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io l'impresa maggio 2009 - CNA Informa

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Il personagg<strong>io</strong>del meseUn’estate “Rocky Horror”per Padre Buozzi e Marcolino<strong>CNA</strong> Bologna 18Intervista a Paolo Maria VeronicaBenchè sia novarese, Paolo MariaVeronica è un artista particolarmentelegato a Bologna.Vuoi perché qui abita da anni assiemealla moglie e ai due fi gli e vuoi perchépropr<strong>io</strong> questa città ospita da anni alcunidei suoi più importanti spettacoli,realizzati con il partner Roberto Malandrino,come la parodia del “RockyHorror Picture Show”, ospitata nell’ormailontano 1992 dall’Arena Puccini,o il fortunato musical “Il Risvegl<strong>io</strong> delRe Tamarro”, andato in scena pertutta un’estate al Parcodella Montagnola.Si tratta solo di alcunedelle performance checol passare del tempohanno rinsaldato il rapportodel duo Malandrino& Veronica conBologna. Un rapportodestinato a rinsaldarsiancora di più anche infuturo.“Per i prossimi mesi- spiega Veronica - abbiamoin programmauna riproposiz<strong>io</strong>ne delnostro Rocky Horror.Questa volta lo spettacolosi terrà nel ch<strong>io</strong>strodell’Arena del Sole.Naturalmente si tratterà,essendo passati 17 anni, di unavers<strong>io</strong>ne ‘agg<strong>io</strong>rnata’, ricca di novità.Per l’autunno invece (e al momentodobbiamo usare il condiz<strong>io</strong>nale) vorremmodare il via a una serie di visiteguidate all’interno di alcuni musei cittadini”.Un luogo insolito per due attoricome voi.“E infatti non sarebbero semplici tour,ma una sorta di ibrido tra la visita guidatae lo spettacolo comico, senzaescludere delle venature horror, che siprestano molto a questi ambienti nelleore più buie della g<strong>io</strong>rnata. Come hadimostrato anche il fi lm di Ben Stiller‘Una notte al museo’, questi luoghiInsiemeall’inseparabileRoberto Malandrinoriproporràil fortunatospettacolo che li videprotagonistinel 1992.Con la Fita Cnafuronotestimonialper la sicurezzastradalesono delle locat<strong>io</strong>n eccez<strong>io</strong>nali peril coinvolgimento dello spettatore. Cipiacerebbe cominciare da quello diZoologia, la cui atmosfera sarebbel’ideale per una iniziativa come la nostra”.Nella vostra carriera ventennalenon sono mancate anche iniziativedi carattere sociale. Una fu quelladel 2004 con Cna Fita e il CentroAntartide, di cosa si trattò?“Io e Malandrino partecipammo auna campagna per la sicurezza stradale.Per l’occas<strong>io</strong>neindossammo i pannidi Padre Buozzi e delsuo sacrestano Marcolino,due dei nostripersonaggi più amatidal pubblico, e distribuimmodel materialesulla sicurezza stradaledei Tir nel parchegg<strong>io</strong>di un autogrill. E’un tema molto sentitoda entrambi. Non è infattistata l’unica voltache ci siamo prestati aun’iniziativa che avevacome obiettivo lavalorizzaz<strong>io</strong>ne dellasicurezza sulle strade,specialmente all’iniz<strong>io</strong>dei grandi esodi estivi”.Cna rappresenta il mondo dell’impresa.Lei si sente imprenditore?“Se parliamo di imprenditoria vera epropria no. Malandrino gestisce daanni, e con successo, due locali inprovincia. All’iniz<strong>io</strong> mi era stato chiestose volevo essere della partita, macon due fi gli piccoli ho pensato chepoi avrei tolto troppo tempo alla famiglia.Parlando invece di artigianatoposso dire di essermi cimentato moltevolte nel fare lavoretti da elettricista oda falegname, anche se, ovviamente,non a livello profess<strong>io</strong>nale.Quando si è agli inizi della carriera,infatti, non mancano le occas<strong>io</strong>niPaolo Maria Veronica e Roberto Malandrinoper rimboccarsi le maniche e realizzare/sistemaregli oggetti di scenao alcune scenografi e. Successe, adesemp<strong>io</strong>, quando facevo teatro per ibambini. E un’esperienza che si rivelautile anche oggi, magari per fare deilavoretti a casa”.Bologna è ancora una fucina di talentiartistici?“Qui il talento non è mai mancato, tantonella comicità quanto in altri campi.Il problema sta nella volontà di crearele condiz<strong>io</strong>ni per farlo emergere.Non sempre questo è stato possibilea Bologna, indipendentemente dallesue amministraz<strong>io</strong>ni, ed è un peccato,perché i bolognesi amano la comicità.Quando facemmo ‘Il Risvegl<strong>io</strong> del ReTamarro, il musical richiamò una mediadi 2.000 persone a sera, cosa checi spinse ad organizzare diverse dateaggiuntive”.Serve volontà…ma anche i fondi,ed in tempo di crisi non è facileaverne.“La crisi si vince quando si investe neiprogetti. Mi vengono in mente luoghicome l’Arena Puccini, che potrebbeessere recuperata per ospitare deglispettacoli, non solo il cinema estivo.Bisogna solo volerlo, investendo direttamenteo favorendo chi potrebbeessere interessato a farlo”.

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