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Le relazioni degli Assessori - Provincia di Cosenza

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AssessoreRachele Grosso CiponteBilancio e Finanze – ProgrammazioneEconomico-FinanziariaProgrammazione risorse e partecipazioniRelazione al Bilancio 2008e per ilTriennio 2008 - 2009 – 20101


Contesto EuropeoL’economia europea, legata da sempre all’economia <strong>degli</strong> Stati Uniti, ne subiscel’influenza. Il Fondo non parla esplicitamente <strong>di</strong> recessione, tuttavia sottolinea che iconfronti con l’ultimo trimestre dell’anno scorso e le attese per gli ultimi tre mesi dell’anno2008 mostrano un indebolimento ancora più pronunciato dei dati annuali.Il commissario europeo agli affari monetari, Almunia, stima che “le turbolenze suimercati finanziari continueranno”.L’Europa, nel complesso, mantiene una sua soli<strong>di</strong>tà economico-finanziaria, ma siprepara a subire il contraccolpo della recessione in atto negli Stati Uniti; l’euro è debole suimercati valutari, secondo quanto affermato dal presidente della Bce, Trichet , che purlasciando invariati i tassi al 4% ha espresso timori sul rallentamento della congiuntura,aprendo con questo la strada a possibili riduzioni sul costo del denaro.Secondo i dati Eurostat il prodotto interno lordo della zona euro è cresciuto solodello 0,4% nel quarto trimestre 2007 rispetto allo 0,8% del 2006 nello stesso periodo. Acolpire, in modo particolare, è il rallentamento dell’economia tedesca:il PIL è cresciuto <strong>di</strong>appena 0,3% negli ultimi mesi rispetto allo 0,7% dell’inizio 2007 a causa dei consumideboli e della inflazione elevata. Meglio per quanto riguarda gli investimenti.La Spagna punta sui lavori pubblici per sostenere l’economia e far fronte alla crisidell’immobiliare, in particolare l’alta velocità ferroviaria e la rete viaria.La Francia ha puntato, con la Finanziaria 2008, sulla politica fiscale per darestimolo alla crescita.Sul fronte tassi, la Banca Europea ha annunciato nuova stretta, ma per ora lepressioni inflazionistiche appaiono generalmente contenute e, prima <strong>di</strong> decidere altri rialzidei tassi aspetta ulteriori segnali <strong>di</strong> una ripresa della domanda interna.Anche l’Italia, sebbene con un <strong>di</strong>stacco che resta significativo, partecipa a questorilancio strutturale, sia perché viene trainata dalle altre nazioni che, come la Germania,hanno meglio sfruttato la fase <strong>di</strong> ristrutturazione, sia perché le imprese hanno saputoriorganizzarsi e rifocalizzare mercati e prodotti.3


Situazione NazionaleIl peggioramento del quadro congiunturale dell’economia mon<strong>di</strong>ale si ripercuoteinevitabilmente anche sull’Italia, facendo cambiare le previsioni fatte solo qualche mese fa.<strong>Le</strong> stime correnti danno una crescita del PIL vicino all’1%, ma non è da escludere unquadro peggiore.A parte le cause esogene sopra descritte, le analisi economico-finanziarie nein<strong>di</strong>viduano altri quali: l’apprezzamento del tasso <strong>di</strong> cambio dell’euro che ha frenato leesportazioni; l’andamento dei prezzi delle materie prime d’importazione (in particolare irincari dei prodotti energetici e alimentari) che ha causato un’accelerazione dell’inflazione,colpendo i consumatori italiani.A questi si aggiungono il deterioramento del mercato del cre<strong>di</strong>to bancario, che si èriflesso in un aumento del costo del danaro sia per le imprese che per i consumatori,nonostante una invarianza dei tassi ufficiali e, infine, la fase <strong>di</strong> rientro del grande cicloimmobiliare dell’ultimo decennio, <strong>di</strong> cui vi è evidenza anche nell’evoluzione dell’attività neisettori industriali che costituiscono un indotto nell’e<strong>di</strong>lizia.Naturalmente, la crisi <strong>di</strong> Governo aggiunge motivi <strong>di</strong> preoccupazione al quadroeconomico italiano; ma, i progressi fatti verso il consolidamento delle politiche fiscali, ilclima <strong>di</strong> fiducia delle imprese del settore manifatturiero (dati dell’ISAIE) ed una moderatacrescita della produzione industriale a gennaio (dati della Confindustria) e agricolo fannotirare un sospiro <strong>di</strong> sollievo.Gli eventi che hanno investito il Governo Pro<strong>di</strong> in queste ultime settimane, nonhanno influito negativamente sui pareri espressi da Bruxelles che ha riconosciuto all’Italiaun forte impegno sul fronte del risanamento dei conti.L’Ecofin promuove il piano <strong>di</strong> stabilità varato dal Governo italiano, che prevede ilrientro del deficit sotto il 3% del PIL entro la fine dell’anno, ma mette in guar<strong>di</strong>a sullanecessità <strong>di</strong> un rilancio che deve passare dalle riforme: quelle strutturali in primis.Quanto al debito netto, si attesterà nell’anno 2008 al 108,1%.Nel panorama economico europeo, tuttavia, l'Italia resta, in termini <strong>di</strong> crescita, il fanalino<strong>di</strong> coda tra i Paesi del G7.Complessivamente il Paese soffre una <strong>di</strong>fficile situazione economica a causa delsistema produttivo ancora debole <strong>di</strong> fronte alle sfide della innovazione e della ricerca, conun deficit infrastrutturale ed energetico, ai quali si aggiunge la precarizzazione del lavoro eil conseguente impoverimento <strong>di</strong> parti importanti della società, in particolar modo nelmezzogiorno.4


Una cosa è certa, nel rispetto dei parametri <strong>di</strong> Maastricht , il deficit pubblico devescendere nel 2008 sotto il 3% del Pil e le regioni ed enti locali devono concorrere a questoobiettivo in maniera incisiva.Il risanamento del nostro Paese, ossia il recupero <strong>degli</strong> equilibri <strong>di</strong> bilancio pubblico,non si raggiunge rispettando solo il predetto limite, ma la strada da seguire è , invece ,lunga e tortuosa e va ricercata nelle qualità delle misure da adottare.Occorre necessariamente agire in modo strutturale, con riforme che vedano lapartecipazione <strong>di</strong> tutte le forze politiche, sociali e produttive del Paese e dare vera etempestiva attuazione al federalismo fiscale.Necessità resa ancora più determinante dal variegato panorama della situazioneeconomica italiana tra nord, centro e sud, quest’ultimo confermandosi ( secondo gli ultimidati <strong>di</strong>ffusi dall’ISTAT) fanalino <strong>di</strong> coda della crescita con un modesto incremento del PILdell’1,3% rispetto al 2,0% del nord-ovest, 2,4% del nord-est, 1,8% del centro Italia.Nell’attuale scenario politico italiano è <strong>di</strong>fficile prevedere cosa accadrà nel 2008. Sivive quasi alla giornata e sembra azzardato fare previsioni a lungo termine.Invece, per progettare il futuro dei territori, per dare un senso <strong>di</strong> marcia allecomunità, occorrono scenari definiti, chiare visioni prospettiche, punti <strong>di</strong> riferimentostabili.Per questo gli enti locali auspicano che le riforme messe in cantiere durante il 2007giungano a compimento.Che, finalmente, sia data una <strong>di</strong>sciplina organica agli enti locali ed ai loro rapporticon lo Stato e le Regioni, ponendo con sempre più forza l’accento sulla necessità, ormai nonprocrastinabile, che siano in<strong>di</strong>viduate e allocate le funzioni fondamentali <strong>degli</strong> enti senzaduplicazioni e confusione <strong>di</strong> ruoli, che siano rinconfigurate in maniera ottimale le Province,sciolti i <strong>di</strong>lemmi sulle città metropolitane, conferiti assetti razionali e stabili agli enti <strong>di</strong>secondo livello in rapporto alle specificità dei territori.Secondo il 41° rapporto presentato dal CENSIS “Rapporto sulla situazione sociale delPaese 2007” patrocinato dal Cnel, i cambiamenti intervenuti nei rapporti centro-periferiahanno prodotto, per i vertici delle amministrazioni locali, da un lato significativi aumenti <strong>di</strong>visibilità, dall’altro nuove e importanti responsabilità.I Comuni e le Province, trovandosi al governo <strong>di</strong> enti in bilico tra una <strong>di</strong>pendenzagerarchica, che sul piano formale tende a sfarinare, ed un’autonomia reale ancorapenalizzata dal mancato federalismo fiscale, spesso reagiscono mettendo in campo azionifuori dai cosiddetti ‘paletti istituzionali ’.5


Ciò li costringe ad affrontare quel complesso sistema <strong>di</strong> vincoli che si è sostituito alvecchio controllo statuale sugli atti <strong>degli</strong> enti locali.Si pensi ai limiti posti sulla spesa corrente, al patto <strong>di</strong> stabilità interno, allerestrizioni per le assunzioni <strong>di</strong> personale, al contingentamento delle ad<strong>di</strong>zionali fiscali, ecc.Limiti che stridono con la necessità <strong>di</strong> offrire ai citta<strong>di</strong>ni risposte esaurienti inmateria <strong>di</strong> servizi , <strong>di</strong> ambiente, <strong>di</strong> sicurezza, <strong>di</strong> qualità della vita e in generale laddove lapresenza e l’efficacia <strong>di</strong> intervento e <strong>di</strong> regolazione da parte dello Stato centrale risultaspesso insod<strong>di</strong>sfacente.Considerata, quin<strong>di</strong>, la rigi<strong>di</strong>tà della spesa corrente, la maggior parte <strong>degli</strong> enti sonointervenuti sulle entrate.Il capitolo delle entrate per gli enti locali rappresenta la nota dolente nellapreparazione dei bilanci <strong>di</strong> previsione, poiché quasi sempre e sempre <strong>di</strong> più è la causa dellarigi<strong>di</strong>tà dei bilanci stessi.Dallo stu<strong>di</strong>o effettuato dall’UPI sull’organizzazione e la finanza delle Provinceitaliane, in cui vengono analizzati gli aggregati <strong>di</strong> spesa e <strong>di</strong> entrata dei bilanci – rapportaticon il trend <strong>degli</strong> ultimi anni-, emergono dati molto significativi relativamente al rispettodel Patto <strong>di</strong> stabilità interno da parte delle Province, che hanno contribuito in modosostanziale allo sforzo <strong>di</strong> risanamento delle finanze pubbliche che il Paese sta compiendo inquesti anni.Tutto ciò, nonostante i flussi <strong>di</strong> entrata che negli ultimi sei anni hanno registrato unaflessione negativa.Lo stu<strong>di</strong>o ha evidenziato, inoltre, che anche nel campo delle entrate c’è una classificaregionale, relativamente all’autonomia tributaria ed all’autonomia finanziaria, che vede leProvince del sud con i più bassi in<strong>di</strong>ci (Calabria 43,4%) mentre le Province del nord piùalti (Lombar<strong>di</strong>a 72,2%) con una me<strong>di</strong>a nazionale del 55,5%.E mentre le entrate tributarie e le entrate derivanti da contributi e trasferimenticorrenti restano sostanzialmente stabili, il volume complessivo dei trasferimenti regionalipresenti nei bilanci delle Province, ancora una volta registrano un forte <strong>di</strong>fferenza tra norde sud Italia : Molise, Abbruzzo , Calabria tra i più bassi, Lombar<strong>di</strong>a, Toscana Piemonte tra ipiù alti.Complessivamente si può desumere che le Province scontano, come detto sopra, daun lato la scarsa autonomia impositiva, dall’altro una sostanziale <strong>di</strong>pendenza dalle risorsefinanziarie provenienti dalle Regioni, sempre con le dovute <strong>di</strong>fferenze tra sud e nord.Alla luce delle suddette riflessioni si desume che, anche per il 2008, la formazionedel Bilancio <strong>di</strong> previsione si presenta <strong>di</strong> non facile realizzazione, tenendo conto che si sono6


aggiunti ulteriori adempimenti riguardanti la compilazione <strong>di</strong> numerosi allegati ine<strong>di</strong>ti cheservono ai controlli.La legge Finanziaria 2008 varata dal Governo, partita con un carico sopportabile, ègiunta alla meta notevolmente appesantita, attestandosi ai 16,7 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> euro.Il Capo dello Stato ha così commentato il testo:” anche quest’anno, in misura sololievemente attenuata rispetto allo scorso anno, l’approvazione della legge finanziaria è statain ultima istanza affidata a congegni <strong>di</strong> abnorme accorpamento, con conseguenti voti <strong>di</strong>fiducia, <strong>di</strong> norme accresciutesi senza misura nel corso del <strong>di</strong>battito parlamentare.”Molte le misure <strong>di</strong> imme<strong>di</strong>ato impatto per le amministrazioni locali sia per la partesulla finanza pubblica e la lotta all’evasione, sia per quella sulla concorrenza e il mercato:tagli ai costi della P.A. e della politica, giro <strong>di</strong> vite su consulenze e incarichi esterni,personale, razionalizzazione e contenimento della spesa , controlli…Proprio per queste motivazioni, il presupposto del pieno riconoscimentodell’autonomia finanziaria <strong>degli</strong> enti locali rimane un imprescin<strong>di</strong>bile elemento per losviluppo e la crescita del Paese.La Finanziaria 2008 , infatti, nasce anche con l’intento <strong>di</strong> ridurre gli sprechi emigliorare l’efficienza della pubblica amministrazione, infatti prevede piani triennali perrazionalizzare le spese <strong>di</strong> funzionamento (computer, immobili,ecc), limitazioni alle autoblu, tagli alle spese telefoniche e risparmi attraverso il ricorso ai servizi “Voce tramiteprotocollo internet (VOIP) ; prevede una riduzione della composizione delle giuntecomunali e provinciali, un taglio alle spese per i gettoni <strong>di</strong> presenza percepiti per lapartecipazione a consigli e commissioni.Impone un piano delle consulenze e incarichi esterni e vengono introdotte normeparticolarmente restrittive nell’ambito <strong>degli</strong> enti locali, norme che prevedono proceduremolto vincolanti che vanno dalla programmazione alla regolamentazione della fattispecie.Rispetto all’anno precedente cambia il Patto <strong>di</strong> Stabilità interno, già profondamenteinnovato nel 2007.Dal criterio dei tetti <strong>di</strong> spesa si era passati al sistema dei sal<strong>di</strong> <strong>di</strong> bilancio, unapproccio rispettoso dell’autonomia riconosciuta dalla Costituzione con la mo<strong>di</strong>fica delTitolo V del 2001, per restituire agli enti locali gli spazi <strong>di</strong> autonomia necessari per deciderese intervenire sul fronte delle spese e/o delle entrate.Il nuovo sistema unifica in uno solo i due obiettivi in vigore nel 2007, quello <strong>di</strong>competenza e quello <strong>di</strong> cassa, semplificando e tenendo fuori dal patto sia la cassa dallagestione corrente, sia la competenza relativa agli investimenti, al fine <strong>di</strong> liberalizzare gliavanzi <strong>di</strong> amministrazione e consentirne l’utilizzo.7


Sembrerebbe che il nuovo metodo, ossia il passaggio dalla competenza finanziaria aquella ibrida (finanziaria per la spesa corrente, <strong>di</strong> cassa per gli investimenti), risolva iproblemi, <strong>di</strong> fatto non è così, in quanto il concetto <strong>di</strong> cassa e competenza non sonosvincolati l’uno dall’altro, poiché tutto ciò che oggi è <strong>di</strong> competenza si tramuterà, in seguito,in una uscita <strong>di</strong> cassa.<strong>Le</strong> <strong>di</strong>fficoltà emergeranno specialmente per quegli enti che finanzieranno gliinvestimenti con il ricorso all’indebitamento poiché i relativi pagamenti verrannoconteggiati a saldo, mentre le entrate che li finanziano restano fuori.Alla luce delle nuove norme alcune considerazione sono d’obbligo: si può prevedereche il sistema misto porterà gravi tensioni che si accentueranno negli enti che hannoresidui elevati e che si troveranno ad affrontare pagamenti per investimenti deliberati neglianni precedenti.Nel prossimo paragrafo sono specificate tutte le norme della Finanziaria 2008 <strong>di</strong>interesse per la <strong>Provincia</strong> e le conseguenze che determineranno sul bilancio dell’Ente.<strong>Le</strong>gge Finanziaria 2007: Punti SalientiPATTO DI STABILITA’Art.1. commi 379-380 <strong>Le</strong>tt.a): estese al 2010 l’applicazione del Patto alle Province e ai Comuni conpopolazione superiore a 5.000 abitanti. <strong>Le</strong>tt.b):previsto il contributo della finanza locale al conseguimento <strong>degli</strong> obiettivi <strong>di</strong>finanza pubblica anche per il 2010 in termini <strong>di</strong> riduzione del saldo finanziariotendenziale <strong>di</strong> comparto. <strong>Le</strong>tt.c): rimangono invariati i coefficienti previsti con la Finanziaria 2007 vali<strong>di</strong> aifini della determinazione dell’obiettivo. Per il 2010 i coefficienti sono quelli giàdeterminati per il 2009. <strong>Le</strong>ttera d): il nuovo comma 679 bis (Finanziaria 2007) esclude dal concorso allamanovra gli enti che nel triennio 2003-2005 hanno un saldo <strong>di</strong> cassa positivo. Per tali enti il saldo programmatico per il 2008 è pari al Saldo Me<strong>di</strong>o 2003-2005calcolato non più in termini <strong>di</strong> cassa e <strong>di</strong> competenza, ma esclusivamente in termini<strong>di</strong> competenza mista. Dal 2008 il monitoraggio riguarda un saldo e non più due come per gli anniprecedenti <strong>Le</strong>tt. e):sostituzione del comma 681 (finanziaria 2007) che <strong>di</strong>spone che per gli anni2008-2010 gli enti devono conseguire un saldo finanziario in termini <strong>di</strong> competenzamista pari al corrispondente saldo me<strong>di</strong>o del triennio 2003-2005 migliorato della8


misura annualmente determinata. La norma chiarisce che gli introiti ottenutiaumentando le aliquote dell’ad<strong>di</strong>zionale IRPEF, sbloccate dalla finanziaria 2007,concorrono al conseguimento <strong>degli</strong> obiettivi. E’ poi introdotto il comma 681 bis che, oltre a non far concorrere alla manovra glienti con saldo positivo, introduce due correttivi per evitare penalizzazioni per gli entivirtuosi. Solo per il 2008 gli enti che presentino un saldo me<strong>di</strong>o 2003/2005 DICOMPETENZA MISTA : -Positivo -Superiore al saldo <strong>di</strong> cassa Possono scegliere <strong>di</strong> calcolare il saldo programmatico con le vecchieregole(competenza e cassa) <strong>Le</strong>ttera f) : In<strong>di</strong>vidua la competenza mista come criterio su cui calcolare, a decorreredal 2008, il saldo me<strong>di</strong>o 2003-2005.Per il 2007 è confermato sia il saldo <strong>di</strong> cassa che il saldo <strong>di</strong> competenza. <strong>Le</strong>tt. g) : è sostituito integralmente il comma 684. la nuova formulazione dellanorma impone un allegato al bilancio <strong>di</strong> previsione che <strong>di</strong>mostri rispetto del Patto <strong>di</strong>Stabilità in termini <strong>di</strong> competenza mista. Il prospetto sarà formato daglistanziamenti relativamente alla parte corrente e da una previsione dei flussi <strong>di</strong> cassa,per la parte in conto capitale.Sanzioni<strong>Le</strong>tt. h): la mancata trasmissione del prospetto <strong>di</strong>mostrativo <strong>degli</strong> obiettiviprogrammatici costituisce inadempimento al patto <strong>di</strong> stabilità interno. Per gli enticommissariati determina l’assoggettamento al patto.<strong>Le</strong>tt. l): la mancata trasmissione entro il 30 marzo <strong>di</strong> ogni anno della certificazionerelativa al rispetto o meno del patto <strong>di</strong> stabilità costituisce inadempienza del patto <strong>di</strong>stabilità interno.Art.1, commi 381-384• I contratti su strumenti finanziari, anche derivati sottoscritti da Regioni edEnti Locali devono basarsi sulla massima trasparenza contrattuale.• Devono avere le informazioni ed essere redatti in base alle in<strong>di</strong>cazioni che sarannospecificate da un decreto del Ministro dell’Economia, da emanare sentite la Consob ela banca d’Italia.• Al Ministero il compito <strong>di</strong> verificare la conformità dei contratti ai modelli deldecreto.9


• La Regione o l’Ente Locale sottoscrittore deve espressamente attestare <strong>di</strong> aver presoin considerazione i rischi e le caratteristiche dello strumento proposto e, una notaallegata al bilancio dovrà in<strong>di</strong>care gli oneri legati agli strumenti finanziarisottoscritti.• Il rispetto <strong>di</strong> queste regole rappresenta elemento costitutivodell’efficacia dei contratti e, la loro violazione deve essere segnalata allaCorte dei Conti.-Scioglimento dei Consigli- art.2, commi 1-2-13Confermate per il 2008 le <strong>di</strong>sposizioni contenute nell’art.1, comma 1 bis, del DL314/2004, che prevedono lo scioglimento del consiglio nei casi <strong>di</strong> mancata approvazionedel bilancio.Lo stesso per la mancata adozione dei provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> riequilibrio previstidall’art.193 del TUEL– trasferimenti erarialiI contributi a favore <strong>degli</strong> enti locali sono attribuiti a ogni ente nella stessa misuraprevista per il 2007 ridotta …dei tagli connessi alla riduzione dei costi della politica per 313milioni <strong>di</strong> euro.– Avanzi <strong>di</strong> AmministrazioneIntroduzione nel TUEL (art.187,c.2) la possibilità <strong>di</strong> utilizzare gli avanzi <strong>di</strong>amministrazione per l’estinzione anticipata <strong>di</strong> prestiti.Costi della Politica commi 23-27 : nuovi tetti nella formazione delle giunte commi 33/38 – Duplicazione <strong>di</strong> funzioni-La norma introduce misure <strong>di</strong> contenimento della spesa determinate attraverso lamo<strong>di</strong>fica <strong>degli</strong> artt.47,81,82 e 83 del TUEL, ( le nuove norme entrano in vigore con leprossime elezioni amm.ve)Razionalizzazione Comma 34 :soppressione <strong>di</strong> enti, agenzie od organismi titolari <strong>di</strong> funzioni coincidenticon quelle svolte dagli stessi enti locali.Fondo Speciale• Comma 264 :Istituzione del Fondo <strong>di</strong> garanzia per le opere pubblichepresso la cassa DD.PP. Commi 569 – 576-Acquisti <strong>di</strong> beni e servizi-10


Entro il 28 febbraio 2008 (e il 31 <strong>di</strong>cembre dell’anno precedente per gli annisuccessivi) le Pa centrali e Locali dovranno inviare al Ministero dell’Economia unprospetto con la previsione dei fabbisogni <strong>di</strong> beni e servizi a cui si applica il Co<strong>di</strong>cedei Contratti (Dlgs 163/06). I prospetti devono essere conformi allo schema pubblicato sul Portale <strong>degli</strong> acquistiin rete <strong>di</strong> Economia e Consip. Sulla base dei prospetti, entro marzo il ministero dell’economia in<strong>di</strong>vidua condecreto i beni e servizi non oggetto <strong>di</strong> convenzione Consip per i quali le p.a. devonoricorrere a Consip in qualità <strong>di</strong> stazione appaltante. La procedura si applica agli acquisti inferiori alla soglia comunitaria.Commi 588/602– Spese per beni strumentali- Vanno adottati piani triennali per il contenimento delle spese relative a benistrumentali agli uffici e ai beni immobili delle amministrazioni. Ogni anno va inviata alla sezione regionale della Corte dei Conti una relazione con ilmonitoraggio su queste azioni <strong>di</strong> contenimento Sulla base <strong>di</strong> criteri stabiliti con DPCM le amm.ni devono comunicare al ministerodell’economia i beni immobili ad uso abitativo o <strong>di</strong> servizio su cui vantino<strong>di</strong>sponibilità o <strong>di</strong>ritti reali a qualsiasi titolo. La cilindrata me<strong>di</strong>a delle autovetture <strong>di</strong> servizio non potrà superare i 1.600centimetri cubici. Articolo 3- Società partecipate-Commi 27 – 32 -Limiti alla creazione <strong>di</strong> partecipate-Tutte la amministrazioni pubbliche, compresi gli enti locali, non possono costituiresocietà aventi per oggetto attività <strong>di</strong> produzione <strong>di</strong> beni e servizi non strettamente necessariper il perseguimento delle proprie finalità istituzionali, né assumere o mantenere<strong>di</strong>rettamente o in<strong>di</strong>rettamente partecipazioni, anche <strong>di</strong> minoranza, in tali società.Sempre ammessa invece la costituzione <strong>di</strong> società che producono servizi <strong>di</strong> interessegenerale.Ammessa anche la partecipazione in tali società, previa autorizzazione dell’organocompetente con delibera motivata.Alle stesse amministrazioni è fatto obbligo cedere a terzi, entro 18 mesi dalla data <strong>di</strong>entrata in vigore della finanziaria 2008, le società e le partecipazioni vietate.11


Commi 54/57- Consulenze –L’affidamento <strong>di</strong> incarichi <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o o <strong>di</strong> ricerca, o <strong>di</strong> consulenza a soggetti estraneiall’amministrazione può avvenire solo nell’ambito <strong>di</strong> un programma approvato dalConsiglio.Il regolamento sull’or<strong>di</strong>namento <strong>degli</strong> uffici e dei servizi fissa i limiti, i criteri e lemodalità per l’affidamento <strong>degli</strong> incarichi e il limite massimo della spesa annua.<strong>Le</strong> <strong>di</strong>sposizioni regolamentari sono trasmesse, per estratto, alla Sezione regionale <strong>di</strong>controllo della Corte dei Conti entro 30 giorni dalla loro adozione.• ObblighiL’affidamento <strong>di</strong> incarichi <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o o <strong>di</strong> ricerca e consulenze effettuato in violazionedelle <strong>di</strong>sposizioni regolamentari costituisce illecito <strong>di</strong>sciplinare e determina responsabilitàerariale.<strong>Le</strong> amministrazioni pubbliche sono tenute a pubblicare sul proprio sito web i relativiprovve<strong>di</strong>menti completi <strong>di</strong> in<strong>di</strong>cazione dei soggetti percettori, della ragione dell’incarico edell’ammontare erogato.In caso <strong>di</strong> omessa pubblicazione, la liquidazione del corrispettivo per gli incarichi <strong>di</strong>collaborazione o consulenza costituisce illecito <strong>di</strong>sciplinare e determina responsabilitàerariale del <strong>di</strong>rigente preposto.• Mo<strong>di</strong>fica dell’art.7 del Decreto 165/01che <strong>di</strong>sciplina il conferimento <strong>di</strong> incarichiin<strong>di</strong>viduali, con contratto <strong>di</strong> lavoro autonomo <strong>di</strong> natura occasionale o coor<strong>di</strong>nata econtinuativa, ad esperti esterni all’amministrazione. In particolare, soggetti “<strong>di</strong>particolare e comprovata specializzazione universitaria”.• Comma 77 – le <strong>di</strong>sposzizioni dell’art.6,c.6 e 6 bis e 6 ter, non si applicano aicomponenti dei N.d.V. e controllo interno.• Comma 78 – confermato per il 2008 il c.560,riserva del 60% del totale dei postimessi a concorso a co.co.co. Per un anno entro il 29.9.2006.• Comma 79 – mo<strong>di</strong>fica art.36 Dlgs 165/01 concernente utilizzo <strong>di</strong> lavoro flessibilenella p.a.• Comma 90 – estesa la stabilizzazione anche al personale che consegua i requisiti <strong>di</strong>anzianità <strong>di</strong> servizio alla data del 28.9.2007• Comma 95 – le amministrazioni possono continuare ad avvalersi <strong>di</strong> personaleassunto a tempo determinato sulla base della Finanziaria 2007.12


• Comma 96 – entro il 31.3.2008 un DPCM in<strong>di</strong>vidua i requisiti e le modalità <strong>di</strong>valutazione per l’assimilazione del personale precario ai collaboratori ai fini dellastabilizzazione.• concernenti l’utilizzo <strong>di</strong> personale flessibile non possono effettuare assunzioni adalcun titolo per il triennio successivo alla suddetta violazione.• Ai sensi del comma 6 ter dello stesso art.7, tali <strong>di</strong>sposizioni costituiscono norme <strong>di</strong>principio cui gli enti locali devono adeguarsi in sede <strong>di</strong> regolamentazione dellemodalità <strong>di</strong> conferimento <strong>degli</strong> incarichi esterni.• Gli enti locali devono:-adottare un programma approvato dal Consiglio;-nel regolamento <strong>di</strong> Organizzazione <strong>degli</strong> uffici e dei servizi, dettare le regole per ilconferimento <strong>degli</strong> incarichi e stabilire il limite della spesa; il regolamento deve essereinviato entro 30 giorni alla sezione regionale <strong>di</strong> controllo della Corte dei Conti.Approvazione Bilancio <strong>di</strong> PrevisioneIl termine per l’approvazione del Bilancio <strong>di</strong> Previsione 2008 è <strong>di</strong>fferito al 31 marzo2008 e rimangono confermate le <strong>di</strong>sposizioni precedenti sia per le modalità <strong>di</strong>approvazione del Bilancio, sia per la verifica della Salvaguar<strong>di</strong>a <strong>degli</strong> Equilibri ( commi 155e 156 ); viene confermata, quin<strong>di</strong>, una tendenza assolutamente consolidata <strong>degli</strong> ultimianni.Art. 3 - PERSONALELa Finanziaria 2008 riserva <strong>di</strong>verse novità <strong>di</strong> rilievo relativamente al personale,infatti le pubbliche amministrazioni possono assumere solo con contratto a tempoindeterminato.L’assunzione a tempo determinato è consentita per esigenze stagionali, per perio<strong>di</strong>non superiori a tre mesi o, relativamente alle autonomie locali, per le sostituzioni <strong>di</strong>maternità.L’art.3,comma 79 della L.F.2008 ha integralmente sostituito l’art.36 del Dlgs 165/01,stabilendo, pur con talune deroghe, il principio fondamentale che “le pubblicheamministrazioni assumono esclusivamente con contratti <strong>di</strong> lavoro a tempo determinato”.13


Vengono, altresì, introdotte nuove regole per la stabilizzazione dei precari; leamministrazioni locali possono ammettere alla procedura <strong>di</strong> stabilizzazione <strong>di</strong> cuiall’art.1,c.558, della <strong>Le</strong>gge 296/06 (finanziaria 2007) anche il personale che consegua ilrequisito <strong>di</strong> anzianità <strong>di</strong> servizio ivi previsto in virtù <strong>di</strong> contratti stipulati anteriormente alladata del 29 settembre 2007.Il termine originario del 29 settembre 2006 viene spostato, fermo restando il vincolodel quinquennio previsto del comma 519 della finanziaria 2007.In ogni caso, devono essere pre<strong>di</strong>sposti, sentite le organizzazioni sindacali,nell’ambito della programmazione triennale dei fabbisogni per gli 2008/2010, piani per laprogressiva stabilizzazione.Altro capitolo importante della Finanziaria 2008 è de<strong>di</strong>cato ai derivati: gli entiterritoriali potranno continuare a stipulare contratti <strong>di</strong> strumenti finanziari, anche derivati,purché detti contratti siano informati alla massima trasparenza e siano redatti secondo lein<strong>di</strong>cazioni specificate in un decreto del ministro dell’economia, da emanare sentite laConsob e la Banca d’Italia.RIFLESSI DELLA FINANZIARIA 2008 SULL’ENTEQuest’anno la <strong>Le</strong>gge 24.12.2007, n.244 “<strong>Le</strong>gge Finanziaria 2008” <strong>di</strong>spone per gli entilocali un ricchissimo menu <strong>di</strong> norme che, accanto ai capitoli classici, dagli aspetti finanziarialla <strong>di</strong>sciplina dei tributi, intervengono su <strong>di</strong>scipline <strong>di</strong> dettaglio relative ai temi piùsvariati.Già le misure adottate dalle ultime leggi finanziarie, la scarsa <strong>di</strong>namicità delleentrate e le scelte locali per evitare inasprimenti della fiscalità, avevano rafforzato l’esigenza<strong>di</strong> blindare i conti.Come sempre, per gli enti locali, il punto focale rimane il Patto <strong>di</strong> stabilità e lemodalità <strong>di</strong> calcolo dell’obiettivo finanziario.La competenza ibrida, come illustrato sopra, ha raggiunto lo scopo <strong>di</strong> svincolare gliavanzi <strong>di</strong> amministrazione dalle briglie del Patto che, pertanto, possono essere utilizzati perla copertura delle spese <strong>di</strong> investimento; d’altro canto il rischio è che i conti risulterannopiù vincolati a causa della rigi<strong>di</strong>tà della spesa.Per questi motivi, alle amministrazioni locali che in questo periodo si accingono adapprovare il bilancio <strong>di</strong> previsione 2008 con le nuove regole, viene assegnato l’arduo14


compito <strong>di</strong> adottare ogni necessario provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> contenimento della spesanell’ambito del ben più vasto interesse generale che coinvolge l’economia dell’Italia .In questo momento critico occorre una politica <strong>di</strong> risanamento dei conti pubblicirigorosa, in cui tutti gli attori economico - sociali del Paese sono chiamati a grossi sacrifici;la linea da seguire, però, non può riguardare solo l’imposizione fiscale, ma anche ilrecupero in termini <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>bilità attraverso una riforma strutturale che tenga presente lepensioni, la sanità, la pubblica amministrazione , l’attuazione del federalismo fiscale.In sostanza, tornando ad essere competitivi in una economia sempre piùglobalizzata.Di fronte ad una profonda spaccatura economica fra le <strong>di</strong>verse aree del Paese, non sipuò non tener conto del fatto che i Comuni, le Province, le Regioni svantaggiate, con minoricapacità tributarie, abbiano bisogno <strong>di</strong> compensare eventuali squilibri fra le entratetributarie e l’erogazione dei servizi <strong>di</strong> loro competenza tali da raggiungere livelli uniformia tutto il territorio nazionale.In sostanza, in tutti gli enti locali, a prescindere dalla capacità <strong>di</strong> ricavare risorsefiscali dal proprio territorio, occorre che siano rispettati gli stessi standard nellaprestazione <strong>di</strong> determinati servizi e, in particolare, <strong>di</strong> quelli concernenti i servizi sociali ,come sottolineato dall’art.120 comma 2 della Costituzione.Nella realtà, per gli enti locali, il meccanismo della perequazione rappresenta ,spesso, motivo <strong>di</strong> conflittualità interistituzionale in quanto si scontra con i problemi <strong>di</strong>equità, efficienza e sostenibilità finanziaria, oltre che <strong>di</strong> trasparenza e <strong>di</strong> semplicità <strong>di</strong>applicazione.Questo lo scenario italiano dentro il quale gli enti locali, devono muoversi.Nella sostanza, ognuno <strong>di</strong> noi sa che, l’ente locale, si trova quoti<strong>di</strong>anamente a doverconiugare lo sviluppo economico del territorio con il risanamento delle finanze pubbliche, emisurare costantemente e assiduamente i propri conti <strong>di</strong> bilancio con gli obblighilegislativi, amministrativi, contabili.15


Quali misure adottiamo <strong>di</strong> fronte a questa Finanziaria 2008 ?Durante i tre anni trascorsi dall’elezione del Presidente Oliverio questo Ente è statosempre impegnato a programmare le proprie scelte, anche se costretto a muoversi incontesto <strong>di</strong>fficile caratterizzato da vicende economiche e politiche, sia a livello governativoche regionale, segnate da politiche restrittive che hanno smantellato quei stabili “punti <strong>di</strong>riferimento” cui un ente locale deve necessariamente rivolgersi per dare stabilità e certezzeai citta<strong>di</strong>ni amministrati.Ciò nonostante, a fronte <strong>di</strong> risorse sempre più esigue, l’azione <strong>di</strong> governo <strong>di</strong> questa<strong>Provincia</strong> ha sempre puntato a far prevalere una visione generale e ad affermare unaprogrammazione in<strong>di</strong>rizzata alla crescita economica e sociale ed alla modernizzazione .Quest’anno, più che mai, saranno utilizzati gli strumenti normativi e organizzativinecessari a definire una programmazione per il 2008 che sia rispondente alle esigenze dellacollettività e per incrementare l’efficacia e l’efficienza dei servizi, qualificando le politiche<strong>di</strong> pianificazione della spesa, aumentandone la capacità; responsabilizzando la struttura;sviluppando i sistemi <strong>di</strong> controllo interni; combattendo l’evasione fiscale e tariffaria;valorizzando e/o alienando il patrimonio immobiliare .Per questo, la redazione del Bilancio <strong>di</strong> previsione 2008 non vuole essere solo unelenco <strong>di</strong> cifre , piuttosto, rendere manifesti e trasparenti le scelte dell’Amministrazione .In virtù delle <strong>di</strong>sposizioni contenute nella manovra finanziaria 2008, in particolareriguardo al trattamento riservato agli Enti Locali, è evidente che pesanti saranno leconseguenze sul bilancio dell’Ente che, per fronteggiare la situazione, già da tempo stacercando <strong>di</strong> ridurre le uscite, razionalizzando e selezionando le proprie attività.E’ in questo contesto che, come bene evidenziato dall’art.170 del D.lg. 267/00, laRelazione Previsionale e Programmatica , nell’ambito delle attività <strong>di</strong> programmazione ebilancio <strong>degli</strong> Enti locali, assume un significato <strong>di</strong> indubbia rilevanza e valenza strategicanel piano generale dell’ente <strong>Provincia</strong>.Tanto più che lo stesso comma 379-lett.g- della <strong>Le</strong>gge Finanziaria 2008 prescriveche il Bilancio <strong>di</strong> previsione deve essere deliberato coerentemente ai risultati che si devonoconseguire in or<strong>di</strong>ne al patto <strong>di</strong> stabilità interno.Inoltre, lo schema in<strong>di</strong>viduato nel DPR n.326/98, che organizza i contenuti per lapre<strong>di</strong>sposizione della Relazione Previsionale e Programmatica, prevede che tale processo <strong>di</strong>programmazione abbia inizio con un’analisi del territorio e dei fabbisogni della collettività16


al fine <strong>di</strong> commisurare le esigenze della comunità amministrata con la dotazione <strong>di</strong> risorsee <strong>di</strong> organismi gestionali della <strong>Provincia</strong>.Una previsione <strong>di</strong> bilancio, pertanto, che tenga nella dovuta considerazione trein<strong>di</strong>catori:1.l’incidenza del costo del personale sulle entrate;2.l’incidenza del debito (interessi e quota capitale) in rapporto all’assorbenza sulle entrate;3.autonomia finanziaria.Tre in<strong>di</strong>catori che devono misurarsi su una previsione delle entrate tributarie epatrimoniali prudente e realistica, capace <strong>di</strong> dare le necessarie risposte alla richiesta <strong>di</strong>sviluppo della comunità.L’osservanza dei suddetti vincoli, normativi e contabili, comporta la necessità, lacapacità e la determinazione <strong>di</strong> usare tutti gli strumenti che consentano <strong>di</strong> incrementarel’efficacia e l’efficienza <strong>di</strong> tutti i servizi, qualificando le politiche <strong>di</strong> pianificazione della spesaaumentandone la capacità, responsabilizzando la struttura, sviluppando i sistemi <strong>di</strong>controllo interni, combattendo l’evasione fiscale e tariffaria, valorizzando e/o alienando ilpatrimonio immobiliare .Nell’ottica del “rendere conto” che questo Ente responsabilmente ha collocato alcentro della sua missione politica e amministrativa, anche con l’adozione del BilancioSociale,Una visione politica percepita positivamente dai citta<strong>di</strong>ni della provincia cosentina ,come risulta dal sondaggio condotto dal Sole24Ore che colloca il Presidente Oliverio alterzo posto nella classifica dei Presidenti delle Province italiane.Esposizione delle previsioni <strong>di</strong> BilancioDa una analisi effettuata dall’UPI sulle attività e sulla finanza delle Province italianenegli ultimi anni, si desume che l’attività prevalente delle Province è in<strong>di</strong>rizzata agliinvestimenti <strong>di</strong> opere pubbliche (scuole, strade, ecc.); attività che, però, rischia <strong>di</strong> esserefrenata da un inadeguato supporto finanziario sul versante delle entrate, soprattutto,finanza derivata e contributi statali e regionali.La <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> non si <strong>di</strong>scosta dal suddetto dato, avendo anzi in questiultimi 3 anni in<strong>di</strong>rizzato gran parte delle proprie risorse finanziarie agli investimenti,impegnando tra E<strong>di</strong>lizia pubblica e scuole, viabilità ed impianti sportivi circa 210 milioni <strong>di</strong>€uro.17


Ovviamente, tutto ciò ha generato una rigi<strong>di</strong>tà strutturale della spesa corrente che,come è noto, prende in considerazione le spese del personale, gli interessi passivi e ilrimborso dei prestiti.Considerato che le spese <strong>di</strong> personale sono aumentate solo delll’1,7% e i fitti passivisono <strong>di</strong>minuiti del 5,85%, la quota maggiore <strong>di</strong> rigi<strong>di</strong>tà è evidentemente da attribuire agliimpegni <strong>di</strong> quei capitoli legati allo sviluppo infrastrutturale dei territori.Anche per il prossimo triennio 2008/2010 si prevedono investimenti per una spesa<strong>di</strong> circa 86 milioni <strong>di</strong> €uro così <strong>di</strong>visa:- E<strong>di</strong>lizia pubblica 23.850 milioni <strong>di</strong> €uro,- Viabilità 39.130 milioni <strong>di</strong> €uro,- Impianti Sportivi 22.610 milioni <strong>di</strong> €uro, con oneri a carico del Bilanciodell’Ente.Ciò nonostante, la <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>, insieme alle Province dell’Abbruzzo e delMolise, non viene sostenuta adeguatamente né dallo Stato né dalla Regione, per come sievince dai dati dell’UPI ( 20 milioni <strong>di</strong> €uro per la Calabria a fronte dei 400 milioni delPiemonte).La <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>, per come è avvenuto negli anni passati, anche quest’anno,dopo aver previsto le spese <strong>di</strong> funzionamento e i costi relativi ai fitti, al personale e oneridei mutui, ha previsto alcuni progetti migliorativi e innovativi che, certamente, avranno unnotevole impatto sul territorio.Progetti strategici della programmazione 2008All’indomani della presentazione del Bilancio Sociale (il primo in Italia ad essere redattosecondo i dettami dell’Osservatorio per la Finanza e la Contabilità <strong>degli</strong> Enti Locali) con cuila <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> ha reso manifesti le scelte operate, le azioni amministrative e gliobiettivi raggiunti per consentire ai citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> ‘esercitare un giusto e legittimo controllo’, ilPresidente On.Oliverio, in linea con il suo modo <strong>di</strong> “fare politica” basato sul confronto e lacon<strong>di</strong>visione, ha incontrato i rappresentanti delle forze sociali provinciali: Confagricoltura,Confcooperative, Col<strong>di</strong>retti, CIA, CGIL, CISL, UIL, CNA, Comfapi, ai quali ha illustrato loschema <strong>di</strong> bilancio 2008 e le scelte più rappresentative che ne caratterizzanol’impostazione.La programmazione economica e finanziaria del 2008 della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>, seppurein un contesto <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> ristrettezze economiche e finanziarie, nel rispetto delle proprie18


prerogative istituzionali, si caratterizza da un lato per la prosecuzione <strong>degli</strong> obiettivi <strong>di</strong>mandato, dall’altro per realizzare nuovi progetti.Una preliminare fattiva concertazione con gli assessori ha consentito <strong>di</strong> definire iprogrammi e i progetti, che saranno assegnati con il PEG ai <strong>di</strong>rigenti <strong>di</strong> riferimento,garantendo la semplificazione dei proce<strong>di</strong>menti burocratici e amministrativi, ma anche lapossibilità <strong>di</strong> verificare i risultati dell’azione amministrativa.Il settore ragioneria, in particolare, oltre ad assolvere prevalentemente alle funzionie compiti dettati dalle leggi e dai principi contabili del TUEL, continua ad essere impegnatoin alcuni gran<strong>di</strong> ed importanti progetti altamente innovativi e qualificanti per l’Ente quali:la contabilità economica, il controllo <strong>di</strong> gestione, la realizzazione del Bilancio sociale, lastima e la valutazione nella scelta delle fonti <strong>di</strong> finanziamento.Attività per le quali occorre continuo aggiornamento attraverso stu<strong>di</strong>, analisi,ricerche, che consentono al settore <strong>di</strong> specializzarsi e concorrere con l’esterno in alcunicampi che, fino a poco tempo fa, appartenevano esclusivamente al settore privato.Per ciò che riguarda la contabilità economico-integrata, continua l’implementazionedel sistema che prevede la registrazione delle operazioni <strong>di</strong> esercizio con il metodo dellapartita doppia.L’adozione <strong>di</strong> un sistema integrato <strong>di</strong> contabilità economico-patrimoniale efinanziario, secondo il principio <strong>di</strong> competenza economica, ci ha consentito <strong>di</strong> <strong>di</strong> produrre ilprimo referto del controllo <strong>di</strong> gestione dal quale sono emerse interessanti informazioni aifine della programmazioneInoltre, grazie ad una più puntuale ed analitica rivisitazione dei residui attivi epassivi, ossia la verifica della ragione <strong>di</strong> mantenimento per anno <strong>di</strong> provenienza dei debiti edei cre<strong>di</strong>ti dell’Ente, anche il ren<strong>di</strong>conto risulta finanziariamente ed economicamente piùatten<strong>di</strong>bile.In particolare, per il finanziamento del programma triennale <strong>di</strong> investimento, la<strong>Provincia</strong> ha perseguito una politica <strong>di</strong> gestione manageriale ed attiva delle propriepassività finanziarie al fine <strong>di</strong> contenere le spese correnti per interesse e ricercare unacomposizione ottimale del proprio portafoglio d’indebitamento.19


La programmazione dell’anno 2008 punterà, in particolare, alla realizzazione <strong>di</strong>alcuni progetti che potranno giocare un ruolo centrale nella più ampia strategia <strong>di</strong> sviluppodel territorio cosentino e finalizzati a sostenere la creazione <strong>di</strong> opportunità <strong>di</strong> sviluppo, <strong>di</strong>impresa, <strong>di</strong> crescita civile.- Fondo <strong>Provincia</strong>le finalizzato all’incremento dei fon<strong>di</strong> rischior<strong>di</strong>nari dei Confi<strong>di</strong> e per la prevenzione del fenomeno dell’usura:1,2 milione <strong>di</strong> euro.Il Fondo, costituito fin dal primo anno del mandato del Presidente Oliverio con unadotazione <strong>di</strong> 400 mila euro, quest’anno è stato ulteriormente incrementato. Tale scelta èstata dettata da una verifica positiva <strong>degli</strong> effetti che il fondo ha sortito in un momentoparticolarmente <strong>di</strong>fficile per le aziende, caratterizzato da una congiuntura economicamon<strong>di</strong>ale in recessione, in cui il sistema cre<strong>di</strong>tizio <strong>di</strong>venta sempre più prudente conpolitiche restrittive che si concretizzano in una più attenta valutazione del rischio e conl’adozione <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zioni onerose alle imprese bisognose <strong>di</strong> finanziamenti.Una con<strong>di</strong>zione ancora più marcata in un territorio come il nostro dove si registra unsistema cre<strong>di</strong>tizio improntato quasi esclusivamente alla raccolta dei risparmi e, da moltisondaggi, con il più alto costo del denaro.L’intento, pertanto, è <strong>di</strong> proseguire nella sua opera <strong>di</strong> sostegno per l’accesso al cre<strong>di</strong>to dellecategorie produttive che, proprio nei <strong>di</strong>fficili rapporti con il sistema bancario, lamentano unostacolo forte alla propria attività. Inoltre, sulla base delle numerose segnalazioni <strong>degli</strong>ultimi anni , intende de<strong>di</strong>care particolare attenzione al grave fenomeno dell’usura che siallarga sempre più.La costituzione del “Comitato provinciale per il cre<strong>di</strong>to” presso l’Ufficio <strong>di</strong> Presidenza della<strong>Provincia</strong>, continua nella sua attività <strong>di</strong> monitoraggio del rapporto tra sistema bancario eimprese nella provincia <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> e sta <strong>di</strong>ventando un importante strumento istituzionale<strong>di</strong> conoscenza relativo all’accesso al cre<strong>di</strong>to, alla qualità e quantità delle concessioni, aitempi <strong>di</strong> risposta ed ai tassi praticati, con l’elaborazione <strong>di</strong> proposte . Il Comitato, inoltre,cura la pubblicazione <strong>di</strong> una relazione perio<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> osservatorio sul cre<strong>di</strong>to.20


-Pronto intervento per la sicurezza e la tutela della Vita. 300 mila euroAl fine <strong>di</strong> dotare il vasto territorio della nostra provincia, in particolare i piccoli comuni e leaggregazioni urbane più periferiche e <strong>di</strong>stanti dai centri dotati <strong>di</strong> presi<strong>di</strong> sanitari eospedalieri, <strong>di</strong> strumentazioni <strong>di</strong> pronto intervento è stato costituito un fondo <strong>di</strong> 300 milaeuro per l’acquisto <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> defibrillatori nonché per la formazione <strong>di</strong> personalevolontario da utilizzare su tutto il territorio provinciale.- Programmi <strong>di</strong> cofinanziamento con gli Enti Parco della Sila e delPollino. 200 mila euroSi consolida la scelta della concertazione con i comuni e, in particolare, con i piccolicomuni, più esposti alle <strong>di</strong>fficoltà delle emergenze ambientali.Nella consapevolezza che il territorio della provincia <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> è ricco <strong>di</strong> peculiarità epotenzialità, con il suddetto progetto si vuole rilanciare e rivalutare i ‘parchi naturali’,considerati non più in una ottica <strong>di</strong> passiva contemplazione, ma come terreno fertile in cuiil binomio uomo-ambiente possa trovare una propria identità e crescere nel solco <strong>di</strong> antichetra<strong>di</strong>zioni e nuove spinte innovative.- Viabilità provinciale.Il programma <strong>degli</strong> investimenti della viabilità 2008-2010 si presenta, rispetto al passato,ancora più considerevole.Oltre al Piano delle Opere Pubbliche, si aggiungono alla programmazione interventi <strong>di</strong>acquisto <strong>di</strong> beni strumentali per 1 milione <strong>di</strong> €uro al fine <strong>di</strong> potenziare il settore nei servizi<strong>di</strong> pronto intervento, taglio erba e viabilità invernale. L’obiettivo che si pone l’Ente è quello<strong>di</strong> ricorrere sempre meno all’esterno e, quin<strong>di</strong> con proprie risorse umane e strumentali ,razionalizzare e ottenere migliori risultati. <strong>Le</strong> voci si spesa del bilancio 2008 riferito aisuddetti servizi vengono, pertanto, ridotti <strong>di</strong> circa 500 mila €uro rispetto alla previsione del2007.- Iniziative a sostegno dell’impren<strong>di</strong>toria giovanile. 100 mila euro- Promozione marchi e qualità <strong>di</strong>stretto Agro-alimentare <strong>di</strong> Sibari.50 mila euroQuesto progetto ha come obiettivo la qualificazione, il potenziamento e il sostegno alleproduzioni locali, in particolare agro-alimentari e agro-industriali, che già annoveranonumerosi casi <strong>di</strong> successo ed eccellenze sotto il profilo delle esperienze impren<strong>di</strong>toriali edelle vocazioni territoriali. Utilizzando le conoscenze e le professionalità dell’Università21


della Calabria, sono in atto stu<strong>di</strong> finalizzati al miglioramento della qualità dei suddettiprodotti.-Risorse idriche e Rifiuti. 95 mila euroParticolare attenzione è rivolta alle problematiche relative alle risorse idriche ed airifiuti che, sulla base della finanziaria 2008, passeranno alla competenza della <strong>Provincia</strong>.In particolare, sarà attivato un serrato programma <strong>di</strong> lavoro nelle commissioniconsiliari dell’ente, facendo leva sulle capacità professionali e sulle esperienze del O.P.R.(Osservatorio <strong>Provincia</strong>le Rifiuti) che oggi è pienamente operativo dopo la necessaria fase<strong>di</strong> ricognizione generale.Quanto sopra, in virtù delle specifiche sollecitazioni pervenute in sede <strong>di</strong> consiglioprovinciale miranti ad una assunzione <strong>di</strong>retta <strong>di</strong> responsabilità da parte del nostro Ente.Una apposita e congrua voce <strong>di</strong> previsione <strong>di</strong> spesa sarà destinata all’avvio ed alladefinizione della programmazione sopra menzionata.- Accordo <strong>di</strong> Programma Quadro con l’Arci<strong>di</strong>ocesi <strong>di</strong><strong>Cosenza</strong>/Bisignano . 80 mila euroNell’ambito della grande attenzione che il Presidente ha riservato alla valorizzazionedel centro storico <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> nelle linee programmatiche <strong>di</strong> mandato, tale progetto siprefigge da un lato <strong>di</strong> recuperare dal punto <strong>di</strong> vista storico e artistico un luogo <strong>di</strong>grande importanza, dall’altro <strong>di</strong> non privare la citta<strong>di</strong>nanza <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> <strong>di</strong> un luogo<strong>di</strong> incontro e <strong>di</strong> possibile aggregazione e formazione per tanti giovani. Ilfinanziamento dell’opera offre la possibilità ad un uso congiunto della struttura chesarà concordato con un successivo comodato.22


ENTRATE :Composizione e <strong>di</strong>stribuzioneLE ENTRATEtitolo 5-Entrate daaccensione prestitititolo 6-Entrate servizic/terzititolo 1-Entratetributarietitolo 4-entrate daalienazioni,trasferimenti capitali e riscossionecre<strong>di</strong>tititolo 3-Entrateextratributarietitolo 2-traferimentiStatotitolo 1-Entrate tributarietitolo 2-traferimenti Statotitolo 3-Entrate extratributarietitolo 4-entrate da alienazioni,trasferimenti capitali e riscossione cre<strong>di</strong>tititolo 5-Entrate da accensione prestitititolo 6-Entrate servizi c/terziEntrate Tributariela programmazione delle entrate tributarie ( costituite prevalentemente da imposte qualiRC auto e IPT, ad<strong>di</strong>zionale ENEL, compartecipazione IRPEF, Tributo ambientale) presentanon poche contrad<strong>di</strong>zioni relativamente alla possibilità dell’Ente <strong>di</strong> stabilire e applicareentrate a causa della ancora incompiuta autonomia impositiva.Per quanto riguarda la <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> l’IPT ,offrendo un certo margine <strong>di</strong> manovra,fa registrare un incremento dell’accertato.Il gettito più importante rimane quello dell’imposta sulle assicurazioni RCA, legataall’andamento ed alla crescita dell’economia nazionale.L’ad<strong>di</strong>zionale ENEL sui consumi per usi domestici presenta caratteristiche stabili.23


Merita una annotazione relativamente agli accertamenti <strong>di</strong> alcuni capitoli che risultanomaggiori rispetto al dato previsionale 2007 (RCA, ENEL).Per l’anno 2008, la previsione del Titolo I –Entrate Tributarie- presenta un incremento <strong>di</strong>circa 5.60% rispetto al 2007, avendo accertato nell’esercizio precedente più <strong>di</strong> quantoprevisto con riferimento ai capitolo RCA e ad<strong>di</strong>zionale ENEL, per un totale <strong>di</strong> €50.904.671,31-entrate tributariead<strong>di</strong>zionaleENEL 13%compartecipazione IRPEF 14%Tributoambientale 5%IPT 26%RCA 42%Trasferimenti StataliAnche il secondo titolo delle entrate, che fa riferimento a contributi e trasferimenti da parte<strong>di</strong> altri enti e amministrazioni pubbliche, rappresenta una fetta importante del bilanciodella provinciale.In particolare gli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza: statale da un lato e regionale dall’altro,rappresentano una situazione <strong>di</strong> lenta ma progressiva riduzione <strong>di</strong> trasferimenti erariali piùvisibili nel lungo periodo: nell’ultimo quinquennio 04/08 hanno segnato un – 1,52% chepotrebbe sembrare lieve, ma <strong>di</strong> fatto non è così se si considera che la nostra moneta inquesti ultimi anni ha perso in potere <strong>di</strong> acquisto e che lo Stato nel determinare itrasferimenti , per i noti motivi <strong>di</strong> bilancio, non ha applicato neppure il tasso <strong>di</strong> inflazioneprogrammato.Considerato che la <strong>Provincia</strong>, come qualsiasi azienda privata, va sul mercato peracquisire i fattori produttivi necessari per l’espletamento delle sue attivitàincontra per imotivi su accennati, serie <strong>di</strong>fficoltà nel condurre nel miglior modo possibile la sua gestionecorrente .24


La previsione dei trasferimenti erariali per il 2008 è <strong>di</strong> circa €.43.975.869,69.Entrate derivanti da contributi e trasferimenti correnti della RegioneCome già evidenziato precedentemente, le entrate derivanti da contributi etrasferimenti correnti della Regione soffrono nel sud in generale ed in Calabria, inparticolare, la con<strong>di</strong>zione non già <strong>di</strong> un vero trasferimento <strong>di</strong> funzioni, semmai <strong>di</strong> unsemplice decentramento <strong>di</strong> competenze amministrative .Entrate extra tributarieGrande attenzione è stata riservata alle entrate extratributarie e non solo per una esigenza<strong>di</strong> bilancio, tenendo conto che hanno registrato un incremento negli ultimi cinque anni2004/2008 del 19,21% dovuto principalmente alla <strong>di</strong>ligenza con cui si sta cercando <strong>di</strong> farfruttare al meglio il proprio patrimonio immobiliare e le risorse finanziarie che durante lagestione vengono impiegate.Attraverso un monitoraggio costante del territorio, con l’applicazione dei nuovi strumenti<strong>di</strong> rilevazione <strong>di</strong> cui la <strong>Provincia</strong> si è dotata ( catasto strade) e con l’aiuto del corpo <strong>di</strong> Polizia<strong>Provincia</strong>le, pronto a segnalare all’ufficio Patrimonio dell’ente le situazioni anomale eillegittime, si sta puntando ad un incremento delle entrate COSAP e sulla pubblicità.Tra le entrate extratributarie, merita una sottolineatura la voce “interessi attivi”; il datoesprime, in termini economico-finanziario, che a <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> molte realtà locali, è stataoperata in passato una attenta gestione nell’attingere a prestiti con nuovi strumentifinanziari, gestendo al meglio la cassa.Entrate CorrentiNel complesso le entrate correnti (primi tre titoli del bilancio <strong>di</strong> previsione) <strong>di</strong>rette alfinanziamento delle spese correnti e delle quote capitale dei mutui contratti per questoesercizio finanziario 2008 si prevedono in lieve aumento rispetto al 2007 per una cifra <strong>di</strong>circa €.103.576.517,00.25


LE SPESE : Composizione e <strong>di</strong>stribuzionetitolo 1-spese correntititolo 2- spese in c/capitaletitolo 3- spese rimborso prestitititolo 4-spese c/terziANALISI DELLE SPESE CORRENTI<strong>Le</strong> innovazioni introdotte con la <strong>Le</strong>gge Finanziaria 2008, come più sopra illustrato,pongono sostanzialmente un forte limite alla crescita della spesa.<strong>Le</strong> modalità <strong>di</strong> calcolo del Patto <strong>di</strong> Stabilità interno, che nel corso <strong>degli</strong> ultimi anni èstato continuamente mo<strong>di</strong>ficato, ha determinato una forte incertezza negli enti con ilrisultato <strong>di</strong> irrigi<strong>di</strong>re sempre <strong>di</strong> più il bilancio e, dunque , vincolarla alla minore possibilità<strong>di</strong> programmazione e realizzazione delle infrastrutture.La rigi<strong>di</strong>tà del bilancio, data dal rapporto tra gli oneri incomprimibili (personale,interessi passivi e rimborsi prestiti) e le entrate correnti, nell’ultimo quinquennio èaumentata considerevolmenteInoltre, la rigi<strong>di</strong>tà strutturale della spesa corrente, che prende in considerazione lespese <strong>di</strong> personale, gli interessi passivi e il rimborso dei prestiti, mettendoli incomparazione con le entrate correnti, registra un andamento crescente originato dagli oneriper i mutui contratti.La <strong>Le</strong>gge finanziaria, inoltre, impone agli enti soggetti al Patto <strong>di</strong> approvare ilBilancio <strong>di</strong> previsione iscrivendo le previsioni <strong>di</strong> entrata e <strong>di</strong> spesa in misura tale daconsentire il raggiungimento dell’obiettivo programmatico, requisito <strong>di</strong> legittimità;pertanto, la manovra correttiva <strong>di</strong> questa <strong>Provincia</strong> per il 2008 è <strong>di</strong> circa €.3.052,00 .26


La programmazione della spesa corrente per l’anno 2008, ha tenuto conto delmiglioramento dell’obiettivo calcolato con il metodo della competenza mista, per comeimposto dalla <strong>Le</strong>gge Finanziaria; che per questa <strong>Provincia</strong> è <strong>di</strong> circa €. 15.700,00 .Dopo aver assicurato la copertura delle spese fisse: personale, rata mutui e fittipassivi, che incidono sul totale complessivo della spesa in modo considerevole; consideratii programmi d’investimento relativi ai settori della viabilità, della e<strong>di</strong>lizia scolastica e dellaimpiantistica sportiva e dopo aver ‘selezionato’ la spesa consolidata, <strong>di</strong>fficilmentecomprimibile, si è passati alla ripartizione delle restanti risorse finanziarie, avendo comeriferimento <strong>di</strong> massima i dati del precedente esercizio finanziario.Massa manovrabileOltre le spese fisse che abbiamo sopra esposto, un altro or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> spese che havalenza prioritaria, è costituito dalle spese per il funzionamento <strong>degli</strong> organi istituzionali :Giunta e Consiglio e le spese per il funzionamento <strong>degli</strong> uffici e dei servizi. <strong>Le</strong> suddettespese, che in termine tecnico vengono definite <strong>di</strong>fficilmente comprimibili, vanno acomprimere anch’esse la massa manovrabile della spesa corrente che, per l’anno 2008,ammonta a€. 34.614.119,26=Fitti passiviI fitti passivi registrano rispetto al 2007 una minore spesa <strong>di</strong> €.331.315 (-5.85%) erispetto al 2004 un notevole decremento pari a circa 2.300.000 euro (-30,37%), per via <strong>di</strong>una saggia decisione dell’amministrazione <strong>di</strong> puntare su un proprio patrimonioimmobiliare attraverso strutture da a<strong>di</strong>bire ad uffici e se<strong>di</strong> scolastiche.Il fine è quello <strong>di</strong> garantire al proprio personale e alla popolazione studentesca e<strong>di</strong>fici piùsicuri, moderni , funzionali e confortevoli e, nel contempo, ridurre gli oneri dei fitti passivi.Ciò ha comportato un massiccio ricorso all’indebitamento, non potendo ovviamente darcorso agli investimenti con le esigue risorse correnti <strong>di</strong> bilancio.La voce <strong>di</strong> “rimborso dei prestiti” (quota capitale e interessi) pari a €uro 31.318.322,64, hafatto registrare rispetto al 2007 un incremento <strong>di</strong> circa €.4.225.000,00 con unapercentuale del 15,59% .La lettura del dato finanziario conferma le considerazioni più sopra evidenziaterelativamente alla rigi<strong>di</strong>tà del bilancio, ma non si ci può limitare a questo tipo <strong>di</strong>considerazione; secondo una logica <strong>di</strong> conduzione aziendalistica, che da tempo viene27


ichiesta agli enti locali, si deve tener conto anche dell’aspetto economico-patrimoniale<strong>degli</strong> investimenti.Solo attraverso una analisi complessiva si può valutare la Governance <strong>di</strong> un ente, intesaappunto come corretta conduzione aziendale.Sotto l’aspetto economico l’operazione non può che avere generato aspetti positivi intermini <strong>di</strong> risultato <strong>di</strong> esercizio, infatti, scuole ed e<strong>di</strong>fici a uso ufficio <strong>di</strong> proprietà stanno asignificare appunto meno fitti passivi, minori costi per manutenzione or<strong>di</strong>naria , economiesui consumi energetici ed altre economie <strong>di</strong> scala che vanno a generarsi e, infine, potereliminare dal conto economico la voce “sopravvenienze passive” legata al risarcimentodanni dei locali in fitto.In termini , invece , <strong>di</strong> patrimonio immobiliare è stato evidente l’accrescimento dellostesso con relativo Patrimonio netto, che rimane certamente il dato più rilevante pervalutare la capacità <strong>di</strong> un ente ad amministrare le risorse messe a <strong>di</strong>sposizione dallacomunità.Nell’ultimo triennio il patrimonio immobiliare è incrementato a seguito <strong>di</strong>investimenti per 210 milioni <strong>di</strong> €uro come <strong>di</strong> seguito riportati:AnnoImpiantiSportiviE<strong>di</strong>liziaScolastica ePubblicaViabilitàProtezioneCivileTotale2004 10.978.786,61 20.296.756,00 22.750.000,00 4.500.000,00 58.525.542,612005 5.025.000,00 17.500.000,00 23.600.000,00 46.125.000,002006 7.317.181,91 20.666.000,00 24.250.000,00 52.233.181,912007 8.070.000,00 15.250.000,00 29.950.750,00 53.270.750,002004/2007 31.390.968,52 73.712.756,00 100.550.750,00 4.500.000,00 210.154.474,52previsione200812.400.000,00 17.250.000,00 36.780.000,00 66.430.000,00SPESA DEL PERSONALELa spesa del personale ha registrato un sensibile aumento conseguentemente aldecentramento delle funzioni del 2006 da parte della Regione Calabria.28


La crescita del numero dei <strong>di</strong>pendenti deriva in gran parte dal consolidamento dellestrutture necessarie allo svolgimento delle maggiori funzioni amministrative esercitatedalla <strong>Provincia</strong>.Questa crescita non ha comportato, tuttavia, l’esplosione dei contratti flessibili cherestano al <strong>di</strong> sotto della soglia prevista rispetto al totale dei <strong>di</strong>pendenti in servizio.La leggera crescita <strong>di</strong> tale spesa, inoltre, deriva dalla crescita del livello <strong>di</strong>professionalità e <strong>di</strong> formazione del personale.La spesa del personale 2008 rispetto al 2007 risulta in aumento <strong>di</strong> €.572.133,53; èopportuno precisare che nella spesa sono inclusi n.23 unità a tempo determinato, fuoridotazione organica (ex co.co.co) per una spesa complessiva <strong>di</strong> €.545.000,00.E’ necessario precisare che questo Ente non rientra nella definizione <strong>di</strong> ente strutturalmentedeficitario poiché le percentuali <strong>di</strong> spesa del personale sono del 31%, al <strong>di</strong> sotto del parametrostabilito per le province, tenuto conto della <strong>di</strong>mensione demografica, che è del 45%.Gestione Servizi MutuiAnche per il 2008 La <strong>Le</strong>gge finanziaria ha fissato i limiti previsti riguardo al ricorsoall’indebitamento al 15%.Ad oggi, la quota capitale ed interessi che viene corrisposta dalla <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong><strong>Cosenza</strong> alla Cassa Depositi e Prestiti e ad altri Istituti <strong>di</strong> Cre<strong>di</strong>to è aumentata da €.27.093.249,33 del 2007- a €.31.318.322,64 con una incidenza considerevole sulla spesacorrente.Per il finanziamento del nuovo programma triennale <strong>di</strong> investimento che si attesteràintorno ai 86 milioni <strong>di</strong> euro per il 2008 (esclusi gli APQ), la <strong>Provincia</strong> intende perseguireuna politica <strong>di</strong> gestione manageriale ed attiva delle proprie passività finanziarie al fine <strong>di</strong>contenere le spese correnti per interesse e ricercare una composizione ottimale del proprioportafoglio d’indebitamento.A tal fine, si intende liberare maggiori risorse, in particolare con il contributo delloStato L.296/06 art.1 commi 1152 e 625-Viabilità ed E<strong>di</strong>lizia scolastica, alienazioni,devoluzione <strong>di</strong> mutui ed economie .Quin<strong>di</strong>, al fine <strong>di</strong> reperire ulteriori risorse da destinare esclusivamente agliinvestimenti, si sta procedendo al ‘rastrellamento’ dei residui provenienti da ribassi d’asta<strong>di</strong> mutui già in ammortamento.29


TRASFERIMENTO DI FUNZIONIIn attuazione del DDL 112/98 e della <strong>Le</strong>gge Regionale 34/02, dal 1° luglio 2006, sono statetrasferire alla <strong>Provincia</strong> le funzioni in materia <strong>di</strong> formazione professionale, <strong>di</strong> L.PP., <strong>di</strong>turismo, <strong>di</strong> agricoltura, <strong>di</strong> istruzione e beni culturali; <strong>di</strong> territorio e <strong>di</strong> demanio idrico e <strong>di</strong>urbanistica.Molteplici le problematiche in campo, tanto che il Presidente On.Oliverio, dopo<strong>di</strong>versi incontri con i Presidenti delle altre province ha sottoposto all’attenzione delPresidente della Giunta Regionale alcune considerazioni riguardo agli aspetti contabili edeconomico-finanziari sui trasferimenti.Tali considerazioni, più volte espressi in sede <strong>di</strong> cabina <strong>di</strong> regia, scaturiscono anchedal fatto che non vi sono state risposte adeguate, ponendo seri problemi e preoccupazionialla programmazione dell’esercizio finanziario 2008.Attualmente, il trasferimento delle risorse finanziarie alle Province avvieneattraverso una serie <strong>di</strong> procedure che, essendo state dettate esclusivamente dalla Regione enon preventivamente concordate e con<strong>di</strong>vise con le amministrazioni provinciali,penalizzano, puntualmente, le stesse.Infatti, nonostante l’impegno profuso dagli uffici regionali nel trasferiretempestivamente le risorse finanziarie, relative soprattutto al personale ed alle spese <strong>di</strong>funzionamento, l’eccessiva complessità del processo (che inizia con il decreto <strong>di</strong>liquidazione del settore competente, prosegue con l’emissione del mandato <strong>di</strong> pagamentoda parte della Ragioneria e, quin<strong>di</strong>, transitando dalla Contabilità speciale dello Stato,concludersi con l’accre<strong>di</strong>tamento delle somme nelle Casse <strong>Provincia</strong>li) fa <strong>di</strong>latarenotevolmente i tempi.<strong>Le</strong> Province, fra l’altro, <strong>di</strong> fronte a tale processo ancora incompiuto del trasferimentodelle funzioni, per non far emergere completamente le <strong>di</strong>scrasie che si vannofrequentemente generando, per non creare ulteriori <strong>di</strong>sagi ai <strong>di</strong>pendenti trasferiti, aicitta<strong>di</strong>ni, alle imprese e, più in generale, ai soggetti portatori <strong>di</strong> interessi, si vedonoimpegnate ad affrontare giornalmente i problemi anche <strong>di</strong> natura economica, spessoanticipando i pagamenti con propri fon<strong>di</strong> <strong>di</strong> bilancio.Occorre, quin<strong>di</strong>, che, per l’espletamento delle funzioni, i flussi finanziariconfluiscano nelle Tesorerie provinciali secondo tempi e rate prestabilite, non senza avereprima rideterminato, insieme e correttamente, Regione e Province, il reale “fabbisognofinanziario”, al fine <strong>di</strong> poter dare la possibilità alle amministrazioni <strong>di</strong> programmarli e30


gestirli autonomamente, in maniera corretta, responsabile e nel rispetto dei principi <strong>di</strong>efficacia, efficienza ed economicità.Non è più accettabile che le Province Calabresi vengano considerate semplicisoggetti “pagatori e ren<strong>di</strong>contatori” <strong>di</strong> progetti che, peraltro, scaturiscono da scelteprogrammatiche della Regione, come del resto è già avvenuto per la formazioneprofessionale; bensì, nel rispetto del principio costituzionale <strong>di</strong> pari <strong>di</strong>gnità ed equoor<strong>di</strong>namentotra le istituzioni, affinché esercitino compiutamente e responsabilmente illoro ruolo <strong>di</strong> enti autonomi, <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento e programmazione <strong>di</strong> un territorio <strong>di</strong> vastaarea.Ciò sta a significare che la Regione non trasferisce quanto promesso e che, i predettiritar<strong>di</strong>, non mettono gli enti nelle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> impegnare e spendere i fon<strong>di</strong> nell’esercizio<strong>di</strong> competenza.<strong>Le</strong> cinque Province Calabresi, alla luce della critica situazione che si è determinatahanno più volte chiesto che la problematica del trasferimento <strong>di</strong> funzioni sia oggetto <strong>di</strong> unaapprofon<strong>di</strong>ta riflessione per essere ricondotta in binari positivi, nel rispetto <strong>di</strong> un organicotrasferimento <strong>di</strong> funzioni.Ad oggi, non è stata data piena attuazione alle leggi n.34/02 e n.1/06, sono statetrasferite le risorse strumentali e finanziarie in misura non adeguate.A queste con<strong>di</strong>zioni, il ruolo marginale che assumono le Province, ossia semplici soggettipassivi esecutori <strong>di</strong> scelte centralistiche, gestori <strong>di</strong> somme a specifica destinazione <strong>di</strong> cuirendere il conto perio<strong>di</strong>camente, non può essere più accettato.<strong>Le</strong> Province, nel rispetto della loro autonomia e responsabilità nonché dellaprogrammazione definita in sede regionale con il loro concorso, chiedono il realetrasferimento delle funzioni contestualmente alle necessarie risorse; ciò al fine <strong>di</strong> evitareche, una riforma in <strong>di</strong>rezione del decentramento dei poteri, si traduca in unappesantimento burocratico, generando confusione e <strong>di</strong>fficoltà per gli utenti, anzichésnellimento delle procedure ed efficienza della Pubblica Amministrazione.<strong>Le</strong> cinque Province Calabresi hanno chiesto che:- le risorse vengano rideterminate sulla base dei documenti contabili (conto consuntiviriferiti all’ultimo triennio);- l’erogazione delle risorse finanziarie avvenga, per come già detto, secondo procedure bendefinite nei tempi e nelle modalità;come da accordo assunto in sede <strong>di</strong> cabina <strong>di</strong> regia.31


Sezione PrimaCaratteristiche Generali della Popolazione,del Territorio,dell’Economia inse<strong>di</strong>ata e dei Servizi dell’ Ente33


Dati Geografici della Regione CalabriaRegione dell'Italia peninsulare, la più meri<strong>di</strong>onale della penisola italiana, la Calabria confina conla Basilicata a nord, affacciandosi sul Mar Ionio a est e a sud e sul Mar Tirreno a ovest ed èseparata dalla Sicilia dallo stretto <strong>di</strong> Messina. Amministrativamente è sud<strong>di</strong>visa nelle province <strong>di</strong>Catanzaro (capoluogo <strong>di</strong> regione),<strong>Cosenza</strong>, Crotone, Vibo Valentia e Reggio <strong>di</strong> Calabria.Monti principali: Monte Pollino 2267 m, Monte Pellegrino 1987 m, Montalto (Aspromonte) 1955m, Botte Donato (Sila Grande) 1928 mFiumi principali: Neto 95 Km, Crati 81 KmLaghi principali: Lago <strong>di</strong> Cecita (artificiale) 12,6 Km², Lago Ampollino (artificiale) 5,5 Km², LagoArvo (artificiale)<strong>Cosenza</strong> è l’ottava provincia italiana per estensione e conta 228 Km <strong>di</strong> coste.34


IL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI COSENZAQuella <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> é una delle province più popolose d’Italia. Nel suo territoriorisiedono 727.267 abitanti. Oltre il doppio dei residenti nel Molise; 150 mila in più deiLucani; quasi 20 mila in più <strong>degli</strong> abitanti delle province calabresi <strong>di</strong> Catanzaro, Crotone eVibo Valentia messi insieme.Il Territorio della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>, é molto grandeanche in termini <strong>di</strong> superficie territoriale. Si sviluppa su 6.650 kmq, pari al 44,1 % dellasuperficie calabrese. Di conseguenza é caratterizzato da una densità demograficaabbastanza bassa (circa 110 abitanti per Kmq) rispetto al dato nazionale ( 187 abitantiper Kmq). Tale territorio, caratterizzato da una prevalenza <strong>di</strong> montagne e colline, ésud<strong>di</strong>viso in 155 Comuni.Statistiche Territoriali e DemograficheTERRITORIALISuperficie664.973 HaAbitanti (dato Istat 01/01/2007) 727.694Maschi Maschi Maschi Maschi Totale Femmine Femmine Femmine Femmine Totale MaschiCelibi Coniugati Divorziati Vedovi Maschi Nubili Coniugate Divorziate Vedove Femmine +Femmine162.228 182.932 2.098 8.819 356.077 142.329 183.580 3.436 42.272 371.617 727.694Comuni 155Sud<strong>di</strong>visione della Superficie:6.650 kmq<strong>di</strong> cui in Montagna (in Kmq) 3.604<strong>di</strong> cui in Collina (in Kmq) 2.693<strong>di</strong> cui in Pianura (in Kmq) 352Comuni 155Altri numeri della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>Parchi Nazionali 2Aree termali 5In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> dotazione rete stradale (Italia 100) 109,7In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> dotazione ferrovia (Italia 100) 89,9I 155 Comuni della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>, sono concentrati in centri abitati tutti conpopolazione inferiore a 100.000 unità tra i quali spicca la città capoluogo <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>; glialtri principali centri sono: Corigliano Calabro, Rossano, Rende. Pochi altri Comuni registranouna popolazione superiore ai 10.000 abitanti, mentre risulta alto il numero dei Comuni con meno<strong>di</strong> 5.000 abitanti, molti dei quali sono ubicati nelle aree interne montane e collinari. Uno deiprincipali compiti della “Istituzione <strong>Provincia</strong>” é l’assistenza operativa da offrire a tutti iComuni ed alle Comunità Montane. Attraverso l’esplicazione <strong>di</strong> tale compito, non soltanto si35


forniscono suggerimenti concreti <strong>di</strong> attività, ma soprattutto si coor<strong>di</strong>nano queste attività nei<strong>di</strong>versi settori, riconducendole nella programmazione socio-economica della <strong>Provincia</strong>Oggi le province italiane gestiscono 145 mila chilometri <strong>di</strong> strade, l’84% del totale della retenazionale. Quelle <strong>di</strong> competenza della provincia <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> sono pari a circa 3.000 km.Fonte: www.promocosenza.it – upi – Istat censimento 2001.Comuni della <strong>Provincia</strong>:Acquaformosa Cetraro Men<strong>di</strong>cino San Giovanni in FioreAcquappesa Civita Mongrassano San Lorenzo BellizziAcri Cleto Montalto Uffugo San Lorenzo del ValloAiello Calabro Colosimi Montegiordano San LucidoAieta Corigliano Calabro Morano Calabro San Marco ArgentanoAlbidona <strong>Cosenza</strong> Mormanno San Martino <strong>di</strong> FinitaAlessandria del Carretto Cropalati Mottafollone San Nicola ArcellaAltilia Crosia Nocara San Pietro in AmanteaAltomonte Diamante Oriolo San Pietro in GuaranoAmantea Dipignano Orsomarso San SostiAmendolara Domanico Palu<strong>di</strong> San Vincenzo La CostaAprigliano Fagnano Castello Panettier SanginetoBelmonte Calabro Falconara Albanese Paola Sant'Agata <strong>di</strong> EsaroBelsito Figline Vegliaturo Papasidero Santa Caterina AlbaneseBelvedere Marittimo Firmo Parenti Santa Domenica TalaoBianchi Fiumefreddo Bruzio Paterno Calabro Santa Maria del CedroBisignano Francavilla Marittima Pedace Santa Sofia d'EpiroBocchigliero Frascineto Pe<strong>di</strong>vigliano S. Stefano <strong>di</strong> RoglianoBonifati Fuscaldo Piane Crati SaracenaBuonvicino Grimal<strong>di</strong> Pietrafitta Scala CoeliCalopezzati Grisolia Pietrapaola ScaleaCaloveto Guar<strong>di</strong>a Piemontese Plataci ScaglianoCampana Lago Praia a Mare Serra d'AielloCanna Laino Borgo Rende Serra PedaceCariati Laino Castello Rocca Imperiale Spezzano AlbaneseCarolei Lappano Roggiano Gravina Spezzano della SilaCarpanzano Lattarico Rogliano Spezzano PiccoloCasole Bruzio Longobar<strong>di</strong> Rose TarsiaCassano allo Ionio Longobucco Roseto Capo Spulico Terranova da SibariCastiglione Cosentino Lungro Rossano TerravecchiaCastrolibero Luzzi Rota Greca Torano CastelloCastroregio Maiera' Rovito TortoraCastrovillari Malito San Basile TrebisacceCelico Malvito San Benedetto Ullano TrentaCellara Mandatoriccio San Cosmo Albanese Vaccarizzo AlbaneseCerchiara <strong>di</strong> Calabria Mangone San Demetrio Corone VerbicaroCerisano Marano Marchesato San Donato <strong>di</strong> Ninea VillapianaCervicati Marano Principato San Fili ZumpanoCerreto Marzi San Giorgio Albanese36


Aspetti Occupazionali<strong>Le</strong> Province Italiane si trovano a gestire circa 600 centri per l’impiego cui fanno riferimentomigliaia <strong>di</strong> giovani in cerca <strong>di</strong> lavoro. Di questi 600 centri, cinque sono nella<strong>Cosenza</strong>:1. Pollino e Alto cosentino2. Alto Jonio casentino3. Basso Jonio e Sila Greca4. Tirreno cosentino5. <strong>Cosenza</strong>, Savuto e Sila<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong>37


Negli ultimi anni la sud<strong>di</strong>visione <strong>degli</strong> addetti a livello territoriale è la presente: <strong>Cosenza</strong>36,8 %, Reggio Calabria 26,9 %, Catanzaro 20,4 % e circa l’8 % nelle province <strong>di</strong> Crotone e ViboValentia.<strong>Cosenza</strong>Reggio C.CatanzaroCrotoneVibo Val.A <strong>Cosenza</strong>, così come nelle altre Province Calabresi, il maggior numero <strong>di</strong> addetti siconcentra nei settori dei servizi e dell’industria. Rilevante è stata la variazione negativa nel settorecommerciale, rispetto al resto del territorio nazionale. Nel 2004, i tassi <strong>di</strong> attività e <strong>di</strong> occupazionedel cosentino si attestano, rispettivamente, al 55,5% e al 43,2%, ossia circa 6 e 13 punti percentualiin meno rispetto alla me<strong>di</strong>a nazionale. Il sesso femminile è il più penalizzato: 33,7% <strong>di</strong> tasso <strong>di</strong>occupazione a fronte del 16% maschile e, soprattutto, dell’11,7% <strong>di</strong> tasso <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazionenazionale.Fonte: Assindustria – upi.38


Aspetti CulturaliDistretti Culturali N° 1118° posto in Italia per numero <strong>di</strong> Laureati 1000 laureati negli ultimi 5 anniSiti d’interesse Comunitario N° 81Siti Archeologici N° 309Musei N° 48Biblioteche N° 77Monumenti storici nella provincia <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>TerritorioCastelli Chiese Zone Archeologiche Palazzi antichiV.A. % V.A. % V.A. % V.A. %<strong>Cosenza</strong> 1 1,5 24 2,8 10 3,2 34 7,2Comuni <strong>Provincia</strong> 71 98,5 909 97,4 299 96,8 438 92,8Totale 72 100,0 933 100,0 309 100,0 472 100,0Siti archeologici in CalabriaValore assoluti e percentualiProvinceNumero sitiV.A. %Catanzaro 12 2,6<strong>Cosenza</strong> 309 67,0Crotone 16 3,5Reggio Calabria 85 18,4Vibo Valentia 39 8,5Totale Calabria 461 100,0Siti archeologici nella provincia <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>Valore assoluti e percentualiTerritorioNumero sitiV.A. %Costa tirrenica 88 28,5Entroterra cosentino 61 19,7Costa jonica 121 39,2Comprensorio del Pollino 39 12,6Totale provincia <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> 309 100,0Fonte: Elaborazione Eurispes su dati Regione Calabria - Dipartimento Beni Culturali.39


Musei comunali, religiosi e privati in CalabriaProvince Musei comunali Musei religiosi Musei privatiTotale MuseiV.A. %Catanzaro 13 3 10 26 22,4<strong>Cosenza</strong> 32 10 6 48 41,4Crotone 5 1 3 9 7,7Reggio Calabria 12 1 9 22 19,0Vibo Valentia 6 4 1 11 9,5Totale Calabria 68 19 29 116 100,0Biblioteche generiche, religiose ed universitarie in CalabriaProvinceBibliotechegenericheBibliotecheReligioseBibliotecheUniversitarieTotale BibliotecheV.A. %Catanzaro 20 4 3 27 13,8<strong>Cosenza</strong> 42 11 24 77 39,3Crotone 15 2 - 17 8,7Reggio Calabria 28 2 11 41 20,9Vibo Valentia 30 4 -- 34 17,3Totale Calabria 135 23 38 196 100,0L’Archivio <strong>di</strong> Stato della provincia <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>Tipologia del materialeNumero materialeTotale materialeSezione <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> Sezione <strong>di</strong> CastrovillariDocumenti generici 70.815 8.083 78.898Pergamene 864 294 1.158Mappe 1.565 929 2.494Sigilli, timbri 95 - 95Fotografie 77 - 77Microfilms 1.684 - 1.684Totale materiale conservato 75.100 9.306 84.406Fonte: Elaborazioni Settore Programmazione e Internazionalizzazione <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> CS su dati IstatAspetti SocialiImmigrati regolari soggiornanti in Calabria.Anno 2004Province V.A. %Reggio Calabria 13.853 34,7<strong>Cosenza</strong> 8.600 21,5Catanzaro 7.116 17,8Crotone 6.983 17,5Vibo Valentia 3.075 7,7TOTALE 39.888 100,040


Aspetti EconomiciSempre più in crescita è il settore dei servizi, grazie a cambiamenti organizzativi e acambiamenti nella normativa sul mercato del lavoro. Questo ha portato a un trasferimento <strong>di</strong>addetti dal settore manifatturiero a quello dei servizi senza che ad esso abbia corrisposto unareale trasformazione del sistema produttivoTasso <strong>di</strong> Attività (Italia 48,56) 43,42Sistema della Ricerca ScientificaN° 1 (grande <strong>di</strong>mensione)Imprese Attive 54.100Gran<strong>di</strong> Aree Industriali 5I gruppi <strong>di</strong> imprese, punta <strong>di</strong> <strong>di</strong>amante del sistema produttivo italiano, a <strong>Cosenza</strong> sono ancora unfenomeno limitato.La presenza dei gruppi è maggiormente ra<strong>di</strong>cata nell’Italia settentrionale, in particolare nellearee caratterizzate dai <strong>di</strong>stretti industriali che, per la loro forte organizzazione interna,favoriscono la creazione <strong>di</strong> legami societari. Nel Mezzogiorno, solo un’impresa ogni cento èinteressata al fenomeno e, quasi sempre, come società controllata e non come capogruppo. Laprovincia <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> è priva <strong>di</strong> <strong>di</strong>stretti industriali. Come emerge dai dati statistici, nella nostraprovincia non sono presenti <strong>di</strong>stretti industriali. Per <strong>di</strong>stretto industriale si intende un gruppo <strong>di</strong>imprese, territorialmente contigue e collegate da elementi <strong>di</strong> complementarietà e comunanza.L’impren<strong>di</strong>toria cosentina è quasi totalmente domestic oriented ed è scarsamente vocataall’internazionalizzazione. La propensione all’export ed il tasso <strong>di</strong> apertura sono, infatti, tra i piùbassi d’Italia. Nella graduatoria del valore delle principali merci esportate troviamo nelle primetre posizioni prodotti legati all’agricoltura, articoli in gomma e le provviste <strong>di</strong> bordo; mentre ibeni maggiormante importati sono i prodotti a base <strong>di</strong> carne, i prodotti dell’agricoltura e gliautoveicoli. Oltre ai principali paesi europei, tra i mercati, dove vengono collocate leesportazioni, emergono gli Stati Uniti e il Canada, mentre i più importanti paesi importatorisono Germania, Francia e Spagna.In conclusione il modello <strong>di</strong> sviluppo della provincia <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>, pur presentando segnali <strong>di</strong>vitalità, negli ultimi anni ha avuto <strong>di</strong>fficoltà a crescere per “linee esterne”, con una incidenzabassa <strong>di</strong> gruppi e reti <strong>di</strong> imprese e l’assenza <strong>di</strong> <strong>di</strong>stretti industriali. Ciò ha determinato unmodello <strong>di</strong> crescita, basato sugli interventi straor<strong>di</strong>nari e sul mercato locale.Forma giuri<strong>di</strong>ca delle imprese attiveAnni 2003-2005Valori assolutiForma giuri<strong>di</strong>ca 2003 2004 2005 V. A. Var %2005-2003Società <strong>di</strong> capitale 3.453 3.758 4.067 614 17,8Società <strong>di</strong> persone 5.722 5.829 5.972 250 4,4Ditte in<strong>di</strong>viduali 44.408 45.875 42.910 -1.498 -3,4Altre forme 1.125 1.132 1.170 45 4,0Totale 54.708 56.594 54.199 -589 -1,1Fonte: Elaborazioni Settore Programmazione e Internazionalizzazione <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> CS su dati Istat41


La dotazione infrastrutturaleCompetitività del territorioAnno 2004In<strong>di</strong>ciDotazione rete stradale 109,7Dotazione rete ferroviaria 89,9Dotazione portuale 41,2Dotazione impianti e reti energetico-ambientali 50,2Dotazione reti telefoniche e telematiche 41,5Dotazione delle reti bancarie 38,1Dotazione infrastrutture economiche 54,5Dotazione generale infrastrutture economico-sociali 57,8Competitività socialeAnno 2004In<strong>di</strong>ciDotazione <strong>di</strong> strutture culturali e ricreative 47,3Dotazione <strong>di</strong> strutture per l’istruzione 81,6Dotazione <strong>di</strong> strutture sanitarie 59,2Dotazione <strong>di</strong> infrastrutture sociali 62,7In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> infrastrutturazione 2004 Italia=100Fonti: Sole 24 ore, Assindustria - Registro Imprese e Rea della Camera <strong>di</strong> Commercio <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>, Unioncamere, Istituto Tagliacarte,Movimpresa, Ministero dell’Economia e delle Finanze e Ministero delle attività produttive.Elaborazione Settore Programmazione e Internazionalizzazione <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Cosenz . Istituto G. Tagliacarne.42


