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corylus_01_2013web - CeFAS

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Studio pedologico di alcuni suolidel lago di VicoPedological study of soils of Lago di VicoSTEFANO GREGODipartimento di Scienze e Tecnologie per l’Agricoltura, le Foreste, la Natura e l’Energia (DAFNE)Università della Tuscia, ViterboSARA MARINARIDipartimento per l’Innovazione dei Sistemi Biologici, Agroalimentari e Forestali (DIBAF)Università della Tuscia, ViterboGILMO VIANELLODipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari - Università di BolognaLIVIA VITTORI ANTISARIDipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari - Università di Bologna.Parole chiave: Corylus avellana L., agricoltura sostenibile, sostanza organica, metalli pesanti, arsenico.Keywords: Corylus avellana L., sustainable agriculture, organic matter, heavy metals, arsenic.AbstractNella caldera del Lago di Vico sono stati aperti dei profili di suolo nell’area coltivata a noccioleto e indue aree naturali di Monte Vergine e Monte Fogliano. Lo studio ha riguardato le caratteristiche pedologichee chimiche con particolare riguardo alla presenza di ioni contaminanti. Dai profili studiati siè evidenziato come le zone più critiche tra le aree indagate siano da riferirsi alle unità geomorfologicheinteressate da coltivazioni intensive sia per la forte carenza della componente organica sin negliorizzonti superficiali, sia in parte per la elevata concentrazione di elementi contaminanti con particolareriferimento all’arsenico.In the caldera of Vico Lake have been opened soil profiles in two nut cultivated areas and two naturalareas of Monte Venere and Monte Fogliano. The study was conducted on soil pedological and chemicalcharacteristics with particular attention to the presence of contaminant ions. The results have shownthat the most critical areas are to be referred to the geo-morphological units affected by intensive farmingfor the acute shortage of soil organic matter in superficial horizons, and in part to the high concentrationof contaminants with particular concern to arsenic.1. INTRODUZIONELa caldera del lago di Vico è caratterizzata da una seriedi unità morfo-pedologiche che si sviluppano perfasce più o meno regolari e che si dipartono dal bordodel lago il cui livello medio è posto a circa 510 ms.l.m.. Tra i 510 e 512 m s.l.m. sono presenti aree paludoseche vengono sommerse durante la stagione invernaleed in alcuni periodi primaverili. Tra i 512 edi 540 m s.l.m. si ha un’ampia fascia caratterizzata da unasequenza di terrazzi lacustri quasi interamente coltivatia nocciolo, che, solamente nei lembi più alti, vengonosostituiti dalla coltivazione del castagno da frutto.Questa unità può venire a sua volta suddivisa in duesotto-unità: quella dei terrazzi lacustri bassi (UnitàTLb) posta tra i 512 e 520 m s.l.m., interessata da fenomenidi idromorfia per la presenza della falda prossimaalla superficie, e quella dei terrazzi lacustri alti(Unità TLa) posta tra i 520 ed i 540 m s.l.m., a drenaggiobuono. Nelle aree di raccordo tra le pareti dellacaldera e i terrazzi lacustri alti si rinviene una stret-1.2<strong>01</strong>3 33

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