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open speace laconi 13.03.08 - GAL Sarcidano Barbagia di Seulo

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La Filiera delle Piante da Profumo, Aromatiche e Me<strong>di</strong>cinali : come lavorare insieme i tra produzione e mercato cLa Filière des Plantes à Parfum, Aroma t iq u es, et Mé<strong>di</strong>cinales: comment travailler ensemble, , en t re produc t ion et marchéIl metodoSerenella PaciPer saperne <strong>di</strong> più:www.<strong>open</strong>spaceworld.comwww.<strong>open</strong>spaceworld.orgPer trovare i facilitatori OST:www.<strong>open</strong>spaceworldmap.org-1-La prima volta che ho sentito parlare <strong>di</strong> Open Space Technology ho provato una forte curiosità! Unasemplice metodologia per l’interazione <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> gruppi che si basa sulla spontaneità; che viene utilizzataormai in oltre 100 paesi del mondo; che permette <strong>di</strong> far lavorare insieme, su un tema complesso, gruppida 5 a 2000 persone senza un programma predefinito.Open Space nasce nella metà degli anni ’80 da un’intuizione <strong>di</strong> Harrison Owen, esperto americano <strong>di</strong>scienza delle organizzazioni, che aveva notato al termine <strong>di</strong> un convegno come il momento piùinteressante fosse il coffee break…perché ognuno ha la possibilità <strong>di</strong> decidere con chi parlare, <strong>di</strong> checosa e per quanto tempo! Su questi semplici principi Owen ha basato la sua metodologia!Una delle caratteristiche dell’OST è, infatti, la libertà dei partecipanti <strong>di</strong> proporre temi e problematichereali per le quali provano un sincero interesse. Passione e responsabilità, due caratteristiche fondamentalidei processi <strong>di</strong> cambiamento, sono alla base dell’OST e il ruolo del facilitatore <strong>di</strong>venta quello <strong>di</strong> attivare ilprocesso: creare le con<strong>di</strong>zioni, lo “spazio aperto” per <strong>di</strong>fferenti idee e mo<strong>di</strong> <strong>di</strong> pensare, dove ognuno hala possibilità <strong>di</strong> essere se stesso e dove ognuno è responsabile della propria esperienza.Nell’OST gli unici responsabili <strong>di</strong> un evento noioso opoco stimolante sono quin<strong>di</strong> i suoi stessi partecipanti(Legge dei due pie<strong>di</strong>!), e questa consapevolezza,inspiegabilmente, rende i lavori più intensi,appassionati e produttivi.Nessuno ha totalmente il controllo <strong>di</strong> ciò che stasuccedendo, ma il risultato è sempre <strong>di</strong> straor<strong>di</strong>nariacreatività e responsabilizzazione.Open Space Technology

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