Trend dell’export nelle province calabresiAnni 2000-2005Valori in milioni <strong>di</strong> euroProvince 2000 2001 2002 2003 2004 2005<strong>Cosenza</strong> 87 95 79 83 88 78Catanzaro 27 33 30 28 30 27Reggio Calabria 106 111 110 119 142 127Crotone 13 22 27 40 47 50Vibo Valentia 78 35 46 47 44 33Calabria 311 296 291 318 351 314Italia 260.282 272.920 268.994 264.616 284.413 295.739Incidenza dell’export delle province calabresi sul totale regionaleAnni 2004-2005Valori percentualiProvince Incidenza % 2005 Var.% 2005-2004<strong>Cosenza</strong> 24,8 -11,4Catanzaro 8,5 -10,0Reggio Calabria 40,3 -10,6Crotone 15,9 6,4Vibo Valentia 10,5 -25,0Calabria 100,0 -10,5Trend dell’import nelle province calabresiAnni 2000-2005Valori in milioni <strong>di</strong> euroProvince 2000 2001 2002 2003 2004 2005<strong>Cosenza</strong> 111 137 116 150 164 139Catanzaro 87 109 96 109 93 116Reggio Calabria 174 181 180 188 184 218Crotone 49 56 71 63 74 95Vibo Valentia 28 27 27 40 31 38Calabria 450 511 489 550 546 606Italia 259.116 264.454 261.919 263.798 285.634 305.686Incidenza dell’import province calabresi sul totale regionaleAnni 2004-2005Valori percentualiProvince Incidenza % 2005 Var.% 2005-2004<strong>Cosenza</strong> 22,9 -15,2Catanzaro 19,1 24,7Reggio Calabria 36,0 18,5Crotone 15,7 28,4Vibo Valentia 6,3 22,6Calabria 100,0 11,0Fonte: Elaborazioni Settore Programmazione e Internazionalizzazione <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> CS su dati Istat.43


L’export della provincia <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> per settore <strong>di</strong> attività economicaAnni 2004-2005Valori in euro e valori percentualiSettori economiciAnni2004 2005Composiz. %Var. %2005/2004Prodotti dell'agricoltura, caccia e silvicoltura 35.374.873 32.763.591 42,2 -7,4Prodotti della pesca e della piscicoltura 1.710.132 3.199.231 4,1 87,1Minerali energetici e non energetici 0 7.171 0,0 0,0Prodotti trasformati e manufatti 50.582.819 41.634.148 53,6 -17,7Energia elettrica, gas e acqua 0 0 0,0 0,0Prodotti delle attività informatiche, professionali e<strong>di</strong>mpren<strong>di</strong>toriali4.200 775 0,0 -81,6Prodotti <strong>di</strong> altri servizi pubblici e sociali 6.490 66.718 0,1 928,0Merci <strong>di</strong>chiarate come provviste <strong>di</strong> bordo, mercinazionali <strong>di</strong> ritorno e respinte, merci varie68.000 6.662 0,0 -90,2Totale 87.746.514 77.678.296 100,0 -11,5Import <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> per attivitàAnno 2004-2005Valori in €Attività 2004 2005 % <strong>di</strong>ff. % 2004/2005Prodotti dell'agricoltura,caccia e silvicoltura 7.973.175 5.659.974 5,62 -29,01Prodotti della pesca e della Piscicoltura1.451.901 950.205 0,94 -34,55Minerali energetici36.645 21.513 0,02 -41,29Minerali non energetici710.789 759.459 0,75 6,84Prodotti alimentari, bevande e Tabacco23.486.206 22.254.796 22,12 -5,24Prodotti dell'industria tessile edell'abbigliamento 7.142.450 7.126.403 7,08 -0,22Cuoio, prodotti in cuoio e similari1.317.380 1.775.435 1,76 34,77<strong>Le</strong>gno e prodotti in legno8.923.063 9.916.556 9,86 11,13Carta, pasta da carta, prodotti <strong>di</strong> carta eprodotti dell'e<strong>di</strong>toria e della stampa 1.771.568 2.943.352 2,92 66,14Coke, prodotti petroliferi raffinati ecombustibili nucleari 17 212 - -Prodotti chimici e fibre sintetiche eartificiali 7.577.033 6.326.095 6,28 -16,51Articoli in gomma e materie plastiche2.167.584 1.892.986 1,88 -12,67Prodotti della lavorazione <strong>di</strong> minerali nonmetalliferi 1.686.910 706.491 0,70 -58,12Metalli e prodotti in metallo7.465.991 5.692.130 5,66 -23,76Macchine ed apparecchi meccanici7.903.337 5.506.647 5,47 -30,32Macchine elettriche ed apparecchiatureelettriche 27.904.695 5.545.688 5,51 -80,13Mezzi <strong>di</strong> trasporto12.188.196 21.158.051 21,03 73,59Altri prodotti delle industrie manifatturiere1.595.617 1.788.071 1,78 12,06Energia elettrica, gas e acqua1.134.835 411.112 0,41 -63,77Prodotti delle attività 42.076 52.802 25,5044


Attività 2004 2005 % <strong>di</strong>ff. % 2004/2005informatiche, professionali ed0,05impren<strong>di</strong>torialiProdotti <strong>di</strong> altri servizi pubblici e sociali21.131 67.967 0,07 221,65Merci <strong>di</strong>chiarate come provviste <strong>di</strong> bordo,merci nazionali <strong>di</strong> ritorno e respinte, mercivarie 5.590 53.982 0,05 -Totale 122.506.189 100.609.927 100,00 -17,87Il turismoCapacità dell’offerta turisticaAnno 2005Province Esercizi <strong>Le</strong>tti Camere<strong>Cosenza</strong> 39,2 36,5 36,4Crotone 7,2 11,2 10,3Catanzaro 16,4 17,9 17,4Vibo Valentia 21,8 24,6 26,5Reggio Calabria 15,4 9,7 9,4Calabria 100,0 100,0 100,0Distribuzione dei posti letto delle <strong>di</strong>verse categorie alberghiere a livello provincialeAnno 2005Province 5 stelle 4 stelle3 stelle +RTA2 stelle 1 stella<strong>Cosenza</strong> 12,5 33,3 38,2 36,8 56,0Crotone 0,0 16,8 8,5 9,7 2,4Catanzaro 17,2 16,1 19,2 20,5 11,3Vibo Valentia 10,1 26,2 24,8 19,9 17,8Reggio Calabria 60,2 7,7 9,5 13,1 12,5Calabria 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0Fonte: Elaborazioni Settore Programmazione e Internazionalizzazione <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> CS su dati Osservatorio Turistico Regione Calabria “6°Rapporto Sul Turismo In Calabria 2006”Distribuzione dei posti letto delle <strong>di</strong>verse categorie extra alberghiere a livelloprovincialeAnno 2005Province Esercizi <strong>Le</strong>tti<strong>Cosenza</strong> 52,1 39,0Crotone 4,8 10,4Catanzaro 9,5 12,3Vibo Valentia 15,7 22,9Reggio Calabria 17,8 15,4Calabria 100,0 100,0Fonte: Elaborazioni Settore Programmazione e Internazionalizzazione <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> CS su dati Osservatorio Turistico Regione Calabria “6°Rapporto Sul Turismo In Calabria 2006”45


La <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> é sud<strong>di</strong>visa in 36 Collegi elettorali, nelleconsultazioni elettorali del 12 e 13 giugno 2004 é stato eletto Presidente, con il 62,4% <strong>di</strong> voti, l’ On. Gerardo Mario Oliverio. E’ stato il più alto numero <strong>di</strong> consensi daquando è stato istituito l’Ente-<strong>Provincia</strong>. Dei 36 Consiglieri <strong>Provincia</strong>li, 23compongono la maggioranza e 13 compongono la minoranza, in base alla loroappartenenza politica sono riuniti in Gruppi Politici, guidati ciascuno da unPresidente.Con proprio decreto, il nuovo presidente ha nominato 12 <strong>Assessori</strong>.DELEGAOn. Gerardo MarioOliverioDomenico BevacquaDonata Lauda<strong>di</strong>oStefania CovelloGiuseppe Gagliar<strong>di</strong>Oreste MorcavalloLuigi MarrelloRosina ConsoleArturo RiccettiPietro MariLuciano ManfrinatoRachele Grosso CiponteFer<strong>di</strong>nado AielloPresidente -Demanio – Gestione delle Risorse Idriche - Or<strong>di</strong>namento ed organizzazione <strong>degli</strong> uffici edel personale - Polizia amministrativa.Vicepresidente-Formazione Professionale-Industria ed Artigianato-Decentramento e progetto <strong>di</strong><strong>di</strong>strettualizzazione-Enti locali.Politiche del lavoro - Mercato del lavoro - Informalavoro - Politiche giovanili -Informagiovani - Minoranze linguistiche - Pari opportunità.Cultura – Pubblica Istruzione.Trasporti e funzioni delegate in materia (art. 105 D.L.gvo n. 112/98: Autorizzazione evigilanza attività Autoscuole e Scuole Nautiche - Agenzie pratiche automobilistiche -Riconoscimento Consorzi Scuole conducenti veicoli a motore - Esami riconoscimentoidoneità insegnanti ed istruttori autoscuole - Rilascio autorizzazioni alle imprese <strong>di</strong>autoriparazione per esecuzione delle revisioni e al controllo amministrativo sulle impreseautorizzate - Controllo osservanza tariffe settore autotrasporto <strong>di</strong> cose per conto terzi -Rilascio licenze autotrasporto merci per conto proprio - Esami conseguimento titoliprofessionali autotrasportatore merci per conto terzi e autotrasporto persone su strada edell'idoneità ad attività <strong>di</strong> consulenza per circolazione mezzi <strong>di</strong> trasporto su strada - Tenutaalbi provinciali autotrasportatori).E<strong>di</strong>lizia pubblica e scolastica - Rapporti con gli or<strong>di</strong>ni professionali e forensiAmbiente (Tutela e valorizzazione dell'Ambiente - Protezione della Flora e della Fauna -Parchi e riserve naturali - Organizzazione smaltimento rifiuti a livello provinciale) - Norme<strong>di</strong> sicurezza (Igiene ambientale - Rilevamento e controllo <strong>degli</strong> scarichi delle acque e delleemissioni atmosferiche e sonore).Sport - Turismo - Spettacolo - Tempo LiberoViabilità - Infrastrutture - PatrimonioUrbanistica e governo del territorio, Piano territoriale <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento provinciale,programmazione e gestione territoriale e nulla osta Paesaggistici.Piano faunistico provinciale, caccia e pesca.Agricoltura - Agriturismo - Commercio - Fiere e Mercati - Miniere - Protezione Civile.Formazione Professionale - Industria ed artigianato - Decentramento e progetto <strong>di</strong><strong>di</strong>strettualizzazione - Enti locali.Bilancio e Finanze - Programmazione economica e finanziaria - Programmazione risorse epartecipazioni finanziariePolitiche sociali (aree del <strong>di</strong>sagio - cooperazione sociale - sportello antiusura - volontariato- rapporti con la ricerca scientifica e le istituzioni della sanità - servizi sanirati <strong>di</strong> igiene eprofilassi pubblica) - Osservatorio per le politiche sociali - Politiche delle immigrazioni.Consiglio <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> elezioni del 12 e 13 giugno 200446


Cognome e Nome partito collegioOLIVERIO Gerardo Mario Presidente1 MAGORNO Ernesto D.S. 5 Belvedere Marittimo(*) 2 GALLO Giuseppe D.S. 28 Rogliano3 LECCE Pietro D.S. 35 Spezzano della Sila4 AMBROGGIO Michele D.S. 4 Aprigliano5 GENOVA Giovanbattista D.S. 12 Corigliano 16 TRENTO <strong>Le</strong>onardo S.D.I. 7 Cariati(**) 7 FEDERICO Flaviano S.D.I. 6 Bisignano8 PRINCIPE Francesco S.D.I. 24 Rende 1(***)9 AIETA Giuseppe S.D.I. 11Cetraro10 BELMONTE Tonino Democrazia e Libertà 9 Castrolibero11 TONNARA Francesco Democrazia e Libertà 3 Amantea12 MELFI Mario Democrazia e Libertà 26 Rocca Imperiale13 PRATICO' Antonio Margherita PSDI 34 Scalea14 BADOLATO Maria Clelia Margherita PSDI 9 Castrolibero15 GAROFALO Luigi UDEUR 8 Cassano all'Ionio16 CALIGIURI Mario UDEUR 35 Spezzano della Sila17 ADAMO Vincenzo PSE Mancini 14 <strong>Cosenza</strong> 118 RUFFOLO Antonio PSE Mancini 16 <strong>Cosenza</strong> 319 REDA Marino Rifond. Comunista 28 Rogliano20 DIANA Biagio Rifond. Comunista 22 Morano Calabro21 BRIA Mario Ver<strong>di</strong> - Pace 24 Rende 122 SALVO Luigi Comunisti Italiani 2 Altomonte23 FORTE Angelo Di Pietro - Occhetto 21 Montalto Uffugo24 BARILE DOMENICO Cand. Presidente25 CORBELLI FRANCO Cand. Presidente26 RUSSO Mario Forza Italia 34 Scalea27 PONZIO Giangranco Forza Italia 24 Rende 128 FILICE Elio Forza Italia 19 Lago29 GIORDANO Mario Forza Italia 20 Men<strong>di</strong>cino30 STRAFACE Pasqualina A.N. 13 Corigliano 231 BRUNO Francesco A.N. 12 Corigliano 132 PUCCI Antonio A.N. 36 Trebisacce33 ZANFINO Natale U.D.C. 1 Acri34 FIORILLO Filippo U.D.C. 5 Belvedere Marittimo35 CHIAPPETTA Piercarlo U.D.C. 16 <strong>Cosenza</strong> 336 RAFFO Giliberto P.S.I. 5 Belvedere Marittimo(*) Surroga Consigliere Arturo Riccetti(**) Surroga Consigliere Rosina Console(***) Surroga Consigliere Giuseppe Gagliar<strong>di</strong>47


Attuali Gruppi ConsiliariGruppi <strong>di</strong> maggioranza1) D. S.:1.1- Ernesto MAGORNO; 2.1- Michele AMBROGGIO; 3.1- Giuseppe GALLO;4.1- Giovanni Battista GENOVA; 5.1- Pietro LECCE.2) Margherita - Democrazia è Libertà:2.1- Antonio PRATICO' 2.2 - Francesco TONNARA; 2.3- Maria CleliaBADOLATO; 2.4- Tonino BELMONTE; 2.5 Marino REDA.3) PARTITO SOCIALISTA:3.1 - <strong>Le</strong>onardo TRENTO; 3.2- Giuseppe AIETA; 3.3- Flaviano FEDERICO; 3.4-Francesco PRINCIPE.4) Alleanza Popolare UDEUR:4.1- Luigi GAROFALO; 4.2 - Mario CALIGIURI; 4.3- Gilberto RAFFO.5) Rifondazione Comunista:5.1- Biagio DIANA;6) PSE - Lista Mancini:6.1- Vincenzo ADAMO; 6.2- Antonio RUFFOLO.7) Ver<strong>di</strong> Pace:7.1- Mario BRIA; 7.2 - Mario Giordano8) Comunisti Italiani per la Sinistra:8.1- Luigi SALVO.9) Partito Democratico Meri<strong>di</strong>onale:9.1- Angelo FORTE; 9.2 - Mario MELFI.10) Italia <strong>di</strong> Mezzo:6.1- Natale ZANFINI; 6.2- Piercarlo CHIAPPETTA.48


Gruppi <strong>di</strong> minoranza:1) Forza Italia:1.1- Mario RUSSO; 1.2 - Gianfranco PONZIO; 1.3 - Elio FILICE.2) U.D.C.:2.1- Filippo FIORILLO.3) Alleanza Nazionale:3.1- Pasqualina STRAFACE; 3.2 - Francesco Giuseppe BRUNO.4) Diritti Civili - Lista Corbelli:4.1 Francesco Saverio CORBELLI.5) Gruppo Misto:5.1- Domenico BARILE; 5.2 - Antonio PUCCI.N.B. Il primo nominativo <strong>di</strong> ciascun Gruppo è da considerarsi Presidente dello stesso.49


Composizione delle Commissioni Consiliari1^ COMMISSIONE CONSILIAREPolitica Istituzionale – Bilancio Programmazione EconomicaPresidente : AIETA GiuseppeVice Presidente : PONZIO Gianfranco1 PRINCIPE Francesco S.D.I.2 ADAMO Vincenzo P.S.E.3 DIANA Biagio Rifond. Comunista4 AIETA Giuseppe S.D.I.5 TONNARA Francesco Margherita6 MAGORNO Ernesto D.S.7 SALVO Luigi Comunisti Italiani8 GALLO Giuseppe D.S.9 BARILE Domenico Misto10 PONZIO Gianfranco Forza Italia11 CHIAPPETTA Piercarlo U.D.C.12 PUCCI Antonio A.N.50


2^ COMMISSIONE CONSILIAREViabilità - E<strong>di</strong>lizia Scolastica - Lavori PubbliciPresidente : LECCE PietroVice Presidente : RUSSO Mario1 CALIGIURI Mario U.D.E.U.R.2 REDA Marino Rifond. Comunista3 TRENTO <strong>Le</strong>onardo S.D.I.4 MELFI Mario Democrazia e Lib.5 BADOLATO Maria Clelia Margherita6 LECCE Pietro D.S.7 RUFFOLO Antonio P.S.E.8 GIORDANO Mario Forza Italia9 ZANFINI Natale U.D.C.10 STRAFACE Pasqualina A.N.11 FILICE Elio Forza Italia12 RUSSO Mario Forza Italia51


3^ COMMISSIONE CONSILIAREPolitiche sociali - attività culturali - sport - turismo - agriturismo - beniculturaliPresidente : PRATICO' AntonioVice Presidente : BRUNO Francesco G.1 BRIA Mario Ver<strong>di</strong>2 GENOVA Giovanni Battista D.S.3 FORTE Angelo Italia dei Valori4 BELMONTE Tonino Margherita5 GAROFALO Luigi U.D.E.U.R.6 FEDERICO Flaviano S.D.I.7 AMBROGGIO Michele D.S.8 PRATICO' Antonio Margherita9 RAFFO Gilberto Nuovo PSI10 BRUNO Francesco G. A.N.11 CORBELLI Francesco Diritti Civili12 FIORILLO Filippo U.D.C.52


4^ COMMISSIONE CONSILIAREmercato del lavoro - formazione e problemi giovaniliPresidente : DIANA BiagioVice Presidente : CHIAPPETTA Piercarlo1 GENOVA Giovanni Battista D.S.2 MELFI Mario Democrazia e Lib.3 ADAMO Vincenzo P.S.E.4 CALIGIURI Mario U.D.E.U.R.5 DIANA Biagio Rifond. Comunista6 AIETA Giuseppe S.D.I.7 BELMONTE Tonino Margherita8 TONNARA Francesco Margherita9 PRINCIPE Francesco S.D.I.10 CHIAPPETTA Piercarlo U.D.C.11 PUCCI Antonio A.N.12 RUSSO Mario Forza Italia53


5^ COMMISSIONE CONSILIAREambiente e territorioPresidente : FORTE AngeloVice Presidente : FILICE Elio1 BRIA Mario Ver<strong>di</strong>2 SALVO Luigi Comunisti Italiani3 LECCE Pietro D.S.4 MAGORNO Ernesto D.S.5 TRENTO <strong>Le</strong>onardo S.D.I.6 GIORDANO Mario Forza Italia7 AMBROGGIO Michele D.S.8 PRATICO' Antonio Margherita9 FILICE Elio Forza Italia10 FORTE Angelo Italia dei Valori11 STRAFACE Pasqualina A.N.12 ZANFINI Natale U.D.C.54


6^ COMMISSIONE CONSILIAREtrasporti ed attività produttivePresidente : REDA MarinoVice Presidente : FIORILLO Filippo1 RUFFOLO Antonio P.S.E.2 FEDERICO Flaviano S.D.I.3 BADOLATO Maria Clelia Margherita4 REDA Marino Rifond. Comunista5 GAROFALO Luigi U.D.EUR.6 CORBELLI Francesco Diritti Civili7 PONZIO Gianfranco Forza Italia8 GALLO Giuseppe D.S9 BRUNO Francesco G. A.N.10 RAFFO Gilberto Nuovo PSI11 FIORILLO Filippo U.D.C.12 BARILE Domenico Misto55


PresidenteOn. Gerardo Mario Oliverio- Demanio Idrico –- Gestione delle Risorse Idriche -- Or<strong>di</strong>namento e Organizzazione del Personale-–Polizia amministrativa- Settore <strong>Le</strong>gale-Programmazione e Internazionalizzazione-Energy Manager57


Demanio IdricoUna nuova e più efficace gestione tecnico-amministrativa che faccia riferimento allenuove funzioni trasferite alle province in materia <strong>di</strong> demanio idrico, risulta esserel’obiettivo fondamentale dell’Ente dopo l’attenta e scrupolosa analisi applicativa <strong>degli</strong>ultimi anni <strong>di</strong> attività.Dopo la presa <strong>di</strong> coscienza e la consapevolezza delle criticità riscontrate nel corso <strong>degli</strong>ultimi anni <strong>di</strong> attività, in or<strong>di</strong>ne alla scarsa consapevolezza registrata nel nostro territoriorispetto alle proprietà demaniali, si è avviata una nuova fase che tende al ripristino delledovute forme <strong>di</strong> legalità riferite alle occupazione e dell’uso consentito dei beniin<strong>di</strong>sponibili dello stato.Una attenta ed oculata , pur se iniziale, fase <strong>di</strong> controllo più capillare sul territorio stacontribuendo , da un lato ,a far decrescere il fenomeno delle occupazioni abusive e<strong>di</strong>ncontrollate e, <strong>di</strong> conseguenza, abbassare le potenziali situazioni <strong>di</strong> pericolo sull’usoin<strong>di</strong>scriminato delle aree demaniali e, dall’altro a recuperare annose situazioni <strong>di</strong>mancato introito dei dovuti canoni.E’ proprio in questa <strong>di</strong>rezione che l’Ente intende attivarsi privilegiando, tra l’altro, unanecessaria opera <strong>di</strong> informazione e convincimento dei citta<strong>di</strong>ni che si trovano, nellamaggior parte dei casi in buona fede, in situazioni <strong>di</strong> uso ed occupazione senza titolo <strong>di</strong>beni appartenenti al Demanio Idrico, affinché regolarizzino le loro posizioni e , nelcontempo, favorire processi capaci <strong>di</strong> consentire gli usi delle aree e dei beni demanialiappartenenti al demanio idrico incentivando le conoscenze tecnico-amministrative sulbene demaniale al fine <strong>di</strong> creare anche nuove opportunità occupazionali.Tali obiettivi potranno essere raggiunti grazie anche al miglioramento ,sempre possibile,delle nuove tecnologie <strong>di</strong> cui il Settore preposto dell’Ente si avvale , implementandone laloro potenzialità in rapporto alla domanda ed alle nuove esigenze d’Istituto.Particolare attenzione sarà rivolta alla definizione <strong>di</strong> sempre più corrette e spe<strong>di</strong>teprocedure riferite alle nuove funzioni trasferite in seguito all’applicazione della <strong>Le</strong>ggeRegionale n° 34/2002 con particolare riferimento alle concessioni per l’estrazione <strong>di</strong>materiale litoide ed alle concessioni <strong>di</strong> derivazioni <strong>di</strong> acque pubbliche.La dotazione dell’organico dei servizi specifici dell’Ente dovrà, quanto meno, mantenereinalterata la sua potenzialità d’azione e grado <strong>di</strong> professionalità raggiunto nell’anno 2007al fine <strong>di</strong> far fronte, in forma migliorativa, al notevole carico <strong>di</strong> lavoro gravante suglistessi.Gli obiettivi già prefissati nel precedente esercizio finanziario restano riconfermati ancheper il 2008 e , fra questi , particolare rilevanza sarà data a :58


- Servizi all’utenza in materia <strong>di</strong> Concessioni <strong>di</strong> aree demaniali , Concessioniidrauliche e Concessioni <strong>di</strong> derivazioni d'acqua;- Incremento delle entrate dell’Ente relative ai canoni <strong>di</strong> concessione anche conriferimento agli obiettivi raggiunti nel 2007;- Implementazione e miglioramento della gestione dei mezzi strumentali conparticolare riguardo a quelli informatici anche georeferenziati ;- Riconferma della dotazione organica del personale del Servizio già registrata nel2007;- Mettere in atto strumenti <strong>di</strong> promozione a livello provinciale per l’uso compatibiledelle aree demaniali dando priorità agli interessi collettivi ed agli usi agricoli dellesuperfici;- Favorire le conoscenze tecnico-amministrative sul bene demaniale e sui relativiusi compatibili al fine <strong>di</strong> incentivare e promuovere nuove occasioni <strong>di</strong> lavoro.59


Or<strong>di</strong>namento - Organizzazione e Relazioni con il PubblicoGli obiettivi che si intendono raggiungere nell’anno 2008 trovano tutti i presuppostinell’attività svolta nel precedente anno.La legge finanziaria 2008, riprendendo ed integrando le <strong>di</strong>sposizioni sul personalecontenute nella legge finanziaria 2007, riba<strong>di</strong>sce - in tema <strong>di</strong> organizzazione e gestionedelle risorse - i due elementi che hanno caratterizzato la legislazione <strong>di</strong> settore dell’ultimodecennio:- contenimento della spesa ai fini del rispetto dei vincoli <strong>di</strong> finanza pubblica;- acquisizione delle risorse umane secondo i principi contenuti nell’art. 97 dellacostituzione.<strong>Le</strong> politiche sul personale non possono prescindere dalle novità introdotte daicommi 557 e 560 dell’art 1 della L. 296/06 nonchè da quelle inserite dalla L. 244/07.Sono norme che hanno inaugurato e completato la stagione delle cosiddettestabilizzazioni. Il Governo si è posto l’obiettivo <strong>di</strong> superare il fenomeno del precariato,introducendo nuovi strumenti <strong>di</strong> reclutamento, trascurando, però, un elemento moltoimportante, cioè quello della compatibilità con il dettato dell’art. 97 della costituzione cheprevede il principio dell’adeguato accesso dall’esterno.La finanziaria 2008 ha corretto il tiro ribadendo all’art. 3, comma 90, che l’accessoalla pubblica amministrazione è subor<strong>di</strong>nato all’espletamento <strong>di</strong> procedure selettive <strong>di</strong>natura concorsuale.In tale contesto normativo e in presenza <strong>di</strong> un groviglio <strong>di</strong> norme che lasciano moltidubbi intepretativi, la politica del personale per l’anno in corso riguarderà :- l’adozione <strong>di</strong> misure che favoriscano il superamento del precariato, tenendo conto deilimiti <strong>di</strong> spesa previsti dalla legge e del rispetto del patto <strong>di</strong> stabilità;- la valorizzazione delle risorse interne attraverso progressioni <strong>di</strong> carriera e percorsiformativi miranti all’acquisizione <strong>di</strong> competenze, nell’ambito della percentuale riservatadalla legge alle procedure interne.- il rispetto dei principi costituzionali in merito all’accesso dall’esterno <strong>di</strong> figureprofessionali necessarie per il funzionamento dei servizi.- l’adeguamento della riorganizzazione dei servizi alle <strong>di</strong>sposizioni contenute nella leggefinanziaria 2008 in materia <strong>di</strong> gestione del servizio idrico integrato e del servizio <strong>di</strong>gestione integrato dei rifiuti, norma finalizzata alla riduzione della spesa con il con<strong>di</strong>visibileintento <strong>di</strong> procedere ad una razionalizzazione e ri<strong>di</strong>mensionamento dell’apparatoamministrativo alla scopo <strong>di</strong> destinare le economie a carattere permanente che nederiveranno al doveroso ammodernamento delle strutture, nonchè al contenimento delle60


tariffe. Saranno adottate specifiche cautele per garantire l’ in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> strutture conuna adeguata capacità tecnica, così come consigliata dalla “Autorità garante dellaconcorrenza e del mercato “.La dotazione organica ed il Piano dei fabbisogni terranno conto delle nuove normecontenute ai commi 120 e 121 della <strong>Le</strong>gge finanziaria, interventi che riconducono lepolitiche del personale ad una logica programmatoria e organizzativa, strettamentefunzionale all’obiettivo del superamento del precariato. Si potrà, quin<strong>di</strong>, approvare unadotazione organica funzionale alle esigenze organizzative dell’Ente e finalizzata almiglioramento complessivo della produttività dei servizi offerti.Per quanto attiene alla contrattazione decentrata per il personale del comparto siintende procedere fin da subito ad avviare i negoziati con le organizzazioni sindacaliessendo stata già definita la contrattazione per l’anno 2007.E’ volontà dell’Amministrazione, perfettamente con<strong>di</strong>visa dalle parti sociali, <strong>di</strong>evitare i ritar<strong>di</strong> che hanno accompagnato la precedente contrattazione, anche se gli stessisono stati causati da fatti oggettivi dovuti al passaggio del personale regionale.<strong>Le</strong> attività dell’Ufficio <strong>di</strong> Relazioni con il Pubblico si incentreranno soprattutto sullaelaborazione della Carta dei servizi, al fine <strong>di</strong> fornire sia all’utenza interna che ai citta<strong>di</strong>niuno strumento idoneo per comprendere la Pubblica Amministrazione ed interagire conessa.61


Settore <strong>Le</strong>gale<strong>Le</strong> pratiche giu<strong>di</strong>ziarie giacenti e non definite sono numerose e l’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong>soccombenza molto elevato, non solo per i proce<strong>di</strong>menti definiti, quanto, presumibilmente,per quelli che sono in stato avanzato <strong>di</strong> conclusione.Per i proce<strong>di</strong>menti già definiti con sentenza (o per i quali esiste titolo esecutivo),appare necessario prevedere in bilancio una congrua somma per una loro imme<strong>di</strong>atadefinizione, al fine <strong>di</strong> evitare ulteriori aggravi <strong>di</strong> spesa.All’uopo si segnalano alcuni proce<strong>di</strong>menti da definire in modo transattivi.Parimenti, e per le stesse ragioni, una ulteriore congrua somma appare necessariaprevedere per i proce<strong>di</strong>menti in fase <strong>di</strong> conclusione per l’anno 2008.Ancora, infine, occorre prevedere una congrua somma per l’or<strong>di</strong>naria gestionedell’ufficio.Per il futuro, non certamente imme<strong>di</strong>ato, ed in particolare per lo stato deiproce<strong>di</strong>menti in corso, tutte le spese sopra in<strong>di</strong>cate subiranno sicuramente un notevoleri<strong>di</strong>mensionamento e ciò per la costituzione autonoma dell’ufficio legale che comporta unapiù scrupolosa e attenta <strong>di</strong>fesa delle ragioni dell’Ente, ed un minore ricorso all’opera <strong>di</strong>professionisti esterni.Programmazione ed InternazionalizzazionePremessaQuesto Settore, istituito ed operativo dal nove gennaio 2006, in posizione <strong>di</strong> Staff delPresidente, si occupa <strong>di</strong> fornire un supporto strategico e programmatico alle politiche <strong>di</strong>governo. In particolare, il Settore è impegnato in due ambiti <strong>di</strong> intervento: nellaprogrammazione e attuazione delle politiche <strong>di</strong> sviluppo dettate dalla Programmazionecomunitaria, nazionale e regionale, e nella internazionalizzazione, in stretto raccordo con ilPresidente e tutta la Giunta.Nella fattispecie, nel primo rientrano la programmazione economica e territoriale, conparticolare riferimento ai Fon<strong>di</strong> Strutturali e alle altre risorse della programmazionecomunitaria, nazionale e regionale, nonché la pianificazione strategica, il marketingterritoriale, il trasferimento <strong>di</strong> buone prassi agli enti locali subprovinciali.Nel secondo ambito, invece, rientrano lo sviluppo <strong>di</strong> partenariati, l’accompagnamento deiprocessi <strong>di</strong> internazionalizzazione del sistema produttivo, la cooperazione decentrata etutte quelle attività che, insieme a queste, contribuiscono ad attivare, potenziare equalificare le <strong>relazioni</strong> della <strong>Provincia</strong> con l’esterno, in un quadro coerente <strong>di</strong> obiettivi elinee d’azione. La finalità generale è quella <strong>di</strong> conferire struttura a queste <strong>relazioni</strong>, in mododa posizionare la <strong>Provincia</strong> in un quadro stabile <strong>di</strong> rapporti a livello internazionale.A detto scopo Il Settore Programmazione ed Internazionalizzazione ha, nel corso dei primitre trimestri, attivato una serie <strong>di</strong> iniziative, dettagliate in seguito, che mirano a crearecon<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> sviluppo per la nostra <strong>Provincia</strong>.62


Programmazione economica 2007-2013POR FESR FSEPer quanto concerne la programmazione 2007-2013, il Settore ha proceduto allaelaborazione del Documento Strategico Preliminare d’Area - DSA, quale contributo allacostruzione della politica regionale <strong>di</strong> sviluppo, coesione e competitività 2007-2013 e, inparticolare, alla redazione del Documento Strategico Regionale - DSR.Il Documento Strategico Preliminare d’Area, che ha il suo riferimento fondativo nelProgramma del Presidente della <strong>Provincia</strong> nonché nei <strong>di</strong>versi strumenti <strong>di</strong>programmazione e pianificazione settoriali e territoriali dell’Amministrazione, sintetizza irisultati <strong>di</strong> un’intensa azione <strong>di</strong> concertazione e ascolto del territorio che la <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong><strong>Cosenza</strong> ha avviato nell’anno 2006, con il Partenariato Istituzionale e Socio-economico conl’obiettivo <strong>di</strong> costruire un’ipotesi <strong>di</strong> sviluppo per lavorare sugli scenari, gli obiettivi, glistrumenti della programmazione 2007-2013.Successivamente all’invio del DSA alla Regione Calabria (giugno 2006), nel primo semestre2007 la <strong>Provincia</strong> ha avviato la <strong>di</strong>scussione sulla programmazione 2007-2013. Inparticolare, sono stati organizzati una serie <strong>di</strong> incontri a livello territoriale, durante i quali ilSettore Programmazione ha illustrato in sintesi i Documenti <strong>di</strong> Programmazione elaboratidalla Regione Calabria (POR FESR E POR FSE) ed ha sottolineato l'importanza della futuraprogrammazione regionale 2007-2013 calibrata sulla domanda proveniente dal territorio.Malgrado la programmazione 2007-2013 costituisca la <strong>di</strong>rettrice d’azione principale <strong>di</strong>questi mesi, il Settore ha anche lavorato stimolando la Regione Calabria allo scopo <strong>di</strong>ottimizzare l’utilizzo delle risorse del POR Calabria 2000-2006: anche sulla base <strong>di</strong> questaazione <strong>di</strong> pressione e stimolo, la Regione ha istituito, presso il proprio DipartimentoProgrammazione e Affari Internazionali, un Tavolo tecnico finalizzato all’accelerazionedella spesa <strong>degli</strong> investimenti pubblici a valere sui fon<strong>di</strong> POR 2000-2006, <strong>di</strong> cui la<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> è parte attiva.Stato <strong>di</strong> attuazione: in fase <strong>di</strong> realizzazione.Laboratori per la Progettazione integrata territorialeIl progetto in<strong>di</strong>vidua nel Laboratorio per la Progettazione integrata territoriale, unorganismo tecnico strutturato per elaborare proposte <strong>di</strong> sviluppo del territorio.Rappresenta il luogo dove, su impulso dell’Amministrazione provinciale, del Tavolo <strong>di</strong>Partenariato provinciale, vengono definiti i Progetti Integrati.Sarà organizzato nella <strong>Provincia</strong> con la supervisione <strong>di</strong> un gruppo <strong>di</strong> supporto tecnico ecoinvolgerà il partenariato territoriale nell'in<strong>di</strong>viduazione e definizione delle lineed'intervento nei settori della nuova programmazione integrata con l'obiettivo <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzarestrategicamente le risorse finanziarie del Por.Si vuole, inoltre, dare la possibilità <strong>di</strong> suggerire strategie a chiunque abbia un progetto chepossa favorire la crescita del territorio ed una migliore qualità dell'offerta e dei servizi.L’attività del laboratorio è finalizzata a far emergere le potenzialità presenti nel territorio <strong>di</strong>riferimento ed a trasformarle in progetti <strong>di</strong> sviluppo, al fine <strong>di</strong> promuovere l'inclusionesociale; sostenere la competitività del sistema provinciale; incentivare la sostenibilitàambientale, la tutela e la valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale; puntare allarealizzazione <strong>di</strong> iniziative locali <strong>di</strong> sviluppo e occupazione.Il Laboratorio, in particolare, ha il compito <strong>di</strong> elaborare progetti integrati, ovvero pacchettiintegrati <strong>di</strong> operazioni che sulla base delle specificità del territorio, valorizzino le risorselocali e creino sviluppo in termini economici, ambientali e culturali. I Progetti Integrati63


possono prevedere opere infrastrutturali, interventi legati ai fabbisogni formativi esostenere le attività private, attraverso i regimi <strong>di</strong> aiuto alle imprese.L’attività del Laboratorio si articola in quattro fasi:- analisi del contesto territoriale e ascolto dei testimoni privilegiati, per capire lasituazione attuale e le prospettive future, in<strong>di</strong>viduare i punti <strong>di</strong> debolezza e le idee forza;- presentazione dei risultati dell’analisi e confronto con il territorio per la definizionedelle priorità strategiche - Forum Territoriali;- in<strong>di</strong>viduazione dei progetti integrati;- trasmissione dei progetti integrati al Tavolo <strong>Provincia</strong>le.All’interno del Laboratorio opererà un gruppo <strong>di</strong> lavoro con competenze multi<strong>di</strong>sciplinaricomposto da una Unità Tecnica <strong>Provincia</strong>le, costituito da un coor<strong>di</strong>natore istituzionalenominato dalla <strong>Provincia</strong>, un coor<strong>di</strong>natore tecnico selezionato con procedura <strong>di</strong> evidenzapubblica dalla Regione, una segreteria tecnica e da 2/4 agenti <strong>di</strong> sviluppo locale e,eventualmente, da soggetti specializzati, selezionati con procedure <strong>di</strong> evidenza pubblica.Stato <strong>di</strong> attuazione: in fase <strong>di</strong> sviluppo.A.G.I.R.E PORLa Regione Calabria ha aderito al Progetto A.G.I.R.E POR, (Attivazione GemellaggiInternazionalizzazione Regionale Esperienze <strong>di</strong> Successo) che prevede l’attivazione <strong>di</strong>Gemellaggi tra le Amministrazioni dell’ Obiettivo 1, al fine <strong>di</strong> contribuire al miglioramentodelle capacità delle Amministrazioni titolari <strong>di</strong> Programmi Operativi Regionali in relazionea specifici temi <strong>di</strong> interesse. In particolare, la Regione ha aderito al progetto <strong>di</strong> cui sopra,intendendo beneficiare del gemellaggio con la Regione Sardegna in materia <strong>di</strong> pariopportunità relativamente all’area “Progettazione Integrata”. Il Progetto <strong>di</strong> Gemellaggio daltitolo "Sviluppo locale orientato alle Pari Opportunità: l'applicazione del principio <strong>di</strong> paritàe <strong>di</strong> non <strong>di</strong>scriminazione nella Progettazione Integrata", prevede che la Regione Sardegnatrasferisca alla Regione Calabria le proprie positive esperienze nel campo delle PariOpportunità, con lo scopo <strong>di</strong> definire dei modelli <strong>di</strong> sviluppo locale orientati alla parità <strong>di</strong>genere nella Progettazione Integrata 2007/2013.Su richiesta della Regione Calabria prot. n. 2221 del 26.04.07, la <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>, connota, prot. n°37293 del 3 maggio 2007, ha aderito al suddetto progetto, nella persona delDirigente del Settore Programmazione ed Internazionalizzazione ed ha partecipato ai primiincontri organizzati nel mese <strong>di</strong> luglio a Cagliari, giusta Determinazione Dirigenziale n. 16del 4/7/2007, nel mese <strong>di</strong> settembre ad Alghero e a Cagliari, giuste DeterminazioniDirigenziali n. 6245 del 10/09/2007, n. 6751 del 25/09/2007.Stato <strong>di</strong> attuazione: si prevedono ulteriori incontri in Calabria e la conclusione delProgetto entro il 2008.PIS “La via del Crati”I Progetti Integrati Strategici <strong>di</strong> tipo settoriale o multisettoriale, così come in<strong>di</strong>viduati dalProgramma Operativo Regionale (POR) 2000-2006 della Regione Calabria, sono unostrumento operativo <strong>di</strong> attuazione della strategia regionale volti al conseguimento <strong>di</strong>obiettivi considerati determinanti per il territorio della Regione e della <strong>Provincia</strong>.Lo scopo dei PIS è quello <strong>di</strong> garantire una maggiore efficacia alle strategie <strong>di</strong> sviluppoterritoriale connessi ad interventi <strong>di</strong> tipo materiale e immateriale volti a potenziare ilcontesto socio-economico locale.La <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>, nella logica assegnata ai progetti integrati dalla programmazioneregionale <strong>di</strong> privilegiare l’attivazione <strong>di</strong> interventi integrati che abbiano come finalità quella64


<strong>di</strong> agire sull’intero sistema locale, ha avviato un’azione progettuale specifica sullariqualificazione <strong>degli</strong> ambienti fluviali ed in particolare del bacino del Crati. Il PIS “La Viadel Crati” parte dalla convinzione che il Crati, non sia solo un importante elementonaturalistico da preservare ma risulti, attraversando il cuore della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>, ilconvoglio <strong>di</strong> importanti sistemi <strong>di</strong> risorse da valorizzare attraverso azioni <strong>di</strong>programmazione sistematica e politiche <strong>di</strong> intervento finalizzate allo sviluppo del territorio.Il Settore Programmazione ed Internazionalizzazione ha coor<strong>di</strong>nato l’assistenza tecnicanella fase <strong>di</strong> costruzione <strong>degli</strong> interventi del PIS e la fase concertativa con i Comunicoinvolti. Nel contempo il gruppo dei progettisti, aggiu<strong>di</strong>catari a seguito <strong>di</strong> procedura adevidenza pubblica, stanno procedendo ai rilievi ed alle analisi su tutta la fascia del Crati e,sotto la supervisione del Settore, alla ricognizione e alla verifica della progettualità deiComuni e <strong>degli</strong> enti locali sub-provinciali.Nel mese <strong>di</strong> marzo 2007 si sono svolti presso la sede sella <strong>Provincia</strong>, gli incontri per lacon<strong>di</strong>visione dei singoli interventi da attuare nell’ambito del progetto <strong>di</strong> tutela e sviluppodel territorio della Valle Fiume Crati.Con Delibera <strong>di</strong> G. P. n. 399 del 23/10/2007 è stato approvato il Protocollo d’intesa tra la<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> ed i 18 Comuni della Valle del Crati, al fine <strong>di</strong> con<strong>di</strong>videre la propostadel PIS in oggetto. In data 25/10/2007 lo stesso Protocollo è stato siglato.Stato <strong>di</strong> attuazione: in fase <strong>di</strong> realizzazione.ACCORDO TERRITORIALE DI PROGRAMMA TRA LA PROVINCIA DICOSENZA ED I COMUNI DI CORIGLIANO CALABRO E ROSSANO relativo allepolitiche <strong>di</strong> sviluppo dell’area urbana Corigliano – Rossano allargata aicomuni contermini e per la promozione <strong>di</strong> un’Area Urbana PolicentricaIl POR FESR 2007-2013 stabilisce che nelle Città e nelle Aree Urbane la strategia regionalesi attua me<strong>di</strong>ante Progetti Integrati <strong>di</strong> Sviluppo Urbano. Tra i contesti <strong>di</strong> riferimento, ilPOR riconosce l’Area Urbana Corigliano-Rossano, come uno dei contesti inse<strong>di</strong>ativi piùimportanti della Calabria e, pertanto, lo configura come uno <strong>degli</strong> ambiti cui attuare lastrategia regionale in tema <strong>di</strong> aree urbane. Inoltre, il POR chiarisce che proprio lamancanza <strong>di</strong> significative concentrazioni urbane e la frammentazione delle <strong>relazioni</strong> traambiti urbani e territori <strong>di</strong> riferimento sono fattori che pesano in misura consistentesull’equilibrio complessivo del sistema inse<strong>di</strong>ativo e sull’efficienza dei sistemi urbani eterritoriali. <strong>Le</strong> strategie <strong>di</strong> sviluppo urbano devono essere opportunamente coor<strong>di</strong>nate edarmonizzate con le strategie e le scelte <strong>di</strong> sviluppo e programmazione e pianficazione(strategica, territoriale, settoriale) a livello d’area vasta (in particolare, provinciale) eregionale. Peraltro, assunzioni in tal senso, coerenti con la strategia regionale, sonocontenute nella programmazione <strong>di</strong> livello provinciale, in particolare nel DocumentoStrategico d’Area (Contributo al Documento Strategico Regionale 2007-2013) e nelPreliminare del Piano Territoriale <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>. Detti atti<strong>di</strong> programmazione, in coerenza con il POR, stabiliscono nello specifico alcune lineed’azione e <strong>di</strong> sviluppo per l’Area Urbana Corigliano-Rossano ed il contesto territoriale <strong>di</strong>riferimento, in ragione delle vocazioni e delle potenzialità (con particolare riferimento adalcuni ambiti strategici: logistica, sviluppo urbano, agroalimentare e sistemi produttiviconnessi, patrimonio storico e culturale, servizi <strong>di</strong> livello sovralocale, gran<strong>di</strong> attrezzatureterritoriali, destinazioni turistiche locali, capitale umano).Pertanto, il nuovo ciclo della Progettazione Integrata Territoriale 2007-2013, per comedelineato dal POR in riferimento soprattutto al sistema <strong>di</strong> governance identificato (in cui ècentrale il ruolo <strong>di</strong> regia delle Province), costituisce un riferimento inelu<strong>di</strong>bile ed uninnovativo modello d’azione interistituzionale per il coor<strong>di</strong>namento delle politiche65


territoriali e delle politiche <strong>di</strong> sviluppo urbano. Ciò anche in ragione dell’importanteprocesso <strong>di</strong> devoluzione <strong>di</strong> poteri, funzioni e responsabilità dal livello regionale ai livelliprovinciale e comunale che si è avviato in Calabria a seguito dei primi passaggi attuatividelle legge regionale n. 34/2002 e successive mo<strong>di</strong>fiche e integrazioni.Nel quadro del processo <strong>di</strong> decentramento, infatti, <strong>Provincia</strong> e Comuni sono chiamati acooperare attivamente, ognuno nell’ambito delle rispettive prerogative ma in un’ottica <strong>di</strong>raccordo stabile, per la costruzione <strong>di</strong> politiche pubbliche efficienti ed efficaci, in coerenzacon le politiche regionali.La <strong>Provincia</strong> è l’istituzione-chiave per le politiche territoriali e settoriali d’area vasta cuispetta il raccordo tra strategie regionali e locali e che, in quest’ottica, è chiamata adassumere ruoli e responsabilità <strong>di</strong> primo piano nella Programmazione Unitaria 2007-2013,con particolare riferimento al nuovo sistema <strong>di</strong> governance delineato.I Comuni costituiscono gli attori titolari delle politiche <strong>di</strong> sviluppo urbano, per comedelineate negli orientamenti generali dai documenti della programmazione regionale.Per tutte le motivazioni sopra dettagliate, quin<strong>di</strong>, anche la strategia <strong>di</strong> sviluppo urbanodelle città <strong>di</strong> Corigliano e Rossano e, nella prospettiva prefigurata dai documenti <strong>di</strong>programmazione regionale e provinciale, dell’Area Urbana Corigliano-Rossano e delsistema territoriale in cui questa è collocata, vanno affrontate in una visione complessa emulti<strong>di</strong>mensionale a livello territoriale e d’area vasta. In questa prospettiva, la costruzione<strong>di</strong> una nuovo modello concertativo e cooperativo in tema <strong>di</strong> governo locale e <strong>di</strong>interrelazione tra gli attori delle politiche pubbliche, in primis tra gli attori istituzionali(Comuni e <strong>Provincia</strong>), costituisce nel contempo una precon<strong>di</strong>zione ed un elementostrutturante delle politiche <strong>di</strong> sviluppo. Identificare una forma istituzionale stabile <strong>di</strong>cooperazione funzionale per la costruzione <strong>di</strong> un nuovo sistema <strong>di</strong> governo locale dell’AreaUrbana Corigliano-Rossano e dell’Area Vasta Territoriale <strong>di</strong> Riferimento è, dunque,l’obiettivo generale della proposta <strong>di</strong> Accordo <strong>di</strong> programma che si sottoscriverà nei primimesi dell’anno.Oggetto <strong>di</strong> tale Accordo è l'assunzione dell'impegno alla collaborazione tra i soggettiistituzionali coinvolti (Comuni <strong>di</strong> Corigliano Calabro e Rossano, <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>), inragione delle funzioni e delle competenze a ciascuno attribuite ex lege nonché delle funzioniesercitate nell’ambito del governo del territorio, della programmazione economica eterritoriale, delle politiche <strong>di</strong> sviluppo locale, delle politiche infrastrutturali, dellapromozione dei fattori sociali ed umani, e per lo sviluppo <strong>di</strong> programmi ed interventiorganici all’assetto territoriale.Stato <strong>di</strong> attuazione: in data 14/01/2008 si è svolto presso la sede della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong><strong>Cosenza</strong> la prima riunione del Gruppo <strong>di</strong> Lavoro per la pre<strong>di</strong>sposizione del Documento <strong>di</strong>Programmazione dell’Area Urbana Corigliano-Rossano. In fase <strong>di</strong> realizzazione.Altre attività <strong>di</strong> programmazione<strong>Le</strong> attività che partiranno e/o si svilupperanno e/o si realizzeranno nel corso dell’anno2008 sono:MASTER (Programma Empowerment, Delibera CIPE 36/02)Il Settore, nell’ambito del Programma <strong>di</strong> empowerment, innovazione ed ammodernamentodelle Amministrazioni pubbliche nelle aree depresse del Mezzogiorno (ex delibera CIPE36/02), ha curato l’adesione dell’Ente all’Avviso Pubblico, ban<strong>di</strong>to dal Ministerodell’Economia e Finanze e dal Formez, pubblicato sulla G.U. n. 103 del 05/05/2006, per laprogettazione e realizzazione <strong>di</strong> Master Universitari <strong>di</strong> I° e II° livello destinato ai <strong>di</strong>rigenti efunzionari delle amministrazioni pubbliche del Mezzogiorno sui temi del governare il66


territorio - progettare, realizzare, valutare le politiche pubbliche per lo sviluppo, conDeterminazione Dirigenziale n. 4389 del 13/07/2006.Pertanto, il Progetto <strong>di</strong> Master “Governare Insieme/GOIN. Manager <strong>di</strong> reti socioistituzionaliper lo sviluppo”, <strong>di</strong> cui è titolare l’UNICAL, con cui la <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>, incollaborazione con la Regione Calabria ed il Comune <strong>di</strong> Lamezia Terme ha partecipatoall’Avviso suddetto è stato ritenuto meritevole <strong>di</strong> finanziamento dalla Commissione <strong>di</strong>valutazione del Dipartimento della Funzione Pubblica, giusta nota del Formez n. 9347dell’1/06/2007.La <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> partecipa al suddetto progetto, cofinanziando n. 8 quote <strong>di</strong>iscrizione al Master per funzionari e Dirigenti dell’Ente.Stato <strong>di</strong> attuazione: Il Master ha avuto inizio nel mese <strong>di</strong> febbraio 2008 e si concluderànel mese <strong>di</strong> ottobre dello stesso anno.Società dell’informazioneNell’ambito delle politiche per lo sviluppo della Società dell’Informazione e dellaConoscenza, la <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>, unitamente alle quattro province calabresi, ha avviatonegli anni precedenti i progetti <strong>di</strong> e-democracy “Inchiaro” e “Scuolainchiaro”, <strong>di</strong> t-government “ChiariTeVi” sulla TV <strong>di</strong>gitale terrestre e <strong>di</strong> e-government ”CST Polisnet” conla scopo <strong>di</strong> “offrire servizi innovativi ai citta<strong>di</strong>ni, alle scuole e ai comuni”.In particolare, il progetto “Inchiaro” intende ampliare la <strong>di</strong>mensione dell'accesso allasfera pubblica da parte del citta<strong>di</strong>no, non limitandola alla sola produzione <strong>di</strong> informazioni,ma estendendola alla partecipazione alla vita stessa delle istituzioni, passando attraversovarie forme <strong>di</strong> consultazione nel corso dei processi decisionali, fino ad arrivare acontribuire alle decisioni finali. In questo senso, il suo obiettivo è far emergere la capacitàprogettuale dei citta<strong>di</strong>ni, canalizzandola verso nuove forme <strong>di</strong> collaborazione e <strong>di</strong> confrontotrasparente con le istituzioni, sfruttando le opportunità che le nuove tecnologiedell’informazione offrono. Tutto ciò, per mantenere aperto un <strong>di</strong>alogo costruttivo, costantee duraturo, senza tralasciare gli aspetti organizzativi, le metodologie e le regole dellapartecipazione, anzi, attribuendo loro un ruolo centrale.Il progetto, denominato “Scuolainchiaro”, si propone <strong>di</strong> intervenire per qualificarel’offerta complessiva dei servizi scolastici in Calabria, per rendere più evidente, anche nellospirito della recente riforma dell’or<strong>di</strong>namento scolastico (Riforma Moratti), il necessariolegame che deve esserci tra territorio e attività formativa delle giovani generazioni.L’obiettivo del progetto è quello <strong>di</strong> avviare in un certo numero <strong>di</strong> scuole superiori unprocesso partecipativo <strong>di</strong> informazione, analisi, valutazione e decisione, al fine <strong>di</strong>organizzare percorsi formativi basati sull’alternanza scuola-lavoro.Lo spirito del progetto “Scuolainchiaro” è, infatti, quello <strong>di</strong> contribuire ad una complessivaqualificazione dell’offerta formativa delle scuole della Calabria, anche attraverso l’usocombinato:♦ <strong>di</strong> modelli <strong>di</strong> partecipazione democratica da applicare a processi decisionali <strong>di</strong> interesseimme<strong>di</strong>ato per giovani, famiglie, docenti, <strong>di</strong>rigenti scolastici, Autonomie locali eAutonomie scolastiche;♦ l’impiego delle tecnologie ICT per affermare e sostenere un processo partecipativo efinalizzato tra questi soggetti.Il progetto “ChiariTeVi” intende facilitare il percorso <strong>di</strong> miglioramento della qualità deiservizi erogati dalle province calabresi, con specifico riferimento ai servizi relativi alMercato del Lavoro. Tale tematica, oltre ad essere il principale motivo <strong>di</strong> preoccupazione <strong>di</strong>67


codeste Amministrazioni, rappresenta un valido caso su cui sperimentare la tecnologiadella tv <strong>di</strong>gitale e le tante applicazioni che da essa derivano.Obiettivo del progetto è lo sviluppo <strong>di</strong> un contenitore <strong>di</strong> informazioni che sia in grado <strong>di</strong>facilitare i percorsi <strong>di</strong> interfaccia con la Pubblica Amministrazione e con le aziende cheoffrono lavoro. Tra i risultati attesi si in<strong>di</strong>viduano: il consolidamento dell'istituzione dei<strong>di</strong>versi sistemi informativi per i servizi sul lavoro già realizzati dalle cinque province; lastabilizzazione del numero verde “SOS Lavoro” sviluppato dalla <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> cheoffre un adeguato call center informativo a beneficio dei <strong>di</strong>soccupati.Il progetto intende aggiungere, inoltre, i risultati <strong>di</strong>rettamente derivatidall'implementazione del T-government. In tal senso la sperimentazione, nell'ambito delMercato del Lavoro, <strong>di</strong> procedure e pratiche <strong>di</strong> coinvolgimento dell'utente permetteranno<strong>di</strong> portare a sistema, in una fase successiva, ulteriori servizi <strong>di</strong> e-democracy ai citta<strong>di</strong>ni,quali ad esempio, le prestazioni sanitarie, la formazione. Con specifico riferimento aquest'ultimo punto, il progetto è stato inteso quale naturale continuazione del progetto “InChiaro” summenzionato. Un ulteriore risultato atteso, infine, dare una capillareinformazione a tutti i citta<strong>di</strong>ni su: ban<strong>di</strong> <strong>di</strong> gara, orari <strong>degli</strong> uffici, procedureamministrative, numeri utili, eventi, manifestazioni e news. Una Infoteca garantirà, poi,un'importante base informativa testuale e video. Tra i servizi al più elevato livello <strong>di</strong>interattività, la Borsa Lavoro sarà il principale risultato a cui tende il progetto.”CST Polisnet”A seguito dell’Accordo <strong>di</strong> Programma Quadro in materia <strong>di</strong> Società dell’Informazione,stipulato dalla Regione Calabria in data 21 aprile 2005, la <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>, unitamentealle quattro province calabresi, ha elaborato e presentato il progetto CST Polisnetfinalizzato a realizzare due Centri Servizi Territoriali per l'erogazione <strong>di</strong> servizi in formaassociata a favore dei piccoli e me<strong>di</strong> comuni della Calabria. L’obiettivo è quello <strong>di</strong> garantirela maggiore copertura territoriale della <strong>di</strong>ffusione dei servizi innovativi, al fine <strong>di</strong> eliminareil <strong>di</strong>gital-<strong>di</strong>vide tra i Comuni me<strong>di</strong>o piccoli e il resto delle istituzioni e <strong>di</strong> realizzare unefficace sistema per la <strong>di</strong>ffusione e il riuso delle soluzioni <strong>di</strong> e-government.Con Delibera <strong>di</strong> G. P. n.134 del 23/04/2007 è stata assegnato al Settore Programmazioneed Internazionalizzazione il coor<strong>di</strong>namento strategico dei suddetti progetti.A tal proposito, il Settore ha partecipato agli incontri organizzati a Roma dal CNIPA(Centro Nazionale per Informatica nella Pubblica Amministrazione) nei giorni 13 marzo, 3-4 aprile, e 25 giugno 2007, in relazione ai progetti summenzionati della “Societàdell’informazione e della conoscenza”, giuste Determinazioni Dirigenziali n. 1628 del9/3/2007, n. 2366 del 2/4/2007, n.5918 del 20/8/2007.Inoltre, la <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> ha partecipato agli incontri del Gruppo <strong>di</strong> Lavoro “CentriServizi Territoriali”, organizzati a Catanzaro dalla Regione Calabria – DipartimentoProgrammazione Nazionale e Comunitaria nelle date 27/11/2007, 21/12/2007,25/01/2008, finalizzati alla definizione <strong>di</strong> una proposta <strong>di</strong> aggiornamento della StrategiaRegionale del Sistema “Centri Servizi Territoriali”.Stato <strong>di</strong> attuazione: In corso <strong>di</strong> realizzazione.DAQ - Distretto Agroalimentare <strong>di</strong> Qualità <strong>di</strong> SibariCon L.R. n. 21 del 13 Ottobre 2004 si <strong>di</strong>sciplina l’istituzione dei Distretti Rurali edAgroalimentari <strong>di</strong> Qualità ed, in particolare, l’istituzione del Distretto Agroalimentare <strong>di</strong>Qualità <strong>di</strong> Sibari (DAQ). La Regione, con tale legge, valorizza, sostiene e promuove ilconsolidamento e lo sviluppo <strong>di</strong> sistemi produttivi locali in<strong>di</strong>viduati, appunto, nei <strong>di</strong>strettirurali ed agroalimentari, ai sensi dell’art. 13 del D. Lgs. N.228 del 18 maggio 2001. Inoltre,68


la L. R. summenzionata, agli artt. 6 e 7, prevede rispettivamente la costituzione <strong>di</strong> unaSocietà <strong>di</strong> Distretto e la costituzione del Comitato <strong>di</strong> In<strong>di</strong>rizzo del Distretto.La Società del Distretto Agroalimentare <strong>di</strong> Qualità <strong>di</strong> Sibari (in sigla denominata SocietàDistrettuale) è stata costituita in data 13/10/2005 in risposta al riconoscimento del DAQ. Isoci consorziati alla Società Distrettuale sono circa cento, tra soggetti giuri<strong>di</strong>ci, cooperativee società semplici. La Società <strong>di</strong> Distretto è amministrata da un CdA composto da 9 membrirappresentativi delle aziende consoziate e <strong>di</strong> tutte le filiere sottese. Il Presidente del CdA è ilCav. Renzo Caligiuri.Al fine <strong>di</strong> assicurare unicità <strong>di</strong> intenti e coor<strong>di</strong>namento politico amministrativo è statocostituito, ai sensi del succitato art. 7 della L.R. n. 21/2004, il Comitato <strong>di</strong> In<strong>di</strong>rizzo delDistretto Agroalimentare <strong>di</strong> Qualità <strong>di</strong> Sibari, denominato “Comitato <strong>di</strong> Distretto”. TaleComitato, presieduto dal Presidente della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>, ha l’ambizione <strong>di</strong> fare delDistretto un mezzo sempre più forte <strong>di</strong> politiche attive, capaci <strong>di</strong> essere sostegno reale alleattività agricole, sia per le prospettive aperte da scadenze importanti quali laprogrammazione comunitaria, sia per le opportunità che vengono dal contesto <strong>degli</strong> scambiinternazionali.In data 3/07/2007 si è inse<strong>di</strong>ato il costituendo Comitato che nel corso della riunione ha<strong>di</strong>scusso e approvato il relativo Regolamento.Con nota prot. n° 644430 del 24/07/2007, il presidente della società del DAQ <strong>di</strong> Sibari hainoltrato richiesta <strong>di</strong> contributo alla <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> per l’avvio delle attivitàprogettuali del Distretto. Gli interventi prevedono la realizzazione <strong>di</strong> un sistema integratocapace <strong>di</strong> sviluppare iniziative impren<strong>di</strong>toriali e meccanismi <strong>di</strong> crescita economica nellefiliere legate alla produzione e alla trasformazione <strong>di</strong> prodotti agroalimentari, valorizzandoe incrementando il valore aggiunto e percepito delle produzioni della sibaritide.Con Delibera <strong>di</strong> G.P. n. 307 del 26/7/2007 è stata accolta la richiesta <strong>di</strong> contributo,regolamentata l’erogazione dello stesso attraverso apposito <strong>di</strong>sciplinare e, contestualmente,affidata al Dirigente del Settore Programmazione ed Internazionalizzazione la gestione deirapporti con la Società del DAQ <strong>di</strong> Sibari, nonché le attività <strong>di</strong> monitoraggio e valutazionedel Progetto.A tal proposito la Società <strong>di</strong> Distretto ha presentato all’interno del Comitato <strong>di</strong> Distretto,riunitosi in data 17/12/2007, uno schema operativo del progetto che prevede <strong>di</strong>versiprogrammi/azioni con particolare attenzione agli aspetti della economia e finanza, dellamobilità merci e della sicurezza.Stato <strong>di</strong> attuazione: In corso <strong>di</strong> realizzazione.INTERREGIl Programma INTERREG costituisce una parte fondamentale dei Fon<strong>di</strong> Strutturali, incoerenza con il principio che muove l'Unione Europea verso una politica economica esociale comune ai paesi membri e confinanti, in una ottica <strong>di</strong> mercato sempre più allargatae complessa. Tale Programma avvia processi <strong>di</strong> cooperazione nelle aree <strong>di</strong> frontiera interneall'Europa e, in vista del progressivo ampliamento dei confini europei, sostiene lacooperazione e lo sviluppo <strong>di</strong> tali aree, in una visione nuova <strong>di</strong> tipo transnazionale.In particolare, INTERREG III, si compone <strong>di</strong> tre sezioni (A-B-C). All’interno della sezioneB “Cooperazione transnazionale”, la Commissione Europea ha deciso <strong>di</strong> partecipareattivamente allo sviluppo della cooperazione transnazionale fra Italia, Grecia, Cipro e Malta69


cofinanziando per il periodo 2000-2006, nell’ambito dell’Iniziativa Interreg IIIB, ilprogramma ARCHIMED.In data 11 settembre 2007, la Commissione europea ha approvato il Programma <strong>di</strong>Cooperazione Interregionale INTERREG IVC, che si fonda sull’esperienza dellacooperazione interregionale 2000-2006 finanziata da INTERREG IIIC ed è sostenuto dalFondo europeo <strong>di</strong> Sviluppo Regionale nell’ambito dell’Obiettivo Cooperazione territorialeeuropea. Il programma risponde all'obiettivo <strong>di</strong> rafforzare la cooperazione transfrontalierame<strong>di</strong>ante iniziative congiunte locali e regionali finalizzate a migliorare l'efficacia dellepolitiche <strong>di</strong> sviluppo regionale. Il programma persegue 2 assi prioritari <strong>di</strong> intervento:Innovazione ed Economia della Conoscenza ed Ambiente e Prevenzione dei rischi.Interessa i 27 Paesi membri, nonché Norvegia e Svizzera. Il primo invito a presentareproposte è stato lanciato con scadenza 15/01/2008.La <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> ha inteso partecipare all’Iniziativa Interreg IIIB-ProgrammaARCHIMED con i seguenti Progetti:- Med_Isolae: Me<strong>di</strong>terranean Islands Sustenability ISO-BASED Action Plan2006-2015Il Progetto MED_ISOLAE ha l’obiettivo <strong>di</strong> fornire ad un cospicuo numero <strong>di</strong> isole delMe<strong>di</strong>terraneo che appartengono alla Regione greca <strong>di</strong> Creta, alle Prefetture greche <strong>di</strong>Chios, Corfù, Evia e Cicla<strong>di</strong> ed alle Municipalità greche <strong>di</strong> Patmos e <strong>di</strong> ThiRA, un pianod’azione a lungo termine per uno sviluppo sostenibile basato sulle norme ISO, per lacertificabilità <strong>di</strong> Sistemi <strong>di</strong> Gestione Qualità e <strong>di</strong> Sistemi per la Qualità Ambientale, neisettori in<strong>di</strong>viduati come strategici da parte delle isole partners; in particolare,nell’ambito del Progetto summenzionato viene progettata e realizzata una SDI(Infrastruttura <strong>di</strong> Dati Spaziali) per una gestione dei dati e delle informazionigeografiche, nonché dei servizi <strong>di</strong> rete per la loro con<strong>di</strong>visione ed interoperabilità, inossequio ai requisiti della Direttiva Comunitaria “INSPIRE”. Al suddetto Progettopartecipano, inclusa la <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>, 14 partners <strong>di</strong> 4 Paesi <strong>di</strong>versi: Grecia (10),Italia (2), Cipro (1), Malta (1).Con Delibera <strong>di</strong> G. P. n. 350 del 14/09/2007, la <strong>Provincia</strong> ha confermato l’adesione alProgetto Med_Isolae e contestualmente assegnato la gestione dello stesso a questoSettore.Stato <strong>di</strong> attuazione: Il Progetto è stato prorogato al 30/06/2008. In fase <strong>di</strong>realizzazione.- DI.MA. – Discovering Magna Grecia (Alla scoperta della Magna Grecia)“Discovery Magna Grecia” (DIMA) è un progetto turistico culturale, che attraverso laconoscenza, la tutela e la gestione integrata e sostenibile delle risorse culturali, naturali,paesaggistiche ed economiche contribuisce allo sviluppo durevole del territorio in unaprospettiva <strong>di</strong> gestione integrata. Il fine progettuale è la creazione <strong>di</strong> strumenti <strong>di</strong> tuteladel patrimonio culturale e della rete de I Parchi <strong>Le</strong>tterari locale e transnazionale per losviluppo <strong>di</strong> attività turistiche sostenibili. Una sorta <strong>di</strong> “<strong>di</strong>stretto culturale”, coerente conle specifiche politiche comunitarie e nazionali, in grado <strong>di</strong> proporre ai visitatori i valoripiù autentici magno-greci e bizantini, attraverso quel fenomenale co<strong>di</strong>ced’interpretazione che è la letteratura.La <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> ha aderito al progetto in qualità <strong>di</strong> Ente proponente e<strong>di</strong>deatore, nonché partner e soggetto attuatore. Con Delibera <strong>di</strong> G. P. n. 133 del23/04/2007 è stata assegnata al Settore Programmazione ed Internazionalizzazione lagestione delle attività inerenti il Progetto DI.MA.70


A tal proposito, il Settore il Settore ha partecipato al 3° Comitato <strong>di</strong> Pilotaggio eComitato Tecnico Scientifico tenutosi nei giorni 2-3 agosto 2007 a Rethymnon (Creta),giusta Determinazione Dirigenziale n. 5638 del 31/7/2007, ed all’incontro tecnicodell’Autorità <strong>di</strong> Gestione tenutosi nel giorno 16 luglio 2007 a Salonicco (Grecia), giustaDeterminazione Dirigenziale n. 5261 del 16/7/2007.Nella giornate del 15 e 16/11/2007 si è svolto il 4° Comitato <strong>di</strong> Pilotaggio presso la sededella <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>, giusta Determinazione Dirigenziale n. 8148 del 12/11/2007.Stato <strong>di</strong> attuazione: Il Progetto è stato prorogato al 30/04/2008. In fase <strong>di</strong>realizzazione.La <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> ha partecipato al Programma INTERREG IVC attraverso laseguente proposta progettuale:- Sviluppo <strong>di</strong> una rete ecologica a scala locale per l’attivazione <strong>di</strong> politichesostenibili <strong>di</strong> conservazione della bio<strong>di</strong>versità e per una gestione <strong>di</strong>namicadelle zone costiere (acronimo LoW-Coast)Il progetto, della durata <strong>di</strong> 36 mesi e la cui copertura finanziaria – pari a circa 3,8Milioni <strong>di</strong> Euro – è a totale carico <strong>di</strong> fon<strong>di</strong> europei e nazionali, è stato presentato da unpartenariato guidato dalla <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> e che include altri 11 partner <strong>di</strong> 4 statimembri dell’Unione Europea: Italia (Province <strong>di</strong> Matera, Taranto e <strong>Le</strong>cce eDipartimento <strong>di</strong> Ecologia dell’Università della Calabria), Grecia (Prefettura <strong>di</strong> Corfù,unione delle Province della Tracia-Est Macedonia, Università Tecnica <strong>di</strong> Atene),Bulgaria (Museo <strong>di</strong> Scienze Naturali e Municipalità <strong>di</strong> Nessebar) Romania (IstitutoNazionale <strong>di</strong> Ricerca e Sviluppo del Delta del Danubio, Riserva Biosfera del Delta delDanubio).Il progetto prevede un intenso scambio <strong>di</strong> esperienze maturate dai vari partner neirispettivi contesti in materia <strong>di</strong> Siti Natura2000, finalizzato alla messa a punto <strong>di</strong> unaserie <strong>di</strong> metodologie e <strong>di</strong> strumenti <strong>di</strong> pianificazione e gestione pronti per essereapplicati dalle Autorità Locali coinvolte nei vari aspetti legati alla gestione sostenibiledelle aree protette in zone costiere. Particolare attenzione sarà prestata alcoinvolgimento <strong>di</strong> tutti gli attori locali, con ampio ricorso a tecniche <strong>di</strong> mitigazione erisoluzione <strong>degli</strong> immancabili conflitti <strong>di</strong> natura socio-economica.<strong>Le</strong> metodologie, gli strumenti e le tecniche in<strong>di</strong>viduate in una prima fase del progettosaranno in una seconda fase applicate in 8 aree pilota da in<strong>di</strong>viduare nei territori delleAutorità Locali partner, con l’obiettivo <strong>di</strong> effettuare anche una prima sperimentazione <strong>di</strong>realizzazione <strong>di</strong> reti ecologiche a scala locale incentrate su siti Natura2000 in ambitocostiero.Stato <strong>di</strong> attuazione: In fase <strong>di</strong> sviluppo.MEDAIl programma MEDA è volto a attuare misure <strong>di</strong> cooperazione destinate ad aiutare i paesiterzi me<strong>di</strong>terranei a procedere alla riforma delle loro strutture economiche e sociali e adattenuare gli effetti dello sviluppo economico a livello sociale ed ambientale.Al fine <strong>di</strong> sostenere il processo <strong>di</strong> riforma economica e sociale nei paesi MEDA, è statoelaborato il Progetto Med-Fruits: Programma pilota <strong>di</strong> co-sviluppo nord-sud nell’areame<strong>di</strong>terranea basata su un progetto <strong>di</strong> produzione cooperativa nella filiera <strong>di</strong> Frutta eOrtaggi. Con il suddetto programma pilota si intende realizzare una sperimentazionepilota me<strong>di</strong>terranea <strong>di</strong> produzione cooperativa nord-sud nella filiera della Frutta e Ortaggi,71


tra le Organizzazioni dei Produttori Comunitari ed organismi analoghi vicino l'Africa conl'obiettivo <strong>di</strong> una produzione integrata capace <strong>di</strong> offrire sul mercato euro-me<strong>di</strong>terraneo uncompleto paniere <strong>di</strong> prodotti, con la garanzia <strong>di</strong> un approvvigionamento continuo durantel'anno, con elevate caratteristiche <strong>di</strong> qualità, salubrità e la possibilità <strong>di</strong> descrivere ilpercorso dei prodotti, ottenuti secondo gli standard più elevati <strong>di</strong> innovazione tecnologica,<strong>di</strong>sponibili in Italia, che derivano dell'applicazione continua e coor<strong>di</strong>nata <strong>di</strong> numerosiprogrammi <strong>di</strong> ricerca, trasferimenti ed innovazioni realizzate del Dipartimento <strong>di</strong> Sibari-Metaponto.Partner del Progetto sono la <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>, il Calpark, la Campoverde Calabria, laRegione Calabria, l’UNICAL e lo IAM <strong>di</strong> Bari. La <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> con nota prot. n.50494 del 13/06/2007 ha attivato i contatti con gli organi istituzionali della Tunisia(Ministro dell’Agricoltura, delle Infrastrutture e Ambasciata Italiana) al fine <strong>di</strong> determinarela partnership estera per l’avvio del progetto. A tal proposito, su invito espresso <strong>degli</strong> organiistituzionali della Tunisia, la <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> intende recarsi all’estero tra il mese <strong>di</strong>marzo e aprile 2008.Stato <strong>di</strong> attuazione: in fase <strong>di</strong> sviluppo.Tavolo <strong>di</strong> Consultazione Permanente tra le Province dell’arco Ionico (<strong>Cosenza</strong>,<strong>Le</strong>cce, Matera e Taranto)I programmi <strong>di</strong> cooperazione interregionale promuovono reti <strong>di</strong> cooperazione, intese amigliorare l'efficacia delle politiche e <strong>degli</strong> strumenti <strong>di</strong> sviluppo territoriale e <strong>di</strong> coesioneme<strong>di</strong>ante la con<strong>di</strong>visione delle migliori pratiche maturate nella realizzazione <strong>degli</strong>interventi <strong>di</strong> cooperazione internazionale e transfrontaliera, scambi <strong>di</strong> esperienze, dati,informazioni, conoscenze e stu<strong>di</strong>, considerato che l’interazione contribuisce ad allargare emigliorare l’orizzonte <strong>di</strong> riferimento, in una prospettiva <strong>di</strong> benefici non riguardantiunicamente il singolo attore locale, bensì il “sistema dei territori” Convergenza e Phasingout.In tale prospettive, le Province <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>, <strong>Le</strong>cce, Matera e Taranto, in <strong>di</strong>versi incontriintercorsi tra i propri rappresentanti tecnici ed istituzionali, hanno manifestato un forteinteresse a con<strong>di</strong>videre, promuovere e strutturare progetti comuni finalizzati a cogliere leopportunità a valere sulle risorse comunitarie che verranno rese <strong>di</strong>sponibili dall’UnioneEuropea e su quelle della programmazione nazionale, interregionale e regionale.Pertanto, le stesse Province, in data 16/02/2008 hanno sottoscritto un Protocollo d’Intesacon cui si è costituito il Tavolo <strong>di</strong> Consultazione Permanente tra le Province dell’ArcoIonico, finalizzato a sviluppare un sistema <strong>di</strong> collaborazione per la presentazione <strong>di</strong>iniziative e progetti comuni in<strong>di</strong>rizzati alla promozione dello sviluppo economico e socialesostenibile del territorio, attraverso Programmi comunitari, nazionali e regionali.Stato <strong>di</strong> attuazione: in fase <strong>di</strong> sviluppo.Rete <strong>di</strong> territori per la cooperazione europeaIl Formez – Centro <strong>di</strong> Competenza “Politiche e strumenti per lo sviluppo locale” ha intesopromuovere la costituzione <strong>di</strong> una Rete <strong>di</strong> territori per la cooperazione europea, conl’obiettivo <strong>di</strong>:• rafforzare la capacità dei territori del Mezzogiorno <strong>di</strong> progettare ed attuare interventiintegrati per la cooperazione europea, l’apertura internazionale e lo sviluppo, inparticolare nell’ambito dell’Obiettivo “Cooperazione territoriale europea” dei fon<strong>di</strong>72


strutturali 2007-2013 e dei programmi <strong>di</strong> partenariato transnazionale attuatidall’Unione Europea;• promuovere l’analisi, la valutazione, la comunicazione e la <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> buone pratichenel campo della progettazione territoriale per la cooperazione europea e lo sviluppo;• creare reti, contatti e scambi fra i territori già impegnati o che intendono impegnarsi inprogetti <strong>di</strong> cooperazione europea;• contribuire alla costruzione e/o al rafforzamento <strong>di</strong> reti <strong>di</strong> cooperazione e partenariatoper la realizzazione <strong>di</strong> progetti <strong>di</strong> cooperazione territoriale fra le regioni delMezzogiorno d’Italia e le regioni europee e me<strong>di</strong>terranee, nell’ambito delle politiche <strong>di</strong>coesione 2007-2013 e <strong>degli</strong> strumenti <strong>di</strong> cooperazione esterna dell’Unione.In data 26/09/2007, il Formez ha pubblicato, sul proprio sito internet, l’invito apartecipare alla Rete <strong>di</strong> territori per la cooperazione europea, rivolto gli Enti Locali, loroassociazioni intercomunali, altri enti pubblici, partenariati e organizzazioni territoriali, inparticolare attuatrici <strong>di</strong> politiche e progetti <strong>di</strong> sviluppo locale (progetti integrati territoriali,patti territoriali, <strong>Le</strong>ader, Urban, etc.). La <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>, con Delibera <strong>di</strong> G.P. n. 459del 23/11/2007, ha aderito alla costituzione della “Rete <strong>di</strong> territori per la cooperazioneeuropea”, attraverso l’invio della Manifestazione <strong>di</strong> Interesse.Stato <strong>di</strong> attuazione: in fase <strong>di</strong> sviluppo.Stu<strong>di</strong>o del fenomeno dello spopolamento in provincia <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>Il fenomeno dello spopolamento delle aree marginali e in declino del territorio della<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> rappresenta una realtà allarmante, tale da essere avvertito come veroe proprio fattore <strong>di</strong> rischio che implica non poche conseguenze negative quali: la per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong>identità culturale delle comunità locali, la per<strong>di</strong>ta del valore patrimoniale locale,l’abbandono delle attività tra<strong>di</strong>zionali, la per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> tra<strong>di</strong>zioni irripetibili, il <strong>di</strong>ssestoidrogeologico connesso alla mancata cura del territorio per effetto dello spopolamento, lacongestione nei gran<strong>di</strong> centri urbani e i connessi problemi <strong>di</strong> degrado ambientale.A tal proposito, la <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> intende affidare uno stu<strong>di</strong>o sul fenomeno dellospopolamento delle aree marginali ed in declino del territorio, con particolare riferimentoalle aree interne e montane.Finalità dell’analisi da condurre sarà l’elaborazione <strong>di</strong> politiche pubbliche atte a contrastarele <strong>di</strong>namiche dello spopolamento e a mitigarne gli effetti sociali, culturali ed economici conl’obiettivo <strong>di</strong> ridurre i fattori <strong>di</strong> espulsione della popolazione residente e <strong>di</strong> potenziare quelli<strong>di</strong> attrazione.In particolare, lo stu<strong>di</strong>o verrà declinato sulla base dei seguenti obiettivi operativi:• Identificazione delle cause del fenomeno dello spopolamento nei comuni ricadenti nelterritorio della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>;• In<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> linee guida ed azioni <strong>di</strong> intervento per la pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> unprogetto integrato <strong>di</strong> sviluppo finalizzato ad arginare e contenere il fenomeno dellospopolamento e gli effetti sociali ed economici conseguenti;• Istituzione <strong>di</strong> un Osservatorio <strong>Provincia</strong>le per le Dinamiche Demografiche delle AreeInterne, che preveda la messa a punto e l’avvio <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong> monitoraggio delle<strong>di</strong>namiche dello spopolamento e <strong>degli</strong> effetti delle azioni <strong>di</strong> contrasto che si voglionoattivare per valutarne l’effetto e apportare i necessari interventi correttivi;• Preparazione <strong>di</strong> un evento <strong>di</strong> risonanza nazionale ed europea sul tema oggetto dellaConvenzione;• Elaborazione <strong>di</strong> una proposta normativa <strong>di</strong> livello nazionale e/o regionale volta amitigare il fenomeno e ad arginarne le conseguenze.73


