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Aser: ora Aprilia non è più sola - il Caffè

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n. 185 - dal 14 al 27 gennaio 2010 PERICOLO RADON3COME ENTRA IN CASACOME DIFENDERSIPozzoartesianoImpiantoidraulicoCrepeTubaturedi scaricoIl gas radon penetradal sottosuolorisalendo attraversofessure e crepe,ma anche dai tubidi scarico e dell’acqua,soprattutto sel’impianto <strong>è</strong> collegatoad un pozzo.Si disperde fac<strong>il</strong>menteall’aperto oin presenza di unabuona aerazione,mentre ristagna inscantinati e luoghichiusiCASE GIÀ COSTRUITE• Aerare spessole stanze,aprendole finestre• Inserire vicinoalle fondamentae negli scantinatiun tubo (anchesolo 20 cm) con una piccola ventolaper risucchiare <strong>il</strong> gas e convogliarloall’esternoCASE DA COSTRUIRE• I<strong>sola</strong>re le fondamentaconun’appositamembrana(poco costosa)• Dalle fondamentainserireun tubo convent<strong>il</strong>atoreverso l’esternoRADON• Progettare cantine e seminterraticon una buona aerazionevent<strong>il</strong>atore che provoca una depressionee risucchia <strong>il</strong> radon versol'esterno (effetto camino). I costidi questi rimedi sono bassissimi.Per le pareti purtroppo <strong>non</strong> sipuò fare molto, ci sono delle verniciche fanno da barriera, ma <strong>non</strong>sono soluzioni affidab<strong>il</strong>i».I COMUNI DIANOREGOLE SERIESCOPRIRLO NON È DIFFICILEIn commercio esistono diversi kit perscoprire se c’<strong>è</strong> presenza di radonE per gli edifici in fase di costruzione?«I Comuni hanno un ruolo fondamentale,devono inserire nei Pianiregolatori ed<strong>il</strong>izi l'obbligo di alcuniaccorgimenti che riducano <strong>il</strong> radonall'interno delle nuove abitazioni.Accorgimenti che, se realizzati durantela costruzione, incidono dell'unoper m<strong>il</strong>le sui costi, cio<strong>è</strong> quasinulla. Come Comitato scientificosul radon stiamo st<strong>il</strong>ando una seriedi documenti che verranno ut<strong>il</strong>izzatidalle Amministrazioni anchecome normative: <strong>il</strong> primo intervento<strong>è</strong> una raccomandazione con cuisollecitiamo a Regioni e Comuniaffinché in tutti i documenti urbanisticiinseriscano delle prescrizioniper tutte le nuove costruzioni.Poi <strong>il</strong> Ministero della Salute porteràquesta raccomandazione in ConferenzaStato-Regioni nei primimesi del 2010 perché diventi un'intesache impegni le Regioni ad agire».REGOLE PER I COSTRUTTORIQuali sono questi accorgimenti?«Essenzialmente raccomandiamotre cose: stendere delle membranedi costo bassissimo semimpermeab<strong>il</strong>itra fondamenta e parti superiori,come i<strong>sola</strong>nte. E poi fare in modoche <strong>il</strong> piano <strong>più</strong> basso attaccatoal suolo, anche la cantina e <strong>il</strong> vespaio,sia ben areato in modo naturalee tale da fac<strong>il</strong>itare la fuoriuscitadel gas all'esterno. Infine, predisporreun sistema per deviare all'esterno<strong>il</strong> radon».Queste raccomandazioni gli ent<strong>il</strong>e dovranno segurire solo inzone cosiddette “a rischio”?«No, le raccomandazioni del PianoRadon riguarderanno tutte le aree.Questa <strong>è</strong> una delle grosse novità:prima infatti ci si riferiva solo allezone con <strong>più</strong> alte concentrazioni diradon. Ora, visto <strong>il</strong> bassissimo costodegli interventi, verranno raccomandatiovunque».E le famose mappe del rischio?«Le mappe <strong>non</strong> sono la soluzione,ma uno strumento prezioso per saperedove <strong>il</strong> problema <strong>è</strong> <strong>più</strong> presente,per aiutare le istituzioni a programmaregli interventi. Il cittadi<strong>non</strong>on può fare granché, oltre adareare casa: sono le isituzioni a doversimuovere».Dove sono i fondi?A noi risulta che la Regione Lazioavrebbe assegnato cospicuifondi, intorno agli 800.000 euro,per attività inerenti <strong>il</strong> problemaradon per <strong>il</strong> triennio 2008-2010.Pare siano rimasti “fermi”. Sarebbeun peccato.Nelle aree industriali si sommano <strong>più</strong> rischi per la saluteOltre al radon, ci sonoanche i rifiuti industrialiTra Ardea, Pomezia e Albanoc'<strong>è</strong> una certa presenza di gasradon in zone come Santa Palombae Roncigliano. Cosa che destauna certa attenzione nei cittadini, soprattuttodopo l'autorizzazione dell'exGovernatore Piero Marrazzo acostruire l'inceneritore dei Castelli aRoncigliano (Cecchina), vicinissimopure ad <strong>Apr<strong>il</strong>ia</strong>.C'<strong>è</strong> da preoccuparsi?«A Pomezia di radon ce n'<strong>è</strong> di meno– spiega <strong>il</strong> Prof Messineo della AslRmH –, lì abbiamo problemi <strong>più</strong> legatiad altri fattori di rischio, dovutiall'industrializzazione maldestra eall'eredità delle grandi industrie, chehanno chiuso ed hanno lasciato situazionipessime, hanno interrato rifiuti.Io personalmente ho visto sitiindustriali davvero messi male, davveroinquinanti. Ora ci sono pocheindustrie e <strong>più</strong> aziende commerciali,la grossa industria inquinante <strong>non</strong>c'<strong>è</strong> <strong>più</strong>».AGOSTINO MESSINEODirettore Dipartimento di PrevenzioneASL RM/H

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