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Le relazioni degli Assessori - Provincia di Cosenza

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Contesto EuropeoL’economia europea, legata da sempre all’economia <strong>degli</strong> Stati Uniti, ne subiscel’influenza. Il Fondo non parla esplicitamente <strong>di</strong> recessione, tuttavia sottolinea che iconfronti con l’ultimo trimestre dell’anno scorso e le attese per gli ultimi tre mesi dell’anno2008 mostrano un indebolimento ancora più pronunciato dei dati annuali.Il commissario europeo agli affari monetari, Almunia, stima che “le turbolenze suimercati finanziari continueranno”.L’Europa, nel complesso, mantiene una sua soli<strong>di</strong>tà economico-finanziaria, ma siprepara a subire il contraccolpo della recessione in atto negli Stati Uniti; l’euro è debole suimercati valutari, secondo quanto affermato dal presidente della Bce, Trichet , che purlasciando invariati i tassi al 4% ha espresso timori sul rallentamento della congiuntura,aprendo con questo la strada a possibili riduzioni sul costo del denaro.Secondo i dati Eurostat il prodotto interno lordo della zona euro è cresciuto solodello 0,4% nel quarto trimestre 2007 rispetto allo 0,8% del 2006 nello stesso periodo. Acolpire, in modo particolare, è il rallentamento dell’economia tedesca:il PIL è cresciuto <strong>di</strong>appena 0,3% negli ultimi mesi rispetto allo 0,7% dell’inizio 2007 a causa dei consumideboli e della inflazione elevata. Meglio per quanto riguarda gli investimenti.La Spagna punta sui lavori pubblici per sostenere l’economia e far fronte alla crisidell’immobiliare, in particolare l’alta velocità ferroviaria e la rete viaria.La Francia ha puntato, con la Finanziaria 2008, sulla politica fiscale per darestimolo alla crescita.Sul fronte tassi, la Banca Europea ha annunciato nuova stretta, ma per ora lepressioni inflazionistiche appaiono generalmente contenute e, prima <strong>di</strong> decidere altri rialzidei tassi aspetta ulteriori segnali <strong>di</strong> una ripresa della domanda interna.Anche l’Italia, sebbene con un <strong>di</strong>stacco che resta significativo, partecipa a questorilancio strutturale, sia perché viene trainata dalle altre nazioni che, come la Germania,hanno meglio sfruttato la fase <strong>di</strong> ristrutturazione, sia perché le imprese hanno saputoriorganizzarsi e rifocalizzare mercati e prodotti.3

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