Lo stu<strong>di</strong>o interesserà le seguenti “policy fields”: “demografia -statistica”, “antropologia”,“sviluppo ed economia rurale”, “e-government”, “servizi”, “mobilità ed infrastrutture”,“turismo”, “governo del territorio”.La realizzazione dello stu<strong>di</strong>o sarà affidata ad un Comitato Tecnico Scientifico, composto datre esperti <strong>di</strong> chiara fama da in<strong>di</strong>viduarsi all’interno del corpo docente dell’Università dellaCalabria, che opereranno in stretta collaborazione con l’Ente <strong>Provincia</strong>. Inoltra, con laConvenzione verrà istituito il Comitato <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento con compiti <strong>di</strong> supervisione emonitoraggio delle attività dello stu<strong>di</strong>o.Stato <strong>di</strong> attuazione: in fase <strong>di</strong> sviluppo.Programma StagesCon Deliberazione del Consiglio Regionale n. 49 del 9 luglio 2007, è stato approvato ilRegolamento sugli stages per i migliori giovani laureati della Calabria che in<strong>di</strong>vidua tremomenti qualificanti al fine della realizzazione del “Programma stages” e cioèl’approvazione <strong>di</strong> un bando <strong>di</strong> selezione che garantisca adeguata pubblicità della selezione emodalità <strong>di</strong> svolgimento tale da assicurare l’imparzialità l’economicità e la celerità <strong>di</strong>espletamento, la stipula <strong>di</strong> un Protocollo d’intesa con le Università calabresi avente adoggetto la realizzazione <strong>di</strong> un percorso formativo e <strong>di</strong> istruzione per i giovani laureatibeneficiari del voucher, rispondente ad una metodologia <strong>di</strong> gestione organizzativainnovativa e avanzata, anche attraverso la sperimentazione e l'implementazione <strong>di</strong> nuoviapprocci per la valorizzazione delle loro conoscenze all'interno della struttura organizzativa<strong>degli</strong> Enti ospitanti e la Manifestazione <strong>di</strong> interesse <strong>di</strong> adesione da parte <strong>degli</strong> EntiOspitanti.Successivamente, con Delibera <strong>di</strong> Giunta Regionale n. 103 del 21.11.07 è stato approvato ilBando <strong>di</strong> selezione pubblica per l’assegnazione <strong>di</strong> 250 Voucher formativi nell’ambito del“Programma Stage”, <strong>di</strong>stribuiti territorialmente in relazione al numero <strong>di</strong> residenti perprovincia, nella misura <strong>di</strong> 91 per la <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>.La <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>, con Delibera <strong>di</strong> G.P. n. 29 del 01/02/2008, ha aderito all’avvisoper la Manifestazione <strong>di</strong> interesse ad accogliere i beneficiari della selezione pubblica perl’assegnazione <strong>di</strong> 250 voucher formativi nell’ambito del “Programma stages”, rivolto alleAmministrazioni pubbliche del comparto Regioni-Autonomie Locali, le Università e leAziende del Sistema Sanitario Regionale.Stato <strong>di</strong> attuazione: in fase <strong>di</strong> sviluppo.PROGETTO CRETASulla Gazzetta Ufficiale n. 30 del 06/02/2007 è stato pubblicato il bando avente ad oggettola realizzazione <strong>di</strong> progetti <strong>di</strong> riuso da parte del Ministero della Funzione Pubblicaattraverso il CNIPA, che mira a trasferire, attraverso il riuso, soluzioni informatiche per lagestione del territorio con la costituzione <strong>di</strong> aggregazioni verticali ed orizzontali dellaPubblica Amministrazione.A tal proposito, la <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> ha partecipato a <strong>di</strong>versi incontri convocati aCatanzaro dall’Assessorato Urbanistica e Governo del Territorio per definire le linee <strong>di</strong>in<strong>di</strong>rizzo del progetto <strong>di</strong> riuso.Con Deliberazione <strong>di</strong> Giunta Regionale n. 218 del 28/09/2007, la Regione Calabria haaderito al bando <strong>di</strong> cui sopra con il Progetto Cret@. A tal fine, si è costituita74


un’aggregazione <strong>di</strong> n. 20 enti della P.A. calabrese, avente come capofila la Regione Calabria,<strong>di</strong> cui 14 Comuni e le 5 Amministrazioni <strong>Provincia</strong>li.Stato <strong>di</strong> attuazione: in fase <strong>di</strong> sviluppo.InternazionalizzazioneAccanto alle azioni <strong>di</strong> consolidamento e monitoraggio dei progetti già in essere, nel corsodel 2008 sono state svolte attività <strong>di</strong> scambio finalizzate alla realizzazione <strong>di</strong> una rete <strong>di</strong>collaborazioni che hanno permesso <strong>di</strong> avviare e sviluppare contatti per la creazione <strong>di</strong>partnership al fine <strong>di</strong> attuare progetti <strong>di</strong> cooperazione internazionale.ANTENNA PROVINCIALE TRADE POINT - UNCTAD (United NationsConference Trade and Development)La <strong>Provincia</strong>, al fine <strong>di</strong> promuovere e sostenere lo sviluppo economico e sociale del proprioterritorio, rafforzare le politiche <strong>di</strong> internazionalizzazione, sostenere la competitività dellePMI nell’ambito del mercato globale, ha aderito nel 2006, alla Federazione Mon<strong>di</strong>ale deiTrade Point (World Trade Point Federation-WTPF), sviluppando il progetto “Svilupposostenibile ed internazionalizzazione del territorio calabrese” per l’implementazionedell’Antenna <strong>Provincia</strong>le Trade Point.Stato <strong>di</strong> attuazione: In corso <strong>di</strong> realizzazione.RECEPPer la <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>, la tutela, la salvaguar<strong>di</strong>a, la gestione e la pianificazione delpaesaggio rappresentano un obiettivo politico prioritario. Il paesaggio deve essere tutelato evalorizzato, quale elemento dell’ identità culturale, oltre che sistema <strong>di</strong> valori ecologici,ambientali, sociali ed economici. La gestione equilibrata del paesaggio costituisce la baseper lo sviluppo sostenibile e quin<strong>di</strong> il supporto più importante per la definizione <strong>di</strong> uncontesto armonioso sul piano delle <strong>relazioni</strong> tra popolazioni e ambiente naturale ecostruito. In questo quadro culturale la <strong>Provincia</strong>, con Deliberazione <strong>di</strong> G.P. n. 285 del21/06/2006, ha aderito come membro fondatore alla “Rete europea <strong>degli</strong> enti locali eregionali per l’attuazione della Convenzione europea del paesaggio” (RECEP), dandoimpulso a quanto enunciato nel programma <strong>di</strong> governo del Presidente sui temi dellavalorizzazione del territorio e della tutela del paesaggio.Il Settore, delegato a curare tutti gli adempimenti necessari e conseguenti, ha partecipato,su invito del Presidente della RECEP, alla prima riunione dell’Assemblea generale dellaRete svoltasi il giorno 20.03.2007 presso la sede del Consiglio d’Europa a Strasburgo,giusta Determinazione Dirigenziale n. 4 del 19/03/2007.In data 18/10/2007 nella città <strong>di</strong> Ercolano (NA), la <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> ha partecipato allaII riunione annuale del Consiglio Direttivo della RECEP, giusta DeterminazioneDirigenziale n. 7354 del 16/10/2007. Nel 2008 sarà convocato a Barcellona il prossimoConsiglio Direttivo e a Strasburgo l’incontro dell’Autorità <strong>di</strong> Gestione.Stato <strong>di</strong> attuazione: in corso <strong>di</strong> realizzazioneProgetti <strong>di</strong> cooperazione decentrata sotto l’egida dell’ONULa cooperazione allo sviluppo in questi ultimi tempi ha mostrato, in Italia e a livellointernazionale, i segni <strong>di</strong> una profonda crisi e tutti i suoi limiti: l’incapacità a perseguire con75


coerenza gli obiettivi che la giustificano: la riduzione della povertà, la pace, il <strong>di</strong>alogo traculture, lo sviluppo sostenibile e così via; la frammentazione <strong>degli</strong> interventi e ifinanziamenti a pioggia <strong>di</strong> molteplici progetti, con conseguente mancanza <strong>di</strong> sostenibilità e<strong>di</strong> impatto sulle questioni strutturali; la riduzione al minimo delle sue risorse.Su questo sfondo nei due ultimi decenni si sono venuti affermando due elementi chepossono sempre più contribuire a rifondare e riqualificare positivamente la cooperazioneinternazionale. Da un lato, la crescita del ruolo delle Nazioni Unite, che da <strong>di</strong>versi annihanno sperimentato con successo in <strong>di</strong>versi paesi i Programmi-quadro <strong>di</strong> sviluppoterritoriale integrato, Programmi <strong>di</strong> Sviluppo Umano a livello locale (PDHL), Programmi <strong>di</strong>Lotta alla Povertà (APPI) e Programmi GOLD per la Governabilità e lo sviluppo locale,anche con l’appoggio, in passato, dell’Italia. Essi riconoscono il protagonismo dellecomunità locali, cioè delle popolazioni che vivono in territori ben definiti, <strong>di</strong>spongono <strong>di</strong>una pubblica amministrazione che le rappresenta e sanno innescare e mantenere processipartecipati che danno forza e sostenibilità alle loro scelte. Dall’altro, il ruolo dei governilocali insieme ai soggetti sociali dei loro territori che collegandosi tra loro, in partenariati <strong>di</strong>cooperazione decentrata, con l’obiettivo <strong>di</strong> sviluppo sostenibile, intendono mettere incomune le buone esperienze e pratiche nella ricerca <strong>di</strong> soluzioni comuni a problemicomuni, completandosi a vicenda e riuscendo ad avere impatto e sostenibilità. La <strong>Provincia</strong><strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> nell’intento <strong>di</strong> sostenere attività <strong>di</strong> cooperazione decentrata finalizzate ad unacrescita <strong>di</strong> concreti partenariati <strong>di</strong> cooperazione tra comunità locali e attori sociali delsettore pubblico, privato e associativo ha aderito al programma ART GOLD, gestito da unComitato Nazionale <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento con la partecipazione dell’United NationsDevelopment Program (UNDP): ART GOLD LIBANO.Particolarmente importante è il Programma per il Libano, lanciato <strong>di</strong> recente dall’ONU aBeirut a seguito dei gravi eventi bellici dell’estate 2006, in conseguenza dei quali, com’ènoto, è stata lanciata una nuova operazione nel più ampio quadro della missione Onu <strong>di</strong>peacekeeping denominata Unifil (United Nations Interim Force in <strong>Le</strong>banon), <strong>di</strong> cui l’Italiaha la guida per il settore occidentale.A tal proposito, la <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> con Delibera <strong>di</strong> G. P. n. 14 del 18/01/2007 haaderito al Programma Art Gold Libano ed, in qualità <strong>di</strong> membro dell’International Art Gold<strong>Le</strong>banon Support Committee (programma <strong>di</strong> cooperazione decentrata per la riabilitazionelocale, la ricostruzione e lo sviluppo del Libano, sostenuto dal Governo Italiano, dall’UnioneEuropea e dall’ONU), ha partecipato, nella persona del Dirigente del SettoreProgrammazione ed Internazionalizzazione, all’incontro organizzato a Roma per la firmadell'Accordo <strong>di</strong> collaborazione nell'ambito dell'iniziativa ART organizzato in data 7/5/2007presso il Ministero <strong>degli</strong> Affari Esteri, giusta Determinazione Dirigenziale n. 3167 del7/5/2007.Stato <strong>di</strong> attuazione: il programma ha subito un rallentamento causato dagli eventibellici che hanno interessato in questi ultimi tempi il paese.Progetto CanadaIl Canada è un Paese simbolo dell’emigrazione italiana e calabrese. In particolare, lecomunità cosentine in Canada sono numerose e ben organizzate. I sentimenti <strong>di</strong>affialiazione identitaria sono <strong>di</strong>ffusi anche tra le giovani generazioni <strong>di</strong> origine calabresenate nel grande Paese d’Oltreoceano. Il rafforzamento delle <strong>relazioni</strong> con questiconcitta<strong>di</strong>ni è un obiettivo prioritario della <strong>Provincia</strong> ed ha evidenti e rilevanti implicazionid’or<strong>di</strong>ne istituzionale, economico e culturale. ln questro quadro, la <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> haorganizzato, su invito delle comunità dei cosentini canadesi, una prima missione che hatoccato le città <strong>di</strong> Toronto, Windsor, Quebec City e Montreal. Missione istituzionale76


strutturata su una fitta agenda <strong>di</strong> lavoro, nell’ambito della quale sono stati realizzati <strong>di</strong>versiincontri e meeting con le comunità, con i rappresentanti delle istituzioni canadesi e<strong>di</strong>taliane (Consoli Italiani <strong>di</strong> Toronto e Montreal, Deputati e Ministri dei Parlamentiprovinciali dell'Ontario e del Québec e del Parlamento Federale <strong>di</strong> Ottawa, consultori dellaRegione Calabria, membri del Comites, amministratori <strong>di</strong> origine cosentina dellemunicipalità <strong>di</strong> Toronto, Montreal e Quebec), nonché con rappresentanti del mondodell’economia, della finanza, dell’imopresa e del terzo settore. I numeri della Missione nequalificano la portata e la rilevanza: 3000 citta<strong>di</strong>ni canadesi <strong>di</strong> origine calabrese o cosentina incontrati (tra cui <strong>di</strong>versepersonalità <strong>di</strong> spicco del mondo economico e finanziario) 12 incontri istituzionali (in sede formale) 8 meeting con le Associazioni cosentine e calabresi 35 Associazioni incontrate (comprese le due Federazioni del Quebec e la Federazionedell’Ontario) 5 passaggi ra<strong>di</strong>o-televisivi sui più importanti canali multiculturali (Ra<strong>di</strong>o e TV CHIN,RAI INTERNATIONAL, TELE LATINO) 5 interviste ai più <strong>di</strong>ffusi giornali canadesi in lingua italiana 4 momenti celebrativiIl Settore ha curato la realizzazione del Progetto e della prima Missione svoltasi in Canadain novembre 2006. Attualmente sono in corso le attività <strong>di</strong> organizzazione del prossimoworkshop che si terrà nello stesso territorio presumibilmente nel mese <strong>di</strong> aprile c.a.Stato <strong>di</strong> attuazione: in fase <strong>di</strong> realizzazione.Iniziative <strong>di</strong> Cooperazione Internazionale allo Sviluppo nel Me<strong>di</strong>terraneoLa politica <strong>di</strong> cooperazione allo sviluppo, in linea con le <strong>di</strong>rettrici della politica esteraitaliana, attribuisce particolare attenzione al rapporto con le aree geografiche facenti partedel proprio near abroad, ossia Nord Africa (Egitto, Tunisia, Algeria, Marocco); Vicino eMe<strong>di</strong>o Oriente (Territori Palestinesi, Giordania, Libano, Siria, Iran, Iraq, Yemen); PenisolaBalcanica (Albania, Bosnia Erzegovina, Macedonia, Serbia e Montenegro). In queste areegli interventi sono volti ad assicurare in primo luogo la stabilità politica e il miglioramentodelle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> vita delle popolazioni locali. La strategia della Cooperazione italianamira da un lato a sostenere la transizione economica attraverso il sostegno alle PMI e alsettore privato; dall’altro allo sviluppo socio – economico, me<strong>di</strong>ante interventi in settorichiave per lo sviluppo sociale.In particolare, il L’Italia ha concordato con l’Egitto un Programma <strong>di</strong> cooperazione generaleche comprende, tra l’altro un Programma per la riconversione in attività <strong>di</strong> sviluppo localedel debito contratto dal Governo egiziano con il Governo italiano. L’Egitto, sulla base <strong>di</strong> unaccordo quadro stipulato con l’Italia, esaurirà il proprio debito finanziando attività <strong>di</strong>cooperazione, concertate tra le due parti, che saranno realizzate da soggetti esecutori,pubblici e privati, dei due Paesi, sul territorio egiziano. L’Italia sosterrà le spese sostenutedagli enti esecutori delle iniziative concordate. Un secondo Programma <strong>di</strong> riconversione èattualmente in negoziato <strong>di</strong> agreement, si riferisce al quinquennio 2007-2011 e impegnerà100 milioni <strong>di</strong> dollari da riconvertire.Il programma <strong>di</strong> cooperazione dell’Italia con l’Egitto per il prossimo futuro si basaessenzialmente sulle risorse generate dal nuovo quinquennio <strong>di</strong> conversione del debito, checoncentrerà la propria azione in settori chiave, innovativi e portatori <strong>di</strong> valore aggiunto peri due sistemi Paese. Secondo gli accor<strong>di</strong> italo-egiziani, infatti, le iniziative saranno rivoltead azioni <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>camento sul territorio funzionali agli interessi <strong>di</strong> entrambi i paesi, capaci <strong>di</strong>innescare meccanismi <strong>di</strong> scambio tra sistemi, catalizzazione <strong>di</strong> risorse, partecipazione dei77


privati, ed efficace partenariato. Secondo gli accor<strong>di</strong> tra i due Paesi, il nuovo programma <strong>di</strong>conversione del debito intende generare mutui benefici in un contesto <strong>di</strong> politiche <strong>di</strong>raccordo regionali e <strong>di</strong> buon vicinato.Nell’ambito della cooperazione allo Sviluppo nel Me<strong>di</strong>terraneo, il 28 febbraio 2002 laDirezione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero <strong>degli</strong> Affari Esteri el’Unione delle Province d’Italia hanno sottoscritto un accordo finalizzato a valorizzare edaccrescere l’apporto delle Province italiane all’azione della cooperazione decentrata nelcontesto delle politiche e dei programmi <strong>di</strong> cooperazione con i Paesi in via <strong>di</strong> Sviluppo nelbacino del Me<strong>di</strong>terraneo. In attuazione <strong>di</strong> quanto manifestato nel suddetto accordo, la<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>, con Delibera <strong>di</strong> G. P. n. 306 del 26/07/2007, ha aderito al protocollod’intesa tra il Consiglio Regionale della Calabria e le cinque Province calabresi persviluppare progetti comuni nell’ambito della programmazione e realizzazione <strong>di</strong> iniziative<strong>di</strong> cooperazione internazionale allo sviluppo del Me<strong>di</strong>terraneo attraverso ProgrammiNazionali e Comunitari quali:- Piattaforma Me<strong>di</strong>terranea;- Programma ENPI per le Politiche <strong>di</strong> Vicinato;- Accordo <strong>di</strong> Programma Quadro per i Paesi del Me<strong>di</strong>terraneo;- Secondo programma <strong>di</strong> riconversione del debito 2007-2011 con l’Egitto;- Altri Programmi regionali, nazionali e comunitari per la cooperazione internazionale.Il Settore Programmazione ed Internazionalizzazione, con la Delibera <strong>di</strong> G.P. n.306summenzionata, è stato delegato ad eseguire tutti gli adempimenti necessari e conseguentialla sottoscrizione dell’intesa.A tal proposito, il Settore ha partecipato agli incontri organizzati a Roma dal Ministero<strong>degli</strong> Affari Esteri nei giorni 13 marzo e 3-4 aprile, in relazione al Programma PiattaformaMe<strong>di</strong>terranea, giuste Determinazioni Dirigenziali n. 1628 del 9/3/2007 e n. 2366 del2/4/2007.Inoltre, con nota del 25 luglio 2007, su invito del Dirigente del Settore Me<strong>di</strong>terraneo -Ufficio Cooperazione con i Paesi del Me<strong>di</strong>terraneo della Regione Puglia, la <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong><strong>Cosenza</strong>, congiuntamente ad altre Regioni e Province interessate ad un’azione congiuntanell’ambito delle conversione del debito egiziano, ha partecipato all’incontro organizzato indata 2 agosto 2007 presso l’Assessorato al Me<strong>di</strong>terraneo della Regione Puglia, al fine <strong>di</strong>approfon<strong>di</strong>re la Cooperazione con l’Egitto e, in particolare, <strong>di</strong> svolgere un ruolo attivonell’ambito del nuovo programma “Debt-for-Development Swat”, giusta DeterminazioneDirigenziale n. 5687 dell’1/8/2007.Stato <strong>di</strong> attuazione: In corso <strong>di</strong> realizzazione.Progetti <strong>di</strong> cooperazione decentrata sotto l’egida dell’ONUCome già precedentemente accennato, l’iniziativa d’Appui aux Réseaux Territoriaux’ (ART),nasce dalla Piattaforma per le partnership innovative dell’ONU. Ha l’obiettivo <strong>di</strong>sviluppare collaborazioni e sinergie per lo sviluppo umano e sociale a livello locale nei Paesiin via <strong>di</strong> sviluppo, rivolgendosi essenzialmente alla cooperazione decentrata.In particolare, il Programma <strong>di</strong> Sviluppo Umano delle Nazioni Unite in Albania, ARTGOLD ALBANIA avviato nelle regioni <strong>di</strong> Scutari, Durazzo, Valona e Gjrokastro, si avvaledella presenza <strong>di</strong> personale internazionale ONU con base a Tirana, e <strong>di</strong> tre Agenzie <strong>di</strong>sviluppo economico locale (LEDA). Nel 2006, l’agenzia <strong>di</strong> Valona, AULEDA, che ha ilcompito <strong>di</strong> promuovere azioni <strong>di</strong> sviluppo concertate tra le istituzioni del territorio valonese(Prefettura, Municipalità, Regione) e gli attori locali, ha segnalato da tempo l’opportunità<strong>di</strong> valorizzare un’area naturalistica <strong>di</strong> grande risalto, la valle del fiume Shushice, detta78


evemente “Valle ecologica” per il gran numero <strong>di</strong> produzioni agricole autoctone ottenutesenza l’ausilio <strong>di</strong> fertilizzanti e trattamenti chimici. Di qui la nascita del Progetto “LumiVlore” finalizzato a <strong>di</strong>fendere e valorizzare il patrimonio naturale ed umano della Valle delfiume Shushice (Valona, Albania).Attualmente, sono in corso seminari ed incontri <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento tra la <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong><strong>Cosenza</strong>, le comunità albanesi ed i promotori dell’idea e del partenariato (istituzioni localilibanesi, ART ILS LEDA e GOLD ALBANIA). L’idea <strong>di</strong> coinvolgere le comunità arberesh delterritorio è nata dalla fortissima similitu<strong>di</strong>ne dei due territori e dalle attitu<strong>di</strong>ni analoghe deigruppi sociali (forti legami familiari, lavoro domestico femminile, con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong>emarginazione e isolamento delle comunità montane, antiche tra<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> lingua ereligione) che potrebbero sortire un effetto straor<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> cooperazione e gemellaggio.Stato <strong>di</strong> attuazione: in fase <strong>di</strong> sviluppo.Sportello Mobilità InternazionaleLa <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>, impegnata nella promozione e realizzazione <strong>di</strong> attività sul frontedella mobilità internazionale e dell'internazionalizzazione, che ha portato all'istituzione, incollaborazione con Euroform, dello SMI – Sportello <strong>di</strong> Mobilità Internazionale, volto afavorire ed incoraggiare la mobilità internazionale <strong>di</strong> giovani, professionisti e impren<strong>di</strong>tori,promuove e realizza tirocini e missioni <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o all'estero (Programma <strong>Le</strong>onardo Da vinciII – Programma EuropassMobility) e sostiene l'organizzazione <strong>di</strong> eventi e rapporti <strong>di</strong>cooperazione sul versante dell'internazionalizzazione. I Paesi <strong>di</strong> destinazione sono Francia,Irlanda, Inghilterra, Lituania, Malta, Portogallo e Spagna. I principali settori target sonoTurismo e Resort Business; Agro-alimentare; Internazionalizzazione, Ambiente; ICT; Nonprofit; E<strong>di</strong>toria, Elettronica e Architettura.Inoltre, la <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> in collaborazione con la Euroform ha aderito al Programma<strong>Le</strong>onardo da Vinci che si propone <strong>di</strong> sviluppare, attraverso la cooperazione transnazionale,la qualità, l'innovazione e la <strong>di</strong>mensione europea nei sistemi e nelle prassi <strong>di</strong> formazioneprofessionale, contribuendo così alla promozione <strong>di</strong> un'Europa della conoscenza.I progetti presentati all’interno del suddetto Programma sono:- EuroCompass che prevede la realizzazione <strong>di</strong> scambi <strong>di</strong> buone prassi e culturali traoperatori della formazione, orientamento e internazionalizzazione dellaAmministrazione <strong>Provincia</strong>le, della Euroform e alcune analoghe Organizzazionieuropee;- Marco Polo che prevede la mobilità transnazionale dei giovani <strong>di</strong>soccupati, inoccupatie laureati recenti al fine <strong>di</strong> poter partecipare a percorsi formativi in settori produttivi attia poter offrire sbocchi positivi <strong>di</strong> opportunità lavorative nonché strumento <strong>di</strong>competitività delle imprese e sviluppo regionale.In particolare, nell’ambito del Progetto <strong>di</strong> mobilità transnazionale Marco Polo, per l’anno2008, è stato pubblicato l’Avviso del 06/11/2007 per l’attivazione <strong>di</strong> n. 81 tirocini perlavoratori, <strong>di</strong>soccupati e inoccupati della provincia <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>.I numeri del 2007 certificano il successo dei Progetti: 60 tirocini formativi per giovanilavoratori e laureati, 30 stage per esperti, professionisti ed impren<strong>di</strong>tori. In totale, dunque,solo nei primi otto mesi dell’anno 2007, ben 75 citta<strong>di</strong>ni hanno beneficiato <strong>di</strong> programmi <strong>di</strong>scambi, stage e tirocini all’estero.Con Delibera <strong>di</strong> G. P. n. 305 del 26/07/2007 è stata assegnata al Settore Programmazioneed Internazionalizzazione la gestione delle attività inerenti i progetti EuroCompass e MarcoPolo.79


Stato <strong>di</strong> attuazione: in corso <strong>di</strong> realizzazione.LIFEIl programma LIFE è lo strumento finanziario per l’ambiente istituito nel 1992 con ilRegolamento (CEE) n. 1973/92 adottato dal Parlamento e dal Consiglio europeo. Esso miraa contribuire allo sviluppo, all'attuazione e all'aggiornamento della politica e dellalegislazione comunitaria nel settore dell'ambiente. Il Programma è sud<strong>di</strong>viso in tre settoritematici, denominati rispettivamente: LIFE – Natura; LIFE – Ambiente; LIFE - Paesi Terzie cofinanzia azioni nei Paesi che si affacciano nel Me<strong>di</strong>terraneo e nel Baltico, nonché neiPaesi dell’Europa centrale e orientale can<strong>di</strong>dati all’ingresso nell’Unione europea.La <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> con Delibera <strong>di</strong> G. P. n. 458 del 23/11/2007 ha aderito alProgramma Comunitario LIFE+ 2007 e, in qualità <strong>di</strong> ente capofila, ha presentato unaproposta progettuale dal titolo “Strumenti e processi <strong>di</strong> supporto alle attività <strong>di</strong> governo e <strong>di</strong>gestione ambientale nelle aree protette della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>”. A tale propostapartecipano l’Università della Calabria in qualità <strong>di</strong> partner, nonché il Parco Nazionale delPollino ed il Parco Nazionale della Sila in qualità <strong>di</strong> soggetti istituzionali cooperantinell’attuazione delle azioni previste.Stato <strong>di</strong> attuazione: in fase <strong>di</strong> sviluppo.Interventi per la formazione <strong>degli</strong> Italiani residenti in Paesi non appartenentiall’Unione EuropeaIl progetto “Amministrazione Controllo Finanza Cre<strong>di</strong>to nelle PMI (ACFC)” consisteprincipalmente nel realizzare un percorso formativo rivolto a 25 citta<strong>di</strong>ni italiani residentinella Circoscrizione Consolare <strong>di</strong> Buenos Aires in Argentina, <strong>di</strong>soccupati o inoccupati incerca <strong>di</strong> prima occupazione. Gli allievi conseguiranno la specializzazione inAmministrazione Controllo Finanza Cre<strong>di</strong>to nelle PMI grazie ad un percorso formativodella durata <strong>di</strong> 500 ore.L’intervento formativo è rivolto a n. 25 citta<strong>di</strong>ni italiani residenti nella CircoscrizioneConsolare <strong>di</strong> Buenos Aires, <strong>di</strong>soccupati o inoccupati in cerca <strong>di</strong> prima occupazione epreferibilmente, con precedenti esperienze nel settore <strong>di</strong> riferimento (amministrazione,controllo <strong>di</strong> gestione, finanza, cre<strong>di</strong>to nelle PMI.Partner del Progetto sono:1. <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> – Centro Formazione Professionale <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>, CRFP ExIniasa-Inapli, Via Cesare Gabriele 49 – 87100 <strong>Cosenza</strong> – Tel.: 0984-26800 Fax:0984-23406;2. Euroform RFS - Piazza Libertà n°36/40 - 87036 Rende (CS) – Tel.: 0984.467735Fax: 06.233232407;3. Asociación Civil Juventud Italiana Corrado Alvaro, California 2168 CAP (1289)Ciudad Autónoma de Buenos Aires – (ARGENTINA) – Tel.: 0054 11 4734 1244 Fax0054 11 4734 1244;4. La Fundacion Red Solidaria de Calabreses de las Americas, Murgiondo 1044 2ªpiano - Buenos Aires CAP 1408– (ARGENTINA), Tel.: 00 54 11 4481-3007 Fax: 0054 11 4642-9912Risultati generali dell’intervento progettuale:- Acquisizione del titolo <strong>di</strong> tecnico <strong>di</strong> Amministrazione Controllo Finanza Cre<strong>di</strong>tonelle PMI da parte <strong>di</strong> italo-argentini <strong>di</strong>soccupati ed inoccupati e conseguentemiglioramento delle loro con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> occupabilità;80


- Realizzazione <strong>di</strong> una cooperazione stabile tra i partner italiani e argentinipartecipanti al progetto al fine <strong>di</strong> migliorare la presenza delle collettività italianeall’estero e la loro relazione con i sistemi produttivi locali, esteri e italiani,accrescendo le <strong>di</strong>namiche <strong>di</strong> sviluppo locale e le inter<strong>di</strong>pendenze produttive locali etransnazionaliIl Settore ha curato la proposta summenzionata “Amministrazione Gestione FinanzaCre<strong>di</strong>to nelle PMI” per la partecipazione all’Avviso Pubblico <strong>di</strong> cui al Decreto <strong>Le</strong>gislativo n.112 del 31.03.1998, art. 142 lett. h.: “Interventi per la formazione <strong>degli</strong> Italiani residenti inPaesi non appartenenti all’Unione Europea”.Stato <strong>di</strong> attuazione: In data 26/09/2007, nota prot. n. 84992, è stata presentatarichiesta <strong>di</strong> contributo per la realizzazione del suddetto progetto al Ministero del Lavoro edella Previdenza Sociale - Direzione Generale per le Politiche per l’Orientamento e laFormazione ed al Ministero <strong>degli</strong> Affari Esteri e al Comitato Generale d’Italia a BuenosAires. In fase <strong>di</strong> sviluppo.SENEGALNell’ambito delle politiche e dei processi <strong>di</strong> internazionalizzazione attiva, finalizzati apromuovere e rafforzare azioni <strong>di</strong> sviluppo economico e sociale per il territorio ed il sistemaproduttivo locale, la <strong>Provincia</strong> intende sostenere azioni <strong>di</strong> cooperazione fra il sistemaimpren<strong>di</strong>toriale della Calabria e quello del Senegal.A tal proposito, il Settore ha partecipato ad un incontro organizzato a Roma presso ilMinistero <strong>degli</strong> Affari Esteri in data 20 giugno 2007, per lo sviluppo <strong>di</strong> azioni <strong>di</strong>cooperazione con il Senegal nell’ambito del “Progetto idrico ed igienico per il villaggioNydassane-Senegal“, giusta Determinazione Dirigenziale n. 4300 del 19/6/2007.Inoltre, è in corso una collaborazione tra il Settore Programmazione edInternazionalizzazione e l’Assessorato delle Attività Economiche e Produttive della<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> per l’avvio del Progetto “Senegal – Donne e Microcre<strong>di</strong>to: Sostegnoalla creazione ed allo sviluppo <strong>di</strong> impresa femminile”. Tale iniziativa ha come obiettivo ilmiglioramento delle con<strong>di</strong>zioni socio-economiche della popolazione del Dakar e dei <strong>di</strong>versivillaggi del Senegal attraverso le seguenti azioni: creazione <strong>di</strong> uno sportello perl’impren<strong>di</strong>toria; sostegno formativo ed economico alle donne che intendono aprireun’impresa (microcre<strong>di</strong>to), un programma <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to rotativo per sostenere l’avvio <strong>di</strong>piccole attività economiche come allevamento, orticoltura, artigianato, ed, infine,rivalutazione e miglioramento <strong>di</strong> forme <strong>di</strong> risparmio.A tal proposito il Ministero della Famiglia e della Impren<strong>di</strong>toria Femminile, con nota del29/10/2007 ha invitato la <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> in Senegal nel periodo <strong>di</strong> novembre, inoccasione del lancio del suddetto progetto. Successivamente, con Delibera <strong>di</strong> G. P. n. 429del 12/11/2007, la <strong>Provincia</strong> ha autorizzato e costituito una propria delegazione perpartecipare all’invito summenzionato.In seguito, con nota prot. n. 3795 del 13/12/2007, lo stesso Ministero Senegalese hatrasmesso una proposta <strong>di</strong> Protocollo d’Intesa per il finanziamento del Progetto “Senegal –Donne e Microcre<strong>di</strong>to: Sostegno alla creazione ed allo sviluppo <strong>di</strong> impresa femminile”.Stato <strong>di</strong> attuazione: in fase <strong>di</strong> sviluppo.ITENETsIl Progetto ITENETs, cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo e realizzato dal CentroInternazionale <strong>di</strong> Formazione dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro – OIL81


(Agenzia specializzata dell’ONU con sede a Torino), ha svolto nel periodo <strong>di</strong>programmazione 2001-2006, un intenso lavoro <strong>di</strong> capacity buil<strong>di</strong>ng e <strong>di</strong> animazione pressole Pubbliche Amministrazioni delle Regioni del Sud con il fine <strong>di</strong> valorizzare le risorse <strong>degli</strong>Italiani all’estero in funzione dello sviluppo socio-economico del nostro Mezzogiorno, conparticolare riferimento ai settori della formazione e delle politiche del lavoro.Tale progetto, avente come finalità il rinnovamento del sistema delle politiche del lavoro edella formazione delle Regioni Obiettivo 1 attraverso il collegamento tra le AmministrazioniRegionali, la rete <strong>di</strong>plomativa-consolare e le più significative realtà italiane all’estero, èstato pienamente con<strong>di</strong>viso dalla <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> anche per le implicazioni checomporta in termini <strong>di</strong> raccordo interistituzionale tra Regione, Enti Locali sub-regionali,Attori socio-economici del territorio calabrese.La <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>, nei giorni 26 e 27 settembre 2007 a Torino, ha partecipato, giustaDeterminazione Dirigenziale n. 7072 del 08/10/2007, al seminario interregionale <strong>di</strong>progettazione “La Rete dell’Osservatorio ITENET’s come azione si sistema nella nuovaprogrammazione 2007/2013”, per con<strong>di</strong>videre i progetti <strong>di</strong> sostenibilità <strong>degli</strong> Osservatoriregionali e verificare un’azione <strong>di</strong> sistema da proporre al MAE per la continuità futura dellarete ITENETs.Stato <strong>di</strong> attuazione: In fase <strong>di</strong> sviluppo.82


SETTORE DATORE DI LAVOROIl Settore Datore <strong>di</strong> Lavoro cura la salute e la sicurezza del personale impiegato pressol'Ente <strong>Provincia</strong>. Considerato l'ottimo livello <strong>di</strong> sicurezza raggiunto negli anni dall'Ente,riscontrato da uno stu<strong>di</strong>o del Formez cui la <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> si è sottoposta, si rendononecessari gli interventi programmati per il mantenimento ed il miglioramento <strong>di</strong> tale livello<strong>di</strong> sicurezza.L'obiettivo primario è quello <strong>di</strong> migliorare il livello <strong>di</strong> sicurezza, salute ed igiene delpersonale dell'Ente <strong>Provincia</strong>.Ai sensi della <strong>Le</strong>gge 626/94 e s.m.i., il programma si prefigge l'obbligo <strong>di</strong> legge <strong>di</strong>promuovere e mantenere la sicurezza e la salute dei lavoratori nei luoghi <strong>di</strong> lavoro.Il programma prevede una serie <strong>di</strong> interventi volti alla tutela dei lavoratori, alla loroformazione ed informazione, all'adeguamento delle strutture lavorative ed alla creazionedello staff della prevenzione.Il Settore Datore <strong>di</strong> Lavoro ha in organico la Sig.ra Carmela <strong>Le</strong>o, con funzione <strong>di</strong> istruttoreamministrativo e il geom. Giuseppe De Santis.Si avvale poi della consulenza esterna delle seguenti figure professionali:- Ing. Antonio Propato - Responsabile del servizio <strong>di</strong> Prevenzione e Protezione- Dott.ssa Mariella Pecora – Me<strong>di</strong>co competente- Dott. Fulvio Mirabelli – Me<strong>di</strong>co Competente- Dott. Gaetano De Luca – Me<strong>di</strong>co CompetenteConfermato lo staff tecnico per il 2007, si parte dal Documento della Valutazione deiRischi, aggiornato <strong>di</strong> anno in anno, per programmare una serie <strong>di</strong> interventi, necessari alconseguimento dell’obiettivo, che si traducono in richiesta <strong>di</strong> risorse economiche daassegnare al settore.Gli interventi da realizzare nel corso dell’anno possono essere sud<strong>di</strong>visi in tre macrovoci:Consulenza e Servizi – Adeguamento Strutture – Formazione ed Aggiornamento.Gli obiettivi gestionali riguardano:- mantenimento delle spese per le consulenze e per i servizi già in essere presso le se<strong>di</strong><strong>degli</strong> uffici, centrali e periferici;- ristrutturazione delle se<strong>di</strong> acquisite dalla Regione (<strong>Le</strong>gge 34), compresi lavori <strong>di</strong> messain sicurezza;- manutenzione or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria delle se<strong>di</strong> dell’Ente, compresi gli impiantitecnologici;83


- corsi <strong>di</strong> formazione ed aggiornamento in tema <strong>di</strong> sicurezza ed igiene sul lavoro.La ristrutturazione e l'adeguamento delle se<strong>di</strong> periferiche della <strong>Provincia</strong> sarà uno <strong>degli</strong>obiettivi primari. Terminati i lavori su strutture ed impianti, si provvederà, interessando gliuffici preposti, ad integrare e sostituire gli arre<strong>di</strong> considerati non a norma. E' previstol'adeguamento illuminotecnico <strong>degli</strong> uffici della provincia (illuminazione puntiformetramite le lampade da tavolo ed illuminazione generale con plafoniere antiriflesso). Ciòavverrà gradualmente a partire da questo anno.Sono programmati interventi che riguardano la tutela delle se<strong>di</strong> ubicate a palazzo <strong>Le</strong>cce(dove si è già verificato un furto), in via Padre Giglio (sede ex IPA) ed in via Montevideo(sede ex INAPLI). Saranno installati impianti <strong>di</strong> video-sorveglianza ed antiintrusione conallarme collegato nella sala operativa della Polizia <strong>Provincia</strong>le.Sarà installato nell’archivio del Palazzo della <strong>Provincia</strong>, in piazza XV marzo, un impianto <strong>di</strong>spegnimento automatico in caso <strong>di</strong> incen<strong>di</strong>o, necessario per il rilascio del C.P.I. da parte deiVV.F., ed un impianto <strong>di</strong> deumi<strong>di</strong>ficazione e controllo dell’aria per evitare l’insorgere <strong>di</strong>muffe dannose per la carta.Sono programmati corsi <strong>di</strong> formazione ed aggiornamento, così come previsti dal D.Lgvo626/94 e s.m.i., per tutti i <strong>di</strong>pendenti della provincia sui rischi professionali e sulle novitàlegislative; i corsi saranno tenuti, in or<strong>di</strong>ne agli argomenti, dai consulenti del SettoreDatore <strong>di</strong> Lavoro o da Enti esterni (ad es. Vigili del Fuoco, Or<strong>di</strong>ni professionali, etc); E'previsto l'acquisto e la <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> testi sulla sicurezza nei luoghi <strong>di</strong> lavoro.A tal proposito da segnalare la pubblicazione della seconda e<strong>di</strong>zione della Guida Praticasulla Sicurezza nei cantieri, che avverrà nel corso dell’anno, a cura del Comitato Tecnico-Scientifico coor<strong>di</strong>nato dalla <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> e <strong>di</strong> cui fanno parte le quattro AziendeSanitarie della provincia, l’INAIL, la Direzione <strong>Provincia</strong>le del Lavoro, l’UNITEL e l’Or<strong>di</strong>ne<strong>Provincia</strong>le <strong>degli</strong> Iingegneri. Lo scopo è quello <strong>di</strong> monitorare e migliorare, attraversopubblicazioni e corsi mirati, la sicurezza sui luoghi <strong>di</strong> lavoro.Il Comitato si propone <strong>di</strong> pubblicare e <strong>di</strong>vulgare la cultura della sicurezza e si offre <strong>di</strong>organizzare dei corsi per cassaintegrati e <strong>di</strong>soccupati, nelle se<strong>di</strong> dei CPI, anche con l’aiutodel CPT la cui adesione al progetto è prossima.E’ auspicabile che il gruppo <strong>di</strong> lavoro che si occupa del Progetto Sicurezza, sia formalmentericonosciuto dall’Ente <strong>Provincia</strong> come Comitato Tecnico operante in senoall’Amministrazione e quin<strong>di</strong> legittimato nel suo funzionamento da una delibarazione <strong>di</strong>Giunta.Nel corso dell’anno, saranno programmate le visite me<strong>di</strong>che del personale in base alprotocollo me<strong>di</strong>co sulla perio<strong>di</strong>cità. <strong>Le</strong> visite interessano tutti i <strong>di</strong>pendenti in servizio, inuovi assunti e coloro che sono transitati dagli uffici regionali a seguito del passaggio <strong>di</strong>deleghe.84


Verranno rifornite le cassette <strong>di</strong> pronto soccorso con i materiali <strong>di</strong> consumo. Verràapprontato nella sede <strong>di</strong> via Galliano un Ambulatorio me<strong>di</strong>co dove si terranno le visite delpersonale.Saranno sostituiti ed integrati i Dispositivi <strong>di</strong> Protezione In<strong>di</strong>viduale necessari per lavorarein sicurezza per la squadra operativa, la Polizia <strong>Provincia</strong>le ed i cantonieri.Sarà garantita l’igiene delle se<strong>di</strong> <strong>di</strong> lavoro anche attraverso <strong>di</strong>sinfestazioni e <strong>di</strong>sinfezioni,ove necessarie, così come derattizzazioni in alcuni centri <strong>di</strong> viabilità e se<strong>di</strong> periferiche.Si proporrà un servizio preventivo, oltre che <strong>di</strong> rapido intervento, in modo da evitareimbarazzanti situazioni.Da ultimo, ma non in or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> importanza, si fa presente la necessità <strong>di</strong> personale, siatecnico che amministrativo, per far fronte alle molteplici esigenze del settore, quasi sempre<strong>di</strong> imme<strong>di</strong>ata soluzione trattandosi <strong>di</strong> problemi legati alla sicurezza del personale.Tutto questo per garantire il controllo ed il mantenimento <strong>di</strong> un sod<strong>di</strong>sfacente grado <strong>di</strong>sicurezza all’interno delle se<strong>di</strong> della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>.SERVIZIO IMPIANTI E LINEE ELETTRICHEIl quadro normativo che <strong>di</strong>sciplina le funzioni ed i compiti delle Regioni ed Enti Locali inmateria <strong>di</strong> energia è stato strutturalmente mo<strong>di</strong>ficato con l’emanazione della <strong>Le</strong>gge n°57/97, del D. Lgs. 112/98 e dal D. Lgs. 387/2003. Quasi tutte le normative introdotterecentemente nel campo dell’energia riguardano il rior<strong>di</strong>no delle funzioni amministrative alivello regionale e locale.A tal proposito la <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>, d’intesa con la Regione Calabria ed in sintonia conle altre province calabresi, si sta impegnando per la stesura delle “Linee Guidasull’Energia”. <strong>Le</strong> stesse costituiranno un testo unico in materia <strong>di</strong> energia, comprendentetutto gli aspetti della normativa vigente quali: controllo impianti termici, certificazioneenergetica <strong>degli</strong> e<strong>di</strong>fici, rilascio <strong>di</strong> autorizzazione per la <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> energia elettrica,rilascio <strong>di</strong> autorizzazione per la produzione <strong>di</strong> energia da fonti rinnovabili e da fonticonvenzionali.In particolare i fini che si intendono perseguire, soprattutto in riferimento alle competenze<strong>di</strong> questo Servizio, sono:- la compatibilità <strong>degli</strong> interventi con l’obiettivo dello sviluppo sostenibile;- la protezione della popolazione dall’esposizione ai campi elettro-magneticiverificando fasce <strong>di</strong> rispetto, limiti <strong>di</strong> esposizione, valori <strong>di</strong> attenzione e ilraggiungimento <strong>degli</strong> obiettivi <strong>di</strong> qualità che consentano <strong>di</strong> tutelare in primoluogo la salute dei citta<strong>di</strong>ni, l’ambiente e la bio<strong>di</strong>versità;- la qualità della progettazione <strong>degli</strong> impianti nell’ambito ed entro i limitideterminati dalle norme <strong>di</strong> competenza statale e leggi regionali a tal fineadottate;- l’armonizzazione del sistema <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione e <strong>di</strong> trasporto dell’energia elettricacon il paesaggio, il territorio antropico e con la pianificazione urbanistica;- lo snellimento e la semplificazione delle procedure amministrative.85


In questa <strong>di</strong>rezione la <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> promuoverà una serie <strong>di</strong> iniziative mirate allaverifica del rispetto dei limiti delle emissioni elettromagnetiche per gli elettrodotti esistenti,<strong>di</strong> propria competenza, sia con personale tecnico interno che con l’ausilio <strong>di</strong> organismiesterni esperti nel Settore ed abilitati.Gli stessi verranno effettuati al fine <strong>di</strong> tutelare la salute dei citta<strong>di</strong>ni, verificare il rispettodella normativa vigente; la campagna dei risultati ottenuti verrà <strong>di</strong>vulgata nelle formeopportune e resa <strong>di</strong>sponibile ai citta<strong>di</strong>niNell’ambito dell’attività legata agli elettrodotti si continueranno ad espletare tutti i compitiistituzionali legati alla L.R. 17/00, ovvero il rilascio <strong>di</strong> autorizzazioni ,a favore delle <strong>di</strong>tte oimprese richiedenti, alla costruzione ed all’esercizio <strong>di</strong> elettrodotti fino a 150 kV.Nell’ottica della salvaguar<strong>di</strong>a della salute dei citta<strong>di</strong>ni si intende continuare a svolgere ilruolo <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento tra gli enti coinvolti per la risoluzione dei punti <strong>di</strong> crisi sui gran<strong>di</strong>elettrodotti che attraversano il territorio della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>.Nel campo della produzione <strong>di</strong> energia questa <strong>Provincia</strong> è favorevole all’utilizzo <strong>di</strong> fontirinnovabili, considerando l’attuabilità, ossia la fattibilità tecnico-economica, <strong>di</strong> utilizzare letecnologie innovative per l’uso razionale dell’energia o per l’utilizzo <strong>di</strong> risorse energetichelocali.Altra attività che si intende continuare a svolgere nel corso del 2008 è il censimento <strong>degli</strong>impianti idroelettrici presenti sul territorio provinciale volto alla verifica del pagamento deisovracanoni BIM e Rivieraschi. Tale attività permette <strong>di</strong> poter richiederi i sovra canonidovuti per legge dal Concessionario ai Comuni ricadenti nel Bacino Imbrifero Montano(BIM) ed ai Comuni Rivieraschi oltre che alle Province interessate dagli impianti.VALORIZZAZIONI RISORSE ENERGETICHE.CONTROLLI IMPIANTI TERMICI. DPR 412/93.Continuando nell’attività avviata ormai da più anni, anche per il 2008 sarannoespletati le ispezioni biennali sugli impianti termici, il cui compito istituzionale è statoaffidato alle Province dall’articolo 31 della legge 9 gennaio 1991 n. 10, attuativa delPiano Energetico Nazionale.Tali controlli, da effettuare sugli impianti termici ubicati nei comuni con popolazioneinferiore a 40.000 abitanti e i cui oneri sono stabiliti a carico <strong>degli</strong> utenti, mirano adue specifici aspetti, e cioè:a) al rispetto dei valori <strong>di</strong> ren<strong>di</strong>mento <strong>degli</strong> impianti termici previsti dallanormativa in materia;b) alla corretta conduzione e manutenzione <strong>degli</strong> stessi impianti,aspetti finalizzati al risparmio <strong>di</strong> energia da fonte primaria e, in subor<strong>di</strong>ne, ma solo inriferimento ai compiti istituzionali dell’Ente e non per importanza, alla sicurezza e allatutela ambientale.Diversamente che per il passato, l’Ente ha deciso <strong>di</strong> gestire <strong>di</strong>rettamente le suddetteispezioni e non più affidarle a <strong>di</strong>tte esterne.In attuazione <strong>di</strong> questa importante decisione, che comporterà economie finanziarie,una più efficace gestione delle relative operazioni sul campo e, certamente, un <strong>di</strong>versoapproccio verso l’utenza interessata, bisognerà sviluppare e mettere in atto tutte leconseguenti attività amministrative-gestionali per dotare l’Ente <strong>di</strong> un apposito “Corpo<strong>di</strong> Ispettori”, cui affidare le operazioni tecniche <strong>di</strong> verifica sullo stato <strong>degli</strong> impiantitermici ricadenti sul territorio provinciale <strong>di</strong> competenza.Per quanto sopra, e a seguito <strong>di</strong> emanazione <strong>di</strong> apposito avviso pubblico, nel primimesi dell’anno in corso saranno espletate le selezioni dei tecnici ai quali, dopo86


apposita formazione pre<strong>di</strong>sposta dall’Ente ed affidata all’Enea - Ente per le nuovetecnologie, l’energia e l’ambiente, massima autorità nel settore – saranno affidate leispezioni sul territorio, me<strong>di</strong>ante incarichi <strong>di</strong> collaborazione esterna.Questa <strong>di</strong>versa metodologia <strong>di</strong> lavoro comporterà per il Servizio Valorizzazione risorseenergetiche una <strong>di</strong>versa e più intensa attività, in quanto funzioni prima assegnate edeseguite dalla <strong>di</strong>tta esterna affidataria del relativo servizio, dovranno essere espletate<strong>di</strong>rettamente dal personale interno a cui si affiancheranno le figure tecniche primacitate.Si passerà, in pratica, dal semplice coor<strong>di</strong>namento e controllo sulla <strong>di</strong>tta esterna allagestione <strong>di</strong>retta delle verifiche, alla programmazione delle ispezioni, alla guida econtrollo del personale tecnico incaricato, all’informazione all’utenza circa le datedelle ispezioni previste me<strong>di</strong>ante la spe<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> avvisi scritti, all’aggiornamento delCatasto <strong>degli</strong> impianti termici, alla tenuta e taratura <strong>degli</strong> apparecchi <strong>di</strong> misura e, inultimo, a tutte le attività amministrative correlate, <strong>di</strong> cui prima era stata fatta carico la<strong>di</strong>tta esterna affidataria.A supporto <strong>di</strong> questo settore <strong>di</strong> attività, si rende necessario approntare la revisionedell’attuale Regolamento sulle ispezioni, già approvato dal Consiglio <strong>Provincia</strong>leall’inizio del 2002, che necessita <strong>di</strong> aggiornamenti legislativi, per le intervenutemo<strong>di</strong>fiche della normativa <strong>di</strong> settore, ed anche <strong>degli</strong> opportuni adeguamenti relativialla metodologie operative, derivanti dalla pregressa esperienza acquisita negli anniin cui si è fattivamente operato.<strong>Le</strong> mo<strong>di</strong>fiche al Regolamento saranno pre<strong>di</strong>sposte ed inviate all’approvazione delConsiglio <strong>Provincia</strong>le, previo esame delle apposite Commissioni Consiliari, nel primosemestre dell’anno.A seguito <strong>di</strong> incontri con le Associazioni <strong>Provincia</strong>li dei manutentori – CNA,Confartigianato, Casartigiani, Arca Claai - e su sollecitazioni <strong>di</strong> quest’ultime, si pone lanecessità <strong>di</strong> rivedere il precedente Protocollo d’Intesa, già sottoscritto tra le citateAssociazioni e l’Ente, e approvate dalla Giunta <strong>Provincia</strong>le nel 2004 (n. 28 del19/02/04).Attualmente l’ ufficio è impegnato in una serie <strong>di</strong> incontri tra le Associazioni<strong>Provincia</strong>li dell’ artigianato <strong>di</strong> categoria per i manutentori e dei consumatori.Ciò al fine <strong>di</strong> incrementare il numero dei manutentori aderenti al protocollo d’ intesain modo cioè da estendere i benefici previsti in convenzione ad una fascia <strong>di</strong> utenzasempre maggiore.Con il citato Protocollo, <strong>di</strong> fatto, si è mirato a calmierare i prezzi delle manutenzionipraticati dai manutentori <strong>degli</strong> impianti termici, prevedendo, inoltre, a carico <strong>di</strong>questi ultimi , compiti che prima erano a carico <strong>degli</strong> utenti.Dopo questi incontri <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento saranno approntati i documenti <strong>di</strong> revisionedel protocollo d’Intesa che, dopo la sottoscrizione tra le parti, saranno sottoposteall’approvazione della Giunta <strong>Provincia</strong>le.In quest’ottica, continuando nell’attività già espletata nel recente passato e che haottenuto il plauso e il gra<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> tutti gli interessati, rientrano anche gliaggiornamenti professionali dei manutentori, previsti dal Protocollo d’Intesa epre<strong>di</strong>sposti dall’Ente, al fine <strong>di</strong> qualificare sempre <strong>di</strong> più gli operatori del settore, inmodo che l’utenza interessata abbia l’opportunità <strong>di</strong> trovare sul mercato professionistisempre più idonei e professionalmente preparati.Nell’anno 2008 si prevede <strong>di</strong> tenere 2-3 seminari <strong>di</strong> aggiornamento che, come ilpassato, saranno affidati all’Enea.87


POR CALABRIA 2000/2006Proseguirà anche per il 2008 l’attività relativa al POR Calabria 2000-2006 - Asse I -Risorse Naturali, la cui attuazione della misura 1.11- Energie pulite e reti energetiche -Azione 1.11.a - Produzione <strong>di</strong> energia da fonti rinnovabili e risparmio energetico,demandata alle Province.Il finanziamento all’uopo stanziato dalla regione Calabria per l’ attuazione del citatoprogramma ammonta a circa 5.0000.000 <strong>di</strong> euro.Nell’anno in corso si prevede la definizione <strong>di</strong> tutte le domande presentate epositivamente ammesse.A seguito <strong>di</strong> rinunce, <strong>di</strong> mancata stipula dell’obbligatoria Convenzione o <strong>di</strong> revoca delfinanziamento d’ufficio, sono state annullate <strong>di</strong>verse domande ed i finanziamentirecuperati sono stati utilizzati in parte – in un primo scorrimento della graduatoria -per finanziare altri utenti positivamente ammessi in graduatoria, previa adozione <strong>di</strong>determinazione <strong>di</strong>rigenziale per lo scorrimento della stessa.Per l’altra parte dei finanziamenti è stata chiesta l’autorizzazione alla RegioneCalabria per poter effettuare un secondo scorrimento. Si è in attesa, allo stato, delledecisione che la Regione comunicherà.I lavori sul POR Calabria sono tuttora in corso per la definizione delle restantidomande.PIANO ENERGETICO PROVINCIALENel corso del 2008 è prevista la revisione e l’aggiornamento del Piano Energeticodella <strong>Provincia</strong>.Nel novembre del 2004 un apposito gruppo <strong>di</strong> lavoro ha consegnato all’Ente unaprima redazione <strong>di</strong> Piano Energetico <strong>Provincia</strong>le, propedeutica e necessaria per lagestione dei fon<strong>di</strong> POR 2000/2006, Misura 1.11.a, <strong>di</strong> cui le Province erano i soggettiattuatori.E’ il caso <strong>di</strong> evidenziare che per una serie <strong>di</strong> vicissitu<strong>di</strong>ne il suddetto Piano, pur seapprovato dalle due Commissioni Consiliari competenti, non è mai arrivato nell’auladel Consiglio <strong>Provincia</strong>le per la sua approvazione e oggi, a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> tempo,dobbiamo registrare che lo stu<strong>di</strong>o all’uopo effettuato risulta antiquato per via delquadro normativo fortemente mo<strong>di</strong>ficato sia a livello nazionale, Regionale e dallaUnione Europea.E’ necessario, pertanto, dover procedere nel corso del 2008 alla redazione <strong>di</strong> unnuovo Piano Energetico <strong>Provincia</strong>le che tenga conto <strong>di</strong> tutte le novità che sonointervenute nel settore energetico.Un aspetto <strong>di</strong> assoluto rilievo è rappresentato dall’entrata in vigore il 16/02/05 delProtocollo <strong>di</strong> Kyoto.CAVE MINIERE ED ACQUE MINERALI E TERMALICon l’entrata in vigore della legge regionale 12 Agosto 2002, n. 34 le funzioni inerenti leCave, Miniere, Acque Minerali e Termali, sono state trasferite dalla Regione Calabria alla<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>, Settore Attività Economiche e Produttive.-La Giunta <strong>Provincia</strong>le con deliberazione n. 25 del 01/02/2008 ha istituito il servizio –Miniere – Cave e Torbiere- Acque Minerali e Termali” nell’ambito del Settore AttivitàEconomiche e Produttive;in particolare i fascicoli riguardanti il territorio della provincia <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> si possono cosiriassumere:n. 120 (centoventi) per le Cave;88


n. 4 (uno) per le Miniere;n. 14 (quattor<strong>di</strong>ci) per le Acque Minerali;n. 4 (quattro) per le Acque Termali;Il prezioso patrimonio <strong>di</strong> rocce e minerali della Calabria ed in particolare quello presentesul territorio della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> poco noto ma da millenni sfruttato soprattutto daicolonizzatori <strong>di</strong> ogni epoca, si ripropone all’attenzione con i risultati della seconda fase delCensimento dei Siti Minerari Abbandonati dal 1870 al 2004.Resi noti nei mesi scorsi dal Ministero dell’Ambiente, i dati del censimento riportanominiere a cielo aperto e in sotterraneo. I minerali estratti nei siti rilevati sono: Zolfo ,Feldspati , Caolino , Mica , Marna da cemento , Minerali del Manganese , Salgemma ,Lignite , Lignite xiloide , Pirite , Silicati idrati alluminio , Barite (Baritina) , Fosforite ,Limonite , Quarzo , Molibdenite , Grafite , Arsenopirite , CinabroQuesti sono solo pochi esempi della gran varietà dei giacimenti minerari sfruttati e<strong>di</strong>sponibili nella regione. Varietà documentata storicamente e anche con ricerche recenti.D’altra parte, è significativo il Decreto del Ministero del Ministero delle Attività Produttivedel 13 luglio scorso, che ha integrato l’elenco delle aree in<strong>di</strong>ziate per la ricerca minerariaoperativa inserendo la provincia <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> per i minerali <strong>di</strong> oro, piombo, zinco e rameAltro dato <strong>di</strong> grande interesse e utili per il recupero della memoria storica sulle risorseminerarie e per in<strong>di</strong>viduare le potenzialità della più complessiva specificità geo-ambientaledella Calabria.Il dato, rilevato e documentato dal Responsabile del Corpo Reale delle miniere d’Italia, siriferisce: - alla provenienza della preziosa materia prima delle note porcellane Ginori ;La grande varietà <strong>di</strong> minerali della calabria è connessa ai vari ambienti che caratterizzanol’intero Arco Calabro dove, tra l’altro, esistono:• mineralizzazioni prealpine con metamorfici a solfuri (pirite, calcopirite, galenablenda, arsenopirite, pirrotina), magnetite ed a grafite;• mineralizzazioni alpine (barite, cinabro, galena, calcopirite, torio, manganese zolfo,salgemma, lignite) che interessano le Unità Ofiolitiche, <strong>di</strong> S. Donato ed i se<strong>di</strong>mentidei depositi miocenici.In pratica, i giacimenti minerari più interessanti risultano <strong>di</strong>stribuiti proprio all’interno <strong>di</strong>particolari tipi <strong>di</strong> rocce ed assetti geostrutturali come sono quelli che costituiscono l’ArcoCalabro-peloritano caratterizzato anche dalla ben nota attività sismica.Meno noti invece e spesso colpevolmente trascurati sono i numerosi ed importantigiacimenti minerari che, come i terremoti, sono connessi alle con<strong>di</strong>zioni geostrutturali ed aiprocessi geo<strong>di</strong>namici che caratterizzano il territorio della regione.Alla gran varietà <strong>di</strong> litotipi esistenti (in Calabria sono stati in<strong>di</strong>viduati oltre 200 tipi <strong>di</strong>rocce) ed ai fenomeni <strong>di</strong> sollevamento tettonico cui è sottopostala regione, sono, infatti,associati importanti «ambienti geo<strong>di</strong>namici» che presiedono alla formazione <strong>degli</strong>accumuli <strong>di</strong> minerali utili.89


La Calabria, quin<strong>di</strong>, oltre ad essere la regione a più alta sismicità, è anche una delle zoned'Italia più ricche <strong>di</strong> depositi minerari metallici e litoi<strong>di</strong>.D'altra parte sulla <strong>di</strong>sponibilità ed utilizzazione <strong>di</strong> giacimenti minerari nella regione, comeper gli eventi sismici, non mancano i dati che ne documentano l'attività nel passato remotoe recente della storia calabrese.Basta ricordare, ad esempio, l’intenso e <strong>di</strong>ffuso sfruttamento minerario che seguì allacolonizzazione greca e, partire dal Me<strong>di</strong>o Evo, le secolari attività <strong>di</strong> sfruttamento delleminiere d’argento <strong>di</strong> Longobucco e S. Donato nella provincia <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>.Nel passato recente, gli anni a cavallo della seconda guerra mon<strong>di</strong>ale rappresentano unperiodo <strong>di</strong> <strong>di</strong>screta attività estrattiva dei minerali presenti nella regione: oltre due milioni<strong>di</strong> tonnellate è la produzione <strong>di</strong> minerali non metallici (grafite, baritina, feldestati, etc.);ancor più significativa è la quantità (50 mila tonnellate) <strong>di</strong> minerali metallici, come adesempio ferro, rame, manganese, estratti in soli <strong>di</strong>eci anni; e la produzione d’idrocarburi,nel solo periodo compreso tra il 1950 ed il 1969, è stata calcolata intorno al milione <strong>di</strong> metricubi.I risultati <strong>di</strong> ricerche eseguite nel biennio '80-'81 con moderne tecniche d'indagine dallaRIMIM dell'ENI, oltre a confermare l'esistenza dei giacimenti già noti, hanno permessol'in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> nuove aree <strong>di</strong> grande interesse geo - minerario su tutto il territorio dellaregione. Nel settore settentrionale, ad esempio, zone <strong>di</strong> grande interesse sono risultatequelle <strong>di</strong> Mormanno-Verbicaro-Sangineto per una superficie <strong>di</strong> 352 km2, dove è statarilevata la presenza <strong>di</strong> piombo, bario, rame, tungsteno ed altri minerali utili.Se si considera che quelli sopra citati sono solo alcuni <strong>degli</strong> accumuli <strong>di</strong> minerari metallicid'interesse economico ed industriale <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduati e che molto più lungo è l'elenco deicospicui giacimenti non metallici presenti nella regione, si ha l'idea del grande patrimonio<strong>di</strong> risorse minerarie <strong>di</strong>sponibili nella <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>.L'utilizzazione e la valorizzazione <strong>di</strong> questo grande patrimonio, e <strong>di</strong> tutte le altre georisorse(litominerarie agricole, idriche, energetiche, e geositi), sono stati finora impe<strong>di</strong>tidall'incapacità dei governi nazionali e regionali <strong>di</strong> attuare una politica <strong>di</strong> organicoapprovvigionamento e <strong>di</strong> razionale utilizzazione delle materie prime minerarie. Incapacità eresponsabilità che si è tentato <strong>di</strong> nascondere attribuendo la grave crisi della Calabriaall’assenza <strong>di</strong> risorse naturali.Alla consapevolezza <strong>di</strong> come non sia la natura, in particolare quella geologica, ad esseresfavorevole e causa dei mali della Calabria, deve accompagnarsi la capacità <strong>di</strong> porre ilterritorio e le sue risorse come pietre miliari della politica <strong>di</strong> sviluppo della societàcalabrese A tal fine servono programmi e ed interventi anche <strong>di</strong> nessun costo economicocome, ad esempio,:- il varo <strong>di</strong> una legge regionale che <strong>di</strong>sciplini ed incentivi l’attività <strong>di</strong> ricerca ecoltivazione sostenibile delle Cave e Torbiere, per come già da decenni è stato fatto nellealtre regioni d’Italia;- la definizione da parte del Governo nazionale <strong>di</strong> idonei in<strong>di</strong>rizzi della politicanazionale nel settore minerario per come previsto dalla legge 752/1982 (Norme <strong>di</strong>attuazione della politica Mineraria) .Interventi che non possono ancora essere rinviati90


anche perché, invece <strong>di</strong> essere costretti ad andare a scavare nelle miniere del nord Europae delle Americhe, i giovani <strong>di</strong>soccupati cosentini vogliono e devono trovare lavoro nellapropria provincia non meno ricca <strong>di</strong> minerali <strong>di</strong> quei paesi nei quali le passate generazionisono state costrette ad emigrare.Nel 2008 pertanto proseguirà l’attività legata ai compiti istituzionali <strong>di</strong> questo Servizio, chesi configura come un Servizio agli utenti.L’esercizio delle funzioni amministrative in materia <strong>di</strong> miniere e risorse geotermicheconsisterà in:• Approvazione dei programmi <strong>di</strong> lavoro e sistemazione finale delle cave a cieloaperto;• Approvazione <strong>degli</strong> or<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> servizio per l’impiego <strong>degli</strong> esplosivi in cava ai sensidell’art. 315 del D.P.R. 09.04.1959 n. 128 e certificato per il trasporto <strong>degli</strong> esplosiviai sensi dell’art. 196 dello stesso D.P.R..• Verifica cartacea e constatazione visiva dei fronti <strong>di</strong> scavo ai sensi dell’art. 59 del D.Lgs. 25.11.1966 n. 624 e Documento <strong>di</strong> Sicurezza e Salute (DSS) compilato ai sensidell’art. 6 dello stesso D. Lgs..• Controlli perio<strong>di</strong>ci sul rispetto delle prescrizioni previste nel programma dei lavori oda Enti interessati alla salvaguar<strong>di</strong>a del territorio.• Adempimenti finalizzati al rilascio del Permesso <strong>di</strong> Ricerca, coltivazione edutilizzazione <strong>di</strong> acque minerali, termali e acque <strong>di</strong> sorgenti, loro tutela evalorizzazione;• Valutazione dei programmi <strong>di</strong> lavoro e <strong>di</strong> investimento per lo sfruttamento delleacque minerali e termali ed elaborazione dati sull’attività produttiva edoccupazionale;• Determinazione ed accertamento dei pagamento canoni minerari e canoni d’usodelle pertinenze minerarie.• Rilascio <strong>di</strong> nulla-osta per la ricerca <strong>di</strong> acque sotterranee per scopi irrigui e<strong>di</strong>ndustriali.91


Ufficio Energy Manager1) Agenzia Locale per l’Energia, A.l.e.s.s.co.: Costituzione ed avvio delleAttivita’Nell’ambito del Programma Comunitario “Energia Intelligente per l’Europa, Azione SAVE”,(Grant Agreement EIE/TYPE2/O5/211/SI2. 421514) sarà avviata la società consortile aresponsabilità limitata, “Agenzia Locale per l’Energia e lo Sviluppo Sostenibile della<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>, A.L.E.S.S.CO. s.r.l.”, tra la <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>, socio promotore e<strong>di</strong>l Comune <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>, l’Università <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> della Calabria, la Confindustria <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>con il Consorzio Brutium Energy, la Confederazione Nazionale <strong>degli</strong> Artigiani <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>,l’Istituto Tecnico Industriale “A. Monaco “ <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>.ATTIVITÀ DEL CONSORZIOIl Consorzio per il primo triennio <strong>di</strong> attività si costituisce in via prioritaria per l’attuazionedel inerente la Creazione <strong>di</strong> tre Agenzia Locali per l’Energia in <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>, <strong>di</strong>Catanzaro e nel Comune <strong>di</strong> Palmela (Portogallo). Alessco è coor<strong>di</strong>natore, nei rapporti con laU.E., delle tre strutture su citate.Il Consorzio, che dopo i primi tre anni mira ad un’autonomia finanziaria, si propone <strong>di</strong>attuare a livello locale una serie <strong>di</strong> azioni miranti a migliorare la gestione e la domanda <strong>di</strong>energia, me<strong>di</strong>ante la promozione dell’efficienza energetica, a favorire il miglior utilizzodelle risorse locali rinnovabili ed a migliorare la protezione dell’ambiente.Il Consorzio ha per oggetto in particolare:· la pianificazione integrata della produzione e dell’uso dell’energia;· lo sviluppo delle fonti rinnovabili e dell’uso razionale dell’energia;· la progettazione, realizzazione e gestione <strong>di</strong> impianti <strong>di</strong> produzione <strong>di</strong> energia da fontirinnovabili;· <strong>di</strong> operare come Società <strong>di</strong> Servizi Energetici (E.S.CO.)· il contenimento dei costi dei servizi energetici a carico <strong>degli</strong> utenti;· il supporto allo sviluppo sostenibile dell’economia locale;· la creazione nel territorio <strong>di</strong> opportunità <strong>di</strong> red<strong>di</strong>to e <strong>di</strong> occupazione nei settori delletecnologie sostenibili;· la promozione del rispetto <strong>degli</strong> istituti <strong>di</strong> contrattazione e <strong>di</strong> garanzia dei rapporti <strong>di</strong>lavoro nel settore dell’energia e nei settori <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza energetica;· la promozione <strong>di</strong> campagne informative, <strong>di</strong>agnosi energetiche, attività <strong>di</strong> certificazionee <strong>di</strong>agnostica <strong>degli</strong> e<strong>di</strong>fici;· fornire servizi <strong>di</strong> supporto alle Amministrazioni locali nello svolgimento <strong>di</strong> compitiistituzionali in campo energetico ambientale;92


· l’ organizzazione <strong>di</strong> banche dati, organizzazione <strong>di</strong> corsi e convegni, nel settoreenergetico-ambientale.Nel 2007 si darà piana operatività alla struttura, con l’assunzione del personale e la sceltadella sede operativa. Inoltre inizieranno le attività previste per dare piena attuazione alcronoprogramma approvato dalla Commissione Europea.2)Partecipazione ai programmi europei inerenti lo sviluppo delle fontirinnovabili e del risparmio energetico.2.1 Progetto Ener.BiofSi darà attuazione, nel caso <strong>di</strong> accogliemento della proposta progettuale, al ProgettoEner.Biof, Biofuel for the European Future, che prevede azioni concrete realizzateattraverso partnership pubbliche e private, per lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fattibilità inerente lo sviluppo <strong>di</strong>una filiera agro-energetica destinata alla produzione ed l’utilizzo dei bio-combustibili nellaprovincia <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>.Gli obiettivi verranno raggiunti anche attraverso la creazione <strong>di</strong> un Piano Integrato <strong>di</strong>azioni <strong>di</strong> formazione, sensibilizzazione e <strong>di</strong>ffusione della “cultura” del risparmio energeticoe dell’uso <strong>di</strong> fonti rinnovabili <strong>di</strong> energia.Il progetto Enr.Biof – è stato presentato nell’ambito del programma comunitarioALTENER e vede la <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>, capofila del progetto. Gli altri partner sonol’Università della Calabria, istituzioni pubbliche tedesche e lituane e la società privataspecializzata nel settore della bio-energia, OROS Ricerche.2.2 Progetto <strong>Le</strong>onardo “Eurenergy”.Nel 2007 si continuerà con lo sviluppo delle azioni previste nell’ambito del progetto pilota<strong>Le</strong>onardo Da Vinci “Eurenergy”.L’idea progettuale nasce dall’ urgenza <strong>di</strong> acquisire competenze specifiche nel settoreenergetico e ambientale, anche nel settore delle professioni e <strong>degli</strong> enti locali, e nellastesura <strong>di</strong> piani energetici territoriali che tengano conto delle risorse energetiche eprofessionali del territorio, in applicazione della normativa vigente e del Piano EnergeticoNazionale (comprese le leggi 9 e 10 del 1991 ,che hanno trovato poca applicazione).Il Progetto Eurenergy presentato dall’Itis A. Monaco, certificato qualità ISO 9001:2000,autorizzato dalla Commissione Europea <strong>di</strong> Bruxelles e ammesso al finanziamento <strong>di</strong> circa600.000 dalla Commissione Europea, vede la partecipazione della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>come partners tecnico. Esso sviluppa alcuni software ed un percorso formativo innovativonel settore dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile con l’utilizzo delle metodologie dell’elearning.Con il progetto vengono realizzati <strong>di</strong>versi prodotti, utili anche ad Ingegneri,Energy Managers, Impren<strong>di</strong>tori, Funzionari <strong>di</strong> Enti locali.93


Obiettivi specificiGli obiettivi specifici del progetto e dei prodotti sono:• ·Promuovere nuove metodologie d’appren<strong>di</strong>mento attraverso l’uso dell’e-learning edelle ICT;• ·Fare formazione attraverso un portale web <strong>di</strong> e-learning e corsi on-line, nell’ambitodell’ energie rinnovabili e dell’ambiente ;• ·Acquisire nuove competenze nel settore dell’energia rinnovabile e dell’ambiente;• ·Sod<strong>di</strong>sfare i fabbisogni formativi delle piccole e me<strong>di</strong>e imprese, <strong>degli</strong> enti locali, <strong>di</strong>Amministrazioni pubbliche nel settore delle energie rinnovabili,del mercato dell’energia,edelle ICT;• ·Promuovere lo sviluppo <strong>di</strong> nuovi profili professionali europei attraverso lapartnership europea,già costituita, tra sistemi formativi e aziende;• ·Promuovere e sviluppare le <strong>relazioni</strong> e la cooperazione tra il settoredell’istruzione,della formazione professionale,dell’Università,del mondo del lavoro,delleimprese e <strong>degli</strong> Enti Locali .I prodotti del progetto forniscono strumenti <strong>di</strong> formazione continua aggiornati in temporeale (portale <strong>di</strong> e-learning), <strong>di</strong> ampio spessore per i contenuti e la completezza delleinformazioni,e contribuiranno alla creazione <strong>di</strong> uno spazio Europeo dell’appren<strong>di</strong>mentopermanente.3)Attivita’ inerenti il progetto Ministeriale denominato ”Enti Locali per Kyoto”Nel 2007 continuerà l’attuazione del progetto ministeriale “Enti locali per Kyoto”. Partitonel mese <strong>di</strong> novembre 2005 con il contributo finanziario del Ministero dell'Ambiente e conla collaborazione <strong>di</strong> ANCI, UPI e Coor<strong>di</strong>namento Agende 21 Italiane, il progetto èfinalizzato a sperimentare con le Amministrazioni Pubbliche Locali i meccanismi <strong>di</strong>scambio delle quote <strong>di</strong> emissione dei gas a effetto serra (Emissions Tra<strong>di</strong>ng). La Direttiva2003/87/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 13 ottobre 2003, che istituisce ilsistema per lo scambio <strong>di</strong> quote <strong>di</strong> emissione, prevede che a partire dal 2005 gli impiantidei settori maggiormente responsabili delle emissioni <strong>di</strong> CO2 riducano le loro emissionisecondo quote attribuite dai PNA (Piani Nazionali <strong>di</strong> Assegnazione), utilizzando anche loscambio <strong>di</strong> quote.Il sistema comunitario tende così ad assicurare il rispetto <strong>degli</strong> impegni assunti nell'ambitodel Protocollo <strong>di</strong> Kyoto al più basso costo globale possibile.Il campo <strong>di</strong> applicazione della Direttiva Europea riguarda per ora quasi esclusivamente igran<strong>di</strong> impianti industriali e <strong>di</strong> produzione elettrica, ma altri soggetti sono potenzialmenteinteressati a partecipare al mercato dei certificati <strong>di</strong> emissione. Tra questi figurano gli EntiLocali (Comuni e Province), che possono trovare nei meccanismi <strong>di</strong> scambio delle emissioniimportanti opportunità <strong>di</strong> finanziamento <strong>degli</strong> interventi <strong>di</strong> riduzione delle loro emissioni ela possibilità <strong>di</strong> contenere i costi <strong>di</strong> eventuali futuri interventi obbligatori.94


Nell’ambito <strong>di</strong> tale progetto la <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> è stata prescelta come soggettoattuatore assieme ad altri 10 enti locali <strong>di</strong> cui successivamente si fornisce l’elenco.Il progetto è realizzato dal Kyoto Club, che si avvale della collaborazione tecnica <strong>di</strong>Ambiente Italia srl, ERM Italia srl e Fondazione ENI Enrico Mattei.Il termine delle attività è previsto per <strong>di</strong>cembre 2007.I PARTECIPANTI<strong>Le</strong> attività del progetto sono realizzate me<strong>di</strong>ante la collaborazione e la sperimentazioneconcreta con un gruppo <strong>di</strong> Enti Locali.La scelta <strong>di</strong> tali Enti è avvenuta a seguito <strong>di</strong> una richiesta <strong>di</strong> partecipazione con<strong>di</strong>zionata adalcuni parametri tali da potere scegliere tra quegli enti che presentano con<strong>di</strong>zioni favorevoliper la sperimentazione delle metodologie previste. In particolare si è puntato a scegliere traquegli Enti che sono titolari o che hanno già programmato interventi sul patrimonioe<strong>di</strong>lizio o sul parco autoveicolare <strong>di</strong> proprietà, <strong>di</strong>rettamente finalizzati a conseguire nelcorso dei prossimi due anni riduzioni quantificabili e misurabili delle loro emissioni <strong>di</strong> CO2.Quasi cinquanta Enti, tra Città e Province, hanno avanzato la loro can<strong>di</strong>daturasostenendola con impegni concreti e un ottimo livello <strong>di</strong> progettualità nel campo <strong>degli</strong>interventi per l'efficienza energetica nell'e<strong>di</strong>lizia pubblica e nello sviluppo delle fontirinovabili. Date queste premesse, la valutazione e la selezione dei can<strong>di</strong>dati hanno richiestoun certo impegno, sia per garantire la scelta dei soggetti dotati delle migliori potenzialitàsia per assicurare la presenza <strong>di</strong> Enti <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse <strong>di</strong>mensioni e caratteristiche e un'equilibrata<strong>di</strong>stribuzioneterritoriale.Si è deciso <strong>di</strong> scegliere, oltre al gruppo <strong>di</strong> Enti "partner" che partecipano attivamente allarealizzazione del progetto, anche un gruppo <strong>di</strong> Enti "osservatori" che possono seguire le<strong>di</strong>verse fasi del progetto stesso, sperimentandone i risultati e fornendo la propriaesperienza.L'elenco <strong>degli</strong> Enti selezionati è il seguente:Enti partnerComune <strong>di</strong> AnconaComune <strong>di</strong> MontebellunaComune <strong>di</strong> ParmaComune <strong>di</strong> RavennaComune <strong>di</strong> Rosà<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong><strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Ferrara<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Palermo<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> TorinoEnti osservatoriComune <strong>di</strong> AstiComune <strong>di</strong> BagnacavalloComune <strong>di</strong> BresciaComune <strong>di</strong> FerraraComune <strong>di</strong> FollonicaComune <strong>di</strong> FormigineComune <strong>di</strong> ModenaComune <strong>di</strong> PadovaComune <strong>di</strong> ProcidaComune <strong>di</strong> Reggio EmiliaComune <strong>di</strong> Roma95


Comune <strong>di</strong> ScansanoComune <strong>di</strong> Verona<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Biella<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> BolognaIL PROGETTOIl Protocollo <strong>di</strong> Kyoto consente alla Parti <strong>di</strong> raggiungere gli obiettivi prefissati tramitemeccanismi costo-efficienti come lo scambio <strong>di</strong> quote <strong>di</strong> emissioni <strong>di</strong> gas serra (EmissionsTra<strong>di</strong>ng).Negli ultimi anni la definizione <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong> scambio delle emissioni è passatarapidamente da una fase concettuale a una fase applicativa e le prospettive <strong>di</strong> crescita neiprossimi anni sono molto ampie.La Direttiva 2003/87/CE, che istituisce un sistema per lo scambio <strong>di</strong> quote <strong>di</strong> emissioni deigas a effetto serra nella Comunità, prevede che, a partire dal 2005, gli impianti dei settorimaggiormente responsabili delle emissioni <strong>di</strong> CO2 limitino le proprie emissioni alle quoteattribuite dai piani nazionali <strong>di</strong> assegnazione. Il sistema comunitario contribuirà così arealizzare gli impegni che l'UE ha assunto nell'ambito del Protocollo <strong>di</strong> Kyoto, garantendol'efficacia dei costi.La <strong>di</strong>rettiva europea si rivolge specificatamente ai gran<strong>di</strong> impianti, tuttavia esistono altrerealtà che hanno interesse a partecipare al mercato delle emissioni. Tra queste figuranoprincipalmente gli Enti locali (Comuni e Province).Da un punto <strong>di</strong> vista quantitativo, l’entità delle emissioni dei gas serra che fanno<strong>di</strong>rettamente riferimento alla gestione <strong>di</strong> un Ente locale me<strong>di</strong>o è dello stesso or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong>grandezza delle emissioni <strong>di</strong> un impianto <strong>di</strong> produzione energetica dalla potenza <strong>di</strong> 20 MW,compreso nell’ambito <strong>di</strong> applicazione della <strong>di</strong>rettiva Emissions Tra<strong>di</strong>ng.E’ quin<strong>di</strong> evidente l’importanza che assume, in termini numerici, il raggiungimento <strong>di</strong> unaeffettiva riduzione delle emissioni anche da parte delle attività <strong>di</strong>rettamente gestite dagliEnti locali.Qualora gli Enti locali raggiungessero determinati obiettivi <strong>di</strong> riduzione delle emissioni, sipotrebbe valutare l’opportunità <strong>di</strong> estendere anche ad essi la possibilità <strong>di</strong> vendere quote <strong>di</strong>emissioni, consentendone la partecipazione al corrispondente mercato in modo agile edefficace.Perché questa ipotesi si concretizzi, è necessario prima <strong>di</strong> tutto istituire opportuni targetnei confronti dei quali calcolare i cre<strong>di</strong>ti <strong>di</strong> emissione commerciabili, e96


contemporaneamente definire una procedura <strong>di</strong> certificazione e <strong>di</strong> gestione dei cre<strong>di</strong>timolto semplificata e, quin<strong>di</strong>, con costi <strong>di</strong> transazione minimi.Il settore pubblico trova importanti riferimenti all’interno della proposta <strong>di</strong> <strong>di</strong>rettiva delParlamento europeo e del Consiglio sugli usi finali <strong>di</strong> energia e sui servizi energetici del 10<strong>di</strong>cembre 2003. Infatti, a fronte <strong>di</strong> un obiettivo complessivo annuale <strong>di</strong> risparmioenergetico nell’uso finale pari all’1% rispetto alla quantità me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> energia <strong>di</strong>stribuita ovenduta ai clienti finali nel quinquennio precedente, per il settore pubblico l’obiettivo è <strong>di</strong>almeno l’1,5%.In una prima fase sperimentale può essere opportuno limitare la gestione delle emissioni alpatrimonio e<strong>di</strong>lizio (scuole, e<strong>di</strong>fici comunali) e al parco veicolare <strong>di</strong> proprietà dell’Entepubblico.Da questo punto <strong>di</strong> vista, la partecipazione <strong>degli</strong> Enti locali ad un mercato delle emissionidei gas serra trova un supporto favorevole anche in considerazione della <strong>di</strong>rettiva2002/91/CE in materia <strong>di</strong> ren<strong>di</strong>mento energetico negli e<strong>di</strong>fici, che fissa gli standard <strong>di</strong>efficienza riferiti a tutti i fattori che influenzano il parametro del consumo energetico.Nell’ambito della prima fase pilota, si è scelto <strong>di</strong> limitare la contabilizzazione delle riduzionialle emissioni <strong>di</strong> CO2. Successivamente, si considererà la possibilità <strong>di</strong> estendere il mercatoalle emissioni <strong>di</strong> tutti i gas serra, come in<strong>di</strong>cato nella Direttiva 2003/87/CE.La partecipazione <strong>degli</strong> Enti locali al mercato dei cre<strong>di</strong>ti <strong>di</strong> emissione non ha ovviamente unvalore esclusivamente quantitativo ed i governi locali sono più che potenziali traders deicre<strong>di</strong>ti <strong>di</strong> emissione che possono ottenere nella gestione delle proprie attività.Il valore <strong>di</strong> tale partecipazione è anche strategico, costituendo infatti un ulteriore supportopubblico alle politiche ed ai programmi <strong>di</strong> riduzione delle emissioni. In aggiunta, tutti gliinterventi che si prefiggono la <strong>di</strong>minuzione delle emissioni <strong>di</strong> gas serra, essendo orientati alrisparmio energetico e quin<strong>di</strong> ad un minor consumo <strong>di</strong> combustibili, consentonoimme<strong>di</strong>atamente <strong>di</strong> beneficiare <strong>di</strong> risparmi economici che possono essere significativi.Inoltre, se il sistema del tra<strong>di</strong>ng <strong>di</strong> emissioni dovesse evolvere in modo daconsentire la partecipazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse entità, i governi locali potrannotrovarsi nella posizione <strong>di</strong> promuovere la riduzione delle emissioni nelleproprie comunità e <strong>di</strong> agire come centri <strong>di</strong> aggregazione delle riduzioni <strong>di</strong>emissioni raggiunte a livello del residenziale, del terziario privato e dellapiccola e me<strong>di</strong>a industria, implementando il concetto della “leadership byexample”.Mettere sul mercato ulteriori quote <strong>di</strong> emissioni generate a livello nazionale consente <strong>di</strong>raggiungere gli obiettivi complessivi <strong>di</strong> riduzione con maggiore efficacia evitando, perquanto possibile, la creazione <strong>di</strong> commerci “fantasma” che non portano ad una effettivariduzione delle emissioni.L’imminenza dell’avvio dello schema europeo <strong>di</strong> scambio delle quote <strong>di</strong> emissione previstodalla Direttiva 2003/87/CE consente <strong>di</strong> valutare l’applicazione <strong>di</strong> strumenti già esistenti97


(sistemi <strong>di</strong> monitoraggio, modalità <strong>di</strong> assegnazione delle quote, procedure <strong>di</strong> certificazione,ecc…) al contesto <strong>degli</strong> Enti locali, creando i presupporti per un eventuale futuraconvergenza dei mercati sui quali scambiare i certificati ottenuti tramite le iniziative <strong>di</strong>riduzione dei gas serra.\Cronogramma delle attività<strong>Le</strong> attività si svolgeranno secondo il seguente cronogramma:200720062005AttivitàDicNovOttSettAgoLugGiuMagAprMarFebGenDicNovOttSetAgoLugGiuMagAprMarFebGenDicNovTask 1: Selezione <strong>degli</strong> EntipartecipantiTask 2: Messa a punto dellametodologiaTask 3: Pre<strong>di</strong>sposizioneanalisi energeticheTask 4: ConfrontimetodologiciTask 5: Supporto EntilocaliTask 6: Avvio sistema <strong>di</strong>scambioTask 7: Verifica risultaticonseguiti98


4)Certificazione energetica <strong>degli</strong> e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> proprieta’ dell’ente.La certificazione energetica <strong>degli</strong> e<strong>di</strong>fici pubbliciDal 1° giugno 2007 vi è l’obbligo per tutti i contratti relativi alla gestione <strong>di</strong> impianti termicio <strong>di</strong> climatizzazione <strong>degli</strong> e<strong>di</strong>fici pubblici, <strong>di</strong> prevedere la pre<strong>di</strong>sposizione dell’attestato <strong>di</strong>certificazione energetica dell’e<strong>di</strong>ficio. L’ Ufficio ha avviato un piano <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnosi energeticasulle proprie strutture partendo dal Polo scolastico <strong>di</strong> via Popilia a cui afferiscono il LiceoScientifico “Scorza”, l’ITIS “ Monaco” ed l’ITC “Pezzullo”. Lo scopo è quello <strong>di</strong> certfificare lestrutture <strong>degli</strong> e<strong>di</strong>fici attraverso l’esposizione <strong>di</strong> un formale Certificato <strong>di</strong> AttestazioneEnergetica. Per questa attività si ci avvale della collaborazione <strong>di</strong> uno stagista, ing. AmedeoCostabileQuadro legislativo e normativo <strong>di</strong> riferimentoCertificazione energetica <strong>degli</strong> e<strong>di</strong>ficiIl Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legislativo che mo<strong>di</strong>fica il D.Lgs. 192/2005(04/01/2007)IL D.lgs. 192/2005 è stato mo<strong>di</strong>ficato dal decreto legislativo approvato definitivamente dalConsiglio dei Ministri del 22/12/2006. Dal 1 gennaio 2007 la certificazione energetica èconsiderata requisito in<strong>di</strong>spensabile per accedere agli incentivi pubblici.Nello specifico le scadenze relative all’obbligo <strong>di</strong> certificazione energetica sono:- 1 luglio 2007 per gli e<strong>di</strong>fici superiori a 1000 metri quadrati, nel caso <strong>di</strong> compraven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong>interi immobili;- 1 luglio 2008 per gli e<strong>di</strong>fici sotto i 1000 metri quadrati, nel caso <strong>di</strong> compraven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> interiimmobili;- 1 luglio 2009 per tutti gli e<strong>di</strong>fici, nel caso <strong>di</strong> compraven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> singoli appartamenti.<strong>Le</strong> linee guida per i criteri <strong>di</strong> certificazione saranno in<strong>di</strong>viduate con decreto ministerialeentro febbraio 2007, prima <strong>di</strong> tale data un attestato <strong>di</strong> qualificazione (rilasciato dalprogettista o dal <strong>di</strong>rettore dei lavori) potrà sostituire la certificazione energetica. Riguardole regole tecniche le novità apportate dal nuovo decreto possono essere così riassunte:- restrizione dei valori del fabbisogno <strong>di</strong> energia primaria limite per la climatizzazioneinvernale e dei valori delle trasmittanze limite;- anticipazione al 1 gennaio 2008 dei livelli <strong>di</strong> isolamento termico (precedentementeprevisti per il 1 gennaio 2009); - introduzione, dal 1 gennaio 2010, <strong>di</strong> un livello <strong>di</strong>isolamento molto più incisivo che ridurrà del 20-25% i fabbisogni termici dei nuovi e<strong>di</strong>fici;- obbligo <strong>di</strong> utilizzo, per tutti i nuovi e<strong>di</strong>fici, <strong>di</strong> fonti rinnovabili per la produzione <strong>di</strong> almenoil 50% dell’energia per uso domestico.99


Inoltre, le Regioni avranno l’obbligo <strong>di</strong> tenere in considerazione, tra gli strumenti <strong>di</strong> pianificazione equelli urbanistici, delle misure adeguate ad un utilizzo razionale dell’energia e delle fontirinnovabili. <strong>Le</strong> Regioni e le Province Autonome, poi, dovranno mettere a punto, entro il 31<strong>di</strong>cembre 2008, un programma <strong>di</strong> qualificazione energetica del patrimonio immobiliare.5)Attivita’ <strong>di</strong> Energy Management sulle strutture dell’ente1.a ECONOMIE DI GESTIONE SULLE FOTNITURE ELETTRICHEL’ufficio ha avviato lo stu<strong>di</strong>o del capitolato Consip per la fornitura <strong>di</strong> energia elettrica sulleproprie strutture. Nel primo semestre del 2007, se lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fattibilità darò risulatiaccettabili ed convenienti in termini <strong>di</strong> economie <strong>di</strong> gestione, si avvierà l’adesione dellafornitura <strong>di</strong> energia elettrica tramite Consip.Per questa attività si ci avvale della collaborazione <strong>di</strong> uno stagista, ing. Luigi Barrese2.a IMPIANTI SOLARESarà avviato un Programma <strong>di</strong> solarizzazione delle strutture <strong>di</strong> proprietà dell’ente per comeprevisto dal decreto l.gs. 192/05 . Nell’anno 2007 saranno installati su alcune strutturedell’ente alcuni impianti solare termico per la produzione <strong>di</strong> acqua calda sanitaria.Il capitolato sarà a cura dell’Energy Manager.3.a PROGETTI INNOVATIVISe approvato dalla Regione Calabria sarà realizzato un progetto pilota e sperimentaleinerente la produzione combinata <strong>di</strong> energia elettrica e termica da fonte solare presso lastruttura Polifunzionale sita in localita’ Pirainella nel comune <strong>di</strong> San Giovanni in Fiore (Cs).100


Polizia <strong>Provincia</strong>le<strong>Le</strong> risorse economiche investite nel corso dell’anno 2007 hanno consentito allaPolizia <strong>Provincia</strong>le <strong>di</strong> continuare il processo <strong>di</strong> crescita avviato nel secondo semestre del2005.Gli investimenti destinati al settore tecnico- logistico (uniformi,equipaggiamento,apparecchiature speciali,sala operativatelecomunicazioni,informatizzazione e banche dati de<strong>di</strong>cate ), al rinnovamentodell’Autoparco e alla formazione ( negli ultimi due anni il personale ha avuto accesso adoltre 200 ore <strong>di</strong> formazione frontale pro-capite ) hanno consentito da un lato <strong>di</strong> attenuarel’impatto sulle attività d’istituto dovuto al decremento d’organico registrato nel 2007 (5Assistenti Capo sono stati posti in quiescenza per raggiunti limiti d’età o per anzianità <strong>di</strong>servizio) e dall’altro <strong>di</strong> avviare a completamento l’organizzazione del Corpo.Gli investimenti destinati alla Polizia <strong>Provincia</strong>le nel 2007 hanno reso più efficacesia l’attività <strong>di</strong> prevenzione che <strong>di</strong> repressione.Soprattutto nel campo della polizia ambientale,venatoria e stradale.<strong>Le</strong> risorse previste nel piano <strong>di</strong> gestione economico del 2008 per la Polizia<strong>Provincia</strong>le si collocano all’interno del progetto <strong>di</strong> completamento della struttura tecnicologisticaed operativa.In particolar modo gli investimenti saranno impiegati per:- Potenziare il parco autoveicoli da impiegare nei servizi <strong>di</strong> Polizia Ambientale evenatoria;- L’acquisizione <strong>di</strong> strumentazione da impiegare nella misurazione dei fattorid’inquinamento dell’acqua e dell’aria;- L’acquisto d’apparecchiature speciali per la documentazione delle fonti <strong>di</strong> prova;- Dotare il personale d’equipaggiamento specialistico per le attività d’istituto.Infine, come nel decorso anno, le risorse aggiuntive destinate al lavoro straor<strong>di</strong>narioconsentiranno <strong>di</strong> mantenere ( pur in presenza del decremento d’organico) livelli <strong>di</strong>operatività,soprattutto in materia ambientale, tali da garantire un adeguata prevenzionesoprattutto nel campo della <strong>di</strong>fesa dell’ambiente.101


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Ass. Domenico Bevacqua- Formazione Professionale -- Industria e Artigianato-Decentramento e progetto <strong>di</strong><strong>di</strong>strettualizzazione - Enti Locali103


Formazione professionaleSiamo al secondo anno <strong>di</strong> gestione in materia <strong>di</strong> Formazione Professionale, che ancorarisulta molto complessa, in quanto fondata sull’unica vetusta legge regionale 18/85 e sunormative <strong>di</strong> natura regolamentare, quali il Vademecum della Comunità Europea nonchédecreti e circolari ministeriali e regionali.Ad oggi la gestione resta ancora <strong>di</strong>fficoltosa a causa del regime <strong>di</strong> duopolio nel qualedobbiamo operare con la Regione Calabria, che utilizza la <strong>Provincia</strong> quale Ente liquidatoree gestore.Infatti, la maggior parte dell’attività del corrente anno è fondata sui ban<strong>di</strong> perl’assegnazione dei Corsi <strong>di</strong> formazione che sono stati ancora adottati dal Dipartimentoregionale, mentre la firma delle convenzioni con gli Enti assegnatari è stata finalmentedelegata alla <strong>Provincia</strong> – Settore Formazione Professionale.In tale situazione ci accingiamo ad affrontare la gestione delle competenze trasferite edelegate, dando seguito alle leggi regionali n. 34/02 e 1/06, che integrando e mo<strong>di</strong>ficandola prima, ha definitivamente trasferito le competenze e le funzioni in materia <strong>di</strong>Formazione Professionale alle Province.Il contesto nel quale oggi affrontiamo la realtà della Formazione Professionale, veroe proprio snodo strategico per lo sviluppo <strong>di</strong> un territorio, è quello del nuovo ruolo assuntodalla <strong>Provincia</strong>, che intende affrontare e svolgere la sua funzione secondo un in<strong>di</strong>rizzo <strong>di</strong>salvaguar<strong>di</strong>a delle peculiarità del territorio con la volontà <strong>di</strong> iniziare a dare un taglio<strong>di</strong>verso e <strong>di</strong> <strong>di</strong>scontinuità verso alcune degenerazioni del passato che spesso hanno vistol’azione <strong>di</strong> formazione trasformarsi in un mero corsificio senza ricadute occupazionali.Quello che ci si prefigge in questo anno, l’ultimo <strong>di</strong> gestione a chiusura del POR2000/06 e l’inizio del periodo 2007/13, che è l’ultimo nel quale la Calabria sarà consideratoObiettivo 1 dalla Comunità Europea, con la previsione <strong>di</strong> una ricaduta <strong>di</strong> ingenti risorseeconomiche destinati dal Fondo Sociale Europeo alla Formazione, è <strong>di</strong> attivare tutti icanali normativi ed operativi per completare al meglio la gestione delle risorse finanziarieche risultano assegnate per la realizzazione <strong>di</strong> innumerevoli progetti affinché tale attivitàabbia una ricaduta positiva sul territorio per guidarne lo sviluppo, sociale, culturale edeconomico.Il punto <strong>di</strong> partenza programmato ha avuto seguito con la nuova organizzazione,oggi nel pieno delle sue funzioni, che ha previsto la sud<strong>di</strong>visione delle materie dellaformazione, sotto la guida <strong>di</strong> una Centro <strong>di</strong> Responsabilità <strong>di</strong>rigenziale, in quattro ServiziOperativi : Orientamento – Attuazione programmi – Vigilanza – Ren<strong>di</strong>contazione e neiCentri <strong>di</strong> Formazione Professionale presenti sul territorio, area della Sila: S. Giovanni inFiore, Camigliatello e Longobucco; area dello Ionio: Corigliano e Rossano; area della me<strong>di</strong>aValle Crati : Acri e Bisignano; area del Pollino Castrovillari e Roggiano; area del Tirreno :Paola; <strong>Cosenza</strong> che accorpa l’ex Enalc – Iniasa – Inapli.Questi Centri sono stati monitorati per ambito territoriale e bacino <strong>di</strong> utenza, con lerispettive specificità professionali che esprimono e sono a <strong>di</strong>sposizione del territorio.Sarà avviato un percorso che veda impegnate tutte le professionalità presenti nelterritorio, pubbliche e private, per perseguire la strada <strong>di</strong> accompagnamento e guida deinostri giovani <strong>di</strong> concerto con le realtà produttive, le parti sociali, datoriali, <strong>di</strong> categoria e<strong>di</strong> sindacati, per seguire l’iter che dall’istruzione permanente della scuola, attraverso unaformazione mirata tramite azioni <strong>di</strong> sostegno all’obbligo formativo, alla riqualificazione equalificazione introduca nel mondo del lavoro.104


