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Comunità in cammino - Coccaglio

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Comunità apertaCHIESE CRISTIANEIL DIFFICILE CAMMINO VERSO LA RICONCILIAZIONETRA LA CHIESA CATTOLICA E LA CHIESA ORTODOSSAdi Graziella Lor<strong>in</strong>i" Questa Icona sacra è un simbolo dell'unitàdei discepoli del Figlio unigenito diDio" e ancora "Dica questa antica immag<strong>in</strong>edella Madre del Signore, a sua santitàAlessio II e al venerando s<strong>in</strong>odo dellaChiesa ortodossa l' affetto del Successoredi Pietro. Dica il desiderio e il fermo propositodel Papa di progredire <strong>in</strong>sieme nelcamm<strong>in</strong>o di reciproca conoscenza e riconciliazione,per affrettare il giorno di quellaunità piena dei credenti". Queste leparole di Giovanni Paolo II <strong>in</strong> occasionedella consegna dell'Icona di Kazan loscorso 28 agosto da parte del Card<strong>in</strong>alKasper al Patriarca di Mosca e di tutte leRussie, il quale ha risposto r<strong>in</strong>graziando eauspicando più fraterni rapporti tra ledue Chiese.Richiesto però su un viaggio del Papa <strong>in</strong>Russia, il Patriarca ha detto: " I negoziatisu una possibile visita del Papa <strong>in</strong> Russiasaranno possibili solo dopo cambiamentiessenziali nelle relazioni tra ortodossi ecattolici. Al momento la visita è impossibile."Ma che cosa separa e che cosa unisce laChiesa d'Oriente e quella d'Occidente?La divisione ha profonde radici, che risalgonoa una storia antica. Si è soliti <strong>in</strong>dicarel'anno 1054, quando il legato del papae il patriarca greco Cerulario si scambiaronoreciproche scomuniche. Tuttavia questacircostanza, per quanto dolorosa, haun significato puramente simbolico, <strong>in</strong>quanto già <strong>in</strong> precedenza l'Oriente bizant<strong>in</strong>oe l'Occidente lat<strong>in</strong>o avevano <strong>in</strong>trapresostrade diverse, avendo l<strong>in</strong>gua ,culturae mentalità differenti.La scissione hal’icona di Kazanavuto come risultato un impoverimentodegli uni e degli altri e la ferita è stata reciproca.Oggi i cristiani delle due Chiese sono animatidal desiderio di imparare di nuovoqualcosa gli uni dagli altri.Un esempio: daqualche tempo il rispetto e la venerazioneper le icone si sono ampiamente diffusi <strong>in</strong>Occidente. Esattamente quarant'anni fapapa Paolo VI e il patriarca ecumenicoAtenagora I si sono <strong>in</strong>contrati aGerusalemme e si sono abbracciati; sisono scambiati lettere e messaggi e a conclusionedel concilio Vaticano II hannocancellato dalla memoria della Chiesa le<strong>in</strong>fauste scomuniche del 1054. Tutto ciòha costituito un nuovo <strong>in</strong>izio e da quelmomento noi ci chiamiamo Chiese sorelle.Il concilio Vaticano II ha riconosciutola ricca eredità delle Chiese orientali, mettendocosì f<strong>in</strong>e all'antica politica di lat<strong>in</strong>izzazionedell'Oriente, che aveva suscitatotanta diffidenza. Purtroppo all'<strong>in</strong>izio43del nuovo millennio sono sorti altri gravimotivi di attrito, che si trasc<strong>in</strong>ano tuttora,dovuti alla decisione del Papa di erigerequattro nuove diocesi nel territorio dell'exUrss. La Chiesa ortodossa vede <strong>in</strong> questol'<strong>in</strong>tenzione di far proselitismo estrapparle fedeli per <strong>in</strong>serirli nel culto cattolico-romano.Malgrado la separazione, elementi essenzialidell'unità sono stati conservati:· Siamo uniti nella stessa fede apostolicadel I secolo , così come essa è testimoniatadai Padri della Chiesa che abbiamo <strong>in</strong>comune.· Celebriamo gli stessi sacramenti, anchese con riti diversi e <strong>in</strong> particolare l'eucarestia,che costituisce il centro e il culm<strong>in</strong>edella vita della Chiesa.· Siamo uniti dallo stesso m<strong>in</strong>istero episcopalenella successione apostolica.· Insieme veneriamo i santi, <strong>in</strong> particolareMaria, la Madre di Dio, e apprezziamo lavita monastica.Detti punti comuni non escludono le differenze,molte delle quali sono solo diversitànelle forme di espressione liturgiche espirituali. L'unica questione veramentedifficile, e la sola, <strong>in</strong> fondo, che sia realmentecruciale, è la questione del m<strong>in</strong>isteropetr<strong>in</strong>o, ossia del primato, non soltantod'onore ma anche di giurisdizione,delromano pontefice su tutta la Chiesa e suogni parte di essa, e la sua <strong>in</strong>fallibilità personalenel def<strong>in</strong>ire un dogma. Ci sonoaltri punti di divergenza : la questionedella processione dello Spirito Santo dalPadre e dal Figlio (Filioque), come recitia-

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