Aser: ora Aprilia non è più sola - il Caffè
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30CRONACHE n. 185 - dal 14 al 27 gennaio 2010Il quartiere alle prese con i soliti problemi: mancanza di spazi verdi, viab<strong>il</strong>ità pericolosa. Previsto un incontro con <strong>il</strong> sindacoMontarelli: <strong>è</strong> tempo di buoni propositidi un nuovo anno,si sa,oltre che di brindisi e di b<strong>il</strong>anci<strong>è</strong> anche periodo di buoni L’iniziopropositi. Perdere peso, risparmiare,leggere qualche libro in <strong>più</strong> o, nel casodi Alberto Baldini, presidente delcomitato di Montarelli, cercare di risolverequelle poche ma annose questioniche <strong>il</strong> quartiere si trascina dietroda ormai troppi anni. «SoprattuttoTre - ci dice infatti Baldini - sono iproblemi che speriamo di risolverequest’anno». E a chi <strong>non</strong> <strong>è</strong> nuovo delquartiere, aggiungiamo, <strong>non</strong> sarà diffic<strong>il</strong>eimmaginarli.Procediamo con ordine. In primisc’<strong>è</strong> la mancanza di spazi verdi comuni,fondamentali per la vita di quartiere.«La soluzione ideale - precisaBaldini - sarebbe quella di ut<strong>il</strong>izzare icampi da calcetto ormai da tempo indisuso, ma <strong>non</strong> <strong>è</strong> fac<strong>il</strong>e ottenerli.Serve la buona volontà e un decisoaiuto del Comune». Un obbiettivoche sembra <strong>più</strong> immediato <strong>è</strong> per <strong>ora</strong>quello di sfruttare nel miglior modopossib<strong>il</strong>e <strong>il</strong> terreno adiacente allaChiesa; a questo proposito <strong>è</strong> già previstauna riunione intorno a metàgennaio fra i responsab<strong>il</strong>i di parrocchiae i comitati di quartiere, in mododa gettare le basi per costruire unreale e necessario punto di aggregazione.Altra vecchia questione <strong>è</strong>quella dello sbocco sulla Nettunense,buio, trafficato e senza le minimemisure di sicurezza per i pedoni. Disicuro <strong>il</strong> numero dei cittadini, per lo<strong>più</strong> diretti in stazione che sono costrettiad attraversarlo ogni giorno,<strong>non</strong> <strong>è</strong> trascurab<strong>il</strong>e. E per questo <strong>il</strong>comitato <strong>non</strong> demorde e continuaCHIESA E SCUOLA, PUNTI NEVRALGICI DI MONTARELLISi trovano quasi a ridosso della Pontinacon insistenza a richiedere la messain sicurezza della strada alla nuovagiunta. «Un marciapiede, un lampioneo un passaggio pedonale segnalato<strong>più</strong> accuratamente - afferma Baldini- sono pretese legittime e dovute».E come dargli torto? Ad ognimodo <strong>il</strong> futuro sembra prometteresv<strong>il</strong>uppi positivi, dal momento che cisono trattative in corso con l’Astral.Parlando di Montarelli, poi, <strong>non</strong> sipuò <strong>non</strong> toccare l’argomento viab<strong>il</strong>ità.Già, perché nelle strade del quartiere,di per sé strette e parecchiodissestate, durante gli <strong>ora</strong>ri di entratae uscita scolastica si riversanoserpentoni di vetture che congestionanola circolazione. Senza parlaredelle f<strong>il</strong>e di automob<strong>il</strong>isti che – bisognaammetterlo <strong>non</strong> possono altrimenti- si ritrovano a dover sostareperfino sul ponte in entrambi i sensidi marcia. Dire che in questi momenti<strong>il</strong> quartiere diventa pericoloso ecaotico, oltre che scontato <strong>è</strong> ancheun eufemismo. Ma <strong>non</strong> c’<strong>è</strong> niente dinuovo sotto <strong>il</strong> sole, <strong>il</strong> problema <strong>è</strong>Da poco ‘dedicata’la Chiesa dellaResurrezione, verocentro di aggregazionedel quartierevecchio, conosciuto e purtroppo<strong>non</strong> anc<strong>ora</strong> risolto.Un nuovo anno, comunque, <strong>non</strong> puòessere salutato solo con brutte notizie.Come <strong>non</strong> pensare dunque allacerimonia di “Dedicazione”della parrocchiaLa Resurrezione. La celebrazione,che si <strong>è</strong> svolta lo scorso 8 dicembre,ha visto la partecipazione,oltre che di una folla coinvolta ed interessata,anche di diverse autorità,come <strong>il</strong> Vescovo della diocesi di AlbanoMonsignor Marcello Semeraroe <strong>il</strong> sindaco D’Alessio. Inoltre, comegià lo scorso 31 dicembre, in occasionedi capodanno comitato diquartiere, centro per gli anziani eparrocchia hanno organizzato unafesta nei locali della chiesa, «dellaquale - precisa Baldini - possiamodirci <strong>più</strong> che soddisfatti, vista la partecipazionedi oltre settanta persone».E per finire una piccola ma importantenotazione: <strong>il</strong> sindacoD’Alessio ha già dato la disponib<strong>il</strong>itàad incontrare entro breve tempo gliabitanti del quartiere, anche se datae luogo sono anc<strong>ora</strong> da stab<strong>il</strong>ire. «Èchiaro che preferiremmo farlo venirequa - ammette Baldini -, l’incontrosarebbe molto <strong>più</strong> ut<strong>il</strong>e dato che sarebberopresenti molti cittadinipronti a far sentire direttamente laloro voce».Dario De LiberisUn finanziamento regionale permetterà la ristrutturazione dei centri anzianiProgetto “Anziano sarà lei”Il centro anziani di Montarelli, così come gli altri di<strong>Apr<strong>il</strong>ia</strong>, potrà godere del finanziamento assegnatoal progetto “Anziano sarà lei”, che prevede l’ut<strong>il</strong>izzodi 200.000 euro per la messa in regola e l’implementodelle strutture adibite a questi servizi. In particolare<strong>il</strong> centro anziani di Montarelli dovrebbe lasciare l’attualesede, poco adeguata e <strong>non</strong> a norma (ma <strong>non</strong> perquesto poco frequentata, come si può notare dalla foto),per trasferirsi in un seminterrato <strong>più</strong> consono neipressi della scuola elementare del quartiere. «Oltre alcambio di sede l’obbiettivo sarebbe quello di avviareuna struttura gestita dagli anziani e che possa esseresfruttata dai cittadini di ogni fascia di età - ci diceOscar Zazza, presidente dell’associazione Acuroma -:bisogna smetterla di pensare a questi centri come luogodi ritrovo solo per persone della terza età. Più checentri per gli anziani dovrebbero essere organizzati comecentri sociali pronti a venire incontro a tutti i cittadini-. E prosegue -: siamo anc<strong>ora</strong> lontani dagli standardprevisti dalla legge per i centri anziani, ma, se <strong>il</strong>finanziamento ottenuto dalla regione verrà gestito inmodo adeguato, si potrà fare un bel salto di qualità».