Si conferma la volontà <strong>di</strong> sostenere la richiesta da avanzare alla regione, titolare dellaprogrammazione, <strong>di</strong> riservare almeno un quarto della risorse economiche alla gestione<strong>di</strong>retta, tramite i Centri, mentre gli altri due terzi delle risorse economiche devono esseredestinati al mercato libero <strong>degli</strong> Enti <strong>di</strong> Formazione me<strong>di</strong>ante Ban<strong>di</strong> concorsuali checontengano elementi <strong>di</strong> qualità gestionale ed elementi <strong>di</strong> offerta economica.L’azione del nuovo modello <strong>di</strong> Formazione Professionale, quale strumento operativoper conseguire gli obiettivi <strong>di</strong>anzi prefissati, sarà fondata su una serie <strong>di</strong> attivitàprogrammate secondo un processo logico funzionale. Attività <strong>di</strong> orientamento Effettua l’attività <strong>di</strong> ”Analisi dei Fabbisogni del territorio” per ladeterminazione delle specifiche <strong>di</strong> realizzazione delle azioni. Effettua attività <strong>di</strong> indagine, ricerca, analisi su opportunità formative. Effettua attività <strong>di</strong> accoglienza ed orientamento. Effettua attività <strong>di</strong> accompagnamento nella transizione scuola – corsiprofessionali e università – master - corsi <strong>di</strong> specializzazione. Gestisce sportello <strong>di</strong> consulenza per orientamento alle attività formativedeterminate. Attività <strong>di</strong> progettazione Acquisisce dati in input dall’attività “Analisi dei Fabbisogni del territorio” Elabora i dati e procede alla progettazione <strong>di</strong> azioni <strong>di</strong> formazione continua,riqualificazione, obbligo formativo, ecc, per il territorio. Fornisce le specifiche tecniche per la realizzazione delle azioni. <strong>Le</strong> specifiche convergono in un bando più restrittivo che fornisce le lineeguida e pone dei vincoli per la corretta realizzazione delle azioni sia da parte<strong>degli</strong> Enti privati che dei C.F.P. Aggiu<strong>di</strong>cazione - Valutazione Gli enti partecipano alle gare per l’aggiu<strong>di</strong>cazione dell’azione. La valutazione non avviene sulla qualità del progetto (che è già in larga parterealizzato) ma su: Elementi innovativi ad integrazione del progetto formativo Occupabilità Qualità corpo docenti Qualità/affidabilità struttura Attività <strong>di</strong> Attuazione Programma Elemento fondamentale per il buon funzionamento dell’organizzazione Fa da “trait d’union” tra Settore ed Enti e tra le funzioni del Settore. Realizza pratiche amministrative in<strong>di</strong>spensabili per il completamento delleattività svolte dalle funzioni. Attività <strong>di</strong> Vigilanza Verifica possesso requisiti richiesti per l’attività formativa Vigilanza e controllo <strong>di</strong> 1°livello tecnico-<strong>di</strong>dattico-amministrativo sullosvolgimento dei Corsi. Attività <strong>di</strong> Ren<strong>di</strong>contazione105


Controllo sulla contabilità e spese ammissibili nello svolgimento deiCorsi nel rispetto del Vademecum Europeo e circolari nazionali eregionali.Tale processo consentirà un approccio chiaro e trasparente tra la Formazione Professionalee gli Enti, che, nel rispetto delle regole, dovranno attivarsi per garantire lo sviluppo delterritorio in tutti gli ambiti e secondo le specifiche vocazioni.La Formazione è, e deve <strong>di</strong>ventare un punto focale <strong>di</strong> partenza e <strong>di</strong> arrivo <strong>di</strong> qualsiasiprogetto per garantire uno sviluppo locale sostenibile, sia per l’accesso al mondo del lavoro,sia per garantire l’obbligo formativo dei giovani, la formazione continua <strong>degli</strong> occupati, perconsentire alle imprese ed agli attori delle attività produttive <strong>di</strong> garantire, con la costanteriqualificazione delle proprie maestranze, la presenza competitiva in un mercato semprepiù teso verso la globalizzazione e le gran<strong>di</strong> sfide produttive ed industriali.Per dar seguito all’azione proposta sono stati pre<strong>di</strong>sposti alcuni progetti sia con fon<strong>di</strong>regionali del POR Calabria 2000/06 ultimo biennio, <strong>di</strong> maggiore consistenza economica,altri, con fon<strong>di</strong> propri <strong>di</strong> bilancio.I Corsi con fon<strong>di</strong> regionali, meglio evidenziati nei prospetti allegati, riguardano la gestione<strong>di</strong> n. 42 ban<strong>di</strong> P.I.T. per €. 5.285.455,00; i progetti Orientati 1 € 280.958,75 e 2 per €2.204.240,01; € 3.500.000,00 “Formare” ancora in corso <strong>di</strong> approvazione; la gestione <strong>di</strong>n. 30 Corsi dell’Istruzione permanente per € 1.201.085,45; n. 4 Corsi per l’ObbligoFormativo a gestione <strong>di</strong>retta, per € 1.830.000,00 – da sud<strong>di</strong>videre in tre anni; per n. 16Corsi dell’Obbligo Formativo a gestione in<strong>di</strong>retta e convenzionata € 9.195.000,00 – dasud<strong>di</strong>videre in tre anni; Formazione continua n. 26 Corsi € 4.357.200,00 ; Appren<strong>di</strong>staton. 48 Corsi € 1.071.720,00 ;I Corsi con i più limitati fon<strong>di</strong> <strong>di</strong> bilancio riguardano:CORSI DI LINGUA:Corsi per proseguire quelli che nel 2007 hanno registrato un notevole successo in termini<strong>di</strong> partecipazione. Per tali motivi, per il 2008 sono stati previsti interventi formativi, unoper la fascia tirrenica ed uno per la fascia Jonica del territorio provinciale , bacini, questi, <strong>di</strong>potenziale aumento dei flussi turistici, che sarà necessario accogliere nel modo piùadeguato, quin<strong>di</strong> con personale, alberghiero e non, che sia in grado <strong>di</strong> relazionarsicorrettamente in altre lingue comunitarie. Previsione <strong>di</strong> spesa € 20.000,00.PROGETTO ORIENTAMENTO ALLA COMUNICAZIONE:Il progetto, che avvia al giornalismo, e che si inquadra nella volontà <strong>di</strong> taleAmministrazione <strong>di</strong> stimolare la creatività dei giovani cosentini, ha registrato lo scorsoanno grande entusiasmo ed interesserei ragazzi delle ultime classi delle scuole superioricoinvolti nel progetto, a tal fine si è pensato <strong>di</strong> inserire nella programmazione 2008talecorso., riservandolo ad una tipologia specifica <strong>di</strong> istituto superiore. Previsione <strong>di</strong> spesa €25.000,00106


INIZIATIVE DI PUBBLICIZZAZIONE:Tutte quelle iniziative volte a <strong>di</strong>ffondere l’attività formativa della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>,strumento in<strong>di</strong>spensabile per la effettiva ricaduta sull’utenza dei percorsi <strong>di</strong> formazioneideati e progettati per il 2007. Previsione <strong>di</strong> spesa € 10.000,00Si fa riferimento alle schede tecniche del Piano Esecutivo <strong>di</strong> Gestione – Bilancio 2008inviateARTIGIANATO, INDUSTRIA, COMMERCIO, PROMOZIONE NEI MERCATIE PARTECIPAZIONE A FIEREIl programma <strong>di</strong> questo Assessorato anche per l’anno 2008 prevede la realizzazione <strong>di</strong>numerose iniziative; molte <strong>di</strong> queste saranno la nuova e<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> tante già svolte neglianni precedenti e che si sono <strong>di</strong>mostrate particolarmente utili per lo sviluppo produttivodel nostro territorio.Sia le imprese artigiane che l’utenza hanno, infatti, <strong>di</strong>mostrato <strong>di</strong> gra<strong>di</strong>re le <strong>di</strong>versemanifestazioni <strong>di</strong> promozione dei prodotti tipici artigianali.Tante attività, grazie all’organizzazione dei <strong>di</strong>versi eventi appositamente organizzati, hannoricominciato ad avere l’attenzione che meritano per essere quelle più caratteristiche e legatealla cultura e alle tra<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> una terra che cerca lo sviluppo della sua economia in unmodello ecocompatibile, moderno, che preservi tutte le sue più strategiche risorse.Per questo, ancora, si punterà sulla tipicità della produzione artigiana della nostraprovincia, rappresentativa dell’identità del nostro territorio, e si cercherà <strong>di</strong> valorizzarla. Sicontinuerà a ritenere <strong>di</strong> fondamentale importanza la promozione e lo sviluppo dei prodottidell’artigianato, la tipicità della produzione artigiana della nostra provincia,rappresentativa dell’identità del nostro territorio, si realizzeranno iniziative perpromuovere le migliori produzioni artigiane con la contestualizzazione delle stesse nel loroterritorio <strong>di</strong> origine, la valorizzazione della loro storia, dell'ambiente, delle tra<strong>di</strong>zioni e dellacultura da cui provengono.- Saranno anche garantiti i versamenti delle quote associative al Consorzio Piana <strong>di</strong>Sibari-Valle Crati nonché quella per l’Ente Fiera <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>.- Inoltre, visto il crescente successo <strong>di</strong> partecipazione che la Fiera Jonica riesce adattrarre <strong>di</strong> anno in anno è previsto anche per l’ e<strong>di</strong>zione 2008 un sostegno economico afavore della suddetta iniziative al fine <strong>di</strong> <strong>di</strong>mostrare che la <strong>Provincia</strong> è vicina al mondodella produzione locale e favorire pertanto gli interscambi delle merci con altri mercatinazionali ed internazionali.107


- Inoltre, si intende stabilire una proficua collaborazione con l’Università dellaCalabria per un progetto che abbia una particolare valenza per il recupero e lavalorizzazione <strong>di</strong> alcuni antichi mestieri la cui pratica sta rischiando <strong>di</strong> scomparire.- Ancora molta attenzione sarà riservata anche alle iniziative che andranno apromuovere i vari Comuni della provincia cosentina, e saranno cofinanziate, quin<strong>di</strong>, quelleparticolarmente meritevoli per la loro coerenza agli scopi <strong>di</strong> promozione e sviluppodell’artigianato tra<strong>di</strong>zionale ed artistico.- Infine, si spera <strong>di</strong> poter ripetere la positiva esperienza realizzata per la promozionedel vino e dei dolci tipici nel periodo natalizio.Anche nel 2008 si continuerà ad alimentare l’ottimo rapporto stabilito con le Associazioni<strong>di</strong> categoria dell’ artigianato, insieme a loro si continuerà a lavorare con la sintonia che hacaratterizzato tutta l’attività sino ad oggi già svolta.Dunque, coerentemente agli in<strong>di</strong>rizzi del programma del Presidente della <strong>Provincia</strong>, silavorerà per il raggiungimento <strong>degli</strong> obiettivi più generali <strong>di</strong> questo Ente che sono quelli <strong>di</strong>favorire l’immagine della provincia <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>,protesa all’affermazione <strong>di</strong> un ruolo <strong>di</strong>proposte e concertazione fra le <strong>di</strong>verse istanze amministrative e produttive.108


Ass.Fer<strong>di</strong>nando Aiello- Politiche sociali –- Osservatorio per le Politiche sociali –- Politiche delle immigrazioni –109


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POLITICHE SOCIALI E DELL’IMMIGRAZIONEL'approvazione della legge 328/2000 "<strong>Le</strong>gge Quadro per la realizzazione del sistemaintegrato <strong>di</strong> interventi e servizi sociali'" ha innescato profon<strong>di</strong> processi <strong>di</strong> cambiamentonell'assunzione <strong>di</strong> responsabilità da parte del sistema <strong>degli</strong> Enti Locali. La successivamo<strong>di</strong>fica del titolo V della Costituzione ha introdotto ulteriori elementi <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficazione deiruoli delle <strong>di</strong>verse articolazioni dello Stato. Il quadro legislativo che ne deriva delinea unmodello <strong>di</strong> tipo solidaristico in cui le responsabilità pubbliche riguardanti la risposta aibisogni sociali dellepersone e delle famiglie sono attribuite anche a soggetti non istituzionali, ma nel quale leistituzioni pubbliche svolgono comunque il ruolo <strong>di</strong> garanti dell'esistenza della qualità edell'accessibilità delle risposte.Il territorio <strong>di</strong> questa provincia è frazionato in 14 Ambiti Territoriali Sociali. Lo strumentoin<strong>di</strong>viduato, ma finora non ancora a regime nella nostra regione, per la pianificazioneterritoriale è il Piano <strong>di</strong> Zona, da adottarsi con Accordo <strong>di</strong> Programma da parte dei comuni<strong>di</strong> uno stesso Ambito. Il Piano <strong>di</strong> Zona rappresenta lo strumento prioritario del processoallargato <strong>di</strong> progettazione partecipata e <strong>di</strong> rior<strong>di</strong>no del sistema integrato <strong>degli</strong> interventi edei servizi previsti dalla L. 328 (art. 18). Costituisce il momento <strong>di</strong> convergenza <strong>degli</strong> sforzi<strong>di</strong> più soggetti in grado <strong>di</strong> cooperare tra loro in base al livello <strong>di</strong> con<strong>di</strong>visione <strong>degli</strong> obiettividell'azione, favorendo la progressiva acquisizione <strong>di</strong> un'ottica <strong>di</strong> lavori <strong>di</strong> "rete", a livello siaistituzionale che operativo. La costruzione <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong> welfare efficace, infatti, non puòprescindere dall'integrazione attiva dei <strong>di</strong>versi attori che concorrono alla strutturazione deimo<strong>di</strong> <strong>di</strong> vita dei citta<strong>di</strong>ni. Cosi, una politica sociale sostenibile deve necessariamente tenereconto dei punti <strong>di</strong> forza e <strong>di</strong> debolezza del territorio, e deve integrarsi con le politichesanitarie, dell'istruzione, dei trasporti, della cultura e del tempo libero, dell'urbanistica edelle infrastrutture.Il concetto <strong>di</strong> "sistema integrato" si estende anche alle politiche sociali e colloca la <strong>Provincia</strong>tra Regione e Comune, in forza dello sviluppo concreto della sussi<strong>di</strong>arietà, che dovrebbeessere coniugato nel senso che non esiste unicamente un attore o una <strong>di</strong>mensionegeografica a cui devolvere competenze, ma, poiché un'azione è composta da varie fasi e davarie componenti, il responsabile <strong>di</strong> ciascuna dovrà operare in un'ottica d'informazione e <strong>di</strong>con<strong>di</strong>visione dell'intera catena.L’impegno dell'Assessorato, sia a livello politico-amministrativo che tecnico, nellosvolgimento <strong>di</strong> un'azione <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento fondata sui principi <strong>di</strong> legge esull'esigenza<strong>di</strong>superare concezioni particolaristiche, è volto alla ricerca ed alla sperimentazione <strong>di</strong>un'apertura a quei fattori inclusivi che fanno da collante a una cultura <strong>di</strong> comunità; si stadunque tentando <strong>di</strong> sviluppare azioni che abbiano come comune denominatorel'integrazionein ogni campo <strong>di</strong> competenza.L'impatto dei nuovi strumenti, evocati nella oramai non più nuova normativa in atto,aggiungerà ulteriori problematiche ai modelli organizzativi <strong>di</strong> gestione delle politichesociali in un quadro <strong>di</strong> sussi<strong>di</strong>arietà che richiede un sistema <strong>di</strong> comunicazione a rete che icomuni,soprattutto quelli "polvere” potrebbero non riuscire a supportare.111


All’interno del quadro appena descritto, occorre dare impulso ad iniziative che tentino <strong>di</strong>innovare ra<strong>di</strong>calmente la gestione delle politiche sociali; è in fase <strong>di</strong> piena realizzazionel’organizzazione del coor<strong>di</strong>namento dei servizi <strong>di</strong> segretariato sociale con funzioni <strong>di</strong>coor<strong>di</strong>namento, affiancamento, progettazione ed orientamento.Si tratta <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong> comunicazione in rete che fornisce informazioni sui servizi erogatisul territorio provinciale, sul <strong>di</strong>ritto ad ottenere prestazioni sociali ed assistenziali daicomuni e da altri enti che orienta il citta<strong>di</strong>no all’utilizzo dei servizi sociali, educativi esanitari in provincia <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>.Per <strong>di</strong> più, l’applicazione del principio <strong>di</strong> uguaglianza va inteso, in senso sostanziale, inmodo che sia assicurata a tutti i citta<strong>di</strong>ni piena uguaglianza nei "punti <strong>di</strong> partenza", proprioperché i pubblici poteri sono tenuti a svolgere un ruolo attivo per rimuovere qualsiasiostacolo e <strong>di</strong>scriminazione <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne sociale ed economico.Si può senz’altro affermare che l'evoluzione delle politiche sociali e delle politiche del lavorosi accompagna con l’affermarsi del regime democratico.La prevenzione del <strong>di</strong>sagio sociale nel territorio della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>, passa ancheattraverso le politiche attive del lavoro; i costi della <strong>di</strong>soccupazione sono sociali e umani e simanifestano in svariate problematiche psicologiche e psicofisiche.Da questa breve analisi è evidente che il welfare locale non può essere improvvisato perchénecessita <strong>di</strong> scelte <strong>di</strong> priorità rispetto alla composizione della società e alla linea <strong>di</strong> sviluppoperseguito, <strong>di</strong> certezza <strong>di</strong> risorse, <strong>di</strong> <strong>di</strong>stinzione e articolazione <strong>di</strong> funzioni come <strong>di</strong>responsabilità e sinergie istituzionali, <strong>di</strong> concertazione sociale, <strong>di</strong> percorsi scadenzati pertappe concrete.L'attuazione dei Piani <strong>di</strong> Zona vedrà le componenti non istituzionali del sociale coinvolte apieno titolo nel processo decisionale <strong>di</strong> programmazione ed attuazione <strong>degli</strong> interventi, conpari <strong>di</strong>gnità ad uno stesso tavolo <strong>di</strong> concertazione.Perciò sarà attivato un processo <strong>di</strong> rilevamento dati per l'attuazione dei Piani <strong>di</strong> Zona.Inoltre, per conoscere pienamente la realtà del nostro territorio e, dunque, potere garantirea tutti gli studenti la piena attuazione del <strong>di</strong>ritto allo stu<strong>di</strong>o, si è ritenuta in<strong>di</strong>spensabilel’acquisizione delle informazioni relative alle risposte fornite da ogni singola istituzionescolastica agli specifici problemi posti dalla <strong>di</strong>sabilità.Quin<strong>di</strong>, in attesa della completa realizzazione ed attuazione dei Piani <strong>di</strong> Zona, la <strong>Provincia</strong><strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> che, in base al decreto 112/98 - art. 139, ha attribuiti “i servizi <strong>di</strong> supportoorganizzativo del servizio <strong>di</strong> istruzione per alunni con han<strong>di</strong>cap o in situazione <strong>di</strong>svantaggio”, promuove la stipula <strong>di</strong> accor<strong>di</strong> <strong>di</strong> programma tra gli attori coinvoltinell'erogazione del servizio <strong>di</strong> integrazione scolastica, al fine <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nare gli sforzi egarantire interventi che rispondano ad esigenze <strong>di</strong> economicità seppure efficaci e mirati.Al fine <strong>di</strong> accrescere la professionalità del personale docente coinvolto nell'attività <strong>di</strong>integrazione la <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> investe nella formazione e nell'aggiornamento delpersonale della scuola attraverso corsi <strong>di</strong> specializzazione per insegnanti <strong>di</strong> sostegno.112


L’intervento, nello specifico campo delle <strong>di</strong>sabilita, ampia il suo raggio d’azione con unapproccio privilegiato verso le <strong>di</strong>scipline sportive. In tal senso saranno valorizzate tutte leiniziative che presentino innovazione e piena partecipazione dei soggetti interessali.Infine si prevede l'apertura, nella zona dell'alto tirreno cosentino, <strong>di</strong> uno sportelloinformativo de<strong>di</strong>cato ai "<strong>di</strong>sabili" ed alle loro famiglie con una evidenziazione dellerisultanzeacquisite, e <strong>degli</strong> obiettivi raggiunti, me<strong>di</strong>ante manifestazioni pubbliche da tenersi acadenzaannuale.Scopo del Consorzio per i Servizi Sociali - Co.S.S. - è la progettazione e l'attuazione in formaassociata <strong>di</strong> interventi socio-sanitari al line <strong>di</strong> perseguire una organica politica <strong>di</strong> sicurezzasociale e rendere ai citta<strong>di</strong>ni servizi atti a garantire la migliore, compatibile, qualità dellavita.Il Co.S.S. gestisce attività nel campo sociale, sulla base <strong>di</strong> specifici progetti che in<strong>di</strong>viduinoe specifichino le risorse materiali e umane necessarie.L'in<strong>di</strong>viduazione specifica <strong>degli</strong> interventi da realizzarsi in forma unitaria attraverso ilCo.S.S. tiene conto dei seguenti in<strong>di</strong>rizzi:a) attuare interventi con gestione integrata, come ottimizzazione delle risorse edellecompetenze e con la finalità prevalente <strong>di</strong> elevare la qualità dei servizi e delleprestazioni;b) ricercare nuovi rapporti costi-benefici migliorativi sul piano assistenziale edeconomico;c) semplificare i sistemi <strong>di</strong> accesso ai servizi e rafforzare la loro organizzazioneterritoriale.La Fondazione .Movimento Bambino svolge attività <strong>di</strong> assistenza psicopedagogica,terapeutica e progettuale sulla violenza e gli abusi ai minori e ha gestito il Progetto"Telefono Genitori" che fornisce un servizio <strong>di</strong> ascolto per genitori, gratuito ed attivo ognigiorno per gli utenti <strong>di</strong> tutta Italia con due fulcri operativi a Milano e <strong>Cosenza</strong> che nascedalla convinzione che la persona non è oggetto <strong>di</strong> beneficenza, <strong>di</strong> assistenza, ma soggettoavente <strong>di</strong>ritti nella vitaquoti<strong>di</strong>ana e nelle situazioni <strong>di</strong> bisogno, a cui deve essere quin<strong>di</strong> riconosciuto il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong>richiesta, <strong>di</strong> offerta <strong>di</strong> servizi, <strong>di</strong> assistenza psicologica e sociale.Il Telefono Genitori non è solo strumento <strong>di</strong> riconoscimento e <strong>di</strong> tutela dei <strong>di</strong>ritti deicitta<strong>di</strong>ni, ma soprattutto <strong>di</strong> crescita, <strong>di</strong> promozione delle possibilità <strong>di</strong> sviluppo dellapersona umana.E’ dunque un servizio pubblico, ovvero rivolto a tutta la popolazione, che produce risposteflessibili per sod<strong>di</strong>sfare domande <strong>di</strong> orientamento, <strong>di</strong> sostegno, <strong>di</strong> me<strong>di</strong>azione, <strong>di</strong>contenimento affettivo, <strong>di</strong> comunicazione intergenerazionale, <strong>di</strong> partecipazione sociale.Il progetto “Punto <strong>di</strong> partenza" risponde all'esigenza della costituzione <strong>di</strong> un Centro rivoltoa minori sottoposti a provve<strong>di</strong>menti penali ed a minori migranti non accompagnati nasce113


dalla mancanza, nel territorio, <strong>di</strong> reali alternative alla pena e, nell'intera provincia <strong>di</strong><strong>Cosenza</strong>, <strong>di</strong> un centro <strong>di</strong> prima accoglienza per i minori migranti non accompagnati.Secondo i principi guida espressi dal D.P.R. 448/88 (il co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> procedura penale per iminorenni) i percorsi <strong>di</strong> uscita dal circuito penale devono essere, prima <strong>di</strong> tutto,contestualizzati, ben ra<strong>di</strong>cati nel "territorio <strong>di</strong> appartenenza", con una azione <strong>di</strong>retta dellePolitiche Sociali sulla famiglia d'origine del minore, sul contesto relazionale allargato enell'ambiente dove il minore vive.Il progetto propone la costituzione <strong>di</strong> un Centro <strong>di</strong> Accoglienza Polifunzionale destinato aminori sottoposti a provve<strong>di</strong>menti penali ed a minori migranti non accompagnati, chetengaconto della multi<strong>di</strong>mensionalità dell'universo dei "minori a rischio" e <strong>di</strong> quelli già entratinelcircuito penale.Risponde alla scelta precisa <strong>di</strong> territorializzare l'alternativa alla pena per i minori dellaprovincia <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> sottoposti a provve<strong>di</strong>menti penali. Cerca, inoltre, <strong>di</strong> dare risposteconcrete a quelle situazioni <strong>di</strong> emergenza, caratterizzate da un bisogno <strong>di</strong> mantenimento eprotezione, che investono minori migranti non accompagnati presenti, per vari motivi, nelnostro territorio.Il Centro e collegato con Enti Pubblici, Privati e del Terzo Settore provinciali e regionali, inmodo da consentire, dopo l'intervento iniziale, l'in<strong>di</strong>viduazione delle forme più adeguate erisolutive per i singoli casi.Un progetto specifico (Laboratorio <strong>di</strong> teatro, danza, musica e video) è de<strong>di</strong>cato a<strong>di</strong>nterventi rivolti ad utenti dei C.l.M. <strong>di</strong> età compresa tra i 18 e i 50 anni con varie tipologie<strong>di</strong> deficit mentale.Attraverso il teatro, la musica, la danza si intende fornire una <strong>di</strong>versa possibilità <strong>di</strong>esprimere il proprio vissuto in modo nuovo rispetto al quoti<strong>di</strong>ano, attraverso unaesperienza <strong>di</strong> sé e del mondo.Il progetto "Esperienze <strong>di</strong> integrazione al lavoro <strong>di</strong> persone svantaggiate" ha come finel'integrazione al lavoro <strong>di</strong> persone in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> particolare debolezza sociale, attraversol'accoglienza della con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> <strong>di</strong>versità, la crescita nella ricerca e nella costruzione dellapropria <strong>di</strong>mensione lavorativa tramite l'inserimento in un processo produttivo.Si prevede un ampliamento del quadro <strong>di</strong> azioni rivolte alle Politiche dell'Immigrazioneinaugurato con l'attivazione dello Sportello InformaImmigrati, nato per rendere le personestraniere consapevoli delle opportunità che offre loro il territorio e, contemporaneamente,responsabili nei confronti delle regole che valgono nel nostro ambiente sociale, dove leattivitàmesse in campo rispettano le <strong>di</strong>verse peculiarità culturali, perseguendo l'integrazione e nonl'omologazione. Saranno sperimentate delocalizzazione del servizio informativo con lacreazione <strong>di</strong> nuovi punti Informaimmigrati a Cassano Jonio e nel coriglianese.Il Servizio Civile vedrà l'impegno <strong>di</strong> volontari nei servizi al pubblico operanti ed in quelli invia <strong>di</strong> attivazione, afferenti ai settori <strong>di</strong> intervento istituzionale.114


Attraverso la formazione teorica ed il lavoro pratico il progetto mira ad arginare moltepliciaspetti della crisi sociale del territorio e prepara agenti in grado <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare i puntideboli prima che <strong>di</strong>ventino problemi cronici.Il volontario, attraverso tale esperienza, <strong>di</strong>viene agente <strong>di</strong> cambiamento sociale, promotore<strong>di</strong> stabilità e <strong>di</strong> supporto alle politiche del territorio e sarà più attento alle problematiche,più sensibile, ma anche più attivo.La <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> intende investire a favore della <strong>di</strong>ffusione della cultura e dellaspecializzazione professionale; in tal senso saranno finanziate borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, perneolaureati,per la frequenza <strong>di</strong> masters presso l’Università della Calabria - Dipartimento Farmaco-Biologico e progetti <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e <strong>di</strong>vulgazione culturale.Si riserverà costante attenzione alle problematiche connesse al tema della salute cercando<strong>di</strong> recepire le esigenze del territorio, <strong>di</strong> creare collegamenti, confronti e sinergie tra soggettipubblici i privati, <strong>di</strong> offrire opportunità concrete <strong>di</strong> realizzazione <strong>di</strong> iniziative innovative edanche formative, utili primariamente ad informare, sensibilizzare e favorire momenti <strong>di</strong>riflessione.Con l’Università della Calabria saranno sperimentati percorsi <strong>di</strong> facilitazione dell'accesso daparte, <strong>di</strong> soggetti <strong>di</strong>versamente abili alla ricerca scientifica.Nell’ambito della prevenzione verrà proposto uno screening oncologico-mammario gratuitorivolto alle donne immigrate e sarà finanziata una ricerca sulle cellule tumorali (prostata,mammella. utero) coor<strong>di</strong>nato dalla Università della Calabria.Inoltre, si intende aderire al progetto <strong>di</strong> ricerca per l'identificazione <strong>di</strong> nuovi compostieterociclici ed attività antivirali o antitumorali promosso dal Dipartimento <strong>di</strong> ScienzeFarmaceutiche dell'Università della Calabria.La <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> già intrattiene esperienze <strong>di</strong> cooperazione con paesi come laRomania e con il Kenia; in particolare, in Kenia l'Ente <strong>Provincia</strong> ha inteso investire sullarealizzazione <strong>di</strong> pozzi per la captazione e la fruizione <strong>di</strong> acqua potabile. Occorre, tuttavia,intensificare i rapporti al fine <strong>di</strong> sperimentare ulteriori percorsi <strong>di</strong> cooperazione inparticolare con le istituzioni e con il mondo dell'associazionismo per incideremaggiormente sulla capacità <strong>di</strong> emancipazione sociale.Tra le iniziative a carattere innovativo sono previste l'implementazione <strong>di</strong> comunicazioneistituzionale attraverso un supporto informatico <strong>di</strong> "WEB TV on line" e la realizzazionedella"CASA DELLA MUSICA", una struttura polivalente, dotata <strong>di</strong> spazi accessoriati, all'internodella quale si svolgeranno corsi e incontri per musicisti e non, laboratori artistici e tecnici eattività <strong>di</strong> collaborazione con associazioni e realtà del territorio; essa rappresenterà unpunto115


<strong>di</strong> aggregazione per i giovani finalizzato alla valorizzazione delle loro vocazioni epotenzialità.Particolare attenzione e sostegno, infine, saranno rivolte a quelle manifestazioni destinatealla premialità in sede <strong>di</strong> concorsi artistico-creativi destinati a soggetti dell’ambito del<strong>di</strong>sagio,con particolare riferimento alle giovani generazioni, agli immigrati ed alla <strong>di</strong>sabilità.116


Ass. Rosina ConsoleSport – Turismo – Spettacolo –Tempo libero117


TURISMOPremessaConvinti come siamo che il turismo è un settore strategico per la crescita e lo sviluppo del nostroterritorio, già nel triennio passato abbiamo investito il massimo impegno, ma oggi le sfide che siprofilano all’orizzonte impongono un ruolo istituzionale e <strong>di</strong> supporto operativo che devenecessariamente coinvolgere altre istituzioni e tutti gli attori del territorio.Se le analisi e gli stu<strong>di</strong> più accre<strong>di</strong>tati a livello internazionale concordano nel ritenere che il turismosarà il “settore” <strong>di</strong> attività che influenzerà più decisamente <strong>degli</strong> altri lo sviluppo economico esociale dei popoli, la nostra impostazione programmatica 2008 sarà debitamente improntata ad“apparecchiare” un territorio che sia pronto ad accogliere il turismo del terzo millennio.Certo non possiamo operare in un contesto ottimale in assenza <strong>di</strong> una <strong>Le</strong>gge Regionale che ciauguriamo possa al più presto emanare le linee guida attraverso le quali poter avviare correttepolitiche turistiche adeguate a saper cogliere i vantaggi dello sviluppo turistico, ma anche a sapersuperare e reagire adeguatamente a situazioni <strong>di</strong> crisi.Nonostante i vuoti legislativi, la <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> ha svolto un ruolo determinante, anche sealcuni sforzi sono stati vanificati e avremmo potuto svolgere un ruolo molto più incisivo se iltraferimento <strong>di</strong> deleghe e competenze (L.R. n°23 del 1999 e n°34 del 2002) fosse statoeffettivamente attuato.Solo grazie all’impegno determinato dal Presidente Oliverio, nonostante il mancato trasferimento <strong>di</strong>risorse economiche e strumentali, la nostra <strong>Provincia</strong> ha risposto alle istanze provenienti dal settore<strong>di</strong>mostrando in tutte le sue assisi grande operatività privilegiando i criteri della con<strong>di</strong>visione, dellaconcretezza, della fattibilità, della operatività ed utilità delle scelte.Stato dell’arteQuadro generale<strong>Le</strong> citate analisi <strong>di</strong> settore a livello internazionale hanno stimato una forte competizione voltaall’accaparramento <strong>di</strong> fette <strong>di</strong> mercato sempre maggiori da parte dei paesi emergenti, <strong>di</strong>conseguenza anche paesi tra<strong>di</strong>zionalmente leader come l’Italia hanno dovuto cedere il passo a paesituristicamente inesistenti come ad esempio la Cina.In tale contesto, lo scorso anno, anche il turismo italiano ha subito effetti negativi rilevanti con una<strong>di</strong>versa incidenza sul territorio nazionale a seconda della capacità <strong>di</strong> rispondere alle nuove esigenzeposte dal mercato turistico; alcune aree ne hanno risentito <strong>di</strong> meno ed altre <strong>di</strong> più. Di sicuro laCalabria è una fra le regioni che più delle altre risente maggiormente sia delle crisi nazionali cheinternazionali, poiché non è in grado <strong>di</strong> adattarsi ai cambiamenti che si sono determinati nellasocietà in un fenomeno che nel corso <strong>degli</strong> anni si è andato evolvendo e mo<strong>di</strong>ficando, talvoltamutando solo nei suoi aspetti esteriori, altre volte in modo più ra<strong>di</strong>cale.Quadro provincialeI dati consolidati, ovvero quelli relativi al 2007, <strong>di</strong>cono che il movimento turistico complessivoprovinciale ha visto oltre 500.000 arrivi ed oltre tre milioni <strong>di</strong> presenze, e che quin<strong>di</strong> la provincia <strong>di</strong><strong>Cosenza</strong> continua ad essere quella che esprime i maggiori flussi a livello regionale (ve<strong>di</strong> le tabellepiù avanti).Nel corso del 2007 il turismo nella provincia <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> sembrerebbe avere avuto un andamentosostanzialmente stabile rispetto all’anno precedente. Dall’ analisi complessiva dei dati <strong>di</strong>sponibili,così per come presentati dall’Ente regionale, sembrerebbe si possa quin<strong>di</strong> <strong>di</strong>re che il turismo haretto nonostante la crisi registrata a livello nazionale. Usiamo il con<strong>di</strong>zionale perché, in effetti, leinformazioni utilizzate si basano su dati ufficiali oggetto <strong>di</strong> grande frizione con gli operatori delsettore, proprio perché questi ultimi non con<strong>di</strong>vidono il generale ottimismo che da essi traspare.Allo stato delle conoscenze e delle informazioni attualmente <strong>di</strong>sponibili non è possibile una letturaapprofon<strong>di</strong>ta dei numeri e <strong>di</strong> quello che sta <strong>di</strong>etro a tali numeri, ovvero dei “fenomeni turistici” e<strong>degli</strong> andamenti <strong>degli</strong> stessi sul territorio provinciale. Ciò nonostante, nell’imminenza <strong>di</strong>118


organizzare in via definitiva una propria struttura <strong>di</strong> gestione e valutazione dei dati, la <strong>Provincia</strong> ha,comunque, effettuato ulteriori approfon<strong>di</strong>menti ed analisi rispetto alla situazione rappresentatadalle statistiche pubbliche.I due comparti che trainano il turismo nella provincia <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> sono quello marino e quellomontano, che si affermano principalmente attraverso tre prodotti: vacanza balneare, vacanzaclimatica/montana, e vacanza sportiva invernale. Sono settori fortemente legati alle con<strong>di</strong>zioniclimatiche ed alla pregevole <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> risorse naturali <strong>di</strong> cui <strong>di</strong>spone la provincia. Da ciò, però,ne deriva la forte stagionalità del fenomeno turistico che, a sua volta, incide, caratterizzandola,sull’organizzazione della offerta turistica.Al fine <strong>di</strong> destagionalizzare i flussi turistici è, però, in<strong>di</strong>spensabile, stimolare la creazione <strong>di</strong> prodottituristici legati al grande patrimonio <strong>di</strong> risorse <strong>di</strong> cui <strong>di</strong>spone la provincia. A questo propositooccorre evidenziare i segnali positivi che giungono da alcuni settori.In crescita è il turismo legato alle risorse enogastronomiche. In effetti l’enogastronomia locale è ingenere, però, ancora oggi, per lo più un importante e piacevole componente dei prodotti sopraricordati, ma non quello principale. Ovvero, il turismo generato esclusivamente da tale elemento <strong>di</strong>attrazione non raggiunge ancora livelli <strong>di</strong> flussi apprezzabili, e solo alcuni eventi legatiall’enogastronomia riescono a ribaltare la situazione costituendo essi stessi la ragione principaledella vacanza. E’, per esempio, il caso <strong>di</strong> alcune manifestazioni legate ai prodotti tipici o <strong>di</strong> elevataqualità, che assumono lo status <strong>di</strong> evento <strong>di</strong> tipo turistico proprio perché creano flussi <strong>di</strong> nonresidenti in altre località che, a loro volta, possono essere <strong>di</strong> tipo escursionistico o durare anche finoad una settimana. La maggior parte delle iniziative legate all’enogastronomia hanno comunque ilmerito <strong>di</strong> rafforzare l’identità locale ed il senso <strong>di</strong> appartenenza alla comunità. Il turismoenogastronomico è un settore su cui occorre, <strong>di</strong> certo maggiormente investire.Segnali <strong>di</strong> crescita giungono anche da quello che possiamo definire il “turismo verde”, che nelnostro caso significa puntare ancora <strong>di</strong> più sulla valorizzazione e promozione delle risorse naturalied in particolare su quelle correlate ai due gran<strong>di</strong> Parchi Naturali che insistono sul territorioprovinciale, quello del Pollino e quello della Sila. In effetti, la <strong>Provincia</strong>, per iniziativa del PresidenteOliverio accanto ad azioni volte alla promozione <strong>di</strong> tale aree ha anche concretamente collaboratoalla incentivazione dei flussi turistici nelle aree Parco, ed in particolare <strong>di</strong> quelli attinenti il turismoscolastico e familiare sostenendolo economicamente.Altre tipologie <strong>di</strong> turismo che appaiono in crescita sono quelle rintracciabili nella categoria piùgenerale del cosiddetto turismo rurale. In tale ambito ad occupare un posto <strong>di</strong> rilievo èl’agriturismo, che però, in molti casi rappresenta una forma alternativa <strong>di</strong> soggiorno turistico neiperio<strong>di</strong> <strong>di</strong> massima affluenza. In tale caso, l’agriturismo più che alla destagionalizzazione delturismo contribuisce alla <strong>di</strong>minuzione della pressione fisica delle aree marine e delle aree montane(occorre evidenziare l’aspetto morfologico del territorio che restituisce situazioni molto frequenti <strong>di</strong>estrema vicinanza fra le aziende agricole e le località turistiche <strong>di</strong> mare e <strong>di</strong> montagna). In ogni casovi è un processo <strong>di</strong> forte consolidamento della presenza delle aziende agrituristiche della provincianei circuiti del mercato turistico ufficiale ed anche, ed in particolare, della qualità della ristorazioneche tali aziende sono in grado <strong>di</strong> erogare.Il turismo congressuale e quello cosiddetto “incentive”, che presentando caratteristiche operativemolto simili qui inten<strong>di</strong>amo come una categoria, sono anch’essi prodotti turistici che presentanoandamenti interessanti. Non solo dal punto <strong>di</strong> vista dei flussi turistici, ma anche e principalmenteda quello della strutturazione <strong>di</strong> una “rete” <strong>di</strong> servizi turistici a supporto anche <strong>di</strong> tipo pubblico(hostess, sale convegno pubbliche e private, salette riunioni, servizi navetta, servizi multime<strong>di</strong>ali,pacchetti incentive, attività collaterali sul territorio, accompagnamento e guide turistiche, ecc.).Altre tipologie <strong>di</strong> turismo, fra queste sicuramente, il religioso, l’archeologico, il culturale, il sociale,il termale e lo sportivo, sono praticate sul territorio provinciale e danno un proprio contributo allosviluppo della domanda turistica. Il problema è che, pure presentando gran<strong>di</strong> potenzialità <strong>di</strong>crescita, sono presenti nel sistema <strong>di</strong> offerta del mercato turistico in modo <strong>di</strong>scontinuo eframmentario. Relativamente all’anno passato, una eccezione è rappresentata dal turismo religiosoche ha registrato un forte impulso, a cui la <strong>Provincia</strong> ha contribuito <strong>di</strong>rettamente, soprattutto intermini <strong>di</strong> promozione e pubblicizzazione delle risorse in conseguenza delle azioni poste in esserenella ricorrenza del cinquecentenario della morte <strong>di</strong> San Francesco <strong>di</strong> Paola.Un <strong>di</strong>scorso a parte ci pare opportuno fare a proposito del “turismo” nell’area urbana più ampiadella provincia che è quella della città capoluogo (<strong>Cosenza</strong>, Rende e comuni dell’hinterland) che haun interessante e crescente sistema ricettivo. Il grosso dei flussi che si determinano nelle strutture119


icettive è sostanzialmente composto da due tipi <strong>di</strong> viaggiatori: o da viaggiatori che arrivanonell’area urbana principalmente – ma non esclusivamente – per partecipare ad iniziative promosse<strong>di</strong>rettamente o in<strong>di</strong>rettamente dalla struttura universitaria (per esempio: convegni, corsiuniversitari, eventi culturali, ecc), o da viaggiatori che si muovono sul territorio per fini lavorativi insenso stretto (per esempio: agenti <strong>di</strong> commercio, convention, ecc.) e che in genere sostano unnumero limitato <strong>di</strong> giorni. La presenza <strong>di</strong> turisti in<strong>di</strong>viduali e/o <strong>di</strong> gruppi <strong>di</strong> turisti che giungono confinalità esclusivamente turistiche è relativamente limitata. Data la posizione strategica dell’areaurbana, che è centrale rispetto al mare ed alla montagna e che può contare su elementi <strong>di</strong>catalizzazione <strong>di</strong> base quali l’Università della Calabria ed i centri storici <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>, è ragionevolesupporre che un maggiore impegno potrebbe produrre effetti riguardo alla utilizzazione dellaofferta ricettiva che è molto limitata nei wek-end e nel periodo estivo.Un <strong>di</strong>scorso a parte spetta al turismo non ufficiale, quello che oramai viene <strong>di</strong>ffusamente definitoturismo che non appare (quello delle abitazioni private e che subito sottolineiamo ricomprendeanche il cosiddetto turismo <strong>di</strong> ritorno o ra<strong>di</strong>cale).Questa amministrazione ha sin dal suo primo inse<strong>di</strong>amento de<strong>di</strong>cato particolare attenzione a talefenomeno per le seguenti ragioni:- per la grande <strong>di</strong>ffusione del fenomeno non solo a livello provinciale ma anche a livello regionale;- per la rilevante portata dei suoi effetti economici;- per gli impatti fisici che esercita sul territorio e sul paesaggio;- per i con<strong>di</strong>zionamenti che genera nello sviluppo economico e sociale delle comunità;- per le <strong>di</strong>namiche sociali e culturali che si producono dall’incontro fra popolazione ospitante eturista/ospite.Il problema <strong>di</strong> questo tipo <strong>di</strong> turismo è ormai noto, ed è quello <strong>di</strong> non essere gestibile poiché ad essonon si è storicamente de<strong>di</strong>cata l’attenzione che si sarebbe dovuta. Oggi, più che nel passato, ciò nonè più possibile in quanto gli effetti <strong>di</strong> una pressione antropica e fisica in molti casi eccessive, sonoincompatibili con qualsiasi logica si ponga l’obiettivo <strong>di</strong> una gestione adeguata del territorio e siaperché il rischio è quello che da risorsa tale fenomeno <strong>di</strong>venti un danno per le comunità turistiche enon.Nel corso del 2007 la <strong>Provincia</strong> ha potuto realizzare analisi, tramite le quali è stato possibileacquisire alcune conoscenze <strong>di</strong> base relativamente al fenomeno in questione. Più precisamente sisono potuti, in parte comunque significativa, affrontare alcuni aspetti che aiutano a definire le<strong>di</strong>mensioni quantitative del fenomeno, i flussi turistici e attraverso alcuni in<strong>di</strong>catori i suoi impattisul territorio e, infine, le caratteristiche sociali e comportamentali dei fruitori <strong>di</strong> tale tipo <strong>di</strong> turismo.Tali conoscenze saranno ora utilizzate per promuovere e tentare <strong>di</strong> avviare iniziative volte allavalorizzazione del turismo non ufficiale e rese <strong>di</strong>sponibili alle amministrazioni comunali ai fini <strong>di</strong>migliorare la programmazione e la gestione del fenomeno sui propri territori <strong>di</strong> competenza.120


OFFERTA RICETTIVA COMPLESSIVAESERCIZI ALBERGHIERIESERCIZI COMPLEMENTARIOffertaricettiva5Stelle4Stell3Stelle2Stelle1StellaResid.Tur.CampTotale Affittac. Vill.. TurAlloggiAgritAltriTotalEsercizi TotaleeGenereAlb.uraleEsercizi 3 58 132 57 36 29 315 43 47 90 128 308 623<strong>Le</strong>tti1112 1156705 33114375CamereBagni104464324946472692350 9115397 1175 486834295229 1106 426 21414 71338449 1186 340815479 423 9900 500 14786 7687012301 2778013671 267 2340 401 1153 4161 17832PROVINCIA DI COSENZA – ANN0 2007 -MOVIMENTO COMPLESSIVO: ESERCIZI ALBERGHIERIMESE I T A L I A N I S T R A N I E R I T O T A L E2007 Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi PresenzeGennaio 16187 36014 765 1908 16952 37922Febbraio 16999 35102 1019 2833 18018 37935Marzo 18279 36892 977 2596 19256 39488Aprile 23297 47986 2558 5873 25855 53859Maggio 28865 60661 4915 12833 33780 73494Giugno 62272 270451 6427 27937 68699 298388Luglio 79707 552863 6299 32079 86006 584942Agosto 105919 758818 5270 27097 111189 785915Settembre 46093 243084 5840 28016 51933 271100Ottobre 24648 59906 3286 9322 27934 69228Novembre 17381 37496 996 3368 18377 40864Dicembre 18483 40198 877 2703 19360 42901TOTALE 458130 2179471 39229 156565 497359 2336036PROVINCIA DI COSENZA – ANN0 2007 -MOVIMENTO COMPLESSIVO: ESERCIZI COMPLEMENTARI –EXTRALBERGHIERIMESE I T A L I A N I S T R A N I E R I T O T A L E2007 Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi PresenzeGennaio 600 2679 193 2500 793 5179Febbraio 444 2358 127 2284 571 4642121


Marzo 602 2864 275 2458 877 5322Aprile 3314 10400 350 4444 3964 14844Maggio 1199 4487 1939 10063 3138 14550Giugno 11408 57439 1911 13371 13319 70810Luglio 22386 199569 2627 19698 25013 219267Agosto 36925 432151 2174 15806 39099 447957Settembre 4858 47965 1615 12744 6473 60709Ottobre 909 4442 579 6891 1488 11333Novembre 777 3763 188 2555 965 6318Dicembre 962 4269 101 1465 1063 5734TOTALE 84384 772386 12079 94279 96763 866665PROVINCIA DI COSENZA – ANN0 2007 -MOVIMENTO COMPLESSIVO: ALBERGHIERO ED EXTRALBERGHIEROI T A L I A N I S T R A N I E R I T O T A L E2007 Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi PresenzeALBERGHI 458130 2179471 39229 156565 497359 2336036EXTRALB. 84384 772386 12079 94279 96763 866665TOT GEN 542514 2951857 51308 250844 594122 3202701Il nuovo ruolo della <strong>Provincia</strong>Di certo, la <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> anche nell’anno 2008 intende continuare nella sua opera <strong>di</strong>rimozione <strong>di</strong> almeno parte <strong>degli</strong> ostacoli che limitano le possibilità dei territori <strong>di</strong> propriacompetenza <strong>di</strong> competere turisticamente. Il compito non è facile anche perché la <strong>Provincia</strong> siaspettava deleghe regionali (dalle <strong>Le</strong>ggi Regionali n°23 del 1999 e n°34 del 2002) che consentisserola possibilità <strong>di</strong> ricoprire un ruolo molto più incisivo <strong>di</strong> quello avuto. In effetti, il trasferimento <strong>di</strong>deleghe da parte della Regione Calabria non ha comportato una reale maggiore autonomiadecisionale e/o operativa, e neanche un trasferimento <strong>di</strong> risorse economiche adeguato, manemmeno il trasferimento della spesa storica. La <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> ed il Presidente Oliverio, inprimis, continueranno a riven<strong>di</strong>care l’effettivo trasferimento e saranno da pungolo perché nel piùbreve tempo esso <strong>di</strong>venti attuativo, onde evitare <strong>di</strong>sservizi e <strong>di</strong>sagi inutili ai citta<strong>di</strong>ni – utenti.Ciò nonostante, anche per il 2008 la <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> intende mantenere alto il livello <strong>di</strong>attenzione ai problemi del turismo, adoperandosi nel cercare risposte alle istanze provenienti dalleamministrazioni locali, dagli operatori del settore e dell’utente turistico, avendo ben chiara lanecessità del dover sapientemente coniugare almeno alcuni dei concetti chiave su cui si basa losviluppo del settore:- cogliere il ruolo crescente delle comunità locali nelle tendenze turistiche internazionali in atto, inquanto dovranno essere capaci <strong>di</strong> gestire, preservare e valorizzare il territorio e le risorse naturali eculturali in esso presenti, e <strong>di</strong> promuovere uno sviluppo turistico autocentrato;- stu<strong>di</strong>are ed applicare politiche per il turismo che siano in grado <strong>di</strong> regolamentare la pressioneantropica dei flussi turistici, poiché l’accettazione passiva della “colonizzazione” spaziale conduce aldepauperamento delle risorse turistiche della stessa località;- favorire l’accrescimento del capitale sociale delle comunità locali;- cogliere le esigenze e le aspettative <strong>di</strong> viaggiatori sempre più desiderosi <strong>di</strong> inserirsi nella comunità<strong>di</strong> accoglienza (turismo esperienzale), e dei nuovi comportamenti turisti <strong>di</strong> massa che, qualcuno, hagià definito “nuovo ceto me<strong>di</strong>o internazionale che tiene in equilibrio denaro, cultura, ambiente eturismo” .Anche rispetto al rior<strong>di</strong>no amministrativo attuato dalla L.R. n° 34/02 ed alla rispettivaassegnazione <strong>di</strong> nuovi compiti e funzioni, la risposta <strong>di</strong> questo settore è stata più che sod<strong>di</strong>sfacente:nessuna interruzione <strong>di</strong> servizio, nessun <strong>di</strong>sagio per i territori e per l’utenza che quasi “non ha122


avvertito” il passaggio <strong>di</strong> deleghe, anzi ha notato le tante novità, il cambiamento, la celerità nellerisposte, la linearità <strong>di</strong> comportamenti. Anche il personale trasferito si è ben integrato, è stato benmotivato, ha trovato in sintesi l’humus adatto per offrire servizi efficienti attraverso procedure chehanno “snellito” l’iter burocratico e consentito la celerità <strong>di</strong> risposte in un settore delicato e<strong>di</strong>fficoltoso sul piano gestionale. Un settore che con efficacia ha completato tutte le attivitàprogrammate raggiungendo obiettivi che hanno fatto registrare la crescita dei flussi turistici su tuttoil territorio provinciale, contribuendo, pertanto, allo sviluppo ed incremento del settore edeterminando una notevole ricaduta economica.Nello specifico sono determinanti e chiarificatori i dati <strong>di</strong> seguito riportati:Ricettivo ed informazioni turistiche• Per quanto riguarda la classifica alberghiera ai sensi della L.R. 26/1985 , extralberghiera aisensi della L.R. n°4/95 , la classifica delle strutture ricettive a conduzione familiaredenominate B&B ai sensi della L.R. 2/03 sono stati autorizzati all’esercizio dell’attività, aseguito <strong>di</strong> sopralluoghi propedeutici all’attribuzione della classifica i seguenti esercizi:n°55 esercizi alberghierin°14 esercizi extralberghierin° 71 esercizi a conduzione familiare denominati B&B.L’apertura <strong>di</strong> 140 strutture ricettive <strong>di</strong> nuovi esercizi ha contribuito allo sviluppo turistico delterritorio in termini <strong>di</strong> quantità e <strong>di</strong> qualità.• Per quanto riguarda gli adempimenti correlati alla vi<strong>di</strong>mazione dei prezzi in scadenza al 1°Marzo e 1° Ottobre del 2007 , si è proceduto alla raccolta, istruttoria e vi<strong>di</strong>mazione dellecomunicazioni dei prezzi presentate dagli Operatori turistici <strong>di</strong> tutte le strutture ricettivealberghiere, extralberghiere, B&B, Campeggi e stabilimenti balneari, ai sensi del DecretoMinisteriale 16 ottobre 1991 – artt. 2 e 4, nonché è stata pre<strong>di</strong>sposta l’impostazione dellanuova modulistica per la relativa ristampa, per la prima volta a nome della <strong>Provincia</strong> .• Si è proceduto, altresì, all’aggiornamento <strong>degli</strong> elenchi <strong>di</strong> tutte le strutture ricettivealberghiere, extralberghiere e a conduzione familiare e alla prima stampa e alla secondaaggiornata della brochure sulla ricettività della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>;• Sono state evase le richieste <strong>di</strong> informazioni ed assistenza turistica;• E’ stata data assistenza tecnica agli operatori turistici, per quanto riguarda l’apertura <strong>di</strong>nuovi esercizi, variazione <strong>di</strong> ricettività, notizie sulla compilazione delle schede denunciadelle attrezzature e comunicazione prezzi e quant’altro inerente il settore, consolidando unrapporto <strong>di</strong> collaborazione che notevolmente contribuisce alla crescita del settore, intermini economici e <strong>di</strong> qualità.Servizio agenzie <strong>di</strong> viaggio• Sono state autorizzate a seguito <strong>di</strong> sopralluoghi propedeutici all’apertura n° 20 Agenzie <strong>di</strong>Viaggi e Turismo della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> .Pro-loco ai sensi della L.R. 13/85 art. 34 e 35 e L.R. 5/95 sono state finanziate leattività <strong>di</strong> promozione e valorizzazione delle risorse turistiche del territorio <strong>di</strong>numerose Associazioni, in considerazione dei compiti <strong>di</strong> pubblico interesse turisticoche le stesse Associazioni assolvono.Servizio statisticaSono stati caricati ed elaborati ai sensi del decreto legislativo n° 322/89 tutti i dati relativi almovimento registrato nell’anno 2007, al fine <strong>di</strong> monitorare i flussi turistici delle presenze e <strong>degli</strong>arrivi nella <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> e relativo controllo delle strutture ricettive anche in termini <strong>di</strong>operosità. I dati sono stati trasmessi all’ISTAT con regolarità e secondo quanto previsto dallanormativa vigente.La raccolta dei dati meticolosamente sud<strong>di</strong>visi per territori omogenei, per Comuni e per zone haconsentito <strong>di</strong> poter stu<strong>di</strong>are il fenomeno che nel 2007 ha registrato un aumento sensibile <strong>degli</strong>arrivi e delle presenze.123


Albi ProfessionaliA seguito dell’istituzione <strong>degli</strong> Albi Professionali ai sensi dell’art. 42 della legge regionale13/85,delegati al Settore e relativi alle seguenti professioni:Direttore d’Albergo; Direttore Tecnico <strong>di</strong>Agenzie <strong>di</strong> Viaggi e Turismo;Guide Turistiche; Accompagnatori Turistici;Pro Loco; InterpretiTuristici;Animatori; Vigili Turistici;Organizzatori Congressuali e Operatori Subacquei, si èproceduto all’iscrizione <strong>di</strong> n° 98 Diretto d’Albergo; n° 50 Direttori Tecnici <strong>di</strong> Agenzie <strong>di</strong> Viaggi eTurismo ; n° 4 Pro Loco ; n° 8 Guide Turistiche. Con l’approvazione dell’Albo <strong>Provincia</strong>leabbiamo dato celermente risposta alle tante attese <strong>di</strong> professioni determinanti anche dal punto<strong>di</strong> vista occupazionale. Anche le se<strong>di</strong> periferiche IAT avranno bisogno <strong>di</strong> rimodulazione e <strong>di</strong> piùrispondente forma organizzativa per rispondere davvero ai compiti per i quali sono stati istituitioffrendo non solo informazione, ma vera “assistenza turistica”. Lavoreremo ancor <strong>di</strong> più perapprovare regolamenti e riferiti ai trasferimenti per dare segnali <strong>di</strong> vicinanza agli operatori, maanche per migliorare le professionalità turistiche. Meritano un’attenzione particolare le Pro-Lococon le quali avvieremo programmi e progetti comuni che possano realmente sostenere epromuovere il territorio. Con l’UNPLI abbiamo già intrapreso rapporti assai positivi, anche sesiamo convinti che le scarse risorse trasferite potranno creare serie <strong>di</strong>fficoltà.Rimane tutt’ora aperta la partita del trasferimento delle Deleghe non ancora definito verso ilquale il Presidente si sta battendo perché questa riforma sia effettivamente compiuta, per evitaremancanza <strong>di</strong> certezze, definizione <strong>di</strong> ruoli, nell’interesse supremo delle nostre popolazioni.Continueremo anche in questa annualità a lavorare per migliorare sempre <strong>di</strong> più l’organizzazionedei servizi con azioni innovative tese a migliorare l’offerta con sempre maggiore celerità pervenire incontro e sostenere l’utenza che ha potuto sentire plasticamente le novità e ilcambiamento che la <strong>Provincia</strong> ha saputo apportare per volontà del Presidente Oliverio.Raggiungere tutti questi obiettivi, che sono traguar<strong>di</strong> ambiziosi non è stato assolutamente facile,ma è stato possibile grazie all’apporto <strong>di</strong>ligente del personale e della Dirigente dott.ssa Gilda DiVincenzi per le capacità gestionali e amministrative, per il suo impegno <strong>di</strong>retto e continuo e, nonper ultimo per uno spirito <strong>di</strong> abnegazione senza limiti.Attori della programmazionePer come già iniziato nel 2007, anche per il 2008 la <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> intende sottolineare qualisaranno gli attori rilevanti della programmazione.Il primo attore verso il quale la <strong>Provincia</strong> intende orientare parte rilevante della sua azioneamministrativa è l’attore principale del turismo, ossia il turista, e ciò perché è indubbio che il turistarappresenta il mezzo <strong>di</strong> comunicazione turistica più efficace. Vi è poi un altro problema, sul quale la<strong>Provincia</strong> ha comunque sviluppato conoscenze sufficienti , che è quello <strong>di</strong> dovere tenere presenteche il turista maggiormente presente sul territorio provinciale non è il turista <strong>di</strong> massastandar<strong>di</strong>zzato, ma il turista <strong>di</strong> massa “fai-da-te”. Cioè quello che effettua la propria esperienzaturistica utilizzando una abitazione privata, quin<strong>di</strong> non quello che alloggia in una struttura ricettivae che per tale motivo risulta più facilmente controllabile. A tale fine la <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>, durantel’estate del 2007, ha realizzato una ricerca volta a verificare i comportamenti e le esigenze <strong>di</strong> taletipologia <strong>di</strong> turista, i cui risultati non solo sono presenti nella programmazione ma provvederàanche a comunicarli alle amministrazioni comunali, nella consapevolezza che con tale atto saràpossibile coor<strong>di</strong>nare azioni <strong>di</strong> sostegno e <strong>di</strong> animazione territoriali più efficaci.Il secondo attore, in qualche modo privilegiato, con il quale la <strong>Provincia</strong> intende sviluppare unasempre più stretta collaborazione sono le amministrazioni comunali. In effetti, già nel corso del2007, così per come previsto, non sono mancate le occasioni <strong>di</strong> confronto e <strong>di</strong> collaborazione fra la<strong>Provincia</strong> e le amministrazioni comunali. In particolare vi sono stati due situazioni <strong>di</strong> granderilevanza che hanno visto le amministrazioni comunali con<strong>di</strong>videre con la <strong>Provincia</strong> momenti <strong>di</strong>intensa partecipazione: l’ormai tra<strong>di</strong>zionale Fiera dei 100 comuni, che ha inoltre incentivato lacollaborazione competitiva fra gli stessi comuni; la realizzazione del sistema informativo provincialeper il turismo (Siprotur) che ha visto la collaborazione, se pure un po’ a rilento, <strong>di</strong> tutti i comunidella provincia. Vale la pena <strong>di</strong> sottolineare che, visto lo sforzo organizzativo necessario allarealizzazione <strong>di</strong> tali iniziative, solo una <strong>Provincia</strong> effettivamente interessata a cercare un <strong>di</strong>alogo coni suoi comuni poteva giungere ad ottenere una collaborazione così ampia ed interessata. Certamentela <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> è importante anche perché è molto ampia, con tanti comuni guidati da124


formazioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>versa natura politica, ma l’evidente utilità <strong>di</strong> quanto proposto ha reso possibile unampio e fattivo <strong>di</strong>alogo tra i due soggetti amministrativiGli altri attori con i quali la <strong>Provincia</strong> intende proseguire nella collaborazione sono le associazioni <strong>di</strong>categoria, <strong>di</strong> rappresentanza sindacale e professionali. Già nel corso del 2007 tali rapporti hannopermesso <strong>di</strong> facilitare la realizzazione <strong>di</strong> azioni e progetti, proprio perché l’apporto richiesto non èstato <strong>di</strong> facciata, ma sostanziale. La <strong>Provincia</strong> è grata a questi interlocutori anche perché risultanoormai irrinunciabili le loro osservazioni critiche poste all’interno <strong>di</strong> un rapporto collaborativisempre positivo e costruttivo.Un ultimo soggetto con il quale la <strong>Provincia</strong> sta ormai da tempo sviluppando situazioni <strong>di</strong> estremautilità per il turismo è quello che ricomprende il mondo delle associazioni <strong>di</strong> volontariato, cheoperano ai fini della promozione turistica delle comunità locali. Ci stiamo, ovviamente, riferendoalle Pro-Loco, ed alla associazione che le rappresenta nel suo insieme, ossia l’UNPLI. Nel corso del2008 la <strong>Provincia</strong> ha in animo <strong>di</strong> avviare ulteriori <strong>di</strong>versi rapporti con le associazioni, in particolareper trovare forme <strong>di</strong> coinvolgimento attivo rispetto all’innalzamento della qualità della accoglienzaturistica e rispetto alla possibilità <strong>di</strong> aumentare l’accesso e la fruibilità delle risorse turistiche.Finalità ed obiettiviL’azione <strong>di</strong> governo e <strong>di</strong> amministrazione del territorio in chiave turistica sarà tanto più efficacequanto più essa sarà in grado <strong>di</strong> rimuovere gli ostacoli che limitano alla base le possibilità <strong>di</strong>espansione. Il problema è, quin<strong>di</strong>, riuscire ad essere capaci <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare con la più attentaprecisione tali ostacoli e le metodologie più opportune <strong>di</strong> superamento <strong>degli</strong> stessi (in effetti, parte<strong>di</strong> questi sono stati già in<strong>di</strong>viduati negli anni precedenti e continuano ad essere al centrodell’attenzione).A tali quesiti, anche sulla base delle esperienze maturate negli anni precedenti, si è trovata unarisposta attraverso la fissazione delle finalità del programma che possono essere così riassunte, nonin or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> priorità• La prima è quella <strong>di</strong> dotarsi <strong>di</strong> uno strumento attraverso il quale essere in grado <strong>di</strong> valutareil fenomeno nei suoi aspetti e andamenti salienti, e <strong>di</strong> far giungere tali informazioni il piùvelocemente ed il più efficacemente possibile a tutti i decisori (pubblici e privati). In altritermini implementare un sistema informativo che renda visibile ed accessibile a tutti glioperatori i dati relativi al mercato turistico (domanda ed offerta e loro caratteristiche).• La seconda è quella <strong>di</strong> implementare un sistema informativo territoriale che sia capace <strong>di</strong>fornire risposte ad almeno tre or<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> problemi: a) il primo è quello <strong>di</strong> costituire una sorta<strong>di</strong> catalogo delle risorse naturali e culturali presenti sul territorio provinciale utilizzabili perfini turistici; b) il secondo è quello <strong>di</strong> consentire la strutturazione e la organizzazione <strong>di</strong>prodotti turistici agli operatori del settore; c) il terzo è quello <strong>di</strong> consentire all’utente finalela creazione <strong>di</strong> percorsi in<strong>di</strong>viduali <strong>di</strong> fruizione turistica del territorio.• La terza finalità, è quella <strong>di</strong> favorire i processi <strong>di</strong> aggregazione spontanea e sistemica fra glioperatori del turismo ed i più <strong>di</strong>retti responsabili della gestione dei territori, i comuni. Comenoto, il fare insieme aumenta l’efficacia delle azioni, e l’in<strong>di</strong>vidualismo è proprio uno deilimiti principali della regione in cui operiamo e viviamo. Per tale ragione per la <strong>Provincia</strong>costituisce una questione <strong>di</strong> assoluta rilevanza tentare <strong>di</strong> invertire la tendenzaall’in<strong>di</strong>vidualismo, pensando al turismo come ad un settore specifico appartenente ad unsistema territoriale specifico, che, quin<strong>di</strong>, in quanto sistema impongono un funzionamentodove i <strong>di</strong>versi attori pur nel rispetto delle in<strong>di</strong>vidualità lavorano insieme per perseguire scopicomuni. A questo proposito, seppure con i dovuti aggiustamenti, vale la pena <strong>di</strong> sottolineareche tale esigenza va nell’ottica <strong>di</strong> quella suggerita dall’art. 5 della <strong>Le</strong>gge nazionale sulturismo del 2001, tramite la quale si auspicava la realizzazione dei cosiddetti SistemiTuristici Locali.• La quarta finalità, è quella <strong>di</strong> orientare le azioni da intraprendere verso l’ottica dellasostenibilità dei risultati che questa produce (in termini <strong>di</strong> aumento complessivo dellaqualità della esperienza turistica: qualità dei servizi <strong>di</strong> base, qualità dell’ambiente, qualitàdell’esperienza sociale e culturale,ecc.). Ciò perché il cosiddetto “turismo sostenibile” non èpiù da tempo una mera affermazione <strong>di</strong> principio o un obiettivo auspicato, ma una realtàconcreta. E’ ormai facilmente comprovabile come i contesti turistici che hanno recepito o125


che si stanno <strong>di</strong>mostrando più rapi<strong>di</strong> nel recepire il principio della sostenibilità abbianonotevolmente aumentato le loro chances <strong>di</strong> successo nel mercato. Non è più sufficiente lasola adozione <strong>di</strong> pratiche sostenibili nella gestione <strong>di</strong> una struttura o <strong>di</strong> una infrastrutturaturistica, ma risulta irrinunciabile anche l’offerta sostenibile <strong>di</strong> territorio, <strong>di</strong> aria, d’acqua, <strong>di</strong>rumori, dell’accesso alle risorse, della qualità e tipicità dei cibi, dei servizi alle fasce debolidella popolazione, ecc..• La quinta finalità, è quella <strong>di</strong> contenere e monitorare i flussi turistici entro numeri checonsentono <strong>di</strong> salvaguardare insieme gli interessi del villeggiante e quelli della popolazionelocale e del territorio. Sembrerebbe, questa, una affermazione sostanzialmente fuori luogose solo pensiamo al movimento turistico che si determina nelle strutture turistiche ufficiali.Ma, come già abbiamo detto, il nostro pensiero e la nostra attenzione va anche, e per certiaspetti principalmente, anche al turismo non ufficiale che si concretizza me<strong>di</strong>ante ilsoggiorno nelle tantissime abitazioni private <strong>di</strong>sseminate in quasi tutti i comuni dellaprovincia. Come è facile verificare, semplicemente osservando ciò che succede in questelocalità nei perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> maggiore affluenza turistica e dove la popolazione presente puòarrivare ad essere anche quin<strong>di</strong>ci volte superiore a quella residente, sono frequenti i casi <strong>di</strong>frizione fra ospiti e ospitanti.• L’ultima finalità che qui si intende porre in evidenza, è quella <strong>di</strong> rendere più idoneo ilsistema complessivo dell’ospitalità attraverso interventi volti a migliorare il sistema delleinfrastrutture e dei servizi. E’, questa, una finalità strategicamente rilevante, ma anchecomplessa da perseguire. E, ciò, perché non tutto è <strong>di</strong> stretta competenza della <strong>Provincia</strong> edanche perché gli interventi debbono, nella maggior parte dei casi, rispondere ad una logicache stabilisce come priorità la risoluzione dei problemi che concernono le esigenze del viverequoti<strong>di</strong>ano delle comunità locali.Il Nuovo Modello <strong>di</strong> TurismoPur in assenza <strong>di</strong> deleghe, la <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> che grazie al Presidente Oliverio va “oltre iconfini”, ha avviato già da tempo un importante ed innovativo progetto affidando il compitoscientifico-tecnico all’Università della Calabria, al Prof. Tullio Romita che assieme all’ISES starealizzando il Nuovo modello <strong>di</strong> sviluppo turistico della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> che prevede leseguenti strutturazioni ed attività già realizzate o in itinere. Nel corso del 2007 la <strong>Provincia</strong> haincominciato a raccogliere i frutti delle azioni programmatiche continuative poste in essere.Buona parte delle sue attività <strong>di</strong> sistema ruotano o sono, comunque, conseguenza del Progetto <strong>di</strong>Riorganizzazione del Turismo, attivato concretamente nel 2006 ed attualmente in corso <strong>di</strong>realizzazione nella sua fase sperimentale e pilota.Tramite il progetto si sono definiti all’interno <strong>di</strong> un modello gli obiettivi <strong>di</strong> governo e l’effettivo epertinente contributo che la <strong>Provincia</strong> si pone <strong>di</strong> realizzare ai fini dello sviluppo turistico delproprio territorio. Il progetto ha, fino ad ora, permesso <strong>di</strong> quantificare e qualificare una parteconsistente delle risorse <strong>di</strong>sponibili ai fini della promozione turistica del territorio ed ai fini dellarealizzazione <strong>di</strong> prodotti turistici specifici. Inoltre, ha permesso <strong>di</strong> catalizzare l’attenzione deiprincipali portatori <strong>di</strong> interessi in campo turistico (operatori, associazioni <strong>di</strong> categoria,produttori, scuole e università, ecc.), che sono ormai esplicitamente <strong>di</strong>ventati partner dellostesso Ente provinciale e punto <strong>di</strong> riferimento nella collaborazione per la risoluzione <strong>di</strong> <strong>di</strong>verseproblematiche. Come conseguenza del modello <strong>di</strong> intervento adottato nella amministrazione delturismo, si sono già attivati percorsi <strong>di</strong> progettazione e realizzazione <strong>di</strong> interventi con<strong>di</strong>visi con i<strong>di</strong>versi attori del turismo. A ciò si è unita la possibilità <strong>di</strong> lavorare nella attivazione <strong>di</strong> forme <strong>di</strong>turismo che dovrebbero favorire la destagionalizzazione del turismo, ed in particolare quelleattinenti il turismo religioso, turismo sportivo, congressuale, familiare, sociale e scolastico, coninterventi tesi a potenziare la qualità della accoglienza e della località turistica ed almiglioramento della accessibilità e fruibilità delle risorse.I passi successivi che saranno realizzati nel 2007, riguardano la sperimentazione <strong>di</strong> progetti <strong>di</strong>sviluppo turistico pilota, che saranno realizzati in alcune aree del territorio, e che alla finerestituiranno tutte le informazioni necessarie al migliore governo dei processi <strong>di</strong> sviluppoturistico. Vale la pena <strong>di</strong> sottolineare che ciò avverrà in collaborazione con le amministrazioni126


comunali e con un approccio che favorisce la partecipazione dal basso <strong>degli</strong> altri operatorieconomici e sociali interessati.La cre<strong>di</strong>bilità acquisita dall’Ente, rispetto alla sua azione <strong>di</strong> governo, si desume dalla semprecrescente <strong>di</strong>sponibilità e collaborazione offerta dai tanti soggetti ed attori interessati del settore,che operano sul territorio provinciale.Sistema informativo territoriale per il turismo – SI.PRO.TUR.<strong>Le</strong> attività fino ad oggi poste in essere dall’Assessorato hanno permesso, attraverso una mappaturadel territorio, <strong>di</strong> stabilire il patrimonio <strong>di</strong> risorse turistiche <strong>di</strong>sponibile sull’intero territorioprovinciale, avviato in stretta collaborazione con le amministrazioni comunali e le associazioni <strong>di</strong>categoria.Ai comuni, perseguendo lo spirito della con<strong>di</strong>visione e della collaborazione, è stato affidato ilcompito <strong>di</strong> compilare la matrice <strong>di</strong> rilevazione dati pre<strong>di</strong>sposta dalla <strong>Provincia</strong> ed utilizzata percensire le risorse turistiche, rassicurando il tal modo gli stessi sulla possibilità <strong>di</strong> segnalare solo lerisorse effettivamente <strong>di</strong>sponibili o comunque quelle che la singola comunità intende porreall’attenzione del turismo.<strong>Le</strong> fasi necessarie alla realizzazione del lavoro e fino ad oggi realizzate sono state: creazione dellamatrice <strong>di</strong> rilevazione; invio della stessa alle amministrazioni comunali; incontri volti alladefinizione operativa del sistema informativo in collaborazione con le associazioni <strong>di</strong> categoria ed irappresentanti delle pro-loco; riunioni <strong>di</strong> verifica del funzionamento del sistema e del data-base;messa a punto del sistema pilota; presentazione del sistema pilota; completamento e correzione deldata base in funzione delle schede informative inviate dai singoli comuni. Il problema maggiore èstato l’allungamento dei tempi previsti in conseguenza della lentezza con cui una parte <strong>di</strong> comuni harestituito la necessaria scheda dati.Ad oggi si sta provvedendo: al controllo finale delle informazioni acquisite; alla messa a puntodefinitiva del manuale on line; alla pre<strong>di</strong>sposizione della presentazione pubblica dello strumento(sullo strumento e sul suo funzionamento, rivolta ai destinatari principali, ossia le amministrazionicomunali e gli operatori economici del settore turismo).Dopo la presentazione dello strumento, seguirà un periodo <strong>di</strong> assistenza, durante il quale i comunipotranno continuamente aggiornare e perfezionare le informazioni contenute nel data base erelative al proprio territorio.Al Sistema Informativo territoriale per il turismo è stato assegnata la denominazione “SIPROTUR(Sistema Informativo <strong>Provincia</strong>le per il Turismo)”. SIPROTUR è il Sistema attraverso cui la<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> rende <strong>di</strong>sponibili alle amministrazioni comunali, agli operatori economici delsettore ed agli utenti finali la base <strong>di</strong> dati (risorse turistiche e informazioni statistiche) necessariaper la conoscenza, e per la programmazione e la progettazione <strong>di</strong> prodotti turistici. SIPROTUR sarà,inoltre, nella sua configurazione estesa, uno strumento <strong>di</strong> comunicazione turistica operativa on-lineed in tempo reale su tematiche rilevanti quali, ad esempio: l’accessibilità turistica, la fruibilitàturistica, il mercato del lavoro, comunicazioni istituzionali, ban<strong>di</strong> pubblici, ecc., da (e fra) gli entipubblici ed a beneficio <strong>degli</strong> stessi e <strong>degli</strong> operatori economici.1. <strong>Le</strong> aree tematiche<strong>Le</strong> aree tematiche su cui si concentra l’attenzione del governo dell’amministrazione provincialesono:A. Sviluppo del turismo sostenibileUno dei punti centrali del progetto consiste nella particolare attenzione verso lo sviluppo <strong>di</strong>forme <strong>di</strong> turismo sostenibile. In effetti, il problema è quello <strong>di</strong> stimolare, quanto più possibile, iterritori e le imprese ad abbracciare con sempre maggiore convinzione politiche che vanno versola realizzazione <strong>di</strong> soluzioni che riescano a conciliare lo sviluppo economico e socialecomplessivo con le esigenze dello sviluppo sostenibile.Ciò perché <strong>di</strong>verse autorevoli fonti nazionali ed internazionali ipotizzano con fermezza neiprossimi venti anni non solo la crescita continua dei flussi turistici ma anche, ed in particolare, <strong>di</strong>quei flussi turistici che saranno sempre più orientati a scegliere mete che garantiscono lamigliore qualità ambientale delle risorse turistiche e della offerta turistica nel suo complesso.127


L’azione <strong>di</strong> sensibilizzazione verso il tema della sostenibilità è stata già avviata, ma nel 2008 siintende potenziarla attraverso le attività sotto elencate.B. Promozione ed animazione del territorioAltro fattore che abbiamo ritenuto <strong>di</strong> strategica importanza per lo sviluppo turistico è lapromozione del territorio, delle sue culture, delle sue tra<strong>di</strong>zioni e delle sue risorse storicoturistiche.Tale compito è stato svolto in modo concreto oltre che dal punto <strong>di</strong> vista finanziarioanche da quello della capacità <strong>di</strong> proporre meccanismi innovativi <strong>di</strong> promozione turistica delterritorio.I tre livelli <strong>di</strong> intervento sono stati – e saranno – abitualmente: a) lo stimolo, il sostegno e lacollaborazione verso quelle iniziative <strong>di</strong> pregio che tra<strong>di</strong>zionalmente o ex novo vengono portateavanti e sostenute dalle comunità a livello locale; b) le iniziative <strong>di</strong> promozione create o attivate<strong>di</strong> motu proprio dalla amministrazione provinciale; c) la partecipazione a mostre e fiere a livellolocale e nazionale. L’attività si è concretizzata con la realizzazione <strong>di</strong> materiali promozionali epromo-pubblicitari (cartacei e multime<strong>di</strong>ali) che assecondano le <strong>di</strong>verse vocazioni turistichepresenti sul territorio provinciale e <strong>di</strong> cui è particolarmente necessaria la loro presenza, e chesono stati utilizzati nelle <strong>di</strong>verse manifestazioni a cui la <strong>Provincia</strong> ha partecipato.Fondamentale è ritenuta, inoltre, anche la creazione <strong>di</strong> eventi in grado <strong>di</strong> veicolare le specificitàutilizzabili in chiave turistica delle singole comunità e che si pongano l’obiettivo <strong>di</strong> mettere inrelazione due mon<strong>di</strong> che solo raramente riescono a comunicare efficacemente: quello <strong>di</strong> chi creae commercializza prodotti turistici e quello <strong>di</strong> chi crea prodotti che aumentano l’efficacia deiprodotti turistici commercializzati (un esempio su tutti sono i prodotti eno-gastronomici quasisempre abbinati ai pacchetti turistici).Riguardo alla animazione territoriale cre<strong>di</strong>amo che sia un’altra variabile determinante perl’incremento delle presenze turistiche sul territorio. Infatti, proprio in considerazione del fattoche la grande maggioranza dei flussi turistici si devono al turismo non ufficiale (quello delleabitazioni private) ed al turismo praticato nelle strutture alberghiere, si è affermata laconsapevolezza del ruolo che viene affidato in tale contesto agli enti pubblici. In particolare, ilcompito <strong>di</strong> sostenere la creazione <strong>di</strong> iniziative volte a favorire le occasioni <strong>di</strong> svago e <strong>di</strong>vertimentoper tale tipo <strong>di</strong> vacanzieri. Problema, questo, che normalmente non attiene alle gran<strong>di</strong> strutturealberghiere che tendono a sod<strong>di</strong>sfare tutte le esigenze del turista al proprio interno, compresequelle attinenti alla animazione turistica.Ma la novità, rispetto al passato, sta nell’approccio scelto nella determinazione delle iniziative <strong>di</strong>promozione ed animazione territoriali da sostenere ed incentivare: queste devono sempre piùavere una valenza operativa dal punto <strong>di</strong> vista della loro commerciabilità in verso turistico.C. Qualificazione professionale ed occupazioneAltro punto centrale del programma è la qualificazione professionale dei soggetti che siinterfacciano a tutti i livelli con il turista e l’incremento della occupazione nel comparto.Tale decisione è maturata sulla base della convinzione che non solo la provincia ma anche ilcomparto nel suo complesso richiede continui aggiornamenti dal punto <strong>di</strong> vista delle competenzeprofessionali necessarie a sod<strong>di</strong>sfare una domanda turistica che matura esigenze da sod<strong>di</strong>sfare inuna società sempre più complessa, ed anche in considerazione della stessa opportunità per glioperatori del settore <strong>di</strong> poter <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> risorse umane capaci <strong>di</strong> sostenere l’aumento dellacompetitività sul piano internazionale.Inoltre, abbiamo presente le <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> reperimento <strong>di</strong> personale qualificato ai più <strong>di</strong>versi livellie la frequente presenza <strong>di</strong> lavoratori del comparto con caratteristiche professionali non sempreadeguate già agli attuali standard richiesti dal mercato.A tal proposito, occorre sottolineare che la <strong>Provincia</strong> ha, inoltre, maturato la ulterioreconvinzione che la visione compartimentale del turismo aiuta a comprendere che il problemadelle professionalità non è riferita a figure professionali tutte facilmente identificabili eco<strong>di</strong>ficabili, ma che essendo pensata includendo tutti gli elementi che trasversalmente incidononel processo <strong>di</strong> creazione ed erogazione dei prodotti turistici arriva a considerare operatori128


turistici anche coloro che in una ottica più ampia comunque entrano o possono entrare incontatto con il turista (negoziante, il vigile urbano, il bagnino, ecc.).Riguardo alle questioni poste nel presente punto, l’amministrazione provinciale intende semprepiù sviluppare una stretta collaborazione con il mondo della istruzione e formazioneprofessionale, dell’Università e delle associazioni <strong>di</strong> categoria.<strong>Le</strong> informazioni in nostro possesso in<strong>di</strong>cano, nettamente, la necessità <strong>di</strong> dovere intervenire conurgenza nell’aggiornamento e/o nella riqualificazione professionale dei soggetti che operano nelturismo.Inoltre, all’amministrazione provinciale giungono continuamente richieste volte a generareiniziative che consentono l’ampliamento delle possibilità occupazionali nel turismo, inparticolare da parte dei giovani ivi residenti.Per tale ragione inten<strong>di</strong>amo realizzare, in collaborazione con l’assessorato alla formazioneprofessionale provinciale, iniziative finalizzate alla formazione / riqualificazione ed allaoccupazione.D. Promozione <strong>di</strong> prodotti turisticiOltre alla promozione del territorio e delle sue risorse una funzione che viene sempre piùrichiesta è quella <strong>di</strong> collaborazione nelle iniziative volte alla promozione <strong>di</strong> prodotti turistici.E’ necessario, perciò, assecondare anche tale tipo <strong>di</strong> richiesta, limitandosi però al compito <strong>di</strong>facilitare la <strong>di</strong>vulgazione dei prodotti turistici che il territorio e gli impren<strong>di</strong>tori sono in grado <strong>di</strong>proporre.I canali che adotteremo sono in parte quelli delle manifestazioni in cui essa parteciperàistituzionalmente, inoltre quello del concorso alla elaborazione <strong>di</strong> progetti su ban<strong>di</strong> europei cheabbiano tali finalità.E. Accrescimento della qualità delle località turisticheLo sviluppo economico e sociale della regione ci restituisce un territorio in molti casi nonadeguato agli standard richiesti dalla domanda turistica nazionale ed internazionale.Per lungo tempo il modello economico e sociale <strong>di</strong> riferimento della regione ha posto al centrodella sua attenzione lo sviluppo e<strong>di</strong>lizio, abitativo e non, come forma <strong>di</strong> occupazione prevalente ecome forma <strong>di</strong> investimento economico per le popolazioni. Ciò ha dato luogo allacementificazione spesso insensata della maggior parte delle località turistiche della provincia, o,più correttamente, alla produzione <strong>di</strong> opportunità <strong>di</strong> sviluppo turistico non sempre in grado <strong>di</strong><strong>di</strong>mostrarsi pienamente produttive.Oggi la situazione che ci troviamo <strong>di</strong> fronte è che in molti casi le località turistiche della provinciapresentano un esubero <strong>di</strong> presenze rispetto alla capacità <strong>di</strong> carico effettivo delle stesse località.Centri urbani in grado <strong>di</strong> funzionare perfettamente per circa <strong>di</strong>eci mesi all’anno rispetto alleesigenze della popolazione residente, nei due mesi estivi <strong>di</strong> massima affluenza turistica arrivanoad ospitare una popolazione ospite fino a circa <strong>di</strong>eci volte superiore a quella residente.In molti casi ciò da luogo ad una <strong>di</strong>ffusa economia informale che in quanto tale non riesce adessere pienamente governata dalle municipalità.La nostra convinzione è che sia necessario intervenire il più presto possibile, per evitare che ilmovimento turistico ufficioso da risorsa <strong>di</strong>venti un problema. Che sia una risorsa è certamente<strong>di</strong>mostrato dalle centinaia <strong>di</strong> attività economiche che dal turismo che non appare traggonoossigeno da spendere durante il resto dell’anno; che sia un potenziale problema lo <strong>di</strong>mostra ildanno che la scoor<strong>di</strong>nata massa <strong>di</strong> turisti che si muove in quei due mesi l’anno provoca intermini <strong>di</strong> <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ne complessivo del territorio e <strong>di</strong> sca<strong>di</strong>mento della qualità della vita che lecomunità sono in grado <strong>di</strong> offrire al turista, con possibili effetti boomerang. Inoltre, la stessaletteratura scientifica <strong>di</strong>mostra come quando la capacità <strong>di</strong> carico turistico <strong>di</strong> una località vienesuperata, ed a maggior ragione se viene superata per lungo tempo, aumenta la possibilità <strong>di</strong>rigetto ed opposizione verso il turismo da parte delle popolazioni locali.Tali problematiche possono essere in parte risolte già nell’imme<strong>di</strong>ato, attraverso interventicapaci <strong>di</strong> contenere almeno alcune delle esternalità negative che ne sono conseguenza. E,pertanto, nostro obiettivo quello <strong>di</strong> collaborare con le amministrazioni locali al fine <strong>di</strong> trovare ed129


attuare soluzioni che contribuiscano ad attenuare gli impatti negativi del turismo non ufficiale e,contestualmente, <strong>di</strong> valorizzarlo come forma irrinunciabile <strong>di</strong> risorsa per lo sviluppo.F. Sistema e sperimentazione <strong>di</strong> strumenti innovativi <strong>di</strong> governance del territorioIn un territorio in cui in ottanta casi su cento le aziende che operano nel turismo sono aconduzione familiare e dove, notoriamente, raramente sono presenti meccanismi chefavoriscono le logiche <strong>di</strong> gestione <strong>di</strong> rete e <strong>di</strong> sistema, è evidente che <strong>di</strong>minuisce notevolmentela capacità <strong>di</strong> competizione sul mercato.Questo vale per tutti i settori <strong>di</strong> attività economica ed in particolare per il turismo, dove ilprodotto molto spesso coincide con il territorio e dove molte sono le variabili che entrano a fareparte del processo <strong>di</strong> creazione ed erogazione del prodotto. Uno <strong>degli</strong> obiettivi che vogliamoperseguire è proprio quello <strong>di</strong> favorire la collaborazione competitiva fra i <strong>di</strong>versi attori locali enon che operano nel turismo.A tal proposito sono state già avviate azioni <strong>di</strong> confronto e collaborazione che hanno vistocoinvolti innanzitutto le associazioni <strong>di</strong> categorie, il mondo della istruzione superiore,dell’Università e del volontariato, insieme ai quali si intende continuare a sviluppare accor<strong>di</strong> edazioni <strong>di</strong> rete. Il passo successivo sarà quello <strong>di</strong> coinvolgere le amministrazioni comunali che,attraverso una logica <strong>di</strong> rete, dovranno partecipare attivamente al miglioramento della fruibilitàe della accessibilità delle risorse turistiche ivi <strong>di</strong>sponibili. Dopo<strong>di</strong>ché l’amministrazioneprovinciale proporrà la sperimentazione <strong>di</strong> progetti <strong>di</strong> sviluppo turistico per aree omogenee che,nella logica dei sistemi, dovranno essere elaborati dalle amministrazioni pubbliche locali insiemeagli operatori privati.La sperimentazione <strong>di</strong> strumenti <strong>di</strong> gestione del territorio è uno dei punti rilevanti chequalificheranno fortemente l’azione della <strong>Provincia</strong> durante il 2008.In effetti, il Progetto <strong>di</strong> Riorganizzazione del Turismo in corso <strong>di</strong> svolgimento prevede proprioper la stagione turistica entrante la sperimentazione, in due aree pilota, <strong>di</strong> modalità <strong>di</strong>governance turistica del territorio, attraverso la creazione <strong>di</strong> Organizzazioni TuristicheLocali/Territoriali e la progettazione delle azioni <strong>di</strong> sviluppo turistico secondo modalità giàprecedentemente accennate.G. Stu<strong>di</strong>o, osservazione e <strong>di</strong>vulgazione della informazione turisticaLo stu<strong>di</strong>o, l’analisi e la <strong>di</strong>vulgazione della informazione turistica è uno <strong>degli</strong> obiettivi strategicipiù importanti della programmazione.Come noto, specialmente nella società attuale, l’informazione è uno dei beni più preziosi per idecisori, in quanto le scelte sono sempre più vincolate alla conoscenza effettiva dei fenomeni esempre meno orientate alle scelte <strong>di</strong>screzionali.Tra le competenze assegnateci dalla Regione Calabria, spetta anche la gestione del serviziostatistico. La <strong>Provincia</strong> non intende interpretare tale funzione in chiave statica, ed in questosenso effettuare un servizio finalizzato ad alimentare esclusivamente le informazione necessarieall’Istituto Italiano <strong>di</strong> Statistica, ma in modo <strong>di</strong>namicamente rivolto alla creazione <strong>di</strong> una base <strong>di</strong>conoscenza utile non solo alle scelte in ambito politico, ma anche a quelle che permetteranno aglioperatori <strong>di</strong> trovare elementi <strong>di</strong> orientamento sul mercato.L’obiettivo è quello <strong>di</strong> rendere <strong>di</strong>sponibile l’accesso e la fruibilità delle informazioni statistiche atutti i soggetti accre<strong>di</strong>tati ad operare nel turismo a livello provinciale e <strong>di</strong> realizzare rapportiperio<strong>di</strong>ci che aiutino imme<strong>di</strong>atamente la comprensione dei principali fenomeni che siriveleranno a livello provinciale.Lo strumento operativo tramite il quale realizzare il tutto sarà la creazione <strong>di</strong> un Centro Stu<strong>di</strong> eDocumentazione sul Turismo provinciale, in attesa che la Regione Calabria definisca compiti eruoli attualmente in parte assegnati alla società Mercury s.r.l. <strong>di</strong> Firenze.H. Rilevazione delle criticità e delle problematicheAltra questione a cui riserviamo una particolare attenzione è la rilevazione delle criticità e dellearee problematiche. Ciò consentirà <strong>di</strong> effettuare una perio<strong>di</strong>ca revisione e ritaratura130


dell’in<strong>di</strong>rizzo delle attività intraprese e <strong>di</strong> esplorare nuovi percorsi <strong>di</strong> lettura delle questioni edelle criticità ritenute più rilevanti dagli stessi operatori dei <strong>di</strong>versi settori che compongono ilturismo.Lo strumento che sarà all’occorrenza utilizzato è quello che nelle scienze sociali viene chiamato“focus group”, ossia l’approfon<strong>di</strong>mento per aree tematiche delle questioni rilevanti attraverso lacollaborazioni <strong>di</strong> soggetti che hanno competenze specifiche sull’argomento in <strong>di</strong>scussione.Uno <strong>degli</strong> obiettivi principale sarà quello <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare soluzioni concrete finalizzate alladestagionalizzazione dei flussi turistici.Si prevede la realizzazione <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> focus group, organizzati in collaborazione con leassociazioni <strong>di</strong> categoria.2. <strong>Le</strong> attività <strong>di</strong> supportoCome conseguenza <strong>degli</strong> obiettivi e delle finalità della programmazione, e nel rispettodell’in<strong>di</strong>spensabile necessario collegamento con le aree tematiche specificate, nel 2008perseguiamo la realizzazione delle seguenti attività <strong>di</strong> supporto (la lettera ed il numero cheprecedono la denominazione identificano l’area tematica collegata ed il numero <strong>di</strong> attivitàcollegate). <strong>Le</strong> giornate del turismo sostenibileL’iniziativa consiste nella creazione <strong>di</strong> un evento nazionale che vedrà coinvolti gli amministratoripubblici, il mondo delle imprese e quello della ricerca scientifica. L’evento avrà caratterenazionale e costituisce una occasione <strong>di</strong> confronto e <strong>di</strong> riflessione sugli impatti del turismosull’ambiente, sulle possibilità <strong>di</strong> contenimento <strong>degli</strong> stessi e sulle modalità <strong>di</strong> intervento.Consiste nella realizzazione <strong>di</strong> un confronto pubblico tra operatori turistici e mondo della ricercascientifica sul tema del rapporto fra sviluppo sostenibile e turismo. La stessa manifestazione hagià avuto una prima e<strong>di</strong>zione nel 2006 collegata al premio Nazionale <strong>di</strong> Ecologia “Luigianod’Oro” ed ha registrato grande interesse e partecipazione, avendo avuto la presenza <strong>di</strong> oltrequaranta relatori provenienti da tutta Italia e da una decina <strong>di</strong> università. Pubblicazioni scientifiche e <strong>di</strong>vulgativeSarà prodotta la stampa <strong>di</strong> almeno due pubblicazioni, una <strong>di</strong> carattere scientifico ed una <strong>di</strong> carattere<strong>di</strong>vulgativo.- La stampa della pubblicazione <strong>di</strong> carattere scientifico, a cura <strong>di</strong> autori provenienti dalmondo della ricerca scientifica, costituirà uno strumento <strong>di</strong> conoscenza e <strong>di</strong> lavoro per leamministrazioni pubbliche e gli operatori turistici sul tema del turismo sostenibile. Nellastessa saranno affrontate tematiche <strong>di</strong> carattere generale e tematiche attinenti piùspecificamente la questione della sostenibilità turistica in ambito provinciale e regionale.- La stampa della pubblicazione <strong>di</strong> carattere <strong>di</strong>vulgativo avrà invece l’obiettivo <strong>di</strong>sensibilizzare gli studenti delle scuole elementari e me<strong>di</strong>e verso l’importanza del rispettodell’ambiente durante l’esperienza turistica e gli studenti delle scuole me<strong>di</strong>e superiori, inparticolare quelli che frequentano scuole del settore, verso la necessità <strong>di</strong> sostenere losviluppo turistico sostenibile.o La Fiera dei 100 ComuniLa Fiera dei 100 Comuni rappresenta una manifestazione <strong>di</strong> notevole interesse ideata e portataavanti dalla <strong>Provincia</strong> con successi importanti ed ormai giunta alla VIII e<strong>di</strong>zione. Col passare<strong>degli</strong> anni la manifestazione si è andata perfezionando e rafforzando, consentendo oggi <strong>di</strong>raggiungere pienamente gli obiettivi per i quali era nata, e cioè <strong>di</strong> costituire uno strumento <strong>di</strong>consolidamento dei rapporti fra i 100 comuni interni della provincia, <strong>di</strong> conoscenza delle infiniterisorse storiche, artistiche, culturali, tra<strong>di</strong>zionali ed economiche presenti nei comuni della131


provincia, <strong>di</strong> visibilità turistica e <strong>di</strong> incentivo alla collaborazione fra chi produce prodotti turisticie chi gestisce ed opera sui territori.La manifestazione ha raggiunto livelli organizzativi tali da potersi ipotizzare la realizzazione dellae<strong>di</strong>zione 2008 anche in luoghi <strong>di</strong>versi da quelli provinciali, per esempio in collegamento conmanifestazioni turistiche nazionali che assicurerebbero ai comuni della provincia una visibilitànazionale. In questo senso si sta lavorando. Sagre, manifestazioni folcloristiche e feste localiPer come specificato, forniremo il sostegno e collaborazione nei confronti <strong>di</strong> quei soggetti (inparticolare Pro-Loco ed amministrazioni comunali) che progettano e realizzano manifestazionilegate alle tra<strong>di</strong>zioni ed ai prodotti enogastronomici locali.Tale decisione è frutto <strong>di</strong> un ragionamento circa l’attuale <strong>di</strong>stribuzione delle presenze turistiche,che vedono il netto prevalere <strong>di</strong> quelle legate alle abitazioni private per le quali le unicheopportunità <strong>di</strong> intrattenimento sono quelle legate alla animazione territoriale locale.I criteri <strong>di</strong> scelta delle manifestazioni che si intende incentivare saranno sostanzialmente due: lacapacità <strong>di</strong> animazione territoriale e la capacità <strong>di</strong> incidere nel mantenimento delle tra<strong>di</strong>zionilocali. A tali criteri se ne potrà aggiungere un terzo: la capacità <strong>di</strong> stimolare la domanda turistica(come, ad esempio, il caso della Sagra del Fungo <strong>di</strong> Camigliatello Silano che attira migliaia <strong>di</strong>turisti o la Festa del Peperoncino <strong>di</strong> Diamante). Fiere e mostreBit <strong>di</strong> MilanoLa Borsa Internazionale del Turismo che si tiene nel mese <strong>di</strong> febbraio <strong>di</strong> ogni anno a Milanorappresenta una vetrina nazionale ed internazionale a cui non possiamo mancare, per il supportoche in tal modo fornisce agli operatori del settore ed alle amministrazioni comunali ai fini dellaesposizione della offerta turistica provinciale. Và evidenziato che nei tre anni abbiamo riscossoapprezzamenti e successi <strong>di</strong>ventando lo stand più visitato. Parteciperemo ad altre fiere nazionalio internazionali in base alle risorse economiche <strong>di</strong>sponibili.• TouristBusTouristBus è una iniziativa la cui finalità principale è quella <strong>di</strong> aumentare la qualità dellafruizione delle risorse turistiche della provincia. Inoltre, quella <strong>di</strong> creare servizi <strong>di</strong> animazioneturistica e <strong>di</strong> favorire la logica della gestione produttiva delle risorse naturali e culturali.L’ipotesi da cui si parte è che la quantità potenziale <strong>di</strong> turisti interessati alla iniziativa èelevatissimo, infatti si rivolge non solo ai turisti che soggiornano presso le strutture ricettivedella provincia ma anche, e soprattutto, alla elevatissima quantità <strong>di</strong> turisti che soggiornanopresso le abitazioni private in mare e in montagna.Secondo recenti ricerche, quest’ultima tipologia <strong>di</strong> turisti è molto affezionata alla località in cui favacanza ed è molto <strong>di</strong>sponibile a utilizzare i servizi turistici finalizzati alla visita ed allaconoscenza delle risorse ambientali (naturali e culturali) presenti sul territorio in cui risultanoospitati.L’iniziativa consiste nell’organizzare un servizio <strong>di</strong> trasporto pullman che, a prezzi mo<strong>di</strong>cipreconcordati con l’Assessorato al Turismo della <strong>Provincia</strong>, colleghi alcune zone turistiche dellastessa provincia, selezionate in base alla loro baricentricità, con altre aree <strong>di</strong> interesseturistico/culturale. Essendo un servizio turistico, si prevede un itinerario, visite guidate ed ilservizio <strong>di</strong> guida/accompagnamento turistico.Al servizio sarà data massima visibilità attraverso annunci sui giornali, affissione <strong>di</strong>manifesti/locan<strong>di</strong>ne nelle località interne e <strong>di</strong> mare, e attraverso il coinvolgimento delleamministrazioni comunali, dei centri <strong>di</strong> informazione turistica e delle Pro-Loco.In via <strong>di</strong> prima sperimentazione, il servizio che sarà attivato prevederà quattro tipi <strong>di</strong> prodotti: 1)SilaBus; 2) PollinoBus; 3) ArcheoBus; 4) EcoBus. Il servizio sarà potenziato ulteriormente nelmese <strong>di</strong> agosto, in cui si prevede un flusso turistico più massiccio.132


