Le relazioni degli Assessori - Provincia di Cosenza

aggiunti ulteriori adempimenti riguardanti la compilazione di numerosi allegati inediti cheservono ai controlli.La legge Finanziaria 2008 varata dal Governo, partita con un carico sopportabile, ègiunta alla meta notevolmente appesantita, attestandosi ai 16,7 miliardi di euro.Il Capo dello Stato ha così commentato il testo:” anche quest’anno, in misura sololievemente attenuata rispetto allo scorso anno, l’approvazione della legge finanziaria è statain ultima istanza affidata a congegni di abnorme accorpamento, con conseguenti voti difiducia, di norme accresciutesi senza misura nel corso del dibattito parlamentare.”Molte le misure di immediato impatto per le amministrazioni locali sia per la partesulla finanza pubblica e la lotta all’evasione, sia per quella sulla concorrenza e il mercato:tagli ai costi della P.A. e della politica, giro di vite su consulenze e incarichi esterni,personale, razionalizzazione e contenimento della spesa , controlli…Proprio per queste motivazioni, il presupposto del pieno riconoscimentodell’autonomia finanziaria degli enti locali rimane un imprescindibile elemento per losviluppo e la crescita del Paese.La Finanziaria 2008 , infatti, nasce anche con l’intento di ridurre gli sprechi emigliorare l’efficienza della pubblica amministrazione, infatti prevede piani triennali perrazionalizzare le spese di funzionamento (computer, immobili,ecc), limitazioni alle autoblu, tagli alle spese telefoniche e risparmi attraverso il ricorso ai servizi “Voce tramiteprotocollo internet (VOIP) ; prevede una riduzione della composizione delle giuntecomunali e provinciali, un taglio alle spese per i gettoni di presenza percepiti per lapartecipazione a consigli e commissioni.Impone un piano delle consulenze e incarichi esterni e vengono introdotte normeparticolarmente restrittive nell’ambito degli enti locali, norme che prevedono proceduremolto vincolanti che vanno dalla programmazione alla regolamentazione della fattispecie.Rispetto all’anno precedente cambia il Patto di Stabilità interno, già profondamenteinnovato nel 2007.Dal criterio dei tetti di spesa si era passati al sistema dei saldi di bilancio, unapproccio rispettoso dell’autonomia riconosciuta dalla Costituzione con la modifica delTitolo V del 2001, per restituire agli enti locali gli spazi di autonomia necessari per deciderese intervenire sul fronte delle spese e/o delle entrate.Il nuovo sistema unifica in uno solo i due obiettivi in vigore nel 2007, quello dicompetenza e quello di cassa, semplificando e tenendo fuori dal patto sia la cassa dallagestione corrente, sia la competenza relativa agli investimenti, al fine di liberalizzare gliavanzi di amministrazione e consentirne l’utilizzo.7