strong>di</strong> successivi. Insomma, l’equazione alle <strong>di</strong>fferenze, da so<strong>la</strong>, è inutile,non consente nessuna previsione.Risulta comunque impossibile ottenere <strong>di</strong>rettamenteessere interessante ricavare dall’equazione alle <strong>di</strong>fferenze una formu<strong>la</strong> del tipo, senza enumerazione. Per questo motivo puòche trasformi<strong>di</strong>rettamente in , senza passare dai 132 valori che lo precedono. Anche questa funzionemerita <strong>di</strong> essere definita soluzione dell’equazione alle <strong>di</strong>fferenze. Parleremo, in questo caso, <strong>di</strong> soluzione informa chiusa.Osservazione:Purtroppo, non tutte le equazioni alle <strong>di</strong>fferenze ammettono una soluzione in forma chiusa.Variabile <strong>di</strong> statoLegge del motoUsando l’esempio introdotto possiamo dedurre quale sia <strong>la</strong> forma generale <strong>di</strong> una equazione alle<strong>di</strong>fferenze:Come detto nell’introduzione, <strong>la</strong> variabile <strong>di</strong> stato descrive il sistema in un determinato istante <strong>di</strong> tempo,mentre <strong>la</strong> legge del moto è <strong>la</strong> rego<strong>la</strong> con <strong>la</strong> quale il sistema evolve nello stato successivo. Benché l’esempiointrodotto fosse partico<strong>la</strong>rmente semplice, non occorre molta fantasia <strong>per</strong> capire che, in generale, il