(Il progetto potrebbe essere proposto da una rete <strong>di</strong> Imprese <strong>di</strong> Trasporto Privato, che metta a<strong>di</strong>sposizione gli automezzi, a cui la <strong>Provincia</strong> fornisce tutto il supporto promo-pubblicitario eistituzionale)• Formazione <strong>di</strong> Animatori TuristiciAbbiamo già avviato una serie <strong>di</strong> rapporti con società <strong>di</strong> animazioni turistiche <strong>di</strong> rilievo, alcunedelle quali presenti sul territorio provinciale, tramite i quali si è stabilita una collaborazionefinalizzata alla formazione ed alla assunzione <strong>di</strong> giovani animatori turistici da inserire instrutture alberghiere locali, regionali, nazionali ed internazionali.• Aggiornamento e riqualificazione <strong>di</strong> Direttori <strong>di</strong> AlbergoAssai proficui sono stati una serie <strong>di</strong> contatti anche con l’Associazione dei Direttori <strong>di</strong> Albergodella Regione Calabria, tramite i quali si è stabilita una collaborazione finalizzata allaaggiornamento ed alla riqualificazione/qualificazione dei Direttori <strong>di</strong> Albergo e/o <strong>degli</strong> aspirantiDirettori d’Albergo del territorio provinciale.• Formazione <strong>di</strong> altre figure professionaliIl nostro impegno <strong>di</strong>retto ha permesso attraverso incontri e forum <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussione tramite i qualisi sono stabilite le figure professionali <strong>di</strong> supporto allo sviluppo del turismo da formare e/oaggiornare e/o riqualificare. In particolare le figure allo stato in<strong>di</strong>viduate sono quelle della GuidaTuristica e quella dell’Accompagnatore Turistico.Altre figure professionali settoriali <strong>di</strong> cui vi è particolare carenza ed esigenza sono in particolare:cameriere, Maitre, Chef e aiuto chef, addetti alla reception.• Lavoro TurismoSi ritiene utile la creazione <strong>di</strong> uno strumento che abbia la finalità <strong>di</strong> supportareprofessionalmente, attraverso ricerche e stu<strong>di</strong>, e la collaborazione con le associazioni <strong>di</strong> categoriae quelle professionali, i lavoratori del turismo e le esigenze <strong>di</strong> risorse umane <strong>degli</strong> operatorieconomici, e, quin<strong>di</strong>, anche per incentivare e sostenere l’accesso al lavoro ed alla professione <strong>di</strong>giovani laureati.Pertanto, si prevede <strong>di</strong> strutturare una Banca dati on-line della domanda/offerta <strong>di</strong> lavorofacilmente consultabile via Internet, con accesso riservato a chi domanda ed a chi offre lavoro.• Corsi <strong>di</strong> accoglienza turisticaAncora, riteniamo <strong>di</strong> strategica importanza la necessità <strong>di</strong> avviare corsi <strong>di</strong> cortesia e <strong>di</strong>accoglienza turistica volti a potenziare la capacità complessiva <strong>di</strong> accoglienza delle localitàturistiche della <strong>Provincia</strong>.A tal fine, in collaborazione con l’assessorato provinciale alla formazione professionale ed aicomuni della <strong>Provincia</strong>, saranno avviati corsi <strong>di</strong> Accoglienza Turistica rivolti essenzialmente adue categorie <strong>di</strong> soggetti:- una prima categoria sono i <strong>di</strong>pendenti pubblici che possono anche se solo potenzialmenteentrare in contatto con i turisti (per esempio, vigili urbani, impiegati comunali, addettialle informazioni turistiche;- alla seconda categoria appartengono quei soggetti privati che entrano sicuramente incontatto con il turista, quali, ad esempio, addetti alle Pro-Loco, commercianti, farmacisti,ecc..La partecipazione a tali corsi sarà da noi ritenuta propedeutica nel rilascio del marchio <strong>di</strong> qualitàturistica locale (Bollino Blu) che la stessa intende rilasciare.• Partenariato nella realizzazione <strong>di</strong> workshop133


Consapevoli del fatto che i pacchetti turistici rappresentano lo strumento principale <strong>di</strong>commercializzazione dell’offerta turistica, abbiamo già dato la nostra <strong>di</strong>sponibilità a collaborarenella progettazione e promozione <strong>di</strong> pacchetti turistici, in particolare quest’ultima, lapromozione, sarà attuata me<strong>di</strong>ante la realizzazione <strong>di</strong> workshop con tour operator nazionali e<strong>di</strong>nternazionali. Esperimento già svolto durante la Fiera dei 100 comuni a San Marco Argentanoche è risultato assai utile e positivo. Inten<strong>di</strong>amo organizzarne altri in questa annualità.• Partenariato nella progettazione <strong>di</strong> prodotti turisticiRenderemo <strong>di</strong>sponibile on line una banca dati informatizzata sulle risorse turistiche delterritorio. Tale strumento, costituisce un supporto <strong>di</strong> straor<strong>di</strong>naria rilevanza nella rilevazionedelle qualità del territorio spen<strong>di</strong>bili per la elaborazione <strong>di</strong> prodotti turistici, sia per gli operatoripubblici che per quelli privati.• Promozione <strong>di</strong> prodotti turistici insufficientemente sfruttatiSaremo impegnati a rafforzare l’offerta <strong>di</strong> forme <strong>di</strong> turismo che pur essendo ampiamentesfruttabili dal territorio sono poco commercializzate.In particolare le forme <strong>di</strong> turismo che la provincia intende incentivare sono: il turismo sociale, ilturismo della terza età, il turismo culturale, il turismo religioso, il turismo sportivo-naturaleambientale,il turismo congressuale, il turismo scolastico-<strong>di</strong>dattico, il turismo familiare, ilturismo museale e artistico, il turismo termale, il turismo enogastronomico.• Iniziative rivolte al contenimento dell’inquinamento ambientale ed acusticoPer le ragioni desumibili da quanto sin ora detto, uno <strong>degli</strong> obiettivi minimi che perseguiremo invia sperimentale, già dalla prossima stagione turistica è il contenimento dell’inquinamentoambientale ed acustico dovuto al traffico veicolare nei mesi <strong>di</strong> massima affluenza turistica.In effetti, per esempio, già solo dotando il territorio <strong>di</strong> un servizio circolare <strong>di</strong> trasporto pubblico,e concordando in contemporanea con le amministrazioni comunali strumenti che ne incentivinol’uso, che conduca ad una riduzione del traffico privato del 10-20% si innalzerà automaticamentee notevolmente la qualità della vita delle località. Oltre a quanto previsto da questo esempio,sono in programmazione altri che serviranno al miglioramento della gestione or<strong>di</strong>nata dellerisorse turistiche utilizzate, in particolare <strong>di</strong> quelle comuni (mare, spiaggia, aree pic-nic, laghi,ecc.).• Iniziative rivolte al miglioramento della accessibilità e fruibilità delle risorse turisticheSempre in via sperimentale è stato avviato in alcune aree pilota della provincia, una iniziativarivolta al censimento ed al monitoraggio della fruibilità e della accessibilità delle risorseturistiche. I risultati <strong>di</strong> tale lavoro saranno consegnati ai responsabili delle amministrazionicomunali con le quali si cercherà <strong>di</strong> <strong>di</strong>scutere le soluzioni apportabili da subito e quelleapplicabili nel breve periodo.Una volta definito lo strumento, le criticità e le soluzioni, l’accessibilità e la fruibilità potrannoessere osservate in modo permanente.• Formazioni <strong>di</strong> gruppi <strong>di</strong> lavoroSono già costituiti gruppi <strong>di</strong> lavoro che collaboreranno con la <strong>Provincia</strong> e fra loro al fine <strong>di</strong>supportare il più efficacemente possibile iniziative poste in essere e <strong>di</strong> garantire il raccordo congli operatori dei <strong>di</strong>versi settori.I gruppi <strong>di</strong> lavoro <strong>di</strong> cui farà stabilmente parte la <strong>Provincia</strong> conterranno le seguenti tipologie <strong>di</strong>soggetti: associazioni <strong>di</strong> categoria, enti non profit e del volontariato, amministrazioni comunali,operatori economici.134


• Formazioni <strong>di</strong> OTTL’acronimo OTT sta per Organizzazione Turistica Territoriale, cioè in<strong>di</strong>vidua una organizzazionecostituita (anche eventualmente formalmente) che rappresenta una rete <strong>di</strong> comuni. La funzionedella OTT sarà quella <strong>di</strong> provvedere alla messa a <strong>di</strong>sposizione del territorio <strong>di</strong> risorse accessibili efruibili dal punto <strong>di</strong> vista turistico. Ovvero, l’obiettivo è quello <strong>di</strong> creare una rete che, superandola logica dei campanili, quantifichi e qualifichi le risorse concretamente e funzionalmenteutilizzabili ai fini dello sviluppo turistico, sia a livello comunale che intercomunale. In viasperimentale tale iniziativa sarà avviata già dalla stagione turistica corrente in due areesperimentali della provincia.<strong>Le</strong> OTT dovranno costituire il punto <strong>di</strong> riferimento per tutti coloro i quali dovranno utilizzare ilterritorio <strong>di</strong> competenza della “OTT” ai fini dello sviluppo turistico.• Sistemi Turistici Locali o Progetti Turistici LocaliI Sistemi Turistici Locali sono uno strumento <strong>di</strong> governo turistico del territorio che privilegia losviluppo dal basso delle comunità locali, introdotto dalla legge n. 135, art.5, del 2001. Taleproposta <strong>di</strong> legge non ha trovato piena applicazione a livello nazionale ed in molti casi vi è stato ilrifiuto esplicito ad attivarli.La Regione Calabria nella sua proposta <strong>di</strong> legge <strong>di</strong> rior<strong>di</strong>no del turismo, ha previsto anche lacostituzione dei Sistemi Turistici Locali, secondo modalità non pienamente da noi con<strong>di</strong>visi .Anche, comunque con l’obiettivo <strong>di</strong> preparare il territorio all’eventuale introduzione <strong>degli</strong> STL,inten<strong>di</strong>amo promuoverne la sperimentazione in due aree pilota della provincia, considerandoliin ogni caso come “semplici” progetti <strong>di</strong> sviluppo turistici, riferito ad un preciso contestoterritoriale, proposti da soggetti pubblici e privati e su base spontanea.Il progetto <strong>di</strong> sviluppo turistico proposto dall’STL, dovrà fare riferimento al territorio <strong>di</strong>competenza <strong>di</strong> una OTT (Organizzazioni Turistiche Territoriali).• Elaborazione <strong>di</strong> un Report quadrimestrale e annualeSiamo già pronti per pubblicare un Report quadrimestrale e annuale sull’andamento del turismonella provincia. Tale Report viene considerato uno strumento <strong>di</strong> lavoro oltre che per le stesseamministrazioni pubbliche anche e soprattutto per gli operatori turistici privati.Il Report conterrà informazioni circa: statistiche relative all’andamento della domanda ai livelli<strong>di</strong> aggregazione territoriale consentiti dalla legge sulla privacy; statistiche relative all’andamentodella offerta ai livelli comunale <strong>di</strong> aggregazione territoriale; una sezione sarà de<strong>di</strong>cata allainformazione da parte del mondo della suola e dell’università; un’altra sezione sarà de<strong>di</strong>cata alleinformazioni da parte delle associazioni <strong>di</strong> categorie, dell’associazionismo e delle Pro-Loco; unasezione ancora sarà de<strong>di</strong>cata alle eventuali indagini sul campo che si realizzeranno.• Focus Group: Mobilità ed accessibilità (sistemi <strong>di</strong> trasporto, viabilità, grado <strong>di</strong>utilizzazione delle infrastrutture esistenti, forme <strong>di</strong> accessibilità).• Focus Group: Istruzione e formazione (rapporti e sistemi <strong>di</strong> <strong>relazioni</strong> scuola-Università/mondo delle imprese, meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> definizione dei bisogni formativi, politica 3L(Long Life <strong>Le</strong>arning), efficacia delle azioni).• Focus Group: Politiche <strong>degli</strong> investimenti pubblici e privati (definizione dei modelli <strong>di</strong>sviluppo ed orientamento delle scelte, uso del territorio, grado <strong>di</strong> raccordo politiche entipubblici ed iniziative sistema delle imprese, effetti provvidenze contributi contocapitale/conto interessi).3. Iniziative135


a. Calabria in miniatura e/o virtualeL’iniziativa prevede la realizzazione <strong>di</strong> una infrastruttura che potrà essere utilizzata nellaelaborazione <strong>di</strong> prodotti turistici e dai soggetti che operano nella formazione scolastica anchefuori dai confini calabresi (le scuole <strong>di</strong> ogni or<strong>di</strong>ne e grado).Si tratta <strong>di</strong> realizzare una infrastruttura che altre simili esperienze maturate in Italia (Ravenna,l’Italia in miniatura) hanno <strong>di</strong>mostrato dotate <strong>di</strong> una particolare capacità <strong>di</strong> attrazione turistica.In effetti tale iniziativa si <strong>di</strong>mostra molto efficace nella promozione del turismo scolastico, e che,in conseguenza della eccessiva <strong>di</strong>spersione sul territorio delle risorse culturali e naturali, moltospesso, interessa la nostra regione e la nostra provincia solo a livello escursionistico o per breviperio<strong>di</strong> <strong>di</strong> vacanza/istruzione sulle montagne.L’infrastruttura, inoltre, produrrebbe un effetto positivo anche nello stimolare il bisogno <strong>di</strong>conoscenza <strong>di</strong>retta delle risorse turistico/culturali inserite in forma miniaturizzata.Per la realizzazione dell’opera occorre in<strong>di</strong>viduare un area molto ampia (nella quale andrannoinoltre previsti servizi <strong>di</strong> prima necessità e <strong>di</strong>dattico/formativi), possibilmente in pianura evicina alle maggiori vie <strong>di</strong> comunicazione ferroviarie e stradali della provincia, <strong>di</strong> maggiorepregio archeologico. Per la realizzazione dell’opera appare evidente la necessità <strong>di</strong> realizzare unostu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fattibilità. Progetto già richiesto e finanziabile con fon<strong>di</strong> POR. Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> fattibilitàConvinti del fatto che alcune aree della provincia attraversano perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> grande <strong>di</strong>fficoltà e <strong>di</strong>sostanziale allontanamento dai mercati turistici più interessanti, promuoveremo alcuni “Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong>fattibilità” tramite i quali elaborare progetti tesi al rilancio turistico <strong>di</strong> alcune aree.In particolare, i dati <strong>di</strong>sponibili consigliano la realizzazione <strong>di</strong> tali stu<strong>di</strong> in particolare per leseguenti aree, ed in or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> priorità: altopiano silano, alto-me<strong>di</strong>o tirreno, alto Ionio.Gli stu<strong>di</strong> dovranno essere elaborati da soggetti con evidente capacità scientifica e professionalenel campo del turismo e dello sviluppo locale.E’ evidente, che la <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> tali stu<strong>di</strong> costituirà un elemento <strong>di</strong> sostegno prioritarionell’ambito del POR 2007-2013.Manifestazioni locali <strong>di</strong>ffuseConsapevoli delle necessità turistico/culturali delle comunità calabresi, si sostiene la realizzazione<strong>di</strong> manifestazioni ed eventi locali che abbiano la finalità <strong>di</strong> valorizzare le tra<strong>di</strong>zioni culturali dellecomunità locali (mantenimento), che siano realizzate durante il periodo <strong>di</strong> affluenza turistica(animazione turistica), che siano in grado <strong>di</strong> favorire l’accesso al territorio anche in perio<strong>di</strong> nonturistici (destagionalizzazione).Turismo Sociale / Turismo per TuttiIn sintesi l’idea <strong>di</strong> programma consiste nel permettere a tutti i citta<strong>di</strong>ni della provincia cosentina enon, <strong>di</strong> poter fruire delle risorse ambientali, sportive e turistiche aprendo “le porte” a quel turismosociale <strong>di</strong> cui ancora oggi non si conosce il potenziale. Si deve puntare alla rimodulazione dellefiliere in tutte le loro caratterizzanti peculiarità per consentire la fruizione <strong>di</strong> ine<strong>di</strong>ti settori <strong>di</strong>utenza. <strong>Le</strong> forze sociali, politiche ed istituzionali devono rendersi sinergicamente promotori <strong>di</strong> unosviluppo culturale che deve favorire la progettualità <strong>di</strong>retta all’uguaglianza nell’accesso alle risorse ecapace <strong>di</strong> rispondere ad un <strong>di</strong>ffuso bisogno <strong>di</strong> relazionalità, favorendo l’incontro e la socializzazione.<strong>Le</strong> tipologie <strong>di</strong> servizi si devono caratterizzare in relazione al <strong>di</strong>versificato genere <strong>di</strong> richieste chepervengono dal mercato. Proliferano nuove tipologie <strong>di</strong> turismo: culturale, naturalistico,sostenibile, responsabile, <strong>di</strong> evento, associato, scolastico, sportivo; cambiano i perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> farevacanza, si accorciano i tempi <strong>di</strong> permanenza, ma si moltiplicano le occasioni per spostarsi e più <strong>di</strong>tutto le vacanze si arricchiscono <strong>di</strong> numerose attività legate al valore dell'aggregazione sociale. Ilnostro Assessorato vuole rispondere a questo tipo <strong>di</strong> domanda con un'offerta flessibile,136


<strong>di</strong>versificata, attenta a rispettare il valore della qualità della vita e ad offrire occasioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>stacco e<strong>di</strong>scontinuità rispetto all'uniformità della vita quoti<strong>di</strong>ana.La motivazione che maggiormente ci sprona ad innescare questo “meccanismo” è la consapevolezza,sempre più <strong>di</strong>ffusa, che la riscoperta e promozione della persona in generale e in particolare deiportatori <strong>di</strong> una <strong>di</strong>fficoltà, sul piano in<strong>di</strong>viduale e sociale, passa anche attraverso i vettori dellaconoscenza, della conquista dell’informazione e della socializzazione.<strong>Le</strong> modalità con cui si intende effettuare l’intervento sono già state sperimentate su piccola scalacon risultati altamente positivi e consistono nell’effettuazione <strong>di</strong> un modo <strong>di</strong>verso <strong>di</strong> approcciarsi alterritorio, rendendolo esplorativo, ricettivo, adeguatamente organizzato e tecnologicamenterispondente alle obiettive situazioni derivanti dalla con<strong>di</strong>zione generale ed ai bisogni particolari <strong>di</strong>ciascun soggetto.<strong>Le</strong> strategie per raggiungere tali obiettivi sono molteplici, tra le quali: favorire l’abbattimentoarchitettonico nelle strutture ricettive; organizzare incontri <strong>di</strong> informazione e orientamentofinalizzati ad aggiornare gli operatori ricettivi della provincia <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> sulla situazione e sulletendenze del turismo sociale e sportivo; organizzare dei workshop, finalizzati a favorire l’incontrofra la domanda e l’offerta, rivolti agli operatori dell’interme<strong>di</strong>azione commerciale (Tour Operator,Bus Operator, Agenzie <strong>di</strong> Viaggio, agli operatori ricettivi provinciali (alberghi, agenzie <strong>di</strong> Viaggio,camping, consorzi <strong>di</strong> commercializzazione, ecc.) e ai "decisori" del turismo sociale (Associazioniculturali, turistiche e del tempo libero, scuole, parrocchie, associazioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sabili, cooperativesociali, circoli <strong>di</strong> anziani ecc.); realizzazione <strong>di</strong> un manuale rivolto agli operatori, italiani e stranieri,appartenenti al settore del turismo nel quale si metteranno in evidenza le informazioni sullestrutture ricettive provinciali ritenute accessibili, i servizi, ecc.; realizzazione <strong>di</strong> una guida turisticadella provincia da inviare alle associazioni che si occupano <strong>di</strong> persone con <strong>di</strong>fficoltà, realizzata oltreche in maniera tra<strong>di</strong>zionale su au<strong>di</strong>oguida, in braille ecc., ideare un meccanismo <strong>di</strong> agevolazioneeconomica per promuovere il turismo sociale e le connesse attività culturali e ricreative concedendodei contributi i cui destinatari potrebbero essere enti pubblici che esercitano o intendono esercitareattività nel settore del turismo sociale, associazioni ed organizzazioni che operano nel settore,organizzazioni turistiche <strong>di</strong> emanazione sindacale ed organizzazioni del movimento cooperativooperanti a livello nazionale; “educare” maggiormente l’opinione pubblica ad essere più apertariguardo alle strategie <strong>di</strong> pari opportunità per le persone con <strong>di</strong>fficoltà.La <strong>Provincia</strong>, <strong>di</strong>retta dal Presidente Mario Oliverio, non poteva non includere nella suaprogrammazione strategie, interventi ed attività, attraverso percorsi innovativi mirati a far godere letante meraviglie a tutte le persone, non poteva non guardare con particolare interesse a coloro iquali sono portatori <strong>di</strong> una <strong>di</strong>fficoltà fisica o sensoriale che fino ad oggi non hanno avuto accesso atanti beni, perciò ci attiveremo seriamente per aprire, così, “le porte” anche a quel turismo sociale <strong>di</strong>cui ancora oggi non si conoscono a pieno le potenzialità.Inten<strong>di</strong>amo sollecitare nuovi flussi turistici anche nei perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> bassa stagione, con attività mirate aquesto universo umano per troppo tempo escluso da un <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> partecipare e con<strong>di</strong>videre tutti gliaspetti della vita.Promozione del TerritorioLa proiezione <strong>di</strong> una provincia che vanta potenzialità uniche non può mancare <strong>di</strong> puntarefortemente sulla pubblicizzazione, sulla cura dell’immagine e sulla comunicazione.Saranno sostenute ed incentivate proposte originali <strong>di</strong> produzione e promozione <strong>di</strong> materialeturistico del territorio provinciale ai fini della <strong>di</strong>vulgazione e della valorizzazione delle tantemeraviglie e risorse <strong>di</strong> grande interesse turistico a livello paesaggistico-naturale, ambientale,culturale ed archeologico: riviste, guide, giornali, stampa <strong>di</strong> opuscoli, brochure, riprese televisive,produzioni innovative, supporti <strong>di</strong>gitali e prodotti multime<strong>di</strong>ali avanzati per la valorizzazione,fruizione e promozione del territorio, ed anche produzioni che valorizzino il consuntivo del lavorosvolto.Seguendo la filosofia generale che anima il programma, saranno lanciate campagne <strong>di</strong>comunicazione, nel pieno rispetto delle informazioni necessarie al turista, ossia attraverso messaggicomunicativi che riflettano situazioni reali e non potenziali, interventi mirati a promuovere ilterritorio a livello nazionale ed internazionale (bilingue) e quin<strong>di</strong> anche rivolti a segmenti <strong>di</strong>mercato specifici.137


Sostegno a Manifestazioni ed EventiSulla base dell’esperienza vissuta abbiamo rilevato che la nostra <strong>Provincia</strong> “pullula” <strong>di</strong>iniziative e manifestazioni che vengono proposte, a volte similari e che si sovrappongono, daqui l’esigenza nella nostra programmazione, che si intende inserire in un’ottica della gestionesistemica delle <strong>di</strong>verse aree territoriali, in modo che possa rappresentare davvero un realebeneficio per la promozione turistica e la effettiva valorizzazione del territorio.E’ nostra convinzione sostenere e sponsorizzare un insieme <strong>di</strong> attività in base ad una ricercaavviata dal settore che offrirà in<strong>di</strong>cazioni valide, ma anche idee progettuali mirate e concordateattraverso istanze che provengono dai bisogni e dalle necessità del territorio.Allo stato attuale le iniziative che rientrano tra quelle, ormai, ampiamente sperimentate e <strong>di</strong>significativa valenza, oltre che turistica anche culturale e che, pertanto, inten<strong>di</strong>amo sostenere sono:La Fiera dei 100 Comuni; il Carnevale Internazionale del Pollino ed i Carnevali minori giàconsolidati (Amantea, Carnevale Pianoto, Lauropoli, Cariati, Mandatoriccio e Carnevale estivo <strong>di</strong>San Lucido); progetto <strong>di</strong> Cooperazione Internazionale “Magellano”; gli scambi con le ComunitàItaliane all’estero del gruppo Folklorico Miromagnum; Concorsi con le scuole; Il gusto delterritorio; dal Bosco al Piatto; le strade del vino doc <strong>di</strong> Donnici e <strong>di</strong> Cassano; il Premio NazionaleLuigiano d’oro; ed altre manifestazioni turistiche artistiche culturali che hanno un’importantericaduta anche economica per il territorio; sosterremo anche attività <strong>di</strong> enti religiosi come leparrocchie <strong>di</strong>: San Marco, Doria, Cellara e Lauropoli, che organizzano manifestazioni legate allapromozione concreta dei territori; il Festival arberesh <strong>di</strong> San Demetrio Corone; il Premio DaniloCipolla; <strong>di</strong>eci parole sott’olio; ma anche il Turismo per anziani, il Turismo religioso ed il turismoscolastico o campi scuola.Simposi nazionali ed internazionali:Rapso<strong>di</strong>a d’autunno; Trapobana per la mostra <strong>di</strong> Venezia; Iniziative promozionali <strong>di</strong> Altomonte,Amendolara, San Giovanni in Fiore, Cassano e San Marco Argentano; tra<strong>di</strong>zione e cultura aconfronto il “Festival del Peperoncino”; la “Giornata delle Memoria”; “l’Alto Ionio Festival”;partecipazione a “Maratona” nazionale e/o internazionale; San Valentino Festival; ProduzioniMultime<strong>di</strong>ali a sostegno del turismo religioso; Donne <strong>di</strong> Casa Nostra; Festival internazionale delFolklore; Identità e promozione territoriale; Storie e sapori: viaggio turistico lungo la strada dellasolidarietà nella <strong>Provincia</strong> che cambia; Raccontare la Calabria; le Vallje <strong>di</strong> Civita; Cetraro in vetrina;reportage, Amici del territorio Lauropoli; Expo bizantina; Etno Festival; Fiera dei 100 Comuni e Bit<strong>di</strong> Milano: riprese video; Comunalia; Ascia Votiva; Festa dell’uva dell’enotria Onlus; ripresetelevisive delle manifestazioni organizzate; Festa dell’uva Enotria; Miss Arberesh; Radunoban<strong>di</strong>stico; Lisa Cassano; Convegno Agica; Sostegno alle guide turistiche del parco della Sila;Rilancio turistico e identità vitivinicola; Promozione turistica del territorio silano; Estate forense;Festival S. Pietro e Paolo; Raduno curcio; Premio Cassano; Attività L.A.I.C.; Manifestazionepugilistica; Me<strong>di</strong>terranea; Turismo per tutti un lido per tutti; Cantare in Calabria; Dalle spiaggedello Ionio ai monti della Sila; I 5 sensi; Identità tra musica e sapori.Troveranno il sostegno anche le esperienze dei presepi e <strong>di</strong> alcune sagre tipiche e le iniziative <strong>di</strong>promozioni <strong>di</strong> produzioni tipiche locali, specialmente, quelle riguardanti le manifatturefemminili.Non mancheremo ancora <strong>di</strong> accettare proposte originali <strong>di</strong> promozione e produzione <strong>di</strong>materiale turistico del territorio provinciale ai fini della <strong>di</strong>vulgazione e della valorizzazionedelle bellezze del territorio, anche tramite la partecipazione a meeting nazionali e<strong>di</strong>nternazionali.Atteso l’interesse mostrato e, considerato che il progetto “Ban<strong>di</strong>ere Arancioni” -marchioturismo <strong>di</strong> qualità- ha visto la nostra <strong>Provincia</strong> non solo nel ruolo <strong>di</strong> apripista in questo settore,ma anche in quello <strong>di</strong> realizzatrice <strong>di</strong> un progetto esportato successivamente in altre province eregioni, lo stesso viene riproposto, in stretta collaborazione con il Touring Club, anche perstimolare i nostri comuni ad adeguarsi per <strong>di</strong>venire sempre più competitivi con le migliorirealtà turistiche del nostro paese.138


Borsa LavoroSi ritiene utile mantenere una borsa lavoro nell’ambito del progetto “Riorganizzazione delTurismo nella <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>”, al fine <strong>di</strong> supportare professionalmente, attraversoaccurate ricerche e stu<strong>di</strong>, tale piano <strong>di</strong> lavoro, ma anche per incentivare e sostenere l’accesso allavoro ed alla professione <strong>di</strong> giovani laureati.139


SPORT E TEMPO LIBEROE’ <strong>di</strong>ventata una certezza ed una concretezza per la nostra <strong>Provincia</strong> l’impegno verso e per il mondodello Sport, nei programmi del Presidente Oliverio e per noi è <strong>di</strong>venuto <strong>di</strong> fatto imperativocategorico: perché investire sullo sport significa investire sulla persona umana. Ormai lo sport è<strong>di</strong>venuto un fenomeno sociale <strong>di</strong>ffuso e complesso che inten<strong>di</strong>amo sostenere e incentivare semprepiù, convinti come siamo che in una società globalizzata, solo lo sport, al pari della musica, riesce aveicolare i gran<strong>di</strong> valori della tolleranza, della solidarietà, della pace.Da questo assunto parte la nostra Programmazione che si pone come obiettivo prioritario quello <strong>di</strong>far <strong>di</strong>venire lo sport patrimonio <strong>di</strong> ogni uomo e <strong>di</strong> ogni donna per migliorare lo stile <strong>di</strong> vita. Ormai ème<strong>di</strong>calmente certificato che la vita sedentaria, stressata è causa <strong>di</strong> numerevoli patologie chepossono essere beneficamente curate da pratiche sportive adattate a tutti gli in<strong>di</strong>vidui. Ma ilpotenziale che offre la pratica sportiva è, nel contempo, eccezionale strumento <strong>di</strong> prevenzione utilenon solo fisicamente, ma soprattutto per scaricare tensioni, stati d’ansia depressivi o aggressivi.Quin<strong>di</strong> la nostra Programmazione è improntata alla crescita <strong>di</strong>ffusa della cultura dello sport e dellosport per tutti come strumento formidabile <strong>di</strong> sviluppo delle <strong>relazioni</strong> sociali; visto che l’attualesocietà, sempre più egoista e in<strong>di</strong>vidualista, provoca degenerazioni, lo sport che è socializzazione eaggregazione, contribuisce a creare un sistema unico <strong>di</strong> <strong>relazioni</strong>, <strong>di</strong> amicizia e <strong>di</strong> fratellanza,<strong>di</strong>venta, pertanto, il migliore antidoto.Per le giovani generazioni lo sport è soprattutto formazione, costruzione e affermazione dellapropria personalità, della propria identità, ma anche dei propri limiti; attraverso lo sport i giovaniimparano a vivere in un universo <strong>di</strong> regole e quin<strong>di</strong> utile al rispetto della legalità, ma anche aprevenire <strong>di</strong>sturbi e devianze sociali.E, non per ultimo i giovani si abituano ad un sistema <strong>di</strong> <strong>relazioni</strong>, allo sforzo, al sacrificio e allerinunce ai quali non sono più abituati, ma anche ad accettare con il giusto equilibrio vittorie esconfitte, insomma a <strong>di</strong>ventare uomini e donne degni <strong>di</strong> una società migliore.La <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> per lo SportSicuramente abbiamo centrato traguar<strong>di</strong> e obiettivi che inten<strong>di</strong>amo perseguire nel variegato mondodello Sport che anima la nostra <strong>Provincia</strong>, quin<strong>di</strong> con un impegno che per volontà del PresidenteOliverio <strong>di</strong>venta ancora più determinato vogliamo in questa annualità 2008 favorire la pratica dellosport a tutto tondo come “ricchezza” utile a migliorare la vita dell’uomo e, quin<strong>di</strong>, della società. Inuna visione d’assieme che lo sport cambia con la società è necessario uno spirito e un’azioneinnovativa, un approccio <strong>di</strong>verso e comune <strong>di</strong> costruire un programma integrato delle politichesportive per tutto il territorio provinciale atto a favorire una maggiore complementarietà fra sport,cultura, ambiente, turismo e scuola.Una Programmazione integrata che guar<strong>di</strong> alla “crescita” delle periferie, delle zone interne dellanostra <strong>Provincia</strong> che vanno sostenute maggiormente anche attraverso lo Sport a “servizio” dellapromozione del territorio.Valuteremo le proposte <strong>di</strong> Idee Progettuali tenendo conto della domanda <strong>di</strong> servizi sportivi, delleattività praticate, l’offerta <strong>di</strong> servizi, gli impianti sportivi, gli operatori e le attività collaterali, maanche le strutture organizzative e le ricadute sul territorio.Con questo spirito abbiamo cercato e cerchiamo <strong>di</strong> metterci a servizio del territorio raccogliendoelementi <strong>di</strong> conoscenza utili a definire servizi nell’ambito <strong>di</strong> u n confronto e con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> obiettivicomuni, operando in una logica <strong>di</strong> integrazione e coesione fra le <strong>di</strong>verse autonomie. Interlocutoreprivilegiato, con il quale abbiamo avuto una continua e assai proficua collaborazione, è stato per noiil Coni; continueremo a lavorare con progetti comuni atteso che non ci potranno che essere riflessipositivi e benefici sia nel mondo dello sport che per le Federazioni e quin<strong>di</strong> per tutta la nostrasocietà. Tutta la nostra azione amministrativa ha mirato e mira al confronto continuo ed a lavorareunendo forze, idee, pensieri, proposte e risorse per provare a fare sistema, ad attivare strategie percostruire percorsi <strong>di</strong> con<strong>di</strong>visione su in<strong>di</strong>rizzi e programmi che <strong>di</strong>vengano poi con coerenza, scelteconcrete nei territori. Come <strong>Provincia</strong>, seppure con gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà economiche dell’Ente sentiamocon sempre maggiore forza la necessità <strong>di</strong> investire nuove risorse: umane e finanziare per sostenereil mondo dello Sport. Risorse in<strong>di</strong>spensabili per garantire la presenza strutturata e continuata nel140


tempo <strong>di</strong> un lavoro <strong>di</strong> base con i bambini e non solo, con le scuole, e nelle città e nei paesi;dobbiamo rendere un servizio alle nostre comunità attraverso una sana ed equilibrata promozionedella cultura sportiva fra le giovani ed i giovani, con il duplice scopo <strong>di</strong> allargare la base deipraticanti dalla quale possono emergere anche atleti <strong>di</strong> valore, ma soprattutto <strong>di</strong>vulgare esviluppare tutti quegli aspetti educativi e <strong>di</strong> socialità altamente positivi della pratica sportiva checonsentano <strong>di</strong> formare il bravo sportivo e con lui, anche il bravo citta<strong>di</strong>no. Questo sforzo non puòpiù essere sostenuto dai soli Enti Locali. Occorre un salto <strong>di</strong> qualità che, partendo dallavalorizzazione dello sport e dal potenziamento dell’educazione motoria, determini lo sviluppo <strong>di</strong>processi formativi ed educativi permanenti per la crescita <strong>di</strong> tutti i citta<strong>di</strong>ni ed in primo luogo deigiovani.E’ necessario e possibile uno slancio <strong>di</strong> orgoglio dello sport: le tante e sane esperienze dello Sport <strong>di</strong>base sono la risposta migliore alla situazione deludente che la cronaca nazionale ci ha raccontatosperando che possa rimanere solo un brutto ricordo.Obiettivi:• favorire la pratica sportiva per tutti, con particolare riferimento all’attività sportiva<strong>di</strong>lettantistica agonistica e non agonistica, amatoriale, giovanile, scolastica, per <strong>di</strong>sabili e perla terza età, includendo anche l’attività motoria generica a carattere salutistico e ricreativo;• rendere più omogeneo lo sviluppo dello sport nella provincia, rispettando il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong>ciascuno alla pratica sportiva e operando per favorire il superamento <strong>di</strong> squilibri economici,sociali e territoriali;• assicurare e salvaguardare le funzioni socio-educative e <strong>di</strong> tutela della salute dello sport;• tutelare e valorizzare le risorse presenti, operando da stimolo per la costruzione <strong>di</strong> un solidorapporto fra associazionismo sportivo, volontariato, Istituzioni ed Enti pubblici, soggettiprivati, anche mettendo in relazione le esperienze <strong>di</strong> servizi già esistenti e operanti nellevarie organizzazioni e riservando particolare attenzione al mondo della Scuola, dallematerne alle superiori, attraverso la promozione, l’incentivazione e l’omogeneizzazionedelle attività sportive scolastiche del territorio, nel rispetto delle responsabilità della scuolasotto il profilo del progetto educativo generale,• perseguire un lavoro <strong>di</strong> omogeneizzazione delle politiche relative all’impiantistica sportiva,(estendendo questo concetto anche alle palestre a cielo aperto), nei <strong>di</strong>versi aspetti relativiall’utilizzo, alla gestione, alle manutenzioni e messa a norma, alla programmazione <strong>di</strong> nuoviinterventi, per una maggiore cooperazione nel settore dell’impiantistica e avviando lacostituzione <strong>di</strong> un servizio per l’assistenza ai Comuni, anche per ciò che riguarda leconvenzioni per la gestione <strong>degli</strong> impianti sportivi;• creare occasioni <strong>di</strong> conoscenza, formazione e aggiornamento per gli operatori sportiviconsolidando il legame tra sport e cultura anche attraverso la costituzioni e la <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong>una sorta <strong>di</strong> Centri <strong>di</strong> documentazione e la organizzazione <strong>di</strong> corsi e convegni a tema, inparticolare per promuovere una cultura sportiva fondata su valori etici e morali, sullacultura delle regole, sul rispetto, sull’ascolto, sulla comunicazione, promuovendo iniziativevolte a stimolare, come in parte abbiamo cominciato a fare, alla riflessione i gruppi <strong>di</strong>rigentie gli allenatori delle società sportive del territorio, sui significati etici e morali dello sport,inteso come rispetto della <strong>di</strong>gnità umana in contrapposizione allo sport visto come stradaper il successo, o peggio come violenza, sopraffazione, ricorso ad espe<strong>di</strong>enti artificiali pervincere;• costruire attraverso la collaborazione e lo sforzo <strong>di</strong> tutti i soggetti coinvolti (Comuni,Comunità montane, Consorzi ed Enti <strong>di</strong> promozione turistica, albergatori e Associazioni <strong>di</strong>categoria, pacchetti e azioni rivolti a tutto il mondo sportivo provinciale amatoriale,<strong>di</strong>lettantistico e professionistico, per lo svolgimento <strong>di</strong> stage, ritiri, manifestazioni collegialisul nostro territorio, come occasione <strong>di</strong> valorizzazione da un lato del territorio naturaledell’appennino calabrese come luogo per eccellenza dove praticare sport, e opportunità <strong>di</strong>sviluppo dell’economia turistica.141


AttivitàLa nostra realtà provinciale pullula <strong>di</strong> iniziative è molto vivace e propositiva: il mondo dello sport,costituito in larga parte da volontari e volontarie, realizza moltissime attività nel territorio epermette a bambini e giovani e ad anziani e <strong>di</strong>sabili <strong>di</strong> praticare realmente attività sportiva e <strong>di</strong>partecipare a piccoli eventi e a manifestazioni che rendono vitali tutte le zone della provincia.Inoltre nel quadro delle attività <strong>di</strong> promozione e per il supporto ad iniziative ed eventi che sisvolgono sul nostro territorio, la <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> vuole partecipare <strong>di</strong>rettamenteall’organizzazione <strong>di</strong> manifestazioni <strong>di</strong> interesse pubblico, <strong>di</strong> rilevanza regionale, nazionale e<strong>di</strong>nternazionale.La promozione <strong>di</strong> queste ultime attività e <strong>degli</strong> eventi richiedono, come si sa, un grande impegno <strong>di</strong>risorse economiche per l’organizzazione e per la sistemazione e messa a norma <strong>degli</strong> impiantisportivi, investimenti che hanno poi una ricaduta in termini <strong>di</strong> attenzione alla attività e anche <strong>di</strong>nuove opportunità ma che non si riescono più a sostenere da soli che necessitano del concorso <strong>di</strong>altri soggetti e <strong>di</strong> ricorso a fon<strong>di</strong> europei.Ci sono alcuni ambiti su cui particolarmente si punterà e che sono secondo noi strategici. Il primo èquello della salute. Lo sport è salute, lo sport è prevenzione.Il tema si svilupperà attraverso la promozione <strong>di</strong> campagne <strong>di</strong> informazione e sensibilizzazione suglistrumenti messi a <strong>di</strong>sposizione dal sistema sanitario nazionale, dalla Regione e dal sistema <strong>degli</strong>Enti Locali: sulle regole da seguire per svolgere un’attività sportiva sicura ed equilibrata.Sappiamo che molto si è fatto e detto su questo tema ma siamo convinti che ancora manchi ilcoor<strong>di</strong>namento fra i settori <strong>di</strong> intervento (la promozione <strong>di</strong> una corretta alimentazione e adeguatistili <strong>di</strong> vita - ad esempio - deve incontrarsi con la politica sportiva) e manca la consapevolezza che lapromozione dell’attività sportiva è uno strumento concreto <strong>di</strong> prevenzione per la salute e unostrumento eccezionale <strong>di</strong> promozione del benessere.Un secondo punto della programmazione molto importante e che interesserà l’anno 2008riguarderà le donne e lo sport. Dai primi dati rilevati si evince come sia bassa, e per alcuni sportnulla, la partecipazione delle donne alle varie componenti del sistema sportivo. Nell’anno europeodelle pari opportunità ci è sembrato giusto ancora <strong>di</strong> più investire in questo campo e lo faremo conil progetto “Più donne per lo sport – Più sport per le donne”. Incentiveremo lo sport al femminilesostenendo con adeguati contributi la nascita <strong>di</strong> nuove società sportive <strong>di</strong> tutte le varie <strong>di</strong>scipline.Nell’ambito poi dei vari progetti si continuerà nello sviluppo delle iniziative già intraprese e cheriguardano:• l’organizzazione e gestione <strong>di</strong> corsi <strong>di</strong> formazione <strong>di</strong> I° e II° livello per <strong>di</strong>rigenti sportivi;• corsi <strong>di</strong> formazione-informazione su sport, salute educazione e doping;• corsi <strong>di</strong> primo soccorso sui campi <strong>di</strong> gara;• assegnazione <strong>di</strong> premi speciali per particolari risultati ottenuti a livello internazionale;• assegnazione <strong>di</strong> borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o ad atleti <strong>di</strong> livello nazionale con particolare risultati ottenutianche nel campo scolastico;• organizzazione <strong>di</strong> concorsi sullo sport;• attivazione <strong>di</strong> un servizio <strong>di</strong> consulenze sportive, fiscali, giuri<strong>di</strong>che, <strong>di</strong> informazione, infavore delle associazioni, società sportive e assessorati comunali allo sport;• l’istituzione <strong>di</strong> un osservatorio sportivo provinciale;• seminari e convegni inerenti le problematiche dello sport;• attività culturali abbinati allo sport – letteratura – cinema – arte;• “l’altra faccia del pallone” i valori dello sport testimoniati da atleti, <strong>di</strong>rigenti, arbitri,giornalisti;• pubblicazioni su specifiche tematiche sportive – annuario dello sport provinciale.La <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> alla luce <strong>degli</strong> ultimi avvenimenti <strong>di</strong> cronaca che hanno interessato il nostroterritorio intende attuare una campagna <strong>di</strong> comunicazione-informazione per rafforzare una <strong>di</strong>ffusacoscienza e cultura sportiva, un sistema i cui protagonisti <strong>di</strong>ventino, con il loro stesso esempio,garanti della campagna stessa.Gli obiettivi :• promuovere il valore educativo dello sport;• <strong>di</strong>ffondere i valori della lealtà sportiva;• educare al fair play e al rifiuto <strong>di</strong> ogni forma <strong>di</strong> violenza e <strong>di</strong> razzismo;142


• promuovere i valori <strong>di</strong> uno stile <strong>di</strong> vita attivo.Presentata e approfon<strong>di</strong>ta nel corso della Conferenza <strong>Provincia</strong>le dello Sport, con il coinvolgimento<strong>di</strong> tutti i soggetti del Sistema Sportivo Cosentino.Piano per lo sportLa nostra <strong>Provincia</strong> ha <strong>di</strong>mostrato che, anche nello sport, ha voluto seguire il criterio dellaconoscenza per pianificare, intervenire e qualificare. Ed è partito e già completato il Piano<strong>Provincia</strong>le per la Promozione della Cultura e della Pratica delle Attività Motorie Ricreative eSportive, o più semplicemente il Piano per lo Sport.Il Piano si è sviluppato anche in coerenza con le in<strong>di</strong>cazioni del PTC, ove si in<strong>di</strong>ca la necessità <strong>di</strong>ricercare sinergie con altri piani <strong>di</strong> settore (per l’impiantistica sportiva, dei lavori pubblici, delturismo), al fine <strong>di</strong> integrare le politiche <strong>di</strong> sviluppo in relazione alle necessità territoriali.In questo mandato amministrativo, vogliamo porre al centro del <strong>di</strong>battito culturale leproblematiche inerenti tutto il sistema sportivo cosentino, al fine <strong>di</strong> produrre non solo quellanecessaria azione <strong>di</strong> analisi per verificare i punti <strong>di</strong> forza e <strong>di</strong> debolezza nell’attuale situazione ma,soprattutto, per attivare un coor<strong>di</strong>namento programmatico utile ad integrare al meglio le azioniamministrative <strong>degli</strong> enti locali e le attività messe in atto dall’associazionismo sportivo, tutte tese afornire servizi più qualificati alla citta<strong>di</strong>nanza. A tale proposito abbiamo compiuto scelte <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzoed interventi nel campo dello sport, sia a carattere agonistico che ricreativo o sociale, perchéconvinti che questo spaccato della realtà sociale incida sensibilmente nella vita quoti<strong>di</strong>ana <strong>di</strong> molticitta<strong>di</strong>ni: il <strong>di</strong>ritto al movimento, alla pratica sportiva e ricreativa, deve essere assicurato a fascesempre più ampie <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni, in quanto esso assicura una benefica azione salutare e nel contempo<strong>di</strong> formazione della personalità <strong>di</strong> ogni essere umano.Tuttavia, perché ciò avvenga, è necessario che sia assicurata anche un’azione sempre più qualificatada parte <strong>degli</strong> operatori del settore dello sport ed interventi sempre più mirati da parte delleamministrazioni pubbliche. Per questo appare importante, non solo conoscere meglio l’interosistema ma, integrare sempre più le azioni <strong>di</strong> ognuno perché convergano su obiettivi con<strong>di</strong>visi <strong>di</strong>carattere sociale.Ma il Piano per lo Sport, ha rappresentato e vuole rappresentare, anche, un impegno <strong>di</strong> serioconfronto fra tutti gli attori <strong>di</strong> sistema, teso ad innestare processi positivi <strong>di</strong> collaborazione e <strong>di</strong>integrazione delle politiche sportive. Oggi più <strong>di</strong> ieri, gli enti locali sono chiamati a svolgere azioni <strong>di</strong>programmazione coor<strong>di</strong>nata <strong>degli</strong> interventi sportivi, perché questi rispondano sempre meglio aicomplessi bisogni dei citta<strong>di</strong>ni, desiderosi <strong>di</strong> svolgere attività a misura d’uomo e secondomotivazioni personali.Dunque, solo un sistema sportivo che saprà svilupparsi in maniera equilibrata nei suoi <strong>di</strong>versisegmenti, evitando inutili contrapposizioni e personalismi <strong>di</strong> parte, potrà dare risposte più efficaciai <strong>di</strong>versi bisogni che provengono sia dalla società civile che dal mondo sportivo organizzato.Il lavoro <strong>di</strong> analisi che è stato fatto per l’elaborazione del Piano <strong>Provincia</strong>le per lo Sport (PPS) nellaprovincia <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> ha come scopo anche quello <strong>di</strong> farsi portatori <strong>di</strong> una cultura della“programmazione partecipata”, affinché tutti i soggetti che operano nel campo delle attività motoriericreative e sportive sviluppino sempre più la capacità <strong>di</strong> interagire, in sintonia anche con gliin<strong>di</strong>rizzi del PPS.Il Piano per lo Sport <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> si è orientato sulla base <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> dati raccolti <strong>di</strong>rettamente, eparte in<strong>di</strong>rettamente, da documenti ufficiali e <strong>relazioni</strong> apposite, data l’assenza <strong>di</strong> specificheindagini settoriali o tecniche del sistema sportivo locale.L’Assessorato allo Sport della <strong>Provincia</strong> vuole primariamente svolgere un ruolo <strong>di</strong> “ascolto” dei<strong>di</strong>versi soggetti che operano nel campo delle attività motorie e sportive -Comuni, Scuole, Coni, Fsn,Enti <strong>di</strong> promozione, Associazioni- coinvolgendo per quanto possibile <strong>di</strong>rigenti, tecnici, sportivi,giornalisti, esperti, atleti, ecc., affinché ognuno possa contribuire a far conoscere meglio la propriarealtà, esprimere i bisogni settoriali mettendo in evidenza quanto già fatto o da fare.Cre<strong>di</strong>amo che da una maggiore conoscenza del nostro sistema sportivo e da politiche <strong>di</strong>programmazione integrate, passando da un rafforzamento della capacità <strong>di</strong> collaborazione con altrisoggetti, sia possibile pervenire a risultati più qualificati in ogni settore <strong>di</strong> attività.143


Il Piano <strong>Provincia</strong>le per lo Sport, che sarà presentato in un’apposita Conferenza <strong>Provincia</strong>le per loSport, costituisce soltanto una prima fase <strong>di</strong> lavoro programmato e rappresenta un documento cheavrà bisogno <strong>di</strong> continui aggiustamenti e aggiornamenti per ad<strong>di</strong>venire ad azioni sempre piùincisive in sintonia con altri piani e programmi che svilupperanno le istituzioni locali.Da domani appare importante che in ciascuno <strong>di</strong> noi cresca la <strong>di</strong>sponibilità alla collaborazionepiena, perché da politiche e azioni separate si pervenga a situazioni sempre più coor<strong>di</strong>nate esinergiche, perché siano più rispondenti ai bisogni dei citta<strong>di</strong>ni, siano essi sportivi organizzati osemplici appassionati <strong>di</strong> attività sportive e noi, come <strong>Provincia</strong>, inten<strong>di</strong>amo svolgere al meglioquesto ruolo importante <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo, guida e coor<strong>di</strong>namento.Siamo convinti che lo sport -inteso come attività motoria e sportiva <strong>di</strong> prevenzione e <strong>di</strong> tutela dellasalute per tutti- nella nostra comunità possa rappresentare un momento importante <strong>di</strong> relazione e<strong>di</strong> comunicazione, <strong>di</strong> inclusione dei soggetti svantaggiati e <strong>di</strong>versamente abili, elemento <strong>di</strong>aggregazione e <strong>di</strong> svago, ma anche occasione <strong>di</strong> confronto leale e <strong>di</strong> verifica delle proprie capacità.Ma anche, fattore fondamentale <strong>di</strong> educazione dei giovanissimi e dei giovani utile anche a prevenireo arginare fenomeni <strong>di</strong> devianze, <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio giovanile, opportunità <strong>di</strong> pervenire a prestigiosi risultati<strong>di</strong> successo secondo motivazioni personali.E’ <strong>di</strong> tutta evidenza che lo sport cosentino in questi anni si è sviluppato attraverso una <strong>di</strong>ffusionedella pratica motoria giovanile, dello sport amatoriale e ricreativo, <strong>di</strong> quello <strong>di</strong> “inclusione sociale”e, ancora, attraverso lo sport agonistico, che ha espresso nel tempo molteplici personaggi assunti alpanorama mon<strong>di</strong>ale e olimpico dello sport <strong>di</strong> prestazione, talenti che rappresentano una vera epropria risorsa per il territorio, oltre che un vanto, e che noi continueremo a sostenere e<strong>di</strong>ncentivare.Sappiamo per certo che Chi pratica sport sin da piccolo continuerà a farne anche da adulto!144


IMPIANTISTICA SPORTIVALa <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>, grazie alla lungimiranza del presidente Oliverio continua ad essereesempio <strong>di</strong> impegno innovativo in un panorama istituzionale che considera lo Sport “cenerentola”sul piano <strong>degli</strong> investimenti finanziari. Anche in questa annualità la nostra <strong>Provincia</strong> si <strong>di</strong>stingueper aver raddoppiato gli impegni economici con un Piano triennale che risponde alle esigenzeterritoriali e ad impianti sportivi innovativi o carenti che, una volta completati con le dovutegaranzie gestionali, che rappresentano un punto fermo per la buona amministrazione, renderannoun buon servizio anche al mondo dello sport, ma saranno anche appetibili per quel turismo sportivoinserito nella nostra programmazione integrata. Il settore gestionale <strong>di</strong> questo comparto <strong>di</strong>rettoegregiamente dall’Ing. Molinari, assieme alla struttura, che và potenziata, ha compiuto sforzinotevoli per consentire che gli impegni delle varie annualità venissero concretizzati.Ma l’impegno più grande è rappresentato dalla messa in sicurezza <strong>di</strong> tutti i campi <strong>di</strong> calcio e <strong>di</strong>piccoli interventi migliorativi che in questa programmazione saranno completati. Un grandeobiettivo raggiunto, uno sforzo economico eccezionale ed un programma iniziato nel 2005 assaiinnovativo voluto fortemente dal Presidente Oliverio che ha caratterizzato la nostra <strong>Provincia</strong>, resopossibile grazie al concorso della competente commissione e del suo presidente Praticò, ma anchegrazie al presidente del Coni Pino Abate e all’architetto Vincenzo Reda, nonché al vice presidentedel Cre<strong>di</strong>to Sportivo, Senatore Franco Covello che ci hanno consentito <strong>di</strong> rispettare i tempi previsti.Un dovuto ringraziamento davvero a tutti per aver contribuito ciascuno per la propria parte aconsentirmi <strong>di</strong> raggiungere traguar<strong>di</strong> insperati convinti come siamo che gli investimentiprogrammati <strong>di</strong>ventano per noi investimenti sull’uomo e sulla migliore qualità della vita.Una scelta politica <strong>di</strong> campo, la nostra, che nonostante le ristrettezze economiche, grazie alcontributo prezioso del Presidente Oliverio, ammonta ad un investimento <strong>di</strong> 23 milioni <strong>di</strong> euro neltriennio ed in questa annualità ad oltre 11 milioni <strong>di</strong> euro. Un grande sforzo economico, quin<strong>di</strong>, incontrotendenza in una <strong>Provincia</strong> che guarda soprattutto al mondo dei giovani per preservarli dafenomeni <strong>di</strong>sgreganti, <strong>di</strong> emarginazione e <strong>di</strong> qualsiasi devianza, consentire loro <strong>di</strong> praticare sport èsicuramente il modo migliore per “toglierli dalle insi<strong>di</strong>e della strada”.Certo le procedure formali a carico dei Comuni vanno migliorate per far crescere la cultura dellaresponsabilità, soprattutto sul piano gestionale; perché i nostri investimenti siano fruibili saremovigili e attenti chiedendo maggiori garanzie all’ente beneficiario.Di sicuro il Piano <strong>Provincia</strong>le dello Sport che ha già avviato una mappatura dell’esistentedell’impiantistica sarà un vero e proprio piano regolatore per poter programmare gli interventi utiliper completare strutture inutilizzate, ma anche per uniformare su tutto il territorio provinciale,interventi utili, necessari, organici e funzionali al territorio ed allo sport.Sostegno ad attività dello sport e del tempo liberoLa sperimentazione avviata nelle passate annualità <strong>di</strong> sostenere Idee progettuali ha rappresentatouna vera e propria inversione <strong>di</strong> tendenza che ha eliminato i contributi a pioggia, metodologiarecepita e ben accolta dal variegato mondo dello sport che ha saputo attuare progetti,manifestazioni ed eventi assai importanti che noi continueremo a sostenere.Elemento fondante e innovativo che ha portato alla valorizzazione dello sport/ambiente,sport/turismo, sport/solidarietà, abbinamenti che hanno fatto crescere la cultura <strong>di</strong> unaprogrammazione integrata che ha consentito attraverso la pratica sportiva anche la valorizzazione<strong>di</strong> risorse naturali, ambientali ed umane della nostra <strong>Provincia</strong> e che, nel contempo ha favorito una“fruizione conservativa” del patrimonio culturale ed ambientale del nostro territorio.Queste valutazioni ci portano automaticamente a sostenere progetti, manifestazioni ed eventi <strong>di</strong>seguito elencati che sappiano interagire ed offrire nuove opportunità <strong>di</strong> crescita delle nostrepopolazioni, proseguendo in una campagna <strong>di</strong> sensibilizzazione a tutto tondo: Scuola <strong>di</strong> Sci GiorgioMauro; Ottant’anni <strong>di</strong> calcio a San Fili; Strapantano; New Word Ballett; la Maratona: Fisiologia etraining;Campionati italiani <strong>di</strong> atletica leggera; Vari Memorial; Handball Rosa Day; Prima Corsadella Libertà; Campioni del Cuore; Judo <strong>di</strong>sabili; Pedalata della salute; Gran fondo della sibaritide;145


Finale coppa Calabria; La Dea della danza; Un giorno tutto sport; Diabete e Sport; il Calcio a cinquesi fa in quattro per te; Progetto Poseidon; Danza sotto le stelle; Manifestazione <strong>di</strong> body buil<strong>di</strong>ng;Calcio a cinque femminile; quadrangolare <strong>di</strong> pallavolo; Cronoscalata Luzzi – San Bucina;Manifestazioni sciistiche e progetto <strong>di</strong> Solidarietà; Sport solidarietà; Manifestazione sportiva AltoIonio; Torneo San Francesco pallavolo; Anziani in movimento; Campionati regionali <strong>di</strong>sabili; Coppadelle aquile; Torneo <strong>di</strong> nuoto per <strong>di</strong>sabili; Torneo <strong>di</strong> tennis città <strong>di</strong> Rende; Pedalata della salute;Comunque volare; Più sport più scuola; Una vita per lo sport; Manifestazioni sportive FIGC;Sostegno progetti del CONI; Campionato Italiano corsa in montagna; Sport e <strong>di</strong>abete; Tutti per losport; Campionati italiani pallamano; Sport e benessere; Campionato regionale <strong>di</strong> Tae kwon do; Unagiornata a scuola <strong>di</strong> pesca.Manterremo il rapporto <strong>di</strong> collaborazione con la FIGC; proseguiremo con il Piano <strong>Provincia</strong>le delloSport e con quelle attività inserite nella relazione programmatica.Infine e non per ultimo, maggiore attenzione sarà rivolta al sostegno delle attività motorie per<strong>di</strong>sabili al fine <strong>di</strong> rimuovere le barriere, soprattutto quelle mentali e sociali; punteremo verso lapromozione <strong>di</strong> attività motorie la cui pratica comporti costi ridotti all’utente e che abbia la capacità <strong>di</strong>coinvolgere il maggior numero <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni, sia per categorie sociali, sia per fasce <strong>di</strong> età. De<strong>di</strong>cheremomaggiore attenzione con interventi a carattere promozionale finalizzati all’incremento della presenzafemminile nell’attività sportiva, garantendo a tutti pari opportunità.Con questo tipo <strong>di</strong> programmazione che presenta un notevole impegno che non può vedere coinvoltasolo la struttura, inten<strong>di</strong>amo continuare ad avvalerci della collaborazione <strong>di</strong> un esperto <strong>di</strong> provataesperienza nel settore che possa supportarci nei progetti <strong>di</strong> valenza esterna.Abbiamo voluto un programma che rappresenta una grande inversione <strong>di</strong> tendenza, una piccolarivoluzione per or<strong>di</strong>nare, unire il territorio provinciale, attraverso un Sistema sportivo, un’unica retefatta <strong>di</strong> cooperazione sinergica <strong>di</strong> tutto il Settore al fine <strong>di</strong> innalzare la qualità dell’esperienza sportivafatta <strong>di</strong> informazione, <strong>di</strong> sensibilizzazione e <strong>di</strong> promozione perché lo sport possa <strong>di</strong>venire sempre piùsport per tutti.146


SPETTACOLOAnche in questa annualità 2008 proseguiremo con il metodo, ormai consolidato, <strong>di</strong> evitare <strong>di</strong>polverizzare la spesa con spettacoli leggeri assegnati ai comuni, che non garantivano l’impegno <strong>di</strong>una <strong>Provincia</strong> che, invece, ha inteso qualificare gli spettacoli, tenuto conto della vastità del territorioe del budget assegnato al settore. Questa vera e propria inversione <strong>di</strong> tendenza si è rivelata <strong>di</strong>grande utilità ed è servita a mo<strong>di</strong>ficare una mentalità <strong>di</strong>ffusa che si identifica e pre<strong>di</strong>lige il mero<strong>di</strong>vertimento. Abbiamo seguito e perseguito l’orientamento <strong>di</strong> contribuire anche attraverso lamusica alla ricerca della qualità e dell’identità e quin<strong>di</strong> alla crescita culturale delle nostrepopolazioni; certo abbiamo incontrato <strong>di</strong>fficoltà e resistenze, ma la nostra azione ha prodotto effettipositivi <strong>di</strong> con<strong>di</strong>visione sia con i comuni che con gli operatori <strong>di</strong> settore. Va da sé, pertanto. ilsostegno a spettacoli e proposte progettuali <strong>di</strong> artisti e musicisti ed associazioni che si adoperanoper il recupero delle ra<strong>di</strong>ci e delle matrici <strong>di</strong> una identità culturale e tra<strong>di</strong>zionale dei territori e dellanostra gente. E, lungo questa strada continueremo ad impegnare la nostra azione, convinti comesiamo, per il successo ottenuto sull’intero territorio provinciale, che è stato coinvolto e rispettato;un in<strong>di</strong>rizzo-guida che può e deve mantenere alta l’immagine <strong>di</strong> una provincia che in tutti i campi si<strong>di</strong>stingue per il cambiamento e la novità. Abbiamo avviato la realizzazione <strong>di</strong> eventi che in questaannualità dovranno trovare un maggiore riscontro nel rispetto del programma del Presidente. Bellaesperienza è stato l’Evento con Renzo Arbore al Porto <strong>di</strong> Corigliano che ha ospitato per la primavolta un Concerto, che ha lanciato il Porto <strong>di</strong> Corigliano come “Porta dell’Oriente” ed ha visto ben30.000 presenze; ma anche Sila in Festa ha rappresentato un forte richiamo <strong>di</strong> turisti ed harappresentato la valorizzazione e promozione dell’intero territorio silano. Nel 2008 proseguirannocon 4–5 Eventi per macro-aree che possano tradursi in un ritorno economico vero e <strong>di</strong>ventino cassa<strong>di</strong> risonanza, richiamo ed attrattiva seria, mirata a calamitare un turismo che sappia ribaltare alivello nazionale l’immagine tematica del territorio e dell’area. Come già garantito nella passataannualità, continueremo a sod<strong>di</strong>sfare le aspettative del territorio provinciale con la nostra presenzae l’attenzione che la <strong>Provincia</strong> e il suo Presidente sanno dare con la massima obiettività, riscuotendogran<strong>di</strong> apprezzamenti anche in zone dove nessun rappresentante della <strong>Provincia</strong> si era mai recato.Per ottenere questi risultati anche in questo anno offriremo la nostra sponda istituzionale a queicomuni in <strong>di</strong>fficoltà ed ai piccoli centri le cui realtà sono prive <strong>di</strong> iniziative; realizzeremo, nelcontempo, spettacoli originali a favore delle classi più <strong>di</strong>sagiate, anziani, emarginati, non perdendo<strong>di</strong> vista i giovani verso i quali prestiamo sempre grande attenzione. Saranno patrocinati esponsorizzati eventi <strong>di</strong> richiamo artistico- turistico privilegiando spettacoli e proposte progettuali <strong>di</strong>artisti o soggetti che più e meglio sono in grado <strong>di</strong> fornire adeguate garanzie artistiche e culturali eche si impegneranno a concordare con noi l’idea progettuale, ma anche e soprattutto la data perchépossa esserci davvero un reale ritorno <strong>di</strong> immagine positiva della <strong>Provincia</strong>, che non sostienesoltanto le manifestazioni, ma è Ente promotore. Non per ultimo continueremo a far crescere lacultura dell’abbinamento <strong>degli</strong> spettacoli alla promozione del territorio ed alla solidarietà, che hatrovato larghissima con<strong>di</strong>visione, che deve essere trasmessa con più incisività, convinti come siamoche i citta<strong>di</strong>ni più fortunati hanno, certo, il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> <strong>di</strong>vertirsi, ma anche <strong>di</strong> sostenere e <strong>di</strong> aiutarechi vive <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritti negati. Avendo sperimentato eventi che hanno garantito serietà ed apprezzamentiper il servizio offerto, rientrano nella programmazione i seguenti progetti: Il Gran Galà Unicef;Sotto il Sole <strong>degli</strong> Ottoni; Iniziative Gruppi Folk; School Day; Teatro Ragazzi e Teatro in Piazza;Sinfony & Sinfony; Campioni Mon<strong>di</strong>ali <strong>di</strong> Fisarmonica; Festival <strong>Le</strong>oncavallo; Moda Movie;Altomonte Rock Festival; Gra<strong>di</strong>nate in Scena; la Voce del Sole; Settembre Rendese; Laboratoriopermanente <strong>di</strong> musica etnica nelle carceri; Primafila Teatro Musica; Stop & Go; Musica tra Passatorealtà sogno; Centro Anziani: rivisitazione identità tra tra<strong>di</strong>zioni e folklore; Stagione Musico-Teatrale; Peperoncino Jazz Festival; Musica in <strong>Provincia</strong>; Fai la Cosa Giusta; Stagione MusicoteatraleAccademia dei Bar<strong>di</strong>; Concerti <strong>di</strong> Natale in Solidarietà con riprese televisive; <strong>Cosenza</strong>Tango Festival; Salotto d’estate; la Canzone d’autore italiana; La provincia <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> in Musica;Aspettando… Gigliotti; Marlene; Recitazione, ballo, musicoterapica; Teatrando; Etnicando;Fuscaldo Sound; Acqua Festival; Sila in Festa; Festival delle Serre Consentine; Promozione dellaMusica Classica; Moda Mare; Musica a.r.s. Enotria; Tra musica e poesia/teatro e musica;.Inoltre, inten<strong>di</strong>amo contribuire al lancio dei nostri talenti, anche attraverso acquisto esponsorizzazione <strong>di</strong> produzione propria. Così come concorreremo ad iniziative <strong>di</strong> associazioni eComuni con progetti concordati ed in relazione alle possibilità finanziarie.147


Pensiamo che questo nuovo metodo usato nel programmare e nel proporre spettacoli <strong>di</strong> qualità siastato il modo migliore <strong>di</strong> offrire Spettacoli da parte <strong>di</strong> una <strong>Provincia</strong> che, grazie all’intuizione delsuo Presidente, mira a smuovere le coscienze con azioni <strong>di</strong> sensibilizzazione, che sappiano condurrel’uomo verso l’altruismo e la compartecipazione per contribuire ad alleviare le sofferenze <strong>di</strong> milioni<strong>di</strong> persone che, come noi, hanno <strong>di</strong>ritto alla vita e ad una migliore qualità della stessa. Il binomioSpettacolo e Solidarietà, quin<strong>di</strong>, per noi <strong>di</strong>venta un imperativo categorico!ConclusioneQuesta annualità che si inquadra quasi a fine legislatura necessita <strong>di</strong> maggiore impegno, <strong>di</strong>maggiore attenzione amministrativa, <strong>di</strong> ampia concertazione, <strong>di</strong> una forte sinergia istituzionale perarrivare al massimo della con<strong>di</strong>visione e raggiungere appieno gli obiettivi del Programma delPresidente. Al fine <strong>di</strong> garantire il migliore svolgimento del programma lavoreremo <strong>di</strong> concerto congli assessorati alla cultura, all’ambiente, alla formazione professionale, ai trasporti e alle politichesociali, nell’ottica della sussi<strong>di</strong>arietà e della collegialità che guida l’idea centrale dell’azione politicoamministrativadella <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> un Presidente che offre le sue idee e la sua opera a 360°. Unaprogrammazione, la nostra, densa <strong>di</strong> impegni e <strong>di</strong> appuntamenti che, viste le continue ristrettezzeeconomiche determinate dalle finanziarie, dovrà ricercare altre fonti <strong>di</strong> finanziamento, partendo dalgoverno regionale e nazionale e dai fon<strong>di</strong> europei; una programmazione che deve trovare spazio nelsettore provinciale della programmazione appositamente e opportunamente creato dal Presidente.A ragion veduta trattasi <strong>di</strong> un programma ambizioso ma integrato, coor<strong>di</strong>nato e partecipato che,assieme all’ottima <strong>di</strong>rigenza, ad un maggiore potenziamento <strong>di</strong> unità operative adeguatamenteformate, può saper offrire servizi efficienti e, nel contempo, far compiere un salto <strong>di</strong> qualità alnostro settore ed al nostro territorio provinciale. Abbiamo impostato una programmazione guidatadalla politica dell’ascolto, in perfetta linea con la sensibilità, con lo stile inconfon<strong>di</strong>bile <strong>di</strong> unPresidente che ha offerto un’esperienza “alta” <strong>di</strong> governo <strong>di</strong> processi, nella quale le trasformazioni,le evoluzioni, i mutamenti, le innovazioni caratterizzano la crescita complessiva e il riscatto <strong>di</strong> unterritorio dalle eccezionali potenzialità, troppo volte soffocato e mortificato, che, purtroppo, nonriesce a decollare. Proseguendo in un solco ormai tracciato, grazie ad una maggioranza coesa,grazie ad un Presidente lungimirante che lancia “oltre i confini” la <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>; questa<strong>Provincia</strong> saprà essere riferimento, politico e amministrativo certo per tutti e per chiunque abbia ildesiderio <strong>di</strong> contribuire a lavorare per il bene comune.148


Ass. Stefania CovelloCultura – Pubblica Istruzione149


Cultura, Pubblica Istruzione, Beni culturaliL’investimento sullo sviluppo delle Politiche culturali, della Pubblica Istruzione e dei Beniarchitettonici ed artistici, è al centro <strong>di</strong> questa programmazione, che si prefigge <strong>di</strong>proseguire con continuità e rinnovato slancio la strada dall’amministrazione intrapresa,guardando nel contempo, con forza, ai circuiti tracciati dal Presidente in materia dei beniculturali, considerati nell’ottica <strong>di</strong> imprescin<strong>di</strong>bili risorse del territorio.Non sarà superfluo ricordare come il concetto stesso <strong>di</strong> cultura racchiuda in sé l’identità deipopoli, le loro tra<strong>di</strong>zioni, la lingua, gli usi, i costumi e che, pure attraverso le manifestazioniartistiche nonché la crescita del mondo scolastico in senso lato, attraverso la conservazionee la memoria, un insieme <strong>di</strong> persone si unifica in una Nazione e ancor prima in una Regionee in una <strong>Provincia</strong>.Come maggioranza <strong>di</strong> Centro-Sinistra inten<strong>di</strong>amo la cultura proprio come valorizzazionedelle ra<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> un luogo che dal singolo territorio, con la ricchezza della storia, dell’arte, deitalenti, si inerpicano al resto del Paese.Possiamo arrivare ad un effettivo sviluppo civile e democratico <strong>di</strong> ogni comunità secamminiamo lungo un preciso in<strong>di</strong>rizzo educativo per le menti e per le anime.Della cultura privilegiamo l’espressione <strong>di</strong> appartenenza, <strong>di</strong> scambio, <strong>di</strong> insegnamentocome mezzo che permetta il raggiungimento <strong>di</strong> una coscienza collettiva comune.La circolazione della cultura rende gli uomini liberi: è nostro compito essere un tramite <strong>di</strong>tale obiettivo.Vivendo in piena epoca <strong>di</strong> globalizzazione, devono tuttavia prevalere le giuste specificitàperché i giovani siano più competitivi nel mercato del lavoro: un’azione concreta saràquella <strong>di</strong> offrire alle ultime generazioni l’opportunità <strong>di</strong> impossessarsi della cultura dellapropria provincia e del proprio territorio <strong>di</strong>rettamente a scuola, nell’ambito formativo enell’ambito dei mestieri. Come fare? Partendo da progetti integrati che coinvolgano <strong>di</strong>versisoggetti, ovvero una filiera tra più soggetti, tra più Enti ed anche tra più Assessorati.C’è poi l’aspetto umano della solidarietà e quello del sociale che si legano al concetto <strong>di</strong>cultura grazie all’elevazione civica e morale. Al riguardo abbiamo previsto incontri sul temadell’inserimento dei bambini adottati.I <strong>di</strong>battiti sull’argomento si svolgeranno in collaborazione con il Centro Italiano Aiutiall’Infanzia (CIAI), con eventuali associazioni che operano nel campo delle adozioniinternazionali.Riepilogando, dai gran<strong>di</strong> eventi, alle mostre, ai Beni culturali, all’Osservatorio culturale, aivari progetti, alle associazioni consolidate, alla compartecipazione, alla Pubblica Istruzione,alle biblioteche, siamo attesi ad un impegno complesso eppure stimolante per sprigionare,<strong>di</strong>ffondere e infondere cultura.150


POLITICHE CULTURALIEVENTICon queste premesse, sosteniamo la nostra attività amministrativa iniziando da uncartellone <strong>di</strong> eventi ambiziosi che restituiscano al nostro territorio un ruolo <strong>di</strong> primo pianosu scala regionale, ma con la prospettiva <strong>di</strong> mirare ad un’eco nazionale.An<strong>di</strong>amo a riproporre La Rassegna cinematografica Eurome<strong>di</strong>terranea-CinemaGiovani che ha lo scopo <strong>di</strong> trasmettere i messaggi, le emozioni, la sapienza portati sulgrande schermo e veicolati da <strong>di</strong>battiti, spunti <strong>di</strong> riflessione e <strong>di</strong> partecipazione conl’intervento <strong>di</strong> riconosciute personalità del settore.Il successo dell’e<strong>di</strong>zione 2007 rafforza la convinzione <strong>di</strong> aver sod<strong>di</strong>sfatto le esigenze <strong>di</strong> unapopolazione competente e desiderosa <strong>di</strong> riflettere anche attraverso lo svago.Il cinema è un polo <strong>di</strong> attrazione per lo sviluppo territoriale, così come anche un luogo doverafforzare il rapporto col territorio ed evitare la <strong>di</strong>spersione dei talenti locali.La rassegna rappresenta un importante ed atteso appuntamento per gli addetti ai lavori enon, per i calabresi e per i cinefili nel mondo.Un’attenzione particolare sarà riservata al Festival della Musica classica itineranteche si elevi a momento accentratore per giovani e meno giovani e che si estenderà allarappresentazione <strong>degli</strong> usi e costumi etnici dei posti <strong>di</strong> riferimento musicale con un ruolopredominante delle maestranze specializzate.Tra gli eventi previsti rientra la valorizzazione del patrimonio organistico del territorioprovinciale, che vedrà il suo momento clou in un concerto <strong>di</strong> un famoso organista, asignificare proprio ai giovani l‘importanza e il fascino <strong>di</strong> certe tra<strong>di</strong>zioni.Non si può non de<strong>di</strong>care la nostra attenzione ad un anniversario che andrà a coinvolgerel’intero paese, quello del trentennale della morte <strong>di</strong> Aldo Moro, una ricorrenza che rientranei processi della storia contemporanea ma che attiene soprattutto alla coscienza civile <strong>di</strong>ogni italiano.Una giornata-stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> commemorazione avrà proprio lo scopo, come sottolinea il titolo, <strong>di</strong>“ricordare per ricominciare”.MOSTREL’impronta culturale <strong>di</strong> un territorio si delinea altresì con l’allestimento <strong>di</strong> esposizioni chetrasmettano ai citta<strong>di</strong>ni la certezza <strong>di</strong> poter trascorrere il proprio tempo libero grazie aduna ricca offerta, <strong>di</strong> spessore, che arricchisca lo spirito giungendo dall’arte. Per questomotivo il presente paragrafo rimane in evoluzione, visto che l’assessorato saprà afferrarenei mesi le iniziative che riterrà opportuno appoggiare, presupponendo lo spirito soprain<strong>di</strong>cato.Sulla scia dell’impronta lasciata dalla grande rassegna michelangiolesca nella GalleriaNazionale <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>, ci attiveremo per attrarre con eguale risultato l’interesse delle scuolee <strong>degli</strong> appassionati grazie ad un itinerario <strong>di</strong> unicità che vedrà nel capoluogo Bruzio leopere <strong>di</strong> un grande artista del quattro-cinquecento.Ma in una simbolica mappa delle mostre collocate sul nostro territorio rientra pure un altrointeressante allestimento sugli artisti locali con un forte in<strong>di</strong>rizzo <strong>di</strong>dattico e si rivolgeràagli istituti scolastici <strong>di</strong> ogni or<strong>di</strong>ne e grado.151


Risulta implicito il carattere educativo: le mostre non avranno valore fine a se stesso, ma,oltre all’appren<strong>di</strong>mento della storia dell’arte, saranno in certi casi veri e propri percorsiformativi per il recupero della nostra storia politica, sociale.E’ sempre al vaglio la possibilità <strong>di</strong> realizzare un documentario storico-culturaleambientalein collaborazione con reti televisive locali e nazionali.BENI CULTURALIPremettendo la proficua collaborazione che da tempo va attuandosi con il Ministero deiBeni Culturali, inten<strong>di</strong>amo procedere in tale campo sviluppando azioni che mirino avalorizzare i siti archeologici ed i Beni culturali, patrimonio incommensurabile dei nostriluoghi.Inten<strong>di</strong>amo accogliere e sostenere quelle proposte che ci verranno inoltrate dai parroci perla conservazione, per la tutela e per il recupero delle Chiese <strong>di</strong> interesse storico.In special modo nell’ambito <strong>degli</strong> scavi archeologici, coinvolgeremo giovani laureati,prevedendo eventuali borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o che consentano <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>re la tematica attinenteal restauro ed al recupero dei siti archeologici della provincia.PROMOZIONE ATTIVITA’ CULTURALIAncora in virtù <strong>di</strong> una politica che favorisca la coerenza amministrativa, senza <strong>di</strong>menticareil dovuto slancio in avanti, ci sta a cuore sostenere quegli enti, quelle associazioni, quelleistituzioni che abbiano rilevanza storico-culturale sul territorio o <strong>di</strong> cui la <strong>Provincia</strong>, inalcuni casi e per Statuto, risulta socio fondatore.L’Assessorato intende supportare le attività culturali dei Comuni, per promuovere edattuare quelle iniziative con maggiore ricaduta sul territorio. Il nostro territorio provinciale,infatti, è particolarmente ricco <strong>di</strong> proposte culturali, che abbiamo il dovere <strong>di</strong> sostenere,guardando ad una crescita democratica ed unitaria.Tra tutte le iniziative proposte da associazioni ed enti saranno supportate quelle che siconcentrano su grande valenza culturale e tese alla valorizzazione del territorio.Per non <strong>di</strong>menticare le nostre tra<strong>di</strong>zioni e la nostra storia, si intende incentivare premiletterari per far conoscere la vita e le opere dei nostri illustri conterranei; ripubblicando itesti <strong>di</strong> autori <strong>di</strong>menticati o sconosciuti alle nuove generazioni, per <strong>di</strong>ffonderli nelle scuole.Saranno, inoltre, promosse rappresentazioni in vernacolo, senza tralasciare gli aspettimusicali espressi dalla realtà locale.L’Assessorato persegue come obiettivo il recupero, la promozione e la valorizzazione dellacultura e delle tra<strong>di</strong>zioni popolari, attraverso iniziative <strong>di</strong>vulgate in tutta Italia, facendoparte della rete italiana in qualità <strong>di</strong> socio sostenitore del Comitato del Festival delleProvince.In seguito ai trasferimenti delle funzioni amministrative alla <strong>Provincia</strong> (L.R. 34 del 12agosto del 2002) ci si avvale <strong>di</strong> ulteriori opportunità, date all’Ente, con l’aumento delleattività locali. E’ qui che dalla cosiddetta “cultura dello spirito e della cultura immateriale”passiamo alla “cultura materiale”.Ci preme ripetere il termine <strong>di</strong> “investimento” in virtù della convinzione che nello sviluppoculturale occupino larga importanza le infrastrutture, i processi tecnologici, le risorsescientifiche.In questo contesto emerge la rilevanza dell’input culturale come fucina dei bacinidell’impiego.152


