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corylus_01_2013web - CeFAS

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sezione scientifica scientiphic sessionti presenti nelle rocce della caldera di Vico tratti dallabibliografia (Perini et al, 20<strong>01</strong>) e riportati nella Tabella2, evidenzia come la concentrazione nei suoli di cobaltoe vanadio distribuita uniformemente lungo tutti i profilipossa considerarsi litogenetica, come del restoquella di cromo e stronzio.Nei litotipi indagati da Perini e collaboratori non vieneinvece segnalata la presenza di arsenico la cui concentrazionenei suoli potrebbe essere dovuta a varie concause.In primo luogo, vista la natura vulcanica dei suoli,è presumibile che la dotazione di arsenico possa avereorigine litogenetica (Lulli et al., 1985). Nelle aree interessateda coltivazioni, in particolare ove sono statecondotte nel passato lavorazioni continue, la mineralizzazionedella sostanza organica e l’eventuale progressivaacidificazione degli strati superficiali di suolopossono avere concorso alla mobilitazione e relativa stratificazionedell’arsenico. Infatti, da una analisi dei valoririlevati nei profili si osserva come, mentre nelle areeinteressate dalla corilicoltura specializzata i livelli di arsenicosono elevati e raggiungono la massima concentrazionea profondità di 120-160 cm (103,5 ppmdi As) nella località Pantanello, e di 40 cm nella localitàPantanacce / Valle di vico (100 ppm da As), nellearee boscate il contenuto è sempre prossimo o inferiorea 30 ppm. L’elevata presenza di arsenico nel profilodei suoli coltivati può essere legata in minima parteanche all’accumulo per apporti esterni. Le cause potrebberoessere imputate infatti, almeno per le coltivazionicondotte in irriguo, ad un impiego di acque irriguead elevata concentrazione di arsenico prelevateda pozzi. L’origine litogenetica dell’arsenico sembra comunqueessere anche comprovata dal fatto che tuttala provincia di Viterbo ha problemi dovuti all’elevatocontenuto dell’elemento nelle acque. Uno studio storicosulla tipologia di fitofarmaci ed erbicidi e/o su eventualiconcimazioni fosfatiche spinte nei decenni passatipotrebbe fornire importanti informazioni riguardantiil contributo eventuale delle pratiche agricole allapresenza dell’arsenico nei suoli studiati.8. CONSIDERAZIONI GENERALIDai profili studiati si è evidenziato come le zone più critichetra le aree indagate siano da riferirsi alle unità geomorfologicheinteressate da coltivazioni intensive siaper la forte carenza della componente organica sin dagliorizzonti superficiali, sia in parte per la elevata concentrazionedi elementi contaminanti con particolareriferimento all’arsenico. Per meglio definire il fenomenosarebbe opportuno eseguire un rilievo speditivo lungosezioni trasversali ai differenti terrazzi lacustri conprelievo di campioni di suolo a profondità prefissate,monitorando nel contempo le eventuali acque utilizzateper l’irrigazione degli impianti condotti in irriguo.Inoltre, per valutare le modalità di movimento di alcunielementi nel suolo sarebbe opportuno collocare una seriedi canne piezometriche lungo una sezione che attraversii diversi ordini dei terrazzi lacustri.Lago di VicoLctP(LSr)_TPppmBaCrCoNiPbSrVLctP(HSr)LctP(LSr)Lct PLctTP_PTMonte VenereLct_TP Lct_PTab. 2 Valori medi di alcuni microelementi presenti nelle rocce della caldera di Vico secondo Perini et al. 20<strong>01</strong>.1.2<strong>01</strong>3 37

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