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La stimolazione cognitiva per il benessere della persona ... - Saluter

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CAPITOLO 3 – LA VALUTAZIONE DELLA FUNZIONALITA’ COGNITIVAIN STRUTTURACome abbiamo visto nel primo capitolo, quando parliamo di funzioni cognitive intendiamo tuttequelle ab<strong>il</strong>ità che ci consentono di raccogliere informazioni, immagazzinarle, valutarle etrasformarle <strong>per</strong> agire nel mondo attraverso comportamenti e linguaggio appropriati. Esse ci sonoindispensab<strong>il</strong>i sia <strong>per</strong> modulare <strong>il</strong> nostro comportamento in base alle condizioni ambientali che <strong>per</strong>modificare tali condizioni e rispondere meglio ai nostri bisogni. <strong>La</strong> presenza di una demenzacompromette, a vario grado, tutte le capacità cognitive dell’individuo determinandone unacondizione di rigidità complessiva che gli impedisce di adattarsi ai normali cambiamenti ambientali.Decidere, ad esempio, quale maglia vestire al mattino, comporta le capacità di riconoscere i segnaliinterni che ci comunicano se è freddo o caldo, sa<strong>per</strong>e dove si trovano le maglie nella camera,riconoscere la differenza fra lana e cotone, organizzare <strong>il</strong> movimento complesso che <strong>per</strong>mette diindossarla. Tutte ab<strong>il</strong>ità alle quali non siamo abituati a riflettere, poiché ci appaiono scontate nellavita di tutti i giorni, ma la cui importanza diventa evidente quando, <strong>per</strong> qualche ragione, esse sonocompromesse.Le attività di <strong>stimolazione</strong> <strong>cognitiva</strong> costituiscono interventi mirati ad uno scopo: quello di attivarele capacità ancora parzialmente presenti, coinvolgendo l’anziano in modo gradevole e rinforzante.Per far questo diviene indispensab<strong>il</strong>e possedere una adeguata conoscenza dello stato funzionale,cognitivo, emotivo e comportamentale delle <strong>per</strong>sone che vogliamo coinvolgere. Una valutazioneprecisa e puntuale costituisce quindi <strong>il</strong> primo passo indispensab<strong>il</strong>e <strong>per</strong>ché si possa parlareeffettivamente di attività di <strong>stimolazione</strong>. In caso contrario <strong>il</strong> nostro o<strong>per</strong>are, <strong>per</strong> quanto volenterosoe creativo, rischia di naufragare nell’inefficacia, di ottenere addirittura risultati indesiderati comeuna ulteriore chiusura e rifiuto da parte dell’anziano, di lasciarci l’impressione sgradevole dimuoverci senza bussola e quasi a caso.Quando all’anziano vengono proposte attività inadeguate alle proprie capacità possiamo andareincontro a risposte che lasciano sconcertati e demotivati gli stessi o<strong>per</strong>atori.33

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