I riferimenti giuri<strong>di</strong>ci sui quali ci muoviamo sono la <strong>Le</strong>gge 16/1985 (norme in materia <strong>di</strong>promozione culturale), la <strong>Le</strong>gge 17/1985 e la <strong>Le</strong>gge 31/1995 (norme in materia <strong>di</strong> Musei<strong>degli</strong> Enti locali che abbiano interesse locale).L’attuazione delle attività delegateci saranno realizzate tenendo presente i principi generaliprevisti nelle linee guida della Regione Calabria.SPORTELLO INFORMATIVO ADOZIONE INTERNAZIONALEL’importante punto informativo-formativo per genitori e operatori sarà ancora gestito dalCIAI, Centro Italiano Aiuti all’Infanzia, in collaborazione con la <strong>Provincia</strong>.Il servizio - funzionante con successo dal 2004 – è stato rinnovato nella convinzione che lapresenza <strong>di</strong> un contesto sociale più informato e consapevole della ricchezza insita nella<strong>di</strong>versità, permetta lo sviluppo <strong>di</strong> una cultura della pace e del rispetto reciproco.Lo Sportello Informativo sull’Adozione Internazionale e le attività ad esso legate si pongonocome strumento fondamentale <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffusione della cultura dei <strong>di</strong>ritti dell’infanzia all’internodelle famiglie, <strong>degli</strong> insegnanti, <strong>degli</strong> operatori psico-sociali e <strong>di</strong> tutta la citta<strong>di</strong>nanza,mettendosi a servizio <strong>di</strong> tutti coloro che desiderano approfon<strong>di</strong>re le questioni relativeall’adozione internazionale.Presso lo Sportello Informativo l’operatrice messa a <strong>di</strong>sposizione dal CIAI fornirà unservizio informativo e <strong>di</strong> orientamento sia per le famiglie aspiranti all’adozione sia per glioperatori e le famiglie adottive. Già in passato numerose coppie e famiglie hanno trovatoprofessionalità e competenza nel servizio offerto dalla <strong>Provincia</strong>.Partendo quin<strong>di</strong> da questa positiva esperienza lo Sportello gestito dal CIAI si prefigge <strong>di</strong>svolgere le seguenti attività:Distribuzione gratuita <strong>di</strong> materiale informativo e prima assistenza per le coppie adottanti.Organizzazione <strong>di</strong> incontri informativi gratuiti per le coppie aspiranti all’adozioneinternazionale.;Organizzazione <strong>di</strong> seminari <strong>di</strong> formazione per famiglie adottive e operatori.PUBBLICA ISTRUZIONEDifendendo la democrazia non possiamo prescindere dal garantire a tutti le pariopportunità per l’accesso all’insegnamento scolastico, laddove l’appren<strong>di</strong>mento simanifesta maggiormente <strong>di</strong>fficile per i soggetti deboli.Noi, come istituzione, siamo orientati a conservare e ad innovare la scuola pubblica nelsegno dei principi fondamentali della Costituzione, tendendo ad evitare lo svuotamento deivalori accelerato in special misura dalla mancanza <strong>di</strong> partecipazione.Oggi, del resto, i <strong>di</strong>ritti per l’istruzione si incrociano con i progressi della ricerca, conl’inserimento nel mondo occupazionale, con un sapere <strong>di</strong> stampo multime<strong>di</strong>ale e <strong>di</strong> largorespiro democratico.Il nostro impegno a finanziare progetti <strong>di</strong>dattico-formativi <strong>di</strong> grande valenza culturale saràimprescin<strong>di</strong>bile, sia dal punto <strong>di</strong> vista della qualità culturale sia della ricadutaoccupazionale. Dalle idee che nascano dalla musica, a quelle letterarie, a quelle sulle artifigurative – possibilmente interconnesse con iniziative <strong>di</strong> valorizzazione turistica delterritorio – l’Assessorato mirerà ad abbinarvi, compatibilmente alla normativa <strong>di</strong>riferimento, obiettivi aderenti alle proprie politiche culturali.Sentiamo il bisogno <strong>di</strong> instaurare (o per meglio <strong>di</strong>re <strong>di</strong> rafforzare) un rapporto continuativocon le autonomie scolastiche e con l’Università della Calabria sostenendo le iniziativeche giungeranno dai <strong>di</strong>partimenti delle varie facoltà. Un segnale sarà dato, per riportare unesempio, dal progetto intitolato “sperimentazione sui modelli idraulici”, in collaborazione153


con il <strong>di</strong>partimento <strong>di</strong>fesa del suolo dell’Università’ della Calabria e che coinvolgerà leultime classi delle scuole superiori, attraverso un approccio <strong>di</strong>retto <strong>degli</strong> studenti.E’ al nostro vaglio un protocollo d’intesa con l’azienda ospedaliera <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> rivolto alprogetto <strong>di</strong> “Salute per l’infanzia”. In più, ancora con l’azienda sanitaria del capoluogo <strong>di</strong>provincia, miriamo a concretizzare un progetto per un corso <strong>di</strong> formazione sul “Primosoccorso” da offrire ai ragazzi ed i docenti delle scuole. Quest’Assessorato si prefigge,inoltre, <strong>di</strong> riservare massima attenzione ad iniziative da rivolgersi agli alunni menofortunati, con progetti mirati alla loro integrazione nella società.La stessa motivazione <strong>di</strong> promozione della salute è alla base del progetto sull’alcolismo darealizzare con altri enti, con le Aziende Sanitarie, con l’Istituto Superiore della Sanità e colCSA.Nell’epoca del villaggio globale, i ragazzi sono sottoposti a una pluralità <strong>di</strong> messaggi chespesso ne confondono idee e in<strong>di</strong>rizzo comportamentale.Siamo dunque protesi a un approccio basato sull’ascolto e sul confronto con progetti chemirano a prevenire le devianze in età giovanile. Quando si parla loro con un linguaggio<strong>di</strong>retto e familiare, i giovani si lasciano coinvolgere più facilmente scoprendo persino dellepassioni da coltivare.È tra gli obbiettivi dell’Assessorato, ancora una volta, affrontare l’argomento legalità chenon deve arrivare ai ragazzi come un concetto formale ed astratto, ma strettamente praticoed applicativo, perciò inten<strong>di</strong>amo contribuire alla prevenzione della devianzacomportamentale giovanile favorendo iniziative extracurriculari, tese a sottrarre i ragazzidallo sbandamento che potrebbe renderli adulti inclini ai crimini. Saranno quin<strong>di</strong> ancorapredominanti delle giornate <strong>di</strong> riflessione ed analisi da organizzare <strong>di</strong>rettamente nellescuole, con il sostanziale contributo <strong>di</strong> esponenti della magistratura e dell’avvocatura. Conqueste premesse, ed in sintonia con le linee guida del Presidente, abbiamo potuto realizzareproficui incontri con alcuni magistrati, riscontrando un’ottima partecipazione giovanile,oltre ogni previsione. segno che, verso le nuove generazioni, l’approccio “ragionato” allecose è fondamentale per aprire un <strong>di</strong>alogo che possa <strong>di</strong>rsi educativo.Con identico spirito, si intende promuovere la salute attraverso la <strong>di</strong>vulgazione <strong>di</strong> opuscolisull’alcolismo, sulla pedofilia, sul bullismo e sulla sicurezza.Ma quando ci avviciniamo ai giovani non possiamo tralasciare la voglia <strong>di</strong> aria aperta,infatti, in partenariato con l’Assessorato allo sport e nella consapevolezza che con lacultura dello sport, dello stare insieme, del convivere sociale, dell’apprendere le regole siimpara ad agire correttamente, nel rispetto <strong>degli</strong> altri e nel benessere fisico e mentale .Si intende, pertanto, promuovere i progetti <strong>di</strong> sci e <strong>di</strong> nuoto ed altri progetti rivolti allascuola in collaborazione con il CONI.Al fine <strong>di</strong> avvicinare i giovani e gli studenti alle istituzioni ed alla politica si intenderealizzare l’iniziativa “Un giorno in <strong>Provincia</strong>”. Ovvero la stesura da parte <strong>degli</strong> studenti <strong>di</strong>un reportage giornalistico (volendo pure fotografico) con la descrizione <strong>di</strong> una giornatatrascorsa nel Consiglio <strong>Provincia</strong>le,Con il progetto “cinema a scuola” ci si prefigge <strong>di</strong> avvicinare i ragazzi alle realtà sociali epolitiche trattate dal grande schermo. Dopo la proiezione, durante queste iniziative, èprevisto tra alunni e insegnanti (e spesso alla presenza <strong>di</strong> addetti ai lavori), un intensoconfronto sulle tematiche trattate.Si vogliono sostenere, inoltre, progetti teatrali e musicali proposti dalle istituzioniscolastiche, compresa l’educazione alla lettura con lezioni ed approfon<strong>di</strong>menti sugli autoriprevisti nei programmi <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o.L’Assessorato riconferma la propria volontà a sostenere il mondo della scuola con borse<strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o destinate agli studenti più fortemente motivati allo stu<strong>di</strong>o e appartenenti a classi154


sociali deboli, frequentanti gli Istituti d’Istruzione Superiore della provincia, susegnalazione delle singole istituzioni scolastiche. Inten<strong>di</strong>amo proseguire questa iniziativaper contribuire a ridurre gli ostacoli <strong>di</strong> natura socioeconomica.In materia <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto allo stu<strong>di</strong>o è stata attribuita alla <strong>Provincia</strong> la relativa delega (L.R.27/85) ed erogati i fon<strong>di</strong> per il sostegno della stessa.I finanziamenti sono volti a rimuovere gli ostacoli <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne economico e socio-culturale chelimitano la frequenza e l’assolvimento dell’obbligo scolastico, e sono volti a concorrereall’elevamento dei livelli <strong>di</strong> scolarità nella prospettiva dell’educazione permanente econtinua. I contributi ai Comuni, secondo la citata normativa, dovranno insomma essereassegnati per conseguire: a) il potenziamento dei servizi collettivi privilegiando in tal sensogli interventi al riequilibrio territoriale ed alla maggiore efficienza dei servizi per il <strong>di</strong>rittoallo stu<strong>di</strong>o; b) favorire gli interventi che aiutino a realizzare la piena integrazione delle fasce<strong>di</strong> utenza <strong>di</strong>sagiata e ad alto rischio educativo; c) <strong>di</strong>mensionare gli interventi finanziari inrelazione all’incidenza dei fattori locali che con<strong>di</strong>zionano la frequenza scolastica(abbandoni, evasione, <strong>di</strong>spersione).Uno dei punti prioritari <strong>di</strong> questa programmazione riguarda l’Osservatorio sulla<strong>di</strong>spersione scolastica che vuole attuare un’analisi sulle peculiarità e sulle criticitàsocio-economiche del territorio. C’è qui l’intento <strong>di</strong> avviare un’indagine conoscitiva suglistudenti iscritti ma non frequentanti, tramite la raccolta <strong>di</strong> parametri statistici <strong>di</strong>stribuitinei vari anni, e le relative motivazioni <strong>di</strong> un fenomeno che non va sottovalutato. Ciinteressa pertanto sapere quali siano gli interventi <strong>degli</strong> istituti scolastici mirati ad arginareuna piaga in contrasto con l’evoluzione dei Paesi occidentali nonché con la crescita deiComuni meri<strong>di</strong>onali.Relativamente alla razionalizzazione scolastica (tenendo conto delle linee guida dellaRegione Calabria), riteniamo che non sia opportuno attuare una revisione complessivadella rete scolastica, anche in base alle <strong>di</strong>rettive espresse dal Direttore generale dell’ufficioscolastico regionale.Atten<strong>di</strong>amo una completa normativa sul rior<strong>di</strong>no <strong>degli</strong> or<strong>di</strong>namenti del secondo ciclo <strong>di</strong>istruzione e formazione.E’ invece nostra volontà procedere ad interventi parziali e limitati dove ne esistano lecon<strong>di</strong>zioni, <strong>di</strong>fatti, con atto deliberativo si e’ proceduto all’istituzione <strong>di</strong> nuovi corsi <strong>di</strong>stu<strong>di</strong>o, per ampliare l’offerta formativa, sulla base delle richieste avanzate dalle scuole , daicomuni e dalle esigenze espresse dal territorio.Coerenti alle linee guida emanate dalla Regione Calabria, si è proceduto all’istituzione <strong>degli</strong>Ambiti Territoriali e delle Conferenze d’Ambito funzionali al miglioramento dell’offertaformativa.In riferimento inoltre alla competenza attribuita all’Assessorato in relazione alla<strong>di</strong>stribuzione ed alla gestione dei punti-ristoro, è in itinere l’approvazione del nuovoregolamento.BIBLIOTECAMai come oggi si registra un basso in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> lettura che conduce a quel fenomeno che ilinguisti chiamano “illetteratismo”, vale a <strong>di</strong>re “la forte <strong>di</strong>fficoltà a comunicare in modoefficace e comprensibile attraverso la scrittura”. <strong>Le</strong> biblioteche sono i luoghi permanenti <strong>di</strong>cultura, per questo motivo devono offrire con maggiore incisività un servizio <strong>di</strong> promozionedella lettura e dello stu<strong>di</strong>o, in ciò supportate da una costante azione politica.155


Si considerano le biblioteche un bene culturale da cui trasmettere cultura e come taliopportunamente gestite, perché possano favorire lo sviluppo del territorio attraverso unapuntuale erogazione dei loro servizi.Sul nostro territorio, una particolare attenzione va riservata alla Biblioteca Civica <strong>di</strong><strong>Cosenza</strong> in relazione al patrimonio librario posseduto e quin<strong>di</strong> imprescin<strong>di</strong>bile punto <strong>di</strong>riferimento per la ricerca bibliografica. Come ogni anno, l’ente sostiene tale benemeritosodalizio con un adeguato impegno <strong>di</strong> spesa. Con le nuove deleghe attribuite alla <strong>Provincia</strong>dalla Regione in materia <strong>di</strong> biblioteche <strong>di</strong> enti locali (L.R. 17/1985), si potrà procedereall’attuazione <strong>di</strong> un vero sistema bibliotecario territoriale con la biblioteca provinciale <strong>di</strong><strong>Cosenza</strong>, oltre alla normale attribuzione delle somme inscritte sul capitolo <strong>di</strong> riferimento.Per la biblioteca provinciale si riba<strong>di</strong>sce la necessità <strong>di</strong> tutelare il fondo storico in suadotazione costituito da n. 430 volumi della raccolta delle leggi e decreti dal 1860 al 1917,attraverso l’affidamento ad una <strong>di</strong>tta specializzata nel restauro <strong>di</strong> materiale librario edarchivistico.Negli scopi dell’Assessorato, c’è quello <strong>di</strong> andare incontro alle case e<strong>di</strong>trici calabresi che sulnostro territorio hanno saputo tracciare un’autorevole tra<strong>di</strong>zione in termini <strong>di</strong> scelteletterarie e <strong>di</strong> maestranze specializzate.Si incrementerà attraverso una precisa e mirata politica delle acquisizioni il patrimoniodocumentario (cartaceo e cd-rom), per le varie sezioni della biblioteca. Si rinnoveranno perl’anno 2008 sia l’abbonamento alla rivista <strong>di</strong> geopolitica “limes” e sia a quella <strong>di</strong> NicolaCrocetti “poesia” che quest’anno compie 20 anni <strong>di</strong> attività. Ovviamente, al fine <strong>di</strong>ottimizzare il servizio dal punto <strong>di</strong> vista della logistica, e’ necessaria la ridefinizione <strong>degli</strong>spazi definitivi in cui la biblioteca provinciale potrà svolgere il proprio ruolo.Nei nostri appunti <strong>di</strong> programmazione vanno poi ad inserirsi: la ridefinizione generale <strong>degli</strong>spazi per la biblioteca, allo scopo <strong>di</strong> tutelare e conservare il fondo storico del suddettopatrimonio in dotazione; l’acquisto <strong>di</strong> scaffalature presso la stessa <strong>di</strong>tta fornitrice perl’incremento delle sezioni; un catalogatore.Non mancheremo <strong>di</strong> attuare iniziative <strong>di</strong> marketing e <strong>di</strong> promozione del libro e della letturasul territorio, nonché incontri con l’autore, progetti <strong>di</strong> e<strong>di</strong>toria, un concorso letterario edun’eventuale partecipazione alle fiere del libro.Si colloca in questo contesto <strong>di</strong> crescita interiore e <strong>di</strong> conseguente convivenza civile, lanostra volontà <strong>di</strong> istituire una futura scuola politica <strong>di</strong> cui avvertiamo la necessita dalmomento che ad oggi sul territorio locale non esiste.Quest’amministrazione guarda ad Alcide De Gasperi, ad Aldo Moro e Giorgio Amendolacome costanti referenti politico-culturali (ma anche ad altri statisti ed altri personaggi chesi sono <strong>di</strong>stinti nella loro opera <strong>di</strong> umanità e solidarietà nei confronti del sociale come DonLuigi Guanella ), e pertanto proponiamo la <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> testi riguardanti la loro vita ed illoro pensiero insieme ad una rassegna cinematografica ad hoc che privilegi le sceneggiaturesu quel periodo per tramandare la memoria storica del secondo dopoguerra.In collegamento con il progetto sulla campagna antidroga rivolta agli studenti durante l’iterscolastico, ci faremo tramite per la <strong>di</strong>vulgazione <strong>di</strong> due significativi testi sulla pedofiliarivolti ai bambini che rientrano nella fascia d’età <strong>di</strong> 8-12 anni per insegnare loro a<strong>di</strong>fendersi dalle situazioni <strong>di</strong> pericolo senza spaventarli e senza compromettere la lorofiducia negli altri, con istruzioni d’uso per gli adulti, insegnanti e genitori. La <strong>di</strong>stribuzionedei volumi si accompagnerà a giornate <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o che caratterizzeranno una filiera <strong>di</strong> servizitra biblioteca, pubblica istruzione e cultura.Riprendendo il <strong>di</strong>scorso introduttivo sull’importanza attribuita alle moderne tecnologie,l’assessorato, tra i suoi molteplici scopi, si prefigge quello <strong>di</strong> <strong>di</strong>gitalizzare, informare ecatalogare nei videoterminali i volumi appartenenti al patrimonio locale. e’ pure questo unmetodo per interfacciarsi graficamente con l’utenza remota sempre più frequentementeconnessa al web senza <strong>di</strong>menticare la necessità, visto il lavoro già svolto finora, <strong>di</strong>organizzare la gestione informatica del fondo muti. Al fine <strong>di</strong> creare una giusta e maggiore156


visibilità della biblioteca provinciale, s’intende realizzare un calendario che possaraccogliere le immagini dei testi preziosi che costituiscono il patrimonio librario dell’ente,tra questi basta ricordare le biografie su San Francesco <strong>di</strong> Paola.CONCLUSIONINonostante l’attività’ amministrativa al servizio della collettivita’ e del territorio sia sempreproiettata in avanti, non possiamo non ricordare con entusiasmo ciò che grazie anche allafattiva e propositiva collaborazione ed azione dei consiglieri provinciali in seno allacommissione, abbiamo portato con il raggiungimento della stragrande maggioranza deipunti e delle azioni della nostra programmazione. Abbiamo organizzato mostre e rassegnecon presenze qualificate, un’affluenza tanto numerosa quanto inaspettata.Abbiamo assegnato 242 borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e siamo riusciti a mettere in atto eventi <strong>di</strong> rilievoattraverso il reperimento <strong>di</strong> fon<strong>di</strong> ministeriali oppure grazie a partenariati con fondazioni<strong>di</strong> enorme prestigio, con la fondazione Carical e con il ministero dei beni culturali. tali entihanno infatti apprezzato, supportandole, le richieste dell’Assessorato.Evidenziamo dunque il nostro entusiasmo sulla base dei successi raccolti dalla struttura edall’amministrazione in generale, e riba<strong>di</strong>amo che inten<strong>di</strong>amo proseguire sulle stesse lineecon la proposizione <strong>di</strong> eventi e <strong>di</strong> manifestazioni culturali della stessa portata, se nonsuperiore, per fare in modo che la terra <strong>di</strong> Calabria e la <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> possanocontinuare ad essere il fiore all’occhiello della cultura, dell’arte, della valorizzazione dellenostre specifiche identità e delle tra<strong>di</strong>zioni, in un processo evolutivo che veda progre<strong>di</strong>re igiovani calabresi, la scuola, le università, con un nuovo ambizioso obiettivo: quello <strong>di</strong>tracciare un vademecum sancito dall’osservatorio culturale. L’osservatorio culturale chean<strong>di</strong>amo ad istituire dovra’ monitorare, ottimizzare e proporre l’offerta intellettuale e invirtù <strong>di</strong> questo scopo, sara’ <strong>di</strong>viso con criteri <strong>di</strong> aree <strong>di</strong> interesse e <strong>di</strong> promozione.L’osservatorio sarà infatti improntato ad analizzare il territorio, le sue civiltà, le suepeculiarità, le sue ricchezze e i suoi inestimabili patrimoni artistici ed archeologici (senzatralasciare che si e’ proceduto con un ideale progetto al vaglio delle competenze <strong>degli</strong> entisuperiori) per consentire alla <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> mantenere la vetta delle classifiche in termini <strong>di</strong>positività.Grazie alla mostra delle opere <strong>di</strong> Michelangelo, ad esempio, abbiamo registrato oltresettemila visitatori <strong>di</strong> cui molti provenienti da fuori regione, entusiasti dell’accoglienza edella bellezza trovate in Calabria.L’Assessorato non può inoltre fare a meno <strong>di</strong> evidenziare la sod<strong>di</strong>sfazione per aver condottola propria linea programmatica in totale sintonia con la programmazione del Presidente.Riassumendo, con un approccio siffatto alle “cose” culturali, l’Assessorato è totalmenteproiettato sul concetto e sull’applicazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>stretto culturale.D’altro canto per <strong>di</strong>stretto culturale inten<strong>di</strong>amo una zona ben definita, ad alta densità <strong>di</strong>bellezze artistiche ed ambientali, dove sarà possibile servirsi <strong>di</strong> effetti sinergici chederiveranno dalla intercomplementarietà fra servizi culturali e servizi turistici, destinati afruitori e ad a produttori <strong>di</strong> questi servizi.Riteniamo che vi siano con<strong>di</strong>zioni mature per affermare che è appunto praticabile la strada(e non semplicemente l’idea) <strong>di</strong> un <strong>di</strong>stretto culturale nel comprensorio che abbraccia<strong>Cosenza</strong>, la sua area urbana, l’intera provincia.La valorizzazione del patrimonio culturale esistente è imprescin<strong>di</strong>bile e si estrinseca inconoscenza, tutela, conservazione, gestione, fruizione, servizi accessori che siano in lineacon lo sviluppo locale.157


Ci faremo parti propulsive per affiancare alle infrastrutture materiali quelle spirituali, chetuttavia necessitano <strong>di</strong> interventi e <strong>di</strong> processi materiali.Dalle manifestazioni culturali e da tutte le <strong>di</strong>ramazioni ad esse connesse, l’assessoratointende attingere rendendosi un attivo assertore dello spirito illuministico ed illuminato. Iparchi tematici dovranno trasformare la provincia <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> e la sua città capoluogo in unconcreto modello <strong>di</strong> luogo dell’arte e del turismo culturale. Un equilibrio andrà trovato fratra<strong>di</strong>zione e innovazione, tra valore del passato e vivacità del presente.Fondamentale sarà la creazione <strong>di</strong> filiere, <strong>di</strong> quella complessa integrazione cioè tra attoridella pubblica amministrazione, del sistema formativo e delle Università, dei teatri e delleesperienze teatrali, del Conservatorio, della pubblica istruzione, delle biblioteche, dei beniculturali, delle associazioni. Fare e ricevere cultura ci impone <strong>di</strong> “coltivare” tutto questo.Sulla scorta dei suddetti inten<strong>di</strong>menti, specifichiamo che parte della somma assegnataall’assessorato andrà a favorire le iniziative culturali che ci perverranno dai singoli Comuni,dagli istituti scolastici, dagli enti pubblici e privati (sempre compatibilmente alla normativa<strong>di</strong> riferimento), convinti come siamo che non possa esistere un <strong>di</strong>stretto culturale se non sifacilita la vita amministrativa dei soggetti della nostra provincia.La nostra attività andrà però presumibilmente “oltre” i progetti e le iniziative in<strong>di</strong>cate nellapresente programmazione.Ci prefiggiamo <strong>di</strong>fatti <strong>di</strong> rivelarci profondamente incisivi nell’ambito delle tematichedescritte e nell’arco temporale che dobbiamo rispettare, ma teniamo sempre inconsiderazione l’espansione fisiologica a cui l’argomento, per naturale inclinazione,rimanda.158


Ass. Giuseppe Gagliar<strong>di</strong>Trasporti e funzioni delegate in materia159


La <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>, nell’annualità 2007, ha proseguito l’attività <strong>di</strong> innovazionee mo<strong>di</strong>ficazioni evolutive già avviate negli anni scorsi nel settore dei trasporti e dellamobilità, ottenendo risultati rilevanti nonostante il sistema trasportistico attuale risultifortemente con<strong>di</strong>zionato dalla mancanza <strong>di</strong> adeguate politiche moderne ed innovative.Il perdurare, da parte della Regione Calabria, dei ritar<strong>di</strong> nell’attuazione delleprocedure riguardanti gli atti <strong>di</strong> decentramento <strong>di</strong> deleghe e funzioni dalle Regioni agli EntiLocali, ulteriormente riba<strong>di</strong>te con l’approvazione della legge regionale 28 <strong>di</strong>cembre 2006,n. 18, implica l’impossibilità <strong>di</strong> apportare le necessarie mo<strong>di</strong>fiche, anche in termini <strong>di</strong>razionalizzazione ed integrazione, ad un impianto organizzativo dei servizi <strong>di</strong> T.P.L. ormaisuperato dalle mutate istanze della società.La <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> recependo le in<strong>di</strong>cazioni contenute nella <strong>Le</strong>gge Regionale n.36 del 29/12/2004 (mo<strong>di</strong>fiche alla <strong>Le</strong>gge Regionale 07 agosto 1999, n. 23, recante “Normeper il Trasporto Pubblico Locale”) ha provveduto ad adottare gli strumenti <strong>di</strong>programmazione <strong>di</strong> trasporto pubblico locale <strong>di</strong> propria competenza (Piano <strong>Provincia</strong>le deiTrasporti e Piani <strong>di</strong> Bacino), malgrado l’assenza <strong>di</strong> una giusta quantificazione delle risorsedestinate al finanziamento dei servizi minimi, al fine <strong>di</strong> evitare la dannosa eventualitàdell’attivazione dei poteri sostitutivi da parte della Regione Calabria.Con la <strong>Le</strong>gge Regionale del 28 <strong>di</strong>cembre 2006, n. 18 è stata avviata una nuova fase,che determinerà la trasformazione delle vecchie concessioni in contratti <strong>di</strong> servizio.La suddetta <strong>Le</strong>gge Regionale stabiliva, tra l’altro, i termini entro i quali la RegioneCalabria doveva provvedere alla definizione del livello dei servizi minimi (30 giugno 2007)e del Programma Triennale del T.P.L. (30 giugno 2007). Tali termini sono stati largamente<strong>di</strong>sattesi, determinando l’impossibilità da parte della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> calibrare la fase <strong>di</strong>aggiornamento della programmazione, già adottata, della mobilità sul territorio provincialee, quin<strong>di</strong>, attivare le procedure concorsuali per l’affidamento dei citati servizi.Il comportamento omissivo della Regione Calabria ha generato gravi <strong>di</strong>sagi nellagestione delle attività del settore e, conseguentemente, <strong>di</strong> quanti usufruiscono dei servizi <strong>di</strong>T.P.L.La <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> auspica, per l’annualità 2008, l’adozione <strong>degli</strong> adempimentiregionali in modo da consentire <strong>di</strong> programmare un processo <strong>di</strong> riforma del settorefondato su una azione concertata e con<strong>di</strong>visa con le espressioni sociali ed istituzionali delterritorio, per rendere concreta e proficua l’applicazione del principio costituzionale dellasussi<strong>di</strong>arietà.La pianificazione dei trasportiL’attività <strong>di</strong> programmazione e pianificazione del settore dei trasporti provinciale,avviata ad inizio dell’attuale legislatura, è stato improntato al raggiungimento <strong>di</strong> unosviluppo sostenibile in grado <strong>di</strong> rendere massima l’integrazione fra i <strong>di</strong>versi mo<strong>di</strong> <strong>di</strong>trasporto, al fine <strong>di</strong> eliminare possibili sovrapposizioni e parallelismi dei percorsi nei servizitra le <strong>di</strong>fferenti modalità.La definizione del livello dei servizi minimi, da parte della Regione Calabria,comporterà la rivisitazione e l’adeguamento <strong>degli</strong> strumenti <strong>di</strong> programmazione epianificazione redatti dalla <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>.L’adeguamento dei Piani <strong>di</strong> Bacino e del Piano <strong>Provincia</strong>le dei Trasporti dovrannocostituire la base <strong>di</strong> riferimento per l’organizzazione e l’affidamento dei servizi <strong>di</strong> trasportopubblico locale. Una volta rivisitati e ridefiniti i contenuti dei suddetti strumenti saràpossibile avviare un processo <strong>di</strong> normalizzazione e razionalizzazione del settore, che appareormai improcrastinabile.Nell’annualità 2006 è stato già avviato l’espletamento delle procedure <strong>di</strong> gara perl’affidamento dei servizi <strong>di</strong> competenza, per la scelta <strong>degli</strong> affidatari dei servizi e per laconseguente stipula dei contratti <strong>di</strong> servizio, ma per effetto della nuova previsione160


normativa (<strong>Le</strong>gge Regionale del 28 <strong>di</strong>cembre 2006, n. 18) il termine ultimo entro il qualeaffidare i servizi <strong>di</strong> T.P.L., attraverso procedure concorsuali, è slittato al 31 <strong>di</strong>cembre 2008,generando un motivato rallentamento dell’iter procedurale che si auspica poter recuperare,se le con<strong>di</strong>zioni al contorno lo consentiranno, entro la fine dell’anno.Appare chiaro che, a conclusione <strong>di</strong> questa complessa fase <strong>di</strong> trasferimenti <strong>di</strong> deleghe efunzioni, le province saranno destinate a rivestire un ruolo fondamentale nell’attuazionedei processi <strong>di</strong> liberalizzazione e gestione del settore.Anche per l’annualità 2008, nell’ambito delle attività <strong>di</strong> pianificazione, <strong>di</strong> verifica evalutazione <strong>degli</strong> standard <strong>di</strong> qualità e <strong>di</strong> efficienza del sistema <strong>di</strong> mobilità provinciale,l’Assessorato ai Trasporti intende proseguire una fattiva collaborazione, con l’Universitàdella Calabria e con il C.I.S.P. (Consorzio Intercomunale Servizi Pubblici) al fine <strong>di</strong>realizzare e sostenere iniziative per il miglioramento qualitativo dei servizi <strong>di</strong> trasporto.Infine, anche per la competente annualità, si intende proseguire le collaborazioniistituzionali sottoscritte con i Comuni dell’Area urbana <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> (Comuni <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>,Rende e Montalto) e dell’Area urbana Ionica (Comuni <strong>di</strong> Corigliano Calabro e Rossano); inentrambi i casi, l’obiettivo finale prevede la redazione della rete unica dei Servizi minimi econ essa la razionalizzazione <strong>di</strong> strumenti e risorse per il miglioramento dei servizi <strong>di</strong>trasporto pubblico nelle gran<strong>di</strong> aree urbane.Il <strong>di</strong>segno delle gran<strong>di</strong> infrastruttureDotare il territorio provinciale <strong>di</strong> moderne, adeguate e funzionali infrastrutture <strong>di</strong>collegamento, rappresenta sicuramente una sfida per la quale la <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>intende attuare una organica politica d’intervento che sia in grado <strong>di</strong> garantire uno svilupposocio – economico capace <strong>di</strong> stare al passo con la società attuale, sempre più globalizzata e<strong>di</strong>nternazionalizzata.La <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> ha sempre manifestato, in questi anni, una particolareattenzione per la realizzazione dell’Aeroporto <strong>di</strong> Sibari, partecipando attivamente al<strong>di</strong>battito politico – istituzionale con gli altri organismi interessati. Anche per l’annualità2008, la <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>, intende intensificare l’impegno istituzionale già profuso inquesti anni, in considerazione della enorme valenza sociale, economica e produttiva che larealizzazione <strong>di</strong> questa importante infrastruttura aeroportuale riveste.In questa prospettiva la <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> si pone come principale interlocutore perla ricerca <strong>di</strong> fonti <strong>di</strong> finanziamento, a partire dal possibile ed auspicabile utilizzo dellerisorse comunitarie senza <strong>di</strong>menticare quelle nazionali e regionali, nel tentativo <strong>di</strong> rendereconcreta ed operante una realtà aeroportuale da troppo tempo attesa.L’attività istituzionale dell’Assessorato ai Trasporti della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> sipone come obiettivo politico strategico, quello <strong>di</strong> rendere il territorio provinciale un luogo<strong>di</strong> confluenza per i gran<strong>di</strong> circuiti nazionali ed internazionali, con conseguente beneficioper lo sviluppo <strong>di</strong> tutte le altre attività impren<strong>di</strong>toriali, turistiche e culturali <strong>di</strong>rettamenteconnesse.La <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> intende altresì contribuire, nei confronti <strong>degli</strong> enti localiaderenti al Patto Territoriale dell’Alto Tirreno, all’avvio funzionale dell’aviosuperfice <strong>di</strong>Scalea, promovendo lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> alcune iniziative finalizzate all’inserimentodell’infrastruttura aeroportuale nel sistema <strong>di</strong> collegamento nazionale e regionale.Altro obiettivo importante è rappresentato dalla costruzione della metropolitanaleggera <strong>Cosenza</strong> – Rende – Università della Calabria. La costruzione della metropolitanaleggera costituirebbe l’ossatura portante <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong> trasporto complessivo, in grado <strong>di</strong>portare un miglioramento della qualità della vita in un’area dalla elevata concentrazione <strong>di</strong>veicoli, <strong>di</strong> attività istituzionali, impren<strong>di</strong>toriali, scolastiche al servizio dell’intero territorioprovinciale. La <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> ha, per questo, avviato, in partnership con i Comuni <strong>di</strong><strong>Cosenza</strong> e Rende e le Ferrovie della Calabria, un lavoro <strong>di</strong> programmazione e <strong>di</strong>concertazione, ma anche <strong>di</strong> ricerca delle necessarie fonti <strong>di</strong> finanziamento per arrivare, in161


tempi accettabili, alla realizzazione <strong>di</strong> un’opera in grado <strong>di</strong> conferire all’area urbana queirequisiti <strong>di</strong> modernità e <strong>di</strong> efficacia imposti dalla sfida dell’integrazione europea.Nell’area ionica, la <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> ha offerto un contributo fondamentalecollaborando attivamente all’ultimazione del progetto preliminare del Piano Regolatore perlo sviluppo del porto <strong>di</strong> Corigliano, sul quale con successivo provve<strong>di</strong>mento ministeriale èstata estesa la competenza dell’Autorità portuale <strong>di</strong> Gioia Tauro. Il porto <strong>di</strong> Corigliano,secondo porto della Calabria, è inserito in un’area economicamente determinante persviluppare quei volumi <strong>di</strong> traffico <strong>di</strong> merci in<strong>di</strong>spensabili per innescare un processo <strong>di</strong>crescita complessiva per la Piana <strong>di</strong> Sibari e per l’intera fascia ionica della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong><strong>Cosenza</strong>.Anche per le altre infrastrutture portuali esistenti sul territorio, la <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong><strong>Cosenza</strong> sta operando, <strong>di</strong> concerto con le altre Istituzioni locali interessate e con le <strong>di</strong>versearticolazioni socio-economiche presenti, per renderle concretamente fruibili e funzionaliallo sviluppo delle attività ittiche e turistiche. In tal senso, anche nell’annualità 2008 cosìcome nel 2007, si lavorerà in collaborazione con il competente Settore Protezione Civile eDifesa del Suolo, per realizzare interventi <strong>di</strong> <strong>di</strong>ssabbiamento, necessari a consentire lanavigabilità all’interno dei rispettivi porti turistici, e <strong>di</strong> successivo ripascimento <strong>di</strong> tratti <strong>di</strong>costa soggetti a fenomeni <strong>di</strong> erosione.A supporto <strong>di</strong> una domanda <strong>di</strong> mobilità sempre più crescente legata a con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong>comfort e sicurezza, dovranno essere realizzate sul territorio provinciale nuoveinfrastrutture moderne ed adeguate, in grado <strong>di</strong> favorire la crescita <strong>di</strong> quelle aree che oggipresentano ancora gravi ritar<strong>di</strong> <strong>di</strong> sviluppo e <strong>di</strong> progresso socio – economico e produttivo.Lo sviluppo locale, se attuato con un sano confronto istituzionale, può rappresentareun tassello importante per l’ammodernamento complessivo del Paese e generare una spintasignificativa verso la ripresa <strong>di</strong> un’economia che, solo da qualche tempo, ha preso a daresegni <strong>di</strong> vitalità.La <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> si adopererà attivamente affinché vengano realizzate quelleopere necessarie per l’ammodernamento dell’Autostrada A3 Salerno - Reggio Calabria,della SS.106, per i collegamenti interni e per le tratte ferroviarie costiere, Jonica eTirrenica.Sicurezza ed Educazione StradaleFinalità delle iniziative e delle campagne <strong>di</strong> educazione e sicurezza stradale è, senzadubbio, la riduzione del drammatico fenomeno della per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> vite umane a causa <strong>di</strong>incidenti stradali, sostenendo la necessaria opera <strong>di</strong> sensibilizzazione verso i rischi che siincontrano sulle strade.In linea con la politica <strong>di</strong> governo attuata negli anni scorsi, anche nell'annualità 2008,l’Assessorato provinciale ai Trasporti si propone <strong>di</strong> realizzare una mirata attività <strong>di</strong>formazione <strong>di</strong>retta ad inculcare, soprattutto nei giovani, comportamenti orientati allacultura ed al rispetto delle regole del Co<strong>di</strong>ce della Strada e, quin<strong>di</strong>, finalizzati alla creazione<strong>di</strong> una adeguata “coscienza civica stradale”, in grado <strong>di</strong> contribuire al miglioramento dellecon<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> sicurezza stradale ed alla riduzione dei livelli d’incidentalità, anche sullestrade della nostra provincia.Il programma istituzionale delle iniziative <strong>di</strong> educazione e sicurezza stradale darealizzare nell'anno 2008, sarà sviluppato in sinergia con le istituzioni scolastiche, con glioperatori del settore e le associazioni <strong>di</strong> volontariato, il cui lavoro risulta sempre utile eproficuo.Il progetto “BRUM BRUM”, già realizzato in numerosi circoli <strong>di</strong>dattici e scuole me<strong>di</strong>e,sarà esteso, nell’annualità 2008, ad altre istituzioni scolastiche della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>,in modo da ultimare nel corso della legislatura, gradatamente e capillarmente, unimportante percorso formativo.162


Nell'annualità in corso si prevede l'attuazione <strong>di</strong> un importante ed ambiziosoprogetto <strong>di</strong> formazione anche nelle scuole superiori, già programmato nell'annualità 2006in collaborazione con l’Assessorato provinciale alla Pubblica Istruzione e la prestigiosapartnership della RAI. Il progetto si pone l’obiettivo <strong>di</strong> sensibilizzare i giovani,neoguidatori, sui rischi connessi alla guida in con<strong>di</strong>zioni devianti e, dunque, formare lasana consapevolezza sulla pericolosità <strong>di</strong> atteggiamenti superficiali ed irresponsabili.Campagne <strong>di</strong> sensibilizzazione e <strong>di</strong> informazione saranno effettuate in prossimitàdelle festività, dell'esodo per le vacanze estive, in occasione <strong>di</strong> eventi nazionali ed in altrimomenti particolari dell'anno, in cui statisticamente si registrano incrementi del fenomenodell'incidentalità. Ciò al fine <strong>di</strong> attuare, a livello provinciale, quelle adeguate politiche <strong>di</strong>educazione stradale atte a responsabilizzare gli utenti delle arterie stradali calabresime<strong>di</strong>ante la pubblicizzazione e <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> messaggi educativi e comportamenti virtuosi.L’esperienza dell’Osservatorio permanente per l’Educazione e la Sicurezza Stradale,avviata nell'annualità 2003 e coor<strong>di</strong>nata dal Prefetto <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>, sarà sostenutadall’Assessorato ai Trasporti anche nell'annualità in corso, in considerazione delle<strong>di</strong>mensioni e drammaticità del fenomeno monitorato e dei risultati positivi conseguiti intermini <strong>di</strong> utile ed efficace impiego <strong>di</strong> dette elaborazioni statistiche. L’obiettivo, anchequest’anno, è quello <strong>di</strong> realizzare uno screening dettagliato dell’entità del fenomenodell’incidentalità, delle sue eventuali cause, delle eventuali carenze strutturali, per poiprocedere ad una mirata programmazione sia in termini infrastrutturali che <strong>di</strong> offertaformativa ed educativa.Iniziative <strong>di</strong> sviluppo dei trasportiLa valorizzazione ed il potenziamento del comparto dei trasporti costituisce requisitofondamentale ed in<strong>di</strong>spensabile per lo sviluppo della realtà economico-sociale della<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>.Con l'auspicato completamento del processo <strong>di</strong> decentramento <strong>di</strong> deleghe e funzioni, dallaRegione alle Province, occorrerà adeguare, l'attuale struttura, in termini sia organizzativiche finanziari al fine <strong>di</strong> pervenire ad un sistema operativo <strong>di</strong> adeguata funzionalità.Nell'annualità corrente si intende continuare il rapporto sinergico già instauratocon l'Università della Calabria, che mette a <strong>di</strong>sposizione risorse umane e tecnologiche perla realizzazione <strong>di</strong> progetti innovativi.II suddetto progetto costituirà un in<strong>di</strong>spensabile strumento <strong>di</strong> verifica e <strong>di</strong> controllo,soprattutto dopo l’avvio della privatizzazione dei servizi <strong>di</strong> T.P.L., nonché un validosupporto informativo per l'utenza.E' tra le intenzioni <strong>di</strong> questo Assessorato portare a compimento la politica <strong>di</strong>decentramento sul territorio dei servizi <strong>di</strong> trasporto, con l’apertura <strong>di</strong> sportelli periferici,atti a garantire un più facile accesso ai servizi, con notevole risparmio <strong>di</strong> tempo e <strong>di</strong> costiper l'utenza.In tal senso, nell’annualità in corso, si lavorerà per portare a termine i lavori <strong>di</strong>ristrutturazione <strong>degli</strong> sportelli periferici e per la loro dotazione in termini <strong>di</strong> arre<strong>di</strong> e <strong>di</strong>apparecchiature hardware e software, necessaria alla realizzazione della trasmissione datiin forma telematica.Rientra tra le finalità perseguite dall’azione <strong>di</strong> governo dell’Ente, la realizzazione <strong>di</strong>progetti innovativi nel settore della telematica per i trasporti, me<strong>di</strong>ante i quali avviare unprocesso <strong>di</strong> ammodernamento dei servizi <strong>di</strong> mobilità ed apportare quegli aggiustamentinecessari a determinare un miglioramento dell’offerta all’utenza.<strong>Le</strong> attività istituzionali organizzate dall'Assessorato ai Trasporti dell'Ente verrannoopportunamente <strong>di</strong>vulgate e pubblicizzate attraverso la pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> una adeguatacampagna <strong>di</strong> informazione da svolgere con la collaborazione <strong>degli</strong> organi <strong>di</strong> informazione.Anche per l'annualità 2008 l'Assessorato ai Trasporti intende sostenere i servizidestinati alla mobilità ed al trasporto, con particolare riferimento agli alunni ed alle fasce163


deboli della popolazione, con l'erogazione <strong>di</strong> contributi economici <strong>di</strong>retti al miglioramentoed il potenziamento dei servizi.Compiti istituzionaliCon la conversione in legge del decreto legge 31 gennaio 2007, n. 7 (<strong>Le</strong>gge 02 aprile2007, n. 40), che, tra l’altro, prevede l’introduzione <strong>di</strong> rilevanti novità e mo<strong>di</strong>fiche nelcomparto delle autoscuole, si rende necessario aggiornare ed integrare il relativoregolamento, al fine <strong>di</strong> <strong>di</strong>sciplinare, in modo equilibrato un settore importante in cui siregistrano interessi e prospettive notevoli. Ciò potrà, pero, completarsi con l’emanazionedell’apposito regolamento attuativo previsto nella legge approvata.Anche il settore dell’autotrasporto, conseguentemente alle recenti mo<strong>di</strong>fichenormative, evidenzia ansie e fibrillazioni che occorre considerare e governare. In tal senso,nell’annualità 2007, si è provveduto ad approvare ed adeguare i regolamenti provincialirelativi a tutte le materie <strong>di</strong> competenza, la cui gestione or<strong>di</strong>naria richiede sempre maggioririsorse umane e strumentali. L’Assessorato ai Trasporti della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>, perl’annualità 2008, così come già realizzato per l’annualità 2007, ha programmato losvolgimento <strong>di</strong> percorsi formativi <strong>di</strong>retti a favorire l’accesso alla professione <strong>di</strong>autotrasportatore <strong>di</strong> merci su strada; in particolare, si intende organizzare tre corsi <strong>di</strong>formazione professionale, uno nell’area ionica, una nell’area tirrenica ed uno nell’areaurbana <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>, a vantaggio <strong>di</strong> quanti hanno l’onere <strong>di</strong> acquisire l’idoneità professionaleper l’accesso alla professione permettendo, ai can<strong>di</strong>dati senza il necessario titolo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o,<strong>di</strong> conseguire l’attestato <strong>di</strong> frequenza al corso, che è requisito in<strong>di</strong>spensabile per potersostenere l’esame.Nell’anno 2007 sono state nominate le commissioni d’esame, che dovrannogarantire, nell’annualità 2008, a quanti in possesso dei requisiti richiesti, previosuperamento delle apposite prove <strong>di</strong> esame, l’accesso alle <strong>di</strong>verse attività professionaliinerenti l’autotrasporto, gli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> consulenza e le autoscuole.In relazione all’ avviso pubblico per il rilascio <strong>di</strong> n. 75 autorizzazioni per l'eserciziodell'attività <strong>di</strong> consulenza per la circolazione dei mezzi <strong>di</strong> trasporto, emanato nell’anno2007, si provvederà a completare l’istruttoria delle istanze presentate al termine della qualesi procederà, nel rispetto dei criteri fissati dal regolamento, al rilascio delle relativeautorizzazioni. Nel corso dell’anno si procederà, inoltre, ad attivare le procedure perl’assegnazione delle autorizzazioni inerenti le se<strong>di</strong> rimaste eventualmente <strong>di</strong>sponibili.Analogo impegno occorrerà garantire per l’affidamento e la gestione dei servizi <strong>di</strong>Trasporto Pubblico Locale per i quali, in presenza del trasferimento delle funzioni ed inassenza <strong>di</strong> trasferimento <strong>di</strong> personale regionale, bisognerà organizzare una adeguatastruttura operativa per assicurare le concrete e fondamentali attività il monitoraggio,controllo e vigilanza.164


Ass. Donatella Lauda<strong>di</strong>oMercato del Lavoro - Politiche del lavoro- Politiche giovanili -Informalavoro - Informagiovani –Pari opportunità – Minoranze linguistiche165


Mercato del Lavoro - Politiche del lavoro - Politiche giovaniliInformalavoro - InformagiovaniLa questione del lavoro è primaria e fondamentale nel nostro Paese, per la centralità cheassume nella Costituzione, ove <strong>di</strong>venta ad<strong>di</strong>rittura valore fondante della convivenza civile.Non c’è dubbio che oggi, in Italia, questo valore sia messo in crisi da una preoccupante<strong>di</strong>ffusione della <strong>di</strong>soccupazione, non solo a livello giovanile, ma anche nelle fasce d’età più avanzata,poiché colpisce lavoratori già inseriti e poi espunti dal mercato del lavoro, per cause <strong>di</strong> naturastrutturale, legate alla trasformazione del sistema produttivo, ma anche congiunturali, legate allepolitiche dello sviluppo, che sono assolutamente inadeguate alle necessità <strong>di</strong> un mercato del lavorolocale, nazionale e globale, che procede <strong>di</strong> pari passo con l’evoluzione del sistema stesso.In Calabria, poi, i valori della <strong>di</strong>soccupazione raggiungono livelli massimi, sia a causa del sistemainadeguato delle infrastrutture, che dell’arretratezza dell’impianto produttivo sotto il profilodell’innovazione tecnologica, sia ancora in riferimento all’inadeguatezza del sistema dei servizi alleimprese, che alla gestione <strong>di</strong> retroguar<strong>di</strong>a del cre<strong>di</strong>to e delle politiche cre<strong>di</strong>tizie, che rendonoproibitivo il costo del denaro, sia in relazione alle spire soffocanti del sistema della criminalitàorganizzata , che <strong>di</strong>ssanguano quel che resta della capacità produttiva del territorio, <strong>di</strong>stogliendo leforze sane dal tentare l’allocazione <strong>di</strong> unità produttive nelle nostre zone; a questi fattori, si deveaggiungere l’incapacità della classe politica regionale, negli ultimi <strong>di</strong>eci anni, <strong>di</strong> attivare politicheefficaci per la promozione <strong>di</strong> opportunità attraverso la costruzione <strong>di</strong> modelli <strong>di</strong> svilupporealisticamente legati alle risorse ed alle vocazioni dei territori, perché non sono partoriti dal basso,dagli attori locali; e si deve ancora aggiungere l’esito <strong>di</strong> una politica governativa miope, che negliultimi anni ha tagliato tutti gli incentivi che avevano consentito al Mezzogiorno <strong>di</strong> cominciare arisollevare il capo, senza in nessun modo colmare il <strong>di</strong>vario infrastrutturale che ci separa dal restodel Paese, e senza affrontare alcuno dei problemi fondamentali che con<strong>di</strong>zionano la nostraeconomia produttiva, dai servizi al cre<strong>di</strong>to, dalla sicurezza all’innovazione tecnologica, ma anziabbandonandoci totalmente alla nostra sorte attraverso una legge sulla “devolution”, che ci faràrimanere, come qualcuno non si vergogna <strong>di</strong> vantarsi, regione in ritardo <strong>di</strong> sviluppo, o dell’ObiettivoUno.Nella nostra Regione, però, il lavoro, come la scuola, hanno una funzione preventivaparticolare: quella <strong>di</strong> fare da barriera contro la cultura e la prassi della mafia; dovunque si chiude166


una scuola o una fabbrica, la cultura dello Stato Democratico fa un passo in<strong>di</strong>etro, e la cultura <strong>di</strong>mafia fa un passo in avanti.<strong>Le</strong> criticità che presentiamo sotto il profilo dei tassi <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione si accentuano perquanto riguarda i giovani, le donne, i portatori <strong>di</strong> una qualche <strong>di</strong>sabilità, i gruppi <strong>di</strong> minoranzaculturale ed etnica, i migranti; e sono poi spaventosamente rilevanti per quanto attiene le cifre dellavoro sommerso, le aree del <strong>di</strong>sagio sociale, le aree del precariato (LSU, LPU, contratti <strong>di</strong> lavoro atempo determinato, contratti a progetto, contratti <strong>di</strong> collaborazione continuativa), che sono ormaiun dato strutturale del mercato del lavoro calabrese e cosentino.Sovente, queste criticità sono accentuate dalla bassa scolarità, ed in molti casi da una sorta<strong>di</strong> analfabetismo <strong>di</strong> ritorno, sensibile soprattutto in fasce d’età avanzata e quasi al termine delpercorso lavorativo, che hanno maggiore <strong>di</strong>fficoltà, una volta espunti dai percorsi tra<strong>di</strong>zionali, <strong>di</strong>reinserirsi e <strong>di</strong> riqualificarsi in un sistema produttivo che non eroga più beni e merci, mainformazioni, tecnologie e servizi, e che muta prerogative e caratteristiche in tempi rapi<strong>di</strong>ssimi,richiedendo una continua ed altrettanto rapida riaggregazione dei saperi in funzione dei mutamentidel mercato.Accanto a queste criticità, abbiamo però anche elementi <strong>di</strong> forza, che tuttavia non sonobastevolmente incentivati, in primo luogo l’alto tasso <strong>di</strong> scolarità fra le generazioni <strong>degli</strong> ultimitrent’anni, e poi la presenza, in provincia <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>, dell’Università della Calabria, che si <strong>di</strong>stinguenon soltanto per l’alto grado <strong>di</strong> frequenza, ma anche e soprattutto per la qualità dell’insegnamento,che si segnala fra le Università italiane, e per la specificità delle <strong>di</strong>scipline e dei corsi <strong>di</strong> laurea, cheseguono la <strong>di</strong>mensione evolutiva delle politiche dello sviluppo europeo e dei percorsi atti amisurare le linee dello sviluppo compatibile con le risorse e le offerte territoriali.Costruire lo sviluppoPer troppi anni ci si è affidati ad uno sviluppo costruito da altri ed altrove, a tavolino,attraverso una aspettativa assistenziale che, assecondata attraverso le erogazioni <strong>degli</strong> interventispeciali, in primo luogo non ha prodotto circuiti virtuosi capaci <strong>di</strong> autoalimentarsi stabilmente neltempo, perché non ra<strong>di</strong>cati sul territorio; ed in secondo luogo ha alimentato una culturadell’assistenzialismo che ha educato da una parte la cultura piagnona del meri<strong>di</strong>onalismoaccattone, e dall’altra la cultura perversa del voto <strong>di</strong> scambio e del clientelismo.Occorre perciò in primo luogo costruire lo sviluppo secondo modelli che partano dal basso,quello sviluppo endogeno <strong>di</strong> cui parlava Gramsci, formulato da parte <strong>degli</strong> attori locali, pubblici eprivati, che <strong>di</strong>ano vita a tavoli <strong>di</strong> programmazione atti a programmare modelli e progetti <strong>di</strong>sviluppo ritagliati a misura delle vocazioni e delle risorse del territorio, in un’ottica <strong>di</strong>decentramento che avvicini il più possibile ai citta<strong>di</strong>ni i luoghi ove si prendono decisioni collettive:si tratta <strong>di</strong> avviare perciò quei Tavoli Territoriali per lo Sviluppo ed il Lavoro, che il programma delPresidente in<strong>di</strong>vidua in un’ottica decentrata , che possono avere riferimento nelle strutture fisichedei Centri per l’impiego, che sono appunto <strong>di</strong>stribuiti secondo un’ottica <strong>di</strong>strettuale su areeomogenee, e che devono <strong>di</strong>ventare appunto se<strong>di</strong> dei Laboratori per lo sviluppo, raccogliendo i167


Comuni, le Comunità Montane, le associazioni <strong>di</strong> categoria, il fronte sociale, la scuola, il TerzoSettore, che <strong>di</strong>segnino in primo luogo la <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> senso che lo sviluppo deve avere su ogniterritorio, fondandosi sulle risorse primarie che esso presenta, e poi traducano in progetti concreti,in operatività materiale quei progetti, traducendosi in opportunità <strong>di</strong> occupazione reale e duratura,e successivamente delineando la <strong>di</strong>rezione della formazione delle risorse umane in modo specularealla <strong>di</strong>rezione dello sviluppo, dal momento che, secondo la definizione <strong>di</strong> Delors, le risorse umanesono funzione del sistema produttivo, che è variabile <strong>di</strong>pendente del modello <strong>di</strong> sviluppo.Occorre pertanto, primariamente, secondo le in<strong>di</strong>cazioni del programma del Presidente, faracquisire ai Centri per l’impiego quelle competenze necessarie a renderli protagonisti dello svilupposul piano territoriale, potenziandoli dal punto <strong>di</strong> vista strutturale, strumentale, ma anche esoprattutto dal punto <strong>di</strong> vista della riqualificazione delle risorse umane <strong>degli</strong> operatori, che devonoessere in grado non solo <strong>di</strong> far incrociare domanda ed offerta in tempi reali, ma per un verso <strong>di</strong>guidare l’offerta attraverso un’opera esperta <strong>di</strong> accoglienza, valutazione, consulenza, orientamento eguida all’autorientamento, per <strong>di</strong> più <strong>di</strong>versificando quest’approccio integrato a secondadell’utenza interessata (donne, giovani, categorie deboli, lavoratori espunti dal processoproduttivo, <strong>di</strong>sabili, lavoratori da reinserire, lavoratori <strong>di</strong> prima occupazione, lavoratori <strong>di</strong> lungao breve durata, lavoratori atipici , ex tossico<strong>di</strong>pendenti, detenuti, immigrati, e così via); e perl’altro verso devono essere attrezzati a ricercare per via informatica l’evoluzione delle professionisulle reti nazionali, locali e globali; infine, ma non da ultimo, devono essere in grado <strong>di</strong> orientaresulle nuove professioni che scaturiscono dall’assetto rivoluzionario del sistema produttivo, che noneroga più beni e merci, ma informazioni, tecnologie e servizi, rendendo obsolete le professionitra<strong>di</strong>zionali; e da ultimo, devono essere in grado <strong>di</strong> orientare sulle nuove professioni legate amacchia <strong>di</strong> leopardo ai modelli <strong>di</strong> sviluppo territoriali, costruiti dagli attori locali.Snellimento delle procedureSi tratta infatti <strong>di</strong> applicare la nuova normativa, non solo il DDL 469/97, ma anche i variDDL del 98 e le conclusioni della Conferenza Stato-_Regioni del 98, nonchè i mutamentiintervenuti con la liberalizzazione del mercato del Lavoro, le leggi Biagi-Maroni ed il protocollo sulwelfare dell’ultimo (per ora ) governo <strong>di</strong> Centro-Sinistra.Da tutta questa messe <strong>di</strong> produzione legislativa, si ricavano in<strong>di</strong>cazioni importanti, in primoluogo circa la necessità <strong>di</strong> trasformare i Centri per l’Impiego in agenzie per lo sviluppo, tese nonsoltanto a curare l’incrocio tra domanda ed offerta, che era nelle prerogative tra<strong>di</strong>zionali <strong>degli</strong> uffici<strong>di</strong> collocamento, ma a produrre politiche attive, ossia ad in<strong>di</strong>viduare e perché no, a creare,opportunità per lo sviluppo, in primo luogo attraverso le operazioni <strong>di</strong> accoglienza, orientamento,costruzione <strong>di</strong> percorsi e <strong>di</strong> curricula, ed in secondo luogo attraverso la ricerca sul territorio ed168


animazione per informare le aziende sulle opportunità e gli incentivi; tutto questo i centri prtl’impiego hanno fatto, negli anni <strong>di</strong> amministrazione Oliverio, e continueranno con maggior lena afare in quest’anno, servendosi del nuovo software che consente uno snellimento eccezionale delleprocedure <strong>di</strong> iscrizione, trasmissione <strong>di</strong> graduatorie, aggiornamento delle stesse in tempo reale, etutte le operazioni <strong>di</strong> back office, con grande risparmio <strong>di</strong> tempo per gli operatori e per gli utenti.Ci proponiamo <strong>di</strong> continuare ed estendere anche agli uffici locali coor<strong>di</strong>nati, che abbiamoimplementato sul territorio e che sono in via <strong>di</strong> ristrutturazione, queste salutari innovazionitecnologiche, decentrando al massimo sul territorio il maggior numero <strong>di</strong> funzioni possibile.Politiche attiveAttraverso il nuovo software, i centri per l’impiego sono stati in grado <strong>di</strong> effettuare in tempireali tutte le nuove funzioni che la normativa prevede, ossia l’orientamento, l’accoglienza, lacostruzione <strong>di</strong> percorsi, l’incrocio domanda.-offerta, l’avviamento a selezione, che viene in tempireali effettuato e <strong>di</strong> cui in tempi reali si conoscono gli esiti.Interoperabilità con gli altri soggettiMa ancora più importanti sono le mo<strong>di</strong>fiche normative che consentono ai centri perl’impiego l’interoperabilità con gli altri soggetti attivi: INPS, associazioni <strong>di</strong> categoria, scuole edaziende, mandando in rete in tempi reali gli elenchi <strong>degli</strong> alunni per l’obbligo formativo, lacomunicazione <strong>di</strong> assunzione, <strong>di</strong> cessazione e <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>fica dei contratti <strong>di</strong> lavoro, la richiestanominativa da parte <strong>di</strong> aziende o la richiesta <strong>di</strong> tipologie lavorative, la comunicazione <strong>degli</strong> elenchi<strong>degli</strong> avviati a selezione , e i risultati dei colloqui, e tutte le altre comunicazioni che si renderannonecessarie.Grazie a questa sensibilità integrata, anche dovuta alla valorizzazione della Commissione<strong>Provincia</strong>le Tripartita, si sono organizzati Tavoli <strong>di</strong> lavoro Integrati territoriali Permanenti pressoogni centro per l’impiego, che hanno esaminato la situazione dei territori, e continueranno anche inquesto anno ,in<strong>di</strong>viduando, come già hanno fatto, i modelli <strong>di</strong> sviluppo e le opportunità territoriali.Adeguamento del sistema dei servizi all’impiegoPer poter effettuare questi profon<strong>di</strong> cambiamenti, occorreva adeguare il sistema dei servizi,sia dal punto <strong>di</strong> vista strutturale, che strumentale, che delle competenze professionali.Adeguamento strutturale e strumentale; nuovi sportelli ed aree per soggetti deboli.Osservatorio <strong>Provincia</strong>le del Mercato del LavoroE’ stato implementato il numero <strong>degli</strong> Uffici Locali Coor<strong>di</strong>nati sul territorio, estendendone lefunzioni non solo sul Comune <strong>di</strong> riferimento, ma su tutto il gruppo dei Comuni dell’hinterland <strong>di</strong>169


competenza, con notevole alleggerimento dei Centri per l’Impiego originari;sono in corso i lavori <strong>di</strong>ristrutturazione non solo dei nuovi, ma anche dei vecchi ULC, anche per consentire l’apertura <strong>di</strong>servizi aggiuntivi, quali quelli per gli immigrati, per i quali si prevede l’apertura <strong>di</strong> aree de<strong>di</strong>cate, perle donne, per i <strong>di</strong>sabili, onde decentrare queste funzioni sul territorio; si fa presente che si èstipulata convenzione con la Prefettura, per offrire ai Comuni la possibilità dell’iscrizione on line<strong>degli</strong> immigrati, con enorme semplificazione del processo <strong>di</strong> regolarizzazione <strong>degli</strong> stessi .Si prevede l’implementazione delle funzioni e dei compiti dell’Informagiovani, che sitrasforma in ramificazione dell’Osservatorio <strong>Provincia</strong>le, che avrà appunto una serie <strong>di</strong> sezioni,collegate con i centri per l’impiego, da cui dedurre i dati riguardanti non solo i lavoratori ed i<strong>di</strong>soccupati e gli inoccupati con dato aggregato, ma con occhio ravvicinato l’universo giovanile efemminile, gli over 50 espunti dal processo produttivo, i giovani in tutte le loro manifestazioni, gliimmigrati, i soggetti deboli(ex detenuti, per i quali si stanno organizzando progetti nelle casecircondariali, ex tossico<strong>di</strong>pendenti), <strong>di</strong>sabili ex L.68, e così via.Ovviamente, sono in corso i lavori <strong>di</strong> adeguamento strutturale, e quelli <strong>di</strong> adeguamentostrumentale delle strutture suddette, che saranno completati in questo anno.Formazione ed affiancamento dei <strong>di</strong>pendentiOvviamente, per espletare le funzioni molteplici e nuove che questo assetto ambizioso delMercato del Lavoro prevede, è necessaria una riqualificazione <strong>degli</strong> operatori; si è provveduto, neglianni scorsi, ad una formazione <strong>di</strong> base, che è andata sempre più affinandosi ed orientandosi verso lenuove competenze previste dalla normativa succitata <strong>di</strong> riferimento, e quest’anno la formazionericeverà un ulteriore affinamento, orientandosi sulle <strong>di</strong>verse aree <strong>di</strong> competenza che farannoseguito e completeranno la formazione <strong>di</strong> base già conseguita. Si è provveduto anche a continuarel’affiancamento già effettuato negli ultimi anni attraverso l’inserimento temporaneo <strong>di</strong>professionalità esterne,che continuerà, secondo le norme vigenti e la richiesta formale del sindacatoconfederale, nella forma del contratto a tempo determinato annuale.PARTENARIATI E PROGETTI CON SOGGETTI TERRITORIALI ED EUROPEISaranno anche implementati gli scambi <strong>di</strong> buone prassi con altre agenzie per il lavoropubbliche e private, nazionali ed estere, nell’ottica <strong>di</strong> una collaborazione anche globale chepartorisca azioni <strong>di</strong> partenariato con altri Paesi europei per favorire azioni <strong>di</strong> interscambio eprogetti <strong>di</strong> stampo globale da finanziare con fon<strong>di</strong> europei.Ma si intende anche continuare il lavoro svolto con tutti gli attori locali,per continuare e<strong>di</strong>mplementare un sistema territoriale dei servizi per il lavoro in cui i Centri per l’Impiegorappresentano le giuste se<strong>di</strong> fisiche, i tavoli, dove si <strong>di</strong>segna lo sviluppo territoriale e dove siedono170


tutti gli attori locali, pubblici e privati, quali Comuni e Comunità Montane, Scuole e Università,Parrocchie, Associazioni, Imprese.In una logica <strong>di</strong> collaborazione e rimando reciproco, con i suddetti soggetti istituzionali eprivati abbiamo in<strong>di</strong>viduato e continueremo ad in<strong>di</strong>viduare partnerships strategiche, attraverso lapromozione <strong>di</strong> appositi strumenti convenzionali quali protocolli <strong>di</strong> intesa, patti territoriali per losviluppo, costituzione <strong>di</strong> consorzi, convenzioni, anche attraverso partenariati costruiti sull’offertaterritoriale <strong>di</strong> soggetti pubblici e privati del territorio, <strong>di</strong>sciplinati da apposite convenzioni.In questa ottica, i Centri per l’Impiego <strong>di</strong>ventano i luoghi fisici <strong>di</strong> costruzione <strong>di</strong> quei PattiTerritoriali per lo sviluppo, da cui nascerà la formulazione dei modelli <strong>di</strong> sviluppo territoriali, a cuisi agganceranno da una parte le opportunità <strong>di</strong> lavoro, e dall’altra si programmeranno le iniziative<strong>di</strong> formazione legate allo sviluppo così <strong>di</strong>segnato.Pertanto, tali Centri creeranno lo sviluppo territoriale legato, da un lato, alle vocazioni edalle risorse del luogo e, dall’altro, all’evoluzione del sistema produttivo locale, nazionale, globale,che produce non solo beni e merci ma che eroga soprattutto informazioni tecnologiche e servizi.La presente programmazione dovrà, quin<strong>di</strong>, assumere come obiettivo centrale quello delladefinitiva messa a regime del patrimonio <strong>di</strong> esperienze, innovazioni, processi riorganizzativiacquisito col lavoro <strong>degli</strong> anni precedenti.L'obiettivo che si intende perseguire è ora quello della crescente stabilizzazione <strong>degli</strong>standards <strong>di</strong> servizio conseguiti su tutti i cinque Centri della <strong>Provincia</strong>, della soluzione dei restantielementi <strong>di</strong> carenza tecnologica e organizzativa, del consolidamento funzionale dei serviziPolitiche attive per gruppi deboliSarà, inoltre, ritenuto fondamentale il concetto della “centralità della persona”, intesa siacome punto <strong>di</strong> riferimento per l’organizzazione dei servizi, sia come capacità da parte della<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> dare risposta ai bisogni formativi ed occupazionali.In particolare, l’Assessorato intende attuare misure attive e preventive per le persone<strong>di</strong>soccupate e inattive tese a prevenire la <strong>di</strong>soccupazione <strong>di</strong> lunga durata ed a favorire l’inserimentoduraturo nel mondo del lavoro delle stesse e promuovere l’integrazione <strong>di</strong> quanti incontranoparticolari <strong>di</strong>fficoltà nel mercato del lavoro, come i giovani che hanno lasciato la scuolaprecocemente, i lavoratori poco qualificati, i detenuti, gli ex tossico<strong>di</strong>pendenti, le persone con<strong>di</strong>sabilità, gli immigrati, ROM e le minoranze etniche, sviluppandone l’occupabilità, aumentandonele opportunità <strong>di</strong> lavoro e impedendo ogni forma <strong>di</strong> <strong>di</strong>scriminazione nei loro confronti.Si è già detto, in questo senso, che l’Osservatorio metterà a punto una mappatura<strong>di</strong>saggregata dei bisogni,attraverso gli sportelli specifici avviati nei Centri per l’Impiego, e faràpartire progetti specifici, che continueranno quelli già messi a punto negli anni precedenti.171


Progetti <strong>di</strong> pari opportunitàSi è sviluppato negli scorsi anni il progetto”Impresa al femminile”, che ha avuto esitilusinghieri:più <strong>di</strong> cento donne avviate a percorsi gratuiti <strong>di</strong> formazione, <strong>di</strong> consulenza per lacreazione <strong>di</strong> progetti d’impresa, e quin<strong>di</strong>ci aziende al femminile nate in <strong>Provincia</strong> con la consulenzaed i fon<strong>di</strong> ottenuti dalla <strong>Provincia</strong> con il progetto “Emersione del lavoro sommerso”, incollaborazione con la Fondazione Field; istituzione per un anno dello “Sportello Donne“ presso icentri per l’impiego: le iniziative continueranno, implementandosi con nuovi progetti, nel 2008.Inoltre, si mira a promuovere una politica delle pari opportunità, adottando misurespecifiche <strong>di</strong> politica attiva del lavoro che coniugheranno la logica trasversale del mainstreamingcon la programmazione <strong>di</strong> azioni positive, mirate ad agire su punti specifici <strong>di</strong> svantaggio delledonne nella partecipazione al mercato del lavoro locale, considerando le esigenze <strong>di</strong> conciliazionedei tempi <strong>di</strong> cura familiare.Nella logica del partenariato con soggetti pubblici e privati del territorio, si costituirannopartenariati su proposte progettuali nate da soggetti terzi, pubblici o privati, <strong>di</strong>sciplinasti daapposite convenzioni.Progetti per i detenuti, gli immigrati, i <strong>di</strong>sabiliSi creeranno nei Centri per l’Impiego aree de<strong>di</strong>cate ai <strong>di</strong>sabili ed alle fasce deboli, tenendoconto che hanno già funzionato sportelli per le donne e per i migranti; si aggiungeranno quelle per i<strong>di</strong>sabili e i lavoratori over 50, che faranno riferimento all’Osservatorio <strong>Provincia</strong>le, e saranno lostrumento per la creazione <strong>di</strong> progetti specifici tesi a creare competenze,ed a creare con<strong>di</strong>zioni perl’occupabilità, come quelli già effettuati:il progetto “Call Blind”, per formare centralinisti fra i nonvedenti, ed il progetto per agevolare i sordomuti negli uffici postali attraverso corsi <strong>di</strong> formazionedei <strong>di</strong>pendenti.Ed ancora, si punta alla promozione dell’invecchiamento attivo, creando con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> lavoroche innalzino la professionalità <strong>degli</strong> over 50, allo scopo <strong>di</strong> stimolarne il permanere in attività edaumentarne la spen<strong>di</strong>bilità sul mercato del lavoro.Per questi progetti, il sistema pubblico potrà integrarsi con soggetti attivi,pubblici o privati,del mondo del lavoro, che potranno proporre attività e progetti in partenariato, regolato daconvenzioni.Progetti per i giovaniPer quanto riguarda i giovani, si intende anzitutto costituire un Forum provinciale, unastruttura agile <strong>di</strong> tipo consultivo, ramificata sul territorio , capace <strong>di</strong> produrre una programmazione,172


ma anche <strong>di</strong> supportare l’Amministrazione nella realizzazione <strong>di</strong> iniziative atte a rilanciareiniziative utili per promuovere, da parte dei giovani, l’accesso alla casa, l’accesso al lavoro e ad unaformazione <strong>di</strong> qualità, l’accesso al cre<strong>di</strong>to, l’accesso al mondo composito delle informazioni e dellarete tecnologica, l’opportunità <strong>di</strong> socializzare promuovendo occasioni <strong>di</strong> incontri, seminari,spettacoli, ma soprattutto l’educazione ai valori costitutivi della nostra convivenza civile edemocratica, recuperando la memoria storica , recuperando i valori della legalità e delmulticulturalismo.A questo riguardo, si intende potenziare l’Ufficio Informagiovani, che <strong>di</strong>venta unaarticolazione del costituendo Osservatorio Giovanile <strong>Provincia</strong>le, a sua volta collegato conl’Osservatorio <strong>Provincia</strong>le del Mercato del Lavoro.Anche sotto questo profilo, si intende incentivare la costituzione <strong>di</strong> partenariati,<strong>di</strong>sciplinatida convenzioni, con soggetti territoriali sia pubblici che privati, per l’attuazione <strong>di</strong> progetti <strong>di</strong>politiche attive, che vadano nella <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> agevolare l’accesso alla casa, al cre<strong>di</strong>to,ad unaformazione <strong>di</strong> qualità, alla creazione d’impren<strong>di</strong>toria, alla socializzazione, e nello stesso tempoincentivino il recupero dei valori fondanti della nostra Costituzione, come la legalità, la tolleranza,l’educazione alla pace ed al multiculturalismo.Premesso quanto sopra, le priorità cui le politiche del lavoro si de<strong>di</strong>cheranno nel correnteanno, attingendo alle risorse economiche del POR Calabria, possono essere così riassunte:1. Completare il processo <strong>di</strong> ammodernamento delle dotazioni tecnologiche, con la sostituzione el'ampliamento delle dotazioni hardware e soprattutto con il pieno potenziamento delleinfrastrutture <strong>di</strong> rete,ulteriormente arricchendo la unificazione dei linguaggi e, pertanto, la unapiena interoperabilità delle banche dati dei Centri per l’Impiego (C.P.I.) e <strong>degli</strong> Uffici LocaliCoor<strong>di</strong>nati (U.L.C.), fornendo anche una effettiva operatività alla rete dei PIL – completarel’adeguamento delle strutture per facilitare l’accesso alle stesse delle persone <strong>di</strong>sabili nel rispettodella normativa nazionale ed europea vigente in materia;2. Valorizzare le risorse umane attraverso corsi <strong>di</strong> riqualificazione del personale;3. Continuare l’attivazione <strong>di</strong> contratti a tempo determinato con professionisti qualificati esternida affiancare agli operatori del Mercato del Lavoro;4. Promuovere politiche attive a favore dei lavoratori atipici;5. Favorire la buona impren<strong>di</strong>toria in<strong>di</strong>viduale e collettiva;6. Incentivare lo scambio <strong>di</strong> “buone prassi” con i Centri per l’Impiego delle altre Province eRegioni del territorio nazionale e con soggetti pubblici e privati delle altre Regioni del territorionazionale;7. Educare alla legalità soggetti appartenenti alle aree <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio e della <strong>di</strong>soccupazione giovanile;173


8. Continuare ad incentivare professionalità specifiche e creative per giovani attraverso ilpartenariato con scuole, associazioni <strong>di</strong> categoria, soggetti pubblici e privati ,costruendo tirociniformativi, work experiences ecc, con progetti specifici e convenzioni con soggetti territoriali e <strong>di</strong>corsi <strong>di</strong> formazione mirati;9. Sostenere il me<strong>di</strong>o-alto livello <strong>di</strong> istruzione;10. Favorire l’emersione del lavoro sommerso, come già avvenuto con il progetto realizzato nel2007;11. Promuovere una politica delle pari opportunità, favorendo l’inserimento e/o il reinserimentonel mercato del lavoro delle donne;12. Avvicinare al mondo del lavoro gli over 50;13. Promuovere l’inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati (portatori <strong>di</strong> <strong>di</strong>sabilità, exdetenuti, ex tossico<strong>di</strong>pendenti, immigrati, ROM), favorendo l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> percorsi miratie rispettosi dei <strong>di</strong>ritti delle persone;14. Potenziare i Punti Informativi per Giovani nei cinque Centri per l’Impiego della provincia <strong>di</strong><strong>Cosenza</strong>, raccordandoli in un Osservatorio Unico a livello provinciale, che esplori le <strong>di</strong>namichedel mondo giovanile da tutte le possibili angolazioni e che promuova strategie <strong>di</strong> contrasto aifenomeni <strong>di</strong> devianza comportamentale e sviluppi politiche attive per favorire l’espressività e lacreatività del mondo giovanile, creando le premesse per l’acquisizione <strong>di</strong> saperi sofisticatitramite l’Università della Calabria e la formazione <strong>di</strong> professionalità collegate al nuovo assettodel sistema produttivo globale, incentivando progetti tesi a facilitare l’accesso alla casa, alcre<strong>di</strong>to, al lavoro, alla formazione, alla socializzazione, all’espressività, alla legalità, allamemoria, al multiculturalismo.Sulla base delle priorità sopra in<strong>di</strong>viduate, <strong>di</strong> seguito si riporta un riepilogo dei progettisud<strong>di</strong>visi per ciascuna delle suddette priorità, successivamente esplicitate e ripartite in interventi edazioni che costituiscono l’oggetto della presente programmazione.Per ogni tipologia delle suddette attività sarà redatto un apposito progetto che prevedrà unacongrua quota <strong>di</strong> promozione delle iniziative stesse presso i me<strong>di</strong>a, quali televisione e cartastampata.Nell’ambito <strong>di</strong> tutte le finalità esplicitate nella relazione, sarà possibile costruire partenariati,<strong>di</strong>sciplinati da apposite convenzioni, con soggetti pubblici e privati, che propongano azioni positivecomprese nelle finalità suesposte.174


Completamento della rete Informatica per unificare i linguaggi del sistema dei servizi all’Impiego econsentire l’interoperabilità con gli altri soggetti, pubblici e privati, del mondo del Lavoro eadeguamento delle struttureA fronte della competenze sofisticate e molteplici competenze previste dalla nuovanormativa, è stato attivato un processo <strong>di</strong> sviluppo <strong>degli</strong> strumenti informativi idoneo a fronteggiarele esigenze <strong>di</strong> crescita e qualificazione dei servizi, anche a fronte dei frequenti aggiornamentirichiesti dall'evoluzione normativa avvenuta negli scorsi anni.Abbiamo pertanto stipulato convenzioni con le maggiori associazioni <strong>di</strong> categoria delterritorio, per costituire una banca dati comune, e per scambiarci informazioni complete in tempireali.E’ stato adottato un software che consente al sistema dei servizi all’impiego <strong>di</strong> agevolare lepratiche burocratiche snellendole, <strong>di</strong> mettere in campo politiche attive e <strong>di</strong> interoperare con tutti isoggetti pubblici e privati del mondo del lavoro.Si continuerà nel 2008 il perfezionamento e la messa a regime a livello locale <strong>degli</strong>strumenti che consentono la piena automazione dei processi amministrativi e <strong>di</strong> servizio, lacreazione <strong>di</strong> banche dati interrogabili e consultabili su base locale.In concreto gli obiettivi della presente programmazione già in parte attiva dovranno, quin<strong>di</strong>,riguardare:- la riorganizzazione del sistema dei servizi all’impiego, con l’aggiunta <strong>di</strong> nuovi uffici meglio<strong>di</strong>stribuiti sul territorio, (ULC) in considerazione della sua estensione, per meglio avvicinare iservizi ai citta<strong>di</strong>ni;- il completamento del processo <strong>di</strong> ammodernamento delle dotazioni tecnologiche, con lasostituzione e l'ampliamento delle dotazioni hardware e, soprattutto, con il pienopotenziamento delle infrastrutture <strong>di</strong> rete richieste per l'adozione <strong>di</strong> numerosi sistemi gestionaliin rete o web-based;- la standar<strong>di</strong>zzazione del linguaggio informativo me<strong>di</strong>ante l’arricchimento del software modernoed aggiornato già in dotazione, e, conseguentemente, il raggiungimento <strong>di</strong> una pienainterazione delle banche dati dei C.P.I. e <strong>degli</strong> U.L.C., al fine <strong>di</strong> massimizzare le possibilità <strong>di</strong>ricerca ed in<strong>di</strong>viduazione dell’informazione;- la costituzione <strong>di</strong> sportelli o/e aree apposite per consentire e facilitare l’inserimento delle fascedeboli nel mondo del lavoro, con particolare attenzione alle funzioni riguardanti gli immigrati:Aquesto proposito, si è realizzata una convenzione con la Prefettura, per consentire ai Comuni <strong>di</strong>175


iscrivere on line i migranti, e <strong>di</strong> espletare in rete le operazioni, attraverso la <strong>Provincia</strong>, utili perla regolarizzazione delle posizioni dei lavoratori immigrati;- La costituzione <strong>di</strong> uno sportello integrato in convenzione con l’INPS, per l’unificazione dellebanche dati, e la facilitazione del reperimento delle posizioni dei lavoratori;- La costituzione <strong>di</strong> postazioni informatiche , come <strong>di</strong>ramazione territoriale dei Centri perl’Impiego <strong>di</strong> riferimento, per consentire a tutto il territorio, così variegato, della <strong>Provincia</strong>, <strong>di</strong>interagire <strong>di</strong>rettamente con la rete dei servizi all’impiego, agevolando i territori.Il quadro <strong>di</strong> questi impegni inerenti il sistema informativo lavoro è completato dagli obiettiviche l'Amministrazione intende perseguire per la piena valorizzazione del patrimonio informativocontenuto nelle banche dati generate dalle procedure amministrative e <strong>di</strong> servizio realizzate daiCentri per l'Impiego il patrimonio da mettere a <strong>di</strong>sposizione dei soggetti operanti nel mondo dellavoro dei vari territori.Si tratta <strong>di</strong> informazioni essenziali per assicurare il monitoraggio dei flussi e <strong>degli</strong>andamenti del mercato del lavoro locale, fondamentali non solo a scopi scientifici e conoscitivi, masoprattutto per il governo del sistema locale.In questo senso, la <strong>Provincia</strong> ritiene strategico il completamento del processo <strong>di</strong>consolidamento delle banche dati ed il costante aggiornamento e l'affidabilità dei dati stessi, nonchéla possibilità <strong>di</strong> accedervi da tutto il territorio.Questo processo consentirà anche il miglioramento dei flussi informativi (ad esempio perquanto riguarda statistiche e monitoraggio permanente del mercato del lavoro), oltre alladefinitiva omogeneizzazione delle procedure e dei servizi <strong>di</strong> base offerti da tutti i Centri perl’Impiego ed alla piena <strong>di</strong>ffusione <strong>degli</strong> standard operativi e normativi applicati dai Centri.A tal proposito, nella programmazione delle azioni formative del personale <strong>di</strong>pendente <strong>di</strong>seguito esplicitate, è stato incluso un adeguato percorso <strong>di</strong> riqualificazione informatica, ma ancheuna riqualificazione mirata delle competenze <strong>degli</strong> operatori,<strong>di</strong>stinte per aree d’intervento,soprattutto perché svolgano quelle funzioni <strong>di</strong> costruzione <strong>di</strong> opportunità e <strong>di</strong> politiche attive per illavoro, e <strong>di</strong> inserimento delle fasce deboli che le nuove normative prevedono, e che non si fermanoal semplice incrocio tra domanda ed offerta .Infine, un ulteriore intervento concerne il completamento dell’adeguamento strutturale deiCentri per facilitare l’accesso agli stessi delle persone <strong>di</strong>sabili, in ossequio alla normativa nazionaleed europea vigente in materia.Nello specifico, saranno eliminate le barriere architettoniche, ossia tutti gli ostacoli che nonpermettono la completa mobilità alle persone temporaneamente o permanentemente in con<strong>di</strong>zionilimitate <strong>di</strong> movimento o che si muovono con se<strong>di</strong>a a rotelle.In questa analisi, infatti, si fa riferimento oltre che alle persone con han<strong>di</strong>cap fisicipermanenti, anche ad anziani con <strong>di</strong>fficoltà deambulatoria, persone obese e, perfino, genitori con ipasseggini.176


Riqualificazione del personale <strong>di</strong>pendenteIl processo <strong>di</strong> modernizzazione avviatosi con la devoluzione delle funzioni, lariorganizzazione dei servizi per l’impiego richiedono un insieme sistematico <strong>di</strong> azioni <strong>di</strong> supportoche favoriscano l’imme<strong>di</strong>ata attuazione dei cambiamenti anche attraverso un progressivoadeguamento e qualificazione del sistema <strong>di</strong> competenze delle risorse umane.La formazione rappresenta una delle leve strategiche essenziali per facilitare e permettere,da un lato, l’effettività delle riforme normative e, dall’altro per sostenere l’adeguatezza e lariqualificazione professionale dei <strong>di</strong>pendenti della pubblica amministrazione.Parallelamente, si rende necessario <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> personale <strong>di</strong>pendente motivato e rispondenteai livelli <strong>di</strong> qualificazione e <strong>di</strong> competenza effettivamente richiesti e creare, attraverso l’azioneamministrativa, valore aggiunto per i citta<strong>di</strong>ni, per le imprese, per la molteplicità <strong>di</strong> attori e <strong>di</strong>istituzioni del territorio.L’insieme <strong>di</strong> questi elementi <strong>di</strong> innovazione richiede al personale operante nelle struttureafferenti al Settore Mercato del Lavoro della <strong>Provincia</strong> professionalità, capacità organizzative nuove,competenze <strong>di</strong> elevato profilo tecnico, nonché la formazione <strong>di</strong> nuove figure in grado <strong>di</strong> generare epromuovere il cambiamento.In definitiva, è necessario incidere soprattutto sul fattore umano, creando una nuovaconsapevolezza nel personale pubblico, fondata sulla conoscenza e sulla con<strong>di</strong>visione dei nuovefinalità istituzionali scaturenti dal nuovo ruolo richiesto ai Centri per l’impiego, cioè quello <strong>di</strong><strong>di</strong>ventare realmente un fattore <strong>di</strong> sviluppo e <strong>di</strong> vantaggio competitivo in grado <strong>di</strong> valorizzare ilmercato del lavoro, attraverso la creazione <strong>di</strong> opportunità, attraverso lo svolgimento <strong>di</strong> politicheattive, attraverso l’inserimento delle fasce deboli, attraverso la creazione <strong>di</strong> un Osservatorio<strong>Provincia</strong>le del Mercato del Lavoro, in convenzione con tutti gli altri soggetti attivi del mondo dellavoro , che renda possibili interventi <strong>di</strong> rete e <strong>di</strong> sistema, inserendosi negli assi strategici dei fon<strong>di</strong>strutturali 2007/2013.Tutto il processo <strong>di</strong> riorganizzazione dei Centri per l'Impiego deve trovare, quin<strong>di</strong>, il proprioelemento centrale nella valorizzazione delle risorse umane che operano all'interno del Servizio.Si continueranno, quin<strong>di</strong> le azioni <strong>di</strong> riqualificazione mirata già attivate ed in corsoattualmente presso i Centri per l’Impiego, anche attraverso la prosecuzione <strong>di</strong> un unitarioprogramma <strong>di</strong> formazione e qualificazione permanente del personale, realizzato attraverso lapartecipazione ad iniziative formative esterne, la promozione <strong>di</strong> interventi da partedell'Amministrazione, la programmazione <strong>di</strong> attività e processi learning oriented anche nell'ambitodei più importanti progetti <strong>di</strong> innovazione e arricchimento dei servizi.L’attività formativa si espliciterà nell’attivazione <strong>di</strong> corsi sulle seguenti tematiche:177


- lingua inglese;- informatica;- elementi <strong>di</strong> e-government;- programmazione territoriale;- progettazione europea, gestione e controllo;- me<strong>di</strong>azione culturale;- politiche attive;- inserimento fasce deboli;- competenze relazionali.La formazione dovrà, a tal proposito, adeguare non solo le competenze delle fasce<strong>di</strong>rigenziali che presiedono a tali servizi, ma soprattutto fornire agli operatori che recepiscono ladomanda dell’utente, strumenti e competenze per facilitare la leggibilità <strong>di</strong> nuove forme <strong>di</strong> bisognicomplessi ed elaborare risposte che consentano all’utente <strong>di</strong> identificare fasi, tempi, luoghi etitolarità del servizio o dei servizi in grado <strong>di</strong> generare un’adeguata risposta alle proprie esigenze ebisogni.Affiancamento <strong>di</strong> professionalità esterne qualificateL'Assessorato ha inteso, al fine <strong>di</strong> consolidare precedente positiva esperienza, in adesionealle normative vigenti ed alle richieste ufficiali dei sindacati, trasformare in contratti a tempodeterminato i precedenti contratti <strong>di</strong> collaborazione stipulati con qualificati professionisti esterni,dall’Amministrazione precedente selezionati nel rispetto delle norme vigenti, utilizzando secondole normative le risorse comunitarie, allo scopo <strong>di</strong> supportare le operazioni effettuate all’interno deiCentri per l’Impiego, consentendo un’azione <strong>di</strong> rete fra i Centri, le articolazioni territoriali, ilSettore del mercato del Lavoro, ed i settori dell’Ente per la parte specificamente legata allefunzioni del sistema dei servizi all’impiego.Questi inserimenti <strong>di</strong> personale esterno <strong>di</strong> alta qualificazione hanno consentito <strong>di</strong> attivareservizi a vantaggio <strong>degli</strong> utenti che non avrebbero potuto essere sostenuti con le sole risorse umanetransitate a seguito del decentramento; hanno consentito l'acquisizione <strong>di</strong> know-how emetodologie; hanno permesso agli operatori <strong>di</strong>sponibili <strong>di</strong> sperimentare in modo graduale e conmodalità <strong>di</strong> affiancamento a figure qualificate le principali metodologie <strong>di</strong> intervento, godendo <strong>di</strong>processi formativi sia <strong>di</strong> tipo formale che informale.In definitiva, uno dei valori essenziali dell'operare in collaborazione con soggetti privati èda in<strong>di</strong>viduare nel progressivo superamento <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà avvertite dagli operatori al momento delpassaggio <strong>di</strong> competenze, con la acquisizione graduale <strong>di</strong> una maggiore capacità <strong>di</strong> erogare i serviziavanzati.Questi risultati sono stati ottenuti senza che venisse mai meno la chiara titolarità e naturapubblica del servizio, che anzi ha potuto acquistare maggiore <strong>di</strong>gnità e valore, realizzando unproprio percorso <strong>di</strong> arricchimento dell'offerta e <strong>di</strong> innovazione nei servizi.178


