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IL TRATTAMENTO FARMACOLOGICO NELLA MALATTIA DIALZHEIMER: SOLUZIONI TERAPEUTICHE A CONFRONTOMossello E.Unità Funzionale di Gerontologia e Geriatria, Dipartimento di Area Critica Medico-Chirurgica, Università degli Studi, Firenze121Riassunto: Nell’anziano con Malattia di Alzheimer (AD), il trattamento farmacologico specifico deve essere collocatoall’interno di un approccio clinico multidimensionale. I dati di letteratura dimostrano l’efficacia sintomaticadegli inibitori delle colinesterasi (ChEI) sullo stato cognitivo e funzionale. Il rischio di effetti avversi e gli effettiterapeutici crescono entrambi all’aumentare della dose. Al momento della diagnosi di AD è sempre opportuno stabilirel’opportunità di intraprendere un trattamento con ChEI. Successivamente è necessario valutare la risposta alfarmaco, avvalendosi sia della valutazione testistica che del giudizio clinico; in conseguenza, la terapia può essereadeguata, cambiando la molecola assunta, sostituendo i ChEI con la memantina o associando le due classi farmacologiche.La memantina sembra avere anche un effetto favorevole sui comportamenti agitati, oltre che sul livellocognitivo e funzionale, nella fase moderata-grave di malattia. Sono ancora incerti gli effetti a lungo termine di taliterapie e non è stato dimostrato che essi siano in grado di modificare la storia naturale della malattia.Parole chiave: malattia di Alzheimer, inibitori delle colinesterasi, memantina.Summary: In older patients with Alzheimer’s Disease (AD) specific drug treatment must be included within a comprehensi -ve clinical approach. Literature data show the symptomatic effect of cholinesterase inhibitors (ChEI) on cognitive and functio -nal status. Both risk of adverse events and therapeutic effects become greater at higher doses. At the time of diagnosis treat -ment with ChEI should be considered. Afterwards it is necessary to assess drug response, using both cognitive testing and cli -nical judgment; accordingly treatment may be tailored, changing the prescribed molecule, substituting ChEI with memanti -ne or associating both pharmacologic classes. Memantine seems to have also favorable effects on agitated behaviors, besidescognitive and functional status, in moderate-to-severe phase of disease. Long term effects of such treatments are still uncer -tain and a modifying effect on disease’s natural history has not been established yet.Key words: Alzheimer’s disease, cholinesterase inhibitors, memantine.PREMESSAIn attesa che i numerosi trial in corso siano ingrado di identificare una terapia in grado di arrest a re il processo patologico alla base della Malattiadi Alzheimer (AD), il trattamento di tale condizionenell’anziano richiede l’utilizzo di molteplicis t rumenti. È necessario prima di tutto identificaree compensare al meglio le patologie somaticheacute e croniche associate, secondo il modello chevede in esse una concausa rilevante dei disturbicognitivi nel paziente geriatrico con demenza (1).D’altra parte il medico ha a disposizione un ventagliodi opzioni farmacologiche e non farmacologicheche hanno dimostrato una certa efficacia nelc o n t e n e re i disturbi causati della malattia.Per quanto riguarda le terapie farmacologichespecifiche oggi a disposizione, la presente reviewprenderà in esame:– le evidenze e le problematiche relative al loroIndirizzo per la corrispondenza:Dott. Enrico MosselloUnità Funzionale di Gerontologia e GeriatriaDipartimento di Area Critica Medico-ChirurgicaUniversità degli Studi e A.O.U. CareggiViale G. Pieraccini, 6 – 50139 FirenzeTel. 0554271470 – 0554271006E.mail: enrico.mossello@unifi.iteffetto sintomatico sul livello cognitivo e lo statofunzionale globale;– i dati relativi alla gestione del trattamento nellaprogressione della malattia e ai suoi possibilieffetti a lungo termine;– l’effetto di tali terapie sui sintomi psicologici ecomportamentali;– le ricadute sul carico assistenziale.A tale scopo saranno prese in esame con particolareattenzione: le meta-analisi di studi randomizzatirelativi all’efficacia degli inibitori dellacolinesterasi nella AD; gli studi randomizzati edosservazionali che abbiano valutato gli effetti alungo termine di inibitori della colinesterasi ememantina sulla storia naturale di malattia ed inparticolare sul rischio di istituzionalizzazione; glistudi randomizzati e le meta-analisi che abbianovalutato gli effetti di inibitori della colinesterasi ememantina sui sintomi psicologici e comportamentali;gli studi randomizzati che abbiano valutatogli effetti degli inibitori della colinesterasi sulcarico assistenziale.TRATTAMENTO FARMACOLOGICO DELLAAD: EFFETTO SINTOMATICON u m e rosi trial, sintetizzati nell’ambito dimeta-analisi, hanno dimostrato in modo chiaroche il trattamento con inibitori delle colinesterasi