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corylus_01_2013web - CeFAS

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1. Descrizione paesaggistica dellaRiserva Naturale del lago di Vico,strumenti di tutela del paesaggioe della biodiversitàIl lago di Vico è compreso nella parte settentrionale delTevere e, insieme al lago di Bracciano e di Bolsena, faparte del complesso dei laghi vulcanici tipici di quest’area.Tra questi, il lago di Vico è quello di più modestedimensioni (40 kmq) e situato alla quota più elevata(620 m s.l.m. di altitudine media). Le pendici esternedella caldera degradano verso il mar Tirreno ad oveste la valle del Tevere ad est. L’emissario, il Rio Vicano,sbocca nella parte sud da un incile artificiale realizzatonella parte sud-occidentale del bacino; probabilmentequesto è stato scavato nel XVI secolo dai Farnese, si trovaad un’altitudine media di 510 metri s.l.m. ed è affluentedel Treia, quindi del Tevere. I maggiori rilievidel bacino sono situati nella parte nord ed occidentaledel lago e raggiungono con il monte Fogliano e ilmonte Venere rispettivamente 965 m e 838 m s.l.m..Per quanto riguarda i caratteri fondamentali dei suolisi attesta una certa variabilità legata alle pendenze ealle esposizioni. La piovosità media annua della calderadel lago di Vico è di circa 1.400 mm, molto superiorerispetto alla media di circa 1.000 mm dell’area del bacinodel Tevere, anche se negli ultimi anni si è registratoun calo di piovosità che ha portato ad una media dellepiogge dal 1965 ad oggi di circa 1.100 mm. Il tempoteorico di ricambio delle acque lacustri è stimato in17 anni, a segno di una modesta vivacità idrologica. Ilbacino lacustre non presenta un immissario.Il paesaggio dell’area in questione può essere consideratocome un grande sistema “socio-ecologico” conle seguenti caratteristiche:• un’unica unità fisica;• un pregevole patrimonio paesaggistico;• suscettibilità ambientale da parte delle attività antropiche.Nel bacino del lago di Vico è presente un’elevata coesistenzadi elementi ad alto valore naturalistico che hannoportato nel 1982 all’istituzione della omonima RiservaNaturale Regionale. Per molti anni la Riserva èstata confinata solo nel territorio di competenza amministrativadel comune di Caprarola, con l’esclusionedella porzione della caldera sotto giurisdizione delComune di Ronciglione. Con la Legge Regionale n. 24del 24 dicembre 2008 è stata abrogata la precedente leggeistitutiva e il consiglio Regionale del Lazio ha approvatol’ampliamento dei confini della Riserva alla partedi lago ricadente nei limiti amministrativi del Comunedi Ronciglione, ovvero la zona sud-ovest. Con la nuovaestensione di 4.109 ettari rispetto ai precedenti 3.346Ha, la Riserva comprende ora l’intero bacino imbriferodalla tipica forma a ferro di cavallo e la cinta montuosache circonda il lago di origine vulcanica.Una zona particolarmente interessante dal punto di vistapaesaggistico è la zona delle “pantanacce” formatada acquitrini, canneti e giuncheti che ospitano speciedi uccelli acquatici e d’ambiente lacustre propriamentedetto con una ricca fauna ittica. Allontanandosidal lago e salendo verso Monte Venere si incontranoi prati-pascoli naturali, i noccioleti e i castagneti dafrutto. Nelle zone a maggiore altitudine sono presentidiverse tipologie forestali tipiche dell’orizzonte submontanoe montano inferiore. Obiettivi della Riservasono far convivere le attività tradizionali locali con lasalvaguardia ambientale. Il nocciolo è la coltura maggiormentecoltivata nella caldera del lago di Vico, oramaida alcuni decenni. I comuni che si affacciano sullago e che hanno limiti amministrativi ricadenti all’internodella Riserva, presentano infatti numeroseaziende condotte a noccioleto, per lo più in regimeasciutto, per una estensione totale prossima ai 1.000 ettari.Più in quota sono inoltre presenti i castagneti dafrutto, condotti per lo più con tecniche di gestione conservative.La Riserva Naturale del lago di Vico, è classificata Sitodi Importanza Comunitaria (SIC) e Zona di ProtezioneSpeciale (ZPS), e concorre alla costituzione dellaRete Natura 2000, su base nazionale, concepita ai finidi tutela della biodiversità europea attraverso la conservazionedegli habitat naturali e delle specie animalie vegetali di interesse comunitario.Il SIC individuato nell’area di interesse è “Monte Foglianoe Monte Venere (IT6<strong>01</strong>0023)”. Tale SIC rientra1.2<strong>01</strong>3 9

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