Il progetto, che proseguirà nel 2008, persegue infatti come fine generale un decisivoconsolidamento in termini operativi <strong>di</strong> quelle best practises già attuate con i progetti precedenti,che hanno portato ad un buon raccordo con gli attori dello sviluppo locale per l'esercizio <strong>di</strong> quegliambiti <strong>di</strong> servizio <strong>di</strong> maggiore prossimità al citta<strong>di</strong>no (informazione, orientamento), hannoiniziato un più operativo rapporto con le parti sociali (organizzazioni sindacali, impren<strong>di</strong>toriali o<strong>di</strong> categoria) e con gli enti <strong>di</strong> formazione professionale ed altre strutture private che svolgono<strong>di</strong>verse funzioni <strong>di</strong> informazione e consulenza per l’avvio <strong>di</strong> impresa, e che, non ultimo, hannofavorito un approccio più sistemico alle esigenze <strong>degli</strong> utenti, oltre a consentire un migliorraccordo con settori dell’Ente le cui azioni interagiscono con quelle del Sistema dei Serviziall’Impiego, e soprattutto hanno consentito lusinghieri risultati per quanto attiene l’inserimentodelle fasce deboli, e la costituzione <strong>di</strong> una nuova cultura dell’intervento attivo, tesa ad unamaggiore personalizzazione dei servizi.L’obiettivo è quello <strong>di</strong> favorire lo sviluppo <strong>di</strong> un sistema per il lavoro in rete, attraverso ilpotenziamento dei Centri per l'Impiego, chiamati a nuovi compiti e a nuove responsabilità verso icitta<strong>di</strong>ni e verso le imprese, riuscendo anche ad integrare le azioni <strong>di</strong> politica attiva con laformazione professionale.Da strutture <strong>di</strong> pura certificazione, i Centri per I’Impiego <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>, Paola, Castrovillari,Corigliano e Rossano insieme alle altre articolazioni del Settore Mercato del Lavoro della <strong>Provincia</strong><strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>, devono <strong>di</strong>ventare quin<strong>di</strong> servizi <strong>di</strong> consulenza, <strong>di</strong> promozione e <strong>di</strong> inserimentolavorativo collegati ai sistemi formativi e dell'orientamento, nonché tavoli tesi a <strong>di</strong>segnare losviluppo territoriale in partenariato con i soggetti del mondo del lavoro pubblico e privato, con iquali possono costruire progetti, sanciti da apposite convenzioni, che siano congruenti con lefinalità complessive del sistema dei servizi, fin qui enunciate.179


Politiche attive a favore dei lavoratori atipiciI dati a <strong>di</strong>sposizione sulla <strong>di</strong>ffusione del lavoro atipico in provincia <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>, pur nellaloro complessità interpretativa, mettono in ogni caso in luce il processo <strong>di</strong> crescita <strong>di</strong> questetipologie contrattuali all'interno del mercato del lavoro locale.Appare evidente anche la forte <strong>di</strong>fferenziazione delle posizioni soggettive dei lavoratoriall'interno dell'universo del lavoro atipico, in cui si affiancano professionismi forti che attuanovolontariamente scelte <strong>di</strong> flessibilità in logica autoimpren<strong>di</strong>toriale e lavoratori, soprattutto giovanie donne, che subiscono senza significative alternative forme <strong>di</strong> lavoro precario.Per questo motivo non è possibile pensare una sola misura <strong>di</strong> intervento che accomuni tuttii lavori atipici, ma è necessario identificare una pluralità <strong>di</strong> azioni, anche <strong>di</strong> carattere fortementemirato.L'obiettivo centrale è dunque quello <strong>di</strong> proseguire in un progetto che ha già attivatoiniziative <strong>di</strong> informazione, formazione, sostegno ed incentivo dei Lavoratori Atipici, a sostegnodelle iniziative attivate dai Centri per l’Impiego, attraverso l’impegno <strong>di</strong> professionalità esterne,legate da contratti a tempo determinato, che si muovono sul territorio, supportano le attività <strong>di</strong>conoscenza <strong>degli</strong> incentivi per l’autoimpiego, consentono al Settore dei servizi la promozione <strong>di</strong>attività formative, consulenziali, <strong>di</strong> promozione e sensibilizzazione, nonché l’elaborazione <strong>di</strong>politiche finalizzate a stabilizzare l’occupazione e a garantire un inquadramento professionaleadeguato dei lavoratori occupati con contratti <strong>di</strong> lavoro flessibili e atipici.Tali interventi formativi, orientativi e <strong>di</strong> sostegno, specie per i lavoratori a minoreprofessionalità e con maggiori rischi <strong>di</strong> precarizzazione, dovranno mirare soprattutto a garantire losviluppo <strong>di</strong> percorsi professionali e lavorativi <strong>di</strong> qualità, a massimizzare l'occupabilità e lapossibilità <strong>di</strong> accesso anche ad altre forme e tipologie contrattuali, attraverso il rafforzamento dellecompetenze.Queste politiche uniscono strutturalmente logiche formative, servizi per l'impiego(sostegno alla transizione, consulenza in<strong>di</strong>viduale, incontro domanda/offerta), politiche attivedel lavoro.Si è cercato e si continuerà a collegare tali politiche alle politiche industriali e <strong>di</strong> sviluppoorganizzativo delle imprese e dei settori che maggiormente ricorrono a queste tipologiecontrattuali,sia attraverso iniziative nei Centri, che presso il settore e nei territori.La razionalità <strong>di</strong> questi interventi non è quin<strong>di</strong> solo quella propria <strong>degli</strong> interventitra<strong>di</strong>zionali <strong>di</strong> politica sociale ed occupazionale, orientati al sostegno <strong>di</strong> soggetti in con<strong>di</strong>zionesoggettiva <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà, si tratta invece <strong>di</strong> incrementare l’occupabilità <strong>di</strong> soggetti giovani e spessoportatori <strong>di</strong> esperienze frammentate, facilitando i processi non solo <strong>di</strong> acquisizione <strong>di</strong> competenze,ma anche <strong>di</strong> loro riconoscimento, certificazione e valorizzazione sociale, per sostenere il percorso<strong>di</strong> miglioramento professionale.180


Nell'auspicio <strong>di</strong> una migliore regolamentazione dello statuto sociale <strong>di</strong> questi lavori, a fiancoalle azioni finalizzate a contrastare l'uso improprio delle collaborazioni e dei contratti <strong>di</strong> lavoroatipici, a livello locale si può operare per accrescere, estendere, creare i sistemi <strong>di</strong> tutele e <strong>di</strong>ritti <strong>di</strong>questi lavoratori, attraverso la promozione <strong>di</strong> quadri contrattuali fortemente concertati e frutto <strong>di</strong>confronto e accordo tra le parti sociali.Fondamentale, infine, appare l'impegno a proseguire la conoscenza <strong>di</strong> questo fenomeno,mantenendo processi <strong>di</strong> monitoraggio del mercato del lavoro finalizzati a sostenere e orientare lepolitiche pubbliche a livello territoriale.181


Promozione e sostegno dell’impren<strong>di</strong>torialità singola e associata e del lavoro attraverso la creazione<strong>di</strong> patti territoriali e protocolli <strong>di</strong> intesa.Consulenza, affiancamento, tutoraggio <strong>di</strong> giovani che vogliano intraprendere attivitàimpren<strong>di</strong>toriale<strong>Le</strong> esigenze <strong>di</strong> una politica economica volta a rafforzare le capacità competitive del nostrosistema produttivo richiedono lo sviluppo del sistema impren<strong>di</strong>toriale locale attraverso unacrescita complessiva della cultura d’impresa che, in un tessuto <strong>di</strong> piccole e me<strong>di</strong>e imprese, significasostenere il consolidamento delle realtà impren<strong>di</strong>toriali che contrad<strong>di</strong>stinguono il tessutoeconomico locale, il miglioramento dei modelli gestionali ed organizzativi d’impresa, lo sviluppo ela <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> una cultura funzionale all’avvio <strong>di</strong> nuove imprese e <strong>di</strong> attività lavorative autonome.Lo sviluppo dell’impren<strong>di</strong>torialità, intesa come capacità <strong>di</strong> gestione autonoma <strong>di</strong> iniziativeeconomiche, permane un obiettivo strategico del sistema delle politiche locali.Gli obiettivi generali in<strong>di</strong>viduano un ruolo determinante dell’Amministrazione nellaprogrammazione e nel governo <strong>di</strong> azioni <strong>di</strong> sistema volte alla valorizzazione delle sinergie <strong>di</strong> tutti ifattori che giocano un ruolo positivo nella crescita e nella affermazione <strong>di</strong> un modello <strong>di</strong> impresabasata su forti ra<strong>di</strong>ci locali privilegiando i caratteri <strong>di</strong> innovatività delle nuove imprese conriferimento al mercato ed alle tecnologie.La nascita <strong>di</strong> nuove imprese può rappresentare una leva per lo sviluppo <strong>di</strong> fattori <strong>di</strong>innovazione a livello <strong>di</strong> filiere produttive e <strong>di</strong> sistema economico locale.In particolare dovrà essere supportato lo sviluppo <strong>di</strong> idee impren<strong>di</strong>toriali che investono sunuovi settori e su nuove professioni.Quin<strong>di</strong>, sono stati promossi e continueranno ad essere promossi intorno ai Centri perl’Impiego, <strong>di</strong>segnatori dello sviluppo, partenariati attraverso la creazione <strong>di</strong> patti territoriali eprotocolli d’intesa, finalizzati alla promozione ed al sostegno <strong>di</strong> progetti in<strong>di</strong>viduali e collettivi <strong>di</strong>impren<strong>di</strong>torialità e <strong>di</strong> lavoro legato alle vocazioni ed alle risorse dei territori <strong>di</strong> riferimento, conComuni e Comunità Montane, Scuole e Università, Parrocchie, Associazioni, Imprese, nella<strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> sviluppare e rafforzare una rete <strong>di</strong> servizi integrati <strong>di</strong> supporto alle neo imprese ed agliaspiranti impren<strong>di</strong>tori, nonché <strong>di</strong> creare una cultura d’impresa, attraverso ogni iniziativa utile attaalla stimolazione culturale ed alla formazione d’impresa nelle scuole e nella società.Trattasi, in buona sostanza, <strong>di</strong> buone pratiche <strong>di</strong> network che consentono <strong>di</strong> abbracciare iseguenti ambiti <strong>di</strong> intervento:- orientativo, <strong>di</strong> sensibilizzazione alla cultura d’impresa;- informativo, <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffusione delle potenzialità offerte dai <strong>di</strong>versi strumenti pubblici e privati asostegno dell’impren<strong>di</strong>torialità;182


- consulenziale, <strong>di</strong> accompagnamento alla definizione <strong>di</strong> fattibilità <strong>di</strong> un’idea impren<strong>di</strong>toriale e <strong>di</strong>accompagnamento alla creazione d’impresa;- formativo, finalizzata alla crescita delle competenze gestionali e manageriali <strong>di</strong> coloro cheintendano intraprendere, o abbiano avviato, un percorso impren<strong>di</strong>toriale o <strong>di</strong> lavoro autonomo,nonché <strong>di</strong> sviluppare capacità e cultura d’impresa nei giovani.Tali patti, inoltre, dovranno garantire misure efficaci ed incisive per aumentarel’occupabilità e le prospettive <strong>di</strong> inserimento delle persone in cerca <strong>di</strong> lavoro, anche attraversol’attivazione <strong>di</strong> azioni mirate a supporto dell’occupazione quali: orientamento, sostegnoall’incontro domanda-offerta, work-experiences.La forma terminale <strong>di</strong> questo progetto è legata poi alla scelta dei migliori progetti d’impresacostruiti con la consulenza gratuita della <strong>Provincia</strong>, con la trasformazione <strong>di</strong> essi in progetticantierabili, con l’accompagnamento a finanziamenti nazionali, regionali o europei, e conl’aggancio eventuale <strong>di</strong> essi a forme <strong>di</strong> accesso agevolato al cre<strong>di</strong>to, che la <strong>Provincia</strong> ha giàottimamente sperimentato con il progetto “Impresa al Femminile”, coniugato con il progetto“Emersione del lavoro nero”, in collaborazione con l’associazione Field, azione positiva che haconsentito la nascita <strong>di</strong> quin<strong>di</strong>ci aziende al femminile sul territorio della <strong>Provincia</strong>, attraverso laconsulenza, la formazione, l’elaborazione, il sostegno e il tutoraggio gratuito da parte del Mercatodel Lavoro della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>.183


Creazione <strong>di</strong> patti territoriali e protocolli <strong>di</strong> intesa con altri Centri per l’Impiego del territorionazionale e con soggetti pubblici e privati del territorio nazionale ed europeo per il trasferimento <strong>di</strong>Buone PratichePer mettere a punto una mobilità nuova è necessaria l’effettiva comunicazione tra leRegioni, Province e i singoli Centri per l’impiego e tra questi soggetti con le associazioni datoriali.Obiettivo del presente progetto <strong>di</strong> mobilita’ geografica nazionale (sud/nord e sud/sud) edeuropea è attivare un network <strong>di</strong> rapporti <strong>di</strong>retti e <strong>di</strong> scambio <strong>di</strong> informazioni e workshop con altriCentri per l’Impiego e con soggetti pubblici e privati <strong>di</strong> altre Regioni, per acquisire/trasferirecompetenze, prassi, metodologie <strong>di</strong> formazione professionale, innovative tra soggetti attivi appuntonel settore del mercato del lavoro, attraverso il confronto <strong>di</strong> esperienze/know-how maturati incontesti istituzionali, con<strong>di</strong>zioni storiche-economiche e sociali <strong>di</strong>versi.Attraverso questo intervento verranno potenziate le esperienze <strong>di</strong> cooperazione tra <strong>di</strong>versiterritori, la costituzione <strong>di</strong> reti, come già si è fatto nell’anno 2006, con i seguenti obiettivi:- favorire lo scambio delle buone prassi e la loro estensione, sviluppando i necessari adattamentialle peculiarità operative locali;- assicurare interventi <strong>di</strong> qualità a sostegno della formazione per la creazione <strong>di</strong> nuoveimpren<strong>di</strong>torialità locali e nuove opportunità <strong>di</strong> lavoro;- favorire incentivi alle imprese per l’occupazione, attraverso l’attivazione <strong>degli</strong> strumenti <strong>di</strong>programmazione negoziata, quali Contratti d’area, Contratti <strong>di</strong> Programma che consentono <strong>di</strong>attivare celeri azioni <strong>di</strong> mobilità regionale;- promuovere azioni <strong>di</strong> "spin off" per l’attivazione <strong>di</strong> collaborazioni con imprese del nord al fine<strong>di</strong> favorire l'innovazione del tessuto produttivo locale e contestualmente per creare nuove equalificate opportunità <strong>di</strong> lavoro per giovani della provincia <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> spen<strong>di</strong>bili sul mercatolocale, nonché per l’avvio <strong>di</strong> nuove iniziative impren<strong>di</strong>toriali lungo le fasi idea-business-startup; più nello specifico;- offrire esperienze formative in ambito lavorativo che favoriscano l’occupabilità delle persone erafforzino il sistema delle competenze nelle singole imprese, facendo incontrare le esigenzedelle persone e delle aziende, valorizzando le potenzialità <strong>di</strong> entrambi, ma anche le esigenze epeculiarità <strong>di</strong> territori <strong>di</strong>versi e sinergici tra loro;- garantire la promozione <strong>di</strong> progetti <strong>di</strong> tirocinio, dove il soggetto promotore è garante <strong>di</strong> tutto ilprocesso formativo e l’impresa assume un ruolo attivo nell’erogare formazione come luogo <strong>di</strong>appren<strong>di</strong>mento;- rafforzare e mettere a sistema una rete <strong>di</strong> <strong>relazioni</strong> e cooperazione interistituzionale sulleiniziative <strong>di</strong> mobilità geografica;- realizzare modelli <strong>di</strong> riferimento con<strong>di</strong>visi, <strong>di</strong> approccio metodologico, strumentale e <strong>di</strong>contenuti, per la <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> buone prassi, per la realizzazione e valorizzazione dei percorsi <strong>di</strong>184


formazione in<strong>di</strong>viduale nel sistema delle imprese e per la gestione dei processi <strong>di</strong> mobilitàgeografica.In sintesi, con tale iniziativa l’Assessorato al Lavoro intende favorire l’evoluzione deimodelli <strong>di</strong> sviluppo locali verso sistemi aperti, caratterizzati da <strong>relazioni</strong> tra più territori,espressione <strong>di</strong> esperienze, valori, culture impren<strong>di</strong>toriali, attraverso gli strumenti del partenariato,dei patti territoriali e dei protocolli <strong>di</strong> intesa.Intende, ancora, continuare a promuovere il trasferimento <strong>di</strong> best practices, scambiformativi, workshop e progetti <strong>di</strong> sostegno alla creazione <strong>di</strong> spin off e sostenere, sempre attraversola partecipare a reti nazionali ed europee, la creazione <strong>di</strong> imprese innovative e <strong>di</strong> nuoveopportunità <strong>di</strong> lavoro.185


Educazione alla legalità dei soggetti appartenenti alle aree <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio sociale e della <strong>di</strong>soccupazionegiovanileTra le categorie che l’Assessorato intende tutelare, vi sono tutte le persone che si trovano incon<strong>di</strong>zioni soggettive e oggettive che ostacolano il loro accesso al lavoro.<strong>Le</strong> categorie che compongono queste fasce <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio sono estremamente <strong>di</strong>versificate.L’Assessorato agirà particolarmente in favore della categoria dei soggetti appartenentiall’area della <strong>di</strong>soccupazione giovanile e che versano in situazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio sociale e familiarequali gli ex-detenuti o soggetti sottoposti a misure limitative della libertà e detenuti ammessi allavoro esterno o in regime <strong>di</strong> semilibertà, persone sottoposte a trattamenti terapeutici pertossico<strong>di</strong>pendenza o alcolismo.Infatti, oltre alla funzione positiva <strong>di</strong> benchmark e standard minimo per i servizi privati, larete dei servizi pubblici mantiene ferma la propria funzione istituzionale <strong>di</strong> tutela per le utenzesvantaggiate o a rischio <strong>di</strong> marginalizzazione, cui intende offrire in modo crescente servizi mirati equalificati.In particolare, saranno promosse azioni <strong>di</strong>rette alla <strong>di</strong>ffusione della legalità, consideratarisorsa strategica per lo sviluppo equilibrato e sostenibile del proprio territorio.Presupposto <strong>di</strong> tali azioni è l’analisi della qualità della vita delle nostre città, della<strong>di</strong>soccupazione e del <strong>di</strong>sagio giovanile, dell’esclusione <strong>di</strong> soggetti ai margini della società cheaprono alle organizzazioni criminali e mafiose spazi <strong>di</strong> supplenza e d’intervento.La risposta che compete, in primo luogo, alle istituzioni deve fondarsi sul rafforzamentodella democrazia, sulla cultura della legalità, sulla promozione della solidarietà. Educare allalegalità significa elaborare e <strong>di</strong>ffondere un’autentica cultura dei valori civili.Tali finalità saranno perseguite attraverso:- l’istituzione <strong>di</strong> un Osservatorio Giovanile <strong>Provincia</strong>le, in concertazione con il Forum<strong>Provincia</strong>le e con l’Osservatorio <strong>Provincia</strong>le sulla <strong>Le</strong>galità, già esistente, l’OsservatorioGiovanile esplorerà l’intero universo dei giovani sotto ogni profilo, e funzionerà comecentro <strong>di</strong> raccolta, elaborazione ed analisi dati con articolazioni <strong>di</strong> riferimento nei Centriper l’Impiego, intesi come in<strong>di</strong>catori sociali del territorio della provincia;- iniziative <strong>di</strong> prevenzione e lotta, in collaborazione con istituzioni, associazioni e parrocchie;- formazione della citta<strong>di</strong>nanza attraverso l’educazione alla legalità, alla memoria, allasolidarietà, all’accoglienza in collaborazione con enti pubblici o privati (Associazioni,186


Comuni e Comunità Montane, Curie e Parrocchie, Università e Scuole), <strong>di</strong> giovani e <strong>di</strong>soggetti esposti che, a vario titolo, risultano sensibili ai risvolti educativi della tematica;- promozione <strong>di</strong> incontri aperti alla citta<strong>di</strong>nanza (convegni, tavole rotonde, seminari), perfavorire occasioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>battito e sensibilizzazione intorno al problema;- pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> progetti <strong>di</strong> educazione alla legalità ed interventi formativi destinati afavorire il recupero della marginalità sociale ed l’inserimento nel tessuto sociale (progettiin collaborazione con Case Circondariali, con associazioni per il recupero dei detenuti,<strong>degli</strong> immigrati, ecc.).187


Creazione <strong>di</strong> professionalità specifiche e creative attraverso l’attivazione <strong>di</strong> corsi miratiParticolare attenzione intende riservare l'Amministrazione agli interventi per il governo delrapporto tra giovani e lavoro nella nostra provincia.A livello provinciale è fondamentale l'impegno per assicurare che tutti i giovani sianocoinvolti in percorsi <strong>di</strong> istruzione e formazione sino al conseguimento <strong>di</strong> livelli il più possibileelevati <strong>di</strong> competenza, per un inserimento lavorativo qualificato nel nuovo sistema produttivo,globale, che non eroga più beni e merci ma informazioni tecnologiche e servizi.I Centri possono svolgere un ruolo importante per facilitare e sostenere i percorsi <strong>di</strong> accessoal lavoro dei giovani, ad esempio attraverso l'istituto del tirocinio ed i contratti a causa mista (tracui in particolare il contratto <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>stato).Per quanto attiene il contributo alla transizione lavorativa dei giovani, la <strong>Provincia</strong> haavviato una intensa e massiccia attivazione <strong>di</strong> centinaia <strong>di</strong> tirocini formativi, coinvolgendo tutte leassociazioni <strong>di</strong> categoria del territorio, attraverso convenzioni, per il reperimento <strong>di</strong> aziende, ed hagià attivato i ban<strong>di</strong> necessari al reperimento <strong>di</strong> giovani sul territorio, investendo i centri delladelicata operazione <strong>di</strong> interme<strong>di</strong>azione e <strong>di</strong> incrocio attivo, nonché <strong>di</strong> avviamento reale; datal’importanza e la ricaduta dell’iniziativa, essa si implementerà nel 2008, manifestando il tirocinio lapropria natura <strong>di</strong> opportunità rivolta soprattutto ai giovani per la prima socializzazione con leesperienze <strong>di</strong> lavoro.Al tempo stesso, la <strong>Provincia</strong> assicurerà il proprio ruolo rispetto al contratto <strong>di</strong>appren<strong>di</strong>stato, in<strong>di</strong>viduando e sperimentando le forme <strong>di</strong> intervento per garantire esperienzesignificative ai giovani e, soprattutto, le azioni da sviluppare a favore dei giovani nei casi,estremamente frequenti, <strong>di</strong> interruzione del rapporto <strong>di</strong> lavoro.Saranno proposti anche interventi formativi personalizzati in stretto raccordo con il sistemaformativo provinciale.Inoltre, il settore, attraverso le azioni previste dalle normative presso i C.P.I., continuerà apromuovere una ricca rete <strong>di</strong> opportunità <strong>di</strong> lavoro (corsi <strong>di</strong> formazione, stages, borse lavoro,P.I.P., sul territorio, work experience, ecc.) in collaborazione con soggetti territoriali, pubblici eprivati, del territorio, coinvolti attraverso convenzioni.Inoltre si porteranno avanti azioni <strong>di</strong> sostegno a travelling experiences, scambi <strong>di</strong>esperienze <strong>di</strong> lavoro e stu<strong>di</strong>o con altre parti del mondo, anche su proposte <strong>di</strong> Associazioni, Comuni,Parrocchie, Scuole, Imprese.Ed ancora, con gli stessi attori si realizzeranno forum <strong>di</strong> formazione, incontri perpromuovere competenze per giovani,su progetti con<strong>di</strong>visi.Si prevedono modalità <strong>di</strong>fferenti <strong>di</strong> intervento: ban<strong>di</strong> a evidenza pubblica, avvio <strong>di</strong> corsi,concorsi e incentivi vari attraverso la stipula <strong>di</strong> Convenzioni mirate con i soggetti istituzionalisummenzionati.188


Più specificatamente, nell’ambito delle attività puntate all’inserimento occupazionale deigiovani, saranno ripresi e completati i progetti che hanno portato buoni risultati negli anni passati.Si prevede, quin<strong>di</strong>, <strong>di</strong> realizzare nell’anno 2008 <strong>di</strong>versi corsi tendenti a creareprofessionalità specifiche e creative, quali:1. Corso per <strong>di</strong>segnatori e fumetti;2. Corso <strong>di</strong> fotografia;3. Borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> ricerca/azione per giovani calabresi in <strong>di</strong>verse specializzazioni eprofessionalità (Progetti in partenariato, tra l’Università <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> della Calabria e la<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>);4. Corsi <strong>di</strong> educazione all’ascolto musicale <strong>di</strong> qualità;5. Corsi <strong>di</strong> formazione alla citta<strong>di</strong>nanza consapevole, attraverso la lettura dei quoti<strong>di</strong>ani nellescuole e l’appren<strong>di</strong>mento delle abilità <strong>di</strong> comunicazione della carta stampata e <strong>degli</strong> au<strong>di</strong>ovisivi;6. Corsi <strong>di</strong> educazione alle professioni legate all’ambiente, al rispetto <strong>degli</strong> animali e della natura,al recupero ed alla gestione <strong>di</strong> beni culturali, <strong>di</strong> primo, secondo e terzo livello;7. Concorsi <strong>di</strong> pittura, <strong>di</strong> giornalismo, <strong>di</strong> arte cinematografica, <strong>di</strong> narrativa, <strong>di</strong> poesia, <strong>di</strong> saggistica,<strong>di</strong> storia, per stimolare nei giovani queste competenze, spen<strong>di</strong>bili a livello professionale.La Meglio GioventùInoltre, insieme alle attività finalizzate all’inserimento lavorativo e formativo dei giovani, siintende proseguire il progetto La Meglio Gioventù, che ha avuto per due anni grande successo nellezone interne della provincia, e che tende a mantenere i giovani dei Comuni interni sui loro territori,offrendo opportunità <strong>di</strong> socializzazione, <strong>di</strong> riflessione, <strong>di</strong> spettacolo, <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussione e mettendo inrisalto le potenzialità dei giovani talenti della provincia <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>; ma anche creando eventi <strong>di</strong>livello nazionale organizzati nell’ambito del territorio provinciale, su tutti e cinque i quadranti delterritorio (Sila, Pollino, Serre, Tirreno, Ionio), utilizzando i circuiti della comunicazione giovanileed i luoghi della loro aggregazione anche negli spazi del tempo libero (Centri <strong>di</strong> aggregazione,cintura dei pub, circuito delle librerie, ecc.)189


Politiche <strong>di</strong> valorizzazione dei saperi <strong>di</strong> livello superiore.Creazione <strong>di</strong> un Albo ed un Forum delle Associazioni Giovanili ed UniversitarieLa <strong>Provincia</strong> intende adottare una politica <strong>di</strong> valorizzazione dei saperi <strong>di</strong> livellosuperiore, presupposto <strong>di</strong> una qualificazione elevata dell’occupazione, sostenendo l’incrementodella frequenza universitaria nel territorio <strong>di</strong> riferimento dei Centri per l’Impiego.Politica <strong>degli</strong> affittiDifatti, proprio al fine <strong>di</strong> incentivare l’accesso al mondo universitario, con ilcoinvolgimento dei Comuni della provincia <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> e dell’Università della Calabria, me<strong>di</strong>antela stipula <strong>di</strong> Convenzioni, sono stati attuati e continueranno interventi volti a favorire unapolitica <strong>degli</strong> affitti, attraverso la concessione <strong>di</strong> n°50 posti letto gratuiti a studenti a bassored<strong>di</strong>to del territorio, nonché interventi programmati <strong>di</strong> istituzione <strong>di</strong> nuove linee <strong>di</strong> trasporto;con il coinvolgimento <strong>degli</strong> Enti e <strong>degli</strong> Istituti <strong>di</strong> Cre<strong>di</strong>to sono stati pianificati interventi volti arendere l’accesso al cre<strong>di</strong>to più semplice e vantaggioso per gli studenti universitari del cosentino.Ancora, si prevede la corresponsione <strong>di</strong> assegni <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, volti ad incrementare l’acquisizione <strong>di</strong>un sapere alto, spen<strong>di</strong>bile per qualifiche professionali adeguate.Si è istituito, e si continuerà, inoltre, in partenariato con le Associazioni <strong>di</strong> categoria deicommercianti, l’elaborazione <strong>di</strong> una progettualità che conduca all’istituzione della Carta delrisparmio a vantaggio <strong>degli</strong> studenti della provincia <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>, favorendo l’accesso <strong>di</strong> questi ultimia particolari sconti presso palestre, librerie, cinema, negozi <strong>di</strong> vario genere.Albo e Forum delle associazioni GiovaniliInfine, la <strong>Provincia</strong> - in coerenza con il proprio ruolo istituzionale - per rendere le politichegiovanili più vicine al mondo dell’Università e delle Associazioni presenti sul territorio, si impegna apromuovere tavoli <strong>di</strong> concertazione con tutte le parti sociali che condurranno all’istituzione <strong>di</strong> unAlbo e <strong>di</strong> un Forum <strong>Provincia</strong>le delle Associazioni Giovanili ed Universitarie, strumento <strong>di</strong>prevenzione e <strong>di</strong> conoscenza del mercato del lavoro provinciale, che raccoglierà e raccorderà tutte lein<strong>di</strong>cazioni censite da ogni Centro sul territorio <strong>di</strong> riferimento.Tale organismo – convocato, presieduto e coor<strong>di</strong>nato dalla <strong>Provincia</strong> – dovrà fondarsinecessariamente su una con<strong>di</strong>visa volontà <strong>di</strong> cooperazione tra le Parti Sociali e le varieorganizzazioni espressione della bilateralità, con la chiara missione <strong>di</strong> non <strong>di</strong>sperdere lecompetenze professionali presenti sul territorio locale.190


Azioni <strong>di</strong> monitoraggio e <strong>di</strong> lotta da parte dei Centri per l’Impiego per l’emersione del lavorosommersoIl fenomeno del lavoro non regolare è posto al centro <strong>di</strong> una crescente attenzione nel tessutoprovinciale, in cui appaiono crescenti fenomeni preoccupanti, per quanto prevalentementeconcentrati in alcuni settori produttivi e in alcune aree territoriali.Questi fenomeni destano allarme per le minacce che recano alla tutela <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritti fondamentali <strong>di</strong>citta<strong>di</strong>ni e lavoratori (siano questi italiani o, come spesso accade, stranieri).Sul piano della prevenzione e del contrasto alla <strong>di</strong>ffusione del lavoro nero, l’Assessorato alLavoro intende operare per confermare e rafforzare il ruolo della Commissione provinciale perl'emersione del lavoro irregolare, come sede <strong>di</strong> raccordo tra istituzioni e forze sociali per laprogettazione ed il monitoraggio delle politiche attive in questo settore.A tal proposito, si sono avviati, con la Regione e l’associazione Field, progetti specifici che hannoavuto grande ricaduta, con la creazione <strong>di</strong> quin<strong>di</strong>ci aziende sul territorio della <strong>Provincia</strong>, attraversola consulenza, la formazione, il tutoraggio e l’accompagnamento <strong>di</strong> cento donne verso la culturad’impresa.Continuerà la ricerca, analisi e monitoraggio del fenomeno del lavoro sommerso nelterritorio provinciale, sia per tracciare i contorni ed il contesto del fenomeno, sia per consentirel’attivazione <strong>di</strong> azioni mirate, tese a combatterlo ed a favorire la regolarità del lavoro el’avvicinamento al mondo produttivo <strong>di</strong> in<strong>di</strong>vidui o <strong>di</strong> imprese sommerse o a rischio <strong>di</strong> immersione.Queste azioni, già espletate nell’anno 2006, continuate nel 2007, continueranno nel 2008.In particolare, a fianco delle politiche <strong>di</strong> ispezione, vigilanza, contrasto, repressione attuatedalle istituzioni competenti, le politiche da realizzare in questo campo riguardano il migliorecoor<strong>di</strong>namento <strong>degli</strong> interventi sul territorio; gli incentivi alle forme <strong>di</strong> partenariato con e tra leparti sociali, per la creazione a livello locale <strong>di</strong> posti <strong>di</strong> lavoro regolari e <strong>di</strong> qualità, già in corso e dariconfermare per il 2008; le azioni <strong>di</strong> informazione, formazione e sensibilizzazione <strong>di</strong>ffusa, rivoltesia al tessuto impren<strong>di</strong>toriale che ai lavoratori ed, in particolare, a quelli meno consapevoli deipropri <strong>di</strong>ritti (quali i lavoratori stranieri).Fondamentale, inoltre, nelle aree a maggiore <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> forme <strong>di</strong> impren<strong>di</strong>torialitàsommersa, sarà operare in ragione dell'in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> queste realtà, della loro emersione e, ove191


possibile, della loro integrazione al tessuto produttivo locale su una base <strong>di</strong> un pieno rispetto dellenormative vigenti e delle tutele (sanitarie, previdenziali, etc.) spettanti ai lavoratori.Per far ciò, si sono messi in campo incentivi che saranno riconfermati nel prossimo anno.Queste politiche risultano centrali anche per prevenire e combattere forme <strong>di</strong> competizionesleale, che rischiano <strong>di</strong> impoverire e danneggiare il tessuto impren<strong>di</strong>toriale locale.Progetto Ticket BusRestano necessarie, inoltre, azioni per favorire l’analisi dei fenomeni e dei contesti settorialipiù esposti a questi rischi e progetti anche sperimentali utili per in<strong>di</strong>viduare e definire efficacipolitiche e misure <strong>di</strong> sostegno all’emersione.Ad esempio, per le lavoratrici dell’agroalimentare dell’area del Pollino-Sibaritide (ProgettoTicket-Bus), in collaborazione con l’Assessorato <strong>Provincia</strong>le ai Trasporti, si è consesso un ticket perconsentire l’accesso a linee private <strong>di</strong> trasporto, in mancanza <strong>di</strong> quelle pubbliche, sottraendo lelavoratrici al rischio <strong>di</strong> ulteriore sfruttamento e <strong>di</strong> ulteriore deprivazione del già magro salariogiornaliero.Si intende continuare questa ed altre consimili iniziative in altre zone.Infine, per conseguire maggiori livelli <strong>di</strong> sicurezza anche nei contesti <strong>di</strong> lavoro regolare,occorre proseguire con politiche integrate che, in stretta collaborazione con Comuni e ComunitàMontane, Scuole e Università, Associazioni, Curie e Parrocchie, Imprese proseguano nell'azione <strong>di</strong>sensibilizzazione e informazione delle imprese e dei lavoratori.Tra le iniziative da promuovere, vi sono anche quelle inerenti l'adozione <strong>di</strong> forme <strong>di</strong>certificazione della responsabilità sociale e della qualità del lavoro, attuate dalle imprese su basevolontaria e <strong>di</strong> cui si auspica la capillare <strong>di</strong>ffusione nel tessuto provinciale.Sostegno ai migliori progetti <strong>di</strong> impresa pervenuti attraverso i Centri per l’ImpiegoAl fine <strong>di</strong> favorire lo sviluppo <strong>di</strong> una nuova impren<strong>di</strong>torialità nella <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> eper l’ampliamento della base produttiva ed occupazionale, l’Assessorato al Lavoro intende attivarepresso i Centri per l’Impiego lo strumento dell’ “Accesso <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>bilità” in grado <strong>di</strong> creare lecon<strong>di</strong>zioni per consentire a giovani <strong>di</strong> sviluppare e realizzare un’idea impren<strong>di</strong>toriale.192


Tale iniziativa rappresenta, infatti, uno strumento innovativo e sperimentale della <strong>Provincia</strong>che favorirà, da una parte, lo sviluppo economico della territorio locale e, dall’altra, il passaggiodalle idee progettuali al mondo impren<strong>di</strong>toriale; si consentirà ai migliori progetti d’impresa, attuaticon la consulenza, la formazione e il tutoraggio della <strong>Provincia</strong>, <strong>di</strong> accedere al denaro <strong>degli</strong> Istituti<strong>di</strong> Cre<strong>di</strong>to con un tasso agevolato, grazie ad un fondo <strong>di</strong> Garanzia messo a <strong>di</strong>sposizione dall’Ente.Infatti, beneficiari <strong>di</strong> tale “accesso” dovranno essere giovani “motivati” con buone idee epochi capitali (“i brillanti competenti“), giovani che intendono mettersi in proprio (“gliintraprendenti”) e, infine, giovani che non <strong>di</strong>sponendo <strong>di</strong> un adeguato sistema <strong>di</strong> <strong>relazioni</strong> sitrovano ai margini delle opportunità <strong>di</strong> sviluppo (“i senza rete”).Tale agevolazione sarà concesso con specifici criteri <strong>di</strong> trasparenza e sulla base <strong>di</strong> effettivivalori accertabili attraverso una validazione conferita da commissioni <strong>di</strong> esperti, ed in relazione alreale legame tra la progettualità espressa , le vocazioni e le risorse territoriali, e la considerazione <strong>di</strong>un reale trend del mercato.193


Politiche <strong>di</strong> inserimento per soggetti deboli: i detenutiOltre a coinvolgerli in progetti <strong>di</strong> educazione alla legalità, la <strong>Provincia</strong> ha attivato negli anni<strong>di</strong> amministrazione Oliverio numerosi progetti:- Educazione alla socializzazione multiculturale, favorendo il <strong>di</strong>alogo fra detenuti italiani estranieri, attraverso azioni mirate <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento della conoscenza delle rispettive lingue eculture;- Educazione all’espressività, attraverso cicli <strong>di</strong> films seguiti da <strong>di</strong>battito e comunicazione guidatada parte <strong>di</strong> sociologi e psicologi;- Formazione specializzata <strong>di</strong> primo livello, per detenute a basso titolo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o: consistente incorsi <strong>di</strong> formazione per donne detenute, che hanno seguito nozioni <strong>di</strong> estetica, trucco, taglio,cucito, concluso con una sfilata <strong>di</strong> cui esse sono state protagoniste.Nel corso del 2008 queste iniziative proseguiranno e si amplieranno, attraverso unacollaborazione con tutto il sistema carcerario cosentino, sancita da una convenzione; nascerannocosì all’interno delle carceri, laboratori ed aziende sperimentali carcerarie, che utilizzeranno lerisorse interne, per valorizzare le capacità e le competenze dei detenuti.194


Coinvolgimento <strong>di</strong> attori sociali ed economici nella lotta al razzismoLa <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>, ha attuato politiche <strong>di</strong> integrazione, solidarietà ed accoglienza pergli stranieri capaci <strong>di</strong> realizzare processi <strong>di</strong> inclusione sociale e promuovere iniziative volte acontrastare il fenomeno del razzismo, in<strong>di</strong>viduando nella <strong>di</strong>versità <strong>di</strong> razza e cultura, non già unostacolo agli scambi umani ed allo sviluppo, bensì il potenziale per un reciproco arricchimento.Per realizzare pienamente la politica d'integrazione, la <strong>Provincia</strong> ha promosso e continuerà apromuovere interventi, con il coinvolgimento <strong>degli</strong> attori sociali ed economici ed in collaborazionecon Imprese, Comuni, Parrocchie, Scuole, tesi a:a) Sensibilizzare l'opinione pubblica sui temi del razzismo, della xenofobia edell'antisemitismo, promuovere e <strong>di</strong>ffondere l'educazione interculturale ed alla convivenzapluri-etnica;b) Promuovere l'integrazione <strong>degli</strong> immigrati con particolare riferimento alla scuola, società,lavoro e prima accoglienza;c) Promuovere azioni a sostegno dei minori con particolare riferimento all'obbligo scolastico,assistenza sanitaria e sociale ed assicurare l'accesso ai servizi educativi e <strong>di</strong> sostegno;d) Promuovere azioni capaci <strong>di</strong> garantire risposte sul tema dei permessi <strong>di</strong> soggiorno, nelrispetto <strong>di</strong> quanto stabilito dalla legislazione vigente;e) Garantire il <strong>di</strong>ritto alla salute a tutti i citta<strong>di</strong>ni immigrati, con o senza il permesso <strong>di</strong>soggiorno;f) Promuovere interventi a sostegno dell'inserimento lavorativo ed azioni concentrate percombattere ogni forma <strong>di</strong> sfruttamento;g) Promuovere iniziative, insieme ad altri soggetti come scuole, parrocchie, associazioni, attea stimolare la cultura dell’accoglienza, ed a combattere la cultura del razzismo in ogniambito, anche attraverso corsi <strong>di</strong> formazione alla lingua ed alla cultura <strong>degli</strong> altri popoli, oattraverso corsi <strong>di</strong> formazione e riqualificazione <strong>di</strong> lavoratori stranieri, per inserirli in unpercorso lavorativo.Tutte queste iniziative si amplificheranno e continueranno, anche grazie ad un monitoraggio atappeto sulla con<strong>di</strong>zione lavorativa <strong>degli</strong> immigrati, svolto attraverso i CPI, presso i quali si è svoltaanche azione <strong>di</strong> affiancamento e <strong>di</strong> informazione completa, includendo i rapporti con soggettiistituzionali esterni alla <strong>Provincia</strong>.195


Creazione <strong>di</strong> Punti Informalavoro per Immigrati e ROM presso i Centri per l’ImpiegoAlla luce della presenza sempre più significativa <strong>di</strong> immigrati e ROM nel tessuto produttivo esociale provinciale, la <strong>Provincia</strong> ha ritenuto e ritiene fondamentale assicurare servizi per il lavoroparticolarmente attenti e specializzati a operare per il sostegno dei lavoratori stranieri e perprevenire i rischi <strong>di</strong> marginalizzazione sociale.L'opzione effettuata è quella <strong>di</strong> sviluppare servizi de<strong>di</strong>cati specificamente ai citta<strong>di</strong>nistranieri, e <strong>di</strong> facilitare loro l'accesso a tutti i servizi offerti dai Centri per l'impiego, attraversosportelli fiancheggiati dai me<strong>di</strong>atori culturali.Questa strategia è stata già adottata per il passato anno,e continuerà per il nuovo anno <strong>di</strong>programmazione, attraverso lo strumento del potenziamento della me<strong>di</strong>azione linguistica eculturale in<strong>di</strong>viduato per assicurare l'effettivo <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> accesso ai servizi.La <strong>Provincia</strong> ha preso l'impegno, anche attraverso una convenzione con la Prefettura <strong>di</strong><strong>Cosenza</strong>, non solo <strong>di</strong> istituire un’area de<strong>di</strong>cata agli stranieri, soprattutto nei CPI a più alta densità <strong>di</strong>presenze migranti, anche attraverso la creazione <strong>di</strong> Punti informalavoro per immigrati e ROM perconsentire non solo la comunicazione tra uffici e citta<strong>di</strong>ni stranieri, ma per supportare il crescenteaccesso <strong>degli</strong> stranieri a tutti i servizi assicurati dai Centri, non solo a carattere amministrativo, eper consentire l’accompagnamento a tutte le operazioni necessarie per la regolarizzazione delpermesso <strong>di</strong> lavoro, anche attraverso una modulistica da <strong>di</strong>stribuire ai Comuni per consentirel’iscrizione on line a tutti i citta<strong>di</strong>ni stranieriTali Punti informalavoro saranno resi maggiormente operativi rispetto al passato me<strong>di</strong>antel’utilizzo, in un primo momento, <strong>di</strong> professionalità esterne, quali me<strong>di</strong>atori culturali e formatori cheverranno selezionati, prevedendo anche l’impiego <strong>di</strong> personale immigrato.Il servizio produrrà, inoltre, supporti informativi de<strong>di</strong>cati agli stranieri, come la traduzionein lingua delle opportunità <strong>di</strong> lavoro offerte dai Centri, finalizzati all'accesso al lavoro ed allaprevenzione del rischio <strong>di</strong> marginalizzazione sociale o <strong>di</strong> ingresso nella clandestinità in caso <strong>di</strong>per<strong>di</strong>ta dell'occupazione.Rilevata la grande carenza <strong>di</strong> informazioni e la scarsa presenza <strong>di</strong> strutture <strong>di</strong> serviziopubbliche e private nei Comuni, tra gli obiettivi che si intendono perseguire col servizio vi è anchequello <strong>di</strong> assicurare agli operatori dei Centri una crescente sensibilizzazione e formazione ariconoscere le <strong>di</strong>namiche interculturali nell'accesso ai servizi e al lavoro; questa sensibilità si è196


ivelata e sarà anche in futuro importante per assicurare l'efficacia dei servizi per l'impiego verso icitta<strong>di</strong>ni stranieri e, in modo del tutto particolare, verso le donne straniere, in particolare seappartenenti ad aree culturali che vivono in modo critico l'interfaccia coi servizi e l'accessofemminile al mondo del lavoro.Il progetto ha lo scopo <strong>di</strong> sperimentare nuovi strumenti per l’informazione e lacomunicazione a favore <strong>di</strong> immigrati che vivono e lavorano nella nostra provincia.197


Politiche attive per il lavoro a favore <strong>di</strong> immigrati e ROMUlteriori progetti specifici che nel prossimo biennio si intendono portare a conclusioneriguardano la sigla <strong>di</strong> accor<strong>di</strong> interistituzionali per definire protocolli con<strong>di</strong>visi <strong>di</strong> intervento tra i<strong>di</strong>versi soggetti pubblici che operano in rapporto ai citta<strong>di</strong>ni stranieri.Si è lavorato e si continuerà a lavorare anche per creare una rete con gli altri soggetti che alivello territoriale intervengono a supporto dell'accoglienza e dell'integrazione sociale dei citta<strong>di</strong>nistranieri.In tal senso si è conclusa la convenzione <strong>di</strong> cui sopra con la Prefettura, e si è <strong>di</strong>stribuita aiComuni la modulistica atta all’iscrizione on line dei citta<strong>di</strong>ni stranieri per la regolarizzazione deipermessi <strong>di</strong> soggiorno.Me<strong>di</strong>ante il coinvolgimento <strong>di</strong> Associazioni, delle Scuole e <strong>di</strong> tutte le Parti Sociali sarannoripristinati corsi <strong>di</strong> alfabetizzazione <strong>di</strong> lingua italiana, <strong>di</strong> alfabetizzazione informatica, <strong>di</strong> formazionealla citta<strong>di</strong>nanza consapevole, <strong>di</strong> orientamento alla legislazione vigente e <strong>di</strong> riqualificazione e<strong>di</strong>nserimento rivolti ad immigrati e ROM, nonché corsi per citta<strong>di</strong>ni italiani <strong>di</strong> lingue straniere, attiad avvicinare le culture.198


Azioni <strong>di</strong> avvicinamento al mondo del lavoro e politiche attive per donne alla prima occupazione e/oespunte dal processo produttivoNell’ambito della presente programmazione l’Assessorato alle politiche del Lavoro haavviato attività <strong>di</strong> promozione delle pari opportunità per l’accesso al lavoro delle donne, finalizzatein particolare a combattere la <strong>di</strong>soccupazione femminile supportando i processi <strong>di</strong> accesso al lavoro.Questo impegno centrale è motivato, in primo luogo, dall'esigenza imprescin<strong>di</strong>bile <strong>di</strong>assicurare per tutti i citta<strong>di</strong>ni, uomini e donne, uguali con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> partenza per la formazione,l'accesso al mercato del lavoro e lo sviluppo professionale.Altri elementi <strong>di</strong> attenzione sono rappresentati dai tempi <strong>di</strong> accesso al lavoro dopo lo stu<strong>di</strong>o,dalla qualità dell'impiego per le figure ad elevata qualificazione, dalle opportunità <strong>di</strong> reingresso perle donne che hanno abbandonato per lungo tempo l'attività lavorativa, nonché per le donneappartenenti all’area del <strong>di</strong>sagio sociale (ex detenute, extracomunitarie).A questi fenomeni critici si affiancano le problematiche connesse allo sviluppo delle carrieree alla partecipazione delle donne in settori <strong>di</strong> attività e professioni (quali ad esempio quelle acontenuto tecnico) che permangono prevalentemente maschili.La partecipazione femminile al mercato del lavoro richiede, inoltre, particolare attenzione altema della conciliazione tra tempi <strong>di</strong> vita e tempi <strong>di</strong> lavoro, tra genitorialità e lavoro: si tratta <strong>di</strong>criticità che incidono fortemente sulla <strong>di</strong>mensione soggettiva del lavoro e che, pur nonrappresentando una problematica esclusivamente femminile, sono rilevanti soprattutto per ledonne, in ragione del maggiore carico che tuttora sostengono nelle attività <strong>di</strong> cura o nella vitafamiliare.Ulteriori obiettivi su cui la programmazione provinciale focalizza la sua attenzione sonorappresentati dal sostegno alla impren<strong>di</strong>torialità femminile ed a un lavoro autonomo fortementequalificato, dalla ricerca <strong>di</strong> modelli formativi in grado <strong>di</strong> valorizzare al massimo le competenze <strong>di</strong>genere, dalla necessità <strong>di</strong> sperimentare servizi, approcci e interventi innovativi e sempre piùaffidabili per la realizzazione <strong>di</strong> efficaci politiche <strong>di</strong> genere.In questo quadro, la <strong>Provincia</strong> ha operato secondo progetti concreti, che hanno avutoricaduta positiva misurabile, ragione per la quale l’Assessorato intende proseguire nell’attivitàsuddetta, secondo una logica conforme alle strategie dell'intervento comunitario e dellaprogrammazione regionale.199


L'elemento che ha caratterizzato queste strategie è stato quello <strong>di</strong> coniugare una pienaincorporazione del principio del mainstreaming con quello <strong>degli</strong> interventi mirati.In tal senso, si è operato per assicurare che tutte le principali politiche (in particolare quelle<strong>di</strong> formazione; <strong>di</strong> orientamento; <strong>di</strong> sostegno all'inserimento lavorativo; <strong>di</strong> sviluppoimpren<strong>di</strong>toriale) adottassero la specificità <strong>di</strong> genere tra i criteri che guidano l'intero processo <strong>di</strong>programmazione, dalla progettazione alla valutazione <strong>degli</strong> interventi.Sono state pertanto in<strong>di</strong>viduate e realizzate, in modo integrato o specifico, azioni <strong>di</strong>avvicinamento al mondo del lavoro a carattere orientativo, formativo, <strong>di</strong> sostegno occupazionale,finalizzate a favorire le donne in relazione a specifiche problematiche e con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> svantaggioriscontrate nel sistema formativo e nel mercato del lavoro locale, tra le quali donne extracomunitariee detenute.Progetto Impresa al FemminileL’Assessorato ha concluso, ed intende riproporre, un progetto, attraverso procedurepubbliche, che ha selezionato sul territorio le migliori 100 idee impren<strong>di</strong>toriali legate alle vocazionied alle risorse dei territori, in specifici ambiti d’intervento: servizi, commercio, terziario,agroalimentare, turismo, ecc.<strong>Le</strong> presentatrici <strong>di</strong> tali idee, in numero <strong>di</strong> oltre 100, hanno frequentato un corso gratuito <strong>di</strong>formazione per cultura d’impresa, somministrato da società aggiu<strong>di</strong>cataria <strong>di</strong> gara pubblica, in<strong>di</strong>gratuitamente hanno avuto consulenza e supporto per la trasformazione delle idee progettuali inprogetti cantierabili, ed infine hanno goduto <strong>di</strong> tutoraggio ed accompagnamento per in<strong>di</strong>viduarecanali <strong>di</strong> finanziamento.Progetto EmersioneConnesso al precedente, il progetto, in collaborazione con la Regione Calabria e con lafondazione Field, accre<strong>di</strong>tata dal Ministero, si è prospettato un bando per incentivare la fuoruscitadal nero per le aziende che ne hanno fatto richiesta, beneficiando <strong>degli</strong> incentivi, e si sono datiincentivi alla costruzione <strong>di</strong> imprese a conduzione o a forte partecipazione femminile; molte delleidee progettuali del progetto Impresa al Femminile hanno trovato canali <strong>di</strong> finanziamento in questoprogetto, facendo nascere sul territorio della provincia quin<strong>di</strong>ci iniziative impren<strong>di</strong>toriali inmaggior parte femminili.200


Pertanto, questi due progetti verranno continuati nel 2008.In aggiunta, la <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>, si propone <strong>di</strong> continuare a porre un’attenzione centralead interventi specifici da realizzarsi per sostenere la partecipazione femminile al mercato del lavoro.I principali obiettivi che si intendono perseguire riguardano: la riduzione del tasso <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione femminile; il sostegno per le donne alla prima occupazione; il sostegno al reingresso nel mondo del lavoro per le donne che hanno abbandonato l'attivitàlavorativa, specie per quelle appartenenti all’area del <strong>di</strong>sagio sociale.Sportelli - DonnaAl conseguimento <strong>di</strong> questi obiettivi prioritari si è inteso contribuire attraverso politiche eprogetti azioni promosse nell’anno trascorso,in particolare uun’iniziativa <strong>di</strong> sportelli al femminileaperti su alcuni CPI scelti come Centri-.pilota; si continuerà l’esperienza, creando pressol’Osservatorio provinciale del Lavoro una sezione specifica come Osservatorio <strong>Provincia</strong>le dellavoro Femminile, che provvederà, attraverso i CPI alle seguenti operazioni:• la realizzazione <strong>di</strong> strumenti <strong>di</strong> informazione per le donne (depliants informativi per ledonne sulle modalità <strong>di</strong> accesso al lavoro);• l’inserimento ed il reinserimento lavorativo mirato <strong>di</strong> donne fuoriuscite per un periodoprolungato dal mercato del lavoro attraverso azioni formative;• La promozione <strong>di</strong> corsi <strong>di</strong> riqualificazione, alfabetizzazione, riconversione per le donneespunte dai processi produttivi, legati ai trend del mercato ed ai bisogni delle donne;• Il sostegno economico <strong>di</strong> iniziative impren<strong>di</strong>toriali, e<strong>di</strong>toriali, culturali, professionali,artistiche, letterarie, riportabili a soggetti femminili associati o singoli;• Promozione dell’acquisizione <strong>di</strong> un sapere alto, sostenendo le iscrizioni all’Università dellaCalabria da parte <strong>di</strong> soggetti femminili, soprattutto nelle facoltà a carattere tecnico, esostenendo iniziative che agevolino nell’Unical il lavoro femminile, anche <strong>di</strong> donne con proleo con con<strong>di</strong>zionamenti <strong>di</strong> cura familiare.Per l’avvicinamento delle donne al mondo del lavoro,ogni intervento dovrà basarsi su unafase <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>ta concertazione con le parti sociali, una in<strong>di</strong>viduazione con le imprese <strong>di</strong> figure201


professionali verso cui orientare il processo <strong>di</strong> reinserimento, preparato e accompagnato da azioniformative e soprattutto da servizi <strong>di</strong> orientamento, sostegno alla transizione e all'inserimento.Infine, si ritiene prioritario de<strong>di</strong>care una particolare attenzione ai processi <strong>di</strong> monitoraggiodelle azioni attivate per la promozione delle pari opportunità nel mercato del lavoro; appare, infatti,fondamentale non attuare e prolungare solo una programmazione dal carattere innovativo esperimentale, ma consolidare in modo progressivo le prassi <strong>di</strong> intervento che si sono rivelatemigliori e più rilevanti, in relazione agli obiettivi <strong>di</strong> incremento e qualificazione della partecipazionefemminile al mercato del lavoro locale.202


Politiche <strong>di</strong> riqualificazione <strong>di</strong> over 50 espunti o lontani dal processo produttivoNell’ambito delle azioni <strong>di</strong> politica attiva del lavoro promossa da quest’Assessorato, siintende realizzare un progetto destinato agli over 50, espunti o lontani dal processo produttivo, conlo scopo <strong>di</strong> avvicinare al mondo del lavoro il maggior numero possibile <strong>di</strong> questi lavoratori e,contestualmente, innalzare la loro professionalità allo scopo <strong>di</strong> aumentarne la spen<strong>di</strong>bilità sulmercato del lavoro.Il progetto rappresenta la sperimentazione <strong>di</strong> un primo modello <strong>di</strong> misure ed azionispecifiche per la gestione dell’attività <strong>di</strong> placement su detti lavoratori al fine <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare percorsistandar<strong>di</strong>zzabili e trasferibili come esempi <strong>di</strong> buone pratiche.Per poter operare nelle migliori con<strong>di</strong>zioni e per ottenere la massima efficacia, saràessenziale:- uno stretto raccordo con le istituzioni pubbliche e private;- una stretta collaborazione con i CPI, i quali, come strutture territoriali operative, dovrannocostituire una rete <strong>di</strong> promozione e <strong>di</strong> attuazione del progetto, attraverso informazioni mirate edun monitoraggio costante del mondo “grigio”.Al fine <strong>di</strong> incentivare l’occupazione dei soggetti destinatari dell’intervento saranno attivaticorsi <strong>di</strong> riqualificazione linguistica ed informatica, anche in collaborazione con scuole o parrocchieo soggetti del terzo settore, e <strong>di</strong> promozione all’autoimpiego ed alla creazione <strong>di</strong> impresa, nonchésostenute iniziative <strong>di</strong> aggregazione socioculturale del mondo <strong>degli</strong> “over 50”, soprattutto neipiccoli Comuni dell’interno, dove l’appartenenza a questa fascia d’età sembra far perdere iconnotati della citta<strong>di</strong>nanza piena.203


Politiche <strong>di</strong> avvicinamento al mondo del lavoro <strong>di</strong> categorie deboli: portatori <strong>di</strong> <strong>di</strong>sabilitàL’attività che ha contrad<strong>di</strong>stinto la prima fase <strong>di</strong> attuazione della riforma del collocamentodei <strong>di</strong>sabili, a partire dai primi mesi del 2000, è stata quella relativa alla gestione dei serviziamministrativi, intesi non solo come gestione <strong>degli</strong> avviamenti e <strong>di</strong> tutte le pratiche inerenti a questiultimi, ma soprattutto come servizi <strong>di</strong> informazione e sostegno agli utenti nella ricerca del posto <strong>di</strong>lavoro.In questo contesto <strong>di</strong> prima applicazione sono state definite le linee guida per la stipuladelle convenzioni e delle procedure inerenti gli istituti promossi dalla legge (ad esempio gli esoneriparziali, le compensazioni, etc.)Sportelli Informativi per citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong>sabiliIn questo ambito, soprattutto con la collaborazione della Commissione Tripartita, la<strong>Provincia</strong> ha vigilato sulla trasparenza delle procedure amministrative, tentando <strong>di</strong> decentrare ilpiù possibile i servizi sul territorio, affinché citta<strong>di</strong>ni già penalizzati non debbano subire ulteriori“vulnera“ alla loro <strong>di</strong>gnità; cosicché si apriranno sportelli appositi presso ogni CPI, ma anchedecentrando alla rete dei servizi per l’impiego sul territorio il massimo delle funzioni specifichepossibile, soprattutto con l’ausilio della rete informatica.Abbiamo costruito una graduatoria trasparente dei <strong>di</strong>sabili della <strong>Provincia</strong> iscrittinell’elenco dei <strong>di</strong>soccupati; abbiamo controllato l’osservanza alle norme <strong>di</strong> soggetti pubblici eprivati; abbiamo collocato nel mondo del lavoro <strong>di</strong>sabili; abbiamo finanziato corsi <strong>di</strong> formazioneper <strong>di</strong>sabili, in particolare il progetto Call Blind per centralinisti non vedenti, ed anche agevolato,con corsi speciali, l’accesso dei <strong>di</strong>sabili ai pubblici servizi.Queste iniziative, ed altre similari, verranno continuate nel 2008.Dopo una prima fase <strong>di</strong> organizzazione, si è avviata la collaborazione e la concertazione conle istituzioni, le forze sociali ed impren<strong>di</strong>toriali, il mondo delle associazioni e delle scuole, che aparere dell’Assessorato rappresentano il principale punto <strong>di</strong> forza delle politiche che sono state everranno realizzate a favore dei <strong>di</strong>sabili.Si è trattato <strong>di</strong> una rete <strong>di</strong> lavoro e collaborazione interistituzionale che ha coinvolto ecoinvolgerà <strong>di</strong>versi attori, tra cui in particolare i servizi dell’AUSL, i servizi sociali dei Comuni,204


INAIL, INPS, il mondo della scuola e della formazione, delle imprese, dell’Università, delle forzesociali, delle associazioni, al fine <strong>di</strong> definire <strong>di</strong> comune accordo le strategie e gli strumenti perattuare al meglio i contenuti della legge vigente e <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare eventuali strumenti atti a facilitarel’inserimento lavorativo dei soggetti portatori <strong>di</strong> <strong>di</strong>sabilità nella logica del collocamento mirato, maanche e soprattutto <strong>di</strong> stimolare una cultura dell’inclusione sociale, attraverso una serie <strong>di</strong> progetti<strong>di</strong> natura concertativa, volti a promuovere il senso della citta<strong>di</strong>nanza piena da parte dei soggettiportatori <strong>di</strong> <strong>di</strong>sabilità, e il senso della solidarietà e della responsabilità sociale da parte dellasocietà.Siamo infatti convinti che in una società che glorifica il mercato, il primo problema sia <strong>di</strong>natura culturale, ossia sia legato all’esaltazione dei più forti, dei più ricchi, dei più dotati, dei piùcompetitivi; è chiaro che in una simile temperie culturale il <strong>di</strong>sabile sia ulteriormente penalizzato;si tratta quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> invertire la tendenza, ritornando ad un’ottica che ponga al centro la persona, eche veda la parte pubblica tesa a rimuovere gli ostacoli per i citta<strong>di</strong>ni deboli all’esercizio dellacitta<strong>di</strong>nanza piena.Proprio nell’ottica del collocamento mirato, cioè attento sia ai bisogni delle persone e allesue abilità, sia alle esigenze produttive e strutturali delle aziende, si è avviato e si amplierà ilprogetto <strong>di</strong> inserimento mirato dei <strong>di</strong>sabili che, con il supporto <strong>di</strong> qualificate competenze esterneed un ampio confronto interistituzionale e concertativo, ha definito una metodologia <strong>di</strong> lavoro chevalorizzi le <strong>di</strong>sponibilità e le competenze della rete dei soggetti interessati nei processi <strong>di</strong>inserimento lavorativo dei <strong>di</strong>sabili.Sarà necessaria la rilevazione delle caratteristiche delle imprese e dei posti <strong>di</strong> lavoro offertiper l’inserimento mirato <strong>di</strong> <strong>di</strong>sabili (ad esempio, attraverso un modello <strong>di</strong> questionariosomministrato da intervistatori specificamente formati che entreranno in confronto <strong>di</strong>retto con iresponsabili delle risorse umane <strong>di</strong> alcune aziende).Il progetto è orientato a passare da un regime meramente prescrittivo ad uno collaborativocon le imprese, coinvolte nella <strong>di</strong>agnosi organizzativa dell'ambiente lavorativo e sensibilizzateattraverso i contatti <strong>di</strong>retti e gli strumenti informativi pre<strong>di</strong>sposti.Esso consente non solo la qualificazione dei processi <strong>di</strong> collocamento mirato, ma anche la<strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> strumenti <strong>di</strong>agnostici utili alla programmazione <strong>di</strong> interventi formativi e <strong>di</strong> azioni<strong>di</strong> supporto all’inserimento lavorativo.Tutte queste azioni saranno pre<strong>di</strong>sposte con l'obiettivo <strong>di</strong> realizzare in modo effettivo ilcollocamento mirato dei <strong>di</strong>sabili nella provincia <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>, tenendo ben presente quel complesso205


<strong>di</strong> strumenti, interventi, supporti che permette <strong>di</strong> valutare attentamente le caratteristiche dellepersone con <strong>di</strong>sabilità e <strong>di</strong> inserirle in posizioni lavorative idonee, assicurando interventi <strong>di</strong>incentivo, facilitazione, sostegno nelle fasi <strong>di</strong> inserimento e ambientamento.Ma si intende anche privilegiare quei progetti che stimolino la creazione <strong>di</strong> nuoveprofessioni per i <strong>di</strong>sabili, e si intende sostenere corsi <strong>di</strong> formazione a professionalità specifiche perportatori <strong>di</strong> <strong>di</strong>sabilità, ma anche corsi <strong>di</strong> formazione o <strong>di</strong> riqualificazione per operatori che sioccupino <strong>di</strong> portatori <strong>di</strong> <strong>di</strong>sabilità, occorrendo in questo campo, anche da parte <strong>degli</strong> operatori, unagrande competenza, oltre che una grande sensibilità .206


Politiche attive <strong>di</strong> educazione e <strong>di</strong> inserimento per tossico<strong>di</strong>pendenti<strong>Le</strong> trasformazioni socio-economiche in atto tendono a emarginare ulteriormente i soggettipiù deboli dalla società e, tra questi, i tossico<strong>di</strong>pendenti ed ex tossico<strong>di</strong>pendenti, aumentando ilrischio della loro esclusione dal mercato del lavoro.Nell’area delle tossico<strong>di</strong>pendenze e delle <strong>di</strong>pendenze in genere - da sostanze stupefacenti,farmaci ed alcolici , la <strong>Provincia</strong> opererà in due <strong>di</strong>rezioni.Da un lato, si farà promotrice <strong>di</strong> interventi programmati e concertati mirati soprattutto allaprevenzione del problema.Dall’altro, provvederà, a coinvolgere tossico<strong>di</strong>pendenti ed ex-tossico<strong>di</strong>pendenti in esperienze<strong>di</strong> orientamento e formazione professionale, per favorirne il recupero e il reinserimento socialeattraverso l’avviamento al lavoro.Queste attività saranno talvolta associate a progetti in altri ambiti del <strong>di</strong>sagio sociale, inun’ottica integrata rivolta soprattutto al settore carcerario: buona parte della popolazionecarceraria, infatti, soffre <strong>di</strong> <strong>di</strong>sturbi legati alla tossico<strong>di</strong>pendenza.Il recupero del detenuto è qui fortemente legato alla cura della <strong>di</strong>pendenza da stupefacenti,spesso all’origine dei reati per i quali egli è recluso.Nel programmare ed implementare questi progetti è necessaria la collaborazione <strong>di</strong> Entipubblici e privati, Imprese, Cooperative, Associazioni, Istituzioni, Curie e Parrocchie presenti sulterritorio che si occupano <strong>di</strong> tale problematica, le cui competenze in ambito sanitario, terapeutico epsicologico sono essenziali per seguire i tossico<strong>di</strong>pendenti nelle attività <strong>di</strong> formazione e tirociniolavorativo.Pertanto, si intende progettare ed implementare azioni volte a promuovere ed a realizzare:- l'occupazione dell'utenza svantaggiata attraverso azioni <strong>di</strong> orientamento, formazione,inserimento lavorativo, percorsi <strong>di</strong> accompagnamento al lavoro in<strong>di</strong>vidualizzati in base allecapacità e alle competenze possedute, in sinergia con i Centri per l'impiego della provincia;- percorsi <strong>di</strong> sostegno all'inserimento occupazionale e <strong>di</strong> integrazione me<strong>di</strong>ante il ricorso astrumenti <strong>di</strong> politica attiva del lavoro, anche attraverso la <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> partenariati locali traorganismi formativi, cooperative e altri soggetti sociali del terzo settore, parti sociali, enti locali eimprese;- l'accesso alla formazione in azienda attraverso l'intervento delle cooperative sociali me<strong>di</strong>antestrumenti quali: orientamento, stage, tirocini, sostegno all'inserimento lavorativo;- la cultura della solidarietà nel campo economico e del lavoro;- la riqualificazione e la formazione <strong>di</strong> persone svantaggiate e/o espulse dal mercato del lavoro;- il raccordo tra servizi per l'impiego, servizi socio/educativi ed assistenziali ed imprese per lapromozione dell'integrazione al lavoro;207


- lo scambio <strong>di</strong> buone prassi tra partners locali e non con esperienze significative.-Potenziamento Punti Informativi per Giovani – Nascita dell’Osservatorio <strong>Provincia</strong>le delle PoliticheGiovaniliNell’ambito del presente intervento, l’Assessorato al Lavoro ritiene importante avviare ilprocesso <strong>di</strong> potenziamento <strong>degli</strong> strumenti <strong>di</strong>sponibili per monitorare i fabbisogni formativi eprofessionali connessi alle <strong>di</strong>namiche del mercato del lavoro locale.Numerose variabili sociali ed economiche rendono, infatti, complessa la <strong>di</strong>agnosi delle<strong>di</strong>namiche occupazionali, rendendo opportune forme anche strutturate <strong>di</strong> ricerca e <strong>di</strong> analisi, al fine<strong>di</strong> impostare in modo coerente le politiche per il governo e lo sviluppo del mercato del lavoro.Diffusione dei punti informativi presso scuole e ComuniSi prevede, in particolare, un’azione finalizzata al potenziamento presso i cinque Centriper l’impiego <strong>di</strong> sportelli e <strong>di</strong> servizi informativi in materia <strong>di</strong> lavoro, da estendere alle maggioriscuole ed a tutti i Comuni della provincia, attraverso i quali sia possibile l’autoconsultazione daparte dei giovani e dei lavoratori in generale, che potranno entrare in contatto con la rete deiCPI, assumendo tutte le informazioni necessarie in tempi reali, con particolare riferimento aigiovani <strong>di</strong>soccupati ed agli adolescenti al fine <strong>di</strong> facilitare ed estendere l’accesso <strong>di</strong> questespecifiche fasce <strong>di</strong> utenza alle prestazioni offerte dai Servizi per l’Impiego, con l’elaborazione deidati a livello Centrale, nella struttura dell’Informagiovani.I suddetti sportelli identificati nei Punti Informativi per i Giovani, ma anche nei Comuni enelle scuole, offriranno servizi <strong>di</strong> promozione per iniziative impren<strong>di</strong>toriali, <strong>di</strong> rilevazione per nuoveopportunità <strong>di</strong> lavoro, nonché <strong>di</strong> informazione su tutte le tematiche strettamente connesseall’occupazione e al mondo del lavoro, ma anche connesse a tutto il complesso mondo delle<strong>di</strong>namiche giovanili.Al fine realizzare un sistema integrato <strong>di</strong> gestione dei servizi all’interno dei Centri perl’impiego, i Punti Informativi per i Giovani verranno, quin<strong>di</strong>, raccordati in un Osservatorio<strong>Provincia</strong>le delle Politiche Giovanili centralizzato che funzioni da osservatorio delle <strong>di</strong>namichegiovanili viste da tutte le possibili angolazioni, che promuova strategie <strong>di</strong> contrasto ai fenomeni <strong>di</strong>devianza comportamentale, che sviluppi politiche attive per favorire l’espressività del mondogiovanile, che educhi alla citta<strong>di</strong>nanza i giovani della <strong>Provincia</strong>, troppo spesso sedotti dalle sirenedel guadagno facile attraverso percorsi <strong>di</strong> devianza, e che, infine, <strong>di</strong>a impulso a percorsi formativi <strong>di</strong>208


eccellenza, <strong>di</strong> saperi sofisticati, in collaborazione con l’Università <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> della Calabria per lacreazione <strong>di</strong> professionalità collegate al nuovo assetto del sistema produttivo globale.Con la costituzione <strong>di</strong> un Osservatorio <strong>Provincia</strong>le delle Politiche Giovanili, l’Assessoratointende promuovere, inoltre, ricerche mirate che si affiancano alla attività <strong>di</strong> osservatorio per lacomprensione <strong>di</strong> fenomeni innovativi o particolari, sempre al fine <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare nuovi fabbisogniprima esistenziali, civili e democratici, e poi professionali, utili per programmare nuove tipologie <strong>di</strong>intervento.Si metteranno, attraverso i cinque quadranti dei Centri per l’Impiego, in cantiere iniziative<strong>di</strong> carattere professionale, artistico, musicale, teatrale, con premi cinematografici, artistici,giornalistici, fotografici, letterari, in collaborazione con istituzioni, associazioni e parrocchie, tese afar recuperare ai giovani prima la coscienza <strong>di</strong> sé, e poi la voglia <strong>di</strong> essere citta<strong>di</strong>ni da parte deigiovani, collaborando alla gestione dello Stato democratico <strong>di</strong> cui sono parte.Si cercherà <strong>di</strong> stimolarne l’entusiasmo, la creatività, l’espressività, con iniziative <strong>di</strong> variogenere che spazino sul variegato mondo giovanile, concertate intorno ai CPI da tutti i soggetti delterritorio <strong>di</strong> riferimento, <strong>di</strong> cui i CPI saranno la cabina <strong>di</strong> regia.Nel monitorare costantemente le <strong>di</strong>namiche giovanili, l’Osservatorio <strong>Provincia</strong>le potràattivare strumenti che, opportunamente valorizzati, saranno in grado <strong>di</strong> fornire utili in<strong>di</strong>cazioni suiflussi delle iscrizioni universitarie, delle percentuali <strong>di</strong> <strong>di</strong>spersione e <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio, del tasso <strong>di</strong>occupazione e <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione su dati aggregati e <strong>di</strong>saggregati, sugli ambiti professionali nei qualil’occupabilità giovanile è favorita, e su quelli dove bisogna intervenire; e contemporaneamente,raccogliendo i dati dei CPI, affiancati da professionalità esperte, si intende monitorare, comeassoluta novità, le tendenze e le <strong>di</strong>namiche del mondo dei giovani, attraverso un monitoraggio <strong>di</strong>vari ambiti, da quello culturale a quello dei consumi, a quello della produzione musicale, a quellodelle associazioni giovanili a carattere culturale, teatrale e <strong>di</strong> spettacolo, artistico e così via.Da questo, si dedurranno i fabbisogni dei servizi per l'impiego, delle politiche per il lavoro o,in taluni casi, anche informazioni su fabbisogni <strong>di</strong> formazione e riqualificazione cui occorre darerisposta per assicurare l'occupabilità <strong>di</strong> giovani e <strong>di</strong> specifici target <strong>di</strong> riferimento.La rilevazione strutturata delle esigenze <strong>di</strong> formazione per ruoli, aree funzionali, tipologieorganizzative, settori o per ogni altra variabile sociale, economica, culturale ritenuta rilevante,rappresenta lo strumento strategico per ricoprire adeguatamente la funzione <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo eprogrammazione delle politiche formative.209


L’elemento <strong>di</strong> grande rilevanza del presente progetto è rappresentata dalla forte integrazionefunzionale ed organizzativa tra i Punti Informativi per i Giovani che, attraverso l’elemento <strong>di</strong>raccordo dell’Osservatorio, consentono <strong>di</strong> conseguire i seguenti obiettivi:- raccolta e aggiornamento perio<strong>di</strong>co <strong>di</strong> strumenti informativi e orientativi rivolti al complessouniverso giovanile sotto tutti i punti <strong>di</strong> vista sopra illustrati, da collocare in rete con altriOsservatori giovanili italiani ed europei, che <strong>di</strong>ano anche il senso del mutamento delle<strong>di</strong>namiche <strong>di</strong> questo mondo;- raccolta ed aggiornamento <strong>di</strong> dati facilitanti l’accesso alle misure <strong>di</strong> politica del lavoro deigiovani in drop-out scolastico, delle fasce più deboli del mercato del lavoro, dei giovani e <strong>degli</strong>adolescenti;- collaborazione con l'Università, le scuole e altri soggetti pubblici e privati, atti ad intervenire nelmondo giovanile, favorendo l’acquisizione <strong>di</strong> un sapere alto, <strong>di</strong> elementi <strong>di</strong> New Economy, <strong>di</strong>elementi <strong>di</strong> conoscenza profonda del sistema democratico e delle garanzie <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>nanza, <strong>di</strong>competenze e professionalità specifiche nei più svariati ambiti espressivi e lavorativi, <strong>di</strong>promozione dell’autoimpren<strong>di</strong>torialità;- collaborazione con scuola, Università, con primari istituti <strong>di</strong> ricerca per azioni <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o emonitoraggio del mercato del lavoro locale a supporto della programmazione strategica;- collaborazione con tutti gli attori sociali al fine <strong>di</strong> sperimentare un sistema <strong>di</strong> incontrodomanda/offerta <strong>di</strong> lavoro più mirato e <strong>di</strong>retto, che non sia solo riflesso dello stato dell’arte, macrei nuove opportunità <strong>di</strong> sviluppo legate alle vocazioni territoriali e <strong>di</strong>segnate dai CPI comeTavoli <strong>di</strong> sviluppo territoriale;Operando, quin<strong>di</strong>, in questa logica <strong>di</strong> rete integrata <strong>di</strong> approccio e monitoraggio al mondogiovanile, l'utente è messo in con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> trovare sempre, anche attraverso più portali <strong>di</strong> accesso, iservizi mirati presenti sul territorio che meglio rispondono alle sue esigenze, ma anche <strong>di</strong> esserestimolato ad una formazione globale <strong>di</strong> uomo, <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>no, e <strong>di</strong> lavoratore.Pari OpportunitàL'Assessorato alle Pari Opportunità, ha provveduto preliminarmente ad un censimento delleassociazioni femminili sul territorio, <strong>di</strong> cui ha costituito un albo; sta inoltre censendo, sul territorioprovinciale, la rete delle elette, onde costituire un coor<strong>di</strong>namento istituzionale provinciale, con il210


quale intende concertare una politica <strong>di</strong> intervento al femminile, sul piano dell'educazione sanitaria,della formazione democratica, delle garanzie legislative sei <strong>di</strong>ritti delle donne.Progetto scuoleInoltre, nella convinzione che la rivoluzione da attuarsi per una reale citta<strong>di</strong>nanza pienadelle donne, <strong>di</strong> tutte le donne, sia una rivoluzione culturale, riguardante gli uomini, ma anche ledonne, che deve partire dalle scuole, l'Assessorato ha avviato un progetto, che ha coinvolto variescuole, che ha offerto la possibilità <strong>di</strong> un approfon<strong>di</strong>mento curriculare e seminariale <strong>di</strong> tematicheafferenti alla parità <strong>di</strong> genere, attraverso l'invio <strong>di</strong> materiale librario ed au<strong>di</strong>ovisivo, attraversoincontri seminariali con personalità impegnate in queste tematiche, anche in collaborazione conistituzioni, associazioni, parrocchie ecc. i risultati <strong>di</strong> questo progetto verranno pubblicati e <strong>di</strong>ffusi,ed anche attraverso una corretta azione <strong>di</strong> vigilanza sui testi scolastici.Progetto sanitarioInoltre, è stato attuato un collegamento con i Consultori delle Asl, per lo più inadempienti, el’Assessorato è intervenuto per promuovere, ed anche per sostenere, l’azione dei Consultori in tutti iterritori, per avviare, insieme con i consultori, una vera e propria educazione <strong>di</strong> genere rivolta allaconoscenza ed alla tutela del proprio corpo, ma anche alle maggiori problematiche legate aimomenti <strong>di</strong> fondamentale passaggio della maturazione femminile:pubertà, maternità, menopausa.E’ pertanto stato avviato, in particolare con alcune strutture ospedaliere, e sarà esteso atutte, un progetto <strong>di</strong> educazione sanitaria al femminile, concertato con personalità del mondosanitario, che dovrà irraggiarsi su tutto il territorio, particolarmente nei Comuni più isolati ,attraverso pubblicazioni che rechino le informazioni fondamentali per fornire un primoorientamento alle donne, in<strong>di</strong>cando loro le tappe fondamentali delle evoluzioni fisiologiche epsicofisiche legate al genere, le emergenze sanitarie legate a queste evoluzioni, ed in<strong>di</strong>candopercorsi snelli e scadenzati nella giungla dei servizi sanitari.211


Promozione della cultura <strong>di</strong> paritàQuesto Assessorato ha contribuito a <strong>di</strong>ffondere la cultura della parità attraversomanifestazioni in numerosi Comuni del territorio, anche in collaborazione con soggetti pubblici eprivati con finalità <strong>di</strong> pubblica utilità, ed intende continuare a promuovere manifestazioni <strong>di</strong>sensibilizzazione, pubblicazioni specifiche, iniziative,mostre, nella convinzione che la circolazionedella consapevolezza <strong>di</strong> genere, non in senso antagonista, ma sicuramente in senso costruttivo epropositivo, stimoli la crescita democratica complessiva della società, in tutte le sue componenti.Tale progettualità si è articolata e <strong>di</strong>spiegata nelle seguenti attività, <strong>di</strong>ffuse su tutto ilterritorio:1. Sostegno a strutture sanitarie e socioassistenziali a donne e minori in <strong>di</strong>fficoltà;2. Promozione e sostegno iniziative <strong>di</strong> valorizzazione professionalità femminili nell’ambitoimpren<strong>di</strong>toriale, culturale,sportivo ecc., anche in collaborazione con istituzioni, associazioni,soggetti pubblici e privati del territorio; si sono promosse iniziative atte a stimolare ed a farconoscere le capacità <strong>di</strong> donne artiste, scrittrici, impren<strong>di</strong>trici, del nostro territorio;3. Iniziative donne immigrate o <strong>di</strong> altre culture, per promuoverne la citta<strong>di</strong>nanza piena el’esercizio dei <strong>di</strong>ritti, anche in collaborazione con altri soggetti pubblici e privati;si sonoattivati corsi <strong>di</strong> formazione per badanti e corsi <strong>di</strong> cultura d’impresa per donne immigrate;4. Iniziative promozione citta<strong>di</strong>nanza e reinserimento detenute/i, anche in collaborazione conaltri soggetti pubblici e privati .Si sono attivati <strong>di</strong>battiti, corsi <strong>di</strong> formazione <strong>di</strong> competenze<strong>di</strong> primo livello(taglio, cucito, estetica), <strong>di</strong> grande successo, culminate in una sfilata <strong>di</strong> modain cui le detenute sono state protagoniste;5. Progetto Cinema e Teatro: nei Cinematografi,nei teatri o in sale adeguate <strong>di</strong> alcuni Comuni<strong>di</strong>ffusi sul territorio, verranno proiettate pellicole o promossi spettacoli <strong>di</strong> particolaritematiche <strong>di</strong> genere, atte a stimolare, presso le scuole e fra le donne, <strong>di</strong>battiti edapprofon<strong>di</strong>menti, atti a far crescere la consapevolezza critica <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>nanza;6. Progetto lettura: saranno inviati in alcune scuole testi e libri su tematiche <strong>di</strong> genere o <strong>di</strong>autrici particolarmente rilevanti nel panorama nazionale o territoriale, successivamente, glistudenti potranno approfon<strong>di</strong>re tali tematiche in incontri con le autrici o con gli autori.Queste iniziative, già effettuate nei tre anni precedenti, saranno potenziate ed ampliateanche nel 2008.212


Promozione <strong>di</strong> soggetti in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> emarginazioneNella consapevolezza che la promozione <strong>di</strong> una cultura <strong>di</strong> pari opportunità non vada riferitasoltanto alla <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> genere, ma a qualsiasi con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> <strong>di</strong>sparità sociale, legata ad una<strong>di</strong>versità che venga ingiustamente sentita come un limite, s’intende esplicare una serie <strong>di</strong> interventiper agevolare l’inclusione sociale <strong>di</strong> in<strong>di</strong>vidui che versino in una con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> qualsivogliadebolezza, rimuovendo gli ostacoli che ne limitano la citta<strong>di</strong>nanza piena, attraverso azioni positivemirate, anche in collaborazione con soggetti pubblici e privati del territorio:1. Iniziative riabilitazione e reinserimento ex tossico<strong>di</strong>pendenti anche in collaborazione conaltri soggetti;2. Iniziative promozione citta<strong>di</strong>nanza, riqualificazione e inserimento <strong>di</strong>sabili, anche incollaborazione con altri soggetti territoriali;3. Iniziative volte alla promozione ed al reinserimento <strong>degli</strong> anziani, anche in collaborazionecon altri soggetti pubblici e privati;4. Promozione mostre figurative e iniziative culturali, impren<strong>di</strong>toriali, e<strong>di</strong>toriali <strong>di</strong> genere,anche in collaborazione con altri soggetti pubblici e privati.Minoranze Linguistiche(La delega alle Minoranze linguistiche è la prima, nel suo genere, conferita adun‘Amministrazione <strong>Provincia</strong>le in Italia)Questo riconoscimento importante, che trova la sua sponda normativa non solo nella <strong>Le</strong>ggen° 482 nazionale, ma anche in tutta una serie <strong>di</strong> in<strong>di</strong>cazioni della Comunità europea, volte afavorire il senso <strong>di</strong> solidarietà tra i popoli e l’inclusione sociale <strong>di</strong> quelli meno fortunati nei tessutidemocratici <strong>di</strong> più antica formazione, è più volte sottolineato nel programma del Presidente.213


Si è inteso dunque dare corpo alla volontà del Presidente, attraverso unaistituzionalizzazione <strong>di</strong> quel coor<strong>di</strong>namento che finora ha avuto solo una funzione volontaristica,attraverso la costituzione, presso la sede del coor<strong>di</strong>namento, <strong>di</strong> un Osservatorio del mondo delleminoranze della <strong>Provincia</strong>, regolamentato da precise norme, che in questi anni ha stu<strong>di</strong>atocostantemente la realtà minoritaria in tutte le sue manifestazioni, culturali, socioeconomiche,demografiche, nonché attraverso un monitoraggio costante dei rapporti con le terre d’origine, equin<strong>di</strong> <strong>degli</strong> eventuali flussi migratori bi<strong>di</strong>rezionali tra queste realtà, stimolandone anche scambi,iniziative <strong>di</strong> collaborazione, progettualità partecipate ecc.Del Coor<strong>di</strong>namento fanno parte, accanto ai Comuni <strong>di</strong> minoranza, l’Università dellaCalabria - Dipartimento <strong>di</strong> linguistica, come elemento <strong>di</strong> supporto per ciò che riguarda gli aspettidella ricerca, della innovazione culturale e della progettualità europea, l’Eparchìa, come massimaistituzione religiosa; si intende però da ora coinvolgere il ricchissimo mondo delle associazioni <strong>di</strong>minoranza.Si sono costituite, all’interno del coor<strong>di</strong>namento,perciò, per dare corpo alle varie iniziative,delle Aree tematiche, che sulla base delle rilevazioni e dei bisogni, hanno proposto progetti e<strong>di</strong>niziative locali, nazionali ed internazionali, per quanto attiene l’ambito istituzionale ed i rapporticon la Regione Calabria, con gli organismi nazionali <strong>di</strong> attuazione della legge e le comunitàinternazionali affini per lingua e cultura; per quanto attiene l’ambito della cultura e della ricerca;per quanto attiene l’ambito della scuola, della formazione e del lavoro; per quanto attiene l’attività<strong>di</strong> <strong>di</strong>ffusione attraverso la stampa e gli strumenti au<strong>di</strong>ovisivi <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> massa.<strong>Le</strong>ttorato <strong>di</strong> Lingua OccitanaNell’ambito dell’azione della <strong>di</strong>ffusione della lingua <strong>di</strong> minoranza, s’intende continuare asostenere l’iniziativa <strong>di</strong> un <strong>Le</strong>ttorato della lingua occitana presso l’Università della Calabria,iniziativa che è la prima e l’unica in Italia, riguardante il mondo occitano.Costituzione <strong>di</strong> una emittente televisiva <strong>di</strong> minoranzaSi è costituita, con fon<strong>di</strong> ottenuti dalla <strong>Provincia</strong> ai sensi della <strong>Le</strong>gge 482, una emittente chepropone programmi e trasmissioni bilingui per la <strong>di</strong>ffusione e la valorizzazione delle culture <strong>di</strong>minoranza. Si intende continuare a lavorare sul versante della comunicazione in collaborazione coni Comuni ed i soggetti pubblici e privati del territorio, per produrre progetti <strong>di</strong> valorizzazione della214


lingua, pubblicazioni, nonché inchieste, indagini, e tutto quanto può essere tramite <strong>di</strong> conoscenzadelle culture minoritarie.Progetto Scuole <strong>di</strong> MinoranzaSi intende, in collaborazione con la Direzione Scolastica Regionale, tutelare la presenza dellescuole <strong>di</strong> minoranza in tutti i Comuni, a prescindere dai numeri, ed offrire un minimo <strong>di</strong> supportoai progetti scolastici <strong>di</strong> sostegno della cultura <strong>di</strong> minoranza.Si intende quin<strong>di</strong> collaborare con le scuole per un adeguamento ed un potenziamento deiprogrammi <strong>di</strong> mantenimento e <strong>di</strong>ffusione della lingua, ed anche per tutte quelle iniziative cherisveglino il senso d’appartenenza, la memoria storica, ma anche il senso d’unità nazionale e lacon<strong>di</strong>visione dei valori Costituzionali.Progetti integrati territoriali.Si intende ancora favorire e promuovere progetti integrati <strong>di</strong> natura concertata tra tutti isoggetti del mondo della cultura e del lavoro e delle attività produttive dei territori; tali progetti,come la Settimana Arbereshe, la Settimana Occitana, la Primavera Occitana, la Fiera dei Comuni,devono potenziare la cultura delle minoranze come risorsa <strong>di</strong> sviluppo, non solo democratico, civileed umano, ma anche <strong>di</strong> natura socioeconomica, attraverso l’attrazione <strong>di</strong> quel turismo culturale cheè la risorsa primaria del nostro territorio, e che è in grado <strong>di</strong> rivitalizzare tutto il terziario, i servizialla persona, la <strong>di</strong>stribuzione, i trasporti, i settori dell’accoglienza e della ristorazione, il commercioe l’artigianato <strong>di</strong> pregio, nonché <strong>di</strong> suscitare nuove professioni, che andranno concertate e formatecon il mondo della scuola, dell‘Università e dell’impresa.Progetto sportelli linguisticiLa <strong>Provincia</strong> ha ottenuto, tramite progetto elaborato gratuitamente dall’Università,<strong>di</strong>partimento <strong>di</strong> linguistica, il finanziamento, da parte del Ministero, <strong>di</strong> sportelli linguistici in tutti iComuni, dando anche un sostegno a giovani professionisti che vi lavorano e che sono oltre 40.Si intende continuare a promuovere il progetto nelle se<strong>di</strong> ministeriali.215


Progetto “Toponomastica”La <strong>Provincia</strong> ha ottenuto dal Ministero il finanziamento <strong>di</strong> un progetto atto a fornire <strong>di</strong>cartelli stradali bilingui i Comuni <strong>di</strong> minoranza.Si intende completare nell’anno 2008 la dotazione.Convegno delle Minoranze a <strong>Cosenza</strong>Si è inoltre ottenuto il finanziamento dal Ministero <strong>di</strong> un Convegno <strong>di</strong> tutte le minoranze,per valutare la ricaduta della legge 482, che si prevede <strong>di</strong> tenere in Primavera.Storia della <strong>Le</strong>tteratura arberesheSi intende sostenere la pubblicazione della Storia della <strong>Le</strong>tteratura Arbereshe, da partedell’Università della Calabria, che sarà la prima in Italia, e che richiamerà l’attenzione <strong>di</strong> tutto ilmondo accademico italiano ed albanese.Progetto Integrato <strong>di</strong> Promozione TuristicaSi è messo in moto un maxiprogetto <strong>di</strong> sviluppo turistico locale incentrato sulla risorsa dellacultura <strong>di</strong> minoranza, da inserire nell’area POR apposita, in collaborazione con la Regione Calabria,e da presentare e can<strong>di</strong>dare anche ai finanziamenti del Comitato Nazionale della <strong>Le</strong>gge 482, dove siè ottenuto un grande riconoscimento, avendo la <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> avuto la rappresentanza,unica nel Mezzogiorno, in seno al Comitato Nazionale per l’attuazione della 482.Progetto <strong>di</strong> cooperazione con l’AlbaniaInfine, si sono presi contatti con il Ministero <strong>degli</strong> Esteri per un progetto <strong>di</strong> cooperazionecon l’Albania, comprendente la valorizzazione delle aree naturali, ed anche corsi <strong>di</strong> formazione,borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, scambi culturali e <strong>di</strong> buone prassi con quella Nazione.Si intende inoltre promuovere ogni iniziativa, <strong>di</strong>plomatica, culturale, <strong>di</strong> formazione, <strong>di</strong>scambi lavorativi, <strong>di</strong> accoglienza, <strong>di</strong> inserimento, <strong>di</strong> progettualità concertata verso i canalinazionali ed europei <strong>di</strong> finanziamento, con le comunità d’origine o affini.216


