Forme del dialogo nella poesia satirica di Bartolome Leonardo de ...

724 Maria D'Agostinoregistro piuÁ grave e sentenzioso ed uno piuÁ frequentemente medio,assimilabile alla cuotidianitas oraziana tanto cara ad Ariosto.Credo che il riferimento di Bartolome Leonardo all'autoredell'Orlando Furioso nella carta Sobre el estilo propio de la sa tira,testo su cui mi riservo di indagare a fondo, sia dovuto tanto al filodiretto che unisce le Satire ariostesche ad Orazio, indiscussa guidadel Rector de Villahermosa relativamente ai principi di poetica estilistica 24 , quanto all'ammirazione che dovette suscitare in lui l'ineguagliatacapacitaÁ dell'Ariosto di esprimere in esse la propriasoggettivitaÁ e umana debolezza. In alcuni luoghi delle epistole diBartolome Leonardo eÁ , infatti, possibile apprezzare analoghi momentidi personale confessione, come quando scrive che alla solitudineche lo affligge a Corte, dato il suo temperamento, non eÁsicuro di preferire quella che ha scelto della aldea, macheselasolitudine «[...] forzosa [della Corte] engendra pena, / la voluntariaalivia, y mi albedrõÂo/ es quien a mõ me salva o me condena», ocomequandononesitaascriverealPrõÂncipe de Esquilace, che lorimprovera per i toni troppo severi con cui gli si eÁ diretto in unasua carta, che quando gli aveva scritto non aveva «la eutrope licaparte bien dispuesta» perche assorto in studi piuÁ impegnativi diquelli della poesia, che «no siempre al verso esta el humor dispuesto»e che «Meses y anÄ os pasan sin que haga / experiencia de mõ /yun epigrama apenas formo que me satisfaga» 25 .Tonietemiquestiultimi, non lontani da quelli della III satira di Ariosto, l'autoremoderno nel genere satirico a cui, secondo Bartolome Leonardo,«ninguno a llegado a poderse ladear» 26 . A questi il Rector de Villahermosaguarda come ai suoi amati antiqui, soprattutto quandosi tratta di discutere dello stile della satira, la cui varietas linguistica,puoÁ anche assumere, talvolta, toni tragici accanto a quellicotidiani, ma in nessun caso puoÁ essere ridotta «a las pullas yapodos y a las injurias descorteses de la matraca» 27 . Per i tempiin cui visse decisamente un voce fuori dal coro e, forse, proprio perquesto, ammirata.24 Cfr. almeno R. M. Marina SaeÂz -P.Peire Santos -J.C.Pueo Dominguez, Elhoracianismo..., cit.25 Rimas, cit., testo 50, rispettivamente vv. 12, 42, e46-48.26 Obras sueltas..., cit., p. 300.27 Ivi, p.296.