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marzo-aprile - Carte Bollate

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UN MAGNIFICO VERNISSAGEPER SANTI SINDONI ALLAGALLERIA ARTEUTOPIASanti Sindoni, il “nostro” pittore, hafatto tante mostre, ha ricevuto tantiriconoscimenti e premi da quanto, nel1972, si è trasferito a Milano e ha comincitoa frequentare la scuola superiored’arte del Castello Sforzesco e, in seguito,l’Accademia di Brera. Eppure la sera del 7<strong>marzo</strong> scorso, al momento dell’inaugurazionedella sua mostra, era particolarmenteemozionato.La mostra – titolata Anime – siè tenuta, sino al 19 <strong>marzo</strong>, presso laGalleria Arteutopia, a Porta Romana.Sindoni ha esposto 16 quadri di grandeformato e quattro disegni a penna.L’inaugurazione avvenuta martedì 7<strong>marzo</strong>, ha visto riuniti nelle sale dellaGalleria, numeroso pubblico. Diversioperatori del carcere, addetti ai lavori,amanti della pittura e particolamentedel percorso che sta conducendo SantiSindoni, critici e, anche, qualche parentedi Santi.Un’emozione, quella di Santi, che siè sciolta man mano è proseguita la seratad’inaugurazione.La simpatica cerimonia ha avuto iniziocon un intervento del direttore dellaGalleria Arteutopia, Luigi Pedrazzi, cheha voluto sottolineare come la galleriache dirige si sia subito mostrata interessataad organizzare una mostra proprio perl’interesse che ha nei confronti di SantiSindoni e del suo travagliato percorsoartistico.Anche Santi è intervenuto, dapprimain modo stentato e poi, via via, semprepiù sicuro soprattutto quando hacominciato a parlare di quello che sentemaggiormente e cioè del suo rapportocon la sua dea ispiratrice, Artè. Lui, haaffermato di non considerarsi un pittore.“Sono uno – ha sotolineato – che non hamai terminato un quadro”. Pur tuttaviale sue opere dimostrano come questaaffermazione sia capziosa. I quadri cisono, sono opere anche molto dure, i visi,hanno espressioni spesso di dolore, maesistono, lui li ha dipinti, lui ha volutocomunicare quello che ha dentro di sèattraverso i colori, i pennelli, nella ricercadi un percorso non certo facile.Il colore per Sindoni non è una funzionesolo decorativa, ma è una forzanaturale che diventa forma, sostanza,spazio. Insomma, verità. Una pennellatavigorosa così come lo è lui stesso cheamalgama il suo essere siciliano e le esperienzedi vita che ha vissuto. Esperienzanegativa come può essere il carcere, mache lui riesce a tramutare in espressionepittorica.A conclusione del suo intervento, ilpittore non ha dimenticato di parlaredell’imminente festa delle donne e si èappellato ai rapitori affinché rilascino ilpiccolo Tommaso.Nato in una frazione di BarcellonaPozzo di Gotto, in provincia di Messina,nel 1954, Santi Sindoni, dopo aver frequentatola scuola del Castello e l’Accademiadi Breraritorna in Sicilia,poi, nel 1991,nuovamente alnord, a Luino,in provincia diVarese. Nel 1999,purtroppo, il carcereṄella sua carriera,Santi, haesposto in più di20 mostre e partecipatoa numerosiconcorsi ancheinternazionaliottenendo meritatepremiazioni.La personale diArteutopia havisto anche lapresenza dell’assesoraprovincialeFrancescaCorso che nelsuo breve interventoha volutosottolineare comela sua presenzaall’inaugurazionenon voleva essereformale, ma unapresenza a dimostrazionedi come la Provincia sta seguendo,da tempo, questo artista. E non èun caso, infatti, che la mostra sia statapatrocinata, appunto dalla Provincia.La direzione del carcere ha delegato ilsovrintendente Luigi Arras e l’educatoreRoberto Bezzi a rappresentarla.Tutti e due sono intervenuti con brevidiscorsi dove hanno messo in evidenza la“diversità” di questo carcere, non più esolo luogo di pena, ma anche consolidamentodi un rapporto diverso con i detenutiche produce, nel tempo, situazionicome quella di Santi Sindoni. Un carcereche possa, pur luogo di segregazione, dareuna visione del futuro possibilista pertanti detenuti.Una bella mostra, resa possibiledalla volontà caparbia del direttore dellaGalleria, Luigi Pedrazzi, da FrancescoGiordano, educatore del centro diurno“Il Girasole”, dal grafico del nostro giornaleVincenzo Mennuni, dagli agenti delcarcere e dalla direzione.E, naturalmente, dall’arte di SantiSindoni.carte<strong>Bollate</strong> 18

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