Ass. Luciano ManfrinatoAgricoltura – Agriturismo – Commercio –Fiere e Mercati – Miniere –Protezione Civile217


Agricoltura-Agriturismo-CommercioCon l’avvio deI processo <strong>di</strong> trasferimento delle funzioni amministrative, le ProvinceCalabresi hanno assunto un nuovo ruolo, non solo per il conferimento <strong>di</strong> nuovi compiti <strong>di</strong>gestione amministrativa, ma anche per il ruolo programmatico che sono chiamate asvolgere nell'ambito socio economico e nel rispetto delle politiche territoriali.Il ruolo della <strong>Provincia</strong> è <strong>di</strong>ventato componente necessaria per l'impostazione <strong>di</strong> nuovestrategie <strong>di</strong> sviluppo locale avviate sulla concertazione nel contesto globale.Nell'attuale globalizzazione dei mercati mon<strong>di</strong>ali <strong>di</strong>ventano estremamente importanti lepeculiarità e le tipicità delle risorse dei nostri territori, le valorizzazioni dei modellieconomici locali, le partecipazioni dei capitali privati al finanziamento <strong>di</strong> interventi miratiallo sviluppo.La qualità dello sviluppo locale trova significato nel favorire sempre <strong>di</strong> più progettiintegrati e sostenibili nel rispetto dell’ambiente, in grado <strong>di</strong> valorizzare risorse e tipicitàlocali.La programmazione sostenuta da reti <strong>di</strong> servizi, reti civiche ed azioni <strong>di</strong> marketingterritoriale, sarà adeguatamente definibile soprattutto a livello interme<strong>di</strong>o.Tale livello coincide con l'ambito dell'intera area territoriale provinciale, in cui iprogrammi <strong>di</strong> sostegno allo sviluppo possono organizzarsi efficacemente, coerentementecon gli in<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong> assetto dei territorio.Tutto questo trova nel ra<strong>di</strong>camento locale e negli strumenti della concertazione il punto<strong>di</strong> forza.L'azione programmatica della <strong>Provincia</strong> dovrà svilupparsi con decisione verso l'accessoai finanziamenti europei.Pertanto, l'Ente dovrà strutturarsi con riferimento agli assi prioritari <strong>di</strong> interventocomunitari, in un rapporto <strong>di</strong> partenariato con le altre province dei Mezzogiorno e con lastessa Comunità Europea; affermazione nata da una strategia politica rivolta alrafforzamento delle tematiche legate all'essere punto <strong>di</strong> riferimento dell'intera areame<strong>di</strong>terranea.II comparto agricoltura rappresenta il Settore più complesso delle attività produttiveprovinciali, per questo motivo è fondamentale il valore che assumerà lo sua potenzialità <strong>di</strong>sviluppo.Sviluppo che sarà in grado <strong>di</strong> dare un nuovo impulso all'intera economia provinciale eregionale.Particolare attenzione verrà rivolta alla istituzione ed al sostegno dei Distretti Agricoli eAgroalimentari <strong>di</strong> Qualità, a partire da quello <strong>di</strong> Sibari che sarà considerato comeesperienza pilota sul quale costruire la politica <strong>di</strong>strettuale in agricoltura nel cosentino.E' interesse dell'Assessorato <strong>di</strong> valorizzare, promuovere, <strong>di</strong>vulgare e migliorare leaziende dei settore agroalimentare, al fine <strong>di</strong> ottenerne benefici, sia economici che sociali .La redazione del Progetto <strong>di</strong> Marketing territoriale provinciale ha costituito l’inizio <strong>di</strong>una attività <strong>di</strong> rappresentazione del sistema casentino, il quale in<strong>di</strong>vidua le linee <strong>di</strong>sviluppo locale per far crescere l’appetibilità.Pertanto, il territorio della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> <strong>di</strong>venta un complesso “progettoterritoriale” che, in modo sperimentale, si applicherà a tutti i Settori <strong>di</strong> punta della realtàprovinciale.G1i elementi portanti dei progetto si evidenziano:o Nella concertazione e nella promozione delle linee dello sviluppo compatibili con lariqualificazione e la salvaguar<strong>di</strong>a dei territorio così come delineate dall'attivitàprogrammatica della <strong>Provincia</strong>;218


o Nella valorizzazione dei patrimonio naturale e culturale, ai fini <strong>di</strong> uno sviluppoeconomico dei turismo provinciale;o Nel favorire una nuova consapevolezza e partecipazione dei citta<strong>di</strong>ni alla crescita ed allosviluppo, puntando sulla qualità della vita sotto l'aspetto sociale ed ambientale.Lo sviluppo economico deve essere accompagnato da uno sviluppo sociale forte, intermini <strong>di</strong> servizi e <strong>di</strong> con<strong>di</strong>visione della popolazione.A tal fine occorre mo<strong>di</strong>ficare processi organizzativi, processi produttivi, aspetti culturaliin grado <strong>di</strong> comprendere l'importanza della tutela ambientale del nostro territorio comebase per fare percepire all'esterno questo aspetto della qualità della vita.Il territorio cosentino si caratterizza, oltre che per le sue peculiari qualità ambientali estorico culturali, anche per una vocazione agroalimentare, che costituisce l'elementofondamentale <strong>di</strong> proposta in chiave <strong>di</strong>. Marketing Territoriale.Occorre, però, ampliare le con<strong>di</strong>zioni dell'offerta, presentando le altre opportunità epeculiarità, in grado <strong>di</strong> attrarre nella nostra provincia sempre più ulteriori investimenti.Va ricercata la ragione del suddetto ampliamento nei settori compatibili con le esigenze<strong>di</strong> equilibrio ambientale che l’agroalimentare richiede: l'industria turistica, l'informatica ele nuove tecnologie.Gli aspetti prioritari che l’Assessorato intende perseguire sono quelli volti ad unapolitica <strong>di</strong> promozione e <strong>di</strong>vulgaziore dell'offerta produttiva, che si qualifica sull'interoterritorio provinciale.In ta! senso, sarà dato rilievo al marketing rivolto nel processo <strong>di</strong> valorizzazione delterritorio e <strong>di</strong> attrazione <strong>degli</strong> investimenti esterni, utilizzando una appropriatasegmentazione dei mercato, cercando <strong>di</strong> offrire un "prodotto" definito pacchettolocalizzativo in grado <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare appieno le esigenze delle imprese de<strong>di</strong>te alla politica <strong>di</strong>valorizzazione.L'obiettivo è quello <strong>di</strong> favorire l'immagine produttiva della provincia <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>, protesaall'affermazione <strong>di</strong> un suo ruolo <strong>di</strong> proposta e concertazíone fra le <strong>di</strong>verse istanzeamministrative e produttive, come raggiungimento dello sviluppo evidenziato nelleproposte programmatiche dei Presidente.Per l'anno 2008, gli obiettivi da perseguire possono essere così definiti:o Favorire l'associazionismo e la cooperazione tra imprese che appartengono alla medesimafiliera produttiva al fine <strong>di</strong> incentivare la qualità delle produzioni, requisito in<strong>di</strong>spensabileper sviluppare competitività sul mercato globale:o Favorire la creazione <strong>di</strong> consorzi <strong>di</strong> tutela e promozione fra imprese ed istituzioni, le quali<strong>di</strong>ventano car<strong>di</strong>ni fondamentali dell'azione dell'Assessorato:o In questa ottica, anche per il 2008, si intende realizzare una serie <strong>di</strong> attività promozionali,coinvolgendo le aziende agroalimentari della provincia da promuovere me<strong>di</strong>ante lapartecipazione ad eventi fieristici ed appuntamenti nazionali ed esteri.Si darà vita, inoltre, ad un progetto <strong>di</strong> educazione alimentare da attuarsi nelle scuole alfine <strong>di</strong> riavvicinare i ragazzi alla cultura del territorio ed alla conoscenza del patrimonioagroalimentare.Particolare attenzione verrà rivolta all’internazionalizzazione delle aziende, allo sviluppodel marketing territoriale ed agli spots pubblicitari che avranno il compito <strong>di</strong> proiettareI’immagine della nostra terra nelle sue miria<strong>di</strong> <strong>di</strong> qualità territoriali, culturali e produttive.Ciò sarà in grado <strong>di</strong> favorire l’acquisizione <strong>di</strong> una “Idea Calabria” meglio rispondente allereali qualità <strong>di</strong> questa nostra terra.Lo sviluppo dell’Agriturismo, nelle more della emanazione della nuova normativaregionale, è rivolto ad assicurare agli operatori agrituristici la possibilità <strong>di</strong> partecipare a<strong>di</strong>mportanti manifestazioni promozionali nazionali ed internazionali, sostenendo, altresì, leattività del Consorzio provinciale fra agriturismi con il fine <strong>di</strong> ottimizzare, coor<strong>di</strong>nare equalificare l’attività agrituristica sul territorio provinciale.Pertanto, il programma operativo 2008 può essere così definito:219


Attività <strong>di</strong> comunicazioneSi tratta d'interventi finalizzati a presentare nelle <strong>di</strong>verse tipologie il sistema territorialedella provincia, tenuto conto delle nuove tecnologie avanzate sulla comunicazione.In questo contesto s'interviene con servizi mirati e servizi <strong>di</strong> pubbliche <strong>relazioni</strong> rivoltiad operatori internazionali e stampa specializzata. Attività previste:In coerenza con tali principi sarà continuata e potenziata l'attività relativa ai PortaliInternet:- www.provínciaproducecosenza.it;- www.agriturismoprovinciacs.it.Saranno prodotti documenti e specifici materiali informativi sulla nostra offertaterritoriale, si procederà alla formalizzazione del Marchio collettivo dei prodotti tipici e <strong>di</strong>tra<strong>di</strong>zione della provincia <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>, all'avvio del relativo Piano Promozionale ed alConvegno Internazionale Agriturismo;Associazionismo e CooperativismoFavorire l'associazionismo e la cooperazione tra imprese che appartengono allamedesima filiera produttiva al fine <strong>di</strong> incentivare la qualità delle produzioni, requisitoin<strong>di</strong>spensabile per sviluppare competitività sul mercato globale; pertanto, favorire lacreazione <strong>di</strong> consorzi <strong>di</strong> tutela e promozione fra imprese ed istituzioni <strong>di</strong>venta uno deicar<strong>di</strong>ni dell’azione dell’Assessorato.Attività previste: Sostegno alle attività del Consorzio delle aziende Agrituristiche dellaprovincia <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>, costituitosi nel 2003 sotto la guida <strong>di</strong> questo Assessorato ePromozione <strong>di</strong> un Consorzio delle aziende del settore Agroalimentare della provincia <strong>di</strong><strong>Cosenza</strong>.Manifestazioni fieristicheAnche per il 2008 si promuoveranno attraverso eventi fieristici e mercati nazionali edesteri le aziende del settore agroalimentare della provincia. Visto il successo delle iniziative<strong>degli</strong> anni passati ed il positivo riscontro verificatosi tra gli operatori del settore, sipromuoveranno eventi realizzati in collaborazione con le Camere <strong>di</strong> Commerciodell'Europa, delle Americhe e dell'Asia.Agriturismoo Per lo sviluppo dell'agriturismo, nelle more dell'emanazione della nuova normativaregionale, anche nel 2008, è necessario assicurare agli operatori agrituristici la possibilità<strong>di</strong> partecipare ad importanti manifestazioni promozionali nazionali ed internazionali;o Si prevede <strong>di</strong> continuare e potenziare la guida <strong>degli</strong> agriturismi della provincia <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>realizzata attraverso il portale www.agriturismoprovinciacs.it;o Si prevede <strong>di</strong> sostenere le attività del Consorzio provinciale fra agriturismi con il fine <strong>di</strong>ottimizzare, coor<strong>di</strong>nare e qualificare l'attività agrituristica sul territorio provincialeattraverso la classificazione delle aziende.Iniziative specifiche.Viste le peculiarità delle iniziative e le attività che verranno svolte, si prevede ilfinanziamento <strong>di</strong>retto delle attività e/o quale quota associativa per le seguentiiniziative:Ente Fiera Forense, Fiera Jonica, Ente Fiera <strong>Cosenza</strong>, Consorzio A.S.I., Piana <strong>di</strong>Sibari, Progetto <strong>di</strong> Educazione Alimentare proposto dall' U.N.L.A. Rossano-Corigliano;Commissione <strong>Provincia</strong>le Commercio.Finanziamenti e aiuti economiciSi prevede l'erogazione <strong>di</strong> aiuti economici soltanto per particolari iniziative <strong>di</strong>promozione e marketing territoriale della provincia <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> che potranno essereproposte dai Comuni e dalle Comunità Montane con particolare riferimento al settoreagroalimentare. .220


PromozioniRiconoscimento del marchio <strong>di</strong> qualità per i prodotti più significativi e piùrappresentativi del mondo agricolo.PROTEZIONE CIVILE<strong>Le</strong> attività <strong>di</strong> Protezione Civile, sono governate dalla <strong>Le</strong>gge nazionale quadro n° 225del 24 febbraio 1992 e dalla <strong>Le</strong>gge Regionale n.34 del 12 agosto 2002 le quali descrivono lecompetenze della <strong>Provincia</strong> in materia.attribuite,La legge prima citata, stabilisce che le Province sulla base delle competenze ad essepartecipano all’organizzazione ed all’attuazione del servizio Nazionale <strong>di</strong>Protezione Civile attraverso l’espletamento delle seguenti attività:- Rilevazione, raccolta ed elaborazione dei dati interessanti la Protezione Civile.- Pre<strong>di</strong>sposizione dei Programmi provinciali <strong>di</strong> previsione e prevenzione in armoniacon i programmi nazionali e regionali.Tale competenza viene riba<strong>di</strong>ta anche nell’art.28 della L.R.4/97.Nell’ambito dell’azione <strong>di</strong> decentramento tra Stato, Regioni ed Enti Locali, la RegioneCalabria con L.R. n.34 del 12 agosto 2002, ha conferito alle Province, tra l’altro, anchenuove competenze in materia <strong>di</strong> Protezione Civile senza alcuna risorsa economica, benistrumentali e personale.<strong>Le</strong> nuove competenze riguardano:1) la pre<strong>di</strong>sposizione del Piano provinciale <strong>di</strong> emergenza;2) la vigilanza sulla pre<strong>di</strong>sposizione, da parte delle strutture provinciali <strong>di</strong> ProtezioneCivile, dei servizi urgenti da attivare in caso <strong>di</strong> eventi calamitosi;3) la realizzazione <strong>di</strong> sistemi <strong>di</strong> controllo e allarme per una tempestiva segnalazionedell’insorgere <strong>di</strong> situazioni <strong>di</strong> pericolo o <strong>di</strong> eventi calamitosi;4) la raccolta <strong>di</strong> notizie relative alle reti <strong>di</strong> collegamento e <strong>di</strong> accesso ai mezzi, aglie<strong>di</strong>fici ed alle aree da utilizzare per interventi <strong>di</strong> soccorso e assistenza.L’esercizio delle funzioni conferite, per come previsto nell’art.18 comma 2) della stessalegge, decorre e coincide con il trasferimento da parte della Regione Calabria, <strong>di</strong> risorsefinanziarie e strumentali idonee a garantire una congrua copertura <strong>degli</strong> oneri derivanti daltrasferimento.Nell’ambito quin<strong>di</strong> della normativa prima citata, e nelle more del trasferimentodelle risorse economiche, beni strumentali e <strong>di</strong> personale da parte della Regione Calabria, siproseguirà l’attività dell’Ente rivolta al mondo del volontariato.Varata la Consulta <strong>Provincia</strong>le del Volontariato, la quale ha svolto nell’ambito dellapropria attività, una apprezzata opera <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento tra le varie associazioni, si intenderafforzare il ruolo <strong>di</strong> questo importante organismo voluto per raccogliere e coor<strong>di</strong>nare conrazionalità le energie che questi operatori mettono a <strong>di</strong>sposizione della collettività.Pertanto, nell’ambito <strong>di</strong> questa azione e come già fatto per l’anno precedente, siprovvederà a conferire alle associazione regolarmente iscritte agli Albi un contributo chesarà erogato sotto la forma del pagamento <strong>degli</strong> oneri sostenuti per le polizze <strong>di</strong>221


assicurazione <strong>degli</strong> iscritti ad ogni singola associazione. Saranno pubblicati due avvisipubblici per l'erogazione <strong>di</strong> benefici economici alle associazioni <strong>di</strong> volontariato <strong>di</strong>protezione civile, specificatamente per l'intera copertura delle spese assicurative econtributi finalizzati ad esercitazioni che vedono coinvolto il territorio provinciale conparticolare riguardo il mondo scolastico.In <strong>di</strong>pendenza <strong>degli</strong> eventuali trasferimenti <strong>di</strong> risorse economiche da parte dellaRegione Calabria saranno aggiornati i dati contenuti nel Piano <strong>di</strong> Previsione e Prevenzionedei rischi nonché del piano d’emergenza, già adottati da questa <strong>Provincia</strong> inoltre potràessere redatto il piano <strong>di</strong> emergenza <strong>di</strong>ghe.SERVIZIO DIFESA DEL SUOLO E GEOLOGICOIl Servizio oltre a svolgere attività <strong>di</strong> supporto all’interno dell’Ente per la parte geologica èinteressato dai trasferimenti in or<strong>di</strong>ne alle competenze relative alla <strong>di</strong>fesa del suolo daifenomeni <strong>di</strong> <strong>di</strong>ssesto. Allo stato attuale risulta carente <strong>di</strong> personale e <strong>di</strong> risorse economicheadeguate.In <strong>di</strong>pendenza dei carichi <strong>di</strong> lavoro, potrà pre<strong>di</strong>sporre anche programmi e/o progetti <strong>di</strong>interventi per la sistemazione idrica, idrologica e idraulico – forestale ed in generale <strong>di</strong>consolidamento del suolo.Oltre alla gestione delle funzioni attribuite dalla legge n.34/2002 e n. 1/2006, in particolarealle situazioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>ssesto idrogeologico sul territorio provincia, parteciperà , nei limiti delle<strong>di</strong>sponibilità temporali, ai lavori <strong>di</strong> regimazione idraulica, allo svolgimento delle relativegare <strong>di</strong> appalto, alle funzioni <strong>di</strong> RUP, ecc.In or<strong>di</strong>ne alle <strong>di</strong>sponibilità economiche afferenti dagli eventuali trasferimenti regionali perla <strong>di</strong>fesa del suolo il servizio inoltre potrà curare segnatamente l’erogazione <strong>di</strong> contributivolti al finanziamento <strong>di</strong> progetti <strong>di</strong> sistemazione a carattere d’urgenza su richiesta deiComuni.Garantirà la partecipazione al Comitato Tecnico dell’Autorità Regionale <strong>di</strong> BacinoSERVIZIO MANUTENZIONE E PROGETTAZIONE OPERE IDRAULICHE.Si procederà alla progettazione <strong>di</strong> nuove opere ed alla manutenzione <strong>di</strong> quelleesistenti con i fon<strong>di</strong> che l’Ente Regione trasferirà nel corso dell’anno.Si completeranno gli interventi previsti nell’O.M. 3081/2000 nonché con i fon<strong>di</strong>della <strong>Le</strong>gge 267/98 per l’importo complessivo <strong>di</strong> euro 3.752.707,77 meglio specificati negliallegati elenchi.Si completeranno, con l’esiguo personale del settore, i progetti per interventi <strong>di</strong>manutenzione straor<strong>di</strong>naria sui corsi d’acqua con le risorse già <strong>di</strong>sponibili ed ammontantiad euro 326.790,00.DIFESA DELLE COSTE222


A) Tratto a nord <strong>di</strong> Capo Tirone – 1° stralcio.I lavori sono stati ultimati, salvo l’esecuzione <strong>di</strong> modesti interventi <strong>di</strong> sistemazione dellaspiaggia.B) Lavori <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa coste nei comuni <strong>di</strong> Bonifati, Sangineto e BelvedereE’ stato redatto il progetto esecutivo dei lavori che interesseranno le località Sparvasile(Bonifati), Pietrabianca (Sangineto) e Palazza (Belvedere) dell’importo <strong>di</strong> complessive €520.000,00. I lavori principali ed il piano <strong>di</strong> monitoraggio sono stati appaltati. E’ stataincaricata l’ARPA CAL <strong>di</strong> effettuare le prove sugli inerti destinati a ripascimento artificialeprovenienti dal fiume Lao (prelievo già formalmente assentito dall’ABR). Ottenuti i risultatisi procederà alla consegna dei lavori.Altri lavori.Numerose sono le richieste che riceve questo Servizio in or<strong>di</strong>ne ad interventi urgenti daeseguire sul litorale tirrenico e ionico. Per far fronte almeno ai casi oggettivamente piùgravi in più circostanze si e’ fatta richiesta <strong>di</strong> appositi finanziamenti alla Regione Calabria.Nel frattempo, d’accordo con la Presidenza, si stanno adottando alcune iniziative finalizzatead attuare i necessari lavori <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa <strong>degli</strong> abitati.In particolare:1) si stanno pre<strong>di</strong>sponendo interventi che interessino congiuntamente l’ambito fluvialee quello marittimo. Ciò è possibile quando si interviene su alvei sovralluvionati, perla sistemazione dei quali è necessario l’allontanamento <strong>degli</strong> inerti dagli stessi. In talcaso, accertatane la compatibilità, il materiale estratto può essere versato sul litoralenelle aree <strong>di</strong> maggiore erosione. Alcuni esempi a riguardo sono i progetti sul torrenteCoserie ed Acquaniti, i cui inerti, previo le necessarie autorizzazioni, verrannoversati rispettivamente a Mirto Crosìa ed a Mandatoriccio.2) Per fronteggiare l’erosione costiera si ritiene inoltre opportuno creare una sinergiacon il Settore Trasporti, competente della escavazione dei porti. Il materiale da talilavori proveniente, opportunamente caratterizzato ed analizzato, può essereimpiegato a ripascimento artificiale, ottenendo come nel caso <strong>degli</strong> interventi“fiume-mare” un duplice beneficio per la funzionalità dell’infrastruttura portuale eper le spiagge erose.In attesa <strong>di</strong> idonee risorse che ai sensi della <strong>Le</strong>gge 34/2002 dovranno essere trasferitedalla Regione, in or<strong>di</strong>ne alla <strong>di</strong>fesa coste, è stata prevista l’anticipazione <strong>di</strong> un quozientestrettamente necessario per eventuali interventi mirati ad evitare l’aggravamento <strong>di</strong>situazioni limite.MANUTENZIONE TORRENTIAttuazione Progetti ex Genio CivileSono in corso <strong>di</strong> esecuzione e/o completati i progetti <strong>di</strong> manutenzione idraulica trasferitidall’ex Genio Civile regionale (fon<strong>di</strong> L. 267/98, Ord. 3081/00, Pronto intervento emanutenzione) come risulta dal sottoriportato elenco:223


LEGGE 267/98N° Comune Intervento Importo totaleIn esecuzioneUltimato1BelvedereMarittimoRipristino muro <strong>di</strong> sostegno,risagomatura alveo, recupero<strong>di</strong>ssesto da frana torrente Pitrera€ 50,000.00 X2Bisignano-CerzetoMongrassanoRipristino della Sezione <strong>di</strong> deflussotorrente Turbolo€ 46,000.00 X3 Caloveto4 CetraroRealizzazione gabbioni, ripristinoopere idrauliche e risagomaturaalveo Torrente FiumarellaPulizia e risagomatura astaterminale fiume ARON€ 170,000.00 X€ 150,000.00 X5 Civita Pulizia alveo Torrente Eiano € 45,000.00 X6<strong>Cosenza</strong> -Castrolibero -RendePulizia Vegetazione e svuotamentomateriale terroso per vari tratti nelTorrente Campagnano€ 120,000.00 X7GrisoliaVerbicaroRicostruzione briglia crollata FiumeAbatemarco€ 250,000.00 X8 Morano Calabro9 Rossano10 Rota Greca11 San MarcoMessa in sicurezza Fiume Coscilein corrispondenza della foceManutenzione straor<strong>di</strong>nariarisagomatura Torrente ColognatiManutenzione straor<strong>di</strong>nariaFossoCasaleManutenzione straor<strong>di</strong>nariatorrente Fullone€ 100,000.00 X€ 45,000.00 X€ 60,000.00 X€ 150,000.00 X12 Sangineto Manutenzione Torrente Sangineto € 70,000.00 X13Santa Domenica<strong>di</strong> TalaoSistemazione idraulica del fiumeLAO€ 150,000.00 X14SpezzanoAlbanese15 Trenta - <strong>Cosenza</strong>Manutenzione Fiume Coscile € 50,000.00 XDemolizione gabbionata crollata ecostruzione <strong>di</strong> opere trasversaliTorrente Cardona€ 80,000.00 XORD. 3081/2000N° Comune Intervento12FrancavillaMarittimaRoccaImperialeTorrenti Raganello e Satanasso - RipristinoOp. Idr. e interv. Manut.Torrenti Salso e Canna - Ripristino OpereIdrauliche e interventi <strong>di</strong> ManutenzioneImportototaleIn esecuzione€ 70,000.00 X€ 150,000.00 XUltimati224


OPERE DI MANUTENZIONE E PRONTO INTERVENTOImportoN° Comune InterventoIn esecuzionetotale1CoriglianoCalabroLavori urgenti <strong>di</strong> centralizzazioneacque torrente MuzzolitoUltimati€ 23,953.00 X2 OrsomarsoLavori urgenti per la costruzione <strong>di</strong> 4repellenti in sx del fiume Lao pressola confluenza con il t. Cormone€ 47,000.00 X3 Luzzi4 Orsomarso5 RendeLavori urgenti ricostruzione arginecrollato torrente S. VitoLavori urgenti per la costruzione <strong>di</strong> 3repellenti in sx del fiume Lao a montedel ponte ad archiLavori urgenti ripristino brigliasifonata torrente Surdo a monte delponte "Giacomantonio"€ 13,117.23 X€ 20,200.74 X€ 19,568.79 XInterventi progettatiSono stati progettati i seguenti interventiN° Comune Intervento Progettazione Finanz Importo totaleRUPProget1CoriglianoCalabroLavori torrente S. Mauro esecutiva L 267 € 200,000.00 SconzaPapalinoCozzitortoGrecoPerri2CoriglianoCalabroTorrente Malfrancato -Iepiero - Mercalia e Maligeri-Canale Salice-RipristinoOpere Idrauliche e interventi<strong>di</strong> Manutenzioneesecutiva Ord 3081 € 180,000.00 RizzutoPanicoGranataBiamonteCozzitorto34PietrapaolaMandatoriccioPietrapaolaMandatoriccioLavori <strong>di</strong> sistemazioneidraulica torrente AcquanitiLavori urgenti sul torrenteAcquaniti con trasportomateriale a <strong>di</strong>fesa litoraleMandatoricciopreliminare € 2,000,000.00 Panicostu<strong>di</strong>o fattibilitàOp Prontoint€ 300,000.00 PanicoPapalinoCovelloCozzitortoPerriPapalinoCovelloGrecoCozzitortoPerriInterventi in corso <strong>di</strong> progettazioneSono in corso <strong>di</strong> completamento gli interventi sotto elencati, i cui finanziamenti sono statitrasferiti a questo Ente:225


LEGGE 267/98N° Comune Intervento Importo totaleRUPProgettisti1 PaolaMessa in sicurezza versantie opere <strong>di</strong> sistemazioneidraulica del torrente S.Domenico€ 490,000.00 RizzutoRaso Papalino,Cozzitorto PerriORD. 3081/2000N ° C o m u n e I n t e r v e n t o I m p o r t o t o t a l eR U PP r o g e t t is t i1C o r ig li a n oC a l a b r oT o r r e n t e M a lf ra n c a t o - I e p ie r o -M e r c a lia e M a lig e r i - C a n a le S a lic e -R ip r i s t in o O p e r e I d r a u lic h e ein te r v e n ti d i M a n u te n z io n e€ 1 8 0 ,0 0 0 .0 0 R iz z u toP a n ic o G r a n a taB i a m o n te C o z z ito r to2 M a n d a to r ic c ioT o r r e n te A c q u a n it i - R ip r is tin oO p e r e I d r a u l ic h e e in te r v e n ti d iM a n u te n z io n e€ 1 0 0 0 0 0 + €2 3 0 .0 0 0 ,0 0 (fo n d ip r o n ti in t.)P a n ic oC o v e llo P a p a lin oC o z z ito r to P e r r i3 R o s s a n o4S p e z z a n oA lb a n e s eT o r r e n te C o s e r ie - R ip r i s ti n o O p e r eId r a u lic h e e in te r v e n ti d iM a n u te n z io n eF iu m e C o s c il e e F iu m e E s a r o -R i p r is tin o O p e r e I d r a u li c h e ein te r v e n t i d i M a n u te n z io n e€ 7 0 ,0 0 0 .0 0 S c o n z a€ 8 0 ,0 0 0 .0 0 S c o n z aP a n ic o C o v e lloB ia m o n te G r e c oP a n ic o C o v e lloA d a m o P e r r iSi sta inoltre completando, d’accordo con la Regione Calabria, la rimodulazione delprogetto <strong>di</strong> complessive € 726.707,77 relativo al torrente Coserìe in agro <strong>di</strong> Rossano. Comegià detto, al fine <strong>di</strong> conseguire una duplice utilità per l’alveo fluviale e per spiagge inerosione, si sta valutando la possibilità <strong>di</strong> prevedere il trasporto e versamento del materialeinerte a <strong>di</strong>fesa del litorale <strong>di</strong> Crosia.226


Ass. Pietro MariUrbanistica e governo del territorioPiano Territoriale <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namentoNulla Osta paesaggistici – Piano Faunistico- Caccia e pesca227


URBANISTICA E GOVERNO DEL TERRITORIOGli obiettivi fondamentali del P.E.G. 2007 <strong>di</strong> seguito riassunti sono staticompletamente raggiunti. In particolare essi erano:Adozione PTCPE’ stata conclusa l’attività <strong>di</strong> concertazione istituzionale e territoriale sulDocumento Preliminare del PTCP prevista dalla legge urbanistica.Sistema Informativo TerritorialeE’ stato ban<strong>di</strong>ta ed è in svolgimento la gara per l’aggiu<strong>di</strong>cazione delsecondo lotto del S.I.T..Sono stati pre<strong>di</strong>sposti gli atti e a breve sarà pubblicato il bando <strong>di</strong> gara perla redazione della carta <strong>di</strong> uso del suolo della provincia <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>Progetto ministeriale CED FederatiSulla base del protocollo d’intesa sottoscritto con il Ministerodell’ambiente per la Progettazione e Realizzazione <strong>di</strong> CED federati<strong>Provincia</strong>li, è stato installato il sistema <strong>di</strong> hardware e software fornito dalMinistero ed è stata completata la fase <strong>di</strong> formazione del personale.Servizio Valorizzazione beni storici e ambientaliPiano valorizzazione Beni Storici e PaesaggisticiSulla base dell’avviso pubblico pubblicato sono stati raccolti i curriculumper la redazione del progetto <strong>di</strong> catalogazione delle risorse minerariestoriche e l’ufficio sta valutando gli stessi al fine <strong>di</strong> affidare l’incarico <strong>di</strong>progettazione.°°°°°°°°°°Il P.E.G. 2008 come si evince dalla scheda <strong>di</strong> seguito riportata, oltre a porsi inuovi obiettivi <strong>di</strong> sviluppo, persegue la finalità del mantenimento ecompletamento <strong>degli</strong> obiettivi del P.E.G. 2007. In particolare gli obiettivi delPEG 2008 risultano:1) Obiettivi <strong>di</strong> completamento- SERVIZIO SIT- Dovrà essere realizzato l’implementazione del PTCP definitivo chel’Ente adottera entro l’anno in corso;- Dovrà essere implementata la carta <strong>di</strong> uso del suolo che verràprodotta nell’anno in corso228


- Dovrà essere contrattualizzata la manutenzione del Sistema.- Dovranno essere costituiti e gestiti gli osservatori per ilmonitoraggio tematico del Sistema.- SERVIZIO PTCP- Adozione PTCP- Dovrà essere avviato e completato il percorso istituzionale (Giunta,Commissione e Consiglio) <strong>di</strong> adozione e approvazione definitiva delPTCP.- E’ stato programmato un seminario formativo sulla nuova leggeurbanistica regionale al fine <strong>di</strong> supportare gli uffici tecnicicomunali che stanno re<strong>di</strong>gendo e dovranno gestire i nuovi PianiStrutturali Comunali.2) Obiettivi <strong>di</strong> mantenimento e sviluppo- SERVIZIO VALORIZZAZIONE DEI BENI STORICI EAMBIENTALI- Piano <strong>di</strong> Valorizzazione dei Beni Storici e AmbientaliDovrà proseguire l’attività <strong>di</strong> attuazione del PVBSA, in particolare:- Attività <strong>di</strong> comunicazione e <strong>di</strong>vulgazione. A tal proposito è stataprogrammata la realizzazione <strong>di</strong> un progetto da presentare alSalone dei Beni Culturali e Ambientali <strong>di</strong> Venezia (Dic. 2008)- Attività <strong>di</strong> concertazione con gli enti comunali e i soggetti pubblici eprivati interessati. In particolare si procederà allo svolgimento <strong>di</strong>una serie <strong>di</strong> incontri territoriali con i Comuni e con gli altri soggettiinteressati, al fine <strong>di</strong> raccogliere osservazioni e richieste <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficache verranno valutate e eventualmente integrate nel Pianoapprovato.- Attività propedeutiche alla costituzione dei soggetti gestori delPiano. In particolare la <strong>Provincia</strong> potrebbe procedere alla redazione<strong>di</strong> un Piano <strong>di</strong> Gestione tipo e alla costruzione e sottoscrizione <strong>di</strong>un protocollo d’intesa con tutti i soggetti interessati.229


SCHEDA ALLEGATA – P.E.G. 2005 – SETTORE UFFICIO DEL PIANOAttivitàSERVIZIO P.T.C.P. EP.S.S.E.SERVIZIO P.T.C.P. EP.S.S.E.SERVIZIO S.I.T.SERVIZIO S.I.T.SERVIZIOVALORIZZAZIONEBENII STORICI EAMBIENTALI.SERVIZIOVALORIZZAZIONEBENII STORICI EAMBIENTALI.In<strong>di</strong>rizzostrategicoCompletamentoSviluppoSviluppoMantenimentoMantenimentoE SviluppoSviluppoObiettiviprogrammaticiAdozione P.T.C.P.:€ 70.000,00Seminariformativi perl’attuazione dellalegge urbanisticaregionale€30.000,00Implementazionenuovi Piani€50.000,00ManutenzioneSistema eaggiornamento€20.000,00Redazione eattuazioneprogetti <strong>di</strong><strong>di</strong>vulgazione.Partecipazione alsalone dei BB.CC.Venezia€60.000,00Redazione Piano <strong>di</strong>Gestione tipo eprotocolli d’intesa€ 10.000,00Lavoro straor<strong>di</strong>nario Mantenimento €Missioni Personale Mantenimento € 25.000,00230


Totale fon<strong>di</strong> <strong>di</strong> bilancio €265.000,00sommestraor<strong>di</strong>narioCACCIA E PESCACon la legge n° 9/98 e s.m.i., in ossequio al D. lgs. N° 143/97, la Regione Calabria hainteso attribuire funzioni e compiti amministrati alle Province ed agli altri EE. LL. inmateria <strong>di</strong> Agricoltura, Alimentazione, Sviluppo rurale, Agriturismo, Caccia e Pesca.Di conseguenza, l’Amministrazione <strong>Provincia</strong>le <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> ha previsto nella propriaOrganizzazione Dipartimentale anche il Settore Agricoltura Caccia e Pesca cui affidare lagestione delle competenze connesse alle materie trasferite utilizzando tutto il personaletransitato ivi compreso quello che presta servizio presso le strutture periferiche (U.A.Z.).Ma, è a tutti noto che ad oggi, mancano sicuramente “le funzioni delegate” per glieffetti derivanti dalle successive mo<strong>di</strong>fiche della richiamata legge regionale.Quanto premesso, sta ad in<strong>di</strong>care che, in merito, questa relazione contempla solo leattività <strong>di</strong> routine legate a:- svolgimento dei servizi riguardanti il prelevamento e l’uso dei carburanti a prezzoagevolato in agricoltura compreso il conferimento della qualifica <strong>di</strong> utente <strong>di</strong>motore agricolo;- vigilanza e controlli su registri e libri genealogici;- rilascio <strong>di</strong> autorizzazioni per la monta naturale pubblica e fecondazione artificiale,compresa la gestione <strong>degli</strong> elenchi dei Veterinari e <strong>degli</strong> Operatori praticanti lafecondazione artificiale;- rilascio autorizzazioni per acquisti <strong>di</strong> prodotti tossici e nocivi;- attività per l’esercizio dell’agriturismo ( la Regione Calabria però non ha ancoraapprovato la propria legge per come previsto dalla nuova legge nazionale n° 96/06);- legge n° 203/82 – Patti Agrari;231


- interventi per calamità naturali compresa la delimitazione del territoriodanneggiato;- formazione ed ampliamento proprietà conta<strong>di</strong>na – piani <strong>di</strong> rior<strong>di</strong>no;- meccanizzazione agricola ed U.M.A.;- inse<strong>di</strong>amento giovani agricoltori e rilascio qualifica I.A.P.;- statistica agraria.Inoltre, si provvederà ai compiti <strong>di</strong> istruttoria tecnico-amministrativa cui è stataconferita specifica competenza.<strong>Le</strong> sopra elencate materie implicano per lo più istruttorie <strong>di</strong> istanze e visite in aziendaper la verifica dei dati <strong>di</strong>chiarati ovvero se sussiste il possesso dei requisiti necessari perottenere i benefici previsti dalle leggi in materia.Data l’attuale situazione amministrativa in materia <strong>di</strong> competenza in agricoltura, purse al momento non vengono assegnati specifici obiettivi programmatici, seppur tra le tantenote <strong>di</strong>fficoltà, ci si prefigge <strong>di</strong>: - ottimizzare l’impiego del personale; <strong>di</strong> verificare lafunzionalità <strong>degli</strong> Uffici periferici; <strong>di</strong> privilegiare i rapporti con l’utenza e <strong>di</strong> gestire lematerie ad oggi trasferite, dando accelerazione alle procedure <strong>di</strong> gestione delle istanze cheaffluiscono alla competenza dell’Ente.Resta inteso che se nel corso dell’anno vengono implementate le specificità ossiaanche le altre funzioni vengono trasferite o delegate detto programma sarà adeguato alleulteriori competenze tenendo conto anche delle relative risorse finanziarie <strong>di</strong>sponibili.Si auspica che, completato il processo <strong>di</strong> decentramento, si <strong>di</strong>a l’effettivo avvioall’esercizio delle funzioni e dei compiti da parte delle Province con il varo delle <strong>Le</strong>ggiRegionali <strong>di</strong> Rior<strong>di</strong>no che sanciranno la vera data <strong>di</strong> decorrenza nonché stabiliranno, cosasicuramente non trascurabile, le risorse finanziarie e strumentali necessarie.232


Ass. Luigi MarrelloAmbiente( Tutela e valorizzazione dell’Ambiente- Protezione dellaflora e della fauna- Parchi e riserve naturali-Organizzazione smaltimento rifiuti a livello provinciale)Norme <strong>di</strong> sicurezza( Igiene ambientale- Rilevamento e controllo <strong>degli</strong> scarichidelle acque e delle emissioni atmosferiche e sonore)233


PREMESSAIl programma del 2008 dell’Assessorato all’Ambiente continuerà ad avere nel programmadel Presidente Oliverio del 2004 il riferimento per realizzare al meglio quegli obbiettivi chegli elettori, col voto, hanno <strong>di</strong>chiarato <strong>di</strong> con<strong>di</strong>videre. Resta prioritario continuare a darealla nostra azione un connotato solidale, ecologico, meri<strong>di</strong>ano, confermando nel contempouna impostazione generale <strong>di</strong> inter<strong>di</strong>sciplinarietà con progettualità innovative cheriguardano il Settore. Finora, lo sforzo dell’intera struttura, cre<strong>di</strong>amo, abbia dato esitipositivi.Il bilancio relativo alla prima parte della consiliatura conferma la bontà <strong>di</strong> taleimpostazione.Il Settore Ambiente è un settore aperto e permeabile, non relegato ad una marginale eculturalmente arretrata percezione generica dell’ecologia, che nel terzo millennio non puòlimitarsi, per l’appunto, ad una lettura minimalista <strong>di</strong> tutela e valorizzazione, e comunquequesta lettura non può essere la sola. Oggi l’ambiente è questione che riguarda importanti edelicatissimi settori dell’azione politica e amministrativa <strong>di</strong> un Ente importante come la<strong>Provincia</strong>; è territorio, è urbanistica, è energia, è cultura, è educazione ambientale, è lavoro.Basti pensare che nella nostra provincia le più importanti questioni che riguardano la crisioccupazionale rimandano anche a problemi <strong>di</strong> natura ambientale. Né possiamo<strong>di</strong>menticare, nel contempo, che importanti emergenze ambientali richiamano anche unacrisi occupazionale, mortificando l’opportunità che la tutela del territorio e dell’ambientecomportano in termini <strong>di</strong> possibilità occupazionali per i nostri giovani.L’azione del Settore Ambiente che si è sviluppata nel solco <strong>di</strong> queste considerazioni, fral’altro <strong>di</strong>chiarate ampiamente dal programma del Presidente Oliverio, è <strong>di</strong>ventata nelcorso <strong>di</strong> questa prima metà <strong>di</strong> consiliatura ancora più centrale nell’azione complessivadell’Ente. La programmazione del 2008 continuerà a sviluppare idee progettuali secondotale impostazione.Non era pensabile, e non lo abbiamo fatto , rassegnarsi alle solite lamentazioni o alla presad’atto della mancanza <strong>di</strong> competenze su alcune drammatiche emergenze ambientali quali ladepurazione o lo smaltimento dei rifiuti . Non lo ha fatto il Presidente Oliverio, nonl’abbiamo fatto noi come Settore Ambiente. Continueremo anche nella programmazionedel 2008 così come fatto finora a sviluppare progettualità che concretizzino la volontà piùvolte espressa dal Presidente Oliverio <strong>di</strong> uscire dalle anguste gabbie delle competenze, ed ilSettore Ambiente è campo che offre ampi spazi politici e amministrativi.234


POLITICA DEI RIFIUTI E DELLA TUTELA DELLE ACQUEDALL’INQUINAMENTOPer il ruolo assunto e per le potenzialità politico-programmatiche della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong><strong>Cosenza</strong> in materia <strong>di</strong> rifiuti, per l’anno 2008 si perseguiranno obiettivi capaci <strong>di</strong> nonrisentire con<strong>di</strong>zionamento venutosi a delineare nel recente passato dagli sviluppi dellavicenda che riguarda l’Ufficio del Commissario per l’Emergenza Ambientale in Calabria.Comunque sia e qualunque forma <strong>di</strong> gestione si intende attivare da parte della RegioneCalabria noi cre<strong>di</strong>amo che in quest’anno si debbano definire le linee <strong>di</strong> sviluppo perad<strong>di</strong>venire ad una specifica pianificazione e programmazione provinciale in materia <strong>di</strong>rifiuti nel rispetto della normativa <strong>di</strong> settore.Il suddetto impegno dovrà essere espressione <strong>di</strong> un lavoro imperniato sul concetto <strong>di</strong>con<strong>di</strong>visibilità, sia per la scelta che per il <strong>di</strong>mensionamento dell’impiantistica da realizzare.E’ nostra intenzione attivare su questo un serrato programma <strong>di</strong> lavoro nelle commissioniconsiliari dell’Ente facendo leva, altresì, sulle capacità professionali e sulle esperienzedell’O.P.R. (Osservatorio <strong>Provincia</strong>le Rifiuti) che oggi è pienamente operativo dopo lanecessaria fase <strong>di</strong> ricognizione generale.Quanto sopra in virtù delle specifiche sollecitazioni pervenute in sede <strong>di</strong> Consiglio<strong>Provincia</strong>le miranti ad una assunzione <strong>di</strong>retta <strong>di</strong> responsabilità da parte del nostro Ente.Un’apposita e congrua voce <strong>di</strong> previsione <strong>di</strong> spesa sarà destinata all’avvio ed alla definizionedella programmazione sopra menzionata.Per quando riguarda il settore della depurazione l‘Ente ed il Settore Ambiente siadopereranno in azioni politiche e progettuali che possano consentire <strong>di</strong> migliorare laqualità delle nostre acque <strong>di</strong> balneazione. Ciò detto le strutture preposte dell’Entecontinueranno ad esercitare le funzioni autorizzatorie e <strong>di</strong> controllo demandate per legge.Nell’anno 2008 si continuerà a promuovere e realizzare iniziative miranti alla tutela dellecoste della provincia <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>. Si continuerà a sostenere il progetto <strong>di</strong> monitoraggio ericognizione dello stato <strong>di</strong> salute dei nostri fiumi , che consentirà al nostro Ente, alla finedella consiliatura <strong>di</strong> re<strong>di</strong>gere la carta ittica provinciale.Nel 2008 dovranno continuare ad essere attuate tutte le procedure <strong>di</strong> controllo stabilitenell’apposito protocollo d’intesa stipulato con l’Arpacal nel novembre 2004 e dovrannoessere impegnate risorse finanziarie, stabilite dalle leggi <strong>di</strong> settore per continuare adoperare al meglio nelle attività <strong>di</strong> controllo <strong>di</strong> competenza dell’Ente.In forma non <strong>di</strong>sgiunta dal contesto delle suddette attività sarà necessario prevedereulteriori fasi <strong>di</strong> sviluppo ed elaborazione in seno alle iniziative <strong>di</strong> ricerca in materia <strong>di</strong> rifiuti235


e <strong>di</strong> tutela delle acque dall’inquinamento già operanti nel nostro Ente cercando <strong>di</strong>utilizzare, rafforzare ed incentivare il loro naturale prosieguo.Utile, a tal proposito sarà continuare parallelamente gli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> base propedeutici edessenziali per le scelte programmatiche in seno al campo per la gestione dei rifiuti e dellatutela delle acque dall’inquinamento, dell’elettromagnetismo e contestualmente continuaread incentivare ed agevolare la ricerca in tali specifiche materie attraverso stu<strong>di</strong> particolari<strong>di</strong> settore.AGENDA 21 LOCALEL’Agenda 21 Locale della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> rappresenta un punto qualificante delprogramma dell’Assessorato all’Ambiente e tale, riteniamo, dovrà continuare ad essere.Agenda 21 Locale della provincia <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>, dotata <strong>di</strong> una propria autonoma struttura, <strong>di</strong>un gruppo <strong>di</strong> volontari che hanno avuto la possibilità <strong>di</strong> una adeguata formazioneprofessionale sulle questioni dello sviluppo sostenibile, ha consentito <strong>di</strong> sviluppareiniziative e progettualità sul territorio.Va ricordato che presso lo sportello è fattivamente presente una particolare attivitàde<strong>di</strong>cata alla <strong>di</strong>fesa <strong>degli</strong> animali unica nel meri<strong>di</strong>one <strong>di</strong> Italia.EDUCAZIONE AMBIENTALEParticolare attenzione sarà rivolta al campo educativo sui temi della tutelaambientale che coinvolgerà le popolazioni del nostro territorio, con particolare riguardo almondo della scuola. Anche quest’anno si prevede la produzione e/o la <strong>di</strong>vulgazione <strong>di</strong>materiale educativo e <strong>di</strong> strumenti mirati e <strong>di</strong> strumenti <strong>di</strong> conoscenza anche attraversol’uso <strong>di</strong> tecnologie avanzate , non <strong>di</strong>sdegnando <strong>di</strong> utilizzare strumenti, oggi così detti,tra<strong>di</strong>zionali come poster <strong>di</strong>dattici a tema ,mostre fotografiche, pubblicazioni scientifiche e<strong>di</strong>dattiche <strong>di</strong> particolare impatto educativo e <strong>di</strong> sensibilizzazione verso le tematichecomunque legate agli aspetti <strong>di</strong> tutela ambientale.Particolare attenzione sarà data anche a coinvolgimenti <strong>di</strong>retti dell’Ente in progetti specificiquali la promozione ed il miglioramento delle aree ver<strong>di</strong> nelle scuole e favorire al massimola fruizione della natura , intesa nel senso più ampio e nobile del termine, al mondo dei<strong>di</strong>versamente abili attraverso una progettualità mirata in tal senso ,che interesserà sia icontesti urbani che i parchi naturali della nostra provincia.236


TUTELA DELLA FLORA E DELLA FAUNA E POLITICA DEI PARCHIIn attesa che anche in queste materie le funzioni spettanti all’Ente provincia sianodefinitivamente trasferite e in assenza <strong>di</strong> adeguati strumenti finanziari derivanti dallacarenza <strong>di</strong> una organica programmazione regionale e dal mancato trasferimento <strong>di</strong> risorse<strong>di</strong>sponibili, occorre promuovere iniziative che sopperiscano a tali carenze per noncompromettere le risorse faunistiche e floristiche del Territorio provinciale.Stante gli ottimi risultati raggiunti nello scorso anno , si continuerà , in collaborazione conl’UniCal, ad implementare gli interventi per la redazione della carta ittica della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong><strong>Cosenza</strong> avendo particolare riguardo ai corsi d’acqua <strong>di</strong> interesse strategico.La politica dei parchi e delle aree protette per la <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> rappresenta ormaiun punto portante per la gestione del territorio in quanto in essa insistono due parchinazionali ed altri regionali già istituiti o in fase <strong>di</strong> istituzione.Queste realtà rappresentano il 30% circa dell’intero territorio provinciale.Tale percentuale pone la <strong>Provincia</strong> tra i primi posti in Italia per territorio sottoposto avincolo.La legge quadro regionale sulle aree protette già approvata in consiglio Regionale e larealizzazione della rete ecologica provinciale, vedranno impegnato l’Assessorato sia alivello istituzionale che a livello amministrativo per far fronte al nuovo ruolo che l’Ente avrànella gestione <strong>degli</strong> interventi previsti nella rete ecologica e nella realizzazione dei piani <strong>di</strong>gestione delle aree sic che <strong>di</strong>venteranno, così come previsto dalla legge regionale, areeprotette regionali.In attesa che si concretizzino le funzioni delle province in materia <strong>di</strong> aree protette, fermorestando quanto sopra esposto, la politica dei parchi per l’Ente assume più in generale unaspetto rivolto alla tutela dell’ambiente.Tra gli obiettivi principali per l’annualità in corso, sono da annoverare il completamentodei progetti per la realizzazione della rete ecologica provinciale e la programmazione, esuccessiva attuazione, delle fasi gestionali che dovranno caratterizzare ogni singoloprogetto in forma non avulsa dall’intero contesto della Rete Ecologica Regionale eNazionale.Ciò rappresenterà il punto <strong>di</strong> riferimento per una politica <strong>di</strong> rete e l’Assessorato si faràcarico <strong>di</strong> promuovere iniziative finalizzate alla conoscenza delle aree protette.Considerata l’importanza che assumono per l’Assessorato i parchi e le riserve, anche perquesta programmazione è prevista la collaborazione con gli enti <strong>di</strong> gestione delle areeprotette e con i referenti delle aree protette in via <strong>di</strong> istituzione e con altre istituzioni237


pubbliche, per realizzare iniziative atte a favorire la loro conoscenza ,valorizzazione efruizione .ALTRE INIZIATIVE NEL CAMPO DELLA TUTELA AMBIENTALECon lo scopo <strong>di</strong> contribuire fattivamente ad una più completa definizione del PianoTerritoriale <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento <strong>Provincia</strong>le , perseguendo nel contempo finalità legate allosviluppo sostenibile, è necessario attivare valide iniziative, unitamente ad enti e<strong>di</strong>stituzioni pubbliche ed in regime <strong>di</strong> convenzione, su tematiche specifiche comunquerivolte alle conoscenze particolari del nostro territorio quali ad esempio la definizionedell’In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> funzionalità fluviale ed uno specifico censimento dei geositi e deigeoarcheositi presenti nella provincia <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>.Al fine <strong>di</strong> rendere trasparente e con<strong>di</strong>visa l’azione amministrativa dell’Assessoratoall’Ambiente dell’Ente si provvederà , attraverso i mezzi <strong>di</strong> comunicazione a maggiore<strong>di</strong>ffusione , ad informare i citta<strong>di</strong>ni residenti nel nostro territorio provinciale sulle piùsignificative iniziative ed esperienze che si andranno ad intraprendere.Infine , per il raggiungimento <strong>di</strong> tali obiettivi e per riaffermare il profilo ecologico eculturale del Programma del Presidente, particolare attenzione sarà rivolta al Settoredell’Ente che da anni opera in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> ristrettezza <strong>di</strong> organico e <strong>di</strong> risorse finanziarie.L’Ente resta impegnato seriamente su questo fronte per migliorare le con<strong>di</strong>zioni operativedel Settore e portarlo a livelli più consoni a quelle che sono le proprie e riconosciutepotenzialità spesso non espresse al massimo per fattori esclusivamente legati alle carenzesu menzionate.238


Ass. Oreste MorcavalloE<strong>di</strong>lizia pubblica e scolasticaRapporti con gli or<strong>di</strong>niprofessionali239


E<strong>di</strong>lizia ScolasticaLa programmazione tecnico-amministrativa-finanziaria del settore per il 2008 e per iltriennio consolida il trend imposto ab initio da questa gestione:1) valorizzazione del patrimonio esistente attraverso una sistematica opera <strong>di</strong> adeguamento<strong>degli</strong> immobili agli standards <strong>di</strong> sicurezza e staticità previsti dalla normativa; 2)realizzazione <strong>di</strong> nuovi e<strong>di</strong>fici scolastici secondo le in<strong>di</strong>cazioni statistiche sull’orientamentostudentesco; 3) <strong>di</strong>minuzione <strong>degli</strong> oneri per canoni <strong>di</strong> locazione <strong>di</strong> immobili.Tali finalità-obiettivi sono stati perseguiti costantemente dalla Struttura, ed in primis dalDirigente, allargando le attività all’impiantistica sportiva ed e<strong>di</strong>lizia pubblica, in taleaccezione ricomprendendo gli immobili <strong>di</strong> proprietà dell’Ente destinati a servizi vari.In tale contesto degno <strong>di</strong> nota appare la previsione <strong>di</strong> spesa per la ristrutturazione el’ampliamento del Centro per la Viabilità invernale <strong>di</strong> Colisimi, che potrà così assolvere aduna importante funzione in una zona montana <strong>di</strong> grande sviluppo ed interesse.O O ONel settore dell’E<strong>di</strong>lizia scolastica non si può non sottolineare l’importanza della previsionedella realizzazione del nuovo Liceo Classico <strong>di</strong> Corigliano Calabro, che possa finalmenterinver<strong>di</strong>re l’antico prestigio del Liceo Garopoli, importante fucina <strong>di</strong> generazione <strong>di</strong>professionisti affermati i campo nazionale.È un impegno a cui teniamo molto, è il riconoscimento della cultura <strong>di</strong> una Città che hasaputo fare del suo simbolo primario, il Castello, un crogiuolo <strong>di</strong> attività svariate: artistiche,politiche, sociali, culturali, professionali.Mai potremmo <strong>di</strong>re <strong>di</strong> sentirci appagati per il nostro impegno amministrativo-politico, se,prima della scadenza del mandato, riuscissimo a portare avanti, rectius, ad iniziare i lavori<strong>di</strong> costruzione del nuovo Liceo.240


Praia a Mare, Lungo, Amantea, San Giovanni, San Marco, <strong>Cosenza</strong>, Rossano, Oriolo,Cassano, Paola, Roggiano Gravina sono, poi, i comuni destinatari <strong>di</strong> altre importantirealizzazioni e/o ristrutturazioni che confermano una visione territoriale ampia e generale,da parte della Amministrazione, senza schematismi prestabiliti o con<strong>di</strong>zionati.Una guida imparziale, alta, serena, autorevole dell’Ente <strong>Provincia</strong> e, più specificamente, deiSettori dell’Ente ha permesso <strong>di</strong> raggiungere traguar<strong>di</strong> <strong>di</strong> trasparenza, correttezza, buonandamento amministrativo, che sono i canoni ispiratori <strong>di</strong> ogni Pubblica Amministrazione.Questi risultati con i cennati presupposti hanno fatto conseguire al Presidente ed alla<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> il primato nazionale, statisticamente accertato, del buon governo, delgra<strong>di</strong>mento generale.Su questo abbrivio vogliamo continuare a misurarci, con un confronto costante con lestrutture, i Dirigenti, gli amministratori, i citta<strong>di</strong>ni, gli studenti, i docenti. Ogni anno pernoi è un nuovo anno foriero <strong>di</strong> programmazione, <strong>di</strong> idee, <strong>di</strong> soluzioni, <strong>di</strong> certezze, <strong>di</strong>speranze.241


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Ass. Arturo RiccettiViabilità – Infrastrutture -Patrimonio243


VIABILITA’La <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>, che si sviluppa su una superficie <strong>di</strong> 6.630 kmq, pari al44,1% dell’intera superficie calabrese e abitata da una popolazione <strong>di</strong> 727.267 abitanti,sulla quale insistono 155 Comuni ricchi <strong>di</strong> storia,tra<strong>di</strong>zioni,cultura e bellezzepaesaggistiche riconosciute universalmente, risulta per tali numeri, una delle Provincepiù popolose d’Italia.La fruibilità dell’intero territorio provinciale viene garantita dalla notevole stesachilometrica stradale su cui l’Ente <strong>Provincia</strong> ha proprietà e competenza.Negli ultimi anni tale superficie carrabile si è notevolmente incrementata a seguitodel trasferimento da parte dell’ANAS <strong>di</strong> circa 1000 chilometri <strong>di</strong> strade statali cherappresentano le <strong>di</strong>rettrici principali <strong>di</strong> traffico, per cui l’attuale competenza della<strong>Provincia</strong> è ora su circa 3000 Km <strong>di</strong> strade che si sviluppano per oltre il 70% su terrenigeologicamente instabili e topograficamente <strong>di</strong>fficili, e risulta per ciò l'ente locale con lapiù vasta rete stradale d’Italia.L’Ente <strong>Provincia</strong>, guidata dal Presidente On. Oliverio, anche quest’anno hariservato alla messa in sicurezza ed ai lavori <strong>di</strong> manutenzione straor<strong>di</strong>naria dellaviabilità un’attenzione particolare, destinando ben 36 milioni <strong>di</strong> Euro, al fine <strong>di</strong> darerisposte concrete alle richieste dei citta<strong>di</strong>ni e del territorio, con particolare riguardo allezone interne , che soffrono <strong>di</strong> un continuo spopolamento, facendo sì che i collegamentisiano sempre più sicuri ed agevoli.Più precisamente, dalle riunioni tenutesi per la formulazione del bilancio 2008 èscaturito che gli investimenti in conto capitale nel triennio 2008-2010 saranno cosìripartiti:• annualità 2008 in 35,780 Meuro• annualità 2009 in 2,250 Meuro• annualità 2010 in 0,300 Meuromentre la spesa corrente è stata ridotta rispetto a quella del 2007.E’ da rilevare però che, tenuta presente la notevole stesa chilometrica stradale e leproblematiche ad essa connesse soprattutto <strong>di</strong> carattere geomorfologico, nonostantel’impegno profuso dall’Ente, le somme stanziate sono ancora insufficienti per lasoluzione dei problemi presenti sulle strade.244


Pertanto le somme messe a <strong>di</strong>sposizione comporteranno l'in<strong>di</strong>viduazione delleprestazioni che potranno essere fornite all'utenza, al fine <strong>di</strong> assicurare sia le con<strong>di</strong>zioniminime <strong>di</strong> sicurezza sulle strade che a tutelare il personale responsabile, essendo i tecnicistessi spesso chiamati a rispondere penalmente <strong>di</strong> incidenti occorsi sulle strade.E’ da rilevare però che la Finanziaria 2007 prevede per la Calabria un investimentotriennale <strong>di</strong> 150 Meuro per cui è stato redatto un programma che comprende nuove opereed interventi sostanziali sulla viabilità esistente necessari per la risoluzione <strong>di</strong>problematiche che da <strong>di</strong>verso tempo creano <strong>di</strong>fficoltà e pericoli all’utenza che giornalmentesi sposta sul territorio provinciale.In particolare la redazione del suddetto programma è stata effettuata tenendopresente sia le richiesta <strong>degli</strong> amministratori <strong>degli</strong> Enti locali mirata ad un miglioramentodelle con<strong>di</strong>zioni della viabilità esistente, sia la necessità <strong>di</strong> prevedere un ammodernamentora<strong>di</strong>cale delle più importanti arterie al fine <strong>di</strong> rendere più sicuri ed efficienti i collegamentifra i vari centri abitati che con il capoluogo stesso.Pertanto è stato necessario:1. <strong>di</strong>fferenziare le funzioni cui devono assolvere i singoli tronchi della viabilità minorein relazione alle caratteristiche della domanda dell’utenza;2. rior<strong>di</strong>nare la rete stradale con l'in<strong>di</strong>viduazione dei <strong>di</strong>versi livelli <strong>di</strong> rete in terminicoerenti con le esigenze <strong>di</strong> flussi veicolari.In altre parole, tale piano per le opere previste, rappresenta il volano dello sviluppodel nostro territorio. In allegato è riportato uno schema sintetico delle opere previste.In tale ottica, grande importanza viene ad assumere il Settore recentemente costituitoriguardante la progettazione <strong>di</strong> Gran<strong>di</strong> Opere, per cui sarà necessario che lo stesso siadotato <strong>di</strong> personale qualificato e <strong>di</strong> attrezzature necessarie ed in<strong>di</strong>spensabili per portare atermine un così importante piano <strong>di</strong> Opere Pubbliche.Nello scorso anno, il predetto Settore con l’ausilio <strong>di</strong> tecnici della provincia, haredatto la progettazione relativa alla costruzione della Variante alla SS. 660 Acri-Chiavette ed il progetto relativo al I° lotto funzionale della S.G.C. Sibari – Sila, dueimportanti arterie stradali per le quali a breve si darà inizio ai lavori.L’istituzione <strong>di</strong> questo nuovo Settore, ha consentito e consentirà <strong>di</strong> evitare per leopere <strong>di</strong> tale entità, il ricorso a procedure <strong>di</strong> affidamento <strong>di</strong> servizi e <strong>di</strong> contenerequin<strong>di</strong> tempi e costi per la redazione dei progetti.Per quanto su esplicato, si riporta <strong>di</strong> seguito la proposta <strong>degli</strong> investimentiriguardanti i seguenti argomenti:245


1. Manutenzione Or<strong>di</strong>naria;2. Pronto intervento e perizie d’urgenza;3. Lavori in economia;4. Segnaletica orizzontale e verticale;5. Taglio erba;6. Attività <strong>di</strong> supporto al RUP;7. Catasto Stradale;8. Accor<strong>di</strong> <strong>di</strong> programma e Convenzioni con Enti ed altre istituzioni;9. Piano triennale;10. Accordo <strong>di</strong> Programma Quadro;11. Servizio <strong>di</strong> Viabilità Invernale;12. Acquisto beni strumentali, arredo per ufficio, Acquisto attrezzatura perstatistica;ecc.;13. Corsi <strong>di</strong> aggiornamento, partecipazione a convegni, con iniziative atte a valorizzareil paesaggio con il progetto denominato “ LE STRADE DEL PAESAGGIO” ;14. Abbigliamento per personale esterno ed antinfortunistica - Acquisto attrezzatura-Acquisto beni strumentali15. Fon<strong>di</strong> straor<strong>di</strong>nario, reperibilità, missioni, progetti quali-quantitativi;16. Assicurazioni;Dotazione organica.Nelle scheda in allegato è riportata la proposta <strong>di</strong> utilizzo delle somme riguardanti laspesa corrente.1. Manutenzione Or<strong>di</strong>nariaLa manutenzione or<strong>di</strong>naria verrà garantita dal personale esterno dell’Ente e dagliinterventi realizzati dalle imprese appaltatrici. Considerato che sarà <strong>di</strong>fficile per l’Enteassumere altro personale si potrà prendere in considerazione l’utilizzo dei LavoratoriSocialmente Utili come cantonieri, in quei gruppi <strong>di</strong> strade dove tale personale è assente edesiste la possibilità dei comuni a metterli a <strong>di</strong>sposizione. Un ruolo importante sarà svoltodai Centri <strong>di</strong> Viabilità i cui mezzi ed il personale verrà utilizzato sulle aree <strong>di</strong> pertinenza perla manutenzione stradale.246


2. Pronto intervento e perizie <strong>di</strong> urgenzaVista l’esiguità delle somme previste, dovrà essere migliorata l’organizzazione facendointervenire i mezzi ed il personale in dotazione ai Centri <strong>di</strong> Viabilità anche per interventiurgenti necessari per la salvaguar<strong>di</strong>a della pubblica e privata incolumità.3. Lavori in EconomiaTale voce prevede, per lavori in economia, l’affidamento <strong>di</strong>retto alle imprese me<strong>di</strong>antecottimo fiduciario fino all’importo <strong>di</strong> 20.000 Euro e l’affidamento deve essere preceduto dagara ufficiosa fino ad importi <strong>di</strong> 50.000 Euro. Tali interventi si riferiscono a lavori <strong>di</strong>manutenzione <strong>di</strong> opere così come previsti nella delibera <strong>di</strong> G.P. n.574 del 11-12-2001, chepermettono <strong>di</strong> snellire notevolmente la prassi burocratica per l’affidamento. In tale capitolosono inclusi i fon<strong>di</strong> necessari per le imprese del pronto intervento, servizio che in passato èstato <strong>di</strong> fondamentale importanza per i <strong>di</strong>versi interventi effettuati sulle strade , in specialmodo nelle ore notturne. Per tale tipologia <strong>di</strong> lavori verrà riproposto il bando chepermetterà l'utilizzo delle imprese a rotazione.4. Segnaletica Orizzontale e Verticale- Acquisto materiale per segnaleticaL’importo previsto è <strong>di</strong> gran lunga inferiore a quello necessario per sod<strong>di</strong>sfare leeffettive esigenze presenti sulle strade. Considerate le ristrettezze economiche, parte dellasegnaletica verrà prevista nei progetti finanziati con mutui della Cassa DD.PP., e conl’apporto fornito dalle squadre formate da personale su strada che offrono, sempre <strong>di</strong> più,standard qualitativi elevati e quin<strong>di</strong> maggiore efficienza. Inoltre è previsto l'acquisto <strong>di</strong>materiale per le squadre <strong>di</strong> segnaletica.5. Taglio ErbeAl fine <strong>di</strong> effettuare il taglio dell’erba sulla maggior parte delle strade provincialiverranno utilizzati i mezzi ed il personale della viabilità invernale, pianificando eprogrammando gli interventi or<strong>di</strong>nari oltre agli interventi che verranno effettuati dallecooperative sociali e dalle imprese.6. Attività <strong>di</strong> supporto al Responsabile Unico del Proce<strong>di</strong>mento .La previsione <strong>di</strong> tale voce è <strong>di</strong> fondamentale importanza in quanto, durante l’anno , siverificano situazioni particolari la cui specificità rende necessario l’apporto <strong>di</strong> figureprofessionalmente qualificate ed i servizi resi sia dai laboratori specialistici che da quelli247


universitari. In particolare viene eseguita la campionatura sulla qualità del conglomeratobituminoso sia presso l’Università della Calabria che presso altri laboratori effettuando lacomparazione dei risultati, per garantire l’affidabilità e la qualità dei materiali.7. Catasto StradaleFondamentale sarà l’istituzione del Servizio del Catasto Stradale che permetterà ilmonitoraggio costante e puntuale <strong>di</strong> tutta la rete stradale del territorio provincialeme<strong>di</strong>ante l’utilizzo <strong>di</strong> strumenti ad alta tecnologia che consentiranno in tempo reale <strong>di</strong>avere contezza <strong>di</strong> tutte le peculiarità della singola arteria. La particolarità <strong>di</strong> tale innovativoServizio, è che esso sarà uno strumento in<strong>di</strong>spensabile mirato all’in<strong>di</strong>viduazione ed allarisoluzione delle criticità presenti e <strong>di</strong> quanto dovesse verificarsi in futuro sulle arteriestradali, consentendo altresì la programmazione <strong>degli</strong> interventi conseguenti atti aprevenire l’incidentalità stradale sulla base della rilevazione dei dati oggettivi acquisiti.Sarà inoltre <strong>di</strong> notevole ausilio per ciò che concerne la manutenzione programmatadei lavori <strong>di</strong> bitumatura delle arterie stradali: essa potrà essere quin<strong>di</strong> monitorata perverificarne lo stato e la consistenza nel tempo ai fini <strong>di</strong> una programmazione perio<strong>di</strong>ca <strong>degli</strong>interventi. Anche la segnaletica stradale sarà oggetto <strong>di</strong> intervento da parte <strong>degli</strong> addetti alServizio che effettueranno il relativo monitoraggio mirato alla buona ed efficienteconservazione <strong>di</strong> tali beni.Particolare attenzione, vista la peculiarità geomorfologia del territorio, sarà de<strong>di</strong>cataal monitoraggio del verificarsi <strong>di</strong> frane e smottamenti che saranno quin<strong>di</strong> oggetto <strong>di</strong>rilevazione e catalogazione ai fini <strong>di</strong> una più attenta programmazione <strong>degli</strong> interventifuturi.Un ruolo <strong>di</strong> supporto sarà svolto da detto Servizio per il Settore Patrimonio per ciòconcerne la organicità <strong>di</strong> gestione della cartellonistica pubblicitaria, <strong>degli</strong> accessi carrai, e<strong>degli</strong> immobili <strong>di</strong> proprietà.8. Accor<strong>di</strong> <strong>di</strong> programma e Convenzioni con Enti ed altre istituzioniAnche per quest’anno viene riproposta tale voce per venire incontro alle esigenze<strong>degli</strong> amministratori locali e risolvere <strong>di</strong>rettamente le problematiche sulle stradeprovinciali attraversanti i centri abitati. Gli accor<strong>di</strong> saranno <strong>di</strong>retti anche verso queicomuni che trasferiranno al loro patrimonio le traverse interne ai centri abitati.9. Piano TriennaleIl Piano Triennale proposto tiene conto <strong>degli</strong> in<strong>di</strong>rizzi dell’Ente e <strong>degli</strong> importi definitinelle riunioni tenutesi per la definizione del bilancio.248


Pertanto, il Piano Triennale, in linea con le <strong>di</strong>rettive riportate nel programma delPresidente ,è stato redatto con una programmazione che tiene presente i seguentiinterventi:1. lavori urgenti da effettuare sulle opere d’arte quali ponti ed opere <strong>di</strong>sostegno che ormai versano in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> fatiscenza e precaria stabilità, per cui sirende in<strong>di</strong>spensabile procedere alla loro ristrutturazione in breve tempo, al fine <strong>di</strong>scongiurare interruzioni stradali con grave pregiu<strong>di</strong>zio per i collegamenti;2. Interventi consistenti sui piani viabili con conglomerati bituminosi;3. Interventi <strong>di</strong> ripristino stradale e stabilizzazione delle scarpate per queitratti <strong>di</strong> strade soggetti a frane e smottamenti;4. la sicurezza stradale con la messa in opera <strong>di</strong> barriere metalliche;5. la segnaletica stradale orizzontale e verticale;6. la manutenzione straor<strong>di</strong>naria <strong>di</strong> importanti arterie;7. l’adeguamento e l’ammodernamento <strong>di</strong> collegamenti stradali <strong>di</strong>notevole rilevanza per lo sviluppo della nostra provincia.8. Accordo <strong>di</strong> Programma QuadroE’ stato possibile re<strong>di</strong>gere grazie agli Accor<strong>di</strong> <strong>di</strong> Programma Quadro, una serie<strong>di</strong> consistenti interventi <strong>di</strong> progettazione relativi ai seguenti collegamenti:• SS.105 ( Belvedere M. Francavilla ) – E’ stato redatto il progetto-preliminareper tutto l’arteria stradale, mentre è in fase <strong>di</strong> valutazione V.I.A. il progettodefinitivo relativo al I° lotto funzionale;• SS. 504 Mormanno- Scalea – E’ stato già svolto tutto l’iter proceduralerelativo alle fasi progettuali, si è in attesa <strong>di</strong> ottenere il parere finale dellaC.O.T.E.R.. Nei prossimi mesi si avvierà la relativa gara d’appalto.• Ponte Cropalati – Bocchigliero – E’ stata anch’essa oggetto <strong>di</strong> interventime<strong>di</strong>ante redazione del progetto preliminare per l’intero tratto stradale.249


Intervento PrevistoImportoI° Lotto Somma DisponibileComplessivoper I° Lotto ( EuroNinterventoEuroxx 1.000.000)1.000.000)1 Scalea - Mormanno 100 Scalea–S.Domenica Talao102 Ex SS 105 (Belvedere M.–Belvedere M. – S.20Francavilla)133,370Agata d’Esaroed Ex SS 923 Crosia - Bocchigliero 14,071 0,89011. Servizio <strong>di</strong> Viabilità InvernaleCome previsto nel programma del Presidente, la Viabilità invernale è stata accorpataalla Viabilità Or<strong>di</strong>naria, ciò a permesso agli addetti <strong>di</strong> operare sinergicamente favorendo gliinterventi <strong>di</strong> manutenzione or<strong>di</strong>naria sulle strade, sia nei mesi invernali che in quelli estivi,con i mezzi e le attrezzature in dotazione agli attuali centri <strong>di</strong> viabilità invernale.Tale innovazione ha comportato certamente una rivisitazione dell’organizzazionecreando una struttura snella e polivalente e quin<strong>di</strong> capace <strong>di</strong> fornire risposte certe e<strong>di</strong>mme<strong>di</strong>ate ad un’utenza stradale sempre più attenta.Tale accorpamento ha certamente avuto ricaduta positiva sul territorio e i Centri <strong>di</strong>Viabilità sono stati dotati <strong>di</strong> mezzi e personale tali da rappresentare punti <strong>di</strong> riferimento sulterritorio e quin<strong>di</strong> in grado <strong>di</strong> fornire risposte imme<strong>di</strong>ate alla sempre più esigente utenzastradale.Con il potenziamento dei Centri <strong>di</strong> Viabilità invernale è <strong>di</strong>minuito in manieraconsiderevole il costo del taglio erba che dai 700.000 euro del 2007 è passato a 350.000euro nel 2008.Questi notevoli risparmi risultano certamente attribuibili alla nuova organizzazioneed al potenziamento dei Centri <strong>di</strong> Viabilità invernale.Anche per gli interventi <strong>di</strong> viabilità invernale (sgombero neve e trattamento antigelo)la spesa si <strong>di</strong>mezzata rispetto agli anni passati.250


Come obiettivo futuro ci prefiggiamo <strong>di</strong> ottimizzare sempre <strong>di</strong> più il predetto Servizio.In allegato è riportata la scheda relativa alle voci <strong>di</strong> costo più significative.Acquisto mezzi, attrezzature manutenzionestraor<strong>di</strong>nariaImporto <strong>di</strong> Spesa inEuro4x4 dotati <strong>di</strong> span<strong>di</strong>sale e braccio tagliaerba 350.000,00Acquisto <strong>di</strong> un escavatore dotato <strong>di</strong> semirimorchio edautoveicoloAcquisto N.17 Panda Van (in parte consegnate ai CapiCantonieri)Acquisto N.5 Autocarri promiscui da destinare ai CapiCantonieri500.000,00141955166182Acquisto beni strumentali, arredo per ufficio, ecc.Tale voce dovrà essere inserita, nella voce <strong>di</strong> competenza <strong>di</strong> altri Settori, per l’acquistodell’arredo <strong>di</strong> ufficio per quei <strong>di</strong>pendenti per i quali non è stato possibile cambiare lapostazione <strong>di</strong> lavoro nelle precedenti forniture e per le attrezzature tecnico scientificheormai insostituibili per la specificità del lavoro fatto dai tecnici.12. Corsi <strong>di</strong> aggiornamento, partecipazione a convegni con iniziative atte avalorizzare il paesaggio con il progetto denominato “ LE STRADE DELPAESAGGIO” ;L’aggiornamento del personale appartenente alle strutture tecniche rivesteparticolare importanza sia per la rapida evoluzione della legislazione che perl’applicazione <strong>di</strong> metodologie e tecniche innovative.Tra gli altri è stato realizzato un corso specialistico tenutosi presso il Centro perl’impiego <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong> sulla qualità dei bitumi rivolto ai tecnici del settore manutenzionestradale.E’ in itinere la realizzazione, <strong>di</strong> concerto con Università della Calabria, <strong>di</strong> un ulteriorecorso specialistico che ci consentirà <strong>di</strong> effettuare un monitoraggio <strong>di</strong> un tratto stradalericoperto con 4 <strong>di</strong>verse composizioni <strong>di</strong> conglomerato bituminoso al fini <strong>di</strong> valutarne laqualità migliore per essere utilizzato sulle arterie provinciali.251


Rilevante sarà inoltre lo svolgimento del corso in itinere sulle pile e le spalle dei pontiche, con l’ausilio all’Università della Calabria, consentirà al personale tecnico interessato,un arricchimento professionale al servizio del settore non in<strong>di</strong>fferente.Gli investimenti relativi a tale capitolo sono assegnati al Settore OrganizzazioneIntersettoriale. All’uopo sono state trasmesse al Settore competente la tipologia dei corsiche dovranno interessare il personale del Settore.E’ stata intrapresa nello scorso anno, oltre ai lavori <strong>di</strong> messa in sicurezza dellestrade, l’iniziativa <strong>di</strong> valorizzare le Strade del paesaggio a mezzo <strong>di</strong> “MURALES ”realizzati lungo le arterie stradali.Si è partiti con un progetto pilota realizzato sull’ arteria stradale <strong>Cosenza</strong> –Dipingano – Paterno. Detta iniziativa ha riscontrato notevole successo conpartecipazione ed apprezzamento da parte dei citta<strong>di</strong>ni residenti e non solo.Visto il successo dell’iniziativa, in questo anno si realizzeranno una serie <strong>di</strong> iniziativesimilari che vedranno la partecipazione <strong>di</strong> artisti <strong>di</strong> livello nazionale.<strong>Le</strong> iniziative verranno realizzate in tutta la provincia e per aree omogenee <strong>di</strong>territorio.13. Abbigliamento per personale esterno ed antinfortunistica - Acquistoattrezzatura- Acquisto beni strumentaliAl fine <strong>di</strong> avere un personale esterno perfettamente efficiente è stato necessario dotarelo stesso <strong>di</strong> un abbigliamento idoneo alle mansioni svolte ed in perfetta sintonia con quantoprescritto dalla legge 626/94 e per come previsto nella programmazione precedente. Ciò èstato fondamentale per meglio identificare il personale ed imprimere in esso quel senso <strong>di</strong>appartenenza fino a ieri quasi completamente assente. Gli stessi sono stati dotati <strong>di</strong> una<strong>di</strong>visa da lavoro supportata da tutti gli accorgimenti tecnici che la rendono idonea alservizio da espletare, nel pieno rispetto della normativa sulla sicurezza. La fornitura hariguardato il cambio dell’abbigliamento <strong>di</strong> più facile consumo. Agli operatori sono statiforniti, oltre agli usuali attrezzi <strong>di</strong> lavoro, opportune macchine operatrici che permettano <strong>di</strong>dare risultati rilevanti rispetto ai tempi ed alla forza lavorativa impiegata. Inoltre è statafondamentale la fornitura <strong>di</strong> segnaletica per il personale esterno, Capi Cantonieri eCantonieri, da utilizzare per segnalare eventuali situazioni <strong>di</strong> pericolo che dovessero252


verificarsi sulle strade. La spesa sostenuta è stata pari a 250.000,00 Euro ed è stataeffettuata nel rispetto dell’economia dell’Ente.15. Fon<strong>di</strong> per straor<strong>di</strong>nario, reperibilità,missioni, progetti quali-quantitativiTali fon<strong>di</strong> dovranno essere previsti negli appositi capitoli per remunerare eventualiprestazioni aggiuntive del personale al <strong>di</strong> fuori dall’orario <strong>di</strong> lavoro. Particolare attenzionedovrà porsi alle somme stanziate per lo straor<strong>di</strong>nario, in quanto si dovrà tenere in debitoconto il numero <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenti del Settore e le particolare esigenze dello stesso.Tale somma tiene conto dei progetti qualità-quantitativi che verranno proposti eriguarderanno il personale interessato agli interventi <strong>di</strong> taglio erba, <strong>di</strong> sgombero neve etrattamento antigelo.Per quanto riguarda la reperibilità del personale ( geometri e parte del personaleesterno) dovrà essere prevista nell'apposito Fondo, assegnato al Settore Organizzazione eMetodo.16. AssicurazioniIn ottemperanza all’art. 30 della legge 109/94, i <strong>di</strong>pendenti che svolgono attività <strong>di</strong>progettazione devono sottoscrivere una polizza assicurativa che copre la responsabilitàcivile professionale per i rischi derivanti dall’attività <strong>di</strong> propria competenza; alla pari tuttoil personale che si reca in missione <strong>di</strong> servizio dovrà essere assicurato per i rischi derivantida eventuali incidenti.Tali polizze dovranno essere formalizzate tramite convenzioni dal competente Ufficio<strong>Le</strong>gale dell’Ente.DOTAZIONE ORGANICA DEL SETTOREFacendo riferimento alle precedenti <strong>relazioni</strong> riguardanti la dotazione organica delSettore, oggi, alla luce delle nuove competenze assegnate ed in particolare le funzionitrasferite dalla Regione Calabria, si è ritenuto importante effettuare una revisionestrutturale della complessa organizzazione del Settore Viabilità. In tale Settore dovràessere previsto sicuramente un aumento del personale, sia tecnico che amministrativo,affinché sia i carichi <strong>di</strong> lavoro che le responsabilità siano equamente <strong>di</strong>stribuiti.253


PATRIMONIOIn momenti <strong>di</strong> limitatezza <strong>di</strong> possibilità economiche, come l’attuale, <strong>di</strong>viene necessitàcercare con migliore applicazione una assennata politica <strong>di</strong> conduzione dei beni pubbliciossia come insieme <strong>di</strong> beni, utili e produttivi.Una sensata gestione, assieme ad una pianificazione in<strong>di</strong>rizzata verso un modello solidale eaziendalistico, è primaria, non solo per ricercare nuove entrate ma, anche, per ricavarne unuso fecondo.La ottimizzazione del patrimonio e le conseguenti condotte, poste in essere, contribuiscono,perciò, a creare aggiunte possibilità per susseguenti investimenti.Accanto alle meto<strong>di</strong>che gestionali usuali occorre attivare anche quelle più innovative, comead esempio la finanza <strong>di</strong> progetto o project financing.La formazione e riqualificazione lavorativa saranno quin<strong>di</strong> dati fondamentali.La <strong>di</strong>smissione <strong>di</strong> beni patrimoniali non usabili per fini istituzionali, sarà ancora attivitàverso la quale porre il debito impegno, in quanto consentirà <strong>di</strong> ridurre apprezzabilmente siai danneggiamenti causati da noncuranza, sia i costi attinenti le operazioni per laconservazione.In tal senso, coinvolgendo gli Enti Locali, si è cominciato con ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> reliquati stradali esiti non adoperati o usabili nonchè <strong>di</strong> Caselli Cantonieri per mezzo proce<strong>di</strong>menti adevidenza pubblica.Attenzione ed azione positiva dovrà essere posta in essere in riferimento agli immobili(terreni e fabbricati) passati nella gestione della <strong>Provincia</strong> (Istituti Tecnici Professionali edAgrari), adoperando il mezzo della concessione o altro strumento gestionale previsto dalleleggi.L’impiego del patrimonio per fini istituzionali, sarà ampliato anche in considerazione <strong>di</strong>quello che si è concretizzato per il centro <strong>di</strong> viabilità <strong>di</strong> Camigliatello.A tal fine la struttura <strong>di</strong> Campotenese, ne <strong>di</strong>verrà una ulteriore valida <strong>di</strong>mostrazione.La opportunità <strong>di</strong> usare i beni della <strong>Provincia</strong> è stata sviluppata e proseguirà sia per isoggetti pubblici, che per le associazioni o i privati, nella prospettiva <strong>di</strong> fare sviluppo delterritorio e proventi per l’Ente.I nuovi istituti scolastici e gli impianti sportivi hanno concorso decisamente ad aumentareil patrimonio dell’Ente.254


Il patrimonio dell’Ente si è apprezzabilmente accresciuto; è stato utilizzato al meglioconsentendo un miglioramento dell’azione politico-amministrativa in termini <strong>di</strong> efficaciaed efficienza.La politica delle acquisizioni e delle ristrutturazioni è <strong>di</strong>venuta, quin<strong>di</strong>, in alcuni casi,generatore per la rinascita <strong>di</strong> luoghi ed elemento <strong>di</strong> rivitalizzazione ( es. Centro Storicodella città <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>), consentendo altresì una riduzione dei fitti passivi.Collaborazioni dovranno continuare, con l’obiettivo della riaffermazione della legalitàattraverso la restituzione alla collettività dei beni confiscati alla criminalità organizzata, perun fecondo utilizzo, con il Comitato <strong>Provincia</strong>le Permanente ( Forze <strong>di</strong> Polizia, Agenzia delDemanio, Prefettura, Regione, Enti Locali.In riferimento alle occupazioni stradali si sta pervenendo ad un mutamento ra<strong>di</strong>cale.La nuova strumentazione <strong>di</strong> rilevazione stradale (Catasto Stradale), che accerta tutte leoccupazioni, illecite e non, che insistono sulle strade provinciali, darà facoltà <strong>di</strong> fruire <strong>di</strong> unquadro compiuto del contesto.In sinergia con gli altri Settori dell’Ente investiti <strong>di</strong> tale problematica, si opererà, pertanto,per pervenire alla regolarizzazione delle occupazioni, al fine <strong>di</strong> smantellare il fenomenodell’abusivismo.Non è necessario rimarcare che la soluzione della suesposta questione implicherà unamigliore tutela e sicurezza sulle strade, una crescita delle entrate extratributarie e maggioregiustizia.Gli atti ( trasmissione <strong>di</strong> notifiche <strong>di</strong> controllo, emissione dei ruoli sia per la COSAP sia perla pubblicità, esazione forzosa delle somme da versare da parte <strong>degli</strong> assoggettati ritardatarinell’adempimento e quant’altro), saranno <strong>di</strong>retti ed orientati soprattutto al rispetto delbene pubblico.Si presume <strong>di</strong> conseguenza che, utilizzando appieno la strumentazione, le entrate connessealla Cosap ed alla pubblicità, per il futuro avranno un notevole incremento.Sono stati avviati, <strong>di</strong> concerto con la struttura Energy Manager e con il Settore Datore <strong>di</strong>Lavoro, stu<strong>di</strong> sul patrimonio immobiliare (fabbricati) e sul parco automobilistico, in buonostato <strong>di</strong> manutenzione, per l’ottimizzazione delle costi energetici dell’Ente.La riorganizzazione del Parco Automobilistico è stata avviata e l’approvazione del nuovoRegolamento ne è l’elemento fondante.La razionalizzazione delle spese <strong>di</strong> gestione del parco automobilistico consentirà <strong>di</strong>abbattere i costi <strong>di</strong> gestione ed una più puntuale organizzazione permetterà <strong>di</strong> migliorareulteriormente la qualità del servizio.255


COMUNE Ident. Catastale Sup. mq Prezzo/mq Prezzo complessivoACRI foglio <strong>di</strong> mappa n° 57 p.lla 16 660,00 € 7,00 € 4.620,00BISIGNANO foglio <strong>di</strong> mappa n° 51 p.lla 58 250,00 € 16,00 € 4.000,00DIAMANTE foglio <strong>di</strong> mappa n° 10 partita 5 54,00 € 20,00 € 1.080,00LUZZI foglio <strong>di</strong> mappa n° 45 partita 5 ca. 260,00 € 20,00 € 5.200,00LUZZI fg. n° 51 p.lla 325 e partita 5 ca. 340,00 € 20,00 € 6.800,00ROSE foglio <strong>di</strong> mappa n° 18 partita 5 ca. 420,00 € 7,00 € 2.940,00ROSE foglio <strong>di</strong> mappa n° 25 p.lle 373-374 240,00 € 20,00 € 4.800,00SANTA DOMENICA T. foglio <strong>di</strong> mappa n° 17 p.lla 158 160,00 € 20,00 € 3.200,00SANTA DOMENICA T. foglio <strong>di</strong> mappa n° 17 p.lla 260 180,00 € 20,00 € 3.600,00SANTA DOMENICA T. foglio <strong>di</strong> mappa n° 17 p.lla 261 92,00 € 20,00 € 1.840,00SANTA DOMENICA T. foglio <strong>di</strong> mappa n° 17 p.lla 262 64,00 € 20,00 € 1.280,00SANTA DOMENICA T. foglio <strong>di</strong> mappa n° 17 p.lla 901 265,00 € 20,00 € 5.300,00SANTA DOMENICA T. foglio <strong>di</strong> mappa n° 17 p.lla 902 5,00 € 20,00 € 100,00SANTA DOMENICA T. foglio <strong>di</strong> mappa n° 17 p.lla 903 75,00 € 20,00 € 1.500,00SANTA DOMENICA T. foglio <strong>di</strong> mappa n° 17 p.lla 904 75,00 € 20,00 € 1.500,00SANTA DOMENICA T. foglio <strong>di</strong> mappa n° 17 p.lla 905 50,00 € 20,00 € 1.000,00TORTORA foglio <strong>di</strong> mappa n° 46 p.lla 1363 60,00 € 15,00 € 900,00TOTALE € 49.660,00CASELLI CANTONIERI ALIENABILIN. COMUNE CASELLO ValutazioneCANTONIERE1 ACRI PINITELLO €269.714,452 FIRMO FIRMO € 54.785,753 MORANOCALABROCARBONARA €50.044,684 AMANTEA S. JANNI € 73.750,055 S. GIOVANNI IN SERRISI € 31.080,38FIORETOTALE €479